38 · I FEBBRAIO 19/t7
I NOSTRI
MORTI
MARUCCI sac. MATTEO, salesiano
t Taranto 1112/5/1986
Dopo due giorni dal tragico !nei•
dente, Don Matteo, calmo e sereno
della mansuetudine dei santi, muore
insegnandoci a vivere. Vani lurono
tutti i tentativi profusi dai nostri amici
chirurghi. l'attesa angosciante dei
confratelli, degli allievi, degli ex allie-
vi e di tanti amici tramontava in quel
sereno e luminoso pomeriggio del 12
maggio quando la commossa voce
del cappellano dell'ospedale annun-
ciava che don Matteo era spirato.
Fu un salesiano dotto, ma soprat•
tutto ripieno di Dio col quale era in
continuo dialogo: pregava con tra-
sporto, compiva Il suo dovere con
gioioso impegno, viveva con gusto la
sua giornata terrena infondendo in
tutti quel profondo senso di religiosi-
tà della vita che solo l' uomo di Dio
possiede e sa trasmettere. Perciò lo
invochiamo assieme al confratelli de-
funti di questa casa come protettore.
PUGLIESE slg. NICOLA, Salesiano
Coadiutore, t Ceglle Messapico
(BR) a 79 anni
Dl animo profondamente buono,
sapeva cogliere tutte le occasioni per
venire Incontro ai confratelli e ai gio-
vani; per essi metteva a frutto la sua
abìlità di Infermiere e dispensiere.
Legato con affetto alla Congrega-
zione godeva delle sue gioie e condi-
videva in pieno I suoi dolorì. È morto
sereno, sicuro di andare, con D. Bo-
sco, a ricevere il premio del giusli.
GANDINI sig.ra TERESA ved.
ASTUTI, cooperatrice, t Alessan•
dria-S. Michele a 84 anni
Conosciuta In giovinezza la figura
del padre dei giovani aveva Imparato
ad amarlo e a farlo amare. Nella cap-
pella costruita accanto alla sua casa
colonica, con riconoscente devozio-
ne e affetto faceva celebrare due no-
vene: a M. Ausiliatrice e a Don Bo-
sco.
Con stile salesiano amava In parti·
colare I giovani. Ci rimane di lei la te•
stimonianza di una fede viva e di una
vita gioiosamente dedicata agli altri.
GIRAUDO slg.ra BRIGIDA, coope-
ratrice t Andonno di Valdieri (CN) a
81 anni
Donna semplice e laboriosa, spo-
sa e madre esemplare di sette figli di
cui due Sacerdoti Salesiani, sempre
sorridente e pronta a prodigarsi per
gli altri, si faceva amare da tutti perla
sua bontà sostenuta dalla preghiera
quotidiana.
Il vuoto che lascia Ira quanti la co-
nobbero e la amarono è colmato dal-
la certezza cristiana che Ella dal cie-
lo vegli su tutti ed è ancora vicina a
loro.
MOTTA sac. GIOVANNI, Salesiano
t Varazze a 68 anni
Fu missionario per più di cinquan-
t'anni In Terra Santa, lavorando sale-
sianamente In Palestina, in Siria, in
Egitto.
Una grave malattia che si portava
dietro fin da giovane, non gli impedl
di spendere il meglio delle sue ener-
gie in occupazioni impegnative e di
grande responsabilità. Sapeva na-
scondere la sua sofferenza fisica die-
tro un sorriso, una converi,azione se-
rena ed un servizio fraterno. Predicò
sempre una flllale confidenza in Ma-
ria SS.
D'ANDRETTA geom. VINCENZO,
ex afllevo t Venosa (PZ) a 45 anni
Stroncato da un male improvviso,
è volato al cielo proprio mentre era
nel pieno della sua attivitè ed esube•
ranza di vita. Attaccatissimo alla la-
miglia, attento e scrupoloso nello
svolgimento del suo lavoro professio-
nale, straordinariamente buono e ge-
neroso con tutti, delicato e discreto
riempiva le sue giornate in un contì-
nuo servizio agli altri.
Partecipava sempre con entusia-
smo a tutti I richiami di D. Bosco e fu
dawero •il buon cristiano e l'onesto
cittadino• del pensiero educativo sa-
lesiano.
Sposo e padre amatissimo, lascia
alla consorte ed all'unica figlia la soli-
da eredità della sua fede e delle sue
profonde virtù umane e cristiane.
CONTARATO don FORTUNATO,
Salesiano Diacono permanente t
Monteortone (PO) a 88 anni
Fu giovane militante di ACI, prestò
servizio militare durante la 1• guerra
mondiale e subito dopo parti missio-
nario per Il Cile dove rimase per ben
50 anni. Suscitò molte vocazioni sa-
cerdotali e religiose: ne enumerava
più di trenta,
Gli ultimi dieci anni Il trascorse qui
a Monteortone come diacono, addet-
to alla accoglienza dei sacerdoti in
cura termale.
