SCHEMA PER LA CONFERENZA MENSILE 0 1 A PRILE
'apostolicità' nella Chiesa
fìTie drl mondo in ,·oloro cl1e nel 1·or!'o dei S(!CO!i
~ono ,ottentrati nel loro ministero. ì Ye.~ovi in
wtiou<· rol ,-u<•crsi..ore Ji Pietro, ch'E1.:li a"Vevn de-
signato quale vìcnno ~uo in torro e capo ciel
corpo n,poAlolico.
B Natura, missione, caratteristiche del•
l'autorità apostolica in seno alla Chiesa
..I) X<1f11ra 1n !JIIC:(to mondo 1,on molti co•
loro rhE' suc<'edonu ml altri ereclìtnmlone gli -,te,-,.i
poteri. e lls.5Ìcnrnndo i>o~i la continnìt~ de!!li Stati,
dei governi, delle impre!<E' intlnKtriali, dei beni
patdmonia li...
È for~e iu qne~to 11011..0 che noi '1ol1biamo in-
letulcre il pa>-,..Ntf.!ÌO di potere ùn Cri...to agli .\\po•
--toli, l' dui.tli ...\\po...toh ai loro ;,u<·i·e~,.ori! Per com-
prendt•re- la proionrln diffe.renzn, flohhiamo pene-
trare !11 nutura del potrre che CriRto ha nllidnto
alla ~ua. l'hicaa.
Lucn, nel narrar~ l'eJJisodiu <lolla deziono ùei
dodici, nffl•rma chr 11,l e.~si Ge,,i1 • ,lie,lt il nome ,li
npo~/Qli •· !'orse la 1:omprensiom• tli questo nome
può, in parte, farri comprendere il pensiero tli
ne.~ù. Lot ter:i.lmouto vuol dire « inviato t: però
pres,;o gli ebrei quan!lo qualcuno n•niva de.o.ignoto
e.on tnlo nome, div<>ntavo l'incnriC'ato d'::iffari, il
rapprc,;l.'nfaute w 1111':iJtra perwuo. con tale pi{•·
nezza di poteri rln poter trattun• non solo • a
nome• rnu • per Il\\ persona• di colui ehe lo in-
vi::iva, n lnl punto ohe gli atti ùoll'inviato impe,
gnavnno i11diRao)ubilnw111E• colui t•h<' l'aYeva i11-
vinto. li 'l'almml ria..,..ume quanto om abbiamo
detio, nllen:nantlo clw • l'invinlo di un uomo, è
comi' 1-11 Josse lui !lte~~o • ·
Orn, forse, com1iro111Jinmo meglio l'iru1.11dilo po
lere che Gesù ha nfllclnlo agli .Apo11tuli e ai loro
i-UOC'e~~orl: non ~ 1111 11emplice potere umano,
poicb~ t lo stes:;a pil'nczza del potere che il P,tdre
ha alliclato a Cristo e Cristo llll'li A postuli, Ja
eserl'i(uro non i;olo a ,mo nome mn nena ~iei:-~o
« SU!I, 1wr;1onn: citi <18C01lfl voi a11cn/111 1/16, chi, Ili•
sprc:::" ,·ai, di,/JJITP::::11 mr •· inhmtlendo bene q Ut~,.t~
espn·,~ioue in tutta la ,-un forza. Poi<tr que.'lte pr('•
mu,-,><•, non ci meran~li:tmo più 1\\8 Ge,;ù. afforrna
cbo ogni loro dt'Ci,ionr AArà rntificnt:i in ('irto, e
che ohi non. creùen\\ olla, loro pnrolu. tla.rà co111la11.
nnto. :Non ci meraviglieremo neppure se gli Apo-
:-toU lwn ron,;ci del loro pofore ncU'cmrurnre fo
<led~ioni clrl primo ( 'oncilio che la 11loria della
l'hfo,,a ri,•orùi, dicl1i11r1mumo • 11 ~p111fm1lo be1111 /ll/11
Spiriti> Sunto e a 1101 • ; neppt1ro 1-0 Paolo, nelltt
dTm prima, letlem, Oberh n_ffernrnre , re1ulia111.fl ym-
~ie a Dfo, vhe nel ril'e11erc la J)(lroln di Dio, cla noi
predit-11/a, l'accogliesl•· 11011 comr pc,m/11 111111111a, 1,111,
quale è ili rt>allà. ptuula tli Dio, 1·!1r rtterc1t11 la 1111(1
poft>11:a i11 roi c:rtdf'11li t (l Te11s. :l, 1:1).
