Lei, ottimo Sig . D . RUA, che di D . Bosco ci ri-
chiama al pensiero la virtù, la benefica missione,
i saggi insegnamenti, gli esempi opportunissimi e
salutari .
Questo deliberava l'anno scorso la nostra Com-
missione ; ed ecco che quest'anno, primo in cui
ciò si manda ad effetto, essa Commissione inca-
ricò me suo Segretario, a presentarle, ottimo e
sempre caro Signore, a nome dell'intiero nostro So-
dalizio, i sentimenti del nostro cuore, il piccolo,
ma cordialissimo tributo del nostro povero obolo .
Ed io accettai questo incarico con grandissima
gioia, e Dio volesse che, così come ne avrei l'in-
tenzione, potessi esprimere a dovere ciò che pen-
siamo tutti noi, ciò che sento io pel primo verso
D . Bosco, verso di Lei, suo degno Successore, e
verso l'intiera Casa Salesiana, della quale ci pro-
fessiamo sempre devoti confratelli ed amici .
Noi sentiamo nel fondo dell'animo che a D .
Bosco, di santa memoria, dobbiamo in tutto o in
parte la nostra educazione religiosa e civile, il pane
del corpo per molti anni, la formazione del ca-
rattere e le virili costumanze che ci accompagnano
nella vita ; molti di noi, anzi quasi tutti, gli dob-
biamo l'avviamento agli studi, alle civili o mili-
tari od ecclesiastiche o professionali carriere, che
ci danno un pane onorato e saporito, perchè do-
vuto all'onesto lavoro e condito dalla lieta coscienza
di una vita con Lui cominciata e per Lui conti-
nuata cristianamente operosa . Noi sentiamo tutti
che la memoria di quel sant'uomo ci sostiene e
rinfranca nelle traversie della vita, ci fa talora
vergognare nei nostri traviamenti, o nella pusil-
lanimità che ne sorprende di fronte alle difficoltà che
ci si oppongono sul sentiero della virtù e del dovere .
Noi sentiamo tutti che per una grande bontà
del Signore abbiamo incontrato nel nostro cam-
mino un uomo, che, cintisi i lombi di virtù e di
scienza e di pazienza lunganime, e fattasi una
prima eletta di coadiutori e seguaci a cui tenner
dietro le centinaia di altri del pari affezionati e
zelanti, s'applicò ad educare noi ed altri mille si-
mili a noi per trarli dalle vie della volgarità e
forse del delitto e farne degni cittadini della pa-
tria prima e poi del cielo . Noi siamo dunque af-
fezionati e riconoscenti a D . Bosco, e veniamo e
verremo a dirglielo qui per molti anni ancora, come
andremo ad affermarlo più solennemente fra un'ora
sulla tomba cara e venerata di Lui, dove colle
nostre offerte di quest'anno abbiamo posto una
modesta lapide a ricordo perenne dei nostri sen-
timenti verso l'insigne nostro Benefattore .
Noi tutti inoltre sentiamo che l'opera benefica
di un tal uomo e della sua Istituzione, non che
venir meno alla sua dipartita di quaggiù, si è
fatta anzi più stabile e più larga . Noi sappiamo
che, mercè i saggi principi e la salda base datagli
dal Fondatore e gli aiuti d' ogni maniera che il
Cielo le prodiga per mezzo della Chiesa e dei Coo-
peratori zelanti, ma in special modo per la virtù
grande degli attuali Capi del Salesiano Oratorio
e più che tutti di Lei, ottimo e carissimo Signor
D . Rua, che sì degnamente rappresenta il primo
padre di questa Casa, essa Casa e le cento figliali,
che in Italia, in Francia, in Ispagna, in Inghil-
terra, nell'Austria, nelle due Americhe già sono
diffuse, perpetueranno i meriti di D . Bosco be-
nedetto e rallegreranno vie meglio noi, che degli
umili principi fummo testimoni e partecipi, e
che ora ne condividiamo la gloria quasi di cosa
in parte nostra, non foss'altro per la simpatia e
per i caldissimi voti .
