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Noi dobbiamo aiutare i fratelli a fine di
cooperare alla diffusione della verità .
(III, S . Giov . 8) .
Attendi alla buona lettura, all'esortare e
all' insegnare .
(I TIM. IV - 151 .
Delle cose divine la più divina quella si è
di cooperare con Dio a salvare le anime .
(S . DIONIGI) .
Chiunque riceverà un fanciullo in nome mio
riceve me stesso . (MATT . XVIII, 5) .
Bisogna aver cura dei fanciulli, perchè di
essi è il regno de'Cieli . (S . G. IUSTINO)
Vi raccomando la fanciullezza e la gio-
ventù ; curatene con grande premura la
educazione cristiana ; mettete loro sott'oc-
chio libri che insegnino a fuggire il vizio,
e a praticare la virtù .
(Pio IX) .
Un amor lenero verso il prossimo è uno dei più grandi ed eccellenti doni, che la divina Bontà faccia agli uomini .
(IL DOTTOR S . FRANCESCO DI SALES .
Direzione nell'Oratorio Salesiano . - Via Cottolengo, N . 32, TORINO
SOMMARIO - Lettera del Sac . Giovanni Bosco ai Co-
operatori e Cooperatrici Salesiani - Il Santo Padre
Leone XIII e le opere Salesiane -La quarta schiera
dei Missionarii Salesiani ai piedi di Maria Ausilia-
trice - Lettera di un Missionario Salesiano - Sto-
ria dell' Oratorio di S . Francesco di Sales - Una
speranza non delusa - Avviso ai Cooperatori - Co-
operatori e Cooperatrici defunti dell' anno 1878 -
I Missionari dal Porto di Genova --La festa di S . Fran-
cesco di Sales - Necrologia - Indulgenze speciali poi
Cooperatori .
LETTERA DEL SAC. GIOVANNI BOSCO
Al
COOPERATORI E COOPERATRICI SALESIANI .
MIEI VENERATI BENEFATTORI,
Io provo la più grande consolazione nel
presentarmi a Voi, o benemeriti Coopera-
tori e benemerite Cooperatrici, e parlarvi
delle cose che nel decorso dell' anno fu-
rono oggetto delle Vostre sollecitudini e
della Vostra carità .
Prima di tutto debbo compiere un gran
dovere, che è quello di ringraziarvi della
bontà e zelo, con cui Vi siete prestati agli
inviti fatti alla Vostra pietà sia con offerte
pecuniarie, sia con oblazioni di altro genere .
lo credo che Voi sarete soddisfatti quando
avrete udito l' esposizione dei frutti della
Vostra beneficenza .
Due cose io farà colla presente : Primie-
ramente una breve esposizione delle cose
fatte : In secondo luogo la proposta delle
Opere per l' anno prossimo . Ciò io debbo
fare per adempire quanto il nostro Rego-
lamento prescrive all' art . 7e del capo V .
Cose dell'Anno 1878 .
Mercè l'efficace Vostro appoggio abbiamo
potuto compiere molte cose, che speriamo
giovevoli alla gloria di Dio, e vantaggiose
al nostro prossimo . Ventidue nuove case fu-
rono aperte in quest' anno a benefizio dei
giovanetti pericolanti in Italia, in Francia,
nell' America Meridionale, ossia nella Re-
pubblica dell'Uruguay e Repubblica Argen-
tina . Le Missioni poi in quelle lontane con-
trade si estesero in un assai vasto campo
evangelico, che promette un' abbondantis-
sima elesse .
Le quali cose ci obbligarono ad una nuova
spedizione di Salesiani e f1i Suore di Maria
Ausiliatrice per aprire altri Ospizi, altre
case di educazione, e per sostenere quelle
che già sono aperte . In tale guisa si an-
nientò il numero di quelli che furono tolti
dalla inala via, restituiti all' onore di se
stessi, al decoro della patria, a vantaggio
della famiglia . Abbiamo pure avuto la grande
consolazione d' aver ritirato non centinaia,
ma più migliaia di giovanetti dai pericoli
e possiamo dire dalle carceri, collocati per
la buona strada, avviati sul sentiero della
virtù, e resi abili ad un tempo a guada-
gnarsi onestamente il pane della vita .
Altra opera che eccitò la comune solle-
citudine fu la Chiesa ed Istituto di S . Gio-
vanni Evangelista . i lavori furono condotti

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fino al tetto, e speriamo di ripigliare l'im- vantaggio dei giovanetti abbandonati e pe-
presa nella prossima primavera .
ricolanti .
A sostenere tutte queste opere occorsero Si tratta di liberarli dai pericoli che loro
gravi sacrifizi personali e pecuniarii . Ma sono imminenti, dal mal fare, dalle mede-
l' aiuto della divina Provvidenza per mezzo sime carceri ; si tratta di renderli onesti
Vostro non ci mancò . E Voi dovete essere Cittadini e buoni Cristiani .
contenti pel santo fine cui fu diretta la Vo- Altra cosa da raccomandarsi è l' Opera
stra beneficenza, e pei frutti morali e ma- di Maria SS . Ausiliatrice che ha per iscopo
teriali che se ne ottennero in pro delle di coltivare tra gli adulti le vocazioni allo
anime e della civile Società . Egli fu questo Stato Ecclesiastico . La casa principale è
grande pensiero che messe l' inesauribile nell' Ospizio di S . Vincenzo in Sampierda-
carità del Sommo Pontefice Leone XIII, che rena . Si ebbero già frutti consolanti . Già
Dio lungamente conservi sano e salvo, a un notabile numero deliberò intorno alla
venirci in soccorso . Essendo Egli stato in- propria vocazione, e fece ritorno alle rispet-
formato delle nostre gravi strettezze , si tive Diocesi, mentre alcuni scelsero lo stato
compiacque di mandarci la generosa limo- religioso, ed altri le Missioni estere .
sina di franchi due mila colla paterna e La Chiesa di S . Giovanni poi coll'Ospi-
consolante lettera che troverete più sotto (1) . zio annesso, essendo un omaggio che i Coo-
Nulladimeno ci mancavano ancora dieci mila peratori Salesiani rendono alla gloriesa me-
lire per effettuare la novella spedizione dei moria di Pio IX, (leve animare ciascuno a
Missionari , e questa somma ci venne prov- sostenerlo, avendo piena fiducia che,, nel
veduta dalla carità di un Cooperatore Sa- corrente anno, almeno il tempio sarà con-
lesiano. Questo generoso Cristiano volle con- dotto al suo termine .
servare l'anonimo, ma nel piego della sua
offerta acchiuse le seguenti parole : Ho letto
Provvedimenti.
come il S . Padre nelle sue grandi strettezze
ha mandato lire due mila per le varie o-
pere di carità cui Ella sostiene . Mosso da
così nobile esempio io offro a Lei special-
mente pei bisogni dei suoi Missienari la
somma di franchi 10,000. E questo il ri-
sparmio che rni sono procacciato coll' in-
dustria e col lavoro in tempo di mia gio-
ventù, e lo offro di buon grado per mandarlo
innanzi come lume che uri rischiari la via
per l' eternità, cui mi trovo già assai vi-
cino .
Un Cooperatore Salesiano .
Voi, o benemeriti Cooperatori e Coopera-
trici, dimanderete dove si possano trovare
tanti mezzi per sostenere simili opere di
pubblica beneficenza . Io ripongo ogni mia
fiducia nella Vostra carità . Dio ci aiutò nel
passato in momenti assai difficili ; Egli con-
tinuerà certamente ad inspirarvi generosi
propositi, e farà in modo che abbiate onde
eseguirli .
Siccome poi presentemente ci troviamo
nel bisogno di preparare pane e vestito a
molti ragazzi ricoverati nei nostri Ospizi ,
Benedica il Cielo l'eroismo del pio Obla-
tore, e gli conceda d'averne largo guider-
done nella vita presente e il premio dei
giusti nella vita futura .
Con questi aiuti si potè effettuare la spe-
dizione dei novelli Missionari , fornirli del
corredo che loro era indispensabile, e fare
alcune provvigioni necessarie a quelli, che
già esercitano il sacro Ministero in quelle
remote regioni .
così coll' approvazione dell' Autorità civile
fu ideata una piccola Lotteria, che sarà di
alcuni dipinti ed oggetti d'arte antichi of-
ferti a questo scopo benefico . Sarà spedita
una piccola porzione di biglietti a ciascuno
dei Cooperatori, e spero che li potrete te-
nere o per Voi, o almeno spacciarli presso
qualche caritatevole parente od amico . Di
ogni cosa si darà a suo tempo ragguaglio
nel Bollettino .
Intanto, o venerati ed insigni Benefattori,
vegliate gradire i più vivi ringraziamenti
Cose che si propongono per l'Anno 1879 .
che io con tutti i Salesiani e giovani be-
Nell' anno novello più cose sono a pro-
porsi . La prima, usare ogni mezzo mate-
riale e merale, che sia in nostro potere ,
per promuovere i Catechismi parrocchiali,
e tutte le altre opere che sono dirette a
neficati vi tributiamo dal più profondo del
cuore . Noi vi conserveremo incancellabile
gratitudine, mentre Dio vi tiene preparata
un' imperitura mercede .
