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SOMMARIO - Necessità dell'unione tra i buoni Cristiani .
Unione tra i C operatori Salesiani - I Missionarii Sa-
lesiani da Gibilterra al loro Superiore - Le confe-
renze ai Cooperatori e la festa di S . Francesco di
Sales .- Maria Ausiliatrice - Necrologia di Coope-
ratori Salesiani morti nell' anno 1877 - Indulgenze
speciali pel mese di Gennaio .
Necessità dell' unione tra i buoni Cristiani .
Unione tra i Cooperatori Salesiani .
Se in ogni tempo fu giudicata utile l'u-
nione tra i buoni cristiani per promuovere
e sostenere il bene, per impedire e distrug-
gere il male , oggidì è necessaria e indi-
spensabile .
Malgrado la vigilanza e l'ardente zelo dei
ministri della Chiesa, malgrado le fatiche e
i sudori delle antiche e nuove Congrega-
zioni religiose, per la tristizia dei tempi,
pel numero ognor crescente dei nemici di
Dio, e per le raffinate loro arti penetro
l'errore , invalse il disordine morale nelle
città, nei villaggi e nelle famiglie, recandovi
la rovina della Fede e della virtù, strasci-
nando alla perdizione innumerevoli anime .
Non è egli vero che oggigiorno l'irreligione
si è propagata e si va propagando spaven-
tosamente e elle il vizio porta alta la testa e
trionfa? La quotidiana esperienza dimostra
che da molte case si è dipartita la concor-
dia e la pace ; da tutte parti si grida che
la gioventù cresce insubordinata e viziosa ;
alti e generali sono i lamenti che dal con-
sorzio umano paiono sbandite equità e giu-
stizia . Non cade, è vero, nè cadrà per questo
la gran fabbrica della Chiesa Cattolica, per-
ché fondata sopra ben solida pietra ; m a
possono cadere e cadono le sue tegole più
leggiere ed esposte ai venti, vale a dire .
cadono certi individui più soggetti ai peri-
coli, certe famiglie dagli empii più insidiate .
No, non cadrà la. società religiosa, perché
è la famiglia , anzi il regno di Dio sulla
terra ; ma ben può andare in rovina la so-
cietà civile ; ben può succedere che una
parte del mondo, allontanandosi vie più
dalla Fede Cattolica , ritorni una selva di
bestie frementi , come già trovavasi prima
dilla venuta di Gesù Cristo .
Alla vista di un pericolo che va facen-
dosi ognor più evidente, alla vista di tante
anime, specialmente di tanti giovani incauti
che si perdono, chi può non commuoversi,
chi può starsene indifferente e freddo?
Ma qual rimedio apportarvi ?
Non basta il gridare che i tempi sono cat-
tivi, che i malvagi hanno ormai messo la mano
in tutto e menano strage . A nulla giova il
declamare e poi come gente amante dei
proprii comodi, o come scoraggiata ed av-
vilita intanarsi nelle proprie case a guisa
di conigli impauriti . Mentre che noi ci con-
tentiamo di dare sì facile prova di sterile
zelo, il reale continua e ingigantisce e le
anime cadono alla perdizione spesse come
d'inverno i fiocchi di neve sul dorso delle

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montagne . Fatti ci vogliono, sacrifizi , e tre il nerbo dell'esercito combatte in campo
non ciance vane . Che fare adunque
aperto. Ancor voi le siete utili, anzi neces-
Sono molti i nemici e compatti nel com- sarii, affinché per mezzo delle preghiere e
mettere e propagare il male? - Orbene , delle opere vostre possa ella combattere più
poniamo loro di fronte molte schiere di buoni valorosamente le battaglie del Signore e
cristiani, che facciano e promuovano il bene salvare un maggior numero di anime . La
uniti e stretti fra loro . - Dottrine irreli- vostra cooperazione, oltre ad essere per lei
giose ed immorali, come un torrente stra- d'aiuto e sostegno, è pur gradita a Dio e
ripante, minacciano di strascinare fanciulli vantaggiosa a voi medesimi : la parola del
e fanciulle, giovani e vecchi, dotti ed igno- grande Pontefice Pio IX e i tesori celesti,
ranti nelle vorticose onde dell'empietà e di cui vi ha arricchiti, ve ne sono garanti .
della corruzione ? - E noi con tutti i mezzi Che altro occorre ? - Unirci tra noi ; e
che fortuna , natura e Religione ci porge tutti con la congregazione . Noi non abbiamo
innalziamo un argine , anzi un muro che ancora due anni di esistenza e siamo già sette
arresti e fermi nel loro letto queste acque mila ; ed ogni giorno altri Cooperatori e Coo-
limacciose .
peratrici
Lode pertanto alle Corporazioni, che non
file. Uniamoci adunque col mirare allo
ostante l'avversità dei tempi, nulla lasciano stesso fine, e coll'usare gli stessi mezzi per
d' intentato per resistere al disordine che conseguirlo. Il Regolamento che abbiamo tra
irrompe ed innonda ; lode alle Compagnie, piano c'insegna il da farsi . Uniamoci come
alle Società, ai Comitati, ai Congressi, alle in una sola famiglia coi vincoli della fra-
Unioni di ecclesiastici e laici, costituitesi nel terna carità ; carità che ci sproni ad aiu-
vecchio e nel nuovo inondo, onde più ef- tarci e a sostenerci vicendevolmente a favore
ficacemente promuovere il bene e combat- del nostro prossimo . Sebbene non legati da
tere il male .
