CON QUALI MEZZI FU EDIFICATA
LA CHIESA DI MARIA AUSILIATRICE?
Rispande Don Bosco
Quelli che hanno parlato o udito a par•
lare di questo sacro edifizio avranno de-
siderio di sapere donde siansi ricavati i
meui. lo mi trovo in grave difficoltà di
rispondere a me stesso, perciò meno In
grado di soddisfare agli altri. Dirò adun-
que che i corpi legali diedero da principio
belle speranze; ma in pratica giudicarono
di non concorrere. Alcuni agiatì cittadini
scorgendo la necessità di questo edi-
fizio, fecero promessa di vistose elargi-
zioni, ma per lo più cangiarono divisa-
mento e giudicarono meglio di impiegare
altrove la loro beneficenza.
Coll'offerta del Santo Padre e di qual•
che altra pia persona si poté far acquisto
del terreno e non altro; sicché quando
si trattò di cominciare i lavori io non
aveva un soldo da spendere a questo
scopo. Qui da una parte vi era certezza
che quell'edifizio era di maggior gloria di
Dio, dall"altra contrastava l'assoluta man•
canza di meni. Allora si conobbe chiaro
che la Regina del cielo voleva oon 1
corpi morali, ma i corpi reali, cioè i veri
divoti di Maria dovessero concorrere alla
santa impresi,, e Maria volle essa mede•
sima porvi la mano e far conoscere che
essendo opera sua Ella stessa voleva edt•
ficarla: Aedificavn sibi domum Maria
lo adunque Intraprendo il racconto delle
cose come sono succedute, e racconto
coscienziosamente la verità. Ecco adun•
qua. Gli scavi erano cominciati, e si avvi •
cinava il giorno di quindicina quando
appunto si doveano pagare gli zappatori,
e non si aveva danaro di sorta; quando
un fortunato avvenimento apri una via
inaspettata alla beneficenza. A motivo
del sacro ministero fui chiamato al letto
di una persona gravemente inferma. Gia-
ceva immobile da tre mesi, travagliata da
tosse e febbre con grave sfinimento di
stomaco. Se mai, ella prese a dire, po-
tessi riacquistare un poco di sanità, sarei
disposta a fare qualunque preghiera, qua•
lunque sacrifizio; sarebbe per me un
gran favore se potessi anche solo alzarmi
di letto.
Che cosa intenderebbe di fare 7
Quanto mi dice.
Faccia una novena a Maria Ausilia•
trice.
- Che cosa dire 7
- Per nove giorni reciti tre Pater, Ave
e Gloria al SS. Sacramento con tre
Salve Regina alla Beata Vergine.
- Questo lo farò; e quale opera di
carità 7
- Se giudica bene e se otterrà un vero
miglioramento alla sua sanità, farà qual•
che offerta per la chiesa di Maria Ausilia•
trice che si sta cominciando in Valdocco.
- Si. si· ben volentieri. Se nel corso
di questa novena io otterrò solamente dt
potermi alzare d1 letto e fare alcuni passi
per questa camera, farò un'offerta per la
chiesa dì cui mi parla ad onore della
Santa Vergine Maria.
Si cominciò la novena ed eravamo già
all'ultimo giorno, io doveva dare in
quella sera non meno di mille franchi a1
terrazzieri. Vado pertanto a Visitare la
nostra ammalata, nella cui guang1one
erano tutte le mie risorse, e non senza
ansietà ed agitazione suono il campanello
dell'abitazione di le,. La fantesca mi apre
e con gioia m1 annunzia che la sua pa•
drona era perfettamente guarita, aveva
già fatte due passeggiate ed era già an•
data in chiesa per ringraziare il Signore.
Mentre la fantesca in fretta quelle cose
raccontava, s1 avanza giubilante la stessa
padrona dicendo: lo sono guarita, sono
già andata a ringraziare la Madonna San•
tissima; venga, ecco il pacco che le ho
preparato; è questa la prima offerta, ma
non sarà certamente l'ultima. Prendo il
pacco, vado a casa. lo verifico, e c, trovo
cinquanta napoleoni d'oro, che forma-
vano appunto I mille franchi di cui abbi•
sognavo.
