vana (1) . Però a compiere l'opere dell'umano ri-
scatto rimane ancora che discenda lo Spirito Santo,
promesso da Cristo : ed ecco Maria là nel Cena-
colo, dove pregando in compagnia degli Apostoli
e supplicando per essi con gemiti inenarrabili,
affretta alla Chiesa la pienezza dello Spirito con-
solatore, supremo dono di Cristo, tesoro che non
le verrà meno giammai . Più poi, senza misura
nè fine, potrà ella perorare la causa nostra, pas-
sata un giorno a vita immortale . E sì che dalla
valle del pianto assunta la miriamo alla beata
Gerusalemme, tra le feste degli angelici cori : e
la onoriamo glorificata colassù sopra tutti i Santi,
coronata di stelle dal divin Figlio, e assisa presso
lui Regina sovrana dell'universo . - In tutto que-
st'ordine di misteri, o Venerabili Fratelli, se ri-
fulge il consiglio di Dio verso di noi, consiglio di
sapienza e pietà (2), non meno si pare la gran-
dezza dei benefizi di cui andiamo debitori alla
Vergine Madre : nè può alcuno considerarli, che
non si senta avvivare in cuore la fiducia di ot-
tener per Maria l'abbondanza delle misericordie
divine .
Al fine medesimo ben armonizza coi misteri
l' orazione vocale . Imperocchè primieramente,
com'è giusto, con le elette petizioni dettateci dal
divino Maestro invochiamo il Padre che è nei
cieli : dal trono quindi della maestà di lui, vol-
giamo le nostre voci supplichevoli a Maria . Con
che si conferma quella legge di mediazione pie-
tosa, di cui parliamo, e che San Bernardino da
Siena così esprime : Ogni grazia che si dispensa
agli uomini ha un triplice ordinatissimo grado
poichè da Dio si comunica a Cristo, da Cristo tra-
passa alla Vergine, dalla Vergine discende a noi (3) .
E noi , per la forma stessa del Rosario, sull'ul-
timo di questi diversi gradi più lungamente e in
certo modo con predilezione ci tratteniamo , se-
guitando per decadi il saluto angelico , quasi a
maggior fidanza di pervenire agli altri gradi, cioè
per mezzo di Cristo al divin Padre . Che se tor-
niamo tante volte a risalutare così Maria , gli è
appunto perchè le nostre preghiere difettose e
manchevoli si rafforzino della necessaria fiducia ;
come impegnandola che voglia pregare per noi,
e poco men che a nome nostro, il Signore. Nè
può al certo fallire che i nostri preghi ascendano
a lui in odore di soavità, raccomandati da quelli
della Vergine ; mentre egli è che tutto benigno
così la invita : Risuoni la tua voce alle mie orec-
chie ; poichè dolce è la voce tua (4) . Perciò stesso
celebriamo le tante volte quei titoli gloriosi del
suo mistero di Mediatrice . Lei salutiamo, che
trovò grazia presso Dio, e da lui in modo segna-
latissimo fu ripiena di grazia, perchè ne rifluisse
la copia a tutti gli uomini ; lei, unita al Signore
con la congiunzione che possa aversi più intima ;
lei, benedetta fra le donne, che sola tolse di mezzo
la maledizione e portò la benedizione (5), il frutto
del suo seno, frutto felice, in cui tutte le genti son
benedette . Lei finalmente invochiamo Madre di
Dio : e in virtù di dignità sì sublime, quali grazie
non potremo da lei riprometterci noi peccatori e
per tutta la vita e nelle estreme agonie?
(1) S . BERNARDO, De XII praerogativis B . M. V.,
num . 3 .
(2) S . BERNARDO, serm. in Nativ . B. M. V., num . 6.
( 3) Serm. VI in festis B. M. V. de Annunc., a. I,
cap. 2.
(4) Cant. II, 14.