Nella Chiesa di Maria SS . Ausiliatrice in
Torino, in tutte le Chiese, in tutte le Case
Salesiane sono mattino e sera innalzate al
(1) La lettera fu pure già pubblicata rei benemerito
giornale l'Unità Cattolica, N . 279, anno 1878 .
Cielo preghiere, affinché, Dio Vi conceda

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sanità stabile e vita felice, dia la concordia aumentate in proporzione dei crescenti bi-
e la pace alle Vostre famiglie, la prospe- sogni .
rità ai Vostri interessi, la fertilità alle Vo- Ma spogliato Egli stesso di quel temporale
stre campagne . Insomma le nostre preghiere dominio, che permetteva ai Romani Ponte-
sono indirizzate ad invocare le divine be- fici di farsi dovunque, ed in ogni tempo
nedizioni sopra di Voi, affinché, dopo aver autori o promotori di ogni opera di pub-
passati giorni contenti e tranquilli su que- blica beneficenza e di cattolica educazione,
sta terra, abbiate tutti a godere il frutto e costretto a vivere di quell'elemosina, che
della Vostra carità nel più alto dei Cieli . l' amore dei fedeli va deponendo a' suoi
In particolar modo poi si raccomanda piedi, dev' Egli porre un freno agli impulsi
alle comuni preghiere il Sommo Pontefice della sua pontificia generosità ed a' suoi
Leone XIII, nostro Capo Cooperatore ; tutti desiderii .
quelli che lavorano pel bene di Santa Chiesa ; Dolendosi pertanto, anche per questo rap-
quei Cooperatori che lungo l' anno furono porto, dell' attuale stato di cose, e pur vo-
chiamati da Dio all' altra vita . E in fine lendo annuire alla dimanda da lei avanza-
raccomando anche l'anima mia alla carità tale, la Santità Sua mi ha dato l'ordine di
delle Vostre preghiere assicurandovi che Vi
sarò sempre in G . C .
Obblig . — Servitore
Sac . GIOVANNI Bosco .
farle tenere a titolo di straordinario sussi-
dio la somma di lire due mila, e di ag-
giungere contemporaneamente che la be-
nedizione apostolica impartita a lei ed alle
Opere pie, cui ella presiede, è arra delle
speciali grazie e della particolare protezione,
che su di esse invoca dalla misericordia
IL SANTO PADRE LEONE XIII
divina .
Adempiuto il pontificio volere, non mi
E LE OPERE SALESIANE .
Si è più sopra accennato alla generosa offerta,
che, malgrado le sue strettezze, ci fece il nostro
Santissimo Padre Leone XIII . Egli ce la faceva
trasmettere dal suo Segretario di Stato, l' Emi-
nentissimo Cardinale Nina, ed accompagnare con
una lettera, che ci riempi di grande consolazione .
resta che confermarle i sensi della mia di-
stinta stima .
Di V . S . Ill.ma
Affez." per servirla
L . Card . NINA .
Noi riguardiamo l'una e l'altra quale una no-
vella prova della grande bontà del Santo Padre
verso di noi, quale una grazia segnalata che ci
mandò il Signore nel tempo opportuno, e confes-
siamo che ci sono e ci saranno di alto conforto
LA QUARTA SCHIERA DEI MISSIONARI SALESIANI
AI PIEDI DI MARIA AUSILIATRICE .
e di gagliardo eccitamento a lavorare per Dio e
per le anime . Sì augusta degnazione del Vicario
di Cristo deve pure assicurare i Cooperatori e le
Cooperatrici, che quanto essi fanno a sostegno
delle opere della Congregazione riesce accetto a
Dio, il quale per rincorarli maggiormente mise
loro sott' occhio la cooperazione e l' esempio del
primo Personaggio della terra . Coraggio adunque .
Coli' approvazione e colla benedizione del Papa
continuiamo a prodigare le nostre fatiche per la
gloria di Dio e a vantaggio di tanti poveri gio-
vanetti, che da tutte parti alzano a noi le mani
implorando soccorso pel corpo e per l' anima .
La sera dell'otto ora scaduto dicembre rinno-
vavasi nella Chiesa di Maria Ausiliatrice in To-
rino una delle funzioni più commoventi per un
cuor cattolico, vogliamo dire il congedo e la be-
nedizione della quarta schiera di Missionari Sa-
lesiani destinati all' America del Sud . Verso le ore
tre pomeridiane il tempio era ormai gremito non
soltanto dei giovanetti e membri della casa, ma
pure di fedeli accorsi dalla città sia per la cir-
costanza, sia perchè giorno sacro alla Vergine
Immacolata .
All' ora debita collocatisi pertanto nel presbi-
tero e come sotto il manto di Maria SS . Ausi-
liatrice, i giovani Missionari ascoltarono un di-
Roma, 23 Novembre 1878 .
ILLUSTRISSIMO SIGNORE,
Sa bene il Santo Padre a quante opere
di cristiana carità presti ella aiuto, e quanto
vada ella facendo pel bene spirituale delle
anime . Ed è per ciò stesso che gli sarebbe
sommamente a cuore di porgere benefica la
scorso pronunziato con particolare affetto dal sac .
D . Michele Rua, Prefetto della Congregazione . L'O-
ratore svolse alcuni pensieri molto acconci ed op-
portuni . Disse primieramente di quanta speranza e
conforto dovesse tornare ai novelli Missionari il
prendere le mosse per la loro destinazione in un
giorno consacrato a Maria Immacolata, speciale
Patrona dell' Oratorio . « Sotto l' egida di si po-
tente Ausiliatrice , ei disse , la quale fin qui in
sua mano a queste istituzioni, e di vederle tante guise ci beneficò e protesse, felice sarà il

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vostro viaggio, e fecondo di ubertosi frutti il vo-
stro ministero . »
Passò quindi ad esporre quello che essi anda-
vano a fare nell' America . « Voi andate colà ,
Il primo del corrente gennaio fanno vela le
Suore di Maria Ausiliatrice . Ma di questa partenza
diremo nel numero seguente .
egli soggiunse, per portare la religione e la civiltà
a popoli selvaggi quali sono i Patagoni ed i Pam-
pas : voi andate per conservare la fede di Gesti
LETTERA DI UN MISSIONARIO SALESIANO .
Cristo nei già credenti , e per riaccenderla in
chi lasciolla spegnere ; voi andate altresì per
prendervi cura di migliaia di poveri italiani, i
quali portatisi in quelle lontane parti colla lu-
Dal Rio Uruguay, 31 ottobre 1878 .
singa di miglior fortuna, privi di sacerdoti cor-
CARIs . mo e M . Rrv .do D . Bosco,
rono il più evidente pericolo della eterna sa-
lute . Sì , andate , chè migliaia , chè milioni di
anime vi attendono per essere rischiarate nella via
del Cielo, per essere richiamate sull'abbandonato
cammino della virtù ; vi attendono siccome amici,
fratelli e padri, vi attendono siccome angeli libe-
ratori » (1) .
Quest'anno per risparmio di spesa i Missionari
avevano fatto un penoso sacrifizio privandosi della
consolazione di portarsi a Roma per ossequiare per-
sonalmente il Papa, e riceverne di presenza l'a-
postolica benedizione . Il predicatore alludendo a
questa privazione disse : « Voi fate, è vero, un
grande sacrifizio, ma non dubitate, che il Vicario
di Cristo, resone consapevole, vi benedice nondi-
meno dall' alto del suo trono . » Così era difatto ;
chè in quel mentre giungeva appunto da Roma
il seguente telegramma
E' dal maestoso rio Uruguay che mi gode l'a-
nimo di scriverle questa mia . Il battello scorre
placido e tranquillo sull' onde di questo immenso
fiume , e mentre sembra fermo, corre , divora la
via tra le incantevoli coste d'Entre-Rios e della Re-
pubblica Orientale . L'aspetto dell'Uruguay è im-
ponente ; nasce nel Brasile e dopo il corso di circa
1500 chilom . si getta nel fiume della Plata . Può
essere percorso da battelli a vapore anche gros-
sissimi . Le sue sponde sono incantevoli . A destra
ha una provincia della Repubblica Argentina detta
Entre-Rios perchè posta tra i due fiumi Uruguay e
Paranà . Il nome le fu dato dagli Spagnuoli quando
la scorsero, per lo stesso motivo che i Greci chia-
marono Mesopotamia ( parola che in greco vuol
dire in mezzo ai fiumi ) la terra posta tra il Ti-
gri e l'Eufrate . La Repubblica Orientale che sta
a sinistra, detta anche Repubblica dell' Uruguay
RFV . D . GIOVANNI Bosco - TORINO
o di Montevideo, non è meno incantevole . Gli alberi
svariatissimi e la moltitudine di vaghi augelli che
Il Santo Padre lieto che sì numerosi
Missionari Salesiani sono per recarsi al-
l' Uruguay ed alla Repubblica Argentina,
invia loro dal fondo del cuore l'implorata
benedizione .
