era/. c;;,.1, S. Toannis sapienti mQJ(isterio tam mìras
seu in studiis se,; i11 fJirtutibus pragrasi.011u feat, ut
imn tunc idem Sanctus di! l!O magna sit divù,atus,
etlllll{lle wi operis consummatorem pro(J!Qideret.
Uttuorii's, philosophids, thwlogici.,q,,e studiis sum-
ma cum diligentia l.ou,leque perfectis, sacri'.r i11itiat11.1,
o. 1859 die 17 Decembri, Suhdiaco11atu est aucltlS.
Seq1umt1 dir Piae Salesitmae Societatis prima iacta
sunt fimdmnenta, atp1e per serre/a sodalium suffragio
lvficlzoEf spirit11ahs dirertor electus 1ma11imiter fm"t,
S1.1neto lotnml! ex corde electÙmt!11l approbaute. Amw
186o me11se ,\\lartio ad Diaronatum, lulio autem ad
Presbyteratw11 inè}Jabifi sui animi gartdio fuit promotw,
runcta Snlo.riana Jamilia f'Um S. Toamui Bo.,co laetitia
J!estùmte. Omm"btL.< Piae Soaetatu m:1.mertb1is perfe-
rris~iml! est J1mctw. ila 11t idem Sanctw, leoni XllI
nhseqwms, qui ci consiliabott,r ut s,,wn v:,1°c(rnim1 gfr1e-
ralt!tt1 m Societate regenda corutitueret, ad hoc pe-
rardu11111 1111"1r1.1 Dei Senmm a. 1884 elegerit. Qwv11
sapie11r et pnide11s f,~rii ltaec electio, manifeste constar
ex nurabili tmn materiali, cum spirillmfi Socìetat.is
incremento hahitn sub SeMJi Dei retdmine, qui 11ilnl
n11tiqui11,, halmit, q1tam ut illibatw11 omni110 smu:t1
Frmdatoris .,Piritum servare/, cui11S. rommuni s,nm1,
perfecta imago habebotur
Die 3 1 Tammrii menn'.< o. 1 888 Sandm Salesumae
Societatis Fur,datar ad t:aPlesti.a promenta praemia
capem:nda 11 Dea fuit vocatvs. 111ichni!I Rua qrmndo
Pater et !i:fagùter I' le"a sr,hfatus est, vefuti alter
Eliseus adstitit, et i11 eo qtlOque completus est spiritus
eius (Eccli., 48, r3). SuprenlfJ totius S()Cietatis regi-
mine OSf!llllj)to, vigilantissimr cavi.I 110n soltm, 11e
mim"mum quid i,mmllaret,.,- qu oti a $aneto Ioa,me
.fuisset constitutmn, q11i11 imo tqtu.s f uit ut ad me11te111
en1Sde111 Sa111:ti Frmdnton:,, eius opw perficeret11r.
(Jr,orf, Dtn 11 Beata Virgine awrili,mtihrlS, miri_lùe
tJU assequutus. Ipse porro animi demissione, alfoquii
.,·,mvirote, so/licita 11rgo omnes carit«te, VÌffili pmd,mtia,
ordentismno telo in exemplum -rejr,lsit: orationi 'IJd
in ipsis exteniis curis moximl' se dedi.,.: erga soaow11ctam
Eud,oristiam fio_,.,,-antissim a religio11e ferebatt<r, in
/arrimas, dum sacnun ptrQgebat, effv.s,L<, l011gasqrce
ror,m, Cluùto i11 ,acra111e11to mMas protrolirbat,
BFotissimm11 T7irgi11cm nngrdmi prosequeba1U1' amnre,
etllSffUI! faudes celebrare rm11u1umr1 destitit. Roma11i
Punlific,s i11ra fl SllÙ qu0q1,e dl'(endi, eùw111e non
111011itis tantum sed et 1111tibtu obsl'(}Ui mandabat.
Misnones ad ir,jìdl'les .1w11111a rura promovit. p;ae
Societatis re,:,Jas ad t<rn,,em sl'!TVavit, nu/Lam sibi,
liret infrrmo, reloxflfWIIP.m indu/ge,zt.. Paenite11ti,u
~wdio a<ptrll ruum torpusrol11m tractnbat, /ere n11llmn
e, rl!f[Uicm co11cedens, dm noctuque labo'ri in:nste11s.
