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ANNO XVII . - N. 11 .
Esce una volta al mese .
NOVEMBRE 1893 .
BOLLETTINO SALESIANO
DIREZIONE nell'Oratorio Salesiano - Via Cottolengo, N. 32, TORINO
SOMMARIO .
UNA LETTERA DEL S . PADRE LEONE XIII al Sac . Mi-
chele Rua, Rettor Maggiore della Pia Società Sale-
siana .
Altro prezioso documento .
Un nuovo drappello di Missionari Salesiani .
Amici che non si debbono dimenticare .
INGHILTERRA - I Salesiani di D. Bosco a Londra.
SPAGNA - Una nuova Casa a Rialp .
NOTIZIE DEI NOSTRI MISSIONARI : -Dalla Colombia,
Patagonia, Equatore, Terra del Fuoco ed Argentina .
Grazie di Maria Ausiliatrice .
Notizie varie .
L'adorazione quotidiana universale a Gesù Sacramen-
tato .
BIBLIOGRAFIA : Dante, Tasso ed Ariosto .
Cooperatori defunti .
UNA LETTERA DEL S . PADRE LEONE XIII
AL SACERDOTE MICHELE RUA RETTOR MAGGIORE DELLA PIA SOCIETÀ SALESIANA .
Con l'anima ricolma di santa esultanza verso il Signore e di gratitudine verso il Gran
Pontefice, che guida in mezzo ai turbini del nostro secolo la mistica navicella di Pietro, an-
nunziamo ai nostri benemeriti Cooperatori e zelanti Cooperatrici, come il S . Padre Leone XIII si
degnò, per tratto di sua squisita bontà verso di noi e verso l'umile nostra Pia Società, d'inviare
una preziosa Lettera che oggi abbiamo l' onore di pubblicare .
E questa la prima volta che, dopo la morte del venerato nostro Fondatore D . Bosco, il
Santo Padre, indirizzandoci l'amorevole sua parola, la rende più preziosa dall'augusta sua firma . Per
questo motivo ancora la nostra riconoscenza non avrà confine, come sarà eterno fra noi il ri-
cordo della paterna approvazione di quel poco che si fa da noi con l'aiuto di Dio .
E come D . Bosco ci soleva raccomandare, e ce ne dava solenni esempi, che riguardassimo
nel Papa la nostra Guida e l' Infallibile Maestro, così le parole di Leone XIII devono mettere
nel cuore di tutti i nostri Cooperatori conforto e certezza che Dio è con noi, e che benedice le
umili nostre imprese . - Grazie, o Santo Padre !
Dio ascolti le nostre preghiere e quelle che si fanno da tutto il mondo per Voi ; ed il
Vostro Pontificato, già così glorioso, passerà alle future generazioni incoronato di opere sante,
di generose fatiche, e di splendidi frutti per la gloria di Dio e per la salute dei popoli.
W . LEONE XIII ! W . IL PAPA !

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MICHAËLI RUA SACERDOTI
RECTORI MAJORI PIAE SOCIETATIS S . FRANCISCI SALESII
LEO P.P.XIIIAUGUSTAM TAURINORUM
Dilecte Fili, Salutem et Apostolicam Benedictionem,
SVOeCsItETrAa,cujentipsola,egrtunispeamxhbuist
et Deo laborantis renuntiasti progressus, perlibenter Nos paterni animi signi-
fìcationem tribuimus . Magna quidem Deo habenda est laus, quo excitante et
ducente, insignis illo Sacerdos, vestrae auctor Farniliae, tara multa tamque utilia
in eius nominis gloriam, in commoda iuventutis, in Salutem animarum molitus
est feliciterque tota vita perfecit . Id vero maiore in dies cum gratia praestari
decet, eo quod eiusdem viri spiritus, in te atque in Societate universa integer
vigens, ad nova semper properet benefacta, quibus res sacra et civilis optime
adjuventur . Nosmetipsi, quantum vostro in hanc Apostolicam Sedem obsequio
delectemur et quantum operae vestrae conidamus, saepius patefecimus, maxime
quum alias vobis provincias inter exteras gentes pro auctoritate credidimus, ad
christianam fidem itemque ad humanum culturn, ut instituistis alacres, addu-
cendas .
De ceteris autem vestrorum officiorum partibus, praecipue Nos recreant
uberes ii fructus, quos late habetis in iuventute excolenda ; dura quotidie
pericula ingravescunt, quibus aetas credula et mollis miserrime cingitur et
conflictatur . Quapropter illud etiam gratissimum est, ampiam vos domum
in hac ipsa urbe, continentem aedi Sacro Cordi Jesu a vobis ipsis dicatae,
nuperrime absolvisse, in qua liceat multos litteris et artificiis, et, quod caput
est, religione et moribus recto probeque instruere . Huic igitur coopto et
ceteris consiliis laboribusque Societatis, omnis auspex et effector boni, adsit
Deus et faveat : a quo Nos tibi in primis, dilette fili, atque sodalibus uni-
versis, sacrisque Virginibus eiusdem Societatis, eisque cunctis qui vobiscum
quoquo modo conferunt operam, Apostolicam benedictionem magna caritate
impertimus .
Datum Romae, apud S . Petram, die XVIII Septembris anno MDCCCXCIII,
pontificatus Nostri sextodecimo .
LEO P .P . XIII .

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Diletto Figlio, Salute ed Apostolica Benedizione,
MANIFESTIAMO con assai piacere i sentimenti del paterno Nostro cuore
verso la vostra Società, di cui mi comunicasti testè con lettera, i pietosi ral-
legramenti ed i progressi nelle fatiche per il Signore. Certamente hannosi a
rendere molte lodi a Dio, perchè sotto la sua ispirazione e consiglio, quell'insigne
Sacerdote, che fu il Fondatore della vostra famiglia, potè metter mano a così
numerose e tosi utili imprese per la gloria del suo nome, pel bene della gio-
ventù, per la salute delle anime, e perseverando tutta la vita condurle felicemente
a termine . E poi bene che di giorno in giorno con maggior fervore ciò si faccia,
perchè lo spirito di lui, mantenendosi intiero in Te ed in tutta la Società, con-
tinui a produrre sempre nuovi frutti, onde mirabilmente s'avvantaggi la società
religiosa e la civile . Noi stessi, quanto ci tornasse grato il vostro ossequio verso
questa Sede Apostolica e quanto confidassimo nell'opera vostra, più d'una
volta l'abbiamo dimostrato, specialmente quando vi affidammo di Nostra Au-
torità altre provincie fra popoli lontani per guidarle, come avete di buona voglia
incominciato, alla conoscenza della fede e del retto vivere sociale . Fra tutte le
opere vostre Ci è di sommo conforto il frutto abbondante che qua e là riportate
nella educazione della gioventù, mentre ogni giorno più si fan gravi i pericoli,
onde questa tenera ed inesperta età si circonda e combatte . Per la qual cosa Ci
è di grande soddisfazione, che siasi testè condotta a termine in questa stessa
Roma l'ampia casa, annessa al Tempio che voi dedicaste al Sacro Cuore, ove
molti si potranno santamente istruire ed educare alle lettere ed alle arti,
e ciò che più Ci preme, alla religione ed ai buoni costumi .
Perciò, come quest'opera, così tutti i desiderii e fatiche della iutiera So-
cietà, Dio, inspiratore e facitore d'ogni buona impresa, benedica e renda pro-
spere, mentre da Lui con grande effusione di cuore invochiamo dapprima su
Te, o diletto Figlio, e poi su tutti i Confratelli, sulle Sacre Vergini della me-
desima Società e su tutti quelli che in qualunque nodo prestano l'opera loro,
l'Apostolica Benedizione .
Dato a Roma, presso S . Pietro, addì 18 Settembre 1893,
decimosesto del Nostro Pontificato .
LEO P.P. XIII.

