l\\l:tgistn ,,, 31 der. HJZI.J) e ha11110 nf/entato ()
atte11/a110 di impossessarsene f'sd11si11ame11/e, im-
pu11endo 1111 monupolù,, che è. Ira l'altro, grcm,••
mente ferivo di una delle fu11da111e11tnli libertà umane.
.lfa questa Sede di Pieh·o, t·igile scolta del hene
delle anime e del vero progresso, come 11011 ha abdi-
cato mai in passato questo essenziale diritto, del re-
sto mirabilmente e in ogni tempo esercitato 111edia11te
le sue istit11zio11i, che talora f11ro1111 1t, sole a dedi-
ran:isi. così 11011 lo abdicherà in avvenire, 111! per
speranze di •vantaggi terreni, 11è per timori' di per-
scmzicmi. Essa 111111 ncconsentir<Ì mai che siano de-
slit11ite dall'effe1tivo esercizio del loro nativo di:
ritto nè la Chiesa, che l'ha per 111andato di11ùm,
nè la fam~itlia che lo ri1.•endica per naturale gi11-
.,1izia. 1 fedeli di tu/lo il 1110,ulo w110 teslimrmi
,Mia fermezza di questa Sedi! .lposlolicn nel pro-
Plll(IUll'e la /ibrrtà della scuola in ltllita varietà di
raesi, di circosfrmze e di zwmini. Per la scuola, al
tn11po stesso che pt•r il culto e pi'r la santità del
11wtri111r111io. Essa 11011 ha esitato di ajfro11tar1• ogni
di!Jicoltti r paimlo, c1111 la trn11quilla coscit'nza di
chi serve 1111a causa r:i11sla, santa, ~,0/11/a da Dio,
, co11 la certezza di rendere 1111 i11f'Stimabilc serà-
gi11 a/111 strssa società ci?•ile.
1\\"l'i Paesi, p111, 111 mi la libertà della scuola r
garonlila da ,E:iusle leg.tJi, spetta agli 111seg11a11ti sa-
persene i•alere effe1tii•m111·11te. esif(e11do In m11creta
loro appliar::ionf'.
Qualche indicazione pratica.
Di/et/i figli (' fì_itlir, crJ11sapn.•11/i delle rnslrP re-
spo11st1/JllitlÌ, ma l'Ol((ortati dal pe11sier11 di IJIICSta
rnstra sr,lidarietti 11ell'opera stessa della Chiesa,
t•oi forse al/e11dete da Noi qualche indicazione i11-
111rno all'ù1S1·g11amenlo rrùtia11,1 nei lrmpi moderni.
:11 vos/ro sguardo fiducioso 1•1•rs11 la Cattedra
cli Pietm mrrisponde la ferma sppraw::ra che ripo-
niamo nella 1•os/ra preparazionr professio11afe, di
i·oi sperialuwntP apparle111:11li ad 111w Sa~iri11r che
lui semprr colli1.•ato la sciew::a f' l'arte ped11gogirn
mli pro/oudilti Pd amore.
Vagliare con cura le teorie e gli usi delle
moderne scuole pedagogiche.
.1lentre perciù vi esortiamo a sfar saldi, Ira gli
as.rillanti hisogni 1h•ll'ora presente, alle norme che
simo frnllo di secolari c1mq11islP della 1111101w sag-
gl':sza, v.:i mettiamo al tempo stesso in guardia da
1111 allaccameulo cieco al passalo, che potrebbe
Ji·ustrare oggi l'e_{]ìr11ria dell'opera vostra. Se però
i ottima regola far tesrtm di sistrmi e me/odi co11-
i,alidt1li dall'esperieu:::a, occorre 'l.'agliare co11 ogm
rnra, prima di nccrttarli, le teorie e gli usi delle
111oda11r srnoll' ped11gug1che. J\\·011 sempre ilifatti i
Inumi successi, forse conseguiti i11 Paesi per indole di
fl!Jf'Olazirme e grado di rultura dh•eni d,1/ t'r>.l'tro,
d,ì111m w(!icieute !(artmzia che quelle dl/llri11r si
possano applicure senza dis1i11:::io11e in ow,i dm,e.