alcun voto, stiano nondimeno uniti e sotto-
La Congregazione Salesiana, piena di am- messi al nostro Capo come una schiera di
mirazione per tutte queste Associazioni così prodi sotto il suo duce . Quello che ei vuole
benemerite della Religione e della civile so- vogliamolo ancor noi ; quello che ei sug-
cietà, risolse di unire ai loro i suoi deboli gerisce e consiglia abbracciamolo volonte-
sforzi . Quindi per giovare alla umana fa- rosi ; e quando fa appello alla pietà e ca-
miglia , e promuovere il bene, ella scese rità nostra corrispondiamogli coree figli alla
di preferenza a coltivare la povera gioventù, voce di un padre che implora soccorso pei
dalla cui buona o cattiva riuscita ognun vede nostri fratelli . Così faceano i primi cristiani .
dipendere il tristo o il buono avvenire della « La moltitudine dei credenti, ci dicono gli
civile società . Laonde coli' aiuto dei figli suoi Atti Apostolici, era un cuor solo ed un'a-
eresse già e va erigendo in Italia, Francia nima sola : Moltitudinis credentium erat cor
e nell'America del Sud molti collegi per unum et anima una. (IV. 32) .» Uniti in tal.
giovani studenti, e laboratorii per artigiani; modo essi salvarono il mondo . Vero è che non
fondò istituti per fanciulle ; aperse oratorii 1 tutti ci conosciamo di persona ; ma che im-
e scuole festive e serali ; intraprese missioni . porta? Ci conosceremo in cielo , ove spe-
In fine vedendosi crescere ogni dì più il riamo di trovarci con tutte le anime salvate
lavoro tra mano, pararsi innanzi una messe coli' esempio, colle parole, e colle opere
abbondantissima da raccogliere nel campo nostre .
evangelico, e intanto non poter per difetto Intanto bramando di giovare altrui co-
d'individui e per mancanza di mezzi, esten- t minciamo, se occorre, dall'ordinare noi me-
dersi in tutte le città e villaggi in cui fa- desimi, e le nostre famiglie. Poscia nelle
rebbe duopo e dove l' opera sua sarebbe nostre parochie, città, villaggi, e in ogni
pur anche invocata, ella cercossi degli ausi- luogo, diportiamoci come altrettanti apostoli
liarii, i quali pur rimanendo in seno alle del Signore ; e dove havvi un male da im-
proprie famiglie e nella condizion loro, le pedire, un bene da promuovere, potendo,
porgessero nondimeno la mano nelle sue troviamoci sempre . Le Cooperatrici altresì
imprese presenti e future .
dal canto loro nel guadagnare anime al Cielo
Questi ausiliari siete voi, Cooperatori e si mostrino industriose e zelanti al pari delle
Cooperatrici . Voi nelle vostre case , nelle Cecilie romane, e di tante altre sante ma-
vostre famiglie, siete per la Congregazione trone che colla carità e dolcezza loro tira-
Salesiana come quelle milizie, che in tempo rono a Dio non solo gli sposi, i cognati, i
di guerra sono destinate a promuovere e figli, i servi, le amiche, e le conoscenti, ma
mantenere l'ordine nella città e paesi, men- persino i carnefici spediti a troncar loro la

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testa per cagion della Fede . Ah ! possa darsi
da ognuna di loro la lode che la Chiesa dà
a s . Caterina da Siena, cioè che niuna per-
sona da lei si partiva se non migliorata .
Uniti in siffatto modo nell'operare, chi non
vede immenso bene che far potremo coll'a-
iuto del Cielo?
Ma ci domanderà taluno : non avremo noi
degli avversarii ?
Fra la gente ben informata ciò non può es-
sere . lmperocchè e Salesiani e Cooperatori
che altro intendiamo se non beneficare l'u-
manità, prodigando per lei non già fallaci
promesse, ma fatti, sollecitudini, disturbi ,
sacrifizi? L' opera nostra mira a dare alla
Chiesa figli devoti, e ministri zelanti ; allo
famiglie figli sottomessi ed ubbidienti ; alla
civile società uomini utili e probi . Noi col-
l' istruzione sacra e profana , colle scuole ,
e colle stampe miriamo a diffondere sempre,
pili nel mondo la luce della verità ; cogli isti-
tuti di beneficenza, coi laboratori di arti e
mestieri miriamo a porgere a migliaia di
poveri giovanetti orfani od abbandonati il
mezzo sicuro di guadagnarsi un giorno
onestamente il pane della vita . Colle nostre
missioni miriamo a portare la luce della
Religione e della civiltà a popoli immensi,
sedenti tuttora nelle tenebre dell'ignoranza
della barbarie . Dal canto nostro miriamo
a far si , che non vi siano più ladri , non
più assassini; miriamo a spopolare le pri-
gioni or più che mai rigurgitanti di scel-
lerati di ogni età e condizione . Miriamo
insomma a far regnare nel mondo l'equità
e la giustizia, la concordia e la pace . Chi
dunque potrà osteggiarci ? Qual persona di
retto sentire , che ben conosca il nostro
scopo, potrà disapprovarci ed incagliarci
Non dovrebbe in quella vece darci appoggio
e favore col consiglio e colla mano '?
Ma ancorché incontrassimo qualche ne-
mico sul nostro cammino, niun si sgomenti .
