Bollettino_Salesiano_194001


Bollettino_Salesiano_194001

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(]Jol,htt,no
..
Spediz. m. abbonam- enl- o P o·s· 1·a1e. GrupJ)O

1.2 Page 2

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PERIODICO MEN-
SILE PER 1 COO-
PERATORI DELLE
OP.ERE E l\\fUSSIONI
DI S. CIO. BOSCO
BOllETTINO
SJ.\\ lE SJ J.\\i'J O
Anno LXIV N. 1
Io GENNAIO
1940 - XVIII
SOMMARIO: Il TV Successore di San Giovanni Bosco al Cooperatori ed alle Cooperatrici SaJ.esian e.• I n famiglia.
Ad onore della Beata Mauarello. • Dalle nostre Missioni: Giappone, Assam.. Lettera di Don Giulivo ai giovani.•
Cr ociata missionaria. • Necrologio,
Torino. L. uillmo g ruppo dei n ostri missionari parihi nel C9H
In p r ima fila, coi Re11or Maggiore, S. E. Mon.s. Lu.cato, Vicario Apostolico, ed i missionari di Oerna.
Il IV Successore di San Giovanni Bosco
ai Cooperafori ed alle Co operafrici Salesiane.
Benemeriti Cooperatori
e Benemerite Cooperatrici,
co11 c11ore riconoscente, in nome d,ella Famiglia
Salesiana, auguro a voi e ai vostri cari felice
e ricco di bmi temporali ed e/emi il 1111ovo anno
194-0.
In veritd, da tempo e qua# con ansia aspettavo
qrtesto giorno nel quale avrei voluto cormmicar-
vi i progetti delle feste centenar~ e 111etteroi a
parte delle i11ù:i.ative che, con la t•ostra coopera-
::io11e, avremmo inteso ejfelluare.
Purtroppo gli aooc1u·111e11ti di questi ultimi
mesi consigliano di tramandare a epoca più op-
portmza anche la sola emmciazio11e delprogramma
abbozzato. Si faccia in trltfo la vo/0111.à dell'Al-
tissimo!
Permettete mv.•u che, facendomi eco delle
eso,ta-::i.011i dd Santo Padre Pio Xli, vi racco-
mandi quanto so e posso di moltiplicare le pre-
ghiere e le mppliche per impetrare da Dio al-
l'umanità, e in particolare all'Europa, il dono
inPjfabile della pace. Voglia il Cielo che qu.auto
prima mi sia concesso di rivolgermi di bel 1111ol10
a voi per invitarvi a intonare l'inno del ringra-
::.iamento e a iniziare i preparativi per le sole11-
ni.tà del 194-1.
Ed ora compio il dovere di mettervi dinanzi
il lavoro che fa Famiglia Salesiana, aiutala
- - dalla vostra carità, ha poillto compiere, i,1 mezzo
3

1.3 Page 3

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a vicen.de ora li.etc ora tristi, nell'anno testè
decorso.
Anzitutto però rivolgiamo un pensiero dt"lJoto
e ri.co111)SCc1tle alla santa memoria del grmule
Pontefice Pio Xl, che tanta patema bc11evole11:::ra
/'(Jbe si;mpre per i por<1eri figli di S. Gùrvanni
Bosco. li mo ricordo vivrà imperituro nei nostri
ritori, e sarà eccitamento efficace a cooperare
ali'atl1ta:.io11.e delle molteplici e grandiose Slltl
irzi::ùrtive a bene della Chiesa e della civik so-
cièt,ì.
La Divi11a PrQ'lnJidem:a, in 111110:-a partico-
larmente difficile e gra:11e, a co11forto della cri-
stianità.Jece dono alla Chil'Sa di un altro grande
Pont,jice, S. S. Pio XJJ, la cui elezione riempì
di gioia e spermi::e il mondo iTLtl'T'o. S0110 certo
d'intet-pretare i 'Dostri sentimenti invitandovi a
stringervi coTL filiale de-vozio11e inlonw all'm,-
g,1sta ma Persona e a imwfuare per lui frnµ,enti
mppliche al Cido per impetrarf!li quella foce
abbo11da11le e quelle forze strao;·dùiarie che gli
llhbisog1iano in tanta triste::::m di tempi.
Compiuto q11,esto sacro e dolce dovere, sono lieto
di'. poterv;i dire che, malgrado lP difficoltà di ogni
g,·,U!re e di ogni paese, siamo riusciti a sostenere
Le opere intraprese, ad accogliere ed edtlcare mi-
gliaia di giovani o;fmn e derelitti, a continuare
il difficile lavo:-o delle 111issio11i pur in me::::::o a
disagi e sac,ifi::.i assai gnwi, e a ma11tenefl• 1U!ll1,
case di forma::ione e missio1urie migliaia di gin-
vÌ1IPz:::e che si preparano all'apostolato.
L'mmo tJ?stè duorso fu allietato dalle solnmi
fi·ste dt.•lla B1•ata Maz:::arello. Esse fi1ro110 cek>-
brate dovunq,,e con fervore e coro11ate da 1r1ess11
copiosa di /mlii .fpiriltlllli, ris11ltando al tempo
stesso una con.solante di111ostra,:-;101ie di n"co110-
scen::a alle Figli.e di llfctria Ausiliatru:e pel
magmfico e proficuo ltn•oro da esse compiuto i11
og11i parte del mondo e .tprcialmente nelle Mi.s-
sio,,i.
Altro motivo d'i,wffabile gioia fu la liberazio11e
e il trionfo della Spagna. Gli eroismi di migliaia
di sacerdoti, rPligiosi, suore, cattolici di ogni ceto,
caduti per la FPde, furono e saramw mm delle
pagine più gloriose della Storia della Chiesa e
di quella nobile e cattolica Na:::ionr. Anche 1'11111i-
ll.' 1wstra Socieuì è santamente orgogliosa di anno-
verare tra Le schiere gloriose di l'f!ltgli eroi ben
110 mksia11i, due Figlie di li/aria Ausiliatrice,
,·n111m111revoli Ex-allievi e Cooperatori.
il sangue dei martiri fu sempre fPcondo: e noi
- - vedùm10 con gioia mnalzarsi ovtmf}1i.e, co,1 fer-
4
wre e slancio generoso, sulle ancor fi,ma,,ti
rovine acmmulate dai nemui di Dio e della Patria,
le più svariate opere di :::elo destinate a plasmare
le nuove generazioni di una Spagna gloriosa.
Ci fu pure ,noti'Oo di grande con/orto la parti-
colare bnU!'IJolt'11Za del Santo Padre nell'elevm·e
alla dig11ità episcopale i Salesiani: ~Mons. Luigi
La Ravoire frlorr<nu, Vescovo della nostra ]\\,fis-
sione di Krislmagar nell'/11.dia; 11,{ons. Giovanni
Lttcato, Vicario Apostolico di Dema nella Cire-
nau:a; !11011S. Francesco lturriza, Vescovo di
Coro nel Vene:::ttela; Jitons. Git,seppe Sak, Vi-
ca,i() Apostolico di Saka11ia nel Congo. IYIMllre
presentiamo ai novelli Presuli le più vive felicita,.
zio11i e offriamo loro il concorso delle nostre pre-
ghiere pel buon esito del l,oro apostolato, ri,mo-
viamo dalle pagine del Bollettino, orgmw dell'in-
tiera Famiglia Salesiana, il ri1zgrcmiame11to fi-
liale e dt,v,Jto al Santo Padre colla promessa di
voler essere sempre figli devoti della Chiesa e del
Vicario di Gestì. Cristo.
Altri e 11011 ultimi argomenti di gioia furono
l'avn potuto allestire, aru:he qiust'am10, malgrado
difficoltà veramente gr=i e spese ingenti, la spe-
di::ione di oltre 150 missionari salesiani e 100
Figlie di Jl-1mia Azmliatrice; come pure l'ess~re
riusciti a continuare i lavori d'i11gra11dime11to
e restauro drlla Basilica di Afaria Au.siliatrzà:.
Ai primi di dicm1bre fu libi,rata dalle imp<Zl-
cature la navata ce-11lrale e ve1we inaugurata hl
magnifica Cappella della Beala Maria Ma-:::.:fl-
r1.llo; i11 essa campeggia il suo bellissimo altare,
colla prP:::iosa Uma che c1mserva la vt!1iera.u,
salma. Furono inoltre 1iflperte al culto le rÌ11-
11()Vate m-rist,:che cappelle del Sacro Cuore e
di S. Francesco di Sales, e la tm(J'lla cappelletta
dell'Appari:;io11t• che r,'_sidtò "" vero gioiello.
Di tulio sia ringra-:::iato il Sig11ore e le a11ime
gt>tierose che, con la loro carità, resero possibili
i mag11ifici resta')ri.
Ma, come a=ie11e quaggiù, IIOIL v'è rosa se11:::a
spi11,e, n.è gioia setiza dolori.
Infatti l'anno 1939 sorse sotto l'infuriare della
gu.rrra nella Spagna e nella Cina. Il 11ostro vica-
riato di Shit, Chow ebbe gra11de111mle a soffrire
a causa dei frequenti bo111bardamn1ti: le opere
vem1eto a trovarsi paralizzate e alcune momen-
taneammte soppresse. S1tsciti il Cielo a11imt ge-
1ierose in aiuto di quella ta11to pr()Vata Mis-
sione!
Il 25 gntturio, ,mo S'f)trVe11tevole terremoto se-
mi11av11 la desolazio11e in wuz dtlle più fertili

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regioni del Citi/e: parecchie nostre case ebbero
a soffrire danni ingenti.
Frattanto l'incubo della conflagrazione euro-
pea sifaceva di giorno i1l giorno più opprimente,
finchè 11clf'agosto e settembre si scatenò l'i11111ume
tragedia che doveva travolgere l'eroica Po/011.ia.
Oggi ancora sono poche, incerte, ma sempre
d(l/orose le 1zoti-:rù- dcli.e 42 case salesiane e delle
altre 10 delle Figli-e di ]}[aria Ausiliatrice che
fiorivano in quella 1zobile na-:rione. F11 questa cer-
tamente la pr()'l)a più dura e strazia1lle dell'amzo
decorso.
Permeffete, be,um1eriti Cooperatori e benemerite
Cooperatrici ch'io raccoma11di alle vostre pre-
ghiere i nostri cari figliuoli della Polonia, come
pure q,,elli che si trovano 111'/ t1trbine della gli.erra.
Spwui per t11tti e presto La tanto sospirata alba
della pace!
Nuove fondazioni.
Salesiani.
An:::itutlo so110 certo di faroi cosa gradita
commu"ctllulovi, a mo' di primizia, che, presso
l'umile casetta dei BECCHI ooe ebbe i natali Don
Bosco, sta sorgendo 1m'opera veramente grandiosa,
della quale spero di potervi parlare quanto prima.
La Divina Pr=ide,i.:::a poi, a mezzo della
vostra coopera;;:io11l', ci permi.se, anche in mez:::o
a difficoltà assai gravi, di aprire parecchie nuove
case; so,w Le seguenti:
h1 ITALIA: a Bollengo (Aosta) ww stud,mtato
teologico; a Figline Yaldarno 1m oratorio festwo;
a San Remo, per la generosità di un mtmifico
he11efattore si sta ini.zia,ulo 1ma casa; a Udine,
/Q zelante sacerdote Prof. Gtigli.elmo Biarotti,
col bmevolo consenso di S. E. l'arci:vescovo Mons.
G. Nogara, ci affido ,ma importante opt!'Tti a fa-
vore di fanàtl!li poveri, da !t1i iniziata.
Nel 111,ovo vicariato di DERNA furono aperte
case a: Derna, Beda Littoria, Tobruk; residenze
a: Battisti, Cirenè, Luigi di Savoia, Razza,
Apollonia, Berta, Porto Bardia.
Nel CONGO BEt.GA: a Kalumbwe, nn ospizio
con chiesa pubblica. A Tera misswne e sttwle.
Nella FRANCIA DEL Nono: a La Guerchc,
1m 11rrùi:::ialo.
Nella MORAVtA: a Brno mui casa, per opere
giovanili.
Nell'UNGJTEruA; a Pestsuntlorink, 1111a chiesa
pubblica e oratorio festivo.
]Ilei/a PALESTIN"A: a Tantur, wia casa per
rW'Vi'<:ùito.
Nel BRASILE: a Cajazeiras, 1111 collegio; a
Joazeiro un oratorio q,wtidia,w.
A CUBA: a C..maguey furono aperte impor-
tanti scuole profe,tsionali dO'i.mfe alla carità della
compia1tf<l cooperatrice Sig.1,a D.11a Betm1co11rl.
Nella Repubblica DO:\\1lNlCANA: a Moca,
ima scuola, col he,~olo e generoso co11corso dcl-
L'011orevole Governo.
Nd/'URAGOAY: a Montevideo, la parrocchia
di San Piutro.
Figlie di Maria Ausiliatrice.
Le Figlie di Maria Ausiliatrice, nell'a11110
1939, aprir01w Le seguenti nuove case:
b, ITALIA: a Binzago (lilila,w); a Cerreto
Langhc (Cuneo); a Tirano-Cotogna (Solldrio);
a Montegrosso (Asti); a Messina Bisconti,
con setto/a 111ater11a e di lavoro, dopo setto/a,
oratorio festivo, cattchismi e opere parrocchiali;
a Ragusa assunsero la direzio11e del Collegio
11 Maria SS. Addolorata••; a Battaglia T enne
(Pad(Yl}a) un pensùmato per cure fa11ghi e altre
opere; a Udine ima casa a fiw1co tkl «Rifugio
Giacomino Bearzi ».
Nt'l BELGIO: ad Ampin-lez-Huy, giardino
d'i11fa11zia, scuole elementari, parrocchia/i e
oraton"o festivo.
Nella SPAGNA: riapersero le case già occupate
dai rossi, e fondaro1w: in Pucbla de Guzman
(11el/'Anda/11,sia) scuole popolari e oratorio fe-
tivo, e a Las Palmas (Isole Canane) sc11ole pro-
f essi.mali e oraton·o.
Nel PORTOGALLO: a Evora ammsero la dire-
zio,ie dpl/a « Casa Pia » per orfa11e e fa11ciu/lR
bisoJnose.
Nell'lNoIA: a Yercaud, fu loro affidata l'as-
sistenza e la direzione di rm ospedale.
Nel GIAPPONE: a Tokio-1\\likawajima, asilo
infa11tile, oratorio e operP parrocchiali.
Nell'AncENTrNA : a Tucurnan, una casa
con opere assuten:::iali.
Nell'EQUATORE: a Lim6n una casa per l'assi-
stmza degli i1uli e dei coloni.
Nel Pmù: a Puno ima sctwla professio11ale
per fanciulle i11die.
Nel VENEZUELA: a Puerto Ayacucho (Alto
- Ore11oco) u11a casa-missio1ie.
5
-

