il portare loro le medicine o altro,
ma soprattutto colpiti dall'affetto e
dalla giovialità che ci teneva uniti
tra noi volontari e con i missionari.
Per questo non mancavano di rin-
graziarci non solo a parole, ma anche
con i doni naturali, che nella loro po-
vertà era il massimo che potevano
offrirci.
Un altro momento forte ha visto
Tanino e Rosa, Franco e Maria im-
pegnati nel campo vocaziona/,e te-
nuto in un villaggio di mare per una
settimana. Qui abbiamo avuto il
massimo contatto con i giovani ai
quali abbiamo proposto, con la no-
stra vita, assieme ad una vocazione
speciale, quella sacerdotale, la no-
stra vocazione laicale, per cooperare,
assieme alla Chiesa, per la salvezza
delle anime secondo lo spirito cli Don
Bosco.
Tutto questo è andato avanti per
un mese, confortati dalla presenza
dello Spirito Santo, ed il tempo è vo-
lato via perché l'Eucaristia, giornal-
mente vissuta da noi, la recita e me-
nella costruzione di questa mirabile
opera di Dio.
Emanuele Catania
giovane cooperawre salesiane (Gela - CL)
MESSICO
Cooperatori in miniatura
Comonfort - La cittadina di Co-
m.on{ort si trova nello stqto diGua-
najuato. Non ha né Salesiani né Fi-
glie di Maria Ausiliatrice, eppure un
dinamico gruppo di cooperatori sta.
compiendo meraviglie. I più entusia-
sti sono i ragazzi: Corrwnfort infatti
è forse l'unico posto nel monde sa-
ksiano in cui del gruppo dei coope-
ratori fa parte anche un bel numero
di ragazzi e ragazze.
Una recente corrispondenza della
si,g.na Maria del Socorro Martinez
(Socorrito), cooperatrice di lunga
data, fornisce alcuni dati interes-
santi sull'esistenza e sull'attività di
quesw gruppo così ori,ginak.
Emanuele Catania tra I dUOI• malgascl
ditazione delle lodi e i momenti di
fraternità, hanno fatto crescere la
fede, l'amore vicendevole, l'amicizia
ed ilvalore della vita vissuta, dovun-
que ci si trovi, al servizio degli altri,
lodando e benedicendo Dio per i pro-
digi che compie nella nostra vita.
Grazie all'aiuto di Dio e della Ma-
donna, la nostra Ausiliatrice, anche
noi abbiamo contribuito alla costru-
zione del regno di Dio mettendo un
piccolo, ma significativo sassolino,
• Nel nostro centro di cooperatori,
chiamato «Il rifugio», seguivamo un
gruppetto di bambini e bambine fin
dal 1977 per il catechismo. Proveni-
vano dal quartiere Guadalupe e, dal
giorno in cui fu collocata la prima
pietra del Tempio Don Bosco, vol-
lero aiutarci come potevano, pur se
tra risate e giochi. Non li si poté
chiamare cooperatori, tuttavia il la-
voro e l'impegno nel collaborare li
qualificava come tali. Ed ecco che mi
venne l'idea di chiamarli con il sim-
patico nome di «Pandilla di Don Bo-
sco».
Chiesi loro cosa evocasse questa
parola ed essi mi risposero che la
«pandilla» è una banda di ragazzi,
impegnati prevalentemente in furti,
pestaggi, distruzione di tutto quanto
incontravano. A questo punto do-
mandai loro se forse non era meglio
vivere in pace con tutti, rispettando
le cose altrui e diventando costrut-
tori di bene. E soggiunsi: che ve ne
pare se decidiamo di formare una
«pandilla» del bene? La proposta fu
accolta con entusiasmo e nacque cosi
la «Pandilla di Don Bosco», un sim-
patico, allegro e operoso gruppo, for-
mato da ragazzi e ragazze dai 3 ai 15
anni.
MOZAMBICO
Cooperatori salesiani
al traguardo
Maputo - Per la prima volta nella
storia del Mozambico saksiano 13
Cooperatori hanno fatto la I.oro pro-
messa. La cerimonia, che ha avuw
luogo nella capita.k della repubblica
africana in un clima di cordialità e
di festa., ha, compktaw il quadro del-
la Famiglia salesiana in quesw pae-
se nel quak i Salesiani entrarono
per la prima volta nel 1907, ma che
dovettero abbandonare sei anni più
ta.rdi. Vi tornarono nel 1952 con I.oro
l,e Figlie di Maria Ausiliatrice. Dopo
la confisca e la nazionalizzazione
delk scuok, in seguito alla guerra
civik del 1975, essi ha,nno scelt,o una
forma di presenza missionaria..
Attualmente 14 Salesiani, con la
responsabiutà di un Dekgato lspet•
toriak, sono presenti in 5 opere (2 a
Maputo, /,e altre a Namaacha,, Ca-
tembe e Moatize), mentre /,e 22 Figlie
di Maria Ausiliatrice sono costituite
in Visitawria e operano in 4 centri
(2 a Mapuw, gli altri a Namaacha e
Pemba). E proprio l'impegno co-
mune, con il qual.e progettano e rea-
lizzano il lavoro aposwlico, è sfocia-
to nella formazione dei nuovi 13
Cooperatori, i quali per due anni
ha,nno partecipaw a conferenze
mensili, a giornate di rifl,essione, di
studio e di preghiera, a ritiri. Ulte-
riore frutto di tak presenza missio-
naria sono i due giovani mozambi-
cani che sta.nno frequenta.ndc il no-
viziato e si preparano a emettere la
I.oro prima professione religiosa nel-
la Congregazione Salesiana.
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