svolazzano danno l'idea di ameno giardino . Biso-
gna bene che io sappia approfittarmi di questa oc-
casione per trattenermi un istante coll'amatissimo
Padre D . Bosco : se aspettassi arrivato a Buenos-
Ayres non lo potrei più fare così facilmente, per
le molte occupazioni ehe colà mi attendono . A-
Il Card . NINA . scolti dunque : sono di ritorno da una piccola mis-
sione data alla colonia Italiana di Villa Libertad
Terminato il discorso, s'intonò dai Cantori il
Benedictus,e.DBosc,alit're,sl
posta ai confini di Entro-Rios e Corientes . Era
già più di un anno e mezzo dacchè questa co-
preghiere della Chiesa sui pellegrinanti . Oh ! con lonia era stata consolata dalla visita del no-
quanto affetto il tenero Padre invocò sopra i suoi
figli la protezione del Cielo nel periglioso viag-
gio ! « 0 gran Dio, egli pregò, Tu che hai fatto
passare a piedi asciutti in mezzo del mare i fi-
gliuoli d'Israele, e per mezzo di una stella mo-
strasti ai tre Magi la via per venire a Te, deh !
concedi prospero viaggio, e tempo tranquillo a
questi tuoi e miei figli, e fa che in compagnia del
tuo Angelo Santo giungano felicemente al loro
destino, e tocchino in fine il porto della eterna
salute . Sii loro conforto nel cammino, o Signore,
refrigerio nel caldo, riparo nella pioggia e nel
freddo, sostegno nella stanchezza, presidio nel-
l' avversità ; sii il loro bastone nello sdrucciolo ,
stro Don Cagliero , ultimo sacerdote che abbia
messo piede in quelle terre . D'allora in poi il nu-
mero delle famiglie s' era quadruplicato ; erano
cinquanta, adesso centoottantatre . Da quel tempo in
poi non si amministrò più il Sacramento del Battes i-
mo ; tutti i matrimoni furono fatti senza che il prete
potesse benedirli, e quelli che morirono, dovettero
presentarsi al Divin Giudice senza poter ricevere gli
ultimi conforti di nostra Santa Religione . Poveri
coloni ! Aspettavano un prete come anticamente
si aspettava il Messia ; e questo prete non veniva
mai ! Finalmente trovammo un ritaglio di tempo
da disporre per quei poveretti , che tanto ci a-
e nel naufragio il loro porto felice . »
Essi partirono poscia da Torino all' indomani,
e recatisi a Genova salparono per alla volta del-
l'America sul nuovo Vapore postale Umberto I (2) .
veramente grandioso Vapore postale « Umberto I » hanno
diritto alla nostra speciale riconoscenza, perchè a sem-
pc lico e rin chiec sta e del d Govee rno t dell= ' Urt uguae y ro
sei posti in 13 classe ai nostri Missionari . La gen-
tilezza del Signor Comandante e dell'equipaggio poi fanno
onore ai suddetti Signori, i quali possono meritamente
(1) La lettera del Missionario D . Costamagna, che più vantarsi di possedere « nell' Umberto I » il Vapore mi-
sotto riferiamo, è una bella conferma alle parole del- gliore che salpi il Mediterraneo, e pari ai più comodi e
l'Oratore .
ricchi bastimenti Inglesi che corrono l' Atlantico ed il
(2) 1 Signori R . Piaggio e fratelli proprietari del nuovo e Pacifico .

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veva raccomandato D . Cagliero prima di partire di i tugurii di Santa Rosa . Scendono dai cavalli : li
qui . D . Bodrato 12 giorni avanti la festa d'Ognis- attaccano a qualche albero o li abbandonano per
santi uni dà l'ordine di partire, esprimendomi che per la campagna, e tutti precipitosamente per essere
quel giorno fossi di ritorno, a causa dell'immenso i primi ci assalgono come si assalirebbe una for-
lavoro , ehe qui avremmo avuto in tale solen-
nità . Per questa medesima ragione non poté darmi
alcun chierico o prete in compagnia, potei avere
con me il solo catechista Vincenzo Gioia, che do-
tezza . Si credevano di trovare di nuovo D . Ca-
gliero , invece trovarono solamente la sua brutta
copia . . . A migliaia furono le domande . Oh ! Pa-
dre . . . Quanto tempo sta con noi? . . . Io mi vorrei
veva anche fare l'nflîcio delle campane, cioè cor- confessare subito . . . Ho ancora da far la Pasqua . . .
rere a cavallo per le campagne, radunare la gente, Avrei un bimbo da battezzare . . . Venga, venga, vi
annunziando l' arrivo del Missionario . Partimmo è un malato in pericolo di morte, che abbisogna
adunque e felice fu il tragitto su questi superbi di lei : venga vi sono sole tre miglia . . . Tra tutti
fiumi . Amichevolmente fummo ospitati dal Par- fecero una confusione che io non ne capiva più
roco di Concordia, città di 18 mila anime, che ha nulla . S' immagini , erano parlati tutti i dialetti
una chiesa sola, la quale consiste in una camera
un po' lunghetta, molto bassa e strettissima . Dopo
tre giorni di viaggio giungemmo a Chacari, dove
ci stava aspettando il Direttore della Colonia per
condurci a Santa Rosa capo luogo di Villa Libertad .
Bel capoluogo ! E un gruppo di quattro capanne,
dalle pareti di fango e dai tetti di paglia protette
d'Italia . Si udiva il Lombardo, il Piemontese, il
Genovese , il Romagnolo , il Triestino , il Tiro-
lese, ecc ., etc . Risposi a tutti come poteva, dissi
qualche parola d'incoraggiamento a tutti . Poi co-
minciai un poco di predica per prepararli ad ag-
giustare le cose della loro coscienza, indicando che
dopo si direbbe la S . Messa , poi si amministre-
tutte attorno da una cinquantina di alberi d'alto fu- rebbero i battesimi , poi i matrimoni , e poi in-
sto . A Chacari trovammo i cavalli pronti e partimmo somma . . . son qua tutto per voi . Presaghi di quanto
sull' istante, chè già là in fondo in fondo s'affac- doveva aceadere , noi il giorno prima avevamo
ciava la terribile tormenta, e non vi era tempo a preparato alla meglio la nostra Cattedrale co' suoi
perdere , se non volevamo essere malconci . A annessi e connessi . Questa Cattedrale era la me-
dieci passi da Santa Rosa, questa spaventosa bu- desima in cui il nostro caro D . Cagliero nn anno
fera che pareva ancor lontana più d' un miglio, e mezzo fa aveva funzionato e ricevuto copiosa-
ci piombò addosso di repente con orribile rumore, mente de rore coeli ( abbondante pioggia ) sulle
con impetuosissimo vento e con un nuvolone di spalle mentre ascoltava le Confessioni . Anche essa
polvere . Il primo saluto che fece a Santa Rosa fu era col tetto di paglia e colle pareti di fango, però
di portarle via d1 netto una casa, rimanendo così nell'attuale circostanza ornata di bei fiori e tapez-
la borgata priva della sua quarta parte . Il tatfe- zata di bianche cortine . In mezzo collocammo l'al-
rnglio e lo spavento e la costernazione, che allora tare, il Battisterio in Cornu Epistolae, ed in Cornu
successe in mezzo a quelle capanne, è qualche cosa Evangelii il confessionario , ma confessionario di
di indescrivibile ; chi grida, chi urla, chi corre a nuovo conio . . . Si figuri che uno più sinodale non
tutta furia per serrare le porte ; chi fugge di casa si potrebbe avere in quelle regioni . Esso consi-
per paura che essa rnini . Pareva un finimondo . steva in una lettiera di ferro alzata, quasi direi .
