fine di un'educazione cristiana-
mente intesa;
NOVARESE
- ha per scopo la formazione
morale, pedagogica e religiosa
degli Associati, in modo particola-
re con la conoscenza e la pratica
del «Sistema preventivo» su San
Giovanni Bosco;
- l'iscrizione è gratuita: le spe-
se organizzative sono sostenute
dalle libere offerte dei Soci;
- ha uno Statuto che ne regola
il funzionamento e ne stabilisce i
compiti;
Accanto ai «tradizionali» Eserci-
zi Spirituali (Organizzati anche
quest'anno, con buona partecipa-
zione, a Muzzano), l'Ispettoria No-
varese, per iniziativa del Consi-
glio Cooperatori, ha promosso e
realizzato il CAMPO ESTIVO di
Acceglio.
L'accogliente soggiorno salesia-
no, situato nell'alta Val Maira, ha
ospitato la decima edizione di
un'iniziativa che, nata come CAM-
- è retta da un Consiglio Diretti- PO SCUOLA per giovani e adole-
vo, che elegge un presidente, un scenti, è venuta crescendo e mo-
vice presidente e un segretario. dificandosi con il crescere del
Domenica 14 maggio 1989, festa
di Pentecoste, si tenne una delle
due riunioni annuali, alla presenza
di una cinquantina di aderenti.
Dopo la celebrazione della S. Mes-
sa e un familiare ritrovo con prima
colazione, il prof. Oscar Casanova,
noto ecologo, tenne una dotta con-
ferenza su «Educazione ambientale
come componente dell'educazione
morale». La presenza alla riunione
di un discreto numero di giovani
insegnanti fa ben sperare per l'av-
venire, perché sempre più si sente
la necessità di aggiornare alle nuo-
ve esigenze della Scuola e della So-
cietà la preparazione religiosa de-
gli Insegnanti.
Durante l'anno 1988, e ancora
quest'anno, con il valido appog-
gio dell'Ispettoria Subalpina del-
l'Associazione dei Cooperatori Sa-
lesiani , fu svolta un'intensa propa-
ganda, perché anche in altre citta
piemontesi si fondassero delle
Unioni come quella di Torino.
Qualcp.e buon risultato si è già ot-
tenuto: da alcune sedi sono giunte
promesse di adesione e in una cit-
tà, Biella, l'Unione è già costituita.
La Presidenza dell'Unione e tutti
gli Associati formulano l'augurio
che tra gli educatori si faccia sem-
pre più vivo il desiderio di unirsi in
un sodalizioo, come la nostra Unio-
ne, che, mentre fornisce validi sug-
gerimenti per l'educazione cristia-
na dei giovani, seguendo il «Siste-
ma preventivo» di S. Giovanni Bo-
sco, li conforta nel loro arduo com-
pito, fornendo loro la possibilità di
fruttuosi incontri fraterni.
Prof. Celestino Caramello
Prof. Ada Alessio ved. Chiolero
«nucleo storico» dei partecipanti-
organizzatori.
Ora il soggiorno estivo ad Ac-
ceglio (da anni fisso nel periodo
13-23 agosto) si propone con una
formula originale: un gruppo di
famiglie, spesso con figli in giova-
nissima età, che insieme ad un
gruppo di giovani ed alcuni non-
ni, realizzano un'esperienza di
vita in comune, cimentandosi con
le difficoltà, le inevitabili tensioni
lo sforzo di collaborare e matura~
re con essi alla conduzione di una
Casa Alpina dove tutto è fatto da
tutti, a partire dalla cucina, impo-
stata su turni di cui tutti devono
farsi carico. Cose facili a dirsi ed
anche a farsi a diciotto anni; ben
più impegnative (e significative)
quando l'esperienza è vissuta a
trenta-quaranta o a sessant'anni.
Questo ambiente tutto sommato
molto sereno e collaborativo che
ogni anno, complice il Delegato
ispettoriale don Tommaso Duran-
te, si riesce a ricreare è probabil-
mente il più significativo apporto
dei dieci giorni di Acceglio, vis-
suti alternando escursioni in mon-
tagna a momenti di riflessione e di
preghiera.
«Acceglio»: iniziativa dell'Ispet-
toria Novarese, ma di fatto iniziati-
va aperta, alla quale anche que-
st'anno hanno preso parte ex-
allievi e cooperatori di ogni parte
d'Italia: dal Veneto, a Roma, alla
Puglia.
Quest'anno, ha preso parte al-
l'esperienza per l'ultima volta
come Cooperatore MARCO CA-
SANOVA, che nel Consiglio ispet-
toriale novarese è stato anche a
lungo segretario coordinatore.
A settembre Marco comincerà il
suo cammino nel Noviziato sale-
siano di Pinerolo.
, Anche questo, per certi aspetti,
e un frutto del CAMPO di Acce-
glio, dove Marco ha conosciuto i
Cooperatori e maturato la sua
scelta salesiana, orientandosi al-
l'ingresso in Noviziato dopo di-
ciotto mesi di impegno all'Orato-
rio Salesiano di Alessandria come
OBIETTORE di coscienza in servi-
zio civile .
Per il prossimo anno, il perio-
do (sempre lo stesso) è già fissa-
to: ad Acceglio c'è posto anche
per altri ...
A FATIMA:
la «mia promessa»
Se avessi ricevuto una lettera
così forse non ci avrei messo 5
anni a capire che, il 20 agosto
1989 fra le 23.00 e le 23.15 a Fati-
ma in terra di Portogallo, io dove-
vo dare quella conferma, diven-
tando cooperatrice salesiana!!! Ma
la fantasia di Don Bosco è senza li-
miti e non si serve delle poste:
come capitare al IV campo, cono-
scere i COOP e non mollarli più?
Chiedetelo a lui! ... o a me, se vole-
te!!! Allora... Incominciamo dal 24
luglio '84... paura, eh ... no, vi ri-
sparmierò i dettagli di 5 anni. Ve
li riassumerò così: grazie a una
serie di avventure bellissime
come i campi, il «DB 2000». Il Con-
fronto '88, tutto il cammino quoti-
diano di formazione, preghiera e
allegria con la banda scatenata
dei GG.CC. di don Emilio e grazie
alla mia famiglia e ai tantissimi
amici incontrati ... CE L'HO FAT-
TA! Sono stati mezzi simpatici e
trascinanti per farmi capire che il
mio cuoricino doveva essere SA-
LESIANO ... D.B . si sarà . sgolato
per «chiamarmi»! Un po' facevo la
gnorrì, un po' ero entusiasta di
questo, ma, anche se io non lo sa-
pevo, lui (s'intende don Bosco) mi
aspettava! E questo è solo l'ini-
zio... chissà cosa si aspetta da me!
Ma torniamo a quella sera di circa
un mese fa ... c'erano le stelle so-
pra al Santuario di Fatima, c'era
Maria, c'era la statua di don Bosco
sul colonnato, c'erano i miei amici
COOP, e don Emilio reduci dal
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