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UN NUOVO DRAPPELLO
ALTRO PREZIOSO DOCUMENTO
Missionari Salesiani .
È questo la risposta che l'Eminentissimo
Cardinale M . Rampolla, Segretario di
Stato di Sua Santità, per incarico avutone
dal Papa, mandava all' Indirizzo spedito
all' Augusto Vicario di Gesù Cristo dal
Congresso Salesiano, tenutosi il settembre
scorso in Valsalice, come già ricordammo
nell'ultimo numero del Bollettino : risposta
indirizzata all'amatissimo nostro Supe-
riore D . Michele Rua, e che noi siam
lieti di qui pubblicare per recarla a cono-
scenza di tutti i Direttori Diocesani e
Decurioni dei nostri benemeriti Coo-
peratori. Eccola :
Nel Seminario delle nostre Mis-
sioni in Valsalice presso Torino si
sta con fervore preparando un nuovo
drappello di Missionari Salesiani per
l'America, per l'Africa e per l'Asia.
La funzione di partenza avrà luogo
nella Chiesa di Maria Ausiliatrice,
il giorno 30 novembre, festa dell'Apo-
stolo S . Andrea, alle 3 1/2 pom.Insiem
con questi Missionari partirà pure un
buon numero di Suore di Maria Ausi-
liatrice, le quali sono un aiuto potentis-
simo, anzi quasi indispensabile , per
fare tra le donne e le fanciulle ciò
che i Missionari fanno tra gli uomini
ed i ragazzi.
MoLTo REv . SIGNORE,
Mi recai a premura di presentare al S .
Padre l' indirizzo con l' offerta per
l'Obolo di S. Pietro che i Direttori Dioce-
sani dei Cooperatori della Pia Società di
S . Francesco di Sales, riuniti in congres so
a Valsalice, prima di separarsi, vollero per
di Lei mezzo far pervenire nelle auguste
Sue mani .
Tali sentimenti di devozione ed affetto fi-
gliale tornarono oltremodo graditi al Vene-
rando Gerarca, il quale, sempre prediligendo
l'operafndtgloiaDedlSua
Chiesa dall'indimenticabile Sacerdote D . Bo-
sco, mi diè il grato incarico di manifestarle
anche una volta in tale occasione il Suo più
vivo gradimento, impartendo di tutto cuore
una speciale Benedizione a Lei, benemerito
Superiore Generale, ed ai singoli firmatarii
del'acenatoindrzo .
Colgo in fine la nuova opportunità per
confermarle i sensi della mia più sincera
stima
Di V. S.
Roma, 23 Settembre 1893 .
M. Card . RAMPOLLA .
Per dove siano destinati questi nuovi
Missionari e per quali motivi siasi
indotto il Successore di Don Bosco,
il Sacerdote D. Michele Rua, ad al-
lestire quest'altra spedizione in que-
st' anno, è brevemente da lui esposto
nei sei numeri seguenti della circolare
che in data 21 ottobre p . p. indiriz-
zava a tutti i Cooperatori e le Coope-
ratrici Salesiane
1) L'anno scorso con la grazia del
Signore si aperse una Casa nel Mes-
sico ; ma questa era assai piccola . Nel
corso dell'anno alcuni buoni Coope-
ratori di colà provvidero terreno più
ampio, fabbricarono per metà una
casa, che finita potrà contenere 500
giovani. Ora si apriranno varii la-
boratorii, e di quest' anno i giovani
potranno ascendere a circa 250 interni,
senza calcolare gli esterni e l'oratorio
festivo ; il personale perciò di quella
casa va più che duplicato, sia per
riguardo aglpersvila i ins.moegnaAfnti ed assistenti,
sia riguardo a' capi d'arte e coadiutori .
2) Mons . Lasagna, ritornato Vesco-
vo questa primavera nell'Uruguay e
nel Brasile, diede impulso così gran-
de a quelle missioni, che è necessario

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mandargli in aiuto buon numero di
operai evangelici . In particolare ini-
ziò le missioni nello Stato di Matto
Grosso, la parte forse più bisognosa
del Brasile, e queste missioni bisogna
sostenerlo .
3) Nella Repubblica Argentina, la
grande crisi monetaria e le intestine
guerre di quest'anno fan sì, che il nu-
mero dei fanciulli abbandonati è du-
plicato, ed è impossibile rimanere
apatici a tanto strazio : si dovettero
ingrandire le case per accettare un
numero più grande di derelitti, ed in
conseguenza bisogna colà aumentare
il numero dei preti, dei maestri, dei
sorveglianti.
4) Mons . Cagliero l'anno scorso è
venuto espressamente in Europa per
cercare missionarii per la sua Pata-
gonia : ora deve partire e condurre
con sè le reclute fatte . In quest'anno
i nostri missionarii penetrarono fin
nel Chubut in Rawson, capoluogo
della Patagonia Centrale ; là pure oc-
corre aumentarne il numero e som-
ministrar mezzi, di cui si trovano
affatto sprovvisti.
5) In Africa già da due anni si
lavora, specialmente in Orano nel-
l'Algeria. Ora pare il tempo di darsi
all'educazione diretta degli Arabi e
si procurò per questo scopo casa ap-
posita. Alcuni dei missionarii della
spedizione che si prepara sono diretti
a quella volta . Un drappello pure di
Suore di Maria Ausiliatrice si recherà
a Mers-el-Kebir pure in Algeria chia-
matevi per una numerosa colonia in
gran parte di poveri Italiani .
6) In Palestina occorre rinforzare
il personale colà già spedito, special-
mente per quanto concerne i coadiu-
tori, per la coltivazione della terra
e per l'insegnamento pratico dell'agri-
coltura ai ragazzi che la Divina
si raccomanda tanto tanto alla sempre
generosa carità dei buoni Cooperatori
e delle pie Cooperatrici Salesiane. -
Chi non si commoverà, egli dice, al
vedere migliaia e migliaia di ragazzi
in paesi barbari correre la via della
perdizione ? Al vedere tanti popoli
che ancora seggono nelle tenebre e
nell' ombra di morte ? -Neipasd
missione si tratta di far conoscere
per la prima volta Gesù Cristo, senza
del quale non vi è salute ; si tratta
di gettare il primo seme del Vangelo,
afinchèresaingrd'albero,p
raccogliere sotto l'ombra sua benefica
le presenti e le future generazioni .
Quando il padre e la madre, quando
una famiglia, quando una tribù ab-
bia ricevuta la Religione cattolica,
questa, come un prezioso retaggio,
sarà per secoli e secoli tramandata
di padre in figlio, di famiglia in fa-
miglia, di generazione in generazione ;
ed allora quante anime si salveranno !
Altrimenti quei popoli ed in presente
ed in futuro continueranno a sedere
nell' ombra di morte e a cadere ir-
reparabilmente nella notte eterna . Se
gli Apostoli, se i primi loro discepoli,
se i Missionarii cattolici fin dai pri-
mordii del Cristianesimo ed in appresso
non avessero illuminati i nostri an-
tenati, non è egli vero che noi saremmo
tuttavia pagani? Ed invece quanti mi-
lioni d'anime si sono già salvate nei
trascorsi secoli, e quante si salveranno
nei secoli venturi ! - In tanti paesi
si tratta inoltre di soccorrere migliaia e
migliaia di nostri connazionali, che,
dispersi in quelle im mense lande del-
l'America e d'altre regioni, si dimen-
ticano di Dio e dell'avita Religione,
perchè non trovano più un prete che
loro spezzi la parola di Dio e richiami
alla memoria i doveri del cristiano . »
Provvidenza colà ci affida .
Don Rua da questi riflessi spinto
e dalle esortazioni pubbliche e priva-
Per provvedere a tutte queste mis- te del Santo Padre Leone XIII, a-
sioni si richiede non solo un buon vendo, grazie a Dio, trovati parecchi
personale, ma ben anche spese gra- individui, zelanti della gloria di Dio
vissime ; ed il nostro amato Superiore
e pronti ed indonei ad intraprendere

