più degni di compassione .
Chi ha la mente rischiarata dalla benefica luce
del santo Vangelo, chi racchiude in petto un cuore
educato a sensi di cristiana pietà, non può non
sentirsi commuovere alla vista di una scena assai
desolante . Per somma sventura non sempre vi è
chi vi ponga per tempo riparo, e, bisogna pur
dirlo, il più delle volte mancano i mezzi . Quindi
se ne hanno a deplorare già gravissimi mali per
la società e per la Chiesa, e quello che più ad-
dolora, la rovina d'innumerevoli animo .
Dopo una visita fatta in varie città e paesi, dopo
le relazioni avute da moltissime parti, non pos-
siamo trattenerci dal qui segnalare ai nostri Coo-
peratori e Cooperatrici una classe di fanciulli e
giovinetti, che pel corpo e per l'anima sono i più
degni di compassione . Sono essi quei poveretti, i
quali o perchè privi di prossimi parenti, o per-
chè da questi trascurati, non ricevono mai un con-
siglio di salute, non odono mai una parola del-
l'anima . Al Catechismo non vanno, perchè niuno
li manda od invigila che vadano ; la scuola . non
frequentano, perchè si recano al lavoro o a men-
dicare il tozzo di pane, seppur non battono già
la via dei ladri . Poveri fanciulli ! disgraziati gio-
vinetti ! L proprio il caso di lamentare col Pro-
feta dicendo : I parvoli domandano il pane della
vita, e non v'è chi loro lo rompa : Parcali
panem, et non erat qui _tranyeret eis .petirun Che
ne sarà mai di loro? Che diverranno un giorno
Ahimè ! forse gli inquilini della prigione, e poi
dell'inferno !
Per salvare questi meschini da una pessima fine
ognun vede che mezzo più acconcio non v'è, che
ritirarli in qualche Instituto Cattolico . Colà men-
tre vengono applicati allo studio, o ad un'arte o
mestiere, sono in pari tempo cristianamente istru-
iti ed educati ; resi probi cittadini, buoni figli
della Chiesa, per essere un giorno felici abitatori
del Cielo . Senza di questa provvidenza, essi cre-
sceranno senza fede e senza costumi ; saranno
gravi a se stessi, molesti all'umano consorzio, che
un giorno cacceralli forse da sè quali membri po-
stilenti e fradici .
La Congregazione Salesiana per la divina bontà
tiene già aperti varii Instituti per raccogliere par-
ticolarmente questi ragazzi ; ma per la nequizia
dei tempi sì grande è il numero di essi , che si
vede l'urgente bisogno di aprirne altri e poi al-
tri . Uno di questi è l'accennato di sopra, attiguo
alla Chiesa di S . Giovanni . Quando ne sarà ter-
minata la fabbrica, noi avremo il grato piacere di
potervi albergare tre o quattro centinaia di questi
poverini, raccolti dalla città di Torino, e da altri
paesi, e di toglierli così dai pericoli del corpo e
dell'anima, per farne membri utilissimi alla fami-
glia, alla società, ed alla Chiesa .
Si è quindi colla più grande effusione del cuore
che noi raccomandiamo quest'opera ai nostri Coope-
ratori e Cooperatrici, e a tutti i fedeli . Sì, buoni
Cattolici, aiutate questi poveri fanciulli, inviate-
cili pure ; ma intanto metteteci in grado di po-
terne raccogliere molti . Noi consacreremo per loro
la nostra libertà e persona vivendo con essi, av-
viandoli alla virtù ed al lavoro ; e voi dedicate loro
parte delle vostre cure e sostanze ; noi faremo
loro da padri e da madri ; e voi mostratevene be-
nefattori ed amici, anzi fratelli e sorelle amorevoli .
L'apostolo delle Indie, S . Francesco Saverio,
dopo un disastroso viaggio marittimo, durante il
quale crasi trovato più volte alle prese colla morte,
giungeva finalmente a porto . Disceso a terra ,
ecco che vede un fanciulletto pagano, che stava
per morire . Corre tosto il servo di Dio e, dato
di piglio ad un vasetto d'acqua, lo battezza . Dopo
alcuni istanti il Cielo si apriva per ricevere un
angioletto di più . Allora Francesco alzati gli oc-
chi « Vi ringrazio, o Signore, esclamò tutto rag-
giante di gioia, vi ringrazio di un tanto favore
ah ! sì, le mie fatiche, le mie pene, le mie angu-
stie sono abbastanza premiate . » Noi felici se un
giorno potremo dire altrettanto . La cosa dipende
da noi .
IL MONUMENTO
dei Cooperatori Salesiani al compianto Pio lX .
Con vera soddisfazione dell'animo, vediamo che
i Cooperatori e le Cooperatrici Salesiane hanno
applaudito al nostro progetto d'innalzare la Chiesa
e la Casa di S . Giovanni in Torino quale Monu-
mento di gratitudine ed affetto al nostro insigne e
primo benefattore Pio IX . Ogni giorno essi ce ne
danno prove non dubbie coll'inviarci le proprie
offerte pel nobile scopo . Ciò ci conforta, ricordan-
doci le parole, che, nell'incuorarci ad intrapren-
dere quest'opera, ci volse il defunto Pontefice
Andate avanti ; non vi mancherà, l' aiuto di Dio .
E Dio ci aiuta appunto per mezzo dei suoi servi
e serve fedeli . Parecchi di loro per ristrettezza
dei mezzi non potendo elargire quanto vorrebbero,
si scusano nei termini più affettuosi, e promet-
tono di procurarci degli amici di più alta fortuna .
Ci piacque leggere in una lettera giuntaci poc'anzi
queste parole : « Dolente di non poter fare di più,
Le mando appunto tre peli di capra, di cui nel-
l'ultimo Bollettino, ossia tre franchi . »
Grazie di tutto . Con tanti di peli siffatti si pos-
sono compiere lavori anche grandiosi . Se ogni
Cooperatore e Cooperatrice offrisse altrettanto, noi
di quest'anno potremmo innalzare sino al tetto la
Chiesa suddetta . Ma non solo speriamo altrettanto,
ma d'avvantaggio ; imperocchè alcuni di polso più
forte faranno elargizìoni più alte e vistose, e con-
fidiamo che altri ancora ne seguiranno l'esempio .
Taluni ci domandarono un modo sicuro per
farci pervenire le proprie oblazioni . -- Rispon-
diamo qui una volta per tutti : Se gli offerenti
potessero venire a noi in persona ci apportereb-
bero certamente uno squisito piacere col porgerci
che farebbero la propizia occasione di fare, o rin-
novare la loro conoscenza : ma se ciò non è loro
dato o per incomodi, o per lontananza, essi pos-
sono spedire le loro offerte per vaglia postale, o
per lettera raccomandata o assicurata se sono in
danaro, oppure per ferrovia od altro mezzo con-
simile se in oggetti equivalenti ; e il tutto con