8ert111110 rnolt.i anni clte li r,iUlt t 1.~ p"71ola.Z'ion 1 pl'ot:;sin,o e specialro,,,1tc v1m;o la gioventù pe-
in/ere non si distÙ<l/11e1a,nno dai. Saleswm che ricolanle» (Beg., T). Nel capo "econdo la !!peci
7,er ~ a.bitazioin. Re ora sono cento i Cooperatori, fic.a,,ione del campo di apoFtolato: ~ Ai Coopera
il loro nume:co asccnde1à a mìglima e mip;liaia, tori Sales1e.m SI propone la ,wssa messe della
0 se ora lilllmo mill<', allora sa.remo milioni, pro- Congregazione di ~. J<'mncesco di Sal~ cui in
curando cli accettare ed iscrivere quelli cbe sono tendono aasocial'Sl: 1) Promuovere novene, tndui,
più adatta.ti. Spero che questo sia. il volere del esercfai spiritna.li e oateclùsmi soprattutto tn
:-.iguore. Cerchiamo di far conoscere qu,ut'opera. quei luoghi dove si mnuca di mezzi matennli e
essa ~ •volut11. da Dio» (:Jlfcm. Biogr., XlII, 81). morali. 2) La cura delle vocazioni cli giovani 11
Nel Capitolo Generale del 1877 diede queste di adu1Li. 3) La diffusione della buona stamp,1.
pr,1tiche disposizioni
4) La carità. verso i fanciulli pericolant,i: raeco
~ I DiTettori e in 9e'nerale tutti i Soet Soltl8ta11,i itlirdi, 1struirh nella, fede, avviarli alle sacre lu11
st adi>pllriM pfl'I' accrasc~e il ?J~imero dei Coopt- zioni, consiglihrli nei pericoli, condurli dove po.,.
a, ·mlori... Jfa rum se n6 /Mcia mai proposta se
111m a perso-ne già cot,oscfote da no· o rla altre
sono e.'!Sc.re ii;truiti nella religione... Tutto g uello
che si racot1manda pei fanciulli pericolanti, i:;1
11C>Btra fiducia per la loro pietà. e probitit ~ (Mem. propone pure per le ragazze ohe. si trovino iu pan
Biogr., XIII, 605-607).
condizioui. 5) La preghiera e gli aiuti nw ~eriali•
Ne scolpì l'essenza il 15 luglio 1886, co11 queste (Reg., JJ).
htpidarie definizioni
PCT alime,n.ta.re i<J svirito salesiano di vila cri-
1) I Oo1>perato1i 80'M il sostegno delle open stiana, più perfetta. ed attiva. nell'ii.postolato, Dou
di Di-o per mezze dti Sa1esiani.
Bosco staùilisce: 1) Due conferenze anm.uz1i (u
2\\ L'Opera dti Ooopercaori, l'Opera di'! Papa, torno alle feste d1 S. Francesco di Sales e di
è fatta per scuotere dal w.119uore, nel quale giaccion.o, Ma.ria Ausiliatrice. 2) La celebTaziQne dell~ d•1i;
tnnt,i cristiani e diffondere l'energia. della carità. jeate sud1Mte con acconce parole dei Direttori e
r·~à 1m tempo in cu;i il nome di Oooperat01'e dei Decurioni per infervora.re i Cooperatori nelli,,
vorrà dlire vero cri8ti<11no. I OoopMatori saram,1w devozione all'Ausiliatrice ed al Patrono. 3) Una
yuel/i che ai1iteram1ò a diffondere I.e s,pi1'ito caetto-
tico. Sarà una mia ulopfa, ma, io la tengo (Mwi.
