38 · I MAGGIO 1986
I NOSTRI
MORTI
TRAVAGLINI sac. MARINO sale-
t alano Cìvila/1ova Marche a 84 anni
Nato a Budrio, entra in Seminario
(1915), dove c'era un clima salesia-
no, •senza conoscerlo all()ora•, dirà
tul stesso.
Lascia Il Seminario, entra a Genzano
per 11 Novl:tiato.
1928 è ordinato sacerdote a Temi da
Mons. Boccolerl.
1953 - 25° di ordinazione Sacerdota•
le a Gualdo.
1978 • 50° di sacerdozio.
Gli ultimi mesi sono stati di sofferen-
za crescente, sopportata In silenzio e
fiducia In Dio
•Della vita terrena, ciò che conta per
Il cielo sono I nostri dolori e le nostre
lacrime•, lascerà scntto.
Sapeva tacere e nascondere i suol
d1sa91. nell'ulllmo periodo della sua
v,ta, non riusciva ad Inghiottire, re-
spirava faticosamente; tossiva conii•
nuamente. Anche allora scriveva
•Non lamentarsi mai, non dare gludi•
zl sull'andamento della casa, alme-
no... per ora. Devo convincermi che
la mortificazione è di assoluta neces-
sità al rellgloso per evitare Il peccato
e per progredire nella perfezione•.
Era prepa.rato alla morte! Don Bo-
sco lo premiava per il suo attacca•
mento alla Congregazione e per Il
suo lavoroIndefesso, chiamandolo in
cielo per la sua festa.
Carattere scarno dl parole, portato
al sllenzlo, alla riflessione, alla con•
cretezza, ella preghiera e alla devo-
zione della Madonna.
.... che la Madonna possa rivolger-
mi alla sera uno sguardo di compia•
cenza e dirmi: Sono contento di tel•
Ha lasciato un grande vuoto nella
nostra •Casa di Riposo• di Villa
Con1l.
Quando II lempo glielo permetteva
nelle pause del suo impegnativo la-
voro tornava a rivedere, soprattutto a
Milano, il volto amico di chi aveva co-
nosciuto negli armi giovanili e ad affi-
darsi sempre più all'asslstenu e alla
protezione di Maria Auslliatrice e di
San Giovanni Bosco.
Portò anche nell'ambiente di lavo-
ro che si era creato oon la sua Intelli-
genza e con la sua creatività lo spiri-
to di gioia e di serenità Imparata da
don Bosco e sempre vissuto anche
nel momenti difficili della vita come
testimonianza di Vangelo realizzato
nell'ottica salesiana.
PATTARO slg. AMADEO, coopera-
tore t Trebaselghe a 74 anni
Nel primo anniversario della sua
scomparsa ricordiamo in lui, con af•
letto e nostalgia, la persona onesta,
laboriosa, ottimista e allegra: tutta
dedita alla famiglia e al lavoro
Era assiduo alla lettura del Bolletti•
no e ne diffondeva Il penodlco anche
nell'ultimo periodo in ospedale. du-
rante la malattia
Con entusiasmo raccontava di
Don Bosco e dei suoi luoghi nat1Vi fa-
cendone conoscere il carisma
Ancora più si è sentito cooperatore
salesiano nell'accogliere l'Invito del
Signore donando la llglla all'lslltuto
delle FMA.
MARTIN slg. ARMANDO, ex alUevo
t Treviso a 60 anni
LARENO stg. CARLO ex allievo t
5/10/1985
Nipote del grande missionario sa-
lesiano don Bassano Lareno Faccini
che operò per lunghi anni In Cina ac•
canto al protomartire Mons.r Versi•
glia attinse dallo zio e dall'educazio•
ne salesiana ricevuta nei Collegi di
don Bosco a Torino e a Milano un
grande amore al santo dei gÌOVan1 e
alla sua Opera.
Fu ex allievo entusiasta e sempre
sensibile al problemi mlssionan per I
quah fu sempre munifico collabo-
ratore.
Dopo essere stato per alcuni anni
nell'lstrtuto salesiano di Pinerolo. dal
quale peraltro ha preso awio anche
ta vocazione di suo fratello maggio-
re, Italo, sacerdote missionario In Ar-
gentina da più di 50 anni, uscitone ha
cercato di mettere a frutto I talentl da-
tigli dal Signore Impegnandosi nella
parroe<:hla, nella società o nel le.vo-
ro. dove ha sempre cercato il trionfo
della dignità umana, della giustizia e
dell'onestà.
Fu amk:o, marito e padre esempta•
re Nella famiglia egli credeva a gioi•
va ringraziando nSignore per I doni
che gll aveva donato. Per questo si
adoperava soprattutto a favore d• co-
loro che pìù soffrivano, I poveri, gli
handicappati, le persone sole, vicino
alla parrocchia ma anche attraverso
l'impegno politico e nella souola.
Aveva poi assunto l'incarico di
coordinatore della S. Vincenzo loca•
le per poter coordinare e potenziare
gli sfori! In aiuto delle persone biso-
gnosa.
Don Bosco, a chi con cattiveria
chiedeva quando pregava. risponde-
va elle lutto ciò che faceva per I gio-
vani era preghiera e Armando, fedele
a Lui. ha calcato le sue orme. acco-
standosi comunque li più frequente-
mente possibile al SaeramenU ed.
amando tanto la sua chiesa,
A chi lo conobbe e lo amO manca
tanto oggi la sua gioia di vivere e la
serenità dell'amico sincero e sempre
disponibile. Tutti costoro oonfìdano
nella sua intercessione presso Dio
affinché sia generoso con tutti come
lo fu con lul.