Noi appena giungemmo a tempo per ritirarci nella in piedi ; una tenda ne formava la graticola ; una
capanna del Direttore della colonia . Chiusa la porta seggiola da una parte serviva pel confessore, una
ci trovammo quasi a. ll'oscuro Dico quasi, perchè panchetta dall' altra serviva d' inginocchiatoio al
quantunque noti vi fossero lîne,tre, ci veniva nn penitente . Le dirò io che non mi pareva vero di
po' di luce dalle innumerabili fessure della capanna stare in una lettiera, tanto era bello e adattato il
stessa . Allora mi ricordai molto bene di un mio nostro Confessionale ! Per l'esame e l'interroga-
simpatico vecchiotto, padre di uno dei nostri ca- torio, dei testimoni e per istendere le parcelle dei
rissimi Salesiani, il (Inalo volendo dipingere al vivo battesimi e matrimoni scegliemmo un' altra ca-
la bellezza della sua casa, che sta sopra uno dei panna vicina ; cd un fronzuto albero davanti alla
picchi delle Alpi Graie, dove molte case hanno le cappella ci serviva molto bene per il Catechismo
muraglie fatte a secco, così esprimevasi : < In casa ai ragazzi e per dar l'esame di religione ai novelli
mia i muri sono allegri crepano dal ridere
sposi . Ci mettemmo al lavoro con tutta la forza
quantunque le finestre siano chiuse, si vedono le di cui può esser capace un nomo . Questa non sa-
stelle . » Come Dio volle l' uragano passò : dopo rebbe stata sufficiente se Dio non ci avesse dato
breve ora un dolce venticello, spazzando le nubi, il suo potente braccio ; poichè come si sarebbe
ci regalò d' un bellissimo sole e d' un tersissimo potuto, senza questo, preparare ed amministrare
sereno, che doveva provvidenzialmente accompa- 17 matrimoni , 02 battesimi, e confessare e dar
gnarci fino al termine della missione . Principiai la Comunione a più di 200 adulti , visitare in-
subito il catechismo ai ragazzi dei ranchos ( ca- fermi, consigliare dubbiosi, consolare afflitti, e tutto
panne ) vicini . Essi sono seminati in un circuito questo in soli 5 giorni , essendo io solo prete e
ili pianura che ha circa 12 miglia di diametro , un catechista ? Ab ! io non l'ho forse mai provato
distanti l'un dall'altro almeno un miglio . Intanto si palpabile l' aiuto di Dio ; questo buon Dio mi
che io catechizzava, Gioia e varii giovani su ve- diè forza il penultimo giorno di confessare circa
loci destrieri sparsero per tutto la notizia della 80 persone, poi di predicare, indi battezzare uno
nostra venuta . All' indomani per tempissimo ap- per volta 30 bambini, quindi ancora amministrare
parve- un esercito di cavalleria da tutte parti al- 12 matrimoni , senza tener conto della visita che
l'intorno : pareva venissero a prendere d'assalto ante luce>n feci a cavallo ad un'inferma distante

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2 miglia da Santa Rosa . E non patii nulla . Ma
la grazia del buon Dio si manifestò più visibile in
quei buoni coloni . Solo l'intervento di questa gra-
zia speciale mi spiega quella fame che essi hanno
della parola di Dio e dei Sacramenti, motivo per
cui levandosi di letto alle tre del mattino se ne
stavano aspettando la predica e la S . Comunione
fino alle undici e mezzo, ed assistevano ai sacri
misteri con una riverenza angelica , inginocchiati
nella polvere col capo scoperto ai cocenti raggi
del sole . Poveri coloni ! La loro fede merita certo
che Dio loro mandi presto un prete fisso e zelante,
che si prenda cura di essi e renda Villa Liber-
tad come un' oasi religiosa in mezzo al deserto
americano . Ma quando potranno avere si felice
sorte ? ! Disgraziati quelli che barattano l' Italia
coll' America ! I coloni di Villa Libertad ce lo
stanno provando . Era da più di fin anno che essi
non udivano una predica, non un Catechismo, non
una Messa ; lontani da tutti i Sacramenti, i bimbi
senza battesimo, e gli adulti crescenti come le be-
stiuole . . . Di dieiasette matrimoni che si contrassero,
sedici erano già fatti senza che la chiesa avesse
benedetta l'unione degli sposi . - L'addio che mi
diedero i poveri coloni di Villa Libertad mi re-
sterà eternamente impresso nel cuore . Dopo di a-
vere con reciproca consolazione dispensate tutte le
medaglie, le immagini e le corone che io aveva ;
dopo avermi fatto benedire ehi l'acqua, chi il pane,
chi il campo di grano o meliga dove fanno strage
il verme e le locuste, chi gl'infermi che con pe-
ricolo della vita avevano voluto venire a trovare
il Missionario, quei buoni coloni mi si strinsero ai
panni e : « Non parta più , mi diceva uno, stia
sempre qua, che così ci parrà ancora di stare nei
nostri bei paesi, soggiungevano altri . . . Ci mandi
presto un prete, dicevami un terzo, se no diven-
teremo tante bestie . . . ed un altro celiando sog-
giunse . , se lei non torna presto o non ci manda
un altro, li mandiamo a prendere dai carabinieri ;
non vede che ornai siam divenuti tanti animali ;
non ci par neanco più d'essere Cristiani . . . . Ah !
diceva tutta sciolta in lacrime una povera madre,
i nostri cavalli, le nostro, vacche hanno il loro pa-
store, ma noi che siamo Cristiani, dov'ò il nostro
pastore che si prenda cura di noi e dei nostri fi-
gliuoli ? . . . Ah dunque , soggiungevano , scriva in
Italia che venga qualche prete, qualche religioso,
anche un solo : noi lo contenteremo ; faremo in modo
che non manchi ili vesti , di vitto, di casa ; alla
meglio provvederemo tutto, tutto : ma vengano e
non ci lascino andare alla perdizione . » Poveri
coloni ! il loro stato mi ha commosso fino alle la-
crime . Quanti saranno morti in passato e quanti
moriranno in questo anno medesimo ! e tutti senza
un sacerdote che li assista in punto di morte ; senza
un Ministro di Dio , che anche solo benedica la
fossa dove riposeranno aspettando il Giudizio Fi-
nale l Chi non piangerebbe al vedere que-
sta popolazione la quale ogni giorno va crescendo
e sarà in breve di più migliaia d'anime, tutte ab-
bandonate a se stesse senza il sostegno della Re-
ligione? . . Io compatisco quelli che dicono che l'A-
merica l'abbiamo in Italia , che in Italia devono
fermarsi tutti i Sacerdoti a sostenere la Religione .
Ah ! non ò vero cite l'America sia in Italia, piut-
tosto direi che l' Italia ò in America , e gli Ita-
liani d'America se non avranno pastori Italiani ,
a chi dovranno stendere la mano ? E poi sia come
si vuole, ò cosa abbastanza approvata, dicono molti
celebri e santi dottori, che quella Diocesi che re-
gala un Missionario alle Missioni estere, Dio la ri-
compensa largamente con una decina di vocazioni .
Ora faccio punto e vado a dire al macchinista
che si affretti ad allontanarci da Entre-Rios, sia
perché desidero tanto di ritirarmi in casa a me-
ditare un poco sull'anima mia dopo d'aver pensato
per gli altri, sia anche perchè oggi stesso scop-
piò la rivoluzione , ed anche in Villa Libertad si
videro già non pochi gauchos arenati fino ai denti ;
quindi ò cosa buona cercar un clima più tranquillo .
Abbia la bontà di salutare tutti i Confratelli, le Con-
sorelle figlie di Maria Ausiliatrice, ed anche i Coope-
ratori Salesiani, e non cessi di ringraziarli da parte
nostra ed accertarli che le anime che sì salveranno
per la loro carità invocheranno la misericordia dei
Signore sopra di loro e sopra le loro famiglie . Mi
raccomandi molto al buon Gesù, affinché possa
con tutti i miei fratelli d'America camminare da-
vanti a Dio in Sanctitate et Justitia coram ipso
oimnibus diebus come cantammo tiri anno fa ap-
punto in questi giorni prima di dare un perpetuo
addio al caro Oratorio .
PS . - Ci arrivò testò una lettera del Papa
Leone XIII, che ci ha riempiuto il cuore di con-
solazione e di coraggio per continuare nella santa
Missione . Le bacio umilmente la mano e mi dico
Di lei
Aff.mo figlio in Gesù C.
Sac . GIACOMO COSTAMAGNA .
STORIA DELL'ORATORIO DI S . FRANCESCO DI SALES
CAPO I .
Proemio - Il teologo Luigi Guala e D . Giuseppe
Caffasso - Convitto ecclesiastico di S. Fran-
cesco d'Assisi - Le prigioni - Pensiero del-
l'Oratorio festivo .
In sul bel principio del nostro racconto taluno
ci potrebbe domandare : Perchè avete tanto aspet-
tato a dare una notizia completa intorno all' ori-
gine e natura di queste Istituto, sino al punto che
molti ne presero abbagli, e colla stampa li spar-
sero pur anche nel mondo?
Noi rispondiamo che causa di sì lungo ritardo,
e di cotali inconvenienti fu la persona stessa, di
cui servissi Iddio per incominciare ed accrescere
quest'Opera . Provando ognora una invincibile ri-
pugnanza nel far conoscere cose , di cui aveva
avuto parte, questo amico della nostra giovinezza
non volle mai permettere certe pubblicazioni, senza
le quali il racconto sarebbe stato imperfetto e non
soddisfacente . Ma questo intoppo fu poc'anzi le-
vato da un comando, cui non gli fu lecito di con-
traddire, e così la licenza stataci finora negata
venne concessa .