OrmfererW!a me11,1,iì,e. 4) La recita di Wll Pater
Ave, ogni gwrno pel Som,rno Pontefice. 5) J,a
Bìogr., XVIII, 160- l 61)
frequenza dei. Ss. Sacranumtì. 6) U?la gior11ala di
l
i J[ Il fine, Jo bl.!OJ)O, lo spirih1
suffragio collettioo ogni a,rno, con applicazione rh
sante !\\fesse, Comunioni e preghiete per 1 C'no-
peraton e le Cooperatrici defunte, o il 30 gen-
ne.io, o in altro giorno pìlÌ i.clatto (Reg ., III, 8,
Con l'istituzione della Pia, 1Jniono doi Ooope-
r!l,U)ri Don Bosco ebbe per fine lit mobilitazione
TV, 4; V, 4; VI, 3-4). "Ma sopra,t/Ju,tto consigliu
rii fnrP ogni amno almeno alòW/ii giorni di /JJser
del laicato all'apostolato. Egli era ang11stiato cizi 871iriluali, ed ogni mese t'Esercizio dcllu
d111 vedere gli empi as.'lociarsi e coalizzarni per Bwna .Morte (Reg., VI, 2)
diffondere l'empietà e l!I, corruzione, mentre i
buoni disperdevano le loro forze in attività. di-
i,,grega.te. Ecco le s11e parole: , Noi cristiani dob-
lV - l.omplctanu~uto d el l'organiz1.1v.ione
biamo unirci in qnosti difficili tempi per promuo
vere lo spirito di l)reglLiera, di carith con tutti
i mezzi che la Religione sommioisura, e così
r imuovere o almeno mitigare quei mali, che
mettono a repentaglio il buon costume rlella
nescenle gioventù, nelle cui mani stanno i de-
stini dl.'Ila civile società• (Rego1a1111mto, lntrodu
zioue). (Vecli anche il disc-0n10 di Pio Xll).
1 Lo scopo fo11dame11tale dei Coopern:tori Sale-
siani è di fat del beue a se stessi co11 un tenor
di vita simile, pe1' quanto si p 11<', a q nello cl1e
,-i tiene nella vita cornune~ (Reg., 1),
Il tenor di 1n'.ta: «Ai Cooperatori Salesuhlli uo11
il presoritt.a akuua opera esteriore; ma aflìnchè
In. loro vita si possa in qualche modo as;;iwùare
n quella. di chi vi\\'c in comunità religiosa, loro
si rvccomanda la modestia negli abiti, la fru
galità. nella mensa, la semplicit~ nelle suppel
leitili domestiche, la castigatezza. nei discorsi,
li i:lanto lasciò in un piccolo optLScolo Je I101me
per I Direttori e per i Decurioni. Don Run, ~110
immediato successore completò i tiua<'ld rlei
dirigenti con la nomina. di Direttori Diocesani,
al disopra dei Decurioni tra il Clero secolarr.;
di Corrispondenti lspettoriali in ogni lspcttona
Sa!csuma e di Co:rrii;pondenti locali in ogm Cnsa.
~e.Jesiane.; di Zelaton e Zelatrici fra i Coopera
tori e le Cooperatrici.
Foce quindi compilil.re il llfontwle pratico per
i dirigenti, ed il ]1.a-rvuale d.ei Oooperc;it.ori, Mli•
dii.to a Mons. Pa,squalo Mor_ganti.
Don Ricaldone aggiornò l'orga.nizzazionr.:
1) preponendo alla Pin Unione un C'ou,,iglierù
del Capitolo Su-parior":
2) disponendo la nomina d1 Delegati lspettorirdi
in ogni lspettoria e di Delega.ti locali in ogni
Casa ~alesiana.
l'esattezza nei doveri del proprio stato, adope-
T1 sa.rito r~U,d.re Pio XIJ diede aJla Pif1 Unione
rnndosi che l e persone dipendenti da loro ossei - la sua ,'Magna chart0- col magistrale discoNo del
vino e santifichino il giorno festivo• (Reg., TI). 12 setLe.mbre 1952, a corona del Convegno !lfon
J
È tra.sparente lo 1;pì1 ito dei Consigli Evangelici.
JIezzo pri'l'ICipaZe tli ~a11tifìc€1$io?le: l'a.poswlato:
òiale dei Cooperatori tenutosi in Roma in oc
caeione del 75° di fondazione.
• ln vita attiva nell'esercizio della carità verso il