Stiamo uniti di mente, di cuore e di ope-
razioni . Uniti tra noi , uniti alla Congre-
gazione, uniti coi Paroci, coi Vescovi, col
Papa, con Dio, e tiriamo avanti impavidi ;
imperciocche si Deus pro nobis, quis contra
nos ? Se abbiano Iddio con noi, chi potrà
superarci ? Chi potrà impedire che l' o-
pera nostra non sia da un esito felice co-
ronata?
I MISSIONARII SALESIANI DA - GIBILTERRA
AL LORO SUPERIORE .
I nostri Missionarii a quest'ora già si trovano
al loro posto sul suolo americano, approdativi nella
prima quindicina dell'ora passato dicembre . Tut-
tavia noi non ne abbiamo ancora positive notizie,
perché occorrono circa 25 giorni prima che le let-
tere di là ci pervengano . Essi per altro scrissero
da Gibilterra, ultima città di Europa, in cui so-
starono nel lungo loro tragitto . Da quel porto
eglino, prima di abbandonare l' antico continente,
inspiratisi ai sensi della più viva gratitudine, scris-
sero a .D Bosco una cordialissima lettera, nella
quale dopo aver dato brevemente contezza del loro
viaggio fin là, passano a ringraziare tutte quelle
persone, che prestarono l'epera loro benefica a
pro della loro Missione .
Noi pubblichiamo qui questa lettera, perché
sappiamo quanto i nostri Cooperatori gradiscano
aver notizie dei nostri Missionarii ormai divenuti
loro fratelli ; ed affinché con questo mezzo cia-
scuno si abbia i ringraziamenti che gli sono ri-
volti . Eccola nella sua integrità .
« In faccia all'Europa e all'Africa presso al porto
di Gibilterra . Lunedì 19 novembre 1877 .
CARissimo NOSTRO D . BOSCO,
E mezzogiorno, e noi ci troviamo davanti alle
montagne del Marocco, che siccome giganti altis-
simi paiono avanzarsi verso di noi . Di qui ad
un' oretta saremo nel porto di Gibilterra, dove
imposteremo questa lettera, che é l' ultima che le
scriviamo dall'Europa . Memori delle sue paterne
raccomandazioni, e a sfogo pur anche del nostro
cuore, eccole le principali notizie del nostro viag-
gio fin qua .
Staccatici dai suoi fianchi in quel giorno memo-
rando del 14 corrente, facemmo vela, come Ella
sa, da Genova con un mare abbastanza grosso e
poco cortese verso persone, che per la prima volta
come noi gli affidavano la propria vita . La prima
notte chi più, chi meno, soffrimmo tutti un po-
chino, ma nessuno scoraggiamento . Altrettanto fu
delle Suore, quantunque per loro natura più ti-
mide di noi .
Al domani gettammo 1' àncora nel porto di Mar-
siglia . Sbarcati visitammo per poco la città, e ci
recammo a trovare il Rev . Paroco di S . Giuseppe,
che ci si mostrò cordiale ed osservantissimo . Egli
ci domandò : « Quando verrà anche a stabilirsi
qui uno squadrone di Salesiani? Marsiglia è prima
dell' America . Ah ! io li voglio fin di quest'anno . »
Fra le cose che ci hanno edificato in quella città
fu il vedere come tutti i preti si salutano a vi-
cenda sia che si conoscano, sia che no . È un santo

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costume che sarebbe desiderabile che s' introdu- Nei giorni feriali le messe si celebrano nella no-
cesse in tutti i paesi .
stra sala, dove ci siamo formata una chièsetta con
Al 16 il Savoie riprendeva le mosse per alla tende finissime, è vi assistono i Salesiani, è le Suore
volta di Spagna . Dopo un giorno ed una notte ap- e i passeggieri di prima classe, facendosi ogni mat-
prodammo a Barcellona . Il passaggio del golfo di tina parecchie comunioni .
Lione, che è quasi sempre agitato, ci fece, a vero
Oltre a queste il buon Dio ci ha già fatto gu-
dire, patire assai . Quasi tutti dovemmo pagare il stare qualche altra consolazione . I passeggeri di
nostro tributo al mal di mare, e i più di noi a- terza classe tra grandi è piccoli sono circa 700 .
stenersi dal, prender cibo, costretti a stare inta- Or malgrado la difficoltà di farci strada in mezzo
nati nelle nostre cabine, per non sentirsi a rivoltar ad un popolo di sì diverse abitudini è linguaggio,
lo stomaco con pericolo di gettarlo via . Questo abbiamo deliberato di fare qualche poco di bene
male, a cui nei primi giorni di navigazione, e a questa povera gente . Diciamo povera gente, nè
nell'infuriare dei venti, quasi nessuno può sot- v' é dubbio che tale non sia almeno in quanto alle
trarsi, a dirla schietta, riesce cosa molto seria . cose dell' anima.Fatepochzin,ostr
Chi non l' ha provato ancora non può farsene una vengono tutti in America per un guadagno tem-
idea adequata . Ci si assicura però che niuno e; porale, e una parte di essi vivono senza pensare
mai morto per questo ; e ciò serva ad incorare né a Dio, né all' anima;anzi taluni sono così av-
quei nostri fratelli, che avranno da tenerci dietro . versi alla Religione ed ai suoi ministri, che v' é
A Barcellona giungemmo sul mattino del giorno d' uopo il coraggio di un leone per avvicinarli . Ci
17 . La vista di un sole bellissimo che spuntava fanno veramente compassione .