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le sacre spedizioni, li ha incorag-
giati, secondo il consiglio del S. Padre
stesso ; ed ora si appella al buon cuore
dei Benemeriti Cooperatori e delle
Benemerite Cooperatrici Salesiano,
perchè vogliano aiutare questi valorosi
giovani nell'assecondare la sperimenta-
ta loro vocazione . E voi, o buoni Coo-
peratori e pie Cooperatrici, e voi tutti,
o lettori e lettrici, non lasciatevi sfug-
gire questa nuova occasione di farvi
del bene ; ma, persuasi di fare opera
sommamente accetta a Dio, trat-
tandosi della salute delle anime, per
le quali ha sacrificato l' Unigenito
suo Figliuolo : sommamente gradita
al suo Vicario in terra, il quale più
volte ha fatto sentire il desiderio che
arrecassimo alle sacre missioni gli
aiuti in uso nei primordii della Chiesa,
quali sono la preghiera e l'elemosina :
e sommamente vantaggiosa alle anime
vostre , perchè « animam salvasti ,
animam tuam praedestinasti », chi aiuta
a salvar anime, efficacemente contri-
buisce a salvare la propria ; mostria-
moci veramente generosi. Ed il buon
Dio, giusto rimuneratore di quanto
facciamo per amor suo, saprà darcene
adeguata ricompensa in questa e nel-
l'altra vita .
AMICI CHE NON SI DEBBONO DIMENTICARE .
Qual gioia non fu per Noè, quando vide
la colomba che tornava nell'arca con
un ramo d'olivo in bocca . Portava l'an-
nunzio che l'ira di Dio era tramontata . -
Colombe celesti discendono ogni dì nel
Purgatorio ad annunziare alle anime colà
sofferenti la sospirata liberazione : sono
gli Angeli di Dio che discendono a chia-
mare all'eterna gloria quei fortunati spi-
riti, pei quali già sono interamente sod-
disfattii i debiti colla divina Giustizia . Oh
istante bramato! Oh tempo d'ineffabile
gioia! E chi potrà aflrettarlol
Siamo noi, o pietosi lettori, siamo noi
che ancor viviamo sulla terra . Siamo noi
colle nostre preghiere, colle elemosine e
con altre buone opere. E non ne abbian
forse sacro dovere l E non ne abbiamo
dato solenne parola l Il letto di morte è
pur sempre ed ovunque un teatro di grandi
promesse : i moribondi ne sentono da tutti
che li circondano. Si promette memoria
imperitura, , suffragi d'ogni maniera . -
« Non vi scorderemo giammai, metteremo
in pratica i vostri consigli , penseremo
sempre a voi, vi suffragheremo con la
massima generosità, statevene sulla nostra
parola ». E poi ?.indifferenza, dimenti-
canza, e Dio non voglia anche di peggio ;
l'amore alle ricchezze rende talvolta per-
sin ingiusti e crudeli coloro stessi che ne
ebbero lauta eredità .
S. Monica morendo lungi dalla patria
diceva a suoi figli : « Poco mi curo del
mio corpo, seppellitemi pure qua ; ma vi
raccomando per suffragi l'anima mia, spe-
cialmente all'altare di Dio » . Altrettanto
ci dicono a noi, o benevoli lettori, le
Anime sante del Purgatorio .
I più raccomandati .
Ma tra tante anime che attendono i
suffragi vogliamo specialmente qui ricor-
dare i nostri Salesiani, le Suore di Maria
Ausiliatrice, i Cooperatori e le Coopera-
trici defunte. Sono anime, colle quali la-
vorammo già per molti anni forse nel va-
sto campo delle Opere S: alesiane anime
unite a noi nella medesima missione ; è ben
giusto che ora non siano dimenticate,
mentre sospirano il celeste premio .
Coraggio adunque, o buoni Cooperatori
e pie Cooperatrici, raddoppiamo ora il
nostro fervore e moltiplichiamo le opere
buone in suffragio di tanta parte della
nostra Associazione. Queste care anime,
così da noi beneficate, ne serberanno cer-
tamente perenne memoria e ce ne implo-
reranno da Dio ampia ricompensa. .
Mezzi di suffragio .
La preghiera, la Messa, la Comunione,
le Indulgenze, la elemosina ed altre opere
di carità e di religione sono i mezzi effi-
cacissimi, coi quali possiamo recar sollievo
e liberazione alle Anime del Purgatorio .
Tutti sanno e possono pregare ; e la pre-
ghiera è un sacrificio lievissimo, anzi, se
è ben fatta, è piena di dolcezza e soa-
vità, e per le Anime del Purgatorio torna
di sommo refrigerio .
Ma la preghiera non basta . Il paralitico
della probatica piscina diceva al Divin

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Redentore, che non gli era mai capitato un
uomo, il quale l'avesse gettato a tempo op-
INGHILTERRA
portuno in quelle vicine onde miracolose
- Hominem non habeo! - esclamava com-
mosso fino alle lacrime . Noi invece que-
sto provvido liberatore l' abbiamo , ed è
I Salesiani di D . Bosco a Londra.
l'Uomo-Dio, il nostro Signor Gesù Cristo
stesso , che nella Messa e nella Comu- Ricaviamo dall' Italia Reale (1), questo
nione ponesi a nostra disposizione per breve articolo sulla nuova chiesa Salesiana
noi e pei nostri defunti .
di Londra :
Abbiamo inoltre le Indulgenze, l'ele-
mosina ed altri mezzi copiosi, che la Chie-
sa ci addita per suffragare le Anime del
Purgatorio . Fa d' uopo quindi ravvivare
la nostra pietà,emtrcidbuonvle
Nel 1887 , così il benemerito giornale,
due mesi prima della sua morte, Don Bosco
inviava in Inghilterra alcuni dei suoi sa-
cerdoti . Essi si stabilirono in un quartiere
poverissimo del Popoloso sobborgo di Bat-
all'opera, memori dei doveri che abbiamo tersea, dove una nobile e generosa signora,
verso i defunti, dei dolori acerbi in cui la contessa di Stackpoole, aveva fondata
giacionotanteanimeaDiocarisme
co' suoi danari la chiesa per la parrocchia
della ricompensa che noi avremo dalla del Sacro Cuore di Gesù, che conta 20000
potente e perenne loro riconoscenza .
anime, delle quali 2000 cattolici, la maggior
parte Irlandesi .
» La chiesa che trovarono i sacerdoti di Don
L'Opera del Sacro Cuore di Gesù.
Bosco non era che una specie di tettoia di
legno e ferro , coperta da lastre di zinco
L'opera Salesiana, instituita nella Ba-
silica del Sacro Cuore di Gesù in Roma,
che offre in compenso agli oblatori la
celebrazione quotidiana perpetua di sei
Messe, quante Anime avrà già liberate
dalle pene del Purgatorio e quante ne
tutto dava segno di cosa provvisoria ; ep-
perciò, dopo di aver tollerato molto al di là
dei limiti ordinarii la durata di tal genere
di costruzione, il Municipio di Londra do-
vette per l'anno scorso prescriverne irrevo-
cabilmente la distruzione .
» Questa decisione, d'altronde preveduta e
andrà suffragando ogni giorno ! Restano perfettamente giusta , fu pel successore di
quindi legate a quella santa Basilica D. Bosco, R . D . Michele Rua, come un ordine
come tre grandi famiglie : la prima delle
anime che furono già per tal modo li-
berate ed ora godono la felicità eterna
in Cielo ; la seconda delle anime che o-
gni giorno ricevono suffragi e sollievo
nel Purgatorio ; e la terza di coloro che,
militanti ancora in terra, ricevono già il
della Provvidenza . Senza perdere un momento,
egli diede ordine di edificare rapidamente
una chiesa in pietre , abbastanza vasta pei
bisogni della popolazione cattolica e conve-
niente anche per impressionare favorevol-
mente ed attirare i protestanti stessi, speran-
done i mezzi dalla pubblica carità, .
» La chiesa del S . Cuore di Gesù a Battersea
frutto di quelle sante Messe, che attira- (Londra), ora finita, realizza a meraviglia il
no anche sopra i vivi copiose grazie e doppio fine di D . Rua . Lunga 42 metri su
benedizioni .
Raccomandiamo quindi nuovamente
tale Opera allo zelo dei nostri Cooperatori
e pie Cooperatrici. Nel fare il bene non
fermiamoci mai, ma andiamo sempre a-
vanti con lena da Santi e ne avremo da
Dio i frutti meritati (1) .
33 di larghezza., essa presenta un modello ben
riuscito di stile romanico di transizione, es-
senzialmente religioso e capace di ricevere
una decorazione in armonia coll'assieme delle
linee . Un bel campanile elevandosi al di
sopra dell'atrio, concorre a dare all'edificio
un carattere monumentale .
Il successore di D . Bosco, il Rev .mo Sig .
D . Rua, e S . E . Mors . Cagliero, Vicario a-
(1) Per programmi, ricordi e quant'altro riguarda
l'opera del Sacro Cuore di Gesù, rivolgersi al
R ettore della Basilica del Sacro Cuore di Gesù,
Via Porta S . Lorenzo , Roma , od alla Direzione
del Bollettino Salesiano in Torino .
postolico della Patagonia, si sono recati a
Londra pel 14 ottobre, giorno stabilito per
la consacrazione della nuova chiesa .
(1) Questo benemerito giornale , che succedette in
Torino all' Unità Cattolica, dopo che questa fu trasfe-
rita a Firenze, è uno dei migliori giornali cattolici
della nostra Penisola . Va quindi raccomandato a tratti
e merita per ogni riguardo di essere largamente aiu-
tato con generosi appoggi materiali e morali . Il soc-
correre la stampa cattolica è diventato oggi un do-
vere indispensabile .

