PRESENZA GIOVANI
I giovani al IV congresso nazionale
Nei giorni 7 8 9 dicembre u.s. si è
tenuto a Roma il IV Congresso Na-
zionale dei Cooperatori, tappa fon-
damentale per la nostra Associazio-
ne, perché in questa sede è stato ri-
visto e rielaborato il Nuovo Rego-
lamento dei Cooperatori. Da questo
Congresso sono scaturite proposte di
variazione che dovranno poi essere
presentate, una volta visionate della
Giunta Mondiale, al prossimo Con-
gresso Mondiale che si terrà nel no-
vembre 1985 sempre a Roma.
Ad un appuntamento così impor-
tante non poteva mancare il ramo
giovanile dell'Associazione, i «Gio-
vani Cooperatori», che hanno par-
tecipato attivamente alle varie fasi
dell'incontro; come vedremo più
avanti banno avuto anche un parti-
colare momento a loro dedicato.
Cooperatori di tutta Italia si sono
radunati a Frascati, «ospiti» dei sa-
lesiani a Villa Tuscolana, senza per-
dersi in chiacchiere, dopo i doverosi
saluti, hanno iniziato a esaminare le
proposte pervenute dalle varie
lspettorie e Regioni, suddividendosi
in gruppi di studio, riunendosi poi in
assemblea. Nove i gruppi di studio
formati, dove in alcuni erano pre-
senti ad indirizzare la discussione i
giovani.
Il Rettor Maggiore, don Egidio Vi-
ganò, ha voluto starci vicino e ha ce-
lebrato con noi la S. Messa nel gior-
no dell'Immacolata, guidando nel
Cerchio Mariano la recita dell'Ave
Maria.
Buona la riuscita dei lavori, che,
anche se con poca fatica da parte di
tutti, sono giunti a conclusione nel
pomeriggio di domenica, dopo aver
discusso, meditato, riflettuto (poco),
tutte le 17 proposte presentate.
I Giovani Cooperatori banno lavo-
rato fianco a fianco con gli altri
membri della Famiglia Salesiana
con quel dinamismo che è loro tipi-
co, anche se un certo freno traspa-
riva qua e là. Tutto sommato hanno
cercato di portare un'interpretazio-
ne giovane ed efficace, aperta verso
il futuro, in tutte le proposte. Qual-
cuno ha detto che sono stati giorni
veramente pieni, che banno, sì stan-
cato, ma anche e soprattutto arric-
chito per lo scambio di opinioni che
si è potuto verificare a tutti i livelli
di età e provenienza.
Nell'ambito del Congresso, come
era stato accennato prima, c'è stato
un momento dedicato ai Giovani
Cooperatori. Punto focale dell'incon-
tro la possibilità di organizzare
l'VIII Convegno Nazionale dei
GG.CC., approfittando dell'invito
che il Papa ha fatto ai giovani di tut-
to il mondo, per ritrovarsi a Roma
nella Domenica delle Palme.
Erano una trentina i giovani pre-
senti a questa riunione informale
(per la cronaca è stata fatta alle
ventidue, dopo aver sciolto l'assem-
blea generale dei partecipanti).
È stata sottolineata l'importanza
di partecipare all'incontro con il
Papa come «Giovani nella Chiesa»,
come Chiesa giovanile Salesiana nel-
la Chiesa giovanile universale, evi-
tando di separarci da questa impor-
tante iniziativa con un Convegno «a
parte»; all'unanimità, quindi, si è
deciso di riunirci a Roma nei giorni
29-30-31 marzo. Un Convegno in par-
te ridotto, ma pensiamo decisamen-
te concreto, vero, ecclesiale.
La proposta del Convegno Nazio-
nale, che avrà per tema il «volonta-
riato», è stata poi accettata quasi al-
l'unanimità dalJ'assemblea dei con-
gressisti.
L'incontro con il Papa è per sa-
bato 30 pomeriggio a domenica 31
mattina; un'APERTURA del Con-
vegno verso la realtà comunitaria di
tutta la Chiesa.
Ancora del Congresso: un'espe-
rienza bella, arricchente, un'unità
che si poteva «quasi» toccare con
mano, un impegno profondo, vivo e
sincero, per portare a tutti i coope-
ratori d'oggi e a quelli futuri una
«Regola di vita».
Amiamo dire che soprattutto i
GG.CC. hanno «l'eredità» specifica
di penetrare profondamente la real-
tà di questa società, là dove i giovani
d'oggi sono presenti, non solo, ma di
affrontare le situazioni che decidono
la sorte di questi giovani negH enti
locali: ecco, un po' questo si è 1<Ve-
latamente» potuto osservare negli
interventi dei GG.CC....
Oppure il desiderio vero di frater-
nizzare con «tutta» la FamigHa Sa-
lesiana, per altro un po' rilassata.
Pensiamo sia stato un incontro
non esaltante ma decisamente arric-
chente, impegnativo ma concreto,
comunitario, proiettato verso il fu-
turo.
La speranza è che il futuro sappia-
mo gestirlo ascoltando i consigli del-
lo Spirito Santo.
Con Don Bosco, sempre.
Paola-Rita Terenziani - Guido Pedrooi
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