Gli è per ciò che noi, dopo aver detto quello che
sentiamo per D . Bosco, diciam quello che della
Casa tutta quanta dei Salesiani e di Lei in par-
ticolar modo che la rappresenta e la dirige sen-
tono tutti i Salesiani, tutti i Cooperatori in gene-
rale ed in ispecie noi antichi e sempre nuovi figli
del Salesiano Oratorio .
Se al padre ci lega amor di figliuoli, all'Oratorio
ed a Lei ci stringe dilezione di fratelli e di amici
sinceri ; se di D . Bosco ci protestiamo scolari e
seguaci, di Lei e dei Salesiani siamo condiscepoli
e commilitoni, e quella simpatia e quell'affetto
che più non ci è dato mostrare direttamente a Lui,
a Lei ed a' suoi vogliamo costantemente serbare
nel cuore ed eternamente significare con tutti quei
mezzi che ci saranno concessi .
E quest'anno avremmo voluto fare all'Oratorio
ed a Lei un dono corrispondente al nostro desi-
derio ed a' meriti suoi, ottimo Sig . D . Rua ; ma,
avendo saputo come si allestisse la cripta funeraria
sulla tomba del ben amato nostro D . Bosco, ab-
biamo voluto avere la nostra parte in questo o-
maggio del cuore, ed abbiamo procurata, e fra
un'ora anderemo ad inaugurare, una lapide gra-
ziosa e modesta, che resti a perpetuo ricordo della
nostra devozione verso di Lui .
Di essa lapide Le presentiamo qui il disegno, nel
quale, oltre le parole che dovrebbero nel modo
più semplice ricordare i nostri sentimenti verso
D . Bosco, V . S . M . Rev . potrà scorgere che vi sono
bellamente scolpiti da un lato dei fiori e dall'altro
una lampada accesa e al di sopra un Crocifisso . I
fiori simboleggiano le virtù molte e olezzanti di
cui era adorno il nostro buon Padre, e quelle in .
che vorremmo poterlo e saperlo imitare noi suoi
affezionati figliuoli . La lampada ricorda la fede
viva di Lui e la carità ardentissima per la saluto
delle anime e per la gloria di Dio ; fede e carità
che noi tutti vorremmo coltivare nel cuor nostro
per amore di Lui, come vorremmo che la non
mai spenta fiamma di quella lampada dicesse in
perpetuo a D . Bosco e a chi ne visiterà il mau-
soleo, che gli antichi Allievi dell'Oratorio gli ser-
bano imperituro il loro affetto e la ben dovuta
riconoscenza . A tutto sovrasta il Crocifisso, in nome
del quale tutto pensò, tutto sofferse, tutto fece
D . Bosco e in nome del quale tutto vogliamo pen-
sare, soffrire e fare noi per essergli ora e sempre
degni discepoli e figliuoli .
Ecco il nostro dono per la festa di San Giovanni,
a cui non Le sarà discaro di sapere, ottimo Sig .
D . Rua, che abbiamo deciso di aggiungere come
appendice l'inaugurazione pel 15 Agosto prossimo
venturo di un'altra lapide, di cui è già data la
commissione e qui riprodotto il disegno, e che por-
remo sulla casa ove nacque e molti anni abitò il
nostro caro padre D . Bosco, perchè rimanga se-
gnalato ai contemporanei ed ai posteri il luogo
dove prima palpitò per Dio e per gli uomini il
cuore di quel Grande che del suo nome delle sue
virtù, delle sue istituzioni ammirabili doveva ri-
empire più tardi l'Europa, anzi il mondo (1) .
Gradisca, o caro Signor D . Rua, il nostro sem-
plice omaggio e ci confermi e ci conservi la sua
affezione, e ci ricordi qualche volta nel santo Sa-
crifizio al Signore, a quel modo che noi Lei ri
(1) Le due lapidi, opera del solerti scultori Poli Celso e Gastini . Vin-
cenzo, via Tarino, furono condotte con tutta squisitezza ; e quella
specialmente che fu inaugurata in Valsalice è un vero gioiello arti-
stico. Da un fondo grigio cupo, in cui campeggiano delle crocette
in oro di stile lombardo, si stacca una cornice ornata da una parte
di una bella corona di fiori e dall'altra da una lampadetta simbolica,
il tutto sormontato da un crocifisso, e nel mezzo, su fondo nero, l'e-
pigrafe semplice ed affettuosa .