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Proposte.
,Hi limiLo a interessarvi ru qtU!sli tre punti:
Aiutateci a sostenere i nostri orfani, le
case tli fonnazione e quelle missionarie.
z0 Dateci ancora una \\"Olta il vostro generoso
concorso per condurre a termine i restauri
del Santuario di ì\\laria Ausiliatrice. Ormai 11011
rima"e e/te la .facciata, ,ma parte 11otl"IJole della
decorm:io11e interna r l'organo.
Facciamo tutti un omaggio gradito al
Santo Padre. Quale? T'e ID dirò brrocmmte.
S. S. Pio Xli, tiella SIia prima e,,cte/ica d,./
zo ottobre 1939, tra , mnedi che sur:Kerùce per
dissipare gli errori e g1tarrre t mali de(/a società
prcse11te, enumera il lm1oro apostolico dl!i laici
e in particolare quello çlu si compie i11torn<J al
focolare domestico. Con I, belle paTOle di S. Ago-
stillo il I'icario di Gesti Cri.sto esorta i parenti a
curare /'istruzio11.e relfr:iom della (a1111~lia e i11
particolare dei figli.
Permettete, o benemniti Cooperatori e be11e-
11uriie Cooperatric,, che, facmdomi reo delle
tsorta..--io11i del Santo Padre, i.Il ricor,ii che le
nostre feste ce11te11ane tlfJrtumo appunto lo scopo
di commemorare l'opcm dei catechisnu t' dell'in-
seg11a111e1tlo religios<J iuù::iata da D 011 Bosco
l'olio dicembre 18.p.
Ora io sono perwmo cl,e voi fareste opera
graditissima al S. Padre - e S. Gi<Y1Jw11u Bosco
flÌ bmedird dal Cielo - se, in qttesti anni,
curerete con diligcnr:a particolare l'i11seg11amento
religioso dei vostri figlùwli e delle perso,w di cui
avete responsabilità dava11ti a Dio.
I Sommi Pontefici /Jamw ripetuto spesso co,i
aumti accorali che il male piùfunesto bila nostra
socutà è l'ignora11za religiosa. Se lddio fosse
più co1wscù,to sarebbe certamente pizi amato:
qitando poi le srie leggi di gi'ustizia e di amore
fosrrro fl'delmente praticate, il sole della pace
splinderebbe percr111eme11te a 1uit-/a e conforto
d1gl'indir:idui e ddle ,ia:::i.o1u.
Dl'Sidrroso perto11to di coadiwcaroi iti questo
nobile apostolato v1 comunico che il Bollettino
v..1i n11drà ùulicm1do 111a11 mano notme opportune
e m,che i lwri citi' potra,mo giooaTfJi.
Sono poi com:i11to che se nel seno delle vonre
/tumglie mtrasse la rivista , Catechèsi • ( 1 ), -voi
vi avresti' un amico fedt·le e 1m Iaggfo co,m'gli.ere
prr l'istmzùme e lo formazio11P rd1giosa dt·i
vostri figliuoli.
Bnu·meriti Coopert1tori e benemuift Coopera-
trici, lo.sciate che fJÌ dica che con (Jlll'Sto mgge-
nme11to sono persuaso di averoi dato 1m t.·ero
consiglio di vita et.-r110: rihmetdo come la strnma
del 1940. Vorrti a11:::i sentire i11 cuorP i se11timenti
stessi di Do11 B osco per ripeuroi, che, im;ito,1-
dotJi a partecipare a queste illtime 111a11iferta-
~io1u· e iniziative della Famiglia Salisiona, nr,i in-
le,idiamo ma11ifeston•i pra1ico1mt11te la profonda
nostra riconoscew::a, la quale 11011 t•i ,:110/e solo
porfl'cipi delle nostre preghiere, ma anche dei
meriti dPI 11ostro 11postolato.
Im:oca11do sit di v1Ji, tulle •uostre famiglie, mi
fJOstri interessi, ml/e vostre im-:::iative le più copiose
bnu·di::io11i. mi professo
Torino, 24 dicemhre, 1939.
t·ostro aff.1110 ;,, C. J.
SAc. P. RIC.\\LDOXE
come abbiamo altre volte ricordato, è la Rivista fondata nove anni or
sono presso la S. E. [. per favorire con pratici indirizzi e con moderni
sussidi didatlici l'insegnamento religioso. All'inizio del decimo anno, col
numero di ques1o _mese di gennaio, s'impegna anche- a sostenere vali-
danieote la Croriotn Cn1ccl1utua indetta dal Rcttor Maggiore svolgendo un
programma speciale pel "Catechismo in famiglia". È quindi la rivista
rotecl1isticn ideale pei nostri Cooperatori e le nostre Cooperatrici. E noi
la raccomandiamo vivamente, sicuri di far opera di vero apostoJato.
L'ABBONA).IENTO decorre da gennaio a dicembre, al prezzo di lire dodici all'anno.
Rivolgersi alla:
- - A111111i11istrazio11e di CATECIJÈSI -
6
S. E. I. Corso Regina Margherita, 176 -
Torino (109).

1.6 Page 6

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La Cappella della Beata Mazzarello
nella Basilica di Maria Ausiliatrice.
Di scorcio e di fronte,
Sotto: L'altare coll'urna delle Reliquie.
7-

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IN FAMIGLIA
Altri Vescovi Salesiani.
Erano appwla consacrati ;\\fons. La Ravoire
e Mons. Lucato, che altri figli di Don Bosco
venivano devàti dal Santo Padre Pio XII al-
l'episcopato. L'Ossert:atore Romano del 13-14
novembre u. s. ci recò la notizia della nomina
del nostro Direttore della casa di Valera,
rev.mo Don Francesco Iturriza y GuiUén
alla chiesa residenziale vescovile di Coro (Ve-
nezuela) avvenuta 11 10 dello stesso mese.
S. E. Mons. lturriza conta poco più di
36 anni essendo nato da nobile famiglia ve-
ne-Luciana il 2 1 maggio 1903 in Valenza da
Francesco e Menedes Guillén. A 12 anni entrò
nel Collegio salesiano della sua città natale
e, compiuto il corso ginnasiale, domandò ùi
e-ssere accolto tra i figli di Don Bosco. Ricevette
l'abito religioso dal venerando D. Ainv~ nel
noviziato di Mosquera, il febbraio 1920 e,
fatta la professione religio.,a, prosegui in Cara-
cas gli studi filosofici e teologici coronati dall'or-
dinazione sacerdotale, il 24 agosto 1928. Attese
quindi all'insegn.am ·nto ed al ministero sacer-
dotale in vari collegi, finchè, due anni or sono,
gli fu affidata la direzione del Collegio di Valera
cattivandosi ovunque stima cd affetto per l,1 sua
bontà e pel suo zelo animato da vero spirito
~aksiano. La_ diocesi di Coro che l'avrà come
Pastore è la prJma diocesi costituita non solo
nel Venezuela, ma in tutta l'America. Il Si-
gnore lo as.c;ista e gli dia la gioia di farvi fiorire
in pieno il massimo fenTore della vita cristiana.
Il 14 no.vembre la Sacra Congregazione di
Propaganda Fide ha elevato la nostra Prefet-
tura Apostolica del Luapula Superiore a Vi-
cariato, ed ha nominato Vicario Apostolico lo
stesso Prefetto Mons. Giuseppe Sak.
Così la nostra fiorente missione nel Congo
Belga ha raggiunto la sua canonica sistemazione
col titolo di Vicariato Apostolico di Sakania,
e $. E. Mons. Sak, nella pienez,za del Sacer-
ùozio, potrà prodigare tutte le cure pastorali al
numeroso gregge che in 29 anni, coll'aiuto di
zelanti confratelli, ha raccolto nell'ovile di
Cristo.
L'Opera salesiana infatti nel Congo Belga è
cominciata nel r9n quando Don Sak con altri
5 confratelli piantb le prime tende nella città
di Elìsabethwille, aprendo una Scuola Profes-
sionale per gli indigeni e una primaria per i
figli deg}j Europei.
Nel 1914 i figli di Don Bosco estesero la
- - loro prima sfera d'azione fondando la stazione
8
missonarìa di Kiniama, poi quelle di La Kafubu
Shindaika e Sakania, dispiegando il loro apo-
stolato in tutto l'estremo lembo meridionale
del Congo Belga. TI territorio faceva allora par-
te della Prefettura Apostolica del Katanga, retta
dai PP. Benedettini. Venne separato il r2 mag-
gio 1925 ed elevato a Prefettura Apostolica
col titolo di Alto Luapula. Primo Prefetto
Apostolico fu lo stesso capo della spedizione
miosionaria. Attualmente il Vicariato conta
una trentina di Sacerdoti salesiani ed altret-
tanti Coadiutori.
Le Figlie di Maria Ausiliatrice sono 22.
Fiorente, il Piccolo Seminario con una cin-
quantina di alunni. Ben organizzata l'opera
dei catechisti con 125 catechisti e 79 cate-
chistesse.
I cattolici indigeni son circa 10.000 e i cate-
cumeni superano i 16.000, su quasi 90.000
abitanti sparsi su una superficie di 36.575 Kmq.
S. E. Mons. Sak conta ora 65 anni, essendo
nato a Rx:el, diocesi di Liegi (Belgio) il 16
gennaio 1875 da Pietro e Mallet Cristina.
Fece tutti i suoi studi nella nostra casa di Liegi
ove raggiunse il sacerdozio nel 1899.
Direttore di Elisabethwille fino al 192.4-, poi
Prefetto Apostolico dell'Alto Luapula, fu anche
Visitatore delle Case salesiane del Congo Belga
dal 1925 al 1934.
La sua fibra robust.a e la sua esperienza
nella creazione, organizzazione e sviluppo
.dc11a missione ci fanno .sperare ancora lunghi
anni di vita e di attività apostolica che gli pre-
ghiamo di gran cuore dal Signore nel promet-
tente Vicariato.
ITALIA - Torino. - La consacrazione
dell'altare dell'Apparizione.
Il 9 novembre la Ca_sa madre ha tributato
solenni accoglienze al nostro nuovo Vescovo
di Krishnagar, S. E. Mons. Luigi La Ravoire-
.!Vlorrow, che, COil$llcrato dal Santo Padre,
prima di raggiungere la sua sede, ha voluto
passare alcuni giorni presso Maria Ausiliatrice
e celebrare all'altare della Madonna cd a quello
di S. Gionnni Bosco.
Superiori ed alunni si raccolsero nel salone
teatro, e, quand'egli apparve accompagnato dal
Rettor Maggiore, lo salutarono eon caJoro,i
applausi al suono della banda. Uno dei giovi-
netti si rese quindi jnterprere dei sentinienti
di tutti nell'indirizzo di benvenuto augurando
a S. E. un lungo e fecondo apostolato.
Mons. La Ravoire rispose ringraziando e
rievocando con visibile commozione i tratti
particolari della divina Provvidenza che lo

