PARTECIPAZIONE
Il MESSAGGIO DEI COOPERATORI DI SICILIA
Al CAPITOLO ISPETTORIALE DEI SALESIANI (28-12-1982)
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la Segretariil Coordinatrice di Si-
cilia mentre legge il Messaggio dei
Cooperatori af Consiglio hpello-
riale S.O.B.
Carissimi «tnltelll nella aaleslanltà.
con profonda gioia, noi Salesiani Coopera-
tori, accogliemmo la lettera del Signor Ispet-
tore D. Litio Montanti, con la quale ci è stato
richiesto un contributo di preghiere e di pro-
poste concrete per Il vostro Capitolo lspet-
torlale. I vari Centri CC. di Sicilia sono stati
senslbflizzati all'evento: hanno organizzato
momenti di preghiera e rluntoni straordinarie
per una serie di rillesslonl in merito.
Porgo un affettuoso saluto, da parte di
tutti I Salesiani Cooperatori di Sicilia, a voi
che, attraverso Il lavoro d1 questi giorni. vi
preparate a dare le linee orientative della vo-
stra azione futura; e sono anche portavoce
delle istanze e del desideri del CC. di Sicilia,
Personalmente sento una grande gioia di
partecipare a questo inizio dei lavori del Ca-
pitolo: è l'assemblea più qualificata a livello
lspettoriale; e soprattutto sono contenta di
essere, lo cooperatrice, tra di voi Salesiani
perché mi sento in lam1glla: una famiglia In
cui cì sto bene:
- viviamo la stessa vocazione salesiana,
anche se con modalità diverse;
- è nostra l'ansia apostolica di D. Bo•
sco: • Signore, dammi le anime e prenditi
tutto ciò che può essere dì ostacolo a questa
missione».
La Lettera del Rettor Maggiore sulla • Fa-
miglia Salesiana. (febbraio 1982) ci ha data
tanta speranza.
AVANTI INSIEME
Insieme per camminare salesianamente.
Nessun ramo da solo è tanto •salesiano. da
non aver bisogno degli altri rami. Non è fa-
cile: c'è il rischio di andare avanti come se
non fossimo membri della stessa Famiglia:
salesiana nel nome, nella missione, nella
spiritualità e nello stile.
Lo Spirito Santo cl ha chiamati in un'u-
nica Famiglia Spirituale per mezzo di D. Bo-
sco che, per reallzzare Il suo progetto edu•
cativo-pastorale, cl ha pensati e ci ha voluti
UNA. Lo riaffermano I vostri documenti del
CGS (cfr CGS 729).
Noi CC. senza di voi mancheremmo di
centro di unità, di Impulso salesiano, di pre-
senza sacerdotale-salesiana.
Voi, senza di noi CC. (è O. Bosco che lo
dice nel Primo Capitolo Generale della Con-
gregazione nel 1878) sareste un •Corpo
senza anima•.
Non può trattarsi dunque solamente dI
una comunione ideale-spirituale; necessita
una comunione concreta-operativa-decisio-
nale. Da qui:
rapporti improntati a stima e fiducia:
- collaborazione fratena e fattiva.
INSIEME
Perché lavoriamo Insieme.
Perché condividiamo le responsabilità.
Perché. pur nella giusta autonomia, cl in-
tegriamo con la nostra Identità specifica e
col nostro apporto originaie.
Perché progettiamo, realizziamo e revisio-
niamo lnteNenti educativi In comune (cfr
CGS 736).
Noi CC. ci sentiamo coinvolti nei problemi
della Congregazione. condividiamo appieno
l'ansia e la preoccupazione espresse già dal
CGS e dal CG 21 (cfr CGS 34-44; CG 21 In•
troduzione. 12) per la situazione giovanile.
La fedeltà alla nostra scelta vocazionale,
l'urgenza interiore di rispondere ai problemi
globali e alle impellenti domande di salvezza
dei giovani d'oggi (soprattutto del giovani
più difficili, irrequieti, emarginati, pericolanti.
lontani, che vengono raggiunti meno abi-
tualmente dai comuni metodi pastorali; e del
giovani del ceto operalo) cl spingono a cer-
care forme di presenza nuove.
Per rendere più Incisiva la nostra comune
opera evangelluatrice, occorrerebbe pen-
sare:
- a dar vita a opere nuove. più scomode
ma più significative come risposta salesiana
(es. pensionato per universitari forestieri
particolarmente bisognosi. centro di acco-
glienza per drogati, ex-carcerati, ecc.):
- a rivitalizzare opere già esistenti (es.
Oratori);
- a promuovere maggiormente Il • Lai-
cato Missionario• ed I servizi di «Volon-
tariato.,
con Il coraggio che voi già avete ben dimo-
strato col Progetto-Madagascar.
Dobbiamo ottrlre alternative valide, so-
prattutto dobbiamo recuperare le ricchezze
già esistenti e far circolare meglio i nostri ta-
lenti. Il tutto potrebbe essere gestito insieme,
valorizzando le forze laiche della Famiglia
Salesiana (CGS 177): e attuato in zone par-
ticolarmente bisognose, le « Valdocco d"og•
gi•, dove D. Bosco non solo si butterebbe
nel lavoro ma spingerebbe tutti, ognuno se-
condo la propria salesianità, a ■dare una
mano • •
È da tener presente Inoltre che l'idea della
•cooperazione• non va considerata solo in
un modo restrittivo (non è solo né principal-
mente in funzione dell'efficienza organizza-
tiva e delle attività da portare avanti - CO 21,
n. 71), ma è sulla linea della complementa•
rietà e abbraccia l'Impegno salesiano laico
che va anche al di fuori delle Case sale-
siane.