allora allora sull'orizzonte, lo squillo delle trombe
Davvero qui sopra si hanno molti riguardi ed
militari del vicino forte, l'udire la nostra . futura attenzioni, ma tutto pèl corpo, è per le cose ma-
lingua da una piccola flottiglia di barcaiuoli, che, teriali . Qui un medico espertissimo é sempre at-
domandando di trasportarci dal bastimento alla tento al primo incomodo di un passeggiero ; qui
spiaggia, gridavano : Para Barcellona dos reaies una buona farmacia, una migliore drogheria ; qui
de ir y dos de vuelta,_ vale a dire, due reali per insomma quanto occorre per una città ambulante .
l'andata, e due pèl ritorno ; e sopratutto il pen- Qui non mancano occhi sempre vigili per evitare
siero che quel mattino avremmo potuto celebrare gli scogli ; mani prontissime per ammainare ad
messa e fare la comunione in una chiesa della ge- un dato cenno le vele ; qui in una parola tutte le
nerosa e cattolica Spagna ; tutte queste cose ci cure per non cadere né lasciar cadere in bocca ai
rallegrarono assai, è ci fecero dimenticare i di- pesci . Ma ohimè! qui non un medico delle anime, non
sagi sofferti nei giorno è nella notte innanzi . Di- una scolta fedele, non un ministro del Signore
scesi entrammo in una divota chiesa, è ivi a pié i posto, incaricato ufficialmente a curare i mali dell' anim,dceragidpercoldi
degli altari rifocillammo le anime nostre col Pane
dei forti . Poscia dato un giretto per la città , è cadere nelle fauci dell' infernal dragone, a procu-
ritornati alla nostra casa galleggiante, salpammo rare insomma la gloria di Dio .
poco dopo per Gibilterra, a cui prima di chiu- Per la qual cosa ci siamo decisi di metterci
dere la preseute stiamo per approdare .
colla dovuta prudenza in mezzo agli uni e agli
Ieri prima festa passata sulle onde abbiamo ce- altri, e a far sentire a tutti una parola di vita .
lebrata una messa sotto coperta per comodità di Il Signore ci consolò ben tosto, e ci diede a ve-
tutti i cattolici nostri compagni di viaggio . Il ca- dere eho col suo divino aiuto saremmo riusciti nel
pitano del bastimento uomo compitissimo, è di sen- nostro intento .
timenti altamente religiosi, ci fece preparare una
Cominciammo dai piccoli . Laonde noi tra i fan-
cappella quasi reale, ornata e tapèzzata con ban- ciulli, è ie Suore tra le ragazze ci siamo dati at-
diere di varii colori di tutte le nazioni del mondo . torno per attirarne a noi quanti più ne fosse con-
La celebrò D . Costamagna assistito da un padre cesso ; e col far luccicare ai loro occhietti e col
Benedettino che viaggia con noi . Furono ad ascol- regalare loro qualche medaglia, e piccole imagini,
tarla l' equipaggio, e quasi tutti i passeggeri, in breve ora ci trovammo padroni di una cin-
meno pochi protestanti inglesi, che sbarcheranno quantina di questi cuoricini . Da trc giorni, è nelle
fra poco a Gibilterra . Domenica 2_i vi sarà la stessa ore pili propizie noi ce ne raccogliamo un buon
funzione e con maggior solennità ancora . Oh ! di numero attorno, e facciano loro un poco di ca-
quanto sollievo è conforto non é mai la pratica techismo . Oh ! quanto ne hanno bisogno !
della nostra SS . Religione in mezzo ai pericoli Né qui é il tutto . I parenti vedendo a prenderci
della vita . Quando si é ai piedi di Colui, al quale cura dei loro bimbi, trattarli amorevolmente ,
obbediscono i venti e il mare ; quando sopratutto sono fuori di sè per la gioia, e così ci guadagnammo
lo si possiede realmente nel cuore, oh ! allora non l' animo loro, e dì molti altri adulti . Quindi anche
si ha pili paura, più non si paventano né lc pro- a costoro andiamo facendo qualche prèdichetta
celle, né i mostri, ne i profondi abissi marini . « Stiamo buoni, andiamo ripetendo ; gettiamo via

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e fuggiamo il peccato, e Dio ci darà un viaggio la gloria vostra in questo mondo, e la salute delle
felice . » Taluni ci promisero già di venirsi a con- anime da Voi create, e redente .
fessare . Ed ecco incominciata la nostra Missione . Ringraziamo Voi pure, o Vergine Immacolata,
Il mare é al presente placido e calmo, e noi Madre nostra dolcissima . Oh ! quanti favori dal
contenti e tranquilli. No, non é più necessario il Cielo non abbiamo noi ricevuti per le vostre mani!
fare coraggio a chicchessia . Sul volto di noi tutti Da quanti pericoli siamo per Voi scampati nella
brilla la gioia più pura . Qui si suona e canta, là nostra giovinezza ! Quante vittorie abbiamo per
si giuoca a scacchi ; chi studia, chi legge , chi Voi riportate contro i nemici della nostra voca-
balbetta spagnuolo . Per nostra buona ventura a zione religiosa ! Siatene dunque benedetta, o Au-
Barcellona salì con noi una brava famiglia spa- gusta Madre di Gesù .