1.8 Page 8

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chiamò al.la Socjetà Salesiana. Raccomandò
alle preghiere di tutti la sua missione ed
imparrl di cuore la pastorale benedizione.
L'indomani celebrò all'altare de11'Ausiliatrice
per la sezione artigianj. Ed il giorno u, ses-
sa~taquattresimo anniversario della prima spe-
dizione missionaria salesiana, consacrò l'altare
della Apparizione nella Cappella delle Reli-
quie e vi celebrò la prima Messa.
Nei giorni seguenti visitò le nostre Case di
formazione viciniori ed il 4 1 accompagnato
dalle preghiere e dai voti di tutti, partì per Ge-
nova e s'imbarcò per gli Stati Uniti donde
raggiungerà la sua diocesi di Krishnagar, nel
Bengala.
La funzione di addio ai Missionari.
Il 18 dello stesso mese di novembre giunse
alla Casa madre anche S. E. l\\'Ions. Lucato,
consacrato a La Spezia vescovo titolare di
Tigia. e Vicario Apostolico di Derna. Accom-
pagnato dal Rettor Maggiore nel salone teatro
ove s'erano adunati superiori ed alunru, rice-
vette anch'egli le più festose accoglienze fra
applausi vivissimi e le note gioconde della banda
musicale. Gli face\\'ano corona gli altd confra-
telli sacerdoti e coadiutori destinati al Vica-
riato. All'affettuoso indirizzo rivoltogli da un
giovinetto, rispose ricordando anch'egli la
storia della sua vocazione salesiana e raccoman-
dando il nuovo Vicariato affidato alla Società
Salesiana alle preghiere di tutti. Impartita
quindi la pastorale benedizion:e, lasciò il salone
fra rinnovate manifestazioni di omaggio.
L'indomani celebrò all'altare dell'Ausiliatrice
per la sezione studenti e compì la funzione
d'addio ai missionari, che lo sconcerto della
guerra non aveva permesso di compiere ai
primi di ottobre. Annunciata dai giornali,
la suggestiva cerimonia attrasse alla Basilica
una gran folla di gente. Coi Salesiani destinati
al Vicariato di Derna - 10 sacerdoti e 6
coadiutori - si poterono ancora unire una ses-
santina di quelli destinati ad altre missioni
che non avevano potuto partire nei mesi pre-
ccùcnti, ed una cinquantina di Figlie di Maria
Ausiliatrice. Alle 16,30 la scuola di canto in-
tonò il « lVl:agnificat ll ed i partenti fecero il
loro ingresso in presbitero fra la visibile com-
mozione di tutti i presenti. S. E. Mons. Lucato
sali sul pulpito donde S. Giovanni Bosco con-
gedò i primi missionari nel 1875 e tenne il di-
scorso d'occasione illustrando il programma
ed il progresso delle Missioni salesiane. Assunti
quindi in sagrestia i sacri paramenti, procedette
all'altare dove impartì pontificalmente la bene-
dizione eucaristica. E giunse il momento più
commovente. Canta.te le preghiere di rito,
S. E. benedisse i Crocifissi e li impose ai sin-
goli missionari, cui rivolse ancora una paterna
allocuzione esortandoti a ruspiegarc il loro zelo
apostolico nello spirito di S. Giovanni Bosco
e della Beata Mazzarello.
Mentre il Vescovo lasciava l'altare, i missio-
nari cominciarono a sfilare al saluto del Rettor
Maggiore e dei Superiori del Capitolo çhe, ab-
bracciandoli affettuosamente sotto Io sguardo
dell'Ausiliatrice, ebbero per tutti una di quelle
parole di cui Don Bosco conosceva il segreto.
PORDENONE (Udine).• li Collegio Don Bosco ba inauguralo il suo Liceo pru-l.lka10. a co1:11plemento del Ginnasio,
colla benedldooe delle LL. EE. Mons. Bnr1olomnsi e Mons. Paullnl, alla presenza delle LL. EE. Il Prefetto e
- 9 - il Geo. VecchlarcUJ, Autorità e Gerarchie e folla di personalità. Madrina della Fiamma, pW'e benedetta dal-
l'Arcivescovo Castrense, la Contessa Ancillotto. mad,e dell"erolca "Medaglia d'Oro"'.

1.9 Page 9

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A sera Mons. Lucato cd i missionari ven-
nero fostc):?giati nel teatro dell'Ornlorio Fe-
1'>tivo o,e la filodrammatica del Circolo Auxi-
lium interpretò La '\\latlunn., del sorriso •
di Saverio Fino ed i g,ovani dissero cnn di-,con;i,
con ven.i e con canti tutta la loro ammirazione
per I nuovi apostoli, augurando loro i più
gloriosi successi.
L'inaugurazione della cappella della Beata
Mazzarello e della navata centrale del
Santuario.
Le feste per l'inaugurazione della cappella
della Bt:ata :\\Iazzarcllo e della navata centrale
della Basili1.-a, interamente rimei-sa a nuovo
collo i;far1.o descritto nel Bullttti,w del mese
precedc1ttc, sono assurte ad una grandiosa
manifestazione di fede e di pietà cristiana. La
prima , j1,ionc venne riservata naturalmente
alle Figlie ili .Maria Ausiliatri<.-e della Casa
Generalizia e delle C.,se ,·1ciniori che, conve-
nute, la sera del 29 novembre, in Basilica, in-
sieme :u Salesiani cd ai giovani artigiani, stu-
denti ed oratoriani della Casa-madre, ascolta-
rono la parolà del I\\' Successore {li Don Bosco,
rev.mo i;ig. D. Ric:ildone, e poi sfilarono a ve-
nerare le reliquie della Jkata al magnifico altare.
L'indomani cominciò il triduo solenne. Al
manino, il Rettor Maggiore benedisse l'altare
della Beata e vi celebrò la prima Messa, alla
presenza delle Superiore del Consiglio Gene-
ralizio, di numerose suore e rappresentanze
d:i loro Istituti cittadini. Nel tardo pomeriggio
dopo il canto del Magnificat, Don Favini iniziò
la sacra predicazione, che continuò nei giorni
sct,,rttcnti. Impartirono la benedizione cucari-
i;tit:a le prime due sere i rev.mi Don Renato
Ziggioni e D. Pietro Tirone, del Capitolo Su-
Jlèrìore della Società Salesiana. 11 venerdì e
sabato mattina, funzione i;pcc1ale all'alt,1re
della Beata per le Figlie di l\\Iaria Ausiliatrice
e le loro edU!.~. .mde, c.xallicvc cd oratoriane.
La sera della vigilia, pontificò I primi \\'c~pri
8. E. l\\lons. Coppo, vescovo salesiano, che
impartì pure la hcncùizionc euc-Mistica.
La folla, che si c•ra addensata alle fun.,,ioni
del triduo, grcml ogni angolo, il giorno della
fei.ra, 3 diecmhrc.
I giovani artigiani e stud•.:nti ascoltarono
tutti ini,icme la :\\fossa celebr-Jta dall'Economc,
Gcncr,1le Don G,raudi alk 6,30. l:n'ora dopo
i loro posti furon tutti occupati dalle alunne
delle Fi~lie di Maria Ausiliatrice, convenute
d.11lc varie Case della città per la loro Comu-
nwnc alla l\\1essa cdchrata dal Rettor :\\laggiore.
Imponentissimo 11 Pontificale di S. E. :\\Ion.'i.
Rostai.,rno, Vescovo d'Ivrea, il <pmle pontificò
ancora i secondi \\'cspri e, dopo il panegirico
tenuto dall'oratore del triduo, chiuse le foste
cnlla trina euc;1ri~tica benedi.,,ione. Assistt:\\'a
in prt.>t;hiterio 8. E. l\\lons. Coppo. La scuola
di canto delle Fi~hc di l\\faria Ausiliatrice, cli-
retta tlal 1\\1° Don G. B. Grosso, salesiano,
svolse con squisito senso d'arte tuno il pro-
gr:muna mu&icale, facendo h'l.1stnre, oltre la
l\\,fo,.,a dd Lotti, pagine classiche del l\\lagri,
del Pagella, del GrnSFi e dd Thcrmignon.
Unanime l'ammirazione per la cappella e
l'altare della Beata, e per la nuova decora-
zione della devota cappella del S.1cro Cuore,
domi11J1ta dal mcra\\'iglioso trittico del prof.
Carlo l\\Jorgari. Anche la cappella di S. Fran-
cei;co di Sales, colla ripulitura dei quadn del
RdTo ed il rive:,timcnto di marmi, col c-uc>
doposi1o delle Reliquie del vcn. Domenic1>
Savio, ritratto in un artistico monumentino,
completa meravigliosamente l'ahhcllimento del-
la navata ccntrnle, in cui spiccano i due quadri
allc~orici del prof. l\\lario Barhcris di Roma.
Torino. • S. I?. Mons. Ro,,racno, Vesco"o d'IYn:a, che
11,"ol\\C Il SOlt>nl\\t POI\\IIOc:ale per
-
-le r=c della Beai~ Mazzarello.
IO
Legnano. - Inaugurazione dj una statua
di S. Giovanru Bosco,
I giovani dell'Oratorio, jnfcrvomti dallo zelo
del coadiutore Don Mario Swcch1, banno ac-
colto a festa un'artiHica statua di San Gio-

1.10 Page 10

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vauui Dosco benedetta e trasportata in trionfo
dalla chiesa parrocchiale del SS. Redentore,
la domenica 15 ottobre u. s. Ed hanno con-
chiuso con entusiasmo un'intera giornata dedi-
cata al Samo dei giovani, assistendo ad una
brillante conferenza con proiezioni luminose
tenuta dal prof. Don Novasio, il qua.le aveva già
es.Jt.ato la figura del Santo nel pa11egirico alla
Messa cantata. Le funzioni religiose culmina-
rono nella Comunione generale e nella impo-
nente processione presieduta dal rev.mo Par-
roco che coronò I.i festa colla :Benedizione euca-
ristica.
Naro. - Festeggiamenti straordinari ad
onore di San G. Bosco.
Promosse da un largo comitato onorario, in
cui figuravano le autorità e i più bei nomi della
all'Apostolo della gioventù, la domenica mat-
tin:i celebrò la McssJ. d ella Comun1on,:: ge-
nerale e disse il fervorino, e la sera illustrò
con proiezioni luminose l'opera di fede e cli
civiltà esplicata clai figli di S. G. Bosco nella
Tcrra del Fuoco.
La processione, nel pom.;rig~io della dome-
nica, prese le proporzioni di una grandiosa
manifestazione cittadina. Vi parteciparono le
autoi-ità. tutte le associazioni e la mas.~a del
popolo.
Udine. - I Salesiani al "Rifugio Bearzi".
Il sogno ùei nostri cx-allievi e Cooperatori
di Udine, di avere una casa salesiana rtella
capitale del Friuli, è dal mese di ottobre u. s.
una dolce realtà. Lo v.:lante prof. don G. Bia-
r.11tti ha offerto ai figli di Don Bosco il provvido
<< Rifugio Bearzi ,1 cretto dalla gene-
rosità della signora Bearzi alla me-
moria del figlio, per la tura e la cri-
stiana educazione dei fanciulli più
poveri tra i figli del popolo. Accolti
al loro ingresso con cordiale ibtima
manifestazione di affetto, al suono
delle campan,elfo della ch.it:Sina, fra
gli evviva dei giovani già raccolti che
cantavano con passione « Don Bosco
ritorna... », i Salesiani furono og-
getto di dimostrazioni solenni, la do-
menica 29 ottobre, quando ex-allievi,
Cooperatori ed amici convennero in
Udine. - S. E. l'Arcivescovo Mon s. Nogara
oll'foaugurazlono detrls-1Uu10 salesiano.
città, e da un Comitato effettivo di cui fu anima
il cav. rag. Rosario Stella, si svolsero con ca-
rattere di ecceziomle solennità, nella chiesa di
S. Francesco di Assisi, dal 12 al 15 ottobre.
Precedette la commemorazione civile del
Santo, tenuta, il pomeriggio di martedì 10, con
discorsi deli'avv. Calogero Borsellino, del cav.
Stella, ex-allievi salesiani, e del rev. P. Daniele
Cultrer:i. O. F. M., il quak predicò poi il triduo
e <lisse il panegirico alla Messa solenne can-
tata da Mons. Calogero Gaglio, Direttor~ Dio-
cesano dei Cooperatori, con assistenza del Vi-
cario Generale Mons. Antonino Catarella, di
altri canonici della cattedrale di Agrigento e
del clero cittadino.
Fu eseguita la Mel>sa Te Demn lauaamus del
Perosi con accompagnamento di orchestra.
AJle feste partecipò il nostro Don Fasulo il
quale, sabato pomeriggio, parlò agi i alunni delle
scuole convenuti in chiesa per rendere omaggio
- - Udlne. - La facciata cen.Lrale doll'fs1huto salesiano.
II

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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bel numero alla nuova Casa p.lr la consegna uf-
ficiale presieduta dallo sresso Ecc.mo Arcive-
sco,·o i\\fons. Nogara, alla presenza dell'insigne
benefattrice signora B\\arzi, di :\\Ions. Vicario
generale, di dignità ecclesiastiche e di personali-
tà. Sua Eccellenza scoperse e btnedìssc una
lapide commemorativa, e, dato il suo paterno
benvenuto ui figli di Don Bosco, passò a bene-
dire n1ttt I locali. Scc~c: quindi in chiesa ove
nel frattempo s'erano raccolti giovani ed invi-
tati e, benedetto il gagliardetto dell'htituto,
celebrò la santa :Messa, distribuendo numerose
Comunioni. La festa si chiuse nel teatrino con
parole d'omaggio di un gim.;netto, un'ampia
relazione ddl'anività lll~li cx-allievi e Co<,pe-
ratori fatta dal sig. Baua,::lia, el.l il rin_grazia-
mento dell'Ispettore Salesiano Don .\\ntonioli.
;\\Ions. ArcJYesco,·o coronò l'acc,,demia col
più fervido augurio e la pa~torale benedizione.
,•anni Bosco, fra due giovinetti, opera d,•ll'in-
signe scultore nazionale, Luigi Gonzalez
ex-allievo del Collegio salesiano.
Collocato sul frontone della facciata, il grnppo
scultoreo richiama così ai passanti il grande
Apostolo della gioventù cui è dedicata la
chiesa parrocchiale italiana.
Dopo la cerimonia tutti gli intervenuti en-
trarono nel tempio illuminato a giorno, e :\\Iom.
\\"esco,·o diret,.-se a tutri la sua parola esaltando
S. Gio,·anni Bosco cd implorando la sua intcr-
cc1>~ionc per la pace d'Europa. Chiuse la fun-
zione colla Dencdizione Eucaristica.
~lacuJ. - Solenne commemorazione del
Santo Padre Pio XI.
Dopo le feste di famiglia per l'ammissione
dei nuovi Salesiani, la nostra Ca~ di forma-
C.ll,E - Valparaiso. Ad onore
di S. Giovanni Bosco.
• 11 3 settembre u. s. alla presenz.1
del Regio Console Gener,1le d'Italia,
comm. Enrico i\\Iattoli, di vari diri-
irenri delle Istituzioni" italiane di Yal-
paraiw e di Yìòa del l\\Iar, di Au-
torità Ecclesiastiche e ci\\'ili, di nu-
merose famiglie italiane, delle A.'1So-
ciazioni di A. C., di ex-allievi sale-
siani, del rappresentante dcl Sindaco
della città, di vari Senatori e di pa-
recchie famiglie cilene, S. E. :\\lons.
Raffaele Lira Infante, Yescovo dio-
cesano, benedisse un bel gruppo
scultoreo rappresentante San Gio-
Valparah,11. - La Paaocchl:a h1Uhurn dedicata a S, Clovanni Bo~c-,,
zione di l\\lacul dedicò
una giornata alla solenne
commemorazione del
Santo Padre Pio XI.
La presiedette 1\\lons.
Lombardi della ~unz1a-
tura Apostolica. di San-
tiago, circondato daJJ'Jn.
caricato dell'Ambasciata
d'Italia, daJ Segretario
genemle dei Fasci in Cile
e dall'hpcttore.
Gli oratori s,·olsero i
temi: Pio XI Fides in-
trepida n; Pio XI 11 Pa-
pa dcli'Azione Catlolica
.h e delle Missioni •; Pio XI
- - ~ ~ , il Papa di Don Bosco ,,
Val_par11I~ (CIie), • l.nau1ura%ione d'w,a s1a1ua
aJternati do cori di circo-
-
di Don .IIQM:o &ulla chiesa pa...-occh.iale hallana.
12
stanza a quattro ,·oci.