E ...Q. i, quali -plrnipolenziari di C:rMo, sono In
sua VO<'t', .,ono i ùi,.,pt•ni<atori dri 1<uoi divini mi.
steri: è Lni che • l\\><,.ierne a loro , e per mezzo cii
l oro, ('ontin tm e continuerà a tl op<•rare la ~ah•ezzn
degli uomini fino nll11. fine dei tem pi.
Dn ciò deriva, unn importaato coni,,<'gucnza: ap.
punto perchè è Cris1,o che 11~•1'<' per meno 11<:i
suoi miuiRtri, la sua nzione divina non può e,~11c•re
condizionata nè dnlla loro mi~crin, nè ùalln loro
debolezza. Se ò C'ri11lo che bat,feizn., chr ll&~olvc,
eh!' 1·ons11cra, cho 11mmaestra, c hr govermi, poco
imporla so lo strumento umano ~nrà debole, igno.
rante, mi;;erabile. Himnne però ,em(lre vero che
solo u na fede m11t11m e vivi\\ potrà penotruro
queRla 11ivina roa ltil; una fecle imperfetta e lan.
g nicln trover à. ,;emp ro un ot:1tacolo, talora in~or•
montnbile, nelle dl'!kieuze elci ministri di Cristo.
B) lti~simw < nsto lui nlTrrru:~to cli e,,ore
la vr:1, lo ,·erità e In vita: b1,:li è la via, pc•r cui
noi giungiamo nl 1'1ulre, è Colui che ci rivola il
P adro, où è per mt•zzo suo elio il Pafll'o comunicn
a noi In ,·it:i. divina.
Orn, il corpo apol<lolico, strumt•11to visibile ciel
Cristo inYiRihile, inti mamente 111uto a Lui, ,wolge
la 111111 llte«illl miilHiono mediatrice, consaorando,
santifko.nùo, nnendo gli uomini con Dio .
'l'nle funzione t•he il corpo ,tp111,t1>lico avolgc1 in
seno alla Chiesa, 11i a.rticofa n<'I triplice pot<'rn di
goH•rno. cli m.1gi~lrro, cli ordine, d1e corri!!ponùe
allo. triplico opem modintrioe di Ge~1ì vin, verità,
,,ifa.
a) I't:r 11111zw dol po/ere tli govl'n w, il co rpo
stposloliC'U può lra..Iorma.re il ,,oJtire dell'uomo nel
volere ùi Cri,;to. l fedeli. ,;0l0 atll•rendo al volrre
ùell:l gern rcbia, 111:ulife,-tato :Jt Inl\\•enso allo l<UC
leggi, aderisce ul volere rli C'ri:-to (, clii a8cnlta t•oi
a.çcolta 1111• ~). O'nl(,rn parte, in sono alla C'hie~n,
il ,,oll.'ro dei fedc,Ji non di,•ieno vole.re di Crit,to
e~~, ~e nuu è suborclinoto alla gernn•hia e non l! tln
upprova.to.
h) Per mcz::o dtf potere tli 11wyiHlcro, il corµo
apo~Lolico pnò t ra,formare il 111:111.Siero dei fe<lcli
(in materia ili !e1lo o cli mornle), in ponsioro cli
Crh,to. I fedeli ,mio aderendo nl cleposilo ùi llot,.
trina in!nllibilmrnto propo,;to, i-piegato tlnl ,rn.
b'Ìl:\\(ero della Cbic"il., ~0,1 sicuri ,li nùerire nl ~lu-
gistcro ù.ì Cristo. 1)':iltrn parte, nnd1e so ò vrro
che ogni i;ingolo fodele è animato o il111miut1lo
dallo Spirito di verità, il suo pmRioro, in mu teriii
di fede e di mornlc, uun ha la ,-:nranzia ùi es~11re
il pensiero di Cri~to ~n non t, ,mhortlin.ato e con.
Cornie al vii'ibile mal-(i,;tero cMla ('biesa.
e) Infine, pi-r me::::o del pl)fere di ordine, il
corpo npostolico p ut, lrasforrnnrc1 tutta la v ita
òell'uomo nella vita Rtessn !li Cri1-1to. Questo ,·ie11e
opera.lo per mezzo Ilei Sncramonti, e, in mo1lo 1\\el
tutto !!peciale, nella ::,. :Ue,,sa cn-e, in forza Ilei
saori.fkio di Crhlo, re,so visibiluumte prc~cnte 1>er
lii