2 miglia da Santa Rosa . E non patii nulla . Ma
la grazia del buon Dio si manifestò più visibile in
quei buoni coloni . Solo l'intervento di questa gra-
zia speciale mi spiega quella fame che essi hanno
della parola di Dio e dei Sacramenti, motivo per
cui levandosi di letto alle tre del mattino se ne
stavano aspettando la predica e la S . Comunione
fino alle undici e mezzo, ed assistevano ai sacri
misteri con una riverenza angelica , inginocchiati
nella polvere col capo scoperto ai cocenti raggi
del sole . Poveri coloni ! La loro fede merita certo
che Dio loro mandi presto un prete fisso e zelante,
che si prenda cura di essi e renda Villa Liber-
tad come un' oasi religiosa in mezzo al deserto
americano . Ma quando potranno avere si felice
sorte ? ! Disgraziati quelli che barattano l' Italia
coll' America ! I coloni di Villa Libertad ce lo
stanno provando . Era da più di fin anno che essi
non udivano una predica, non un Catechismo, non
una Messa ; lontani da tutti i Sacramenti, i bimbi
senza battesimo, e gli adulti crescenti come le be-
stiuole . . . Di dieiasette matrimoni che si contrassero,
sedici erano già fatti senza che la chiesa avesse
benedetta l'unione degli sposi . - L'addio che mi
diedero i poveri coloni di Villa Libertad mi re-
sterà eternamente impresso nel cuore . Dopo di a-
vere con reciproca consolazione dispensate tutte le
medaglie, le immagini e le corone che io aveva ;
dopo avermi fatto benedire ehi l'acqua, chi il pane,
chi il campo di grano o meliga dove fanno strage
il verme e le locuste, chi gl'infermi che con pe-
ricolo della vita avevano voluto venire a trovare
il Missionario, quei buoni coloni mi si strinsero ai
panni e : « Non parta più , mi diceva uno, stia
sempre qua, che così ci parrà ancora di stare nei
nostri bei paesi, soggiungevano altri . . . Ci mandi
presto un prete, dicevami un terzo, se no diven-
teremo tante bestie . . . ed un altro celiando sog-
giunse . , se lei non torna presto o non ci manda
un altro, li mandiamo a prendere dai carabinieri ;
non vede che ornai siam divenuti tanti animali ;
non ci par neanco più d'essere Cristiani . . . . Ah !
diceva tutta sciolta in lacrime una povera madre,
i nostri cavalli, le nostro, vacche hanno il loro pa-
store, ma noi che siamo Cristiani, dov'ò il nostro
pastore che si prenda cura di noi e dei nostri fi-
gliuoli ? . . . Ah dunque , soggiungevano , scriva in
Italia che venga qualche prete, qualche religioso,
anche un solo : noi lo contenteremo ; faremo in modo
che non manchi ili vesti , di vitto, di casa ; alla
meglio provvederemo tutto, tutto : ma vengano e
non ci lascino andare alla perdizione . » Poveri
coloni ! il loro stato mi ha commosso fino alle la-
crime . Quanti saranno morti in passato e quanti
moriranno in questo anno medesimo ! e tutti senza
un sacerdote che li assista in punto di morte ; senza
un Ministro di Dio , che anche solo benedica la
fossa dove riposeranno aspettando il Giudizio Fi-
nale l Chi non piangerebbe al vedere que-
sta popolazione la quale ogni giorno va crescendo
e sarà in breve di più migliaia d'anime, tutte ab-
bandonate a se stesse senza il sostegno della Re-
ligione? . . Io compatisco quelli che dicono che l'A-
merica l'abbiamo in Italia , che in Italia devono
fermarsi tutti i Sacerdoti a sostenere la Religione .
Ah ! non ò vero cite l'America sia in Italia, piut-
tosto direi che l' Italia ò in America , e gli Ita-
liani d'America se non avranno pastori Italiani ,
a chi dovranno stendere la mano ? E poi sia come
si vuole, ò cosa abbastanza approvata, dicono molti
celebri e santi dottori, che quella Diocesi che re-
gala un Missionario alle Missioni estere, Dio la ri-
compensa largamente con una decina di vocazioni .
Ora faccio punto e vado a dire al macchinista
che si affretti ad allontanarci da Entre-Rios, sia
perché desidero tanto di ritirarmi in casa a me-
ditare un poco sull'anima mia dopo d'aver pensato
per gli altri, sia anche perchè oggi stesso scop-
piò la rivoluzione , ed anche in Villa Libertad si
videro già non pochi gauchos arenati fino ai denti ;
quindi ò cosa buona cercar un clima più tranquillo .
Abbia la bontà di salutare tutti i Confratelli, le Con-
sorelle figlie di Maria Ausiliatrice, ed anche i Coope-
ratori Salesiani, e non cessi di ringraziarli da parte
nostra ed accertarli che le anime che sì salveranno
per la loro carità invocheranno la misericordia dei
Signore sopra di loro e sopra le loro famiglie . Mi
raccomandi molto al buon Gesù, affinché possa
con tutti i miei fratelli d'America camminare da-
vanti a Dio in Sanctitate et Justitia coram ipso
oimnibus diebus come cantammo tiri anno fa ap-
punto in questi giorni prima di dare un perpetuo
addio al caro Oratorio .
PS . - Ci arrivò testò una lettera del Papa
Leone XIII, che ci ha riempiuto il cuore di con-
solazione e di coraggio per continuare nella santa
Missione . Le bacio umilmente la mano e mi dico
Di lei
Aff.mo figlio in Gesù C.
Sac . GIACOMO COSTAMAGNA .
STORIA DELL'ORATORIO DI S . FRANCESCO DI SALES
CAPO I .
Proemio - Il teologo Luigi Guala e D . Giuseppe
Caffasso - Convitto ecclesiastico di S. Fran-
cesco d'Assisi - Le prigioni - Pensiero del-
l'Oratorio festivo .
In sul bel principio del nostro racconto taluno
ci potrebbe domandare : Perchè avete tanto aspet-
tato a dare una notizia completa intorno all' ori-
gine e natura di queste Istituto, sino al punto che
molti ne presero abbagli, e colla stampa li spar-
sero pur anche nel mondo?
Noi rispondiamo che causa di sì lungo ritardo,
e di cotali inconvenienti fu la persona stessa, di
cui servissi Iddio per incominciare ed accrescere
quest'Opera . Provando ognora una invincibile ri-
pugnanza nel far conoscere cose , di cui aveva
avuto parte, questo amico della nostra giovinezza
non volle mai permettere certe pubblicazioni, senza
le quali il racconto sarebbe stato imperfetto e non
soddisfacente . Ma questo intoppo fu poc'anzi le-
vato da un comando, cui non gli fu lecito di con-
traddire, e così la licenza stataci finora negata
venne concessa .