~ Don Luigi Ricceri
\\!!.J Fedeli al Papa come Don Bosco
Nella giornata conc/11siva, relebra:ione eumristica in San Pietro presiedwa
dc,/ Reflor Maggiore. Ecco una sintesi della sua omelia.
Don Bosco fu grandemente ama-
lO, dirci - più che stimato -
venerato dai Papi che ebbero con-
tallo con lui. Pio IX più di una
volta lo difese contro chi ne ostaco-
lava l'opera. Leone Xli I gli ripe-
teva con tenero affetto: << Don Bo-
sco. vi amo, vi amo. vi amo! \\); e
come già Pio IX. volle essere annll-
verato (< come Pontefice e come
semplice fedele i> tra i Cooperatori
Salesiani.
Alla stima e all'amore che i Papi
nutrivano per lui. Don Bosco come
rispondeva? Ecco. Don Bosco c re-
deva profondamente alla parola ri-
volta da Gesù a Pietro: << Tu sei
Pietro. e su questa pietra edificherò
la mia Chiesa>>. e a quelJ'altra
parola: << Chi ascolta voi. ascolta
me >>. Non si è mai stancato di
dimostrare tali sue profonde con-
vinzioni in ogni occasione, con la
parola e con l'esempio.
Questi elementi, lasciati in eredi-
tà a tutti i suoi figli spirituali.
hanno per Do n Bosco un nome che
lulli li sintetizza: fedeltà. Fedeltà
operosa e intrepida, con amore sin-
cero, senza ombra o cedimento. al
Papa.
Nel Regolamento dei Coopera-
tori Salesiani serino di suo pugno,
Don Bosco dice: «L'Associazione è
umilmente raccomandata alla be-
nevolenza del Sommo Pontefice,
dei Vescovi. dei Parroci. dai quali
avrà assoluta dipendenza in tulle le
cose che si riferiscono alla religio-
ne>>.
Nelle Costituzioni rinnovate dei
Salesiani - che sintetizzano felice-
mente il pensiero. anzi la volontà
chiara e costante d i Don Bosco -
leggiamo: << La Società Salesiana
riconosce come Supremo Superiore
il Sommo Pontefice, alla cui autori-
tà tulli i soci sono filialmente sotto-
messi... Essi accolgono con docililà
il suo magislero. e aiulano i giovani
e i fedeli ad accettarne gli insegna-
menti>>.
Nelle Costituzioni delle Figlie di
Maria Ausiliatrice: << Riconosciamo
come Superiore e Supremo Pastore
il Papa. il quale... ci congiunge in
modo speciale al mistero della
Chiesa. Come san Giovanni Bosco
e santa Maria Maaarello. preste-
remo filiale obbedien1a a ogni di-
l>posizione del Vicari1) di Cristo...
Docili al suo magislero, animeremo
le giovani a testimoniargli la loro
fedeltà 1>.
Queste parole sono il frullo delle
convinzioni profonde che hanno
accompagnato Don Bosco in tutta
la sua opera di sacerdote. apostolo
e fondatore. In un colloquio con
alcuni deputati. egli senza eufe-
mismi o rispetti umani dichiarava:
<1 In quanto a religione, io sono col
Papa e mc.: ne vanto ►>. E al ministro
Menabrea rincarando la dose:
<< Sappia. eccellen.la. che io sono in
ogni cosa col Papa >>.
Tulla la sua biografia è ricca di
espressioni. episodi e gesti che con-
fermano la docilità. la devozione.
l'allaccamento e l'amore di Don
Bosco per il Papa.
Per noi che ci diciamo figli suoi,
il monito e il richiamo vengono
spontanei: accogliamo la parola in-
cisiva e amorosamente accorata del
nostro Don Bosco. e portiamola -
tradotta in opere - nei paesi e
negli ambienti dove si svolge la
nostra attività.
Accogli amo anzitutto con ri-
spetto e venerazione la parola ma-
gisteriale del Papa, cercando di
conoscerla e di approfondirne i
ricchi contenuti. Difendiamola
quando la vedremo malintesa. de-
formata, criticata. Ne abbiamo ogni
giorno occasione...
Preghiamo per lui che porta la
pesante croce in nome di Cristo.
come successore di Pietro.
E offriamogli tulio ·il calore del
nostro amore. Ripetiamo a lui le
parole che Pietro diceva a Cristo:
<< Tu lo sai che io ti amo! >>. Dicia-
mogli: << Sanlo Padre, lo sapete che
i Cooperalori Salesiani non solo vi
obbediscono, ma - come il loro
santo Fondatore ha insegnato - vi
amano>>.
Sul <<Convegno Eµropeo Giovani Cooperatori>>, svoltosi a conti-
nuazione del Congresso Mondiale, il BS si riserva di tornare nel
fascicolo del prossimo febbraio.
chiesa
T RADURRE TRADURRI:.
TRADURRE! Ecco il lavoro
dei biblisti oggi. Non è una moda,
ma una necessità. Ogni anno ci
sono nuove traduzioni della Bibbia:
nessuna pretende di essere definiti-
va. ma tutte insieme dicono lo
sforzo che tanti studiosi compiono
per rendere più accessibile a tulli la
Parola di Dio.
Un impegno che sarebbe tanto
piaciuto a Don Bosco. Egli soste-
neva che è necessario rendersi po-
polari nel linguaggio. che non bi-
sogna aver paura di essere facili.
Prima di fare una predica, la leg-
geva a Mamma Margherita per
vedere se capiva tutte le parole
(<< Clavigero? - lo interrompeva lei
- che roba è? >>. e su bito cercavano
una parola più comprensibile). Don
Bosco si era perfino sfo,.lato di
condensare la Bibbia in una popo-
lare <• Storia sacra >> per i suoi ragaz-
zi.
Oggi. con le possibilità offerte
dal nostro tempo. si è fatto un
lavoro ben più profondo: si è messa
insieme una traduzione fedele e
totale del Nuovo Testamento, con
un linguaggio facile. La si può già
trovare nelle librerie d'Italia.
questa <1 Traduzione interconfessio-
nale del N.T. in lingua corrente»,
sotto il tito lo (< La Parola del Signo-
re ►>.
Accanto alJe classiche traduzioni
in commercio - molte delle quali
sono 011ime. ma hanno per destina-
tari le persone colte - c'è dunque
questo testo ugualmente fedele
a ll'originale greco, ma che in più è
fedele anche ai suoi destinatari
d'oggi. E' infatti una traduzione per
le persone che avrebbero difficoltà
a leggere i libri eruditi. Essa sempli-
fica l'aspetto << lessicale e sintatti-
co>>, portando in primo piano -
con parole chiare, con frasi brevi e
meglio rispondenti al parlare cor-
rente - la semplicità e l'impor-
tanza del messaggio cristiano.
I lradullori sono cosi riusciti a
tradurre per l'oggi la Paro la di Dio.'
Com'è nata la nuova traduzione.
La traduzione si inserisce in un'ini-
ziativa internazionale promossa
dall'Alleanza Biblica Universale
(ABU), che si propone di tradurre
la Bibbia in modo facile nel mag-
gior numero di lingue possibile.
Questa iniziativa dei nostri (( fratelli
scparatì >) si è incontrata con gli
inleressi pastorali dei cattolici. e ci
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