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» Un certo numero di benefattori di D . Bo-
sco, recatisi colà dall' Italia, dalla Francia,
dal Belgio e dall' Olanda prendono parte a
quelle grandiose solennità salesiane .
» È un nuovo passo che la Fede cattolica
fa nell'Inghilterra, chiamata già un tempo
l'Isola dei Santi. »
Le notizie avute in in seguito da Londra ci
dicono che le feste colà celebratesi per la con-
sacrazione della nuova Chiesa Salesiana del
Sacro Cuore di Gesù, riuscirono, grazie a Dio,
splendidamente e con universale soddisfazio-
ne. Noi ne daremo dettagliata relazione nel
prossimo Bollettino . Per ora ringraziamo com-
mossi la Divina Provvidenza, che rese com-
piuti i voti dei Salesiani e dei loro parrocchiani
di Battersea . Nel prossimo inverno quei nostri
confratelli e loro buoni fedeli sentiranno
meno crudelmente il freddo nel compiere i
doveri religiosi, e godranno anch'essi di po-
ter celebrare più decorosamente le sacre fun-
zioni di nostra santa religione . Chiese sìf-
fatte sono monumenti religiosi fecondi di
frutti consolanti e continui . Ne vadano quindi
lieti e contenti quanti concorsero o vi con-
correranno colla loro carità in così nobile
impresa .
SPAGNA
Una nuova Casa in Rialp .
Sono appena due lustri che l'Opera Sale-
siana fu portata in Ispagna, ed è cosa ben
consolante vederla anche là come il grano di
senapa andar crescendo, e da tenero virgulto
farsi albero che alto s'innalza verso il cielo
e spande lunghi e vigorosi i suoi rami .
Alla Casa di Utrera (collegio all' altezza
dei principali governativi della nazione) s'unì
prima quella di Sarrià con umili principii ,
che ben presto aumentarono tanto, da farne
uno dei primi stabilimenti di educazione di
Catalogna . A questa nel 1890 s' aggiunsero
le Scuole per esterni e l'Oratorio festivo di
Barcellona, frequentatissimo di giovanetti .
L'anno seguente (1891) si prese la direzione
della Colonia agricola di Gerona, la quale
da, piccola cascina ora è convertita in un im-
portante stabilimento agricolo , con casa
nuova appositamente costretta sotto il mo-
dello dell' arte e i dettami dell' agricoltura .
Nel 1892 s'incominciò l'Oratorio di Santander,
dove in poco tempo già si ammirano pro-
gressi indicibili . E nello scorso anno scola-
stico in Siviglia, la bella patria del Murillo,
s'aprì una nuova Casa con tali auspici e con
tanta benedizione di Dio, che in pochi mesi
già si contano a 350 i giovanetti che fre-
quentano le Scuole e l'Oratorio festivo .
A queste fondazioni una settima doveva
aggiungersi in quest'anno e proprio nella
bella cordigliera dei Pirenei . A Rialp, ameno
ed importante paese nella provincia di Le-
rida, un buon Signore, certo Sempau Anto-
nio, volendo dare un segno di sua affezione
verso il paese nativo, non seppe trovare o-
pera migliore che d'impiantare ivi uno stabili-
mento salesiano . A questo effetto regalò una
bella e comoda casa nel suddetto Comune, e
poi tanto si adoperò, che ora l'Istituto sale-
siano può dirsi un fatto compiuto .
Prima di conchiudere le trattative si recò
a visitare quella località l' Ispettore delle
Case nostre di Spagna, il M . R . D . Filippo
M . Rinaldi . Il suo viaggio da Barcellona a
quell'alpestre paese ci si dice che fu quale
un trionfo. Da Tramps a Rialp egli passò
per quattro villaggi , accolto in ciascuno di
essi dalla popolazione festante ed ossequiato
dalle Autorità . In Sort tutta la popolazione
gli fu incontro e lo accolse con acclamazione
nella piazza principale . Al suo ingresso in
Rialp le campane suonarono a festa, e tutto
il Consiglio Municipale ed i notabili del
paese, nei loro classici e pittoreschi costumi,
coll' indispensabile fascia e berrettina cata-
lana, preceduti dalla banda locale, andatagli
incontro per buon tratto di strada, fra gli
evviva dell' intera popolazione, lo accompa-
gnarono alla nuova casa preparata pei Sa-
lesiani . Quindi passarono alla rettoria, dove
ad attendere per ossequiare D . Rinaldi si
trovavano radunati quindici alcaldes e rap-
presentanti di varii Comuni della vallata .
Non diremo poi delle gentilezze usate da
quel buon Parroco inverso di questo figlìo
di D . Bosco . Egli si ebbe a grand'onore, per
usar di una sua espressione, di ospitarlo
in casa sua e di farsi in mille per dargli una
pallida idea dell'affetto, stima, e venerazione,
onde saranno circondati i Salesiani in quel
villaggio .
D .Rinaldi,impresionatonontantoda
queste splendide accoglienze, quanto dal bi-
sogno che vi scorse
gioventù di quello e
ddieiunpaIesstiitcuitrocopstearntlia,
conchiuse le pratiche aderendo al desiderio
di quei valligiani . Ed ora, mentre noi scri-
viamo, già si trovano in Rialp alcuni Sale-
siani, ed i genitori della vallata accorrono a
fare iscrivere i loro figli, pei quali si apri-
ranno tosto le scuole diurne e serali e le porte
di un Oratorio festivo .
Possano i nosti fratelli frammezzo a quei ro-
busti abitanti dei Pirenei allevare degli e-
sperti agricoltori, dei ferventi cristiani e de-
gli infaticabili operai evangelici .

1.9 Page 9

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dovunque andasse, e poi, tocco dalla grazia
NOTIZIE DEI NOSTRI MISSIQNARII
di Dio, finì per risolversi a rimaner sempre
coi Padri Missiònarii .
I punti più importanti toccati stavolta da
DALLA COLOMBIA
D. Gavotto sono Taquimilan, Colipille, Agrio,
Campana Mauvida, Haurichenque, Codi-
Don Michele Unia .
hue, Salquicol, Laquita, Carreres, Norquin,
Llamada, Trucuman . Le fermate più lunghe
Come annunziammo nel numero di Agosto, furono di cinque o sei giorni .
il nostro caro Missionario D . Michele Unia, I risultati ottenuti sono 117 Battesimi,
cappellano dei lebbrosi di Agua de Dios, 400 Comunioni e 12 Matrimonii, senza con-
cadde in una grave e penosa malattia, per tare le innumerevoli Confessioni ascoltato .
cui fu dai medici consigliato di recarsi a Ne sia lode a Dio !
Bogotà . - Vi andò infatti, e, grazie a Dio,
colle cure usategli nel collegio salesiano di
quella capitale, e più ancora noi crediamo
La Missione del Chubut
mercè le preghiere di tanti nostri buoni Coo-
peratori e Cooperatrici , in pochi mesi potè
riaversi e riprendere alquanto le indebolite
REV . mO SIG . DON RUA,
forze . Allora alcuni Benefattori di Bogotà e
Rawson (Chubut), 10 Luglio 1893.
specialmente quell' Ecc .m° Arcivescovo gli
suggerirono di intraprendere uri viaggio di sa-
lute e di riposo fino all'Italia . Ma a D . Unia
rincresceva assai allontanarsi troppo dai
suoi diletti lebbrosi ; tuttavia alle replicate
istanze dovette cedere . E noi di questi giorni
speriamo di rivederlo e riabbracciare nell'Ora -
tono, dove lo sentiremo con piacere a rac-
contarci le commoventissime scene dei suoi
infelici . - In questo frattempo in Agua de
Dios ha lasciato a fare anche le parti sue
il Sacerdote D . Raffaele Crippa col con-
fratello Lusso, i quali sul principio dì que-
st'anno eransi colà recati per tenergli com-
pagnia .
A Buenos-Aires mi annunziano che pre-
sto arriverà qui il caro D . Milanesio ,
perchè è da un po' di tempo in viaggio a
questa volta . Oh ! giunga presto il momento
di vederlo, di abbracciarlo . È omai quasi un
anno che stiamo aspettando qualcuno che
venga a rallegrarci, ad incoraggiarci, a con-
sigliarci in questa povera missione .
Dopo sei mesi di fatiche, finalmente, gra-
zie a Dio, incominciamo a provare qualche
conforto. Durante il mese di giugno, che
consacrammo al S . Cuore di Gesù, potemmo
ottenere che quasi tutta la gioventù catto-
lica maschile venisse alle nostre scuole . Non
bisogna però credere che sia molto nume-
rosa : sono alcune decine di fanciulli e pochi
giovanotti operai . I più avanzati fanno la
DALLA PATAGONIA
terza classe elementare . Abbiamo pure inco-
minciata la scuola serale per i giovanotti
operai ; ma non vuole ancora attecchire,
Missioni fra le Cordigliere.
stante la considerevole distanza delle varie
famiglie cattoliche dalla nostra residenza.
Il nostro missionario D . MATTEO GAVOTTO La nostra chiesuola, fatta abbellire con
da Chosmalal ci invia una succinta relazione alcuni semplici dipinti, riuscì assai decente .
di altri settanta giorni di missioni da lui Nei giorni festivi è sempre frequentata, ed
date, sulla fine dello scorso anno, al sud i cattolici ci si vanno vieppiù affezionando,
delle Cordigliere Chilene .
perchè dicono che la teniamo pulita e deco-
Egli partiva da quella residenza, solo , rosamente adorna nelle feste . Nella nostra
senza Catechista nè guida, non avendone povertà facciamo le funzioni colla maggior
potuto trovare, la mattina di S . Matteo (21 pompa possibile, e gli Italiani, che qui tro-
settembre), dopo aver celebrata la S . Messa varsi, si vanno risvegliando nella fede e nei
implorando da Dio, per l'intercessione del costumi dei loro padri .
Santo Apostolo suo Patrono, gli aiuti neces- Nello scorso mese si tennero pure le sante
sari per toccare anche i cuori più induriti Quarant' Ore, come prescrisse a tutte le
e convertirli a penitenza .
chiese dirette dai Salesiani il nostro amato
Ma il buon Dio, il quale mandando gli Mons . Cagliero . E fu cosa veramente con-
Apostoli a predicare, era solito inviarli a
solante vedere come il regno di G . Cristo
due a due, dopo venti giorni di missione gli si va estendendo in questo territorio .In
provvide un compagno nella persona di un un paese di non più di duecento cattolici,
buon giovinotto chileno, certo Manuel Ièsus Gesù Sacramentato non fu mai lasciato solo ;
Espinoza, in sui ventidue anni, il quale, che anzi in alcune ore vi ebbe tale affluenza,
mosso a compassione delle fatiche che do- che non mi sarei mai immaginato l' eguale .
veva sopportare il missionario da solo , si E le benedizioni sparse dall' adorabile Gesù
decise di prestargli il suo aiuto seguendolo sopra di questo popolo furono tante e grandi .