gnuola, diretta a Montevideo . Questi cortesi si- Vivi ringraziamenti a Lei eziandio, o carissimo
gnori ci fanno da maestri di lingua .
padre in Gesù Cristo . Ah ! se non temessimo di
Il Savoie entra ora in porto . Fin qui noi ab- dispiacerle, vedrebbe quello che saprebbe mettere
biamo sperimentata l'efficacia delle preghiere di fuori il nostro cuore in questo istante . Deh ! con-
lei, carissimo D . Bosco, e di tanti buoni amici doni_ questo sfogo alla piena del nostro affetto . Il
che abbiamo costì lasciati . Oh ! continuino a pre- buon Dio la rimuneri in vece nostra del gran bene
gare tutti i giorni per noi . Se sapesse mai qual che ci ha fatto, sopratutto nei primi nostri anni,
sollievo noi tutti proviamo anche al solo pensiero anni del pericolo, anni della seduzione, anni in-
che molte anime buone nelle nostre case, e in somma, nei quali se non ci fossimo trovati sotto
molti paesi d' Italia e fuori, pregano per noi in le ali della paterna sua direzione, noi saremmo
questi giorni ! Questo pensiero ci arreca davvero forse andati irreparabilmente perduti . La ringra-
un piacere ed una fiducia in Dio inesprimibile . ziamo adunque cordialissimamente .
Noi speriamo che il mare ci sarà propizio sino alla Grazie anche a voi, o genitori e parenti ama-
fine ; ma ancorché il Signore ci volesse mettere tissimi . Voi avete fatto per noi dei grandi sacri-
alla prova ; ancorché gli abissi dell'adirato Oceano fizi ; ma non vi rincresca di averli fatti . Riflettete
si spalancassero, e fossero lì lì per ingoiarci, non- che Dio vi ha concesso i figli non già per vostro
dimeno noi non ci perderemmo di animo , e in vantaggio, ma per gli interessi suoi . non per la
quel punto spereremmo ancora di uscirne sani e vostra famiglia, ma per la sua Chiesa ; non già
salvi . Se scoppiasse la macchina, se si rompesse per acquistare danaro, comodità, ricchezze, cose
o bruciasse il bastimento, noi getteremmo in mare tutte che passano, e non si portano al di là della
le barchette` dei nostri cappelli, vi salteremmo so- j tomba, ma per guadagnare anime, acquistar glo-
pra, e colla protezione del Cielo giungeremmo a ria, e regni celesti ed imperituri . Dunque siate
lido . Qual fiducia eh ! Ecché? Cantammo tante contenti . Dei vostri sacrifizi Dio saprà ricompen-
volte, e andiamo tuttor ripetendo la bella lode a sarvi in questa e nell' altra vita . Grazie tuttavia
Maria
ve ne rendiamo ; grazie specialmente perché ci
Solchiamo un mare infido
Di un mondo traditore,
Al sospirato lido
Chi mai ci condurrà ?
Maria pietosa e bella
Del mar lucente stella,
Maria speranza nostra
Guida di noi sarà .
avete lasciati partire da voi senza frapporci osta-
coli . Coraggio, carissimi ; alzate spesso i vostri
sguardi, i vostri cuori al Cielo : Sursum corda .
Forse tra breve ci rivedremo, ci uniremo nuova-
mente per non separarci mai più .
E potremo qui dimenticare voi ecclesiastici e
laici, religiosi e secolari, ricchi e poveri, Comu-
nità, Instituti, Ritiri ; voi specialmente Coopera-
tori e Cooperatrici, i quali, chi in un mondo, chi
Potremmo dunque temere che Ella ci lasci per-
dere? Non le faremo sì gran torto, perché é no-
stra . Madre .
Ecco, o carissimo D . Bosco, ecco in breve le
cose principali del nostro viaggio fin qua . Il re-
sto o dalla isole del Capo Verde, o (la Rio Ja-
neiro, o da Montevideo, o da Buenos-Ayres, o da
San Nicolas, dai luoghi insomma, ove Dio ci guida .
Stando per conchiudere, il cuor ci die di con-
c hiudere con un inno di ringraziamento .
Sì, ringraziamo primieramente Voi, o gran Dio,
elio fin Ball' eternità ci avete predestinati ad essere
non solo figli della vostra Chiesa, ma vostri apo-
stoli, istrumenti delle vostre mani per procurare
ia un altro, voleste concorrere alle spese della no-
stra Missione? Ah no, il dimenticarvi non è pos-
sibile .
Quanto ci ha mai commossi ed infervorati il
vedere ogni giorno giungere in Torino da varie
parti d'Italia or per posta , or per ferrovia ,
ed or pur anche portate in persona le of-
ferte del ricco e del povero ; l'ebolo esiandio
delle vedova e del pupillo ! Ah! insieme cogli
oblatori ed oblatrici di copiose somme, e di og-
getti di valore, noi ricorderemo sempre quella buona
nostra Cooperatrice, la quale nen potendo disporre
ehe o di una lira, o di un fazzoletto ci si presentò
dicendo : « Io sono poveretta, e non posso of-

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frire che l' una o l' altra di queste cose : vorrei
ben darle ambedue, ma non posso . Veggano essi
quale loro convenga di più e se la prendano . »
Commossi a queste parole noi invece di ricevere
avremmo voluto donare a lei ; ma accortici che
rifiutando le avremmo arrecato un vivo dispia-
cere, accettammo il fazzoletto coll' animo di ser-
vircene ad asciugarci i sudori, quando nei vasti
campi americani correremo come il buon pastore
in cerca delle smarrite pecorelle . A lei adunque,
a voi tutti rendiamo grazie vivissimo . E Voi buon
Dio, Voi pure Maria Ausiliatrice, spandete sopra
di loro, e sopra i loro cari ogni più eletta benedi-
zione per la vita e per la morte, pel tempo e per
l' eternità .