2.2 Page 12

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CIie. • L'Arcivescovo di Santiago ed U Capo di Stato M~ggion, dell'Esercito Cileno all'ls1itu10 salesiano di MncuJ.
Chiuse ~Ions. Lombardi compiacendosi del
fervido attaccamento al Papa cosl vivo nella
Società Salesiana e prendendo congedo per
la nuova missione diplomatica che Roma gli
aveva di quei giomì affidato.
Visite illustri.
Alla festa del Sacro Cuore hanno dato lu-
stro colla loro presenza il nuovo Nunzio Apo-
stolico S. E. :\\fons. Aldo Laghi che celebrò la
:Vtes~a della comunità; S. E. Mons. Orazio
EQUATORE - Cuenca. - Il Ministro
d'Italia alla nostra Casa di formazione.
Nel mese di settembre u. s. la nostra Casa
di formazione ha accolto a festa S. E. il Mini-
stro d'Italia Giovanni Amadori, in viaggio di
escursione nella nostra Missione di :Vlendez.
Data la stagione ùelle piogge, S. E. .:\\Ions.
Comin e don Crespi lo co11sigliarono a non
oltrepassare El Pan e lo attesero al ritorno per
rinnovargli calorose dimostrazioni di cordia-
Campi!Jo Arcivctcovo di Santiago che a..si-
stettc pontificalmente alla 1\\less<1 C.llltata dal-
l'Ispettore Don Manachino; ed il Capo di
Stato :\\Iaggiore dell'Esercito Cileno, Generale
Carlo Fuente~, ex-allievo salesiano, il quale
intervenne col suo Stato :\\Iaggiore. All'agape
fraterna l'Ispettore espresse la riconoscenza
de.i Salesiani al Rappresentante del Papa,
lità. Tre battaglioni di Giovani Esploratori
fecero servizio d'onore cd uno di questi le;;se
al Ministro un indirizzo di omaggio in perfetto
italiano. S. E. ri$pone professando il suo en-
rusiasrno per l'opera di Don Bosco ed elogiando
in particolare il bene che svolgono i Salesiani
11ell'Equatore. Si accomiatò promettendo un
bel numero di biciclette ai Giovani Esploratori.
all'Angelo della Archi-
diocesi cd al Genera-
lissimo, i quali rispose-
ro con parole di fer-
vida devozione per Don
Bosco e di grande am-
mirazione per l'Opera
sua.
li Capo di Stato Mag-
giore ricordò in parti-
colare gli anni trascorsi
nel Collegio salesiano e
dichiarò che la sua glo-
ria e la sua gioia più
grande era quella di es-
sere sempre fedele a
Don Bosco cd all'educa-
zione ricevuta dai suoi
figli.
Cucnca (Eq_ua1ore). • U Ministro d'ltalla al Collegio 6a1csiano,
-.......: 13

2.3 Page 13

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Ad onore della Beata Mazzarello.
ITALIA
AJba. Preparato dal Clero della parrocchia dei
Santi Cosma e Damiano con a capo il R c,•.mo
Can. F. Cbit,$3., il triduo e la festa dello Beata
lVlazzarello dal 26 al 29 ottobre u. s . riuscirono
veramente solenni ed edificanti. Predicò il prof.
Don Giacomo Tibaldi che infervorò i fedeli ad una
bella Comunione J..'<:nerale. Cantarono la Messa i
fanciulli e le fanciulle della scuola di Catechismo.
Nd pomer~gio, dopo i Vespri e il panegirico della
Beata e In Benedizione eucaristica, il popolo si ri-
versò nel salone della Scuola Materrui, dict·tta dalle
Figlie di Maria Auhiliatrice, per assistere all'acca-
demia, in cui, le giovanette ddl'Oratorio Parroc-
chiale interpretarono con arte il Bov.etto di D.
Uguccioni: La pietra angolare •·
Acireale (Cata11ia) onoro la Bt:atu nella chi1:-<;a
del noviziato delle Fi1tlic di Ma,-ia Ausiliatrice,
tutta adorna di verde, di fiori e di luci. Durante il
triduo si tennero funzioni speciali per le alunni!
delle Scuole Catechistiche parrocchiali, rer le Ora-
toriane e per le Associazioni d olla G. F. di A. C.
Predicarono Don Rooario M essina ed il no~tro
Don Onofrio Di Francesco.
Alla festa intervenne S. &c. Rev.ma Mons. Sal-
vatore Russo, Vescovo diocesano, che celebrò la
Mfssa per la Comunione ~neralc a tutti i Collegi
femminili della città, e dispose le giovi.nette con
un toccante forvorino. Segul la Messa cantata.
Lu fe$tn si chiuse ùopo il como dd Vespri con
discorso di S. E. e Benedizione eucaristica ponti-
ficale, seguirn dal bacio ddla reliquin ddla Beat::1.
Colleferro, l'industre cittadina sorta come per
incanto in pochi anni, a fianco del Polverificio
Rombo ini-Parodi-Delfino, ha vol uto tributare il suo
omaggi<> all..1 Be,tta M,11 ia D omenica Manarello,
unendosi all'esultanza ddle Figlie di Moda Ausi-
liatrice che si prodib>ano in due fiorenti Opere As-
sistenziali, l'Asilo e il Comitto.
La chiesa parrocchi:ùe di S. Barbara, offerta
dallo zelante parroco prof. D. l\\lazzocchi, attrnsse
folle di fedeli e devoti al triduo solenne predicato
da S. E. l\\Ions. Salvatore Rotolo, Vescovo ausi-
liare di Velletri, ed alle splendide funzioni della
festa, edebrate dall'Ecc.m.o Oratore e da S. E.
l\\tons. Fu.li-io Tessoroli, Vescovo di Segni.
Nel pomeriggio, nel giardino del Convitto, S. E.
Mons. Fulvio Tcssaroli benedisse un monumcn-
tino a l\\faria Ausiliolrice eretto dallu pictil e dulia
riconoscenza delle convittrici e disse belle parole
tli circostanza proclamando la Madonna di Don
Bo'.ICQ prntettrice di Colleferro.
Dopo un riuscito trattenimento nel salone del
Convitto, al quale assistette anche il Direttore dello
Srobilimento, lng. Bcllini, ed altri illustri bene-
fattori, i festeggiomenti sì chiusero in parrocchia
col panegirico tenuto da Mons. Vescovo di Segni,
col canto del T~ Dew11 e la Benedizione Eucaristica.
A Intra, ove le Figlie di Maria Ausiliatrice diri-
- - gono un fiorente Convitto cd un fatitulo con Asilo
14
e Scuole elementari, gruzill alla bontà del rev.rn,,
Prevosto Mons. Bozzini, ed all'interessamento cor-
dialè dègli ex-allievi salesiani e ddle )ore> cx-allieve,
hunno potuto celehrare colln rnn.ssima solecmità la
beatificazione di Madre Mazzarello.
l.a ~ro del giovedl 9 nov-,mbre u. s, in devoto
corteo la popolazione accompngnò la ReliquÌll della
Beata dalla c.a1,pella del Convitto alla Collegiut.i di
San Vitto re ove il dott. prof. D. Giovanni Bat-
tista Ca!~ salesiano, per tutto il triduo affascinò
l'uditorio colla sua predicazione. Il sabato seguente
l'avv. Dinu Andreis tenne lo commemorazione ci-
vile nel salone-teatro alla presertza di S. E. Mons.
C111lpo, di autorità e personalità e di amici dell'O-
pera salesiana. La domenica, 12, il V.i,;covo Sale-
siano officiò le solenni funzioni e chiuse lo fosta ri-
portand<> la Relìquic della Beata al Convitto tra
nuove imponenti dimostrazioni di divozionè.
SPAGNA
Anche nella Spagna si ebbero imponenti ma-
nifestazioni in onore della Beata Madn: Mazzarello.
A Siviglia, la nostra bella e spaziosa chiesa d..-lla
SS. Trinità, sfarzosamente addobbatn ed illumi-
nata, si greml di fedeli che non si stancavano di
nmmirare il bel quadro della Beata dipinto da un
valente artista sivigliano.
Oratore del triduo, tenutosi dal 27 al 30 aprile
u. s., fu il Direttore ddla n9stra Casa di Rondn,
D. Francesco de la H,,z. Il giorno della fostn, l' I-
spettore Salesiano D. Sebastiano Pastor celebrò la
Messa della Comunione ~cnerale e Mons. Giro-
lamo Armario, Vicario generale dcli'Archidiocesi
cantò quella solenne. Disse il pnnegirico il Diret-
tore deUh nostra Casa di Algecir.ts, D. Andrea Yun.
Alle runzioni pomeridiane, intervenne lo stesso
Emù1entim;imo Cardinale Arcivescovo, Pietro Se-
gurn y Saenz, il quale, dopo il canto del Te Dl!Um,
impartl alla moltitudine la Benedizione eucaris-tici,.
Le feste si chiusero con una riuscitissima acca-
demia, tenutasi nel s11lone-teatrò dd Collegio sale-
siano ddla SS. Trinità, alla presenza dell'Ispettore
e di quasi tuui i Direttori salesiani dell'Andnlus.ia,
con la partecipazione di illustri personaliti,.
A Jere'Z de la Frontera le foste si svolsero dal
18 al 21 rnag~o u. s. nella chiesa di San Marco,
gentilmente concessa dal Parroco. Durante il tri-
duo illustrarono le vinù della Beato, da,-anti à un
pubblico numerosissimo, D . Giuseppe l\\fanfrcdini,
Diret tore Salesiano di San J osé del Valle, e D. Gio-
vanni Torres Silva, nostro ex-allievo.
Il giorno della festa l' I spettore Salesiano D. Pa-
stor celebrò la !\\fessa per le allieve ed ex-allieve
dei due Collegi delle F. di M. A. della città, e pc,:
i numerosi Cooperatori delle Opere salcsumc.
Cantò la Messa solenne il rev.mo D. Giuseppe
Gonza.lez l\\larino, Parroco della chiesa dei quat-
tro E,-angelisti, e tenne il panegirico il re,·.mo Ab.
R. I. C. Dr. Don Teodoro Molina Escribano.
Alla sera, dopo le funzioni religiose, nel tea-
trino dd Patronato femminile ~ San C. Bosco , si
svolse un'accademia musico-letteraria, durante la