(5) S. TOMMASO, Op. VIII, super salut angel ., num. 8.
Un'anima che devotamente reciti questo pre-
ghiere, che ponderi con fede quei misteri, senza
dubbio sarà compresa di ammirazione innanzi ai
disegni divini sopra la gran Vergine , nell'opera
riparatrice del genere umano : che però, mossa
da caldo affetto di confidenza, bramerà rifugiarsi
nel seno di lei, coi sentimenti sì cari di S . Ber-
nardo : Vi ricordi, o piissima Vergine Maria, non
essersi mai udito al mondo, che alcuno ricorrendo
al vostro patrocinio, invocando il vostro aiuto, im-
plorando la vostra intercessione, sia stato abban-
donato .
Ma l'efficacia del Rosario appare egualmente
grande nel volgere a pietà verso di noi il cuore
della Madre di Dio . Che dolce letizia non dove
esser per lei il vederci piamente intesi a intrec-
ciarlo corone di giustissime suppliche e di altre
lodi bellissime ! Se noi infatti con quelle pre-
ghiere rendiamo a Dio e gli desideriamo la do-
vuta gloria, se protestiamo di nulla più ricercare
che l'adempimento in noi de' suoi santi voleri,
se esaltiamo la sua bontà e munificenza, invo-
candolo Padre e chiedendogli , tuttochè immeri-
tevoli, i più stimabili beni ; di tutto questo oh
quanto si allieta Maria, e come ne magnifica il
Signore! Non v'è al certo linguaggio sì degno
per indirizzarci alla maestà divina, come quello
dell'orazione domenicale . Se non che alle cose che
in essa dimandiamo, tanto rette per sè medesime
e ordinate, e tanto conformi alla fede, alla spe-
ranza e alla carità cristiana, si aggiunge un
pregio di speciale gradimento alla Vergine . Giac-
che in un colle nostre voci le pare d'intendere
la voce del suo divin Figliuolo, il quale appunto
c'insegnò espressamente di sua bocca quella ora-
zione e ce la impose autorevolmente, dicendo
Voi dunque pregherete così (1) . Ond'ella vedendoci
col Rosario fedeli a tale ingiunzione, si piegherà
a noi con sollecitudine tanto più amorevole e le
mistiche corone che le offriamo torneranno bene
accette a lei, e a noi ben fruttuose di grazie . E
di questa generosa bontà di Maria alle nostre
preghiere abbiamo inoltre un argomento non
tenue nella natura ditale pratica, che ha la pre-
rogativa altresì d'aiutarci a ben pregare . L'uomo
infatti, durante la preghiera, va soggetto in tanti
modi per la sua fragilità a distrarre il pensiero
da Dio ed a smarrire il suo santo proposito . Or
bene il Rosario, chi lo consideri a dovere, ha in
sè peculiare virtù, sia per eccitare e nutrire il
raccoglimento, e sia per compungere la coscienza
a salute e innalzare lo spirito . Esso, come ognun
sa, è composto di due parti, distinte fra loro, ma
inseparabili, cioè della meditazione dei misteri e
della recita delle orazioni vocali. È quindi tal
genere di preghiera che richiede, non pure un
qualche elevamento dell'anima in Dio, sibbene
un'attenzione tutta particolare , per modo, che
riflettendo sulle sue cose contemplate , se ne ri-
traggano eziandio documenti ed impulsi a rifor-
mare e santificare la vita . Quelle infatti sono le
cose più sostanziali e ammirabili del cristiane-
simo ; merce di cui fu rinnovato il mondo, con
avventurosi frutti di verità , di giustizia e di
pace. Ed è notevole, come le cose medesima ci
vengano proposte in maniera non adatta ad ogni
genere di persone per quanto idiote . Perocchè
non si propongono già come verità o dottrine da
speculare, ma piuttosto come fatti da vedere
quasi e rimirar di presenza ; e così presentati i
(1) MATTH . vi, 9.