1.10 Page 10

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Solo nell'ultimo giorno si distribuirono cin
quanta comunioni, e fra i comunicandi si no
tarono di quelli che da sedici, venti e più
anni non si erano accostati a questo gran
Sacramento . Si aggiustò anche qualche matri--
monio e si son tese le reti del buon Gesù
per accomodarne degli altri .
Queste S . Quarant'Ore per essere le prime
si celebrarono con abbastanza di solennità,
e la povera eresia, che ci attornia e spia,
fu testimone della più consolante fede delle
anime cattoliche nel vere, realiter et substan-
tialiter Deus nobiscum . Oh!vogliailbuonGesù,
questo eterno sole di giustizia, dissipare le te-
nebre dell'errore tra i nostri fratelli dissidenti ;
voglia soffocare i fuochi fatui e miasmatici di
questo cadavere di protestantesimo, frantu-
mato anche qui in tante e sì svariate sétte ;
voglia formare di noi e di loro un solo gregge,
sotto la guida e la dipendenza del suo Vi-
cario il Papa!
Ma, o mio amato Padre D . Rua, sarà però
conveniente, anzi necessario , mandarci pel
nuovo anno un buon rinforzo di personale,
e, quel che più preme, un sacerdote inglese,
per poterci più facilmente mettere in rela-
zione coi protestanti, i quali sono in numero
di circa quattromila e quasi tutti originarii
di Galles .
In questi mesi scorsi abbiamo anche pen-
sato ad un modesto teatrino . Ci aiutarono a
dipingere le tele un esploratore italiano ed
un antico allievo del collegio salesiano di
Lanzo Torinese . Il lavoro è riuscitissimo .
Alla prima rappresentazione intervennero ad
onorarci della loro presenza le Autorità ed
il fior fiore del paese . Vi presero anche parte
quattro famiglie protestanti, permettendo
alle loro figliuole di rallegrare la nostra fe-
sta colle loro abilità musicali . Il pianoforte
ci fu gentilmente imprestato da un signore
genovese, la cui consorte frequenta la nostra
chiesa . - Tutti gli intervenuti furono sod-
disfatti della festicciuola, ed il risultato fu
un aumento di giovani alle nostre scuole .
Degli Indii, con mio gran dispiacere, non
ho ancor potuto occuparmi . Essi saranno
almeno un seicento, e presentemente si tro-
vano all' ovest, alle falde delle Cordigliere .
Va tanto bene che venga D . Milanesio ; egli,
che parla la loro lingua, potrà incominciarne
l'opera, ed io mi metterò ai suoi ordini per
tutto quello che le mie deboli forze mi per-
metteranno.
Amatissimo Padre, mi raccomandi al Si-
gnore nelle sue preci , perché, nella solitu-
dine in cui mi trovo, ne ho tanto di biso-
gno ; preghi e faccia pregare anche per que-
sta povera missione. Mi benedica e con
me anche i due confratelli che mi fanno
compagnia e mi creda tutto suo
Dev .mo Obb . figlio
Sac . BERNARDO VACCHINA
Miss . Salesiano .
In Missione alla volta del Chubut
R .m° SIG . D . RUA,
Coral-Chico, 28 Luglio 1803 .
LE scrivo da Coral-Chico, villaggio situato
25 leghe sopra di Balcheta . È un mese
e mezzo che ho intrapresa questa nuova
missione, dopo il mio ritorno dall' Italia ; e
vado avvicinandomi al Chubut, per trovare
anche il povero D . Vacchina e gli altri due
confratelli colà stabiliti fin dallo scorso di-
cembre .
I Battesimi fin qui da me amministrati
sommano a 53, quasi tutti di Indii, giovani
e vecchi . Tra questi ve ne fu uno di ot-
tant'anni ; fu una vera grazia di Dio l'essersi
ora convertito, dopo molti anni di resistenza .
A Dio piacendo, domani mattìna ci inoltre-
remo negli accampamenti degli Indii ; ma sic-
come sono sparsi in varii punti, distanti gli
uni dagli altri, così dovremo impiegarci molto
tempo per visitarli tutti e far loro quel bene
che sarà del caso . Dovranno quindi avere
un po' di pazienza i confratelli del Chubut,
i quali sappiamo che ci aspettano ansiosa-
mente .
Faccia pregare, o amatissimo Padre, per-
chè Iddio benedica questa missione ; poichè
è proprio qui il caso di dire : NisiDominus
a edifcaveritdomu,invanumlaboraveruntqui
aedificant eam . La conversione degli Indii è
senza dubbio un' opera sublime, ma Iddio
solo la può condurre a compimento . Fortu-
nati noi, se saremo umili strumenti nelle
sue mani !
Il mio cuore in questi giorni è innondato
da indicibile gioia . Questa mattina ancora
otto giovanotti, battezzati solo ieri sera, ri-
cevettero la S . Comunione e la Cresima con
un contegno edificantissimo .
Ogni giorno più vado notando negli Indii
della Patagonia , e specialmente tra quelli
di razza Araucana oriundi dal Chili , una
propensione assai naturale verso del Cristia-
nesimo . Peccato che non abbiamo sempre i
mezzi necessaria per impiantare chiese nelle
maggiori radunanze di indii, e tanto meno il
personale per stabilire in ciascuna di esse
Sacerdote e Catechista . Speriamo però che
Mons . Cagliero non partirà d'Europa, senza
aver prima assoldato un nuovo drappello
di generosi atleti per questa povera Pata-
gonia ; ed ella,
Sig. D . Rua, preghi
ancora a nome nostro i buoni Cooperatori e
le pie Cooperatrici Salesiane, che vogliano
continuarci il loro aiuto, perchè appunto al
ritorno di Mons . Cagliero vedremo di stabi-
lire altre stazioni cotanto necessarie per
consolidare quel poco di bene che andiam
facendo in queste varie escursioni .
Non le parlerò, o amatissimo D . Rua, delle
peripezie di questa missione, perchè sono