2.4 Page 14

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quale il dott. D. Raffaele. Remesal disse le glorie
della Beata.
Con eguale entusiasmo e devozione le feste della
beatifica.zione di Madre Maz.zarello 9i celebrarono
pure nei centri minori di S. José del Valle, Ecija
e Valverde del Camino.
In S. José del VaUe ed in Ecija, dove abbiamo
due fiorenti Collei,:i salesiani si svolsero con tulio
la solennità possibile nelle nostre chÌl.'Se.
ln Valverde, nella chiesa parrocchiale, dal 27
al 30 luglio u. s., grazie allo zelo infaticabile del
rev.ma Parroco D. Gesù Mora Vizcaino, corri-
sposto dallo notn pietà della buona popoh17..ione.
Alla sera, come nelle altre parti, i festeggiamenti
si conclusero con una riuscit11 accademia d'occa-
sione nel Collegio delle F. di M. A.
A Salamanca il triduo dal 4 al 7 maggio u. s. si
tenne nello chiesa ddl'lmmacolatn delle religiose Ago-
stiniane. L'Ecc.mo Vescovo, Mons. Enrico Piè y De-
niel ebbe il confcmo di distribuire di sua mono la SS.
Eucaristia a un JtTandi$simo numero di fedeli. Alla
M~sa solenne prestarono servizio gli alunni e le
alunne dei quattro Collegi salesiani e delle Figlie
di Maria Ausiliatrice della città. Tenne il panegi-
rico l'oratore del triduo Don Gabriele i\\lartln.
Nel pomeriggio le funzioni furono presiedute
dal Vicario Generale Mons. Pietro Salcedo.
Più tardi, nel teatrino del Collegio $8lcsiano il
professore dell'Università di Salamanca dottor Ra-
m6n Bèrmejo Mesa, vivamente applaudito, parlò
della Beata in rapporto all'educazione giovanile-.
Segui il bozzetto: U11 sogno della piuolo .l1. ,A,faz-
:w.rdlo, interpretato dalle alunne del Collenio «.!\\,la-
ria Aulòiliatrice •• intramezzato e concluso da alcuni
quadri plastici.
A qu~ta breve ra,;segna delle celebrazioni della
Beata Madre l\\Iazzarello nella Spagna nazionale
si potrebbe ag1,,iungere qualche nom non priva
d'interesse di altre manifestazioni svoltesi nasco-
stamente nella cosiddenn • Spagm, ro$sa •, in pieno
periodo terroristico.
Dopo la vittoria si seppe che a Barcellona,
preceduta da una conferenza tenutasi suJle virtù
della Beata, lo stesso J?iomo del.la Beatificazione
20 novembre 1938, la festa si pOlè celebrare la
domenica seguente in una casa privata, dove, con
ogni c:iutcla, recandosi ad ore diverse per non de-
star sospetti, si ritro"arono, la mattina del 28 no-
vembre, alcun,: ·Figlie di l\\llaria Ausiliatrice, di-
sperse ncllu città, e un gruppo di e.x-allicve; una
trenrina forse fra tutte. Su un altare improvvisato,
ricoperto con l'unica to-.aglia sottratta al sacchcg-
1..>io e all'incendio della cappella ù1:lla Ca~a Jspet-
toriale, frn ceri e fiori, si espose un ing1·:lfldimcnto
fotografico della Beata, es,,guito ili na!\\Costo da un
buon fotografo, arnjco dclle Opere salesiane, il
quale lo ricavò dn una piccola immni.TÌnt:. Un sa-
cerd,ire sak>siano, dei pochissimi superstiti che nel
se!-treto continuava a escrcitnrc il sacro miniRter<l,
cdebrb la S. Messa, tenne un commovente fervo-
rino e distribul la S. Comunion,•.
AJ pomeriggio, in un altro punto della città, te
poche Suore e il fedele gruppo di ex-allieve si riu-
nirono ancora per tributare un altro omaggio di
preghiere e dj lodi alla .Beata 1\\1r1dre.
Anche a Madrid, in mom<:ll!i non meno diffi-
cili e pericolosi, graz.ic allo 7.do e.li un eroico sacer-
dote salesiano e al fervore di alcune corag~iose
ex-allieve, la festa della Beata l\\fadre Mazzarellc,
ehbe la sua celebmzione, necessnriamcntc s<:qreta
e modesta, ma tanto più pn!ziosa e siW1ilicativa.
BRA61LE
A S. Paulo la festa si celebrò nella vasm chiesa
parrocchiale Maria Ausiliatrice (Bom Rctiro) il
14 mni::gio, preceduta dn un triduo predicato due
volte al womo dai Salc.~iani D. E,loardo Roberto,
D. Alcionillo Alve7 Bruzzi, D . Ed,:r,1rdo Rocha e
D. Giovanni C. Rest,nde.
La domenica celebrò la !\\fossa della Comunione
generale nello Cappella del Collegio S. Agnese ,
per la comunità e le alunne interne ddle Figlie
di Maria Ausiliatrice, D. Andrea Dell'Oca. Scnui
un'altra Mes.'>a per le esterne, oratoriane, ex-al-
lieve, ecc. Alle 10 tenne solenne pontificale nella
chiesa di J\\,faria Ausiliatrice, S. Ecc. Rev.ma :\\lons.
Giuseppe De Aguirre, Vescovo di Sorocaba, cx:-
allie,,o salesiano. Imponente l'addobbo del sacro
tempio e magnifica la decorazione dell'altare, nel
candore immacolato dello sfondo fatto di sole ca-
melie. La SrhoJa ramomm dcll'Tstituto Teologico
Sale.~iano Pio Xl interpretò magistralmente la .lfiw,
so/e11mis i11 '1011ore111 S. J1u11111ls Bapti.itae del Pa-
gdln. Disse il panegirico il nostro D. Consolini.
Nel pomerii:u,,io, dopo il discorso Ji D. E . .R~-
berto cd il canto del Te Dcr.111, impnrll fa R,n di-
zione Eucari$rica D. Teofilo Tworz. Prima di la-
sciare la chiesn, tutta l'immensa folla sfilò al bacio
della Rdiquia della Beata.
Alle 19,30 nel salone-teatro del Colleirio Sant'A-
gnese l'avv. dott. Manuel Vitor, Presidente degli
ex-allievi salesiani di S. Paulo, note> oratore e poeta,
cantò le glor-ic della Bema, in un applaudito di-
scorso commemorativo. Chiuse l'indimenticabile
giornata il hoi.i-.ctto allegorito PredPstùm::ioue, in-
terpretato dalle alunne.
Nello stes.~o giorno la Beato M. l\\lazzarello fu
festeggiata anche nel sohbori:;c> d; S. Paulo-Braz,
do.-e le Figlie di ;\\1!aria Ausiliutricc hanno un fio-
rente c:stemato. Notevole, fru l'altro, la riuscita ac-
cademia di chiusa e la diffusione delle p1ceole , rose
metalliche• racchiudenti l'immagine ddla &aia:
ne vt:nnero distribuite circa 300 solo frn le operaie
della vicina fabbrica, I. R. F. M.
Ancora il 14 mam.,>10 si Celebrò la f.:sta dello E.mm
n Batataes, nell'antica parroçchi~ <lei l3om Jcsus
d;i Cana Verde~, con fervoroso tridu(> predic:ito
dà D. Emilio Mio w, Direttore ùcl Ginnasio ~a-
lesiauo di Campinas. Cantò l:1 J\\Iessa solenne, il
giorno della fC$ta, Mons. Jooquim Alves D. D. Vi-
cario della parrocchìa.
A Guaralingueti la Beata Ma.zzarello fu fe-
step~iotn rispettivamente nel , Collegio del Cnr-
- r5

2.5 Page 15

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mme, delle F. M. A., con predicazione dci RR.
PP. Francescani e assistenza del clero della città;
e nell'Orfanotrofio • S. Cuore di Maria , pure delle
F. M. A., in cui si distinse anche con una gara ca-
techistica.
A Lore na, predicò il triduo D. Agenor Pontes
D. D. Direttore del Ginnasio • S. Joaquim •• e
tenne il panegirico, nel giorno della festa, D. Ra-
fael Kroboczek D. D. La festa si chiuse con una
dev·ota processione.
A S. José d os C ampos, il triduo di Messe e sante
Comunioni, fu coronato da una aAfoenza straordi-
naria alla Mcn~a Eucaristica nel giorno della fe.
sta. Al panegirico tenuto dnl Vicario della par-
rocchia D. Giuseppe Fortunato Ramos, seg1.1I il
canto del Te Dewn e la solenne Benedizione col
~S. Sacramento.
A Anapolis, nella Parrocchia del Buon Gesù,
cantò la Messa solenne D. Castell, salesiuno, che
benedisse il quadro dclla Beata, por rato poi in
devota processione alla Cappella del Collegio • Ma-
ria Ausiliatrice•·
Fervida la partecipazione del popolo e delle
Autorità ecclesiastiche e civili del luogo, le quali
assistettero pure nel pomeriggio allo svolgimento
d\\m bel progrnmma ginnico-letterario.
Ad Arara::, la manifestazione non potè avere
l'imponenza dei grandi centri. ma àvestl un ca-
rattere di fervorosa spontaneità per la devozione
dd popolo accorso.
A Bo mfim, invece, si celebrò ln domenica pre-
cedente. ::;_ E. Rev.ma l'Arcivescovo di Goyaz
Mons. Emanuele Gornez de Oliv,:ira iniziò la fe-
sta, nella cappella del Collegio • Maria Ausìlia-
trice ,, con la benedizione del quadro d~lla Beata;
celebrò quindi la santa Messa, facendo risaltare
nell'omelia il singolare amore del.la Beata per il
SS, Sacramento.
Nel pomeriggio, l'Ecc. Arcivescovo si degnò di
ri tornare al Collei:rio per la solenne Benedizione
Eucaristica, e per presiedere al saggio ginnastico
delle alunne, onorato pure dalla presenr--O di pa-
recchie altre Autorità ecclesia11tiche e civili.
A Rio de Janeiro, il giorno stesso della Beati-
ficazione, nella cappella dell'Istituto t "1- Ausi-
liatrice celebrò la S i\\Icssa, accompnqnata dal
canto di sacri mottetti, S. E. Rev.ma l'Arcivescovo
di Cuyaba, J\\Ions. Francesco D'Aquino Correa,
che illustrò la figura della Beata, ~ grande e sa!l:gia,
perchè umile e amante della pregbiera •·
E poichè l'Ecc.mo Presule era da poco tornato
da Roma, prima della Benedizione Eucaristica, im-
partì agli intervenuti la Benedizione Papale e di-
stribul le medaglie-ricordo della nuova Beata. Verso
ser..t, nel cielo già trapunto di stelle, venne lanciato
un grandioso ed artistico pallone nreostatico, col
nome della B. M. Mazz:trello.
Ln dort1enica seguente, 27 novembre r938, lo
zelantissimo Parroco della vicina parrocchia di San
Francesco Saverio, l\\lons. Francesco l\\lac Dowel,
fervido ammiratore di S. Giovanni Bo~co, volle
-ricordare il fausto aV'\\·enimento ddla l3eatificazione
con solemu funzioni anche nella sua bella chiesa,
tutta parata a festa e gremita di fedeli.
Ma la festa più solénne nell'Istituto ì\\faria Au-
siliatrice• si celebrò poi il 27 arcosto 1939. Cantò
la Me,;sa solenne S. E. Rev.ma l\\lons. Joaquin
lVIrunede da Silvn Cnrvalho, il quale da fervido de-
voto di S. G . Bosco e generoso Cooperatore delk
Opere salesiane, esaltò con cnrusiastica parola la
grande figlia di S. G. Bosco. Prima della Bè.lledi-
zione Eucacisrica, benedisse la statua della Beata,
dono del dott. Mario Jansen de Faria e della sua
signora. Accolto festosamente da suore ed alunne,
degnò di presiedere l'accademia di circostanza
lo stesso Ecc.mo Nunzio Apostolico l\\lons. Aloisi
l\\lla,ieJla, accompagnato da Mons. Sante Portalupi,
Segretario della Nunziatura.
Dopo il saluto d'omaggio a S. Eccellenza, e al-
l'au!lu.sro Persona di S. S. Pio XII, tenne il discorso
sulla Beata D. Consolini. Portarono quindi la lom
voce di fervida ammirazione per la B. ;\\l. Mazza-
rello, le rappresentanze delle ex-allieve, delle Dame
di l\\laria Ausiliatrice, delle parenti delle alunne, ecc.
L'Ecc.mo Nuniio concluse la festa colla sua pa-
terna parola, dicendosi lieto di trovarsi nella Fa-
miglia spirituale di S. Gio,'8IlllÌ Bosco e di i\\[. '.\\(az.
zarello; e ringraziando di cuore degli omai::gi a
lui rivolti come rappresentante di S. Santità, si
rallegrò di vedere la divozione al Santo Padre fra
le più spiccare carauer-istiche dell'educazione sa-
lesiana. Augurando dai fiod della festa frutti alle
anime di vita eterna, coll'imitazione delle virtù della
Beata, impartl ai presenti l'Apostolica Bene<l.izione.
PERÙ
A Lima, dove già nel giorno d-,Ua Beatificazione
si era cantato il solenne Te Dei,m con la parteci-
pazione dell'Ecc.mo '.\\-lons. Nunzio Apostolico, le
feste si tennero in maggio, dal!' r I al L h nello cap-
pella della Casa fspettoriale ddle Figlie di M. A
li primo giorno del triduo venne bened,mo un
artistico quadro d<!lla Beota, offerto dalla si~. Isa-
bel de la Riva Aguero e dalla siit.na Consuelo Cho-
pitea Herba. Alle dut: funzioni del mattino e dd
pomeri~gio, predicarono Don Spirito Rayna e P,
Medardo Alduàn C. M. F.
U giorno della festa, dopo una prima :\\fessa aUt'
ore 7 per la Comunità e le alunne interne. celebrò
per le alunne esterne, ex-allieve, benefattrici e rap-
presentanze degli altri Collegi di Llmà e di C:illao,
lo stesso Ecc.mo Arcivescov<> di Lima Moru;. Pe-
dro Pascual Farfàn. Alle 10,30. il nostro tempio
di :\\Ilaria Ausilintrice si greml di fedeli pel solenne
Pontificale di S. E. Rev.ma Mons. Domenico Var-
gas, ed il panegirico detto dn.l nostro Don \\'ictor
Alvnrez, radiotrasmessi dalla stazione Radio Na-
zionale a rutto il Perù e alla Bolivia.
Nel pomeriggio, nel salone del Colle1tio « l\\Iaria
Ausiliatrice • segui una l"iuscita accademia alla
qualti intervenne ancora numeroso pubblico.
Negli stessi giorni, dall'u al 1+ maggio, la Beata
l\\1. l\\fazzarello venne pure festeggiata nelle altre
Case delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Limu e
di Catino, con tridui predicati, e solenni funzioni.

