Direttore con acconcie parole ed infuocate dalla
più ardente carità ; e continuavasi con dotti di-
scorsi di quei professori con scelte composizioni
in prosa e in versi, lette o declamate dagli alunni
d'ognuna delle molte classi di quell'Istituto, dalla
Ia Elementare , alla più alta Liceale . Il mattino
del 22 Messa letta, Comunione generale dei con-
vittori, di tutti gli addetti al Collegio e di molti
dei fedeli accorsivi , durante la quale si esegui-
rono eccellenti tratti di musica sacra . Verso le
ore nove il popolo di Alassio si era riversato sulle
vie e i giovani del Collegio in bell' ordine schie-
rati stavano attendendo il Venerando prelato della
diocesi Mons . Filippo Allegro . Appena apparve la
carrozza vescovile , la gioia erompe , e l' insigne
prelato vi è accolto fra il plauso, le musiche, gli
evviva di tutti . Degnavasi egli passare in Collegio
tutto quel giorno, assistendo nel mattino pontifi-
calmente alla Messa celebrata dal Rev . Prevosto
Teol . Francesco Dellavalle , ed impartendo egli
stesso nella sera la SS . Benedizione col Venerabile .
Nella Chiesa splendidi gli addobbi , sontuosi gli
apparati, classica la musica e maestrevolmente e-
seguita . E qui ricordiamo un bellissimo mottetto
appositamente composto dal maestro di musica del
Collegio, a due cori con accompagnamento di mu-
sica istrumentale e di scelta orchestra la cui ese-
cuzione fu ripetuta alla sera . Ma io ricorderò
sempre la commossione e la gioia provata da me
e da tutti allorche infocati dalle calde parole del
pio panegerista e vivamente compresi dalla reale
presenza di Gesù esposto in Sacramento, si presentò
il Direttore , e in modo solenne consecrava se
stesso, gli alunni, le persone e le cose tutte del
Collegio al Cuore dolcissimo di Gesù! Compiute le
funzioni religiose della sera, il Collegio dava di sè
la più vaga mostra, tutto parato a festa, adorno di
bandiere, di drappi, di stemmi, di fiori e splendente
in ogni parte per cento e cento faci . La giocon-
dissima solennità si chiuse infine colla rappresen-
tazione teatrale dell' Opera « Il Fabbro » melo-
dramma in due atti del M° De-Vecchi felicemente
eseguito dai bravi convittori , nè interrotto che
dalle continue acclamazioni degli spettatori, signori
e popolo accorsovi in numero .
Tale si fu in Alassio la festa del Sacro Cuore
di Gesù la quale se fece paghi e contenti i cuori
di quei buoni giovani e di quanti vi presero parte
lasciando sfogo nell'effondersi dei loro affetti, di
grande contento altresì pensiamo sia tornato a
questo Cuore dolcissimo , il quale sia in eterno
benedetto e sempre, si abbia di simili trionfi . Ad
eternare poi la memoria di sì bel giorno i giovanetti
del Collegio concorsero con vero slancio ad una
questua per provvedere di un acquasantino in marmo
la chiesa nostra del Sacro Cuore di Gesù in Roma
al Castro Pretorio . Furono raccolte oltre L . 300
le quali unite a quelle già offerte questo inverno
a tal fine per l' onomastico del Direttore , alle
obblazioni dei privati informati della cosa , rag-
giungono ormai la somma di circa L .60
UNA PASSEGGIATA AL SANTUARIO DI CREA,
MOLTO REV . SIGNOR DIRETTORE,
Com'ella ben sa, i giovani del Collegio S . Carlo
in Borgo S . Martino, che desiderano passare coi
loro superiori le vacanze autunnali, si recano ogni
anno a villeggiare in Penango, delizioso paesello
sulle colline del Monferrato presso Moncalvo . Colà
uniti con quelli che rimasero del Collegio S . Pio V,
formano come un sol corpo ; e membri di una stessa
famiglia .
Or bene, con questo piccolo nucleo di giovani,
il giorno diciotto di questo mese fummo al San-
tuario di Crea per impetrare la protezione della
SS . Vergine ed insieme per ricrearci in quell'a-
mena passeggiata .
Eravamo partiti molto di buon mattino, ed alle
sette già eravamo giunti e ci riposavamo sotto il
porticato del Santuario, aspettando l'ora stabilita
per ascoltare la S . Messa e dare il nostro affet-
tuoso saluto alla buona Madre Maria .
Il giorno era bellissimo ; amorevoli oltre ogni
nostra aspettazione furono le accoglienze avute
dal M . Rev . Prevosto di Penango D . Giuseppe
Garavelli, che da alcuni giorni si trovava a Crea,
e dai Reverendi Padri Francescani, i quali ci fu-
rono cortesi del locale , della cucina e di quanto
occorreva a noi in quell'occasione . Tutto ci presa-
giva una giornata di gran festa, e non ci ingan
nammo .
I più degli alunni si disponevano per comin-
ciarla bene a ricevere i SS . Sacramenti della
Confessione e della Comunione . Quando ci si an-
nunzia che S . E . Rev .ma Monsignor Nazari di Cala-
biana, Arcivescovo di Milano, desidera di celebrare
egli stesso la S . Messa pel nostro piccolo drap-
pello di circa sessanta persone . Una gioia improv-
visa si diffuse fra tutti . Allora fu un tempestare
di domande da parte dei giovanetti ripieni di ma-
raviglia e contentezza . - Proprio l'Arcivescovo
di Milano diceva l'uno . - Benché sia tanto inol-
trato negli anni, seggiungeva un altro, vuol pren-
dersi tanto incomodo ! - E sì che è di salute
così malferma ! ripigliava un terzo . - Quanto de-
v'essere buono ! esclamavano tutti.
In questo mentre, dato il segnale , ognuno si
recò in chiesa, e all' apparire del Venerando Ve-
gliardo i musici cantarono il mottetto : Sit nomen
Domini benedictum dell'egregio Maestro Monsi-
gnor Cagliero ; ed altri canti eseguirono pure con
maestria durante la Comunione ed alla fine della
S . Messa . Intanto un buon numero di giovani ed
altre persone si accostava a ricevere il Pane de-
gli Angeli con un contegno e fervore veramente
edificante . Ma quello che colmò il nostro contento
si fu dopo la S . Messa, quando contro ogni nostra
aspettazione S . E . degnavasi volgere un affettuoso
discorso ai giovani, ai superiori e al nostro amato
Padre D . Bosco .
Disse com'egli salutava di tutto cuore quella
schiera di giovani in un con i loro superiori, si
perché prostrati dinanzi alla Vergine Santa, le
si dimostravano con quest'atto figliuoli ossequenti,