ebbero la bella sorte di prostrarsi in Genova ai
piedi di Sua Eminenza Rev .ma il cardinale Ali-
monda,strveimoArcves,udin
paroled'incgamtoericvnlapstore
benedizione . Essi andarono poscia ad imbarcarsi in
Marsiglia sul piroscafo Bèarn, che fece vela il 14,
esaranno a Buenos Aires verso la metà del pros-
simo dicembre . Iddio li accompagni, e tenga in
bonaccia le onde sotto i loro piedi, cha vanno al
evangelizzare la pace .
» Conchiudiamo questa relazione con alcuni ri-
flessi . In questi ultimi giorni si diede a Torino il
vanto di essere stata la culla della rivoluzione, e
per serbarle quest'onore i sedicenti liberali furono
persin disposti di farla comparire città scortese ed
incivile, promuovendo in nome suo dimostrazioni
plateali a sfregio di un Principe di Santa Chiesa,
che veniva Pastore entro le sue mura . Or bene
noi siamo certi che la quasi totalità dei Torinesi
al vanto di essere stata il focolare della rivoluzione
preferisce fin d'oggi la gloria di essere stata già
e di . essere la culla di prodi Missionarii della cat-
tolica fede ; e la storia dirà in sua lode che, men-
tre una mano di settarii stavano per procacciarle
il titolo d'incivile, es sa mostravisi in quella vece
maestra di civiltà e inviava schiere de' suoi figli
a portarla alle più remote contrade del mondo .
Don Bosco poi dal canto suo procurò a Torino più
ambito onore che non gliene abbia procurato la
Gazzetta del Popolo e i giornali che le somigliano ;
e il nome suo e quello de' suoi alunni sarà ancora
tra noi ricordato con ammirazione, quando certi
giornali non saranno più che in esecrazione presso
i nostri più tardi nepoti . » Fin qui L' Unità Cat-
tolica .
GRAZIA-
per intercessione di Maria Ausiliatrice.
Abbiamo dinanzi un fascio di . lettere, che ci ri-
feriscono svariatissime grazie, ottenute per ricorso
fatto 4 Maria, sotto il grazioso titolo di Ausilia-
trice dei Cristiani.
A gloria di questa celeste Benefattrice dei mi-
seri mortali, e per comune edificazione dei fedeli,
abbiamo in animo di pubblicarne tra non molto un
nuovo fascicolo . Per ora esponiamo la seguente,
di cui ci si presenta relazione in questo istante
medesimo
« Ravenna, 29 novembre 1833 .
» Molto Reverendo Signore,
» Scusi se le invio queste righe, io che non ho
il bene di essere da lei conosciuto e che conosco
lei solo di fama . Io sciolgo ora un voto fatto al
letto del padre m io ammalato .
» Ella ha già inteso che voglio parlare di
una grazia concessami da Colei, il cui nome dice
tutto, il cui nome dice buona, misericordiosa, dice
amabile , dice consolatrice ed Ausiliatrice dei
Cristiani.
» Il mio babbo giaceva inferno d'angina bila-
terale, che poteva condurlo alla tomba e che lo
aveva aggravato sino agli estremi . Gli furono pro-
digati i soccorsi che la medicina suggerisce , ma
poco giovarono . Il povero mio padre soffriva con
pazienza ed io e mia madre soffrivamo, ma in fondo
del cuore . Io andava pensando : - Se m'è tolto
il padre, che sarà di me e della mia povera madre
Ne morremmo di dolore . Ah, no ! mio Dio, diceva
alzando la mente al Padrone del cielo e della terra,
ah no! non permettete questo , sarebbe disgrazia
troppo terribile! - Mi sovvenni allora che v'è in
Cielo Chi sotto il titolo di Ausiliatrice dei Cri-
stiani fa tante grazie a chi con fede la supplica . Mi
sovvenni di Maria, a Lei mi rivolsi, e - « Madre,
le dissi, Madre mia, per quell'amore che portaste
al vostro Santissimo Figlio Gesù, per quei dolori
che per Lui soffriste, deh ! salvatemi il padre . Io
no, andava dicendole, io non son degno di tal.
grazia, perchè troppo ho peccato ; ma, o Madre mia,
non guardate a me, ma bensì ad un figlio, che di-
manda la vita del padre suo . Io vi prometto d'a-
marvi sempre insieme col vostro diletto Figliuolo
Gesù, vi prometto di far subito pubblica questa
grazia, e di fare un'offerta al vostro Tempio in To-
rino quando potrò . » - Così le dissi, ed andai ri-
petendo, aggiungendovi delle Salve Regina, e pre-
gandola continuamente .
» La notte il babbo la passò poco bene ; ma il giorno
dopo si notò un miglioramento, che andò sempre
crescendo, la febbre diminuì. , la gola andò risa-
nando, e così fu palese la grazia di Maria Santis-
sima Ausiliatrice . Ah! Maria, Maria, chi non t'ama
è un infelice, un disgraziato, un empio . E chi po-
trebbe non amare Te, che sei il Rifugio e la Sa-
lute di tutti , Te a cui si rivolge il povero , il
ricco, l'afflitto, tutti insomma, nelle procelle di
questa vita, e tutti hanno da Te soccorsi ed aiuto?
Maria, Maria, io ti amerò sempre, sempre .
» Molto Reverendo Signore, faccia il favore di
registrare questa grazia fra le tante altre con-
cesse da Maria, e la renda pubblica, sopprimendo
per altro il nome mio per ragioni personali .
» Mi raccomando alle sue orazioni , e, bacian-
dole la destra, mi dico
Suo dev .mo
» N . N ., studente . »
BISOGNO DI BUONE LETTURE .
Crederemmo di venir meno ad un grave do-
vere, se nel finire dell'anno non ritornassimo ad
inculcare ai nostri Cooperatori e alle nostre Coo-
peraticladifusonedlabuonastmpa .Eque-
sta oggidì quale un nuovo apostolato ; onde, par-
lando degli scrittori cattolici, egregiamente scrisse
l'Eminentissimo Alimonda nella sua prima Lettera
Pastorale diretta ai Torinesi : Scrittori cattolici,
voi siete i profani evangelisti della presente ci-
viltà . Quello che l'esimio e dotto Porporato disse
degli scrittori, si può applicare per la stessa ra-
g ione a coloro, che ne diffondono le opere ; imper-
ciocchè a che varrebbero i libri , se non fossero
letti ? E come si leggeranno, se non si fanno co-
noscere, se non si acquistano, se non si spargono
tra il popolo?