Potremo procedere bene INSIEME solo se
eviteremo confusioni ed equivoci. E qui en-
triamo nel vivo delle risposte pervenute dal
Centri...
C"è un profondo desiderio di chiarezza ed
una forte esigenza di autenticità per quanto
riguarda
• l"Identità e l'appartenenza alla Famiglia
Salesiana;
• l'approfondimento del concetto di • vo-
cazione salesiana•·
Necessita la dlslinzlone di Famiglla Sale-
siana
- in senso stretto o nucleo centrale
- in senso lato o vasto movimento di spl-
rltualltà salesiana
- come fatto lnslltuzlonale e non pura-
mente carismatico.
E la distinzione Inoltre det titoli (sostanzia-
li e formali) e dei modi di appartenza, non
del • gruppi • ma del • rami • della FS
(Cost. 5).
L'urgenza della missione giovanile-oggi
rende attuale la FS. Il CGS ne ha riscoperto
la .realtà vocazionale• e Il CG 21 ne ha as-
sunto gli impegni di « animazione vocazio-
n ale • .
SI promuovano e si accettino incontri,
scambi, momenti comuni formativi. A tal fine
si potrebbe valoriuare la struttura rappre-
sentativa già esistente, cioè il Consiglio Re-
gionale di Coordinamento per la FS; e cele-
brare la Festa della Famiglia Salesiana a li•
vello regionale.
Ma non basta. Necessita un respiro più
ampio, se l'identità è In funzione della mls,
slone. Non è sufficiente che la FS sia solo
oggetto dello studio e dell'attenzione da par-
te della Congregazione, si deve prendere
più coscienza sulla collaborazione in vista
della comune missione.
In teoria si sono tatti veramente del passi
avanti, ma nella prassi permangono dif-
ficoltà.
Ecco perché la Congregazione Salesiana
potrebbe parlare nelle Costituzioni non solo
della collocazione del CC. nella FS (Cost.
Cap. I), bensì riparlarne nella parte sul Cor-
rlsponsabtli della missione (Cost. Cap. V).
esplicitando qui meglio le modalità di colla•
borazione col Cooperatore Salesiano nella
es missione verso I giovani e il ruolo speciflco
del
come operatore di Pastorale gio-
vanile.
Non esistono solo I doveri della Congre-
gazione verso la FS. ma i doveri della FS nel
confronti della missione.
Anche nei Regolamenti appaia la posslbl•
lltà di un reale coinvolgimento responsabile
dell'intera FS. Anzi sarebbe addirittura op-
portuno inserire un articolo, nei rispettivi Re-
golamenti del vari rami della FS, In cui si
enuclei esplicitamente (quasi con le stesse
parole) ciò che concretamente si può realiz•
zare INSIEME come Famiglia Salesiana.
Aiutateci ad essere quello che siamo:
- apostoli: battezzati che decisamente si
sentono chiamati alla santità, da realizzare
nel servizio apostolico;
- laici: che vivono nel mondo, che con-
sacrano il mondo, che promuovono il van-
gelo dentro le strutture del mondo con com-
petenza professionale e con ottica cristiana;
- salesiani: noi viviamo una vocazione
quella • salesiana esterna•: come i membri
degli altri rami dalla FS (SDB, FMA, VOB);
siamo portatori di un carisma: Salesiani nel
mondo (CGS 730).
Cosl ci ha pensati e voluti D. Bosco. Cosl
cl impegniamo ad essere secondo il nostro
Regolamento.
Così vi chiediamo di aiutarci ad essere.
Le vostre Costituzioni vi affidano un ruolo
di animazione nel nostri riguardi: è una re-
sponsabilità, un Impegno •particolare• (dite
voi), •preferenziale•.
I: necessario elencare le vostre compe-
tenze nei confronti della FS? No.
Siate quello che dite di essere. Quello che
solennemente avete sancito nel documento
più autorevole e più Impegnativo: Costituzio-
ni (art. 5) e Regolamento (art. 30). Il mondo
e la Chiesa vedano In voi del testimoni gioio-
si ed entusiasti della propria saleslanltà, che
riguardano alle altre spiritualità senza chiu-
sure, ma anche senza complessi di inferiori•
tà; fedeli custodi dello spirito del nostro co-
mune fondatore D. Bosco e garanti del ca-
risma salesiano.
Vi ringraziamo per ciò che fate per noi,
pur tra difficoltà, cumulo di impegni e sacri-
fici, ma vi chiediamo anche molto fraterna-
mente di essere ancora più presenti tra di
noi.
I Salesiani •delegati per i CC.• (e a turno
lo siete un po' tutti) qualche volta sembrano
Improvvisati: si conosca la FS. fin dai primi
anni della formazione, non solo « sul libri.
ma in forma •esperienziale• , attraverso la
partecipazione a momenti di FS. e alle inlzla-
tive dei CC.; e ci si abitui a lavorare insieme.
Si promuova l'Ass. CC. dove ancora non è
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