Se il tempo non urgesse vorremmo scrivere tut-
tavia tante altre cose ; ma desiderando ancora ver-
gare alcune linee al Direttore dell'Unità Cattolica,
ci é d' uopo conchiudere . Addio carissimo D . Bosco
Tanti saluti ai fratelli, specialmente a D . Rua,
a D . Cagliero, al signor conte Cays, poscia ai
giovani tutti, con raccomandazione che preghino
per noi, e si rendano presto abili per venirci a
raggiungere .
Affini figli
Sac : COSTAMAGNA . GIACOM» O
(Seguono i nomi degli altri) .
LE CONFERENZE
AI COOPERATORI
E LA FESTA DI S . FRANCESCO DI SALES .
Il nostro Regolamento prescrive che ogni anno
si tengano almeno due Conferenze, l'una nella
festa di s . Francesco di Sales, l'altra in quella
dì Maria Ausiliatrice .
Queste adunanze sono di grande utilità ; anzi
osiamo dire che sono l'anima e la vita della no-
stra Pia Unione . Esse giovano a conoscere ognor
meglio lo scopo della Congregazione Salesiana ,
che ognuno deve pur tener d'occhio per ben coo-
perare con lei ; giovano a conoscere i mezzi più
adatti da ciò ; giovano a conoscere il bene che
da tutti si va facendo per consolarcene insieme, e
Il male che irrompe per animarci ad impedirlo
più efficacemente ; giovano a vincere il rispetto
umano , e ad infonderci maggior coraggio vedendo
che a fare il bene non siam soli ; giovano infine
ad unirci coi vincoli ognor più forti di una ben
intesa amicizia . E poi, è sempre vero quello che
dice lo Spirito Santo per bocca del real profeta
« Quanto è mai buona e gioconda cosa il trovarsi
molti fratelli insieme : Ecce quam bonum., et quam
jucundum habitare fratres in unum (Salm . 132) .
Pertanto preghiamo i Capi o Decurioni che il
29 del corrente mese, giorno sacro al glorioso no-
stro patrono S . Francesco, od in quello che cre-
deranno più opportuno, vogliano raccogliere i loro
Cooperatori in luogo adatto, e tener loro la Con-
ferenza prescritta, trattandovi quelle cose, che
nella loro pietà e prudenza riputeranno più con-
ducenti alla maggior gloria di Dio, alla salute
delle anime , e al benessere della Congregazione
nostra . Le Cooperatrici, se poche, potranno ra-
dunarsi insieme coi Cooperatori ; se in numero
abbastanza grande, abbiano una Conferenza a parte,
e di giorno, presieduta dal Capo o Decurione me-
desimo .
Ricordiamo in pari tempo ai Direttori delle Case
Salesiane che le conferenze accennate sono affi-
date a loro in quei luoghi ove esiste la Casa me-
desima . Vedano adunque di tenerle a tempo de-
bito, e di volgere benevole parole a quelle bene-
merite persone ehe ci sono unite coi vincoli di
una più cordiale carità .
Similmente ove trovasi una Casa delle nostre
Suore di Maria Ausiliatrice, la Direttrice della
medesima potrà tenere la Conferenza alle Coope-
ratrici di quel luogo, e per quanto i possibile in
sito dentro o presso all'Istituto .
Sovente accade che Cooperatori e Cooperatrici
volendoci far tener limosine o pel decoro della
chiesa di Maria Ausiliatrice, o pel sostegno di al-
tre opere della Congregazione, ci domandano qual
sia il mezzo più sicuro . - Rispondiamo che po-
trebbero servirsi o di vaglia postale, o di lettera
raccomandata od assicurata ; ma li avvertiamo che
non si fidino di mandar danaro in lettere sem-
plici, perché generalmente queste vanno perdute .
Quelli ehe volessero inviare qualche offerta po-
trebbero cogliere l'occasione delle predette Con-
ferenze per rimetterla nelle mani del proprio Capo
o Decurione . Fosse un soldo ben anche solo si ac-
cetta di buon cuore, e se ne terrà conto, come
Gesù Cristo stesso tenne conto, e lodò l'offerta
di due piccole monete fatta al tempio eia una po-
vera vedova (Luc . XXI) .
I Decurioni sono pure umilmente pregati di tener
registrato il nome e cognome dei loro Coope-
ratori coll'offerta di ciascuno ; poscia con quel mezzo
che loro parrà più facile e sicuro inviarla tosto al
Superiore in Torino . Lo stesso si faccia quando
lungo l'anno loro pervenissero offerte a tal uopo
o in danaro, o in oggetti, come biancheria, arredi
di chiesa e simili . Di questo incomodo il buon Dio
saprà dar loro il meritato guiderdone, e noi dal
canto nostro ne serberemo la più grata ricordanza .