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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tante e non nuove . Tuttavia di passaggio
dirò che in questo mese abbiam quasi sem-
pre dormito a ciel sereno, e che nella traver-
s ata di Balcheta fummo bagnati dalla piog-
gia ; che il nostro cibo è solo carne arrostita
(asado), sostituita qualche volta da un buon
lesso ; il nostro vino è acqua fresca e alle
volte non tanto salubre , la quale tal fiata
suole mancarci ; ma non per molto tempo ,
perchè la Provvidenza è tanto buona e di-
stribuisce sì bene i suoi doni, che or ci pre-
viene con acqua piovana ed or con quella
di ruscello o di laguna o di fiume . Che Id-
dio sia sempre benedetto ! - Nè tacerò che,
per poter continuare la missione, trovandomi
il borsellino floscio floscio, ho dovuto firmare
due Pagherò , ammontanti a più centinaia
di lire, da riscuotersi a Viedma ; ne ho già
dato avviso a quel Direttore, il carissimo
confratello D . Mario Migone .
Ma, basta ; finirò col raccomandarmi nuo-
vamente alle preghiere sue, o amato Padre,
e a quelle dei giovanetti delle nostre Case e
de' Cooperatori e Cooperatrici Salesiane, ai
quali porgo le mie più sentite azioni di gra-
zio per le cordiali accoglienze fattemi do-
vunque nel mio breve soggiorno in Europa
e più ancora per la generosità addimostrata
inverso delle nostre Missioni . Li assicuri ,
o R .mo Sig . D . Rua, che gli Indii della Pa-
tagonia e quei della Terra del Fuoco pre-
gano ogni giorno per loro . Che Iddio li be-
nedica .
Con stima mi professo
Della S . V . R . ma
Dev .mo Ubb .mo in G . C .
Sac . DOMENICO MILANESIo
Miss . Salesiano .
DALL'EQUATORE
Le prime feste Salesiane nella capitale dell'Aznay.
VENERATISSIMO PADRE D . RUA,
Cuenca, 25 Luglio 1893 .
ANCHE noi figli di Don Bosco e di Maria
Ausiliatrice, in questo primo anno della
nostra fondazione in questa città di Cuenca,
abbiamo voluto celebrare la festa della no-
stra Celeste Madre con la maggior solennità
possibile, e riuscì davvero splendida e divota .
La cappella pubblìca del palazzo vescovile,
nostra casa provvisoria, era tappezzata con
buon gusto . Sotto un ricco baldacchino ce-
leste, tempestato di stelle, campeggiava cir-
condato da raggi di luce un piccolo quadro
di Maria, che più tardi sarà surrogato da
una pittura in tela . Ci preparammo alla festa
con una fervorosa novena, durante la quale
i nostri cari quindici alunni fecero una bella
corona di comunioni . Vi presero parte an-
che molte persone del vicinato .
Monsignor Vescovo della Diocesi celebrò
la Messa della Comunione generale, durante
la quale tenne un bellissimo fervorino, esor-
tando tutti alla divozione e confidenza in
Maria Ausiliatrice, aiuto potente dei Cristiani
e Patrona speciale della Congregazione Sa-
lesiana, destinata a riformare la società mo-
derna salvando la povera gioventù dall'ozio
e dal mal costume.
Alle 10 1/2 si cantò Messa solenne in mu-
sica . Era la prima volta che i nostri cari
figliuoli morlacchini facevano sentire le loro
belle vocine modulate alle note della nostra
musica italiana . Si eseguì la simpatica messa
di S . Infanzia del nostro Mons . Cagliero .
Oh come quelle armonie infantili mi ricor-
davano gli anni felici dei miei primi fervori
nel caro Oratorio di Torino ! Abbiamo tenuto
esposto tutto il giorno Gesù in Sacramento,
che ebbe continuamente un buon numero di
adoratori .
La sera, dopo la solenne benedizione, im-
partita dal Vicario della Diocesi , il nostro
carissimo Don Matovelle tenne una preziosa
Conferenza Salesiana .
Questo santo sacerdote e nostro grande ami-
co, dopo aver parlato, con quella eloquenza
e zelo che tanto lo distinguono, della eccel-
lenza della carità cristiana e del bisogno di
aiutare con ogni mezzo l' opera nascente di
D . Bosco in questa città, esclamava : - In que-
sto momento, o Signori, mi pare che si apra
davanti a me un vasto orizzonte, che ben
presto sarà illuminato dalla nuova luce di
grazia che parte dal trono della Madre delle
misericordie . Non passerà molto tempo, che
vedremo innalzarsi sulle rive del nostro rio
Masadero un gran tempio, dove la Vergine
di D . Bosco, Maria Ausiliatrice, spargerà le
sue grazie a piene mani, e stendendo il ma-
terno suo manto anche a quei poveri figli
della foresta, li chiamerà tutti ai piedi del
suo trono di grazia, formandone un glorioso
trofeo dei suoi trionfi . - Voglia il Signore,
per l'intercessione di Maria sua Madre, rea-
lizzare davvero questo pio desiderio .
Ora stiamo aspettando qualche confratello
da Quito, che venga ad unirsi a qualcuno
di noi per marciare alla volta della foresta
di Gualaquiza . Speriamo di averlo tra noi
verso la fine del prossimo agosto . Noi uni-
remo le nostre preghiere a quelle tanto fer-
vorose, che s' innalzeranno da cotesti cari
giovanetti dell' Oratorio nel Santuario di
Maria Ausiliatrice, per la buona riuscita di
questa Missione . L' inferno ha già fatto e
forse farà ancora mille sforzi per impedir-
cene l'ingresso ; ma Iddio e Maria Ausilia-
trice, speriamo, gli schiacceranno il capo,
strappandogli quelle anime infelici che da
tanto tempo gemono sue schiave .
Frattanto lei, o buon Padre, prepari un

2.2 Page 12

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bel numero di valenti operai, che vengano
presto a raggiungere i primi, che sono molto
pochi relativamente ai bisogni della missione .
In quanto a questa nuova casa, dobbiamo
ringraziare davvero la D . Provvidenza che ci
assiste sempre . Malgrado l'attuale povertà e
miseria del paese, andiamo avanti abbastanza
bene ; il necessario non ci manca mai . Però
quante più bene potremmo fare se fossimo
di più! Ma pazienza . Confidiamo nella bontà
sua, o amatissimo Signor D . Rua, che vorrà
mandarci gli aiuti necessarii, mentre coi sen-
timenti della più profonda venerazione io godo
raffermarmi suo
Dev .mo Obbl.mo Figlio
Sac . AGOSTINO BRUZZONE .
tante pervertiti dai mali esempi e scandali
dei falsi missionari del traffico .
Dunque fin da quest' anno si apre a noi il
vasto campo delle missioni dell'Oriente Equa-
toriano ; ma quando mai si potrà dire di aver
convertiti tutti quegli Indii ? Oh! voglia il
buon Dio accelerarne il momento !
Intanto ella, o buon Padre, ci raccomandi
tutti al Signore ed a Maria Ausiliatrice , ci
benedica tutti e in modo particolare il suo
Aff.mo in G . e M .
Sue . AGOSTINO BRUZZONE .
DALLA TERRA DEL FUOCO
In procinto per la foresta.
VENERATISSIMO PADRE D . RUA,
Cuenca, 20 Agosto 1893 .
FINALMENTE è giunto da Quito il confra-
tello Giacinto Pancheri, il quale fra po-
chi giorni si unirà al nostro caro D . Spinelli
per incominciare l'esplorazione della foresta
di Gualaquiza .
Oh! se fosse vissuto il povero D . Savio,
certo non avremmo aspettato finora ad inco-
minciare quest' escursione ; oh! se vivesse an-
cora, senza dubbio, non ci troveremmo co-
tanto imbrogliati . Ma pazienza ; sia sempre
fatta la volontà di Dio !
Fino al territorio di Gualaquiza probabil-
mente li accompagnerò anch'io . Il mio viaggio
però sarà di 15 giorni o al più di un mese, non
potendo lasciare per lungo tempo questa casa
di Cuenca che tuttavia sta formandosi . Essi
dovranno forse impiegare alcuni mesi nel-
l'esplorazione delle regioni più vicine a Gua-
laquiza . Speriamo che saranno assistiti nei
loro viaggi pericolosi dalle preghiere di tutti
i nostri confratelli e giovani, e colla prote-
zione di Maria Ausiliatrice ritorneranno sani
e salvi.
Molti ci consigliano d'incominciare la prima
nostra escursione nella valle di Mendez, che
ci decantano come un paradiso terrestre, i
cui abitanti, benchè selvaggi, son più docili
e disposti ad accogliere il sacerdote . Se mai
non si potrà penetrare fra i Jìvaros per la
porta di Gualaquiza, si tenterà allora d' in-
trodursi per quella di Mendez .
Dobbiamo supplicare continuamente il Pa-
drone della Messe che mandi molti operai
in messem suam . Questi nostri fratelli son
disposti a qualunque sacrifizio , coll' aiuto
della divina grazia ; ma attendono altri di
Europa più valenti e robusti per aiutarli
nell'ardua impresa della conversione di quei
selvaggi, già tante volte convertiti e altret-
Missione di S . Raffaele .
REV .m° SIG . D . RUA,
Isola Dawson, 13 Agosto 1893.
Dopo essere stato circa tre mesi alla casa
di Puntarenas, fui di nuovo rimandato
alla Missione di quest'isola per l' istruzione
ed educazione dei ragazzetti indii .Conmi
gran piacere debbo confessare che tutte le
speranze di questa missione si fondano sui
ragazzi . Ci sono delle difficoltà per vincere
quella ritrosia quasi innata al lavoro ed alla
disciplina ; tuttavia questi poveri indicai
danno maggiori soddisfazioni che non tanti
dei civilizzati di altre missioni .
Quelli che frequentano presentemente la
scuola sono diciotto e sanno già bene quasi
tutto il catechismo piccolo di 31 pagine .
Di aritmetica già recitano a memoria la
tavola della moltiplicazione ; a memoria ap-
prendono altresì capitoli di istoria sacra e
varie lezioni di lettura castigliana . Conoscono
e san rispondere su quanto loro si dimandi
intorno all'anno e sue parti, intorno all'uomo,
ed a quanto può cadere sott' occhio, cioè il
cielo, la terra, il mare ecc . Scrivono calli-
grafia e copiano bene . La difficoltà sta nel
farli scrivere sotto dettatura, causa il conti-
nuo parlare indiano tra di loro . Appren-
dono con facilità le cose di Chiesa, sieno
pure in latino, e spero non andrà molto che
alcuni di questi diciotto sapranno servire la
S. Messa . Il canto sacro piace loro assai .
Mi pare ancora che poco per volta vadano
educandosi anche nel cuore . Si deve lottare
assai contro il loro naturale menzognero,
contro il loro comunismo e contro quello
spirito, direi, di noncuranza, essendo avvezzi
a nulla possedere ed a tutto possedere e fa-
cendo poco calcolo di un oggetto di pregio,
come di un pezzo di legno tolto dal bosco .
Al mio ritorno qui, circa un mese fa, tro-
vai cinque di questi ragazzetti ancora mal-

