,uli, al Roppre•entnnlc riti Bettor
Maggiore e o Lutti i prt'senti.
TI temo centrale dello !(iornnta do-
veva e,,,ere quello dell'Or111orio. Don
Fa,ini, dnpo aver inquodrato stori-
ca.mute l'Oratorio di Don Bosco e
aver pre,entoto gli aspetti sostanz:ioli
di q11ei1to cnpolovoro e primn glori11
tlcl Saulo, porlò dell'Uralorio come
« opera fondomentnle dell'apo,tolato
t tiella pedagogia parrocchia!.. •, ne
illuminò il ftiu,to concetto (non ri-
creatorio, rnn oratorio), ricordando
che per Doll Bosco l'i,truzionc rcli-
gio•a è il fine 11rincipulr doll'Orntorio;
il rbto dne solo a, ere raRione di
mezzo c1uale allettamento oi giovani
per farli intervenire.
Troll.Il 11uindi il problemo vivo del-
l'Oratorio parrocchiale: il ptr'lonole,
che ~ige uno forma7.ione po%iente e
nnn curo co,tnnte, nlltnondolo all'apo·
stolato giovonik, e add..,u·andolo in
pari tcrnpo sul piano ptdagogico e
palltoralc. Oon Bo~co tr<1,I> l'niuto
indispcnoobile nei ,moi primi Coope-
ratori, do !-. Giuseppe Cofoeso a tanti
signori f' •iimore che •i pl'f'5tarono a
fare catrchi,mo, ttuoln e o«ì,,tmw.
Così ancor oµ-~ i Coop<'rotori we!<inni
possono diventurei validi colloborotori
del porroro nello vita dell'Oratorio.
Chiuse riusumendo lr caratteri-
stiche •nit-ione dcll"Oratorio: ~ aperto
u tntli, mo •pt'cial.m.entt nllo 1-'ÌO,·eotìl
opermu, rhe ncco,:-lic frslosamentc,
che ns•i•tr nrnorc,·olrncntc, che attiro
con geniali' I' inesauribilr fl'eoodit~
di iuizilltive. Per questo #- ancor o;:u;i
uua j1-,tiluT.ionr della mo.....ima attua-
lità, indi,ptn•obile per preservare In
gioventil dallo irreligioJilh e dal vuio.
li 2° Lcmu fu uno prcsentariont'
dello Pia l,1li1>ue dei Cooperntori Su-
lesiani. fnttn dal Drlr,:Rto l spetto·
riale Don Rodolfo \\ ip;nnto, che iJ.
lunrò in brllu si.nte-i l'oril(im,, il pro-
Rrammo, lo •pirilo dri Cooperatori.
Fornì poi le nozioni pratiche per le
iscrwoni indi,iduali e per il Cun:do-
nnmenlo di e,·entllali gruppi parroc-
chioli di Cooperotori, dicendo 11rati-
comcnte comr possono colh,borare con
i Sacerdoti drlln parrocchia nell'in..,.
11namento del cattthhmo e nelle varie
attività proprie ddl'Orntorio, nelle vi•
site agli iofcrmi, specie ilf' lonLoni, ntlla
pulizia e riporuzione dei paramenti
•acri. nello curn d,nc vocn,Joni, nel-
l'asmlen~• ni gio,·ani apprendisti e
nella diffu,ion.. della buona stampa.
Tanto la prima che la &<'Conda con•
versn.zione honno offtrlo lo spunto
per ìmportonll interventi.
Alla fine il Oiretton, Grnrrale dei
Cooperatori preoeuta,·a l'omagj!:io de-
fesoicolelti utilissimi
ei nostri Dirigenti e ei
loro Collaboratori
SAC . Ct.:ll>O FAVL'il
LA
DI ;,Al' , ,1,) AH I > 1>
Ctnm 1ton'd t 1lat;st,..c1
r.. o. l ". - To-.iso L. 120
SAC, Cl.:100 FAVIXI
•' IUO
App1111t, ptr cort/tr~mst
TORl?<O - Ul'Pl("JO rrnTRAL[
~OOrffiATORI SALh-'IANI
\\'oto del Rellor }1a11i:iore e sno o
S. E. l'Arche•covo e lo e~Lcndevo n
S. E. MonA. Ghizzoni. per ovcrc cosl
bcnevohntnte fa\\'orito e oiutnto l'or-
i,:aniz1.ozione della « Giornoto •· e a
tutti i partecipanti. facendo voti che
la ,-i,,,.ula unione di ideali e di in1ent1
possa trndurAi nella reoh1i quotidiru,a.
Chiuse l'n<lunanza S. E. ,1ons. Ar-
chescovo, che volle t>•primere i] suo
paterno compiacimento per cruanto
aveva udilo e "i.5to, e rin,BLiatt i
figli di Don Bo~o ptr un cosi hdlo
incontro. Preso qoindi lo •punto dulie
tratta1,ioni s,olte, sup:gerivo 8npirn-
rusimc dirrtlìYe di cura pastorale.