Ci è poi dolce il qui significare ai nostri Coo-
peratori e Cooperatrici che il nostro santo patrono
Francesco di Sales nell'anno testé spirato ha ri-
cevuto nella Chiesa un aumento di gloria . Egli
per l' inclita sua santità ed alta sapienza , pei
molti suoi scritti, scevri da ogni più lieve er-

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rore, ripieni della più soda dottrina, e spiranti
la più esimia pietà, venne dal Santo Padre Pio IX
proclamato Dottore di Santa Chiesa con decreto
Urbis et Orbis del 19 luglio 1877 .
Questo nuovo onore decretatogli dalla Santa Sede
ci é un motivo di più per celebrare in quest'anno
più divotamente la sua festa, se non si può da
tutti in pubblico, almeno da ciascuno in privato,
in quel modo che sappiamo tornare più gradito
al Santo, e più gradevole all'anima nostra . Ove i
Cooperatori si trovano in numero, potrebbero far
cantare una messa nella propria parocchia . Nella
nostra Casa di Torino la festa sarà celebrata con
grande solennità, e colla musica più scelta .
Preghiamo specialmente in quel giorno questo
nostro Santo, che ci ottenga la bella grazia di
usar sempre col nostro prossimo la più grande
carità, congiunta colla più fina dolcezza di parole
e di modi, affinché, come lui, possiamo guadagnare
a Dio tutti i cuori, quelli sopratutto della povera
gioventù . Come veri discepoli del Salesio sia il
nostro motto : Carità e dolcezza .
disposizioni lo esortai a sperare ancora la guari-
gione del corpo, e gli suggerii di raccomandare la
sua salute alla Vergine Ausiliatrice dei Cristiani,
che si venera in Torino, facendo insieme la pro-
messa di un piccolo dono, da mandarsi al suo
Santuario, qualora avesse ricuperata la sanità . Al
domani tornai a ripetergli la medesima esortazione
ed ei mi rispose che aveva eseguito il mio consi-
glio, e ne sperava assai bene . Non andò fallita la
speranza, riposta nella più tenera e più potente
delle madri . Al quarto dì cominciò a diminuire
sensibilmente l'affanno, ed il gonfiore decrebbe di
giorno in giorno . finche l'ammalato rimase inte-
ramente guarito .
Non tardò il Provinciali a riconoscere la gra-
zia ricevuta da Maria Ausiliatrice, e nella sua po-
veorftàpagdimun'vrelmi
lira al santuario di Lei ; ciò che io compio colla
presente .
Si degni la S . V . di gradire i miei più cordiali
saluti, e mi creda
Della S . V . R .
MARIA AUSILIATRICE .
Umil .mO servo ed amico
D . ALESSANDRO BATTAGLINI .
sono tante e sì varie le grazie che si ottengono
tuttodì per intercessione di Maria Ausiliatrice, che
noi dovremmo riempierne ogni mese il Bollettino se
noi volessimo riferirle tutte . Riserbandoci di pub-
blicarle a suo tempo in libretto a parte, ne an-
dremo tuttavia riferendo qualcuna ogni mese, a
gloria di Maria e a conforto dei suoi figli . Per
ora ne diamo contezza di una, di cui abbiamo ri-
cevuta solo poc'anzi da Bolsena fedele relazione .
M . R . signore,
Eccole la narrazione di un fatto accaduto sotto
i miei occhi, fatto di cui sono pienamente convinto .
Franesco Provinciali, mio parocchiano, in se-
guito di gravi fatiche da lui sostenute, cadde in
tale abbattimento di forze, che a gran pena reg-
gevasi in piedi . Dopo ciò non andò molto che co-
minciarono a gonfiarglisi orribilmente i piedi e le
gambe, poi tutto il corpo ; e l'enfiagione in breve
tempo fece tali progressi, che il misero videsi ri-
dotto in pericolo di vita .
Il medico giudicollo affetto d'idropisia, e per
varii giorni visitandolo assiduamente, adoperò in-
torno a lui tutti i rimedii, che l'arte suggeriva-
gli, onde arrestare quella esiziale malattia ; ma
invano . Sopravenne finalmente l'affanno, e il dot-
tore istesso credendolo prossimo a morire gli ordinò
i Sacramenti, che l'infermo ricevette con molta
fede, divozione e rassegnazione alla volontà di Dio .
Se non che avendolo io veduto in così buone
Fratelli in Gesù Cristo dilettissimi,
Col più profondo dolore dell'animo nostro
vi annunziamo che nell'anno or ora spirato
l'inesorabile falce della morte, tra tanti mi-
lioni d' uomini che ha mietuto sulla faccia
della terra, colse eziandio un buon numero
dei nostri Cooperatori e Cooperatrici . Voi ne
troverete più sotto notato il nome e la patria .
Quantunque appena ricevuta la notizia
del loro trapasso, siansi nella nostra casa di
Torino, e nella chiesa di Maria Ausiliatrice,
fatte speciali preghiere per l'anima loro, e
si abbiano le più fondate speranze, che la
divina Misericordia li abbia già raccolti in
gloria, tuttavia esortiamo i Cooperatori sa-
cerdoti, che, potendo, vogliano applicare una
messa in loro suffragio ; e gli altri, che fac-
ciano per lo stesso fine una santa comu-
nione come prescrive il Regolamento al capo
VII . Per vie meglio eccitarci a quest'opera
di carità pensiamo che quello che ora fac-
ciamo in suffragio degli altri, Iddio disporrà

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che altri dopo la nostra morte il facciano
per l' anima nostra .