2.3 Page 13

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fabeti, cioè sull' a, b, c. . . ; ora incominciano
a leggere . Tutti gli altri già istruiti frequen-
tano i SS . Sacramenti .
Non è mia parte mandarle relazione degli
adulti, ma per questi ci vuole maggior tempo
e pazienza senza dubbio . Quando si potrà ben
riordinare le cose , coll'esempio dei piccoli,
speriamo di guadagnare anche gli adulti .
Non tralascio però di dirle, Rev .mo signor
D . Rua, che voglia ricordare a D . Barberis
la promessa che in particolare fece a me, di
far pregare giornalmente dai chierici di costi
per la Missione della Terra del Fuoco . Di
preghiere abbisogna questa Missione di San
Raffaele, ma ora poi specialmente ne abbi-
sogna la nuova che il nostro Prefetto D .
Fagnano ha iniziato nel centro della Terra
del Fuoco . Preghi anche lei, o mio Signor
D . Rua, e faccia pregare pel suo
Aff.mo Obb.mo figlio
Sac . G . M . GUGLIELMO DEL Turco
Miss . Salesiano
perpetuo, cioè ogni giorno, da mattino a sera,
a ragazze ed a zitelle superiori ai 20 ed ai
30 anni, gente veramente bisognevole d'istru-
zione religiosa . Iddio voglia benedire questa
santa opera .
San Nicolas de los Arroyos .
Verso il fine di luglio i rivoluzionari della
Repubblica Argentina, sfondando a colpi di
culatte la porta del Collegio Salesiano di
S. Nicolas de los Arroyos , vi entrarono in
numero di 50 e coraggiosamente si difesero
dai nemìci che li attaccarono da tre parti .
Spavento generale in quei giovani e nei loro
Superiori. Il fuoco durò un'ora e vivissimo ;
ma dopo, grazie a Dio, in collegio non vi
fu, non dico morti o feriti, ma neanche
un vetro rotto : solo i muri crivellati in molte
parti . Gli stessi rivoluzionarli , calando dal
tetto e dai cameroni, andarono a ringraziare
la Madonna . Pei giovani quell'ora fu un vero
esercizio di Buona Morte, e chi ne perdette
fu l'inimicus hominis .
DALL'ARGENTINA
Buenos Aires .
Alla Boca, popolatissimo quartiere di Bue-
nos Aires, ove i Salesiani fin dal 1877 fun-
zionano la Chiesa parrocchiale di S . Giov.
Evangelista con pubbliche scuole , questo
anno, al 1° di giugno, per la prima volta
ebbe luogo la gran processione del Corpus
Domini, che riuscì una solenne manifesta-
zione di fede e di amore verso di Gesù Sa-
cramentato . Le persone accorse erano circa
dodici mila . Tuttavia vi fu un ordine perfet-
tissimo ; frammezzo alla sterminata moltitu-
dine qua e là spiccavano gendarmi a cavallo .
I nemici della Religione cattolica, che là vi
ebbero sempre il loro covo, inviperite suona-
vano a raccolta, per concertare forse qualche
altra minchioneria contro dell' esercito del
bene che omai si fa gigante . Ma, viva Dio!
che la bandiera di questo sventola su tutta
la linea in quella sponda di Buenos Aires,
nè contro di essa, Deo adiuvante, potranno
prevalere gli sforzi nemici .
Nella Parrocchia di San Telmo, pure in
Buenos Aires, le Suore di Maria Ausiliatrice
hanno preso la direzione di una nuova Casa
intitolata : Patronato della S . Infanzia . Fu-
rono pregate di prendere questa nuova opera
dal Sig . Giuseppe Ayerza, Direttore della
Società del Patronato dell'Infanzia, al quale
non ci fu modo di dare una negativa . Esse
pertanto colà tengono una farmacia, dove
due volte al giorno e ad ora fissa loro ven-
gono portati tutti i bambini poveri ammalati
per esserne curati . Inoltre fanno il Catechismo
GRAZIE DI MARIA AUSILIATRICE
Un Missionario Salesiano pro-
tetto da Maria. - Il ventiquattro di mag-
gio, festa di Maria Ausiliatrice, verso le tre
di sera, montai a cavallo per recarmi a Gua-
ratinguetà, e, nell'uscire dal portone, le re-
dini rimasero prese nel catenaccio del can-
cello . Il cavallo, rizzatosi in piedi, con un mo-
vimento rapido e brusco, mi sbattè contro il
vicino pilastro, rimanendo io con un pìede in
una staffa . In questo movimento si rompe il
freno ed il cavallo spaventato si dà alla
fuga, trascinandomi per la via . Vidi la mor-
te.. . invocai Maria con queste parole : Maria,
salvatemi! e non so come, mi vidi libero il
piede e sano e salvo , senza la più piccola
ferita . Fu un vero miracolo che Maria Au-
siliatrice volle operare nel giorno della sua
festa . Più di cento persone che presenzia-
rono quella spaventevole scena, dicevano ad
una voce : « La sua vita, o Reverendo, la
deve ad un miracolo della Madonna » . E di-
fatti non si può asserire altrimenti . Ne sia
lode e riconoscenza a Maria SS . Ausiliatrice .
Lorena (Brasile), 28 Agosto 1893 .
Sac . DOMENICO ALBANELLO
Missionario Salesiano .
*
Prima del lavoro invocate Maria :
- Nel corrente anno, in Perosa Argentina,
un buon uomo di professione muratore, prima

2.4 Page 14

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di incominciare un lavoro di fabbrica assai
pericoloso, fece voto a Maria SS . Ausilia-
trice di spedire al di Lei santuario in Torino
una offerta , qualora lo avesse liberato da
ogni disgrazia . La SS . Vergine accolse be-
nignamente tale preghiera e l'esaudì . Il la-
voro non era ancora a termine, quando il
povero muratore , stando sui ponti , ad nu
tratto ruinò a terra dall'altezza di circa cin-
que metri , andando a battere a capo fitto
sopra un deposito di macigni colà raccoltii
per la fabbrica . Lo spavento degli operai a
tale scena fu al sommo . Discesero dai ponti
impalliditi e sgomentati al pensiero di dover
forse raccogliere un cadavere . Ma la Vergine
Ausiliatrice era venuta prima di loro in aiuto
del suo divoto ; il quale al giungere dei com-
pagni già era in piedi, e medicate appena
due scalfitture riportate nella faccia, riprese
prontamente il suo lavoro . Riconoscente di
essere stato salvato in tal modo da sicura
morte, scioglie oggi il suo voto offrendo a
Maria SS . l'offerta promessa .
Torino, 17 Agosto 1893 .
.
*
Maria benedice le campagne . -
Grazie alla protezione di Maria Santissima,
alla quale aveva raccomandate le mie cam-
pagne, quest'anno ottenni una vendemmia
per ogni riguardo straordinaria e quasi direi
miracolosa . In segno di riconoscenza, man-
derò un'offerta per le Opere Salesiane, che
con tutta ragione si possono chiamare Opere
di Maria Ausiliatrice .
Non essendomi poi più toccata l'ingrata visi-
ta della grandine, volli in compenso avere
un'altra visita ma gradevolissima, e questa
fu la visita di tutto il Seminario Salesiano
delle Missioni, che nel mese scorso era presso
il santuario di Piova, e fui ben lieto di offe-
rire loro frugale ma cordiale ospitalità .
Loranze (Ivrea), 27 Settembre 1893 .
Sac . STEFANO PERONINO
Parroco .
Una vocazione favorita da Maria .
- M aria, mater gratiae, dulcis parens clemen-
tiae ! - Invidio la penna di S . Bernardo e di
S . Alfonso, per scrivere come vorrei di Maria ;
vorrei avere il cuore dei Santi più devoti
della gran Vergine, per ringraziarla meno
indegnamente . Maria fu per me il vero aiuto
celeste, la dolce Madre della Misericordia .
Tutto debbo alla sua bontà, la grazia divina
e la vocazione a vita più perfetta . Non fu
mai che divotamente pregata mi venisse
meno col suo aiuto . Ora poi ho ottenuto una
grazia importantissima riguardo alla scelta
dello stato . Parevami che vi fossero difficoltà
insormontabili per giungere alla meta delle
mie aspirazioni ; in tali angustie mi rivolsi
a Maria, e Maria ravvalorò il mio spirito,
abbattè ogni ostacolo, ed ora lieto miro se-
reno il cielo e nell'esultanza e nell'amore e-
sclamo : Sia benedetta Maria! - O anime
buone, che aspirate a vivere secondo il buon
Gesù, nelle vostre lotte col mondo e con voi
medesimi, fidenti invocate Maria ; Maria tutto
può sul cuore di Dio e degli uomini e tutto
ottiene .
Torino, 7 Ottobre 1893 .
C . S.
Un nuovo trionfo di Maria - Pochi
giorni or sono, un certo Vigilio Pauli Bacco,
negoziante in Javré presso Tione (Tirolo
italiano), si presentò a me e consegnommi
lire 100 da spedire al Santuario di Maria
Santissima Ausiliatrice in Torino per grazia
ricevuta .
Egli da circa quattro anni soffriva ter-
ribile mal di gola, senza posa, e tale da met-
terlo in pensiero per lo future conseguenze .
LaDOMENICBLT . .goSac la era sempre enfiata, la parola gli
usciva a stento e con dolore . Quest' anno
poi nel giorno dell' Assunta per un piccolo
strapazzo il male peggiorò, e temette di una
vicina catastrofe . Ma la Vergine Ausiliatrice,
che nessuno invoca inutilmente, lo esaudì
dopo una novena fattale con fede ed amore
di buon cristiano.Oraèpienmtguaroe
vuole che si sappia da tùtti questo nuovo
trionfo di Maria Aiuto di chi in Lei confida .
Trento, 1 Ottobre 1893 .
D . FURNO PIETRO
Direttore Salesiano .
Sospirata grazia - Rev .mo Signore-
Lo studente di Liceo, che giorni sono invo-
cava per mezzo della S . V . l'aiuto di Maria
Ausiliatrice, ora è lieto di poter attestare
pubblicamente d'aver ottenuta, contro ogni
umana aspettazione, la sospirata grazia .
Se la S . V . lo crede opportuno, ne faccia
menzione sul Bollettino Salesiano , per la
maggior gloria di Maria Ausiliatrice, così
pronta a sollevare e confortare nelle afflizioni
e miserie tutti quelli che fiduciosamente La
invocano .
Della S . V . Ill .ma e R.ma
Venezia, 10 Ottobre 1893 .
F . G . Studente .
Una novena . - Da più mesi era trava-
gliato da gravi malori . La cosa in verità in-
cominciava a farsi seria e a dar da temere .
Io pensai di farla finita, rivolgendomi alla

