che lo avrebbe desiderato medico ; la madre in-
vece, avvocato, come un suo fratello, che si era
reso celebre in più cause, e rendeva più servigi
all'umile paesello, anche stando nella capitale . -
Se mio figlio, diceva la pia signora, si dedicherà
alla difesa de' clienti, quanto bene potrà fare ! E
come meglio potrebbe capitargli, che sotto alla
scuola di si abile maestro?
Ed ora anche precorrendo colla materna fan-
tasia le cose e gli anni, ella s'immaginava già di
vedere il suo Matteo correre ben avanti nella car-
riera de' suoi studi .
E veramente il suo orgoglio naturale, e non
inconsiderato, le dava ragione di credere molto
bene, ed avanzare i suoi giudizi sull'avvenire pieno
di rose e di onori pel suo figliuolo . Di fatto ogni
volta che D . Pietro le aveva a scrivere, non fi-
niva mai di lodarne l'ingegno, la memoria, lo
studio e le virtù . E come la s . Scrittura ci dice,
che non v'è ferita più dolorosa al cuore di una
madre, che un figlio ignorante, così nulla doveva
tanto consolare lo spirito della signora Nannina,
quanto queste continue notizie belle e piene di elogi .
Era negli ultimi dì del mese di giugno del 18 . . .
quando la madre di Matteo riceveva dalla posta
la lettera seguente
CARA MAMMA IN CRISTO CARISSIMA,
Questa volta scrivo a voi sola, e con preghiera
di leggermi con carità particolare ed affezione
sino alla fine . Sono omai arrivato al tempo, in
cui devo decidermi sulla scelta dello stato . Voi
mi avete detto tante volte le vostre idee ; papà
volle manifestarmi anche le sue . . . e che direste
se io pure vi manifesterò le mie? Finalmente si
tratta di me, in persona prima, e voi non dovrete
stupirvi, che io mi rivolga a voi, e vi parli col
cuore alla mano, e vi esprima tutta intiera la mia
volontà . Comincierò dal dirvi, che ho nessuna vo-
glia, anzi mi sento tutto contrario alla carriera
che mi addita papà, specialmente per il mio po-
vero cuore, che non mi potrebbe reggere ad av-
vicinare tanti miseri e disgraziati mortali, che
avrebbero bisogno dell'opera mia . Non potrei mal-
grado ogni sforzo dell'animo mio . Dunque, voi
direte con aria di trionfo, dunque ti farai avvo-
cato ! Il mio buon maestro, ad ogni mia improv-
visata un po' calorosa, è solito dire queste parole,
adagio a' ~'passi! notandomi, che son parole
di un valoroso uomo de' tempi passati, e che si-
gnificano : adagio, fanciullo mio, non correre tanto
in fretta . E mi vorreste rimproverare se io ri-
volgessi a voi medesima questa raccomandazione ?
Sentitemi adunque con tutta la calma che vi è
possibile, e siatemi voi medesima fedele inter-
prete e difensore presso ad altri . Io quando vi
udiva a dirmi ; tu seguiterai tuo zio, mio fra-
tello, e salirai in alto più ancora di lui, io
meditava se veramente aveva questa propensione,
e se la vita dello zio s'affaceva coll'indole mia,
quieta anzi che no e raccolta . Sentiva che voi mi
avevate educato a ben altra scuola ; e diceva, av-
vocato sì, ma avvocato del Signore . Sarò presso
Dio avvocato di tanta povera gente, che reclama
difesa ed appoggio, e che raramente ne trova in
questa povera terra . Sarò avvocato dei poveri pec-
catori ! M'avete dunque inteso ? Se il Signore mi
aiuta ; se Lui pose in me questa semenza buona
della vocazione, io sarò a suo tempo un vero av-
vocato, per guadagnare non danari e beni su que-
sto mondo, ma tante anime redente e comprate
dal sangue prezioso del Signore . Sì, io sarò av-
vocato de' vivi e de' morti, ed impiegherò la mia
vita alla loro salute presso il tribunale celeste .
Come vi ho detto più sopra, io ho meditato, ho
pregato ed ho fatto 'pregare, perchè il Signore mi
illuminasse in questa dolorosa occasione, mi fa-
cesse conoscere bene la via, per fare in tutto la
sua volontà ; e fissa, come l'ombra, che seguita
il corpo, mi sentiva la voce, che mi assicurava
che Dio mi voleva per quello stato . Nel giorno
poi di s . Luigi, sacro a questo eroe, modello della
gioventù cristiana, ho raccomandato a Lui la causa
dell'anima mia ; a Lui che dovette lottare per ot-
tenere l'assenso de' suoi, per rendersi religioso .
Lo vorreste credere ? Non ebbi più forte conferma
come in questo di ! Allora mi decisi, ancor pro-
strato al suo altare, di trattare della mia delibe-
razione, e di aver voi per appoggio presso il pa-
dre, per ottenerne la licenza . Mi vorreste forse
abbandonare? E proprio Dio, cara madre, che mi
chiama ; non è leggerezza giovanile, non è vanità,
non è altro sentimento, che mi vi spinge, che il
desiderio di servir Dio . Vorreste voi opporvi?
Crederei far torto alla vostra pietà, se solamente
io lo potessi sospettare . Io confido che voi par-
lerete al papà, e che egli, a' vostri validi con-
forti, mi renderà felice, col lasciarmi libero a se-
guire le mie intenzioni, che sono, mi giova spe-
rare, proprio quelle di Dio . Datemi la vostra
benedizione, mentre mi protesto
Vostro aff .mo figlio MATTEO .
Questa lettera, vedete stranezza del caso ! mise
la desolazione in quella ottima famiglia . La si-
gnora Nannina, a differenza di altre buone madri,
che ben volentieri vedrebbero i loro figli avviarsi
per la strada del santuario, restò in sulle prime
stordita, e poi diede in amare lacrime . Invece di
intercedere presso il padre il consenso , come ne
la pregava Matteo, ne fu per l'opposto la più fiera
avversaria . Scrisse al figlio lettere di fuoco per
distornarlo da quella, come ella diceva, sconside-
rata risoluzione, e non contenta ancora, ella stessa
venne da D . Pietro, per pregarlo ad aiutarla in
quella penosa impresa . Il buon servo di Dio ebbe
un bel dirle che s'acquietasse, che lasciasse la
libertà al figlio, che non si opponesse alla for-
male volontà del Signore ; ma la signora non ri-
conosceva più ragione alcuna . Pareva avesse cam-
biata natura, solo perchè suo figlio voleva rendersi
religioso . Lo tolse con mal garbo dal pio sacerdote,
che temeva fosse stato il cattivo consigliere , e
si ricondusse in casa Matteo, coll'unico proposito
di togliere dal capo di suo figlio quell'utopia, come
si esprimeva nel suo dolore, che gli aveva messa
la troppo pietà del maestro . Ritornato in seno
alla famiglia il buon Matteo vide come tutto era
mutato a suo riguardo . Non più sorriso di madre
affettuosa, non più allegria, non più quella santa