per le paramenta, calice, ampolle . Tutto aggiu-
stammo e per la mattina seguente tutto era al-
l'ordine . Le ottime Suore, dopo i primi patimenti,
anch'esse stanno bene, sono allegre, pregano, leg-
gono, passeggiano , discorrono nel salone , tutte
piene di buonissima volontà di poter fare del bene,
e solo tarda loro il momento di poterne aver agio .
Il nostro battello non doveva toccare Marsiglia,
nè altro porto francese e neppure fermarsi a Bar-
cellona o ad altro porto spagnuolo prima d' aver
passato lo stretto di Gibilterra ; ma per la prima
volta fermarsi a Cadice città della Spagna sul-
l'Oceano Atlantico . All' un'ora dopo mezzodì en-
trammo nel golfo di Lione che dovevamo attra-
versare . Nemanco a noi volle far grazia . Esso è
sempre molto agitato, molto fiero . Da principio fla-
gellò assai vivamente i fianchi del bastimento ;
ma poco dopo, io ritengo per grazia speciale, ci
si fece calmo e tranquillo ; sicuro camminava e
veloce il nostro bastimento, e ognuno ne stupiva .
Al mattino adunque del terzo giorno si celebrò
la S . Messa che fu assistita da molti passeggieri ;
e da tutti i nostri si fece la S . Comunione . Verso
le undici antim . entrammo nel golfo di Valenza .
Assai più fieri e bruschi furono i suoi marosi . Le
avesse veduti i bei cavalloni per tutta la distesa
del mare ! che furioso vento ! Uscito un tantino a
pigliare aria sul ponte, uno sbuffo improvviso ob-
bligommi a far di cappello al mare, e se non era
presto a riafferrarlo , non l' avrei visto più . La
grande agitazione del bastimento mise tutti in soq-
quadro . Si passarono ore un po' triste meditando
mestamente i rumori pericolosi ed assordanti di
questo infido elemento . Tutti stan quatti, quatti,
mentre tra il misto frastuono dell'infrangersi tra
loro delle onde spumanti in un col sordo rumore
del continuo roteare dell'elica ne spinge innanzi
la nave . Le bellezze della natura sono sempre
grandi e somministrano al riguardante grato e
consolante spettacolo . Nel presente travaglio mi
ebbi un grato divertimento : gli spruzzi degl'infranti
marosi dal vento sparsi e dal sole rischiarati, for-
mavano bellissime e graziosissime iridi, che al
cuore del cristiano passeggiero ricordavano la pace
del Signore .
Alla sera il mare era tranquillo ; comparivano
non molto lontani gli Iberici monti . Il tratto che
prima ci si presentò fu il promontorio di S . An-
tonio, su cui ora splende vividissimo un fanale non
inferiore in apparenza a quel di Genova, a somi-
glianza di quello intorno a sè moventesi . Noi l'ab-
biam potuto vedere si può dire, da tutti i lati .
Son le ore 9 1/2 di Spagna.;l Enotefia 'a-
ria, benchè forte, comincia ad intepidirsi ; ci av-
viciniamo all' Africa . Domani , a Dio piacendo ,
vedremo le famose colonne d'Ercole, il non plus
ultra degli antichi . Vedremo Calpe ed Abyla, sulla
prima delle quali poggia maestosa e tremenda la
forte ed inespugnabile Gibilterra ; e posdomani ci
poseremo a Cadice, dove faremo sosta, per far quivi
alcune provvigioni occorrenti . Intanto vado a ri-
poso . Noctem quietam et finem perfectum con-
cedat nobis Dominus omnipotens . Sì, in pace in
idipsum dormiam et requiescam .
Cadice 9 Gennaio 1879 . - Viva Dio . La notte
l'abbiam passata meglio delle antecedenti . Si dormì
di più, e naturalmente si riposò con maggior re-
golarità . Ieri festa . II carissimo D . Cipriano ci disse
la prima Messa , io gliel' assistetti , e le Suore
fecero la loro S . Comunione . Circa le 9 celebrai
io nel gran salone, e tutti i passeggieri, nonché
l'equipaggio in un coll'ufficialità, l'ascoltarono, e
questa fu non piccola consolazione per noi . Il tempo
era bello ; il cielo sereno ; quieto e placido il mare .
Il nostro Sud-America cammina veloce ; costeg-
giamo la Spagna, ne vediamo i monti, le spiagge
e spesso incantevoli paesaggi . Incontriamo sovente
vaporini e bastimenti, che in breve spariscono ; altri
ne raggiungiamo anche veloci, ma in paragone del
nostro sono gusci di lumache, chè sopraggiugnerli,
vederli e lasciarli indietro è tutt'uno . Anzi ieri sera
un ne abbiam raggiunto, che camminava ben bene ;
egli aveva il vento in poppa, le vele gonfie ; noi
gli passammo vicinissimi, talchè sentivasi parlare .
Oli come veleggiava bene col vento favorevole !
Dissi quindi al Capitano, che meco discorreva se
continua così fra tre giorni sarà in Italia . No, si-
gnore, risposemi egli : viene per la nostra stessa
direzione alla volta dello stretto, e noi il lasciamo
indietro perchè il nostro corre molto di più . Pos-
sibile ! ripigliai io : poi osservando bene la posi-
zione delle vele mi accorsi che il Capitano aveva
ragione . Ieri sera non volli andare a riposo per
aspettar Gibilterra , alla quale non si arrivò che
intorno a mezzanotte .
Verso le 11 112 ecco che da lungi comincia a
comparire dalla parte opposta il faro di Ceuta in
Africa, dove gli Spagnuoli tengono un buon pre-
sidio, avendovi, cred'io, le prigioni e fors' anche
le galere . Dopo un quarto d'ora compare a destra
Calpe col suo fanale, bello, grosso, splendidis-
simo . A mezza notte si grida : Gibilterra : ci
siamo . Ma che cosa vediamo i! Nient' altro che
alcuni lumi sul monte ed in lontananza . Tutto è
lì per noi . Io mi era aspettato di vedere chi sa
che cosa ! Dopo altra mezz' ora siamo fuori del
Mediterraneo, entrati nell' Oceano Atlantico . Il
piroscafo piglia nuove ondulazioni e ci culla pro-
prio come bimbi nella cuna . Più limpido e bello
ci parve il nascer del nuovo giorno . Siamo ai 6
gennaio : Epiphania Domini . Giungemmo nella
rada di Cadice verso le 8 ant ., mentre appunto
terminavamo la messa . Fatto il dovuto ringra-
ziamento uscimmo sul ponte, e a nostro agio po-
temmo osservare quel viavai di mille e più barche,
barchette, barconi, che vengono e vanno a portar
passeggieri e visitatori . Quivi udimmo per la prima
volta a parlare lo schietto castigliano, che biasci-
cato da loro molto in fretta ci parve una lingua
ignota . Avendoci un barcaiuolo Caditano offerta la
sua barca per un franco andare e venire, due di
noi scendemmo, e in men d'un quarto d'ora era-
vai-no in città . Gli altri non credettero conveniente
di muoversi dal loro posto . Avevamo alcune prov-
viste da fare . Entrammo in varie botteghe . E qui
come altrove : il popolo parla la lingua smozzi-
cata, e bisogna dire che anche al mezzodì della
Spagna ci abbia un po' di dialetto proprio . Fatto
sta, che sebbene io mi picchi di conoscere già
un po' di spagnuolo per averlo studiato qualche