2.6 Page 16

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DALLE NOSTRE MISSIONI
GIAPPONE
La glorificazione cli D. B~sco a Tokio.
Rev.mo ed amat.1110 sig. D. Ricaldone,
eccole una notizia, che, in questo guazza-
buglio monùialc, concolerà certamente lei e
tutti i nostri cari Cooperatori e le nostre buone
Cooperatrici I Il giorno 15 ottobre la benedi-
zione di Dio è scesa sopra una nuova chiesa
dedicata a D. Bosco nella capitale del Giappone,
a Tokyo. È la prima chiesa che a lui si intitola
nell'Jsola grande deU'lmpero. Deo gratiasl
prima di tutto! Poi grazie ai superiori e bene-
fattori, che ci hanno aiutato: a tutti, colfa nostra
riconoscenza, l'assicurazione delle nostre pre-
ghiere e dell'offerta dei nostri sacrifici quoti-
cLiani.
Non è una basilica; è la cappella del collegio
aperta anche al pubblico; ma, devota e decorosa,
invita a pi:cgare. Dall'icona centrale domina
la statua del nostro Santo in atto di preghiera
intensa:... Don Bosco prega certo per i suoi
figliuoli ed allievi della scuola professionale,
per i numerosi amici e Cooperatori che ha già
in Giappone, per tutti i nostri benefattori e per
tutta la gioventù giapponese. Accanto alla
chiesa sorgono i locali per il collegio interno
della scuola (che per legge devono essere sepa-
rati dagli ambienti strettamente scolastici):
anche questi razionalmente disposti, tutti allo
stesso piano, arieggiati, luminosi, comodi per
lo svolgersi della vita interna dcli'Istituto.
Tutto, si può dire, dal niente, pezzo per pezzo:
ci sembra davvero un sogno! Ci avviciniamo
cosi sempre più alla possibilità di ottenere il ri-
conoscimento legale della scuola per parte del
Governo, che speriamo ci darà modo di esten-
dere la sfera di bene in mezzo alla cara gioventù
operaia giapponèse.
Non descrivo lo svolgimento delle manife-
stazioni religiose ed accademiche tenute per
l'occasione. Tutto « alla salesiana ,1 !..... La
decorò personalmente S. E. Rev.m'l l'Arci-
vescovo di Tokyo Mons. Doi che benedisse
la chiesa e tenne solenne pontificale, servito
in modo inappuntabile dagli allievi della scuola
e dal personale del vicino studentato filosofico
teologico, il quale svolse in chiesa e anche alla
tornata accademica con fine senso d'arte un ma-
gnifico programma musicale. Vi assistettero il
Sindaco deUa circoscrizione cd altre autorità
locali; rappresentanze della R. Ambasciata
d'Italia a Tokyo; dei Gesuiti, dei Marianisti,
dei Paolini, della stampa cattolica; un buon
gruppo di Cooperatori salesiani, e, cosa per
noi graditissima, significantissima, una tren-
tina di capi famiglia del vicinato. I discorsi
espressero soprattutto riconoscenza ed augurio
perchè la scuola, intitolata al più granùc edu-
catore moderno, possa emanare per la gioventù
ivi educata ed irradiare per molti, assai lontano,
Juce e calore di bene; perchè nei pacifici pro-
blemi del lavoro riesca a forgiare anime che
non si fermino alla materialità della vita, ma
si elev.ino alla sua più alta spiritualità; perchè
infine la nuova chiesa, << Casa di Dio ,, tenga
lontano dalla scuola ogni male, e stenda la sua
benefica azione per mezzo del Santo protet-
tore anche sulle ampie circoscrizioni civili
in cui è costruita la scuola. I bravi pagani pre-
senti non potevano sintetizzare meglio di cosi
lo scopo di un istituto religioso-educativo inti-
tolato a Don Bosco.
li giorno seguente fu destinato ad una festa
famigliare per onorare il munifico benefattore
delle Opere salesiane in Giappone S. E. il Cav.
Auriti, R. Ambasciatore d'Italia a Tokyo. Giun-
to alla scuola accompagnato dal conte Macchi
di Cellere, ascoltò il saluto degli allievi e dei
superiori riboccante di riconoscenza e di pro-
positi di nuovo slancio di operosità; poi si degnò
di assistere allo scoprimento di una lapide-ri-
cordo della sua carità. Visitata quindi la scuola,
passò un'oretta in intima familiarità tra i figli
di D. Bosco, che cogli allievi vollero ridire in
una ben riuscita accademia musico-letteraria
a S. E. la lom imperitura riconoscenza, assi-
curare le loro preghiere, e formulare i più
lieti auguri per il prospero successo delle
delicate mansioni affidate alla sua sagace la-
boriosità.
Le feste si conclusero con una messa di
suffragio per i soldati morti in guerra.
Ora il bravo D. Margiaria, cui si deve la
massima parte dell'organizzazione della scuola
professionale, insieme agli altri infaticabili con-
fratelli, può guardare più serenamente incontro
all'avvenire. Oh, il protettore della nuova chiesa
e della scuola, il nostro caro D. Bosco, ci aiu-
terà davvero a lavorare col suo spirito a vantag-
- gio della gioventù giapponese!
17
-

2.7 Page 17

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GIAPPONE - Dall'filto: Beppu. - Dopo la fes1a ad onore della Beata Mau.arcllo. -Toklo. - Dopo l'Inaugurazione
della chJesa e del nuovi locali. - S. E. l'Arclv. Mon•. Dol liane U primo pontUlcale nella chiesa di S. G. Bosco.
--- ---

2.8 Page 18

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l\\fa, è proprio vero che non c'è rosa senza
ASSAM
, i:.pma...
l\\Ientre si svol11;evano le feste a Tokyo, un
terribile tifone si scatenò su ì\\Iiyazaki e din-
Resoconto annuale .
torni. Le descrizioni lette già altre volte sul
flql/mino di uno dei non pochi flagelli che tor-
Rr'IJ.mo Signor Don Ricaldone,
mentano le regioni dell'estremo oriente, mi ho il piacere di inviarle il resoconto annuale
dispensano dal ripetere quanto è noto: raffiche del bene compiuto in Assam nell'anno 1938-39.
impetuose di ,·ento, rovesci di pioggia, susse- La Chiesa cli Dio in que'lla immensa regione
guente de,iazionc e straripamento di fiumi a può CSS4.'rc paragonata alla p1ant1cella germo-
rc~ime torrenziale con devastazione di ogni co:.a
sulla linea del pcrcon,o. Danni nella viabilità,
nelle costruzioni, nei raccolù, ne-Ile persone:
non mancarono feriti e morti... Quadro terri-
ficante! Fiat t•oluntas Dà! La bcni~ità della
Pron·idcnza risparmiè1 le nostre povere resi-
denze e le porsone. Tegole asportate, piante ·
divelte, p "oggia in casa; ma tutti salvi I ~e uscì
danneggiata più di nme l'incipiente colonia a-
gricola ch'ebbe In st.1lla :;coperchiata, abbattute
del tutto le tettoic-magazzeno, climezzati i
raccolti... Dominus drdit, Domùms abstttlit....
Sit 11omen Domini br11edictm11! Poteva essere
ben peggio! E l'hanno esperimentato i nostri
cari Seminaristi, che in squadra lavorarono
un'intera giornata in un paese vicino a :\\[iya-
zaki per aiutare la popolazione della zona più
banuta dal tifone: distruzione di ettsc, inon-
dazioni, campi ubertosi, proprio nell'epoca del
raccolto del riso, coperti di sabbiu, di melm'l,
di pietre... lo tnczzo agli effetti di qucste con-
vulsioni della natura che venivo dolorosamente
contemplando, pensavo ai tifoni ben più peri-
colosi che Ìn\\'cstono in pieno e fanno affondare
tra la melma e I i,a,;si tante povere anime...
E allor.i? Ecco una delle necessità cui de\\'e
assoggettarsi il ì\\lissionario, specie nelle regioni
dell'estremo oriente, e, povero lui ! se non sa Toklo.• I no~trl alunn i a u orn o a l loro ben e(a11or,
capirla e adattar--i: cominciare da capo... ri-
Il MJnistro d'llallo S E. Auritl.
costruire... dissodare... e non una sola \\'Olta...
campi biondeggiami di messe, costati anni di gliata dal granello di senapa che cre~ce lenta,
lavoro sacrificato... distruzione immediata... lenta, e distende i suoi benefici rami. Soffiano,
seme lanciato a piene mani... frutto att1.-so in è vero, i venti furiosi che cercano di schian-
patwntia... Cosl pci terremoti, per gli incendi, tarla, c'è chi semina il loRlio in mezzo al grano;
pei tifoni, per le malattie ! cosl nel campo del- ma la Chiesa che soffre, combatte e spera,
1'aposrolato per gli ostacoli che si incontrano! continua il suo lavoro. Le difficoltà, le pc~c-
J buoni superiori, gli amici lontani, i nostri cuzioni, gli insucccs..'li che accompagnano i
cari Cooperatori pn:ghino per noi, preghino banditori della buona novella, ci dicono che
preghino molto per noi, preghino sempre per il grano di frumento, per germogliare, <leve
noi. Ci benedica tutti, amato padre, e special- morire.
mente chi si profossn come figlio
Se consideriamo il piccolo numero dei cat-
aff.mo in G. C.
Tokio, 15-x-1939.
tolici (61.000, confusi in mezzo a 8.000.000
di non credenti), i sacrifici di tante anime che
non ri:.panniano fatiche per l'awnenro del
:\\lons. YJNCEXZO Cr,uTT1
regno di Dio, il nostro zelo che vorrebbe in
un solo amplesso stringere tutti a Gesù Cristo,
Pnfetto Apostol,co di ,lli'yazaki.
- ed è for7.atamente chiuso in stretti confini,
19

2.9 Page 19

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il resoconto risulta forse un po' meschino. Ma Tra le opere compiute sono da rilevare:
avviene del regno di Dio come di un uomo che 1) L'as.qcstamento della· residenza missiona-
getta il « seme in terra e dormt: la notte e s'alza ria di Barpcta, nella vallata del Bramaputra: una
il giorno, e intamo il seme germina e cresce casa in muratura, con una graziosa cappella.
senza che egli sappia come>•. Allora si com- 2) L'erezione di una bella chiesa in cemento
prende che nel campo delle missioni bisogna ad onore del Sacro Cuore; a Dibnagarh, il
aver costanza fino alla fine, e seminare, semi- centro del più vasto distretto della Missione.
nare sempre. Il fomlue e consolidare la Chiesa Sarà benedetta nel mese di novembre.
mm è opera di un giorno.
3) La costi-uzion~ della casa delle Figlie
di l\\laria Ausiliatrice a
l\\Iawlai (Shillong), con
scuola diurna, oratorio,
visita agli amm.ilati, ecc.
4) La prosecuzione
dei lavori per la siste-
mazione del nostro Stu-
dentato Teologico Sa-
lesiano in l\\Iawlai (Shil-
long): fabbricato moder-
no e antisismico in ce-
mento armato, che ha ri-
chiesto molto tempo e
denaro per la scarsezza
dei mezzi, ùi materiale
e di operai esperti in
t..'ll genere di lavoro.
In Shillong la maggior
parte degli edifici, sono
costruiti con armatura
in legno. Lo Studen-
Assam. Musica Nagas.
tato Teologico Salesia-
no, che sta per essere
Perciò, noi rendiamo grazie a Dio per il ultimato nelle sue linee eleganti e semplici, fa
bene compiuto nell'anno decorso ed esten- figurar degnamente la missione cattolica anche
diamo il nostro più fervido ringraziamento ai nel movimento edilizio. Ma quello che a noi
nostri Cooperatori, che colla carità d.::Ue loro su più a cuore è l'edificio morale della Chiesa,
preghiere e delle loro offerte ci hanno permesso l'istruzione e il rafforzamento nella fede dei
di continuare l'apostolato missionario.
nostri cristiani. Dallo specchietto comparativo
Ecco la messe tradotta in cifre:
avrà notato una diminuzione nel numero dei
battesimi di a<lulti. La ragione si è che ab-
ANNO
ANNO biamo prolungato il periodo del catecumenato
1937-38 1938-39 e manchiamo di catechisti per istruire e gui-
Battesimi di adulti
Battes. di infanLi di infedeli
Battes. di infanti di cristiani
Battesimi in articulo mortis
2.859
945
r.932
616
2.532
627
2.222
642
dare i neofiti.
Le comunità cristiane, sparse in un territorio
vasto come l'Italia settentrionale, sono più di
800. Sono come piccole cellule cristiane, che
hanno bisogno di visite periodiche da parte
TOTALE 6.532
6.023 degli apostoli di Gesù Cristo. La carta geo-
grafica del!'Assam è ormai intersecata in ogni
Sacerdoti
Nwnero cattolici
Numero cat~cumrni
Comunioni
Confessioni
Matrimoni
,...
- - Catechisti
20
31
59.636
4.051
366.025
157.769
602
463
35
61.393
2·957
392.501
146.352
650
475
direzione dai sentieri percorsi dai missionari
di Cristo (1). La varietà delle lingue, fra tribù
tanto numerose, gli scarsi mezzi di comunica-
zione, sono ostacoli non indifferenti a un lavoro
organizzato, uniforme, e quindi più fruttuoso.
Come può il missionario, sobbarcarsi all'im-
( r) Vi sono n1i.,sion:u-i che cont=o 200 gio.rn!ltc mis-
•ionarie 11ll'1mno: scmr,.-c in cammino.

