SE LA COMUNITÀ
Cl SARÀ VICINA ...
COSÌ AL
CONSIGLIO
NAZIONALE
LETTERA DEI COOPERATORI SALESIANI AL
SIG. ISPETTORE (con preghiera di portarla a cono-
scenza del Capitolo Ispettoriale).
Rev.mo Sig. Ispettore,
Verotza, 27 dicembre r974
a conoscenza della convocazione del Capitolo Ispetto-
riale, ci permettiamo di inviarLe qualche nostra riflessio11e,
anche quale segno di gratitudi11e per le amorevoli atten-
zioni che Lei, fin dai primi giorni della Sua venuta nella
« S. Zeno l>, ha dedicato alla nostra Assooiazione.
Ella è veramente riuscita a farci capire la bellezza e
a farci provare l'orgoglio di far parte a pieno titolo della
Famiglia Salesia,ia !
Abbiamo letto e meditato a lungo il nostro << NU-Ovo
Regolamento~. consegnatoci quest'am10 dal Rettor Mag-
giore, nostro Superiore e Padre. Ci era stato promesso
nella Dichiarazione del Capitolo Generale Speciale in
risposta al Messaggio dei Cooperaton· (Doc. r8). Ci è
parso un dono meraviglioso che ha superato ogni nostra
attesa, dandoci l'identità e il posto c/ze Don Bosco aveva
previsto nel suo << progetto 1►.
Ci rendiamo conto che la Congregazione ora attende
molto da noi: addirittura che << ne siamo l'anima ».
Riusciremo davvero a vivere questa straordinaria voca-
zione sì da tradurla in opere che magnifichino il Signore
e onorino la Chiesa e la Famiglia Salesiana? Compren-
diamo che, anche con tutto il nostro entusiasmo, ,da soli
noTl riusciremmo a concludere molto. Per questo motivo,
Signor Ispettore, ci rivolgiamo fiduciosi a Lei, che rap-
presenta per noi il Rettor Maggiore, per chiederLe umil-
metzte ma con/liale insistenza, di far presente ai nostri
Confratelli de Capitolo la prima fondamentale nostra
istanza : che i Salesiani sacerdoti, come maestri di spi-
rito e di dottrina, siamo sempre più dispom:bili per la
formazione e la guida spirituale dei Cooperatori.
Se La Comunità tutta ci sarà vicitza, noi potremo davvero
inserirci nel suo piano pastorale ed essere testimoni nella
Chiesa locale e nella società, veri Salesian.i nel mondo,
corresponsabili della missione di Don Bosco.
Noi speriamo, anche con l'aiuto dei nostri Delegati, di
poter trasmettere il nostro i'deale a tanti giova11i che
amano Don Bosco, cosicché la nostra Assoa'azione si
rinvigorisca e sia conosciuta in tutta l'lspettoria.
Per questo scopo chiediamo ai confratelli salesiani una
preghiera quotidiana, promettendo a nostra volta la nostra
modesta preghiera per le vocazioni religiose e per un
felice esito del Capitolo Ispettoriale.
I più. codi.ali saluti a Lei e a tutto il Capitolo Ispetto-
riale.
Suoi devotissimi
COOPERATORI
CONSIGLIERI ISPETTORIALI
Gli obiettivi principali erano questi:
Elaborare il programma per l'anno 1975-76;
Adeguare lo Statuto del Co11sigfio al NuQ'IJO Rego/ame11to,
particolarmente nella voce autofinanziamento;
Eleggere il Segretari-O Nazionale-coordinatore.
• Per questo le due giornate preventivate (18-19 gennaio, a
Grottaferrata), si rivelarono quasi insufficienti, e questo fu
W1 limite così come lo fu, e maggiormente, la scarsa presenza
degli aventi diritto-dovere a partecjpare. Segno dj disinte-
resse? non è facile affermarlo. Ma è un fatto che preoccupa.
Quasi però a compensare questa grossa lacW1a e a mostrare
ancora interesse per l'associazione, presenziarono anche
Don Raineci e Don Fiora e ci fecero V1sita Don Cogliandro e
Don Archenti. Don Vacale bre e il Dott. Capuzzo, presenti
alla seconda gjomata, furono un seg,w del rapporto cbe ci lega
alla Federazione Italiana dei nostri fratelli Ex-allievi.
• I risultati banno raggiunto la sufficieru:a. Ora il Consiglio
ha il suo statuto aggiornato (chi vi vedesse solo l'aspetto giuri-
djco non avrebbe colto nel segno. L<i stesso problema del-
l'autofinanziamento dj cui sono state approvate le norme, ha
dei risvolti che non si possono ridurre al solo fatto economico).
Il programma del prossimo anno è stato definito, e l'anticipo
nel tempo consentirà un respiro maggiore a tutto vantaggio
della sua attuazione (interessante il tema di studio sull'impegno
per la giustizia e il modo concreto con cui si celebrerà l'anno
centenario delle Missioni).
Infine l'adeguamento al nuovo Regolamento trova una sua
realizzazione nella designazione a Segretari<> Nazionale Coordi-
natore di Giuseppe Giannantonio che già ricopriva l'incarico
nella forma prevista dal vecchio statuto.
• La Liturgia della Parola e quella Eucaristica, e la medita-
zione dettata da Don Archenti, diedero sostanza di spirito al
nostro incontro. La conclusione non poteva essere diversa. La
visita a S. Pietro volle sjgnificare la partecipazione alla vita
della Chiesa, oltre che essere un simbolico anticipo del Pelle-
grinaggio nazionale del prossimo maggio.
• A titolo di cronaca, parteciparono:
Gianfilippo Casanova (!spett. Novarese); Angelo Tei e
Paola Grazia Ronci (!spett. Adriatica); Franco Missaglia e
Marisa Attanasio (Campania); Luigi Sarcheletti (Jspett.
Vene~a-Verona); Cerruti Mauro (!spett. Veneta-Mogliano);
Marchitelli Gerardo, Scafati Domenico e Maria De Grego-
rio (Lazio); Don Busato, Don Fallica, Don Tonn_ini, Don But-
tarelli; Suor M. Rampini, Suor M. Giannantoni, Suor A. Cre-
scenzi, Suor G. Catalano, Suor R. Tosi, Anna Tamburrini
(per le VDB), Pierre Donnct e Gino D'Arcangelo. Inoltre
Giannantonio, Lazzara, Di T ommaso, Montano, Albert,
Onofri, della Giunta esecutiva. Regoli, i lavori Sarcheletti.
IL CONSIGLIO NAZIONALE NELLA SEDUTA DEL 19 GEN-
NAIO SCORSO ELESSE, A NORMA DEL NUOVO REGOLA-
MENTO, Il PROF. GIUSEPPE GIANNANTONIO A SEGRE-
TARIO NAZIONALE COORDINATORE.
A LUI L'AUGURIO AFFETTUOSO DI GENEROSA TESTIMO-
NIANZA E LA SOLIDARIETÀ DEI COOPERATORI.
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