La scuola 11011 può parago11ar.1·i ad 1111 lahoralorio
chimico, i11 cui il rischio di sciupare .wsln11ze piti
o meno costose è compensato dalla probabilità di
una scoperta; nella scuola per og11i singola rmima
;, in campo la sal·vezzn o la roi,ùra. Le iw1o·va'?!io11i,
perla11to, che si giudichera11110 opportune, Tiguar-
dera11110 beus) la scellt1 d1 mezzi ,, indiri':::zi pt>da-
gogici seco11dal'i, .fermi restando il fine e i me::~1
soslan::::-iali, che saranno semprt i medesimi.., come
.iempre ide11lico è il fin, ultimo del/'educazir111e. il
suo rnggello, il suo principali' ,111tore t'd ispiratori•,
che è Dio m,strn S~itnnl'e.
Padri di anime.
Posti questi pri11c1p1, guardate pure con occhio
sicuro il tempo •vostro e l'ora 1•ostra per ,çcru/ame
, mwvi bisogni e sludiarm• !(li adeguali rimedi;
fissatr fidenti lo sguardo nel'avvenire, clll' 'l.'hÌ
plasmate co11 le vostre mani nelle t111i111e dei 11ostri
distepoli, r fatelo cnstiano, p1·11l'lrato da 1111 sem-
pre più alto SPI/SO di giustizia, informato da 1111a
umpre pirì rasta carità, aperto t1d 1111a semprr /1iti
profonda et! armonica rnlt11ra. Nt'l/'esercfaio quo-
tidimm dr/ vostro ufficio snre/e così padri di tmi1111•,
più che propc~t:alori di sterili mg11i:::ioni. Padri,
àoè. tali, che, possede11do !ti vita 11rl 5110 pieno 11i-
.E:Ore, sa11110 s11.1citare i11torno a sè altre vite a sè
so111iglin111i. Di qui l'intf'Ta dedizimtr che vi do-
manda la scuola, la quale, ttniramente alla famiglia,
di cui m11lti di 1•1n smm capi, fum11'rà tutto il vostro
mondo e ucrupertì, senza timori' di rimpianti, fJ(;'li
1:ostra f'11ergi11 Cn mondo cos) fatto, - dove re-
ligione, fmn(glia e cultura costituiscouo il respiro
quotidiano, - è pili che bastevole a riempire la '11Ìtu
f' a ripagare quelle rimm:zìe che gi1mgo110 fino alla
immula:::ione totale di sè. Non per quesifJ peri, la
società. 11 111 concretu lo Stato, per il cui lmte prn-
die,ate la t•ita, - memore di quel maius mcliusvc
poc'anzi cilato - rf'sla 111r110 ohMigato 1.!er.<o di
'l)oi ad u1111 J>roporzùmata gmtit11di11e pubblirn, e
nd 11110 mercede 111dispe11sabile a procurare agli i11-
seg11a11ti crmdi::rio11i economiche, che co11se11t11110
loro di darsi i11taaml'l!tr alla scuola. Non allrÌ111('11/Ì
Di1J, ri1111111l!ratore gi11sto drl/r nostre opere, r,rn-
melle specia!t premili (/gli educatori delle anime nrl
noto passo di Daniele: Qui ad iustitiam crudiunt
multos, fuJgebunt quasi stellae an perpetuas
acternitates (D.in., 12, 3).
L'esempio della vita.
Educatore che trae isp1ra::io11c dalla patrmità, il
cui ter111i11e è ge11erare esseri simili n sè, I'i11sr•g11a11lt!,
1/fm meno che coi precetti, .formtrtì J!li a/111111i cw1
/'esempio dt'lla vita. Nel caso co11/rario, ln nr1
opera sarà, pei· dirla cori S. Agostino, ,, venditrice
di parole" (cfr. Coufcss., lib. 4, c. z; Migne rL.
t. :iz, col. 693). 11011 ,già made/latrice di twimr,
JS