2.10 Page 20

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mane fatica se non è coadiuvato da catechisti,
che lavorino con spirito di fede, e che nello
stesso tempo siano adeguatamente n:trihuiù?
tt Dateci buoni catechjstil è il griJo di ogni
missionario in As~m. Un buon catechista,
"uol dire una nuova comunità, nuovi bane-
simi, nuove pacifiche conquiste nel regno dèllc
anime. La messe i: molta: mancano i mietitori.
Abbiamo grà alcuni benefattori e qualche
associazione che mantengono il loro catechista
in qualche ,•ilh1ggio assamcse. Ogni catechista
ci costa in media cir-::1 L. it. 70 al mese. Noi
naturalmcnto insistiamo perchè anche i cri-
stiani contribuiscano a sovvenire alla ni.-cc~ità
<lella Chiesa; m·1 cs.'li sono poveri, e non pos-
sono dare che l'obolo della vcdov.1. I ..\\ miseria
di certi J1strctti, aµgravata da inondazioni, sic-
cità, epidemie, è l,tgrimernlc e fa sfollare la
povera gente in cerca di posti miglmri e di
lavoro n•.•1 grossi centri. Le opere di ni1sistcnza
socia.le sono quindi d'importanza :is:ml111a. Il
misJionario non si limita a pred11.-.are il Van-
gelo, m.1 estende la sua attività al pcrfcz.ona-
mento materiale, morale, intcllettu1lc dei cri-
~tiani. S1 cerca di formare un elemento set:lto
col mandare giovani alle univen;itl1 a conseguire
titoli accndcmici perchè possano pot ocruparc
posti d i respons:ibilità nel loro paese cd accre-
scere il prcstig o della Chiesa. GiO\\'a notare
che tulla l'istmzionc universitaria nella capi-
tale dell'Ass:nn è nelle mani della missione
cattolica e i risultati ottenuti negli esami del-
l'Univen.ità di Calcutta oono fra i più brillanti
dell'India. Per il nuovo anno, uhbcdendtl al
s110 desider,o, intendiamo anche noi lanciare
una camp.1gna catechistica. 1ntcnsifichcremo
l'istruzione religiosa, indicendo gare catechi-
stiche che fonncranno la caratteristica delle
riunioni annuali nei differenti distretti.
Il Vescovo é ,mcora senza casa e senza catte-
drale. Preghi.uno il Signore che ci aiuti anche
in questi), c.:ome e quando vorrà.
L·anno 1940 segna il cinquantenario della
erezione ddl'.\\ss:un a missione indipendente.
Difat i, i missionari tedeschi della Società del
Divin Salvatore, arrivarono a Sh1llong proprio
nel 1890 cd iniziarono quell'eroico l:noro d1
pionieri che ha cl:ito così sicure basi alla santa
Chiesa. È una data cara, che commemoreremo
con solcnnit11 per innalzare a Dio l'inno della
nconoscenza e per ricordare coloro che hanno
seminato e la\\or.tto dove noi ora già pos:;iamo
raccogliere. Ci benedica e mi cn.:da, per tutti,
Suo de\\.mo in G. C.
Shil/011g, 3-lx-1939.
4 STEFANO Fr•RRANDO
Vrscovo di Shillcmg.
Lettera di D. Giulivo ai giovani.
Carissimi,
il 31 marzo dello sc<>rso tnmo pt·riva a Rfc/1/ù,
mo/ ftl teklt mburgo, in 1m inrid1111.t· di volo, ,1
capitano d1•ll'at·iazione. grr11111m'c11 barone Ro-
dolfo t'Qll J'1orum, 11011 ancoro lro1la11U'. Avei·a
compirtto t•oli di primato i11 Africa (1937), in
Amerira (1938), '"'/l'Estmno Ori.mie {r939),
co1up1istm1d<> al mo 110111e di l,ondor-Flicgcr
e t1ll'trvu1::imw dl'i s110 paese lmgnfama nel mondo.
Di l11i srrim•ro i fogli ditJCl'Stllli di Passavia
I' di Bamberga, in fede dt lit <1/lesta-::io11i dd SllfJ
pan-oco ,\\l,ms. I':ggersdorfrr: - La mfl vita fu
sempre ,frolla al Cido. Nti moi ,·oli più ardili
co11u 11rllr quotùlitmr nrrdt":ioni dr/lo stta J,é-
ri.colosa pr<>fl'ssi<mr, il ,1fortw, , ra cr1111pl'fU'lroto
dello spiriti> 1v,111!felico dt·I sacrificio per il bene
altmi {G1ov. XV, 13) e si c,msidt'Tava ù, volo
verso Crislc>: ,, obviam Christo in a1;r.1 » {I
TE.Ss. IV, 17). Egli visse fuh·le alle tradi'::iorri
dei suoi padri. da rattc,lico profo11damenJe cr:t:-
drntr, di uria t.ò più tt11ica che ra ·a.
Alouhro delll' Congrtgazioni marùme, sl11-
de11tc calluliro, si co,,sideratJt, i11 t11lte /.e sue im-
prese snupre al servi:::io di Dio. Non trmct•a la
morie, f,dt111te 1Ltlla volontà di Dio. Prima d'og11i
volo d'i111porta11::a si accostfJ'Va aliti sa11ta Co11111-
11W1U', e dalla Comunione fnqu111le alli11gl"va la
serrnità e il cortl{',gio che lo rHuo alehrl'. Nd
suo diorfo si tnJfJ01u1w registrate co11 dt'f:ota sem-
plitìttì tutù: Il' date ddk SUI' Co11n,ij,mi. Ncssr1,na
distmi:a lo trnttr,me mai dal raggitmgne 1ulle
domt•111'clu e frste la chil'Sa, pt'T' assistere alla
lvhssa; e quando si trffl'OVfl a Kleeherg, sua
patrio, si acwmpagmrva ai ctmtudiui del paese
nel cammino alla china, che fu pure l'ultimo suo
cammmo. !:.'gli ha atlrm1trtalo i cii li, /11/gido e
veloce comi mw met, ora, ma il mo rae,,rio n·mlllU'
ml/e 11ostr1 111111ti• .Vell'ulti11111 t·ulo rrzdde a terra
solt1mto il mo curpo; l'a11i111a si librn '<-'t-rso il
Cirli>, i11rontro a Cn'sto prr le fl"' dt•II'aria •·
Mfri cari, 'l.'i'. offro qw sto fulgidu esrmpi.o tll-
l'i11i::io dr/ mw•vo 011110 che vi tmg,tro ver1J11w111c
felicr t ftcmulo tM!e più btlle ro11q11ist1· ,u•/lr arti,
nella uimzo t tu-Ila virtù. Sappiaf1-t,·i ispirare
alla condotta cristiana di qutslu assu rsrmplare
dcll'mJia::imu e lihreri te miclw la vostra gim:z-
m:z:n OJ pi,i p,m r più subl1111i 't'oli, ai più rroici
ard1111t11li d, Ila t1ita.
Vostro aff.mo
- - DoN G1uL1vo.
21

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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Crociata missionaria
Borse complete.
Bor<0 S. GIOr'.l.\\'.\\I B ITTIST.-1 e S. TERESA
DEL BA.\\IB/\\'O GESl', a cura di tre p,e per-
i;one.
Borsa FR.-L\\'SOSI .l1O.\\'S. LUIGI - Somma
prce.: 11250 - In onore di $. Genn11m, 8000 -
In onore di S. F1tuqtino1 613 - In onore di S.
Ro~nli,1. 18+ - Tot. L . 20047.
Bor,,.n GIASXJ.\\'l E.\\1/Ll.-l - l:>omma prcc.:
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sccnti per graua rice,,1tJ, 2000 '\\ '\\ , 3000
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- TM. L. 8999. 90.
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L. 400.
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prc~.· 16415
Aliwrti (;iuhd, 50
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Prof. Michele, 140 - Tani:ona Eu~em,1, 50 -
Tot. L. 16655.
Borsa BE.-lT.-1 .ll . lRl.l M IZZ.-lRELLO - Som-
m.1 prcc.: 2837 - CJmcrn Colombo, so - Tot.
L. 2!187.
Bors11 BELTRAJ,1/ DON Al\\:DREA (4') Somma
prcc.: H8o - C. D. L. Il., s - .\\. D. C. L.,
22,20 - Tot. I.. 3507.20.
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Prof Gino Bcrnoeco Somma prcc.: 7506,85
Prof. G. Bemoc:co, 25 - Anna ;,.,111!!1{iolini,
100 Cian111n1 Guido, 50 - Tnt. I.. 7681,85.
8,mu IJ/,-1.i\\'DINO G/Of'.·IY.VJ - Smnmu prec.:
3215 - Anna Picco ved. Blandmo, 50 - Tot.
I,, 32(>5.
Borsa C.-lLTABI.·1.YO ROSARIO. 11 cuni di !:>anta
'\\icolusi - Pt"imo nir..amento L. 500.
Borsa COSTAJIAG.\\'.J JIOSS. GJ.-lC0.\\10 (2)
- Somma prec.: 631 - Fusero Domenica 100
- Tut. L. 731.
Borsn DAL NEGRO J\\/0\\'S. GJCJi".IN,VI -
Somma prec.: 4154,50 - Locatelh Anno, s -
::-.;, N., 10 - Unione S. Spirito, 25 - ,. N., 30
- ~t.1ria Peratoner, 24 - :-.. :\\:., 30 - Tot.
L. 4278,3"0.
Borsa Dll'JSA PROfTII)F.SZ.1- Somma prec.:
9543,50 - C. D. L. B., s - .Doinc Fiorenza,
30 - Ciucchi Maria e Guido, rs - Zanon F'or-
1unota, 20 - l\\1. T. n., 100 - Brunn l~rmelinda,
-10 -
Bogjionc FrunCl"ICO, 40 -
- 22
T,,t L. 9763,50.
Bor,;a DOGLlr1.VI C.-ll'. GIUSEPPE, a cura
PoT.Zi Francesco - Somma prec.: 5876,50 -
C. O. L. B., 5 - Simonetta Mnrio, 25 - l\\Ia.
sern Francesco, 10 - P. F., 100 - Rcmondini
Pietro e un gruppo d i u allievi, 1 so Tot. Lire
6166,50.
Bol"'n DON BOSCO EDUCATORE (-+"l - Som-
ma prec.: 4221,50 - C. D. L. D., 5 - Rai;:.
Guido Betta, 40 - Martinoni Rosina, 108,20 -
Tot. L. 4374,70.
.
Borsa DON BOSCO PROTETTORI.-: DE{ GIO-
V.INI - Sommo prec.: 6954 - C. D. L. B.,
5 - Venturelli C. B., 50 - '.\\laria C:immino,
10 Tot. L. 701().
Dor..a DO.\\' BOSCO SALT"A.TE J ,\\OSTRI FI-
GI.I (2') - Sommo prcc.; 6273,50 - Gui:?liel-
mmi ì\\foria, 20 - Viuorin Lazzerini, 10 - Tot.
L. 6303.50.
Thmm GA.lTBA C mD. GIUSEPPE - Somma
prt·c.: 1220 - C. D L. B., 5 - T/11. L. 1.225.
Bor.ia GARXERO CES. lRE - Somma prec..
3835 - C. D. L. Il., 5 - Tot. L. 3840.
Borsa GES(.:.•1.1.-tRI I AUSILIATRJrF., DO.V
JJOSCO (31)
Somma prec.: 91-14
N. K,
Berg.11no, 200 - Antonia Guzzo, Columbus,
21 2 - Bellomo Domenico, ,5
'\\e,·issario
Fr.mce,,ca, 4 - T ot. L. 9575.
Bor,1;1 GIUBILEO E RlCOSCILI,17.JOVE -
Summa prec.: 4080 Dott. Fruncc-,,ro C.1s~l-
borc, 30 - T'>t. I.. 4110.
Bors,i GLI EDUCATORI nL LORO S.-1.\\'TO,
u curn ddJ'ln11. Comm. A. Bianchi, presidcntcJ
ddl'Unione Don Bosco fro gli insl'gnanu - Som-
m.1 prec.: 6o34.35 Gnlleani Ciov.1nno, 5 -
S1ccardi Vesta, s ~osenzo Sofia, 8 Tor-
cclii ~lAria, 3 - Lut'>O Lu~-ea Tere.~n. 10 - Dall-
J}Ontc, CarnJca, Fihpp1, Bigotti e Puve;;i, 5 -
Prol. G. l'\\foreno, pitto1·e, 12 - Bsnnch, Nun-
Zlll, 15 - Borl'(it11li Prof. l\\1clnnio, 3 - Franchi
Pmf. fnnocem.a, 10 Ardizzoin Gnvinelli Rina.
s - Dellnchà A. '.\\t , 3 - Branca Amahn, 3 -
13uc!ro Candida, 2 - Vi11longo, 2 - \\'alletti
A \\I, s - '.\\lar...n110 Perrillo '.\\I., 3 - Porti-
glut11 Piera, 3 - Calos~o Annunzinta, r - Grnr•
1.iroln Angelo, s - Rolundo Perino r.. e T., ro
Vnnzagh.i Prof. Cnv. Uff.· O. e 81g.rn, 5 -
s !\\Inietto l'.'Iariu, 1
Gnllca PoUioni, s Du-
\\i">O Prot. A., 5 Roddlone Prof. .\\[. P., 10 -
<.er1(1ni Angela, so - \\lalcno :\\-farsa, 10 - M.
'.\\I , 100 - Barbnno Dot1;. :\\t 5 - C,rnttarola
An~da, 20 - l\\1. \\I, <.:. A., 50 - Don Bramoso,
10 - Dotto ~lnriu, -1 Dotto Lino, -1- - Dc Lè,·e
!\\!uria, 4 - Bianchi l'sunzin, 4 - &ndi M.,
J - Torretta Amalia, r - VallettL A. 1\\1., 2 -
l~ro CnndiJa, s - Viglongo Santunriclo, s -
'.\\loreno Prof. p1ttor G., 10 - G. Polliolh e fa-
nui:ilia, 20 - ~lattucci, s - X~ri L. L., s
FreMa C.1rp1gnano, 5 - Q. Dott. T., roo
BvrginJli Prof. 1-lclania, z - Codc,"llrn Then, 2z
Malt:tto :Mario, 30 - :\\:egri Lodovic,1, 5
!\\. ~-. 1 - N. N., 10 Tot. L. 6684,35.