FARCA sig.ra ANGELA ved. GIRO.
DO, cooperatrice t Caselette a 91
anni
Donna semplice, operosa, sposa e
madre di cinque figli. la sua lunga vi-
ta fu un offrire silenzioso delle sue
sofferenze.
Lascia la testimonianza di una pre-
ghiera continua Incarnala nel vivere
quotidiano, di una grande fiducia in
Cristo.
Il suo fu un tranquillo addormen-
tarsi nel Signore. Ricordiamola e pre-
ghiamo fraternamente per lei.
CASTELGRANDE slg.ra LUCIA,
cooperatrice t Venosa (PZ) a 65
anni
Donna semplice e laboriosa, spo-
sa e madre esemplare. la sua vita è
stata tutta e solo per la famiglia. Si
faceva amare da tutti per la sua gran-
de bontà. Le sue preghiere erano in
partlcòlar modo per le vocazioni sa-
cerdotali. Devota di M. Ausiliatrice
amava molto D. Bosco e le sue ope-
re. lascia la testimonianza di gene-
rosa donazione e dedizione agli altri.
LA ROCCA geom. ROCCO, coope-
ratore t Milano a 69 anni
Uomo di fede robusta, fu sposo e
padre esemplare, attento alla buona
educazione dei figli al quali ha lascia-
to ln eredità una testimonianza di
onestà, vita crlstana e fedeltà al do-
vere che lo ha visto impegnato per
ben 25 anni come geometra-capo al
Comune di Potenza. Attratto dallo
spirito di don Bosco, seppe essere
un vero cooperatore salesiano, pro-
fondamente convinto che ciò che più
conta nella vita è saper lare sempre
la santa volontà di Dio.
QUARATINO slg. TOMMASO, coo-
peratore t Potenza a 62 anni
Fu uno dei primi cooperatori del
Centro Salesiano di Potenza, fu sem-
pre entusiasta di appartenere alla fa•
miglia salesiana e partecipò con as-
siduità a tutte le riunioni mensili.
Ricordava sempre con nostalgia l
primi tempi dell'arrivo del salesiani e
il difficile inizio In un vecchio garage
di Verderuolo.
Consapevole che il tramonto della
sua vita era ormai vicino, sì preparò
offrendo al Signore gli atroci dolori
della sua malattiae affidandosi a don
Bosco, M. Ausiliatrice, del quali era
sempre slato molto devoto.
PROSPERINI Monsignor FERDI-
NANDO L., cooperatore, t Roma a
96 anni
Sacerdote esemplare per oltre set-
tanta anni, onorò il clero italiano per
-zelo e santità di vita. Spese la sua
lunga esistenza nel ministero della
parola, della buona stampa. Fu cap-
pellano degli Alpini nella prima guer-
ra mondiale e assistente centrale
dell'Azione Cattolica. Trascorse gli
ultimi anni come canonico vaticano,
Ex allievo salesiano prima e poi
cooperatore, si sentiva membro a
pieno titolo della famiglia di Don Bo-
sco nel cui spirito sempre operò. I so-
lenni funerali svoltisi nella basilica
vaticana mostrarono al presenti la
grande eredità di affetti la.sciata dal-
l'Illustre scomparso e la viva testimo-
nianza di vita data al clero italiano.
A quanti hanno chiesto Informazioni, annunciamo che LA DIRE·
ZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO con sede in ROMA, rico-
nosciuta giuridicamente con D.P. del 2-9-1971 n. 959, e L'ISTITUTO
SALESIANO PER LE MISSIONI con sede In TORINO, avente perso-
nalità giuridica per Decreto 13-1-1924 n. 22, possono legalmente ri-
cevere Legati ed Eredita.
Formule valide sono:
- se si tratta d' un legato: • ... lascio alla Direzione Generale Ope-
re Don Bosco con sede in Roma (oppure all'Istituto Salesiano per
le missioni con sede in Torino) a titolo di legato la somma di lire...,
(oppure) l'immobile sito in... per gli scopi persegutti dall'Ente, e parti•
colarmente r r l'esercizio del culto, per la formazione del Clero e
del Religios, per scopi missionari e per l'educazione cristiana.
- se si tratta invece di nominare erede di ogni sostanza l'uno
o l'altro del due Enti su indicati:
• ...annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria. Nomi•
no mio erede universale la Direzione Generale Opere Don Bosco con
sede in Roma (oppure /'Istituto Salesiano per le Missioni con sede
in Torino) lasciando ad esso quanto ml appartiene a qualsiasi titolo,
per gli scopi persegutti dall'Ente, e particolarmente per l'esercizio del
culto, per la formazione del Clero e dei Religiosi, per scopi missiona-
ri e per l'educazione cristiana.
(luogo e data)
(firma per disteso)