1.7 Page 7

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Vinta per siffatto modo la fin qui insuperabile il saggio teologo fin dall'anno 1808 cominciò ad
difficoltà , noi diamo incominciamento al nostro esercitare alcuni novelli sacerdoti con apposite con-
racconto, alla cui tessitura, come abbiamo prima ferenze morali in sua casa . La cosa continuò così
accennato , concorrono di buon grado gli antichi sino all' anno 1818 quando, cessato in Piemonte
allievi dell'Oratorio interni ed esterni , ecclesia- il governo di Napoleone I, e sgombrato dalla sol-
stici e laici .
datesca il Convento dei Minori Conventuali presso
Il protagonista ci perdoni se costretti dalla na- la detta Chiesa, il Guala vi stabili un Convitto con
tura delle cose noi lo facciamo sovente venire in apposito regolamento per giovani preti . Il re Carlo
scena suo malgrado . Ormai non si tratta pili di Felice nel 1822 autorizzavalo ad accettare dona-
D . Bosco, ma di un fatto, di citi si rese già pa- zioni e legati, ed assegnava per abitazione la parte
drona la storia, e cui non solo i posteri, ma an- invenduta del Convento soppresso . L'Autorità ec-
cora i presenti hanno diritto di conoscere appieno, clesiastica porse essa pure il suo appoggio effi-
per vie meglio ammirare la condotta della divina cace alla santa Instituzione, e Monsignore Colom-
Provvidenza nelle opere sue .
bano Chiaverotti Arcivescovo di Torino con suo
Sarebbe pur pregio dell' opera che, innanzi di Decreto dei 4 giugno 1823 nominava Rettore del
prendere a narrare i fatti che ci siamo proposti, Convitto lo stesso Guala, ed approvavane il Regola-
noi dicessimo alcun che dei primi anni di colui , mento da lui compilato . Meditazione, lettura spiri-
intorno al quale essi si raggirano ; ma ragioni di tuale, due conferenze al giorno, lezioni di predi-
convenienza ci obbligano a passere sotto un ri- cazione, comodità di studiare, leggere e consultare
spettoso silenzio quanto non è assolutamente ne- buoni autori , ecco le occupazioni dei sacerdoti
cessario al nostro scopo, fiduciosi che altri possa convittori, e i vantaggi che ne ritraevano .
un giorno sollevare il velo, che copre tuttora mol- Immenso fu il bene, che il Guala procurò alle
tissime cose, pur degne di memoria .
diocesi del Piemonte, specialmente a quella di To-
L'anno 1811 nelle Ordinazioni estive, compiuti rino, con questa fondazione . Egli riuscì primiera-
gli studii di teologia nel Seminario di Chieri, un mente a sbarbicare le ultime radici , clie vi re-
giovane levita veniva insignito della dignità sa- stavano, di Giansenismo ; dottrina esecrabile, che
cerdotale ; era questi il nostro D . Giovanni Bosco . scoraggia le anime nella via dell' eterna salute .
Aveva ormai 20 anni, essendo nato nella festa del- Oltre a ciò, era in quei giorni agitatissima tra i
l'Assunzione di Maria Santissima, il 15 agosto del teologi la questione del così detto probabilismo e
1815, in Castelnuovo d'Asti, diocesi di Torino . del probabiliorismo . I promotori del primo segui-
Sulla fine dell'autunno di quell'anno tre impie- vano le sentenze del dottore sant' Alfonso de' Li-
ghi gli venivano offerti : di Maestro in casa di guori , le cui opere erano state dalla Chiesa lo-
un signore genovese collo stipendio di mille frac-
chi annui ; di Cappellano nella borgata di Mu-
rialdo ; di Vice-curato in sua patria . Prima di
prendere una definitiva deliberazione, egli si portò
a Torino per chiedere consiglio a Don Giuseppe
Caffasso suo compatriota, il quale da parecchi anni
era divenuto sua guida . Il santo sacerdote, allora
capo di conferenza morale nel Convitto ecclesia-
date e proclamate immuni da ogni censura ; e - i
fautori del secondo si attenevano invece alle opi-
nioni di alcuni rigidi autori , la cui pratica non
regolata da prudenza poteva condurre ad un
rigorismo irragionevole e pernicioso alle anime .
Or il teologo Guata colla sua instituzione si mise
fermo in mezzo ai due sistemi, e per centro di ogni
opinione ponendo la carità e mansuetudine del no-
stico di S . Francesco di Assisi, ascoltò tutto, le
proterte di buoni stipendi, le insistenze dei parenti
e degli amici, e poi gli disse : « Voi avete biso-
gno di studiare la morale e la predicazione : ri-
nunziate per ora ad ogni proposta e venite al Con-
vitto . » D . Bosco seguì con piacere il savio con-
siglio, e il 3 di novembre 18 d1 entrò nel mentovato
Instituto .
Ai nostri lettori tornerò gradito un breve rag-
stro Signor Gesù Cristo riuscì a ravvicinare i due
estremi , ottenendo che sant' Alfonso divenisse il
Maestro delle nostre scuole con sommo vantaggio
dei fedeli, e quiete delle coscienze .
Braccio forte del teologo Guala era D . Giu-
seppe Caffasso , suo supplente nelle conferenze
morali e poscia suo successore . Colla sua virtii,
che resisteva a tutte prove, colla sua calma pro
digiosa, con un'accortezza e prudenza ammirabile,
guaglio del suddetto Convitto, ove il nostro Don colla sua pietà esimia e ad un tempo facile e mo-
Bosco concepì e maturò il pensiero dell'Oratorio ; desta egli fece scomparire affatto quell'acrimonia,
e noi li vogliamo appagare .
che in alcuni probabilioristi ancor rimaneva con-
Sul principio di questo secolo fioriva in Torino tro i Liguoristi, e cooperò efficacemente a formare
un degnissimo ecclesiastico, che fu il teologo col- un clero esemplarissimo .
legiato Luigi Guala , rettore della Chiesa di san Una miniera d' oro nascondevasi pure nel sa-
Francesco d'Assisi . Uomo di costume irreprensi- cerdote torinese teologo Felice Golzio anch' egli
bile, di pietà sincera, disinteressato, ricco di scienza, convittore . Nella sua vita nascosta egli fece poco
di prudenza e di coraggio si faceva amare dai buoni rumore , ma col lavoro indefesso , coll' umiltà e
e stimare dai cattivi . Questo pio e dotto sacer- scienza profonda, era un grande appoggio del Guata
dote, che conosceva i bisogni dei suoi tempi, vide e del Caffasso , che lo amavano e stimavano al-
essere cosa importantissima che i giovani eccle- tamente . L' esercizio del ministero di questi tre
siastici, compiuti i corsi di studio nel Seminario, sacerdoti non si restringeva al recinto del Con-
attendessero per qualche tempo all'acquisto della vitto e della Chiesa attigua ; ma assai pini in là egli
morale pratica , innanzi di entrare nell' esercizio si estendeva . Le carceri, gli ospedali, gli instituti
del sacro Ministero . Altamente persuaso di ciò , di beneficenza, gli ammalati a domicilio, i palazzi

1.8 Page 8

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dei grandi ed i tugurii dei poveri
insomma
e le città vicine provarono i salutari effetti della
carità e zelo di questi tre luminari del clero to-
rinese ; anzi della loro luce e calore benefico ,
anche dopo il tramonto, godono tuttora le diocesi
piemontesi per mezzo dei numerosi discepoli che
essi vi lasciarono .
Or per ritornare a proposito, questi erano i tre
modelli, alla cui scuola andò formandosi il nostro
D . Bosco fin dai primordii del suo sacerdotale mi-
nistero . D . Caffasso era in oltre suo direttore di
spirito , e noi abbiamo più volte udito D . Bosco
a dire con espressioni della più sentita gratitu-
dine : « Se io ho fatto qualche cosa di bene, lo
debbo a questo degno ecclesiastico, nelle cui mani
rimisi ogni mia deliberazione , ogni stadio , ogni
azione della mia vita . »
Per prima cosa questo esperto maestro prese a
condurre il suo discepolo nelle prigioni di Torino,
che erano l'ambito campo delle loro fatiche . Il ve-
dere turbe di giovanetti sull'età dai 12 ai 18 anni,
inoperosi , e rosicchiati dagli insetti , espiare in
quei luoghi di pena con una trista reclusione e
più ancora coi rimorsi le colpe di una precoce
malizia, fece inorridire il giovane prete . Egli vide
in quegli infelici personificato l'obbrobrio della pa-
tria, e il disonore della famiglia ; vide soprattutto
anime redente e francate dal Sangue di un Dio
geniere invece schiave del vizio , e nel più evi-
dente pericolo di andare eternamente perdute . Os-
servò ancora che il numero di quei disgraziati an-
dava ogni giorno crescendo ; e quelli stessi che, .
scontata la pena , erano restituiti a libertà , ben
presto ritornavano in quel luogo carichi di nuovi
delitti e di una nuova condanna . Cercando poi la
causa di tanta depravazione in quei miseri giovani,
gli parve di trovarla nel loro allontanamento dalle
pratiche religiose nei giorni festivi . Convinto di
ciò, D . Bosco andava dicendo : Chi sa se questi
giovanetti avessero avuto un amico, ehe si fosse
presa amorevole cura di loro, li avesse assistiti
ed istruiti nella Religione nei giorni di festa, chi
sa se non si sarebbero tenuti lontani dal mal fare,
e se non avrebbero evitato di venire e di ritor-
nare in questi luoghi di pena? Non sarebbe ella
cosa della più alta importanza per la Religione e
per la civile Società il tentarne la prova per l'av-
venire a vantaggio di centinaia e migliaia d'altri .
Egli comunicò questo pensiero a Don Caffasso;
e col suo consiglio e coi suoi lumi prese tosto a
studiare il modo di effettuarlo, abbandonandone il
buon esito alla divina Provvidenza , senza di cui
tornano vani tutti gli sforzi dell'uomo .
Vedremo in altro Numero il principio dell'Ora-
torio festivo .
UNA SPERANZA NON DELUSA
OSSIA
L'Oratorio di S . Teres a in Chieri .