L.D.C., Torino L. 6oo
È il volume che il nostro Don Pietro Bongiovnnni, docente Ji teologia
morale, ha preparalo per la « Cnmpogm1 della Mornlir.., •·
È quindi indispensabile per i D1rigcnt1 della P U. e per i loro collaboratori.
)lo non è meno utile a quanti hanno rc,;ponsabilità eduClluve, ;li genitori e
a tutti quelli che si propongono la bonifica morale della nostra soc1ctà.
Il Rettor l\\foggiore nel presentarlo hn scritto: • I,n materia, opr,ortunomeme
scelta, vi è coordinata con saq-gczza n fissare le idee, a individuare le respon-
sabilità, a denunciare deviazioni, A tracciare un piano razionale e pratico d1
bonifica nella famiglia, nella scuoio, nel mondo del la\\'oro, nel campo dello
spon e del divenimento, nella ~tnmr,a e nei mezzi audiovisivi e soprattutto a
orientare per un impegno di apostolato nettamente cristiano e cattolico•·
22
Convegno di Zelatori
A PORDENONE
Gli Zelatori dell'lspt'ltoria Veneta
~- Marco in numero di 71 (28 Zela-
tori e 43 Z~lotrici) sono interveuulì
oJ Convegno del 21 gennaio u. •·•
presieduto dol Rev.mo Oon Lui~
Ricceri, che cel~hrò la S. \\le,.-,a e al
Vangelo indicò le doti dcll'opo,tolato
dello Zelatore, che dev'e•-<f'rt, a11fro,
fa.tlo con rriterio, con dolcc::o e con
in1rllisema.
Apri l'o-•emhlea il l<Ì!{nor I•pcttore,
Oon M;cbtlangclo Fava, cht rivol.e
il .aluto e il grazie n1 8Ìjt. Don Ric:cc:ri
e a tutti i convenuti.
Quindi ebbe luogo una originale in-
Lenisto tro il sig. Don Rirceri e il
dotL Cerru ti su.I Corui&lio Locale.
pre•uppo~to indispeu•obile di un Cen-
tro ,•eramente operonte, motore di
ogni attivitìl, che de,\\' e~!\\Cre com-
posto di elemonLi che sia focile convo-
care e che abbiono IP doti e il tem1>0
ne~ per as5olvere i loro compili.
Si tratti'> c11ùndi del Pdugrinag11:io
N,r=wnalt. ~j\\Uirono gli incontri dj
studio per gruppi. sollo In presidenzu
di un Con~igliere iMpCtloriale. 1
4 C.ruppi tra!tnrooo i 11uullro arl(0·
menti: Vora:ioni - Esrrri:i Spirituali
- Su,rnpa • Campagna dtUn morolilll.
Quindi nello rclazioot- plcnorio i pre•
sideulì dei Gruppi djedcro relazione
delle conclusioni proticbr o cui ~i ero
punti. Pl'r mancan211 <Il ~pario ci li-
mitiamo a riport.a:tt qudlc ciel Gruppo
« Cmnpagno dtlto moralitlÌ »:
1) Conoscenzo del prob!..ma attra-
verso ol Bolletrino Snlr8i11110, Bollt1•
1irio Dirigtnti, Conforen,.e unuuali e
men.sili per i Cooperatori.
2) g ouol11urrnemr n..-u,orio eh• ,
,aUJ>lin facciano u,11,r, In loro t•oce.
Le Antoritò non po•sono inlrrvtJlirc
se non sollecitate e il loro intervent•l
sarà tanto piil efficace f[uanto più •o·
btenuto dn richiedenti. ~ono sorti a
qu...to .copo organism, efficienti,
come:
il Segretariato per lu ,toralitll,
eh~ rnC<'oglic sepu,la,ioni ed ha pos-
&ibilità di intervenire prr~,w le Auto-
rità comJM"tenlì (Pubblica Sicurczw,
Procura drlla Repubblica...), nrimodì
voluti dallo legge:
I'>\\!ART (As•oduzione Ttalinnn
Ascoltatnri Bnd.iofonid e Tclespella-
tori), otlravcrso allo quolr ~i po5301111
inoltrare prottste, rimo,tranu... e
anche incoragi:iamcnli. Quota di a••
soci.azione l,. 200.
3) 111 mnlti casi •i 1rn/1 intervenire
dirctltlrnrnte e c:llicrrlamente prcSl!O
ge~tori di cjnerna e di edicole perchè
non l!iano c•poste foto e riproduùoni
indecenti.
4) So•trnere t poteni.inre gli Ora-
tori, mMchili r femminili, 11#nt pro-
prie parrocchie per renderli efficienti
e attraenlì.