P1111pertat,s s11uli11sissimm ..am sibi, rit S. Bonave11tu-
rn11 verhis duatur, despon'lllSSe 'lltSllt est. Detritis
vestilms sempcr est rmu, std 111undis: si quae 11<JVOJ!
oj{c"entur ras cor1stonter rllf)udtabat.
- - flas reterasqrce ,:irtutes De,1.1 mag11ifice ,·ep,ndit.
Sotto la sapiente guida di S. Giovanni Bosco fece
tali progressi, cosl negli studi come neUa virtù, che
fìn d'allora lo stesso santo fece su di lui grandi di-
segni, e presagi ch'egli avrebbe portato l'opera sua
a compimento.
Compiuti con somma diligenza e lode gli studi
di lettere, filosofia e teologia ed iniziato agli ordini
sacri, il r7 dicembre del 1859 ricevette il Suddiaco-
nato. Nel giorno sei,,ueotc s.i posero le prime fonda-
menta della Pia Società Salesiana, cd, a votazione
segreta del soci, Michele R ua fu eletto all'unani-
mità Direttore spirituale, colla più cordiale appro-
vnzione del 8anto Fondatore. Nel marzo del 1860
fu promosso al D iaconato e nel luglio al Preshi-
terato con ineffabile gaudio dell'animo suo e con
grande letizia di tutta la fumiglia Salesiana con o
capo S. Giovanni Bosco. Esercitò jn si,~wto così
perfettamente tutte le cariche delfa Pia Società, che
lo stesso Santo, annuendo al desiderio di Leone Xlll,
che lo consigliava a nominare un suo vicario gene-
rale per il governo della Società, nel 188+ elesse n
tale di.fficilissimo incarico il nostro Servo di Dio.
Qunnto sapiente e prudente sia stata questa scelta
è chiaramente provato dallo sviluppo mirabile,
sia materiale che spirituale, raggiunto dalla Società
sotto il governo del Servo di Dio, che nuUa ebbe
più cnro che conservare del tu tto integ,-o lo spidto
del Santo Fondatore di cui, a voce di tutti, era una
irwrutgine perfett.i.
11 31 Gennaìo 1888, il Santo Fonda tore delJa
Società Salesiana fu chiamato da Dio a ricevere il
premio celeste ben meritato. D. Mfohele Rua,
quando il P adre e Maestro fu tolto a que.qta terra,
come un secondo Eliseo, era presente, e in lui pure si
riversò completn il mo s-pirito (F.ccli., 48, 13). Assunto
il supremo governo <l<'lla Società, non solo curò
con ogni vigilanza che nulla, neppure la più pic-
cola cosa, si osasse cangiare d1 q uaoto era stato
stabilito da S. Giovanni Bosco, chè anzi si adoperò
in tutti i modi perchè ogni cosa fosse, secondo il
suo spirito, condotta a perfezione. Il quale intento,
coll'aiuto di Dio e della Beata Vergine, conse~ul
mirabilmente. Egli stesso poi rifulse in tsempio per
grande umiltà d'animo, soavità di parola, sollecita
cru:ità verso tutti, vigile prudenza, ed ardentissimo
zelo: all'orazione si dedicò con ogni diligenza anche
in mezzo alle solJecituclini esteriori: verso la San-
ti&'>Ìma E ucari~tin sentiva un amore ed un trasporto
ardentissimo, effondendosi in lacrime durante la
celebrazion e della S. Messa, e protraendo a lungo
le ~ue visite a Gesù Sacramentato. Amava anche
con trasporto particolare la Beatissima Vergine, nè
mni cessò di celebrarne le lodi. Raccomandava ai
suoi di difendere i diritti del Romano Pontefice e
cli essere ossequenti non soltanto ai suoi precetti,
ma ben anche ai suoi desiderii. Promosse con ~omma
cura lt" Missioni presso gli infedeli. Osservò scru-
polosamente le Regole della Pia Società, non per-
mettendosi, anche se infermo, la minima eccezione.
Per amore dr penitenza trattava aspramente il suo
debole corpo, non concedendogli quasi alcun ri-
poso, insistendo gìomo e notte nel suo lavoro re-
iroln,e. Ainamissimo dell:1 Povertà, par\\'e, per