Tra le ventidue case, che coll'aiuto della divina
Provvidenza e coll'appoggio dei nostri Cooperatori
e Cooperatrici abbiamo potuto aprire nell'anno
passato, vi è il così detto Oratorio di S . Teresa
per le fanciulle e giovinette della illustre e labo-
riosa città di Chieri . Riferendo nel Bollettino di
Agosto che avevamo inviate a prendere la dire-
zione di quella Casa le Suore di Maria Ausiliatrice
appartenenti alla Congregazione Salesiana, noi
esternavamo ad un tempo la fondata speranza che
Iddio l'avrebbe benedetta e fatta prosperare . La
nostra speranza non fu punto delusa . Ai nostri
benevoli soci tornerà gradito un breve ragguaglio
in proposito, e noi qui lo soggiungiamo .
Le giovinette, che frequentano l'Oratorio nei
giorni di festa specialmente alla sera, da circa
250 che erano in principio raggiunsero oggi il bel
numero di 400 ed oltre . Al mattino di buon'ora
si apre la Chiesa e si dò comodità di confessarsi
a quelle che lo desiderano . Intorno alle ore otto
incomincia la messa . Alla Comunione parecchie
di esse coadiuvate nella preparazione dalle Suore
assistenti si accostano a ricevere quel Gesù, che
ha da conservarle pure e proteggerle dalle insidie,
che il demonio ed il mondo tendono alla fragile
loro età ed inesperienza . Un breve sermoncino
loro adattato mette fine alla divota funzione .
Con questa per altro non finiscono nell'Oratorio
le occupazioni del mattino . E qui è da sapersi
che la città di Chieri annovera nel suo seno molte
fabbriche di cotone e di tela, nelle quali da mane
a sera vengono occupate centinaia di fanciulle e
giovinette . Per questa ragione, specialmente negli
anni passati, avvenne che molte di esse non avendo
potuto e tuttora non potendo frequentare le scuole
comunali, si trovano pressochè analfabete e non
sanno neppure scrivere il proprio nome . Or sic-
come siffatta ignoranza dei primi elementi di let-
tura, scrittura ed aritmetica potrebbe oggi più
che mai tornare di grave scapito alle famiglie
cosi le Suore di Maria Ausiliatrice pensarono di
ovviare a questo danno coll'aprire una scuola fe-
stiva gratuita, la quale si tiene appunto dalle dieci
al mezzogiorno . Essa è frequentata da oltre a
cento ragazze dai nove ai quindici anni, e da una
quarantina delle più adulte, divise in tre classi
secondo l'età e l'istruzione . Questa pertanto è l'al-
tra occupazione nell'Oratorio al mattino della fe-
sta ; la prima esclusivamente religiosa, la seconda
letteraria , che riesce eziandio di grande giova-
mento a molte laboriose e modeste famiglie della
città .
Ma le occupazioni e funzioni più proficue nell'O-
ratorio di S . Teresa sono quelle della sera . Quale
dolce spettacolo non si para mai dinanzi agli oc-
chi di chi vi entra dalle due alle cinque pomeri-
diane ! Tu cominci a vedere in un primo cortile
un ducento - fanciulle dai sette ai dieci anni ; poi
in un secondo altro centocinquanta dagli- undici
ai quattordici ; indi in un terzo una sessantina
dai quindici in su , e tutte come figlie d' una
stessa famiglia vispe ed allegre trastullarsi insieme
amorosamente . Chi corre, chi salta, chi canta, chi
in circolo tiene lieta conversazione, assistite sem-
pre nei rispettivi cortiletti da una o più Suore e
dalle giovani più adulte ed assennate . Non è quindi
a meravigliare, che mentre questi innocenti tras-
tulli riescono cari alle ragazze, tornino eziandio

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graditi ai loro parenti, i quali sapendo le proprie fi tentezza del cuore ; e forma la felicità sua e quella
gliuole in quel luogo guardate e lontane dai pericoli della famiglia . Il frutto della novena si fu che
ne godono altamente . Sappiamo di una buona ma- tutte o durante la medesima o nella festa si acco-
dre, che nel condurvi una sua figlia, veduto quello starono ai Santi Sacramenti con un contegno edifi-
spettacolo, fu così commossa da piangerne di cantissimo, sicché moltissime persone della città
consolazione . Dopo un'oretta di onesto diverti- ne furono e ne sono tuttora ammirate e vanno di-
mento, ad un cenno del campanello o del Diret- cendo : « I coniugi Bertinetti andranno ben lieti al
tore le figlie nei rispettivi posti si ordinano in vedere dal cielo la loro Casa servire così alla glo-
classe secondo l'età, ed accompagnate dalla pro- ria di Dio, e al bene delle anime . » Ma di tutto sia
pria maestra o catechista si portano al luogo gloria a Dio e a Maria Immacolata .
destinato per una mezz' ora di catechismo . Segue Per terminare il quadro dovremmo ancor dire
poscia il canto del Magnificat o di una Lode a di alcune opposizioni da taluno ultimamente susci-
Maria, pei una breve istruzione o predica accon- tate contro al detto Oratorio ; ma, se occorrerà, vi
cia, e infine s'impartisce la benedizione col SS . torneremo sopra un'altra volta .
Sacramento . Soddisfatti così i bisogni dell'anima,
si ripigliano i giuocherelli a sollievo del corpo, e
si continuano sino al cominciar della notte . Allora
ognuna ritorna in seno alla propria famiglia rac-
contandovi le cose fatte e udite, ed aspettando
AVVISO AI COOPERATORI .
ansiosamente il giungere di un'altra festa . Come si
vede, in questa guisa si ottengono due frutti, vale
a dire s'instruiscono convenevolmente le ragazze, e
si tengono lontane dai pericoli, cui molte, sopra-
Taluno, vedendo giungere ogni mese il
Bollettino Salesiano, ha creduto che questo
fosse una pubblicazione periodica, che punto
tutto ai giorni nostri, andrebbero esposte .
non gli appartenesse ; quindi non inten-
Prima di finire quest'articoletto, non vogliamo dendo di associarvisi lo rimandò indietro .
tacere di una bella prova di pietà, che diedero sul
principio dello scorso mese le giovanette più adulte
dell'Oratorio ed altre da loro guadagnate . Gli otto
di dicembre, f< sta dell'Immacolata Concezione, oc-
correva il secondo anniversario dacché si era inau-
gurato il detto Oratorio, benedicendo e collocando
in una semplice cameretta della casa una statua
di Maria Ausiliatrice . Si osservò quindi che sarebbe
stato molto opportuno il celebrare quest'anno detta
Avvertiamo che il Bollettino si manda ai
Cooperatori e Cooperatrici per ottemperare
a quanto é prescritto al N . 7 del capo V
del loro Regolamento ove si legge : « Ogni
tre mesi ed anche più sovente con un Bol-
lettino o foglietto a stampa si darà ai soci
un ragguaglio delle cose proposte e fatte,
o che si propongono a fare . » Laonde re-
solennità in modo speciale, per così ringraziare
l'Augusta Madre di Dio dei molti favori concessi
durante questo tempo . Laonde per ben preparare
le giovinette si fece una novena di predicazione .
Ogni giorno alle cinque e mezzo del mattino si
celebrava la messa, poscia si faceva la predica
a forma di spirituali esercizi . L' ora pareva al-
quanto indiscreta, ma era la più propizia per la
maggior parte di esse, che alle sette già dove-
sta inteso che questa non è un' associazione
estranea alla Pia Unione, e a . cui i Coope-
ratori debbano corrispondere con una tan-
gente determinata ed obbligatoria . La somma
annuale di lire tre accennata in alcuni nu-
meri del Bollettino dell' anno passato fu
suggerita per rispondere a quelli, che ci
domandavano come avrebbero potuto con-
vano trovarsi al lavoro nelle relative fabbriche . La correre alla spesa di stampa e di posta
notizia della novena a Santa Teresa si sparse da una I quindi il nostro fu un consiglio, e non
compagna all'altra della città, e fu accolta così favo- un' ingiunzione . Pertanto i Cooperatori fa-
revolmente che il primo mattino la chiesetta fu piena
zeppa . Per far posto alle più grandicelle, fu d'uopo
avvertire che nei giorni seguenti sarebbero state e-
scluse le giovinette, che erano al di sotto dei tredici
anni . Ma non ostante questa precauzione nel secondo
giorno e nei consecutivi il numero delle accor-
renti non fu mai minore di 400, poiché il buon
ranno in proposito quello che possono o
che credono, e qualora non siano in grado
di offrire la somma accennata vi suppli-
ranno in altro modo secondo le proprie
forze . Chi fosse analfabeto, od avesse già al-
tre copie del periodico in famiglia, potrebbe
esempio, e la novità della cosa, o meglio la gra- farlo passare ad altri, onde promuovere
zia di Dio andavano ogni giorno attirandovi molte vie maggiormente la buona causa .
giovani della città, che non avevano ancor mai
posto il piede nell'Oratorio . In quei giorni si ebbe
la favorevole occasione di far sentire massime e
verità molto adatte alla loro condizione ; soprat-
tutto si fecero conoscere i pericoli travi che corre
la loro età inesperta ; che si può bellamente unire
insieme la vera allegria colla soda pietà ; e che
solo colla virtù, colla sottomissione maggiori,
colla fedeltà al lavoro, e colla pratica della reli-
Abbiamo procurato di correggere i nomi
che conoscemmo errati sugli indirizzi . Non-
dimeno se mai taluno non vedesse ciò fatto a
suo riguardo lo pregheremmo a voler pa-
zientare sino a che siano esaurite le fascie
stampate per lui fin da principio . Se per
altro l' errore fosse tale, che per iscambio
di persona o di paese il foglio non gli giun-
gione cattolica una giovinetta si procaccia la con- gesse che raramente od in ritardo, ce ne

1.10 Page 10

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avverta, e faremo il possibile per ovviare
COOPERATORI E COOPERATRICI
a tale inconveniente .