Forse non tutti i Cooperatori defunti si
troveranno qui notati . Se i loro parenti ed
amici , non leggendovi il loro nome, ce lo
favoriranno, noi lo pubblicheremo nel pros-
simo N° . del Bollettino . Ciò non ostante nel
pregare pei qui registrati noi estenderemo
la nostra intenzione a quelli eziandio, eho
per avventura ne fossero stati dimenticati .
Oltre a questi suffragi ordiniamo che nella
prima Conferenza che si terrà, si reciti in
fine della medesima un Pater , Ave e Re-
quiem per questi cari nostri defunti ; ed un
altro Pater, Ave e Gloria per quei confra-
telli e consorelle, che verranno chiamati al-
l' eternità nel corso dell' anno .
Ognun rifletta che forse questo Pater ed
Ave sarà detto per lui, e intanto si prepari
al terribil passo della morte con una vita
veramente cristiana .
27 . Nenci Felice - Lugo .
28 . Oglietti D . Giov . Batt . Commen . - Strambino .
29 . Oreglia D . Pietro Can- . - S . Remo .
30 . Ottegli D . Giov . Batt . Vic . For. - Colon' baro .
31 . Pezzia D . Bernadino Teol . Rett . del Santuario
d'oropa - Biella .
32 . Piccone Cristina - Torino .
33 . Prato D . Pietro Can . - Oreglia .
34 . Prario D . Giov . Batt . Prev . - Pettinen.go .
35 . Proi Lorenzo - Lu .
36 Proli D . Eugenio Can . della Catt . - Alessandria .
37 . Rota Matilde - Lu .
38 . Savignone D . Giov . Batt . - Genova .
39 . Silvestri D . Angelo Parroco - Pomb ia .
40 . Stopino D . Carlo Decano - Viguzzolo .
41 . Tarantola D .'Pietro Can . - Novara .
42 . Traversa D . Giacomo - Genova .
43 . Valle D . Lorenzo Can . - Irrea .
44 . Varvelli D . Pietro Prev . - ('amagna .
45 . Vecchi D . Giovanni Casa . - Broni .
INDULGENZE SPECIALI
pei Cooperatori.
COOPERATORI E COOPERATRICI
Chiamati all'altra vita nell'anno 4877 .
1 . Achino D . Achille Prev . S. Lorenzo - Milano .
2. Agnesi Angela Maestra Normale - Pontedassio .
3. Albasini D . Bernardo Canonico - Palanza .
4 . Allegro D . Simone Coadiut . tit . - Roccapietra .
5 . Bertarelli D . Giuseppe Can . - Palanza .
6 . Bertuetti D . Giuseppe Vic. For . - Gardone .
7 . Biale Monsig . Lorenzo Vescovo - Ventimiglia .
8 . Blengio D . Guglielmo - Torino .
9 . Bonatti D . Bartolomeo . Parroco - Castelfranco .
10 . Bonino Carlotta - Torino .
11 . Brambilla D Pasquale Teol . Can . - Cremona .
12 . Cantore D . Giuseppe Coadiut . - Chiusa .
13 . Caviassi Teol . Giacomo Can . Onor . - Torino
14 . Dellapiane P . Giacomo Ex Prov . dei Min . Rif.
- Genova .
15 . Dellarosa D . Carlo - Palanza .
16 . De Bernardis D . Alichele - Genova .
17 . Eandi D . Vincenzo Gio . Can . - Cardè .
18 . Fratejacci D . Giov . Batt . Monsig . Can . - Roma .
19 . Landi D . Paolo Can . - Acqui .
20 . Larco D . Gerolamo Decano - Genova .
21 . Lattuada D . Giuseppe Prev . Vie . For . - Desio .
22 . Leoneini D . Luigi Can . - Acqui .
23 . Mazsè Marianna de la Roche - Torino .
24 . Marchisio D . Filippo Dot . in Teolog . - Torino .
25 . Marletti D . Tebaldo Can . Avv . - Brugnato .
26 . Mora D . Giovanni Vie . For . - Corticelle .
Ogui Cooperatore può acquistare indulgenza ple-
naria una volta al giorno, recitando la terza parte
del Rosario di Maria Vergine avanti al Ss . Sa-
cramento, e non potendo avanti al Sacramento,
recitandola innanzi al Crocifisso .
Indulgenza plenaria ogni volta che celebra la
Messa, o si accosta alla santa Communione .
Oltre alla indulgenza della Messa o della Co-
munione, un' altra plenaria ne può guadagnare
ogni Domenica, e nelle feste qui sotto notate,
purché confessato negli otto giorni, e comunicato,
vi aggiunga una visita a qualche Chiesa, pregan-
dovi secondo l'intenzione del Sommo Pontefice .
Mese di Gennaio .
I . Circoncisione di N . S . G . C .
6 . Epifania .
20 . Festa del SS . Nome di Gesù .
23 . Sposalizio della B . Vergine.
25 . Conversione di S . Paolo Apostolo .
29 . S . Francesco di Sales . In questo giorno l'in-
dulgenza si può lucrare da tutti i fedeli cri-
stiani, purché confessati e comunicati visitino
una Chiesa della Congregazione .
Con permesso dell'Aut . Eccl. FERRARI GIUSEPPE gerente respons.
Sampierdarena 1878 . Tip . di San Vincenzo de' Paolii .