signore, benchè abbia spiccato un salto verso la
sponda , non riuscì a raggiungerla e s' impan-
tanò fino alla cintura ! Siamo corsi tutti , Zan-
chetta, il soldato ed io, per aiutarlo ; egli però
si era già posto in salvo, meno spaventato però
del cavallo, il quale , mortificato forse per aver
getaonlpuVescov,apen
grondante acqua e melma .
Disgrazia volle di più che, essendo la tappa
breve, Monsignore non avea vestito gli stivali,
sicchè trovossi inzuppato tutto sino al midollo .
- Ora che fare? Non avevamo altra roba per
cambiarci! - Torniamo, disse Monsignore , tor-
niamo al canale e laviamoci una seconda volta .
Così ripulite dal fango le scarpe e la sottana
con altr'acqua più chiara, rimontò a cavallo, e
dopo tre ore di marcia, col vento e col sole, si
ritrovò altra volta asciutto . Arrivammo ad una
bella prateria seminata di case e chiusa tra le
sponde del fiume ed un piccolo monticello, detta
perciò Potrero Cerrado, ossia mandria chiusa .
Quivi non sapevamo chi ci avrebbe alloggiati.
Mentre Monsignore andava passo passo, dissemi :
- Tu corri innanzi, e va ad avvisare in tutte
queste capanne che sono giunti i Missionarii, e,
senza farne domanda, accetta l'ospitalità dove ci
verrà offerta. - Caso volle che la prima famiglia
cui mi presentai, fosse quella appunto a noi de-
stinata dalla Provvidenza . Una pia donna chia-
mata Leonarda già sapeva che dovevamo arri-
vare, ed a tal fine aveva combinato con una sua
vicina di offrirci l'alloggio per aver la consola-
zione di ascoltare la santa Messa e fare le sue
divozioni . Di più : aveva preparate alcune fami-
glie di Indii a ricevere il S . Battesimo, altri a
far benedire il loro matrimonio, e altri a disporre
i figliuoli alla confessione .
2 . Quivi passammo due giorni, predicando,
cresimando, battezzando ed amministrando i SS . Sa-
cramenti ad una ventina di persone, tra cui va
notato un pezzo grosso, cui io non aveva potuto
pescare gli anni addietro, ma che Monsignore
seppe abilmente cogliere col fargli una visita
nella sua capanna .
Ei venne poscia con la sua donna a celebrare
il s. matrimonio e colla famiglia per legittimarla .
I nostri buoni ospiti avrebbero voluto preparare
chissà che cosa per Monsignore, e non finivano
di esclamare che, malgrado tutte le loro ricerche,
non avevano potuto trovare nè pane nè vino con
che ossequiarle . - Oh, tranquillatevi, rispondeva
egli, ci avete dato le vostre anime , e che vor-
reste darci ancora? Del resto io vi assicuro che
il vostro riso è del migliore che abbiamo man-
giato, ed il castrato che ci avete cotto, saporitis-
simo, e l'acqua saluberrima del fiume, non la
beve neppure lo Czar di tutte le Russie!
Congedatici da loro , volgemmo i nostri passi
verso altro centro di case detto Esperanza dalla
fertilità del terreno .
3 . Strada facendo, c'incolse altra disgrazia, che
m'indusse a pensare che al diavolo per nulla gu-
stasse la nostra Missione .
La cavalcatura, carica del piccolo bagaglio e
dell'altare portatile, stanca forse ed invidiosa di
vedere i compagni correre leggieri e sciolti da
ogni impiccio, incominciò a saltare e ballare in
modo da gettar tutto al suolo . Il cavallo mon-
tato da Monsignore era piuttosto brioso , e ciò
vedendo prese a sua posta a saltare e ballar :
egli pure, sicchè, non potendosi omai più regger
fermo in arcioni, abbandonò le redini e con un
salto gettossi a terra . Egli, da bravo ginnastico
che fu, cercò bensì di cader dritto, ma nol potè,
impedito dalla staffa !
Lascio pensare a lei, R. Padre , lo spavento
che tutti ci sorprese ! Però , grazie a Dio ed a
Maria Ausiliatrice, Monsignore si trovò come
sostenuto da una mano invisibile, e non si fece
alcun male! Ripreso il cammino, galoppammo
poche ore e giungemmo alla capanna di un Indio
battezzato, col nome e cognome del suo padrino,
chiamato Clemente Nuñez .
Qui passammo due mezze giornate, e mentre
io correva ad avvisare la gente dei dintorni,
Monsignore aveva raccolto una bella corona di
giovanotti ai quali insegnava a farsi il segno di
santa croce, nella stessa guisa che s'insegna
nell'asilo infantile .
Zanchetta intanto scopava e preparava la ca-
panna per ridurla a cattedrale .
Di questa Missione parteciparono i coloni del
vicinato, tra cui una buona famiglia del Vicen-
tino, la quale piangeva in udire Monsignore a
parlare del Santuario di Monte Berico e delle
belle campagne della Lombardia , e dicevano
- Credevamo di venire in America a trovarvi
fortuna ; invece ci accorgiamo ora che lasciammo
il paradiso dei nostri paesi per seppellirci nel-
l'inferno di questi deserti !
E Monsignore : - Avete ragione, ed io non
consiglierei a nessun italiano di lasciare il buon
esempio delle nostre popolazioni per venire a
perdere l'anima sua in queste contrade » .
IV .
1 . Cubanea e coloni italiani - 2 . Una fami-
glia modello - 3 . Morte della nostra Ta-
bita.
1 . Lasciate le pianure dell'Esperanza, ci diri-
gemmo all'altra estesissima ed abbastanza fertile
detta Cubanea , occupata da molte famiglie , la
più parte di Italiani, venuti qui chi da 10, chi da
15 e fin da 20 anni . La famiglia presso cui quasi
sempre ospitalmente sono accolti i Missionarii è
quella di certo Bartolomeo Serra, oriundo dei
dintorni di Bobbio .
2. Questi ci trattò sempre con tutte le atten-
zioni possibili.
La sua buona moglie accolse Monsignore con
grande trasporto di gioia . Cedette la migliore
stanza, e contenta perché finalmente incontrava
chi sapeva risponderle nel dialetto piemontese e
genovese, si dava attorno a preparare le cose
migliori. Estrasse dal forno il pane fresco, arrostì
gli agnelli più grassi, e riuscì a fare un piatto
di tagliarini e ravioli de' più squisiti.
Alla buona donna solo doleva di non avere una
sala od altra stanza ove preparare la mensa, fuor