Coloro in fine che ci mandassero nuovi
defanti nell'anno 1S'7S .
indirizzi sono caldamente pregati a scri-
vere i nomi e cognomi degli individui, il
paese e, se occorre, il Mandamento od il
Circondario, in caratteri chiari ed intelligi-
bili .
1 . Abbiati D . Antonio Parroco - Gornate L f.
2 . Abbiati D . Pietro Canonico - Voghera .
3 . Accampo D . Giacomo - Traversella .
4 . Allisio D . Domenico Prevosto - Robella .
5 . Asinari Giuseppe - Torino .
6 . Barucci D . Giuseppe Can . - Castelfzorentino .
7 . Barbero I) . Matteo T . Rett . Semin . - Asti .
Fratelli in Gesù Cristo dilettissimi,
8 . Bertucci D . Pier Antonio Dec_zno - Brugnato .
9 . Bertinelli D . Raffaele Can . - Roma .
10 . Berrera D . Giovanni Arciprete - Rcvò .
11 . Belloni D . Carlo Parroco - Vernate .
12 . Bora D . Fortunato Can . - Biella .
Col più profondo dolore dell'animo nostro
vi annunziamo che nell'anno or ora spirato
l'inesorabile falce della morte, tra tanti mi-
lioni d' uomini che ha mietuto sulla faccia
della terra, colse eziandio un buon numero
dei nostri Cooperatori e Cooperatrici . Voi
ne troverete più sotto notato il nome e la
13 . Bene D . Luigi Can . - Cesci.
14 . Bonelli Maria - Cavallerleone .
15 . Bolzani Stefano - Milano .
16 . Borgra Angela - Villaregia .
17 . Capurro D . Gio . Battista - Genova .
18 . Caravaggio D . Gio . Battista - Quintano .
19 . Chili D . Andrea Rettore - Mercurado .
20 . Codebò Teodolinda - Bobbio .
21 . Crolle D . Agostino Prevosto - Muzzano .
patria .
22 . De-Bresciani Barone Francesco - (Provincia
Quantunque appena ricevuta la notizia
del loro trapasso, siansi nella nostra casa di
Torino, e nella Chiesa di Maria Ausiliatrice,
fatte speciali preghiere per l'anima loro, e
si abbiano le più fondate speranze, che la
divina Misericordia li abbia già raccolti in
gloria, tuttavia esortiamo i Cooperatori sa-
di Gorizia) Cervignano .
23 . Delfino D . Giovanni Procancelliere - Cuneo .
24 . De-Rosa D . Giacomo Are . Provic . Eor . - Ca-
masca .
25 . Delpiano Alessandro - S. Gio . di Villafranca .
20 . Fava D . Giuseppe - Voghera .
27 . Ferrari D . Giovanni Parroco - Cologno .
28 . Ferreri D . Luigi Priore Cav . - Pollenzo .
cerdoti, che vogliano fare uno speciale Me- 29 . Franchi Card . Luigi Segretario 'di Stato di
mento in loro suffragio ; e gli altri, che fac-
ciano per lo stesso fine una santa Comu-
nione, come prescrive il Regolamento al capo
VII . Per vie meglio eccitarci a quest'opera
di carità pensiamo che quello, che ora fac-
ciamo in suffragio degli altri, Iddio disporrà
che altri dopo la nostra morte il facciano
per l' anima nostra .
S . S. - Roma .
30 . Galliano D . Giovanni Canonico - Saluzzo .
31 . Gafiarino D . Franc . Cur . S. Calimero - Mi-
lano .
32 . Ghersi D . Carlo Teologo - Murello .
33 . Grasso D . Andrea - Genova .
34 . Gualco Monsig . Domenico Prev . Dott . A . L .
- Genova .
35 . Lancina 1) . Giacomo Prev . Vie . For . - Clci-
Forse non tutti i Cooperatori defunti si
vasso .
troveranno qui notati . Se i loro parenti od
amici, non leggendovi il nome loro, ce lo
favoriranno, noi lo pubblicheremo nel pros-
simo N° del Bollettino . Ciò non ostante nel
pregare pei qui registrati noi estenderemo
la nostra intenzione a quelli eziandio, che
per avventura ne fossero stati dimenticati .
Oltre a questi suffragi raccomandiamo che
nella prima Conferenza che si terrà, si reciti
infine della medesima un Palei-, Ave e Re-
quiem per questi cari nostri defunti ; ed un
altro Palei-, Ave e Gloria per quei confra-
telli e consorelle, che verranno chiamati al-
l'eternità nel corso dell' anno .
Ognun rifletta che forse questo Pater ed
Ave sarà detto per lui, e intanto si prepari
al terribile passo della morte con una vita
36 . Longhi D . Pietro Parroco - Martinengo .
37 . Mariscotti 1) . Lorenzo Rett . - Ciglione di
Ponzone .
38 . Marchioni D . Antonio - Brescia .
39 . Merlo D . Giuseppe Vie . per» . - Miradolo .
40 . Partel D . Gio . Batt . Prev . - Calcinato di
Brescia .
41 . Peruzzi Luigi fu Pietro - Verona .
42 . Poma D . Antonio Prev . - Canton di Vaglio
Settinengo .
43 . Presbitero D . Michele Rettore - Traversella .
44 . Quaglia D . Gio . Maria Priore - Fiasnenga .
45 . Raimondo Gio . Battista - Alassio .
4U . Re D . Giuseppe Teologo - Torino .
47 . Ribaldone Rosa - Lu .
48 . Ricci D . Luigi Dott . in A . L . Can . Catt .
- Albenga .
49 . Rivara D . Antonio Can . - Chiavari .
50 . Rota Matilde - Lu .
veramente cristiana .
51 . Bolle D . Francesco Piev . Vie . For - Pont .

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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52 . Rovere D . Anton . P •ev . - Quigliano Vall(ggia .
53 . Ruga D . Francesco Parroco - Pernati .
54 . Vigliaroni D . Antonio Can . Catt . - Castel-
sardo .
I MISSIONARI SALESIANI
DAL PORTO DI GENOVA .
I sei Missionari Salesiani , dei quali abbiamo
sopra narrato la partenza da Torino, prima che
il loro bastimento Umberto I. spiegasse le vele,
scrissero una tenerissima lettera a I) . Bosco, nar-
randogli l'immensa pena sofferta nel dividersi da
lui e dai loro cari, e dandogli contezza del loro
viaggio sino a Genova . Mentre attendiamo loro let-
tere da altri porti d'Europa, cominciamo a pub-
blicare la seguente speditaci dal porto di Genova .
W . Gesù e Maria .
Genova, 13 Dicembre 1878 .
AMATISSIMO PADRE,
Da ventiquattro ore che siamo a bordo del-
l' Umberto I ancora non si parte, per causa del
cattivo tempo che impedisce di caricare le mer-
canzie . Noi tuttavia non scenderemo più a terra,
perché già abbiamo salutato i nostri Confratelli
di Sampierdarena, e ricevuto la benedizione che
a nome di lei ci diede D . Cagliero . Prima di dare
l' ultimo addio alla regina dei mari, ci piace trat-
tenerci ancora un tantino colla S . V . per mezzo
di questa lettera .
Descrivere l'emozione che noi tutti provammo
quando ci scorgemmo soli fra gente sconosciuta,
mi è affatto impossibile . In quanto a me, e così
fu pure degli altri, le confesso che soffersi una
stretta al cuore indescrivibile . Il pensiero di do-
ver abbandonare lei, che mi fu per tanto tempo
padre sì amoroso ed affezionato, col presentimento
di non più rivederlo, di dovermi separare da tanti
Confratelli carissimi, coi quali - aveva passato giorni
tanto beati, mi commosse talmente che fui ad un
punto di commettere una debolezza . Buon per me
che la religione mi venne presto in soccorso,
ed all' affacciarmisi alla mente lo scopo della
nostra missione, al pararmisi innanzi il pensiero di
quelle sterminate tribù americane, prive tuttora
del lume della fede, e di tanti ragazzi poveri ed
abbandonati, il cuore mio si riconfortò, si riempì di
nuovo zelo e di nuovo coraggio ; e la grazia vinse
la natura . Ora sono contento, e con me lo sono
parimenti tutti gli altri, e non desideriamo più
altro se non che il bastimento levi le ancore ,
spieghi le vele e parta . Il mare più non lo te-
miamo, pieni di fiducia che Maria Ausiliatrice
nostra cara Madre, la quale ha salvato i nostri
Confratelli da tanti pericoli, salverà noi pure e
ci condurrà sani e salvi alla nostra meta sospi-
rata delle missioni .
