carri e di cavalli, che vi rimasero sino al Lunedì
e Martedì dopo Pasqua . Siccome la gente non
poteva entrare nella chiesa che in piccola parte,
rimanevano gli altri al di fuori riuniti in circolo
serrato davanti alle porte , sforzandosi di vedere
e udire qualche cosa di ciò che si faceva dai sa-
cri ministri . Le confessioni e le comunioni degli
adulti furono numerose, poiché tutti prima di par-
tire vollero adempiere al precetto Pasquale . Si
ebbe anche un immenso lavoro nel preparare qua-
ranta ragazzi e ragazze alla loro prima comunione .
La seconda grande funzione fu la benedizione
del cimitero . Ad essa presero parte più di mille
persone . In questa occasione , invitato espressa-
mente , predicò con grande entusiasmo il nostro
Sac . Giacomo Costamagna, direttore della chiesa
degli Italiani in Buenos-Ayres , lasciando nella
mente e nel cuore di quei fedeli alti pensieri sulla
vita e sulla morte, e potente eccitamento ad ope-
rare il bene mentre ne abbiamo il tempo .
La terza fu ai 3 di dicembre , in cui si cele-
brò la festa del Patrono S . Francesco Zaverio . Fu
veramente una grandiosa funzione alla italiana .
Ciò che più vi chiamò l'attenzione è la Messa della
Santa Infanzia di D . Cagliero , eseguita dagli a-
lunni del Collegio di S . Nicolas, fatti venire ap-
positamente , diretti dal loro maestro Luigi Fa-
rina, e l'elogio del Santo Padre, che disse il Dottor
Flores, giovane ancora , ma già celebre oratore .
Come nel 1878, così continuerà la chiesa di Ra-
mallo ad essere amministrata nel 1879, finchè la
Provvidenza mandi qualche buon Sacerdote, che
possa stabilirsi in questo paese, e raccogliervi ab-
bondanti frutti da quelle anime . E questo il de-
siderio comune . Quei buoni coloni sono disposti a
qualunque sacrifizio per avere un Sacerdote, che
rimanga tra loro a mantenervi il fervore nelle
opere di pietà , ad assistere i loro infermi , ad
istruire i loro fanciulli . L'Arcivescovo di Buenos-
Ayres è nell'impossibilità di provvederlo, tanta è
la penuria di sacerdoti colà. Se i Salesiani con
immenso sacrificio non avessero accettato di re-
carvisi almeno nei giorni di festa, quel popolo sta-
rebbe tutto l'anno senza Messa, senza istruzione,
e senza assistenza religiosa in vita ed in morte .
E qui è da notare che per una parte un Sacer-
dote per le sole Domeniche è affatto insufficiente
ai bisogni di quel popolo, e per altro lato riescirà
difficile, per non dire impossibile, il continuare an-
cora per molto tempo a mandarvi dal collegio un
professore occupato nella scuola tutta la settimana,
essendo più che evidente il pericolo che ei ne vada
rovinato nella salute . Preghiamo quindi il Signore
che consoli presto quelle sue pecorelle coll'inviar
loro un degno pastore, che si rimanga sempre tra
loro . Fiat, fiat .
Domanda di una nuova Missione .
San Carlos, 4 Gennaio 1879 .
AMATISSIMO PADRE,
In questi giorni una deputazione di coloni, con
alla testa il dottor Moreno, vennero a supplicarmi
per aprir una casa vicino alla Concepcion dell'U-
ruguay . É un centro di circa diciasette colonie
quasi tutte italiane, in massima parte piemontesi
di Pinerolo e dei dintorni . I coloni sono quasi tutti
proprietarii dei terreni che lavorano, essendo colà
stanziati da circa vent' anni . Non hanno scuole ,
non hanno chiese . Gli anziani sono come altret-
tanti patriarchi attaccati alla religione dei nostri
padri ; ma adesso si accorgono che i figli cre-
scono su come bestie senza educazione, senza re-
ligione, e senza fede, perché privi d'istruzione e
dei Santi Sacramenti . Questo fatto li spaventa per
l' avvenire . Si sono perciò riuniti per deliberare
di raccomandarsi a D . Bosco . Vennero quindi da
me e fecero le più grandi istanze perchè apriamo
una casa colà , ed essi s' incaricano di tutte le
spese per fare un ed ;fizio in regola . Il dottor Mo-
reno dopo vive istanze mi disse queste parole
« Perdoni , signore , se mi prendo la libertà di
farle un'osservazione : Ella vuole mandare i suoi
colleghi nella Patagonia per civilizzare gli Indi ,
quantunque vi sieno tante e tante difficoltà da su-
perare : ma pare egli conveniente accingersi ad
un'opera così difficile ed incerta nel suo esito, e
intanto lasciare qui un popolo cristiano , compa-
triota loro, divenuto ora indifferente, ateo, e che
fra poco cadrà nella barbarie i Ora con tutta fa-
cilità questo gran male si potrebbe impedire e
con certezza di riuscita ; se invece questo nume-
roso popolo si abbandona a se stesso , fra pochi
anni per convertirlo ci vorrà una fatica cento volte
maggiore, e forse non vi si riuscirà più
»
Le assicuro , caro D . Bosco , che sebbene io
vegga la necessità di mandar missionarii in Pa-
tagonia, tuttavia a queste parole del dottor Mo-
reno non seppi che rispondere, e dovetti promet-
tere di andar tosto a fare una visita a dette co-
lonie , e poi scrivere a V . S . pregandola che ci
mandi dei rinforzi dall'Italia per sostenere questi
cristiani cadenti , e così stabilirci anche più vi-
cino ai selvaggi .
Intanto bisogna che Le esponga il mio parere a
questo riguardo e che ragioni sulla pratica pos-
sibilità e convenienza di questa Missione a pre-
ferenza di altre per il presente . Andare diretta-
mente tra gli Indi pel momento riesce impossibile,
perché il governo allettato dagli ultimi acquisti
su loro non vuole saperne di missioni . Ultima-
mente ha esteso i confini dalla parte del Charhue
di parecchie migliaia di leghe . Gli Indi che popola-
vano questo vasto territorio furono presi prigionieri,
e i non ammazzati vennero condotti in Buenos-
Ayres , e distribuiti alle famiglie come schiavi .
Molti perirono nel viaggio, molti muoiono qui pel
cambiamento di vitto e di clima , cosicché si ri-
ducono a pochi ragazzi e ragazze, ed in gran parte
donne . Adunque due gravi difficoltà ci si fanno
innanzi : Il nessun appoggio del Governo, e l' a-
crimonia degli Indi contro del medesimo , quindi
l' indisposizione loro di accoglierci . Nella propo-
sta invece che ora ci vien fatta non s' incontre-
rebbero gravi difficoltà . Si comincierebbe a fab-
bricare una chiesa con iscuole nel centro di queste
colonie : un paio di preti con alcuni catechisti ba-
sterebbero per tutto . Aperta la chiesa, i vicini a-
vrebbero tutte le comodità di compiere i doveri