3.2 Page 22

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NECROLOGIO
Salesiani defunti:
BERTOLÉ CARLO FELICE, coad. da Torino,
t a Faenza (Ravenna) il 18-x-1939 a 88 anni,
Di nobile famiglia torinese, entrò nell'Oratorio
nel r88o e, fouosi salesiano, visse a fianco di Don
&>sco negli ultimi anni ddlu vita del Santo, lieto
di potergli prcsrnre i suoi servigi in segreteria. Dal
1888 al 1904 lavorò nelle nostre ca.se di Sampier•
dnrena, Torino e Mathi, finchè fondò a Faenza la
libreria salt:siana che de\\OC alla sua :1bilità ed al suo
spirito religioso, il suo prcstii;tio e la sua fioritura.
ANDINI DIONIGI ANGELO, coad. da San
r Giuliano Milanese (Mila.no), o Torino (Oratorio)
il 12-x1- 1939 a 77 anni.
Accolto da Don Bosco nell'Oratorio di Torino
e nella Società Salesiana, trascorse tutto la suo viro
alla Casa-madre, modello di pietà, di osserv-Jnza
religiosa, di laboriosità, di spirito di sacrificio e di
apostolato ai nostri Coadiutori. Per più di 50 anni
attese all'insegnom1:nto del Catechismo nel primo
Oratorio Festivo cd alla cura delle Compagnie re-
ligiose tra gli esterni e tra gli interni artigiani su-
scitando preziose vocazioni e catti\\'undosi la stima
e l'affetto di nmi.
FERCAUTEREN D. CARLO, sac. da Gand
(Belgio), t Betlemme (Palestina) il 7-x-1939 a 74
anni.
Condotto giovinetto dal Can. Belloni in Pale-
stin.1, fu awiato al sacerdozio nel Patriarcato di
Gerusalemme e si consacrò totalmente alla cura
degli orfanelli raccolti à Betlemme dall'Uomo di
Dio. Quando nel T896 il Can. Belloni si fece sai.e-
siano ed affidò la Sllll opera alla nosrra Co114,,rrega-
zione, D. C.1rlo fu dei nostri e continuò ad espli-
care il s uo zelo nelle varie nostre Case di Pale.~tina.
per chiudere i suoi giorni nella prediletta Betlemme.
BA.GLIETTO D. CRISTOFORO, sac. da Bue-
nos Aires (Argentina), t ivi il 16-vw-1939 a 69 annj.
Formato dai primj Salesiani sbarcati in Ar'gcn-
tina acquistò il vero spirito di Don Bosco e nelle
djverse Case di quella nazione seppe educare Ot•
timi maestri cd assistenti, osservanti delle Regole
e zelanti della salvèZZa delle anime.
RUSEK D. GIOVANNI, sac. da Kossocica (Po-
lonia), t il 22-vn-1939 a Talea (Cile) a 67 anni.
Fatti gli studi in Italìa, parti per le missioni e
svolse il Sllcro ministero specialmente fra i nostri
emigraci in Argentina e nel Cile, mentre attendeva
alla cura delle anime nelJe nostre chiese pubbliche.
MIGLJ/.IVACCA D. GIUSEPPE, sac. da Pa-
derno (Cremomt), t a bordo del Fella il 18-vr1-1939
a 56 anni.
La morte lo sorpre.~e sul piroscafo mentre tor-
nava in Italia. Era partito ancor chierico per le
Repubbliche dd Centro Americn e San Salvador
e, fatto sacerdote, fu presto preposto alla direzione
dei npstri collegi per cui aveva attitudini spiccate.
Ma estendeva il suo zelo ovunque potesse far del
bene nUc anime, dedicandOlli s()prattutto alle masse
operaie fra cui meritò il titolo di amico degli ope-
rai•·
GAROFOLI D. GTUSEPPE MARIA, snc. da
Bahia Bianca (Argentina), t a Viedma (Argentina)
il 28-rv-1939 a 51 anni.
Esercitò il suo zelo soprattutto negli Oratori fc.
stivi e nella cura delle anime col sacro ministero
improntato feddmcnte allo spirito di D. Bosce>.
RANOGLIO D. GIO. BATT., sac. da Palestro
(Pavia), t ad Avana (Cuba) il 17-v111-r939 a 73 anni.
Senti la vocazione salesiana in età avanzata; ma si
offerse nnro al Signore prodigando l'opera su.a ndlc
nostre Case del Messico, della C,ùifornia e di Cuba,
appre:-:zatissimo pel sacro ministero e per fa dirc:-
zione spirituale.
IACCARlNO D. MICHELE, sac. da Meta di
Sorrento (Napoli), t a Piano di Sorrento (Napoli)
il 20-vm-1939 a 70 anni.
Già licenziato nU'fstimto Nautico, senti la vocazione
~n.lcsianu e, raggiunto il sacerdozio, laureato in
Scienze Fisiche e J\\rlatcmatiche, spese tutta L1 sua
vira nell'insegnamento e nell'esercizio del sacro mi-
nistero.
BUS.ll,t ARTURO, coad. da Falcade (Belluno),
t nel sanatorio di Arco (Trento) il 4-x-1939 a 30
anni.
GRAS,VUGG GIOVANNI, coad. da March-
t rring (Germania), a Santa Tecla (El Salvador)
il 16-v1-1939 a 66 anni.
GUERRA NICO."vlEDE eh., da Tornquist (Ar-
gentina), t a Cdrd.oba (Argentine) il 28-vit- 1939 a
25 anni.
PINELLA SALVATORE, eh. da Cammaratn
(Agrigento), t a San Gregorio (Catania) iJ 20-xx-1939
a 19 anni.
Cooperatori defunti:
BIANCO ANTONIO GIOVANNI t a Torino
il 6-vm-1939.
Allievo di Don Francesia ali'Oratorio, consci vò
sempre una profonda venerazione per Don Bosco
e, serbandosi fedele all'educazione ricevuta, di-
venne un esemplare cittadino ed un fervente Coo-
peratore salesiano.
CUNIBO SALVATORE PIETRO t ad Ara-
gona (Agrigento), il 19-X-T939 a 64 anni.
Ottimo cittadino, fervente cattolico ed affezio-
nato Cooperatore, curò l'educazione cristiana della
numerosa figliolanza e fu ben lieto di dare alla So•
cict.\\ So.Jesiana due dei suoi figlioJj.
23

3.3 Page 23

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MONS. CA1V. GIOVANNI CIANl t a Bel-
luno il 24-x-1939 e 57 anni.
Colla nobiltà dei natali sortl la vocazione al sn-
C<lrdozio che fece di lui wi apostolo dell'educa-
zione cristiana. Decurione dei Cooperatori, pro-
digò le sue doti di mente e di cuore, colla più nf-
fetruosa assistenza, all'incn:mento dcll'Opera sale-
siana in Belluno. Devotissimo di Don Bosco, ne
propagò il cult.o con ammirahile zelo e ne adottò
il sistema nell'educazione della g10verttù che sa-
pe,'ll entusiasmare di fervore eucaristico e di pi.otà
mariana.
CLOT CAROLINA ucd. UGHETTO t a l\\lath,
il 12-Xl-tt)39 a 82 anni di età.
Anima eletta, cuore generoso e fervente Coope-
ratrice, offerse al Signore un fo,:lio nella Società
di S. Giuseppe e due nella Società Salesian.11.
Altri Cooperatori defunti:
Andrina Felicina, Cnluso (Aosta) - J.larberis Don
Luigi, Tonco (Asti) - Bergadano Massimo, Jl,J,wlia110
A/fiori (Cuneo) - Dertarclli Giulia, [(.lll)ereto (Trent\\/)
- Bortolotti Perotci Maria, Trento - Berton,; Erne-
~to, B11ssofe110 (Torino) - Bossi Cav. Carlo, Bustn
Arsi::no (Varese) - Bosticco Virginia, S. D(lmia110
d'mti - 81 una Lucia, Campo Canavese (Aosta) •
Bucci Dott. Giuseppe, Ferrara - Capuccìo Jng.
Vincenzo, Torino - Carbonari Cev. Giovnnni, Roma
- Cavedon Caterina, Schio (Vicenz.n) - Cavi1,rioli
l\\fari.anna, Borgom(J11ero (Novnra) - Chasseur Ema-
nuele, S. BarLhrlemy (Aosta) - Colombntto Fran-
cesco, Oglinniro (Torino) - Colombatto Cua l\\l:J-
ria, Oglinniro (Torino) - Coti Can. Annibale, Crema
(Cremona) - De Giorgi Addolorarn, S. Cesario
(Lecce - De Munari Afossandro, Schio (Vicenza)
- Donati Luigin, Nebbiuno (Novara) - Do\\'tiri Paolo,
Zelota (Pavia) - Focacci Giovanni, .t1.mborzaseo (Ge-
nova) - lnverardJ Caterina, Barghe (Brescia) - L:1-
piccirella Salvatore, Ceritjnola (Fowa) - Lombardi
Teresa, lvlom::a (Milano) - J\\,1alasornma Vincenzo,
Napoli - :\\-Ialesani Teresa, Veronella (Verona) •
Marino Giovanni, Castiglio11e Ti11ella (Cuneo) -
ì\\.laz-✓.ah Clementina. Pegog11agt1 (l\\llantovn) - N'C-
gri Giacinto, Torino - Nodari Don A,ngelo, Fiorm,o
al Serio (Bergamo) - Oberti Colomba, S. Pelle-
gri110 (Bergamo) - Pescio Bertolani Mafalùa, Bn-
si/e(l (Svizzera) - Piffari Settimio, R11ba110 (Bolo-
gna) - Rlnaldi Giuseppina fu Pasquale, Ltì Nlon-
(errato (Ale$sandria) - TI.ovati Teresa ved. Lom-
bardi, Mo11::11 (l'vlilano) - Santi Antonio, Castl!i
Vis,-ardo (Terni) - Sciarlò Vincenzinn, S. Cesario
(Lecce) - Spinucci Antonio, Sutri (Viterbo) - Toc-
chetti D. Francesco, Godega - Vigliani Marghe-
rita, Ponderano (Vercelli).
TESORO SPIRITUALE
CONDIZIONI
Cooperatori che, confessati e romwlÌcati, VISI•
tnno una chiesa o pubblica cappella (i Religiosi e
le Religiose, la loro cappella privata) e quivi pre-
gano secondo l'intenzione del Sommo Pontefi<:<!
possono acquistare:
L'INDULGENZA PLENARlA
1) :N'eJ giorno in cui dànno il nome alla Pia Unione
dei Cooperatori.
per essere iscritti ali'Unione
dei Cooperatori Salesiani.
Ricordiumo che per essere Cooperlllori Salesia1Li
non basta btmefic(l.re in q1m!rmque modo le Opere n
le !vlissio11i Salesiane; ma occorre essere ufficialmente
iscritti 11ell'eltt1co dei Ct>operatori. Solo cos) si pos-
sono godere i favori sp,rit11ali concessi dalla Chi&ll
alla Famiglia Snler,ùma.
LE CONDIZIONI SONO:
2.) Nel giorno in cui per la prima volta si consa-
1. Età non minore di 16 anni.
crano al Sacro Cuore cli Gesù.
2. Godere buona reputazione religiosa e civile.
3) Tutte le volte che per otto giorni continui at-
tendono a~li Esercizi spirituali.
4) !11 pur,to di morte se, confessati e comunicati, o
almeno contriti, invocheranno divotamente il
Santissimo Xome di Gesù, colla bocca, se p0-
tranno, od almeno col cuore.
3. Essere in grado di promuovere, o pe.r sè o
per mczw di altri, con preghiere, offerte o lavori,
lt Opere e le Missioni della Pia Società Salesiana.
L'Unione non lega alcuno in coscicn7.a, e per-
ciò vi possono partecipare le famiglie secolari e
religiose; gli istituti o collegi, per mezzo dei ri-
spenivi genitori o superiori.
NEL MES!l DI GENNAIO:
r) Il giomo , - Circoncisione di N. S.
2) li giorno 2 - SS. Nome di Gesù.
3) li itiomo 6 - Epifania.
4) li giorno I S Cattedra cli S. Pietro in Roana.
5) li grnmo 23 Sposalizio della B. Vergine.
6) T1 giorno 2.5 Conversione di S. Paolo.
7) Il giorno 2.9 - S. Francesco di Sales.
All'atto dell'iscrizione, la Società Salesiamt invio
il Diploma .regolamento.
Chi pertanto desidera ascriversi tra i Cooperatori
Salesiani - ricevere il Bolll'tlino Salesiano - avere
chiarimenti circa le Opere d, Don Bosco - inviare
offerte in loro favore - si rivol;::a al
Rettor Maggiore della Società Salesiana -
Via Cottolengo, N. 32, Torino (109) specificando
bene nome e indirizzo.
- 24
Con permesso de\\l' Autorltà Ecclesiastica. • Tip. S.E.I., Corso Regina Mar_glledla, 1 76
Direllote respons3bile: D. G U ID O FA V J N J . VI;, Cottolengo, 32 • Torino 109