Questo fatto, primo di questo genere,
io tenni gelosamente celato: nulladimeno
si dilatò come scintilla elettrica. Altri e
poi altri si raccomandarono a Maria Au-
siliatrice facendo la novena e promet•
tendo qualche oblazione se ottenevano la
grazia implorata. E qui se io volessi
esporre la moltitudine dei fatti, dovrei
farne non un piccolo libretto, ma grossi
volumi.
Male di capo cessato, febbri vinte, pia-
ghe ed ulceri cancranose sanate, reuma-
tismi cessati, convulsioni risanate, male
d'occhi, di orecchie, di denti, di reni
istantaneamente guariti; tali sono i meuì
di cui servissi la misericordia del Signore
per somministrarci quanto era necessa•
rio a condurre a termine questa chiesa.
Torino, Genova, Bologna, Napoli, ma
pii) di ogni altra città, Milano. Firenze.
Roma furono le città che, avendo in
modo speciale provata la benefica Influen-
za della Madre delle grazie invocata
sotto il nome d, aiuto dei cristiani, dimo-
strarono eziandio la loro gratitudine colle
oblazioni. Anche pii) remoti paesi come
Vienna, Parigi, Londra e Berlino ricor-
sero colla solita preghiera e colla solita
promessa a Maria Ausiliatrice. Non mi
consta che alcuno sia ricorso invano.
Se tu, o lettore, entrerai in questa
chiesa, vedrai un pulpito per noi di
elegante costruzione; è una persona gra-
vemente inferma. che ne fa promessa a
Maria Ausiliatrice. guarisce ed ha com -
piuto il suo voto. L'altare elegante della
cappella a destra è di una matrona romana
che lo offre a Maria per grazia ricevuta.
Se gravi motivi, che ognuno può di
leggeri supporre, non persuadessero diffe-
rirne la pubblicazione, potrei dire paese e
nome delle persone che da ogni parte
fecero ricorso a Maria. Anzi potrebbesi
asserire che ogni angolo, ogn, mattone
di questo sacro edifizio ricorda un bene-
fizio, una grazia ottenuta da questa au-
gusta Regina del cielo.
In questi ultimi tempi la miseria fa-
cendosi in modo eccezionale sentire, noi
pure andavamo rallentando i lavori per
attendere tempi migliori alla continua•
zione dei medesimi, quando altri mezzi
provvidenziah vennero in soccorso. li
colèra morbus che infieriva tra noi e
ne' paesi confinanti commosse i cuori più
ìnsensibili e spregiudicati.
Fra le altre una madre vedendo un suo
unico figliuolo strouato dalla violenza del
male. lo invitò a fare ricorso a Maria San-
tissima aiuto dei cristiani. Nell'eccesso del
dolore egh profferl queste parole: Maria
auxilium Chr,stianorum, ora pro nobis.
Col più vivo affetto del cuore la madre
ripeté la medesima giaculatoria. In quel
momento si mitigò la violenza del morbo.
l'infermo diede in un copioso sudore a
segno che in poche ore restò fuori di
ogni pericolo, e quasi intieramente gua-
rito. La notizia di questo fatto s, dilatò,
altri e poi altri si raccomandarono con
fede in Dio onnipotente e nella potenza
di Maria Ausiliatrice con promessa dt
fare qualche offerte per continuare la
costruzione della sua chiesa. Non si sa
che alcuno abbia in questo modo ricorso
a Maria senza essere stato esaudito.
Mentre scrivo ricevo (maggio 1868)
un'offerta con una relazione di per-
sona di molta autorità, che mi annun•
zia come un paese mtiero fu in modo
straordinario liberato dall'infestazione del
coléra mercé la medaglia, il ricorso e la
preghiera fatta a Maria Ausiliatrice. In
questa guisa sopravvennero oblazioni, da
tutte le pani, oblazioni, è vero, di pic-
cola entità, ma che messe Insieme ba-
starono al bisogno.
Cosi noi abbiamo condotto questo per
noi maestoso edifizio con un dispendio
sorprendente senza che alcuno abbia mai
fatto questua di sorta. Chi lo crederebbe 7
Un sesto della spesa fu coperto con obla•
zioni di persone dlvote; il rimanente
furono tutte oblazioni fatte per grazie
ricevute.
Dal libro: M1,r•vlflh• dt1/la Mt1dr11 di O/o M•tla
Ausiliaulce del Sac. Giovanni Bosco • To11no. 1868 29