LEOTTA slg. SALVATORE, coope-
ratore t Aareale a 37 anni
Gioviale e generoso, Il nostro Sal-
vatore, ha lascialo questa terra •in
punta cl1 piedi•. cosi come entrava In
ogni ambiente che l'accoglieva, per•
ché sempre timoroso di disturbare.
Forse nessuno di noi gli ha saputo
comunicare tanto calore da fargli
passare la •paura•, da farlo sentire
più fiducioso. da metterlo più •a suo
agk>• in questo mondo.
Quale contrasto per un giovane
che aveva l'arte nel sangue e l'umo-
rismo nell'intelletto, due cose che so-
no state patrimonio salesiano per la
sua vita consacrata Ira un romantico
sentimentalismo e uno scetticismo
razionale nella reallà. Tale contrasto
si rifletté anche nella sua fede religio-
sa, che de un lato lo sosteneva e pro-
teggevo. ctagli e.ll11ççhl t,rusçnl della
vita, da l'altro glr Incuteva un tJmore
di non poter attuare abbastanza I
suoldàveri dicredente. Era Inpratica
una fede che doveva essere anoora
vissuta e maturata per rieavame
maggior solidità e abbandono. Gli è
mancato il tempo.
MERLINO elg. ALFONSO, coadlu•
tore t Savona a 86 anni
Con ammirazione guardiamo alla
vita di questo nostro confratello an-
ziano, a lode del Signore, che ha
operato In lul con i doni della voca•
zione rehg1osa e m1ss1011aria.
Entrò con il fratello Pio nella Con-
gregazione di Don Bosco, a lavorare
come tipografo, ma più che tutto a
donarsi el giovani, procurandosi la
sua santificazione Realizzò questo
programma con generosità ed entu•
sìasmo salesiano: le note del suo ca-
rattere, schivo, misurato, diritto co-
me la sua persona, fino all'ultimo,
delinearono una lucida testimonian-
za nella vita di comunità.
Fu un uomo pio. In costante umo-
ne con Dio, manlfestalB dalla compo-
stezza esemplare nella preghiera.
B1S10 uc. GIOVANNI BATTISTA,
salesiano t Varazze a 77 anni
Coma per Don Bosco, si può dire
di lui che fu un •vero prete• sempre,
dovunque e con tutti. Tre carauerlstl-
che erano evidenti: la pietà solida, 11
senso liturgico e la dlsponlbilltà al mi-
nistero. Questa ricchezza egli portò
nella sua missione, che fece poggia-
re sul pilastri del lavoro e della pover-
tà. Affrontò con vigore le molte re-
sponsabdltà di dìreZlOne e di fiducia
affidategli e le Impostò sulla chiarez-
za e sul suo Intuito del concreto. Era
Interiormente sereno e comunicava
con franchezia, talvolta ruvida, spe-
cie nel periodi particolarmente gravi,
come quello della guerra e del dopo-
guerra. Valga l'evidenza della sua
opera a Flghne Valdamo, per la qua-
le Investi coragg10samente tutte te
sue forza con cuore oratoriano. Fu
un uomo generoso e Infaticabile, d,
animo pronto e mente aperta. nel
portare avanti gli Impegni e gli In-
contri.
OHO slg.ra AGNESE in RAVERA t
Torino a 69 anni
Donna semplice e tutta dedita alla
famiglia. considerò come un dono la
vocazione del liglio Guglielmo, sa-
cerdote salesiano, pur soffrendo per
l'lnizmle distacco.
Spese la sua vua nel lavoro casa-
lingo e nell'atteno per Il manto, i figli
e nipoti.
A quanti hanno chiesto Informazioni. annunciamo che LA DIRE-
ZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO con sede in ROMA. rico-
nosciuta giuridicamente con D.P. del 2·9-1971 n. 959, e L'ISTITUTO
SALESIANO PER LE MISSIONI con sede In TORINO, avente perso-
naht• giuridica per Decrelo 13-1-1924 n. 22, possono legalment.e ri-
cevere Legatl ed Eredità
Formule valide sono:
- se sl tratta d"un legato: • ... lascio alla OlreZione Generale Ope-
re Don Bosco con sede In Roma (oppure all'Istituto Salesiano per
le missioni con sede in Torino) a tttolo di legato la somma di lire.•.,
(oppure) l'Immobile sito In... per gli scopi perseguiti dall'Ente, e parti·
colarmente per l'esercizio del culto, per la formazione del Clero e
dei Religiosi, per scopi missionari e per l'educailone crìstlana.
- se si tratta Invece di nominare erede di ogni sostanza l'uno
o l'altro dal due Enti su Indicati:
• ...annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria. Nomi-
no mio erede universale la Direzione Generale Opere Don Bosco con
sed6 In Roma (oppure l'lstlt11to Salesiano per le Missioni con sede
in Torino) fasciando ad esso quanto ml appartiene a qualsiasi titolo,
per gli scopi perseguiti dall'Ente, e particolarmente per l'esercizio del
culto, per la formazlone del Clero e dei Religiosi, per scopi missiona-
ri e per l'educazione cristiana
{luogo e data)
(firma per disteso)