Il viaggio sino a Genova fu felicissimo e senza
incidenti particolari . Da Torino sino ad Alessan-
dria facemmo poche parole, ed avevamo più vo-
glia di piangere che di chiaccherare ; ma da A-
lessandria a Genova la scena cambiò . Essendoci
trovati soli in un compartimento a parte, comin-
ciò Grosso a cavar dalla valigia il suo clarinetto
ed a mettersi a suonare la preghiera del figlio
dell' esule di D . Cagliero . Il suo esempio destò
negli altri il buon umore, e tutti ci mettemmo a
cantare lodi a Maria quasi sino a Genova . Oh !
come si allargava il nostro cuore all' invocare
che facevamo col canto la nostra buona madre Ma-
ria! Pareva che una nuova forza entrasse in noi,
cacciasse via ogni timore, ci consolasse d'ogni pena .
Giunti a Sampierdarena fummo ricevuti dai no-
stri confratelli con tanta cordialità da lenirci quasi
affatto le nostre pene, perchè ci pareva di trovarci
di bel nuovo all'Oratorio con Lei e coi nostri più
cari . Il M . R . D . Albera ci usò tanti riguardi
che di più non avrebbero fatto i nostri stessi pa-
renti ; noi tutti gliene conserveremo perpetua gra-
titudine .
Qui a bordo siamo trattati benissimo . L'Um-
berto I è senza contrasto il migliore dei vapori
che pratichino i porti italiani . D . Cagliero stesso
che ne vide tanti, e che venne ad accompagnarci
fin sopra, fu stupito di sì grande magnificenza, e
disse di non aver mai veduto vascello sì ben co-
strutto e con tante comodità . Le persone compo-
nenti l'equipaggio sono pure compitissime . Il Capi-
tano ci usa ogni gentilezza ; ci permette di celebrare
la Messa nella cameretta che teniamo noi soli, e
nelle solennità ci ha assicurati di lasciarla dire
sul ponte, presente l'equipaggio . Anche il medico
è persona delle più cortesi ; si ferma con noi, di-
scorre, passeggia, e ci tratta da veri aprici . Così
dicasi eziandio dei domestici, i quali ci hanno molto
rispetto, e, direi meglio, ci vogliono bene . Genie
è dolce, e consolante trovare anche sul mare per-
sone, che ci amano e che ci usano riguardi! Il
nostro Sig . Cantù poi è l'anima della conversa-
zione e della società ; ci tiene tutti allegri, fa il
Dottore Dulcamara e dispensa del suo elisir di
lunga vita a chi ne vuole e a chi non ne vuole .
Con questo suo potente farmaco già ha fatto fug-
gir di sala un domestico, tanto è dolce il gusto
che lascia dietro di sè, e belle le smorfie cho fa
fare . Ma è tempo che io finisca . Scusi la lun-
ghezza, la mala calligrafia, il brutto stile, la cat-
tiva lingua ; ma sopratutto ci benedica, o amatis-
simo padre . Siamo tutti pieni di buona volontà,
desideriamo e speriamo fare grandi cose, ma lei
sa che spiritus quidern promptus est, caro autem
infirma . La benedizione sua ci darà forza e co-
raggio, perché Dio esaudisce le preghiere dei pa-
dri a pro dei figli . Speriamo di darlc- presto altre
notizie (1) . Preghi e faccia pregare i confratelli e i
giovani per noi . Tanti rispetti e saluti a tutti, spe-
cialmente a D . Rua, e a D . Cagliero . Ci creda sempre
Di V . S . R . n7a
Aff.mi figli in G . C.
D . MICHELE BCRGIINO
con tutti gli altri .
(1) Ne abbiamo ricevute poc'anzi dal Porto di Barcel-
lona : quantun lue con un mare un po'agitato i Alissio-
nari avevano fatto fin col .1 un buon viaggio .

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LA FESTA
INDULGENZE SPECIALI
.FrancesodiSl S
pei Cooperatori .
La festa del glorioso nostro Patrono il Dottore
San Francesco di Sales accade Mercoledì 29 del
corrente mese . Accostandovisi ai santi Sacramenti
della Confessione e Comunione si onora convene-
volmente il Santo, e si acquista indulgenza ple-
naria .
Avvertiamo che secondo il Regolamento (cap . VI,
art . 4) i Cooperatori e le Cooperatrici, dove sono
in numero almeno di dicei, dovrebbero avere in
detto giorno una Conferenza . Preghiamo i Diret-
tori delle Case Salesiane, come pure i Capi e De-
curioni, che per quel giorno, o per un altro che
torni più comodo, vogliano intimare detta Con-
ferenza, presiederla, e trattare ai Confratelli e
Consorelle quelle cose, che loro parranno più
utili al benessere della pia Associazione .
Ricordiamo che intervenendo a questa Confe-
renza in grazia di Dio i Cooperatori e Coopera-
trici per concessione del Sommo Pontefice gua-
dagnano indulgenza plenaria, ossia la remissione
di tutta la pena temporale dovuta ai loro peccati .
Ogni Cooperatore può acquistare indulgenza ple-
naria una volta al giorno, da applicarsi alle anime
del Purgatorio, recitando la terza parte del Ro-
sario di Maria Vergine avanti al SS . Sacramento,
e non potendo avanti al divin Sacramento, reci-
tandola innanzi al Crocifisso .
Indulgenza plenaria ogni volta che si accosta
alla santa Comunione .
Può altresì lucrare moltissime indulgenze ple-
narie nel corso del giorno mediante la recita di
sei Pater, Ave e Gloria, secondo la mente del
Sommo Pontefice . E queste indulgenze applicabili
alle anime purganti, le può acquistare toties quo-
ties, ossia tutte le volte che recita i suddetti
Pater Ave e Gloria in qualunque ' luogo, senza
bisogno di Confessione e Comunione, purché sia
in grazia di Dio .
Oltre a queste un' altra plenaria ne può gua-
dagnare ogni Domenica, e nei giorni qui sotto
notati, purché confessato negli otto giorni, e co-
municato, visiti una qualche Chiesa, pregandovi
secondo l'intenzione del Sommo Pontefice .
Mese di Gennaio .
NECROLOGIA .
Una grave perdita ha fatto il sette dell'or pas-
sato ottobre la Pia Unione dei Cooperatori . Quasi
improvvisamente Iddio chiamava agli eterni ri-
posi un nostro Confratello per ogni titolo rispet-
tabilissimo, quale si fu il Barone Francesco De
Bresciani da Cervignano (provincia di Gorizia),
Commendatore dell' Ordine Sovrano di Malta, Ca-
meriere Segreto di Sua Santità, Gran Croce del-
l' Ordine di S . Gregorio Ala-no ecc . Pochi mesi
sono, essendo egli venuto a cognizione della no-
stra Associazione e del nobile suo scopo, vi si
fece tosto ascrivere ; ed avendo ricevuto il di-
ploma da Cooperatore ed il Bollettino Salesiano,
ce ne ringraziava con una preziosissima lettera in
data del 26 Agosto . Fra le altre cose ei ci di-
ceva : « La profonda divozione che io porto al
Grande Dottore della Chiesa S . Francesco Salesio,
del quale godo di portare anche il nome, fa si
che non solo vi ringrazio della spedizione fattami
dei Bollettini Salesiani, ma vi prego a continuare
ad inviarmene i futuri fascicoli . Desidero cono-
scere l' importo per sdebitarmene senza ritardo .
Ma più di tutto vorrei pregarvi a rimettermi lo
Statuto e le Regole del Sodalizio Salesiano, al
quale sarei ben lieto di aggregarmi, ove ciò fosse
compatibile cogli altri legami spirituali e sociali
di altre instituzioni, cui appartengo . » Così il vir-
tuosissimo uomo .
Pertanto insieme con quella di tutti gli altri
raccomandiamo l'anima di questo degno Confra-
tello alle preghiere dei Co operatori e Cooperatrici .
1 . Circoncisione di N . S . G . C .
6 . Epifania .
18 . Cattedra di S . Pietro in Roma .
19 . Festa del SS . Nome di Gesù .
23 . Sposalizio della B . Vergine .
25 . Conversione di s . Paolo .
29 . S . Francesco di Sales . In questo giorno l'in-
dulgenza plenaria si può lucrare (la tutti i
fedeli cristiani, purché confessati e comu-
nicati visitino una Chiesa della Congrega-
zione Salesiana .
ULTIMA PUBBLICAZIONE
della Calcografa Salesiana .
SOLENNE TE DEUM
PER
TENORE, SOPRANO, CONTRALTO E BASSO
pei sec. Teol .
GIOVANNI CAGLIERO .
N_ 282 L- 2,50_
Sampierdarena 1878 . Tip . di San Vincenzo de' Paoli .
Con permesso dell'Aut . Eccl. FERRARI GIUSEPPE gerente respons .