i gioi1 ani tendono a smcdare nella quantità dei diverti-
menti, togliendo ttmpo e attenzione allo studio, al
lavoro, alla preghiera, al riposo, al servizio. Nei di-
vertimenti inoltre essi manifestano anche disordinate
e perfìno viziose inclinazioni. E inflne gli stessi d iver-
timenti offerti dalla industria pubblica sono spesso
tutt'altro che inviti all'onestà, all'intelligenza, alla cul-
tura, ali'educazione.
[]] P ro blemi educativi che ne conseguono
a) Dovere di vigilanza
In casa e fuori casa. Un momento di inavvertenza
può distruggere o compromettere tutta una forma-
zione. Ai nostri tempi, si fa necessaria una più estesa
ed accurata vigilanza, quanto più sono cresciute le
occasioni di naufragio morale e religioso per la gio-
ventù inesperta.
Vi sono purtroppo anche genitori cui poco im-
porta la rovina dei figli, la perdita della fede e dei co-
stumi, della onestà sociale. Sono genitori immaturi
e falliti essi stessi. Ma altri ci tengono almeno un po'.
Però non avvertono dove stanno le cause. Deprecano
e piangono le conseguenze soltanto. È ingenuità spesso
colpevole. La regola inve.ce è: vigilare i fìgli, e vigilare
i loro divertimenti, affìnchè nulla sia contrario allo svi-
luppo della loro sana personalità e rechi nocumento a
qualsiasi aspetto di essa.
b) Intervenire con delicata e comprensiva fermezza
È cosa da fare nel contesto di tutta l'azione educa-
tiva, nel clima generale. A volte i flgli avvertono il
pericolo, o sono comunque pronti all'obbedienza.
Altra volta si incontra più difficoltà: non vogliono
persuadersi, o non hanno la for za di imporsi alla na-
turale inclinazione. I genitori devono anche in tal
caso mostrare fermezza. Però sen za tono poliziesco,
senza mai drammatizzare, senza mortificare.
Don Bosco ancora insegna: intervenire con ragione,
religione, amorevolezza. Amorevolezza di modi e di
amore protettivo; Religione, come motivo di luce per
la mente e di forza per la volontà; ragione, che non
concede ciò eh~ è nocivo, che non proibisce ciò ch e
è lecito, ragione che fornisce i motivi, che spiega e
aiuta a comprendere col linguaggio concreto di valu-
tazione o svalutazione oggettiva e soggettiva, ragione
che cerca d( far assimilare ai tigli i princìpi di scelta.
c) Offerta di buoni divertimenti, numerosi, vari, in-
teressanti. I: intervento più consono alla situazione.
I giovani non saprebbero in genere aderire a una pura
preservazione del male.
Per questo la Chiesa tanto insiste perchè i cristiani
facciano ogni sforzo nel senso organizzativo e di pro-
mozione di letture, spettacoli, divertimenti ~ vera-
·mente educativi... nei quali la virtù non solo non
abbia nulla da perdere, ma bensì molto da guada-
gnare~ (Pio XI, conclusione della Enc. Sulla Edu-
cazione}.
Qualcosa possono fare direttamente le famiglie. Molto
chiedono giustamente alla scuola, alle autorità civili,
agli oratori, e alle associazioni. Però anche quando
il divertimento viene da fuori casa, resta il dovere e
il diritto di vigilare, di intervenire, di protestare.
Pio X l ha dato nella conclusione dell'Enciclica un
grande prindpio: « Da questa necessaria vigilanza
non segue tuttavia, che la giovenftì debba essere se-
gregata dalla società nella quale pur deve vivere e
salvare l'anima, ma che oggi, più che mai, deve essere
prttmu11ita e fortificata cristianamente contro le sedu-
zioni e gli errori del mondo... ».
(I] Programma educativo: educare al divertimento
Si tratta di fornire ai fìgli buone abitudin i, prima,
poi buone direttive, infine buoni princlpi, perchè
sappiano usare del divertimento con equilibrio di
t empo, con intelligenza e valid ità di scelta, con giusta
varietà, appunto evitando i pericoli di ogni gen ere,
fisici, culturali e morali e dando loro il giusto posto
gerarchico (variabile anche secondo l'età).
·
Qui il Conferenziere può esemplificare trattando di
qualche divertimento in particolare: lettura, cinema,
televisione, ballo, sport.
Cfr. gli schemi e le t rattazioni che ne ha fatto Don
Pietro Bongiovanni in F ERMENTO CRISTIANO, T orino.
L .D.C.
BIBLIOGRAFIA
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cattoli, cinema, televisione, letture).
2. M. AJASSA, I figli alunni, Roma, C.D.N. Scuola-faml-
glJa, 1962; cap. XIV, Ricreazione e tempo libero; XV,
l'Impiego delle vacanze; appendice, televisione e respon-
sabilità educativa.
; . TV • Coa/ce e commento ad uso degli educalo,/, Roma, a
cura del Centro Cattolico TV, via della ConcUiazione 2-c.
4- L'Editore Maliplero di Bologna ha pubblicato lnteressanti
monografie su:
li Fanc/ul/o e le bl/ilio/cche, li Giocattolo e ti gioco, li Bam-
bino e la televisione, li Cinema e la Radio, La le/1ura, li
Teatro.
s. c. JAQUIN, L'educazione attraverso Il gioco, Milano, An-
cora, 19i8
6. e, MAROCCO, Giochiamo, Torino, L.D.C.
7. Per la guida delle letture dei giovani segnaliamo:
- Esiste un Segnalrrlore dello s/ompo periodico pubbli-
cato presso PRESBYTERIUM - Padova.
- Ottimo sussidio e il Segnalatore librar/o edito annual-
mente a M ilano, piazza S. fedele, presso la redilzionc
della rivista LETTURE.
8. Per gli spettacoli televisivi e per le trasmissioni radìofo-
nlche, rende un ottimo servi.zio alle famiglie la Guida allo
~pettacolo, settimanale, a cara dell'Ente Cattolico dello
Spettacolo, vlo della Conciliazione 2-c, Roma.
Q. Per i fllms li medesimo Ente pubblica Dis«> rosso con J.,
classificazioni, aggiornandolo mensilmente con foglietti.
L'Editrice Cavanis di Vicenza pubblica la guida S.O.S.
1 o. Il CENTRO SPETTACOLO EDUCATIVO salesiano di via Maria
Aus!liatr1ce :,2 Torino, ha una sua rivista Letture dram-
matiche con articoli e cronaca, con schede fllmografiche
utili per I giudizi, per le scelte, per gli spunti dl prepara-
zione e di commento educativo.
1 1. Buone e slcuTe Collane di narrativa pl!r bambini, ragazzi
e giovani, hanno le editrici S. Paolo, SEI, Lo Scuola,
Lo Clviltd Cattolica, So/ani, Ancora, Fabbri, Plme, IPL,
Massimo.
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