nd Nostro discorso agli Uomini di \\zione
Cattolica parlato di questa ignoranza come di
una p1:1ga aperta nel fianco della Chiesa. Siamo
torn,iti a discorrerne nella Udienza ai Giovani
cattolici di questa Nostra dio~i. Si freme al
pensiern che una parte notevole delln gioventù
romana dai quindici ai venti anm si viene
straniando dalla Chiesa per puri prcgmdizi e
malintesi, dovuti principalmente alla insuffi-
cienza di alimt.:nto spirituale adatto al loro
stato, ai loro bisogni e, dentro certi lim-il.i, al
loro gusto. Poichè ciò concerne strettamente il
vostro ufficio, <lilettt figli, (tbhiamn stim.ito op-
portuno di toct:are num·amente un cosl gra,·e
argomento.
Innanzi tutto studiatevi di ben organizzare
l'opera del catechismo. Cercate buoni e istruiti
collahor:llori; procur.itc, anche per mezzo loro,
di tenervi informati della condizione della gio-
ventù e della infanzia nella vostra parrocchia.
così che nessuna via, nessuna casa, nl'ssuna
famiglia sfu~ga alla vostra attenzione e alla
vostra cura. Insegnate voi stessi p1.rson:ùmente
il catechismo, almeno per i corsi superiori, e
fate che la vostra parola sia solida, chiara,
interessante, ,·iva, calda, proporzionata alle
intelligenze e alle necessità spirituali dei vostri
uditori. ESS;J potrà esser tale soltanto se voi
conoscerete a fondo le concùzioni della loro
vita personale, familiare e professionale, le
loro difficoltà, le loro lotte, le loro impressioni,
le loro aspirazioni, affine di corrispondere alle
loro aspettative, di guidarli, di guadagnare la
loro piena fiducia.
I giovani sono ora abituati a vedere nel
•film• tutto in immagini. li cinema - e voi
stessi spesso ve ne lamentate - atlira e cattivu
il loro interesse. Pcrchè la gioventù, e in gene-
rale il pubblico, si appassionano tanto per il
cinema? Fon;e solamente per una inclinazione
malsana? No. Gli speltatori sono affascinati
e avvinti dallo schermo, sul quale vedono
proiettato ciò che suole chiamarsi u111: tranclre
de t1ie. Essi appena ra,•visano e distinguono,
diluiti nel corso monotono della giornata, i
minuti particolari della loro vita quotidiana,
ma provano un piacere, gioioso od aspro, a
riconoscerli, ad acquistare, per così dire, la
coscienza del dramma della loro vita. Essi però,
al tempo stesso, rimangono colpiti dalle _dot-
trine di errore e di menzogna, ci.il quadro delle
passioni criminali e dei delitti mostruosi, pre-
sentati con vivaci1à alla loro immaginazione e
alJa loro sensibilità. Eppure la dottrina d, verità
non è meno attraente e l'eroismo della virtù
non meno stimolante, purchè non siano esposti
con la freddezza di un teorema o con l'aridità
di un art ~lo di codice.
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Se il cinem.1 si rivolge principalmente alla
e fantasia, la dottrina dcli.a fede ne un efficace
contrappeso. Essa esige dal giovane penet.ra-
zione e applicazione mentale; egli deve impa-
iare a giudicare e a distinguere il vero dal
falso, il hcne daJ male, il lecito dalJ'illeciro.
Non sfuggite o sca11satc alcuna difficoltà; 1
vostri giovani dehhono avere la sicurezza chc
voi potete dir loro tutto e che essi possono
tutto domandarvi c confidan ,.
Le abitudini di vita cristiana.
L'altro punto, che intendevamo <l1 propor.re
alla vosrra considerazione, riguarda le abitudini
d1 vita cristiana, che dl'bbono mettere profonde
radici nei cuori dei fcdcli. !vlnntent:tcle o rico-
sutu itele nelle antiche parrocchie; impi.1ntatde
nei nuovi sobbo~hi dell'Urbe.
Dappertutto, anche nelle campugne, ma
quanto più gra.vemt.:nte nelle grandi citti, nelle
sterminate metropoli, le tradizioni religiose, le
antiche usanze cristiane, corrono pericolo Esse
non sono più del nostro tempo: si sente dire
in tono sprezzante. Come se non fossero oggi
più che mai necessarie quale salutare antidoto
contro le seduzioni e il contagio della corru-
zione e dello spirito mondano, nella spaventosa
promiscuità delk vaste capitali moderne!
In primo luo~o, curate la impronta rehgiol>.l
del focolare domestico. Via, dunque, le figure
scandalose! 11 Crocifisso regni tn ogni famiglia
Quindi, la pratica della preghiera quotidiana,
presupposto csSt!nziale d1 villoria contro il vizrn,
condizione indispcnsahilc d1 una vita onesta,
di un progressivo consolidamento dell'uomo
interiore (cfr. Epli., 3, 16); l'as.,isLenza devota,
nei giorai festivi, ai di,·ini "uffici, cui voi cer-
cherete di dare quel carattere di di,::nità, di
pietà, vorremmo dire altresl di attrattiva, che
li renderà amabili anche a coloro i quali troppo
spesso non vi vedono se non una noiosa for-
malità; la frequenza dei Santi Sacramenti.
Finalm1:nte lotu senza tregua contro quei
ritrovi e quegli spettacoli. che offendono il
pudore e l,1 delicatezza delle anime cristiane,
e che avrebbero fotto arrossire anche gli antichi
pagani. Ispirate :ti vostri fedeli l'orrore e il
disgusto di cosl abominevoli rappresentazioni.
( gravi doveri e le speranze dell'ora.
Voi ben conoscete, diletti figli, i doveri che
vi premono e v1 stringono in quest'ora così
grave, e Noi stessi li abbiamo in tante ooca-
sioni esposti, che stimeremmo superfluo dì
1ornare ancora una volta su questo tema.
Affinchc però non sembri che Noi ci chiudiamo