2.5 Page 15

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Vergine Ausiliatrice, perchè volesse aiutarmi,
e a tanti altri favori ottenuti per sua inter-
cessione aggiungere questo pure della mia
guarigione, se fosse stato secondo la volontà
di Dio ed il mio bene spirituale . tale
scopo incominciai una novena . Oh bontà ! oh
potenza di Maria Ausiliatrice! Per indegno
che io ne fossi, fui esaudito . Durante il corso
della novena, replicate volte ebbi nuovi as-
salti dal male, ma pur finalmente incominciò
in m e il sospirato miglioramento, e ciò ac-
cadd e il giorno appunto in cui terminava la
novena . La grazia era fatta . A poco a poco
mi cessarono affatto i dolori . Ed ora se sono
guarito, lo debbo alla intercessione di Maria
Ausiliatrice .
Biella, 11 Ottobre 1893 .
MASSERANO PAOLO .
Rendono pur grazie a Maria SS . Ausiliatrice per
segnalati favori ottenuti dalla sua potente interces-
sione i seguenti
Mercedes de Gomes, Mexico - Blasina Rodriguez de
Leon, Caracas (Venezuela) - Luis Rafael Romero, Ca-
racas (Venezuela) - Una divota di Maria Ausiliatrice,
Lonigo - U n alunno del Collegio di Parma - C . G .
di Poglizzo- Marciala Palomares, Mexico -Ester Sel-
va, Montefrorito - Sac . Ciriaco Santinelli, Quito, (Equa-
tore- Salamivi Giulia, Coniati-Piguata Agostino, Bra
- Gioberzi Anna - Gallea Catterina -Bertaldi Fran-
cesca, Saluzzo - Bergetto Marietta, Invie - Fabre
Margherita - Challier Gio . Bat., Canale - Pagliasotti
Dmnenica, Ben-onere Bogliassino, Torino-GòMari,
Orbassano - Bazzani D . Bortolo, B agolino (Brescia) -
Gotta Margherita, Era - Artero Catterina, Vinovo -
Casetta Antonio-Lazarotti Giuseppina, Riva- Quola
Giuseppina, Torino- Marchisio Arma, Caramagna-
Mazzuri Carolina, Orsola - Gretti Giacomo, Somenden.-
na, (Bergamo) - Ferrero Angela, La Loggia-Ferrando
Carolina, Miratene - Battisti Chiaffredo , Cdrdé - Ci-
gnetti Giovanni, Sta,elino - Caramello Clotilde, Varzo
-Boccacino Maria, Bosconero - Roba Virginia, Campo
Ligure-Iiichieri Virginia, Ciglione-Robba Elisabetta
-Brasa Demonica, Carignano - Ciotasso Geltrude, To-
rino - Berta Ludovico - Brandalo Elisabetta - Co-
lombotto Catterina, Veres - Gai Luigia - Porlo Alma,
Cavallerleone- Capello Tommaso, Ceresole Alba -Ba-
rale Barbera, Torre Pollice-Vedova Antonia Buzzi, Va-
nosan d'Orsola-Cosicei Clorinda, Rimi-rei- Sernprini
Maria, lussi-ai - Nimero Giuseppina, Torino - Moli-
nari Teresa, Invorio Inferiore - Tomatis Carlo Felice,
Erosione (Modena) - Nasi Clara, Beneraginna - Maria
Pasqualina , Castagnaro - Emanuele Raffino, S. Pier
d'Arena - C . M ., S. Sebastiano da l'e - Lorenzo Lusso,
Carmagnola - Angela Coppo, Cererete - Ch . Giuseppe
'rieri, Peglizzo - Angelo Peroni, Domo - Elisa Bonin
Guarnieri, Tordena e - Benedetta Pagare, Chioggia -
- Sac . Don Giuseppe Samarono, Vignale - Sac . D .
Salvatore Lucivi, Verdabbio .
NOTIZIE VARIE
Conferenze Salesiane in Genzano, Albano e Velletri .
Si tennero queste conferenze nel passato set-
tembre dal nostro Sac . D . Albino Carmagnola .
I Genzanesi risposero numerosi all'invito che loro
era stato fatto, ed il mattino della festa della
Natività di M . SS ., dopo la Messa cantata, il vastis-
simo Duomo, tutto rimesso a nuovo, era quasi ri-
pieno di persone d'ogni condizione, desiderose di
udire le meraviglie ed i progressi dell' opera di
D . Bosco . Quando poi intesero dal conferenziere
che quanto prima sarebbesi pure in Genzano dato
principio ad un Oratorio Salesiano, si mostrarono
tutti ripieni di santa allegrezza e sembravano
affrettare coi sospiri l'istante, in cui l'Oratorio sia
opera compiuta . Ottimi Signori si prestarono per
fare infine la colletta che riuscì assai soddisfa-
cente . E qui siamo lieti di rendere pubblicamente
vive grazie a Mons . Santoni Arciprete ed ai Sigg .
Canonici che con tanto impegno si adoperarono
per il buon esito della Conferenza . - Simile atto
di riconoscenza compiamo con molto piacere verso
del Rev.m° Can . Sig . Gregorio Colabona, il quale
tutto pieno di amore per le Opere Salesiane spiegò
tanto zelo, perchè avessero buon esito le due con-
ferenze che si tennero a Velletri, l' una nella
Chiesa del SS . Salvatore e l'altra in quella di
S . Martino . I buoni Velitrani mostrarono ancor
essi vivo interesse per le Opere Salesiane, e non
ostante le condizioni finanziarie assai critiche, in
cui ci troviamo tutti presentemente, fecero gene-
rose offerte e si mostrarono disposti a favorire l'o-
pera Salesiana anche più per l'avvenire .
Finalmarina.
Il Sacerdote Salesiano D . Giuseppe Descalzi,
Direttore dell'Oratorio festivo di Savona, invitato
a tenere un corso di spirituali esercizi ai giova-
netti di Finalmarina (Liguria) , a vantaggio dei
quali due zelanti Sacerdoti del luogo da alcuni
mesi diedero principio anche colà ad un Oratorio
festivo , dopo aver compiuta la sua missione, non
potè esimersi dal parlare della nostra Pia Società
e dell' indimenticabile suo Fondatore . E ciò egli
fece il dopo pranzo della festa del Rosario nella
Chiesa Parrocchiale zeppa di fedeli ; e sia frutto
delle sue parole, o sia dei cuori bennati di quegli
abitanti, il fatto è che quel degnissimo Arciprete
D . Pietro Decia di sua mano raccolse la bella
somma di L . 200 a favore delle Opere Salesiane .
Ne siano rese grazie a quella buona popolazione ;
Iddio ne la rimeriti con tante benedizioni spiri-
tuali e temporali .
Uri altro Oratorio festivo .
Il 1° ottobre, festa della Madonna del Rosario,
in Varazze (Liguria) , al Borgo Solaro, venne a-
perto un Oratorio festivo per le ragazze . Malgrado
il tempo piovoso, il numero delle intervenute e
delle inscritte ascese a duecento . A dirigere quel-
l'Oratorio festivo furono chiamate le Suore di
Maria Ausiliatrice , alle quali noi auguriamo dal
Cielo che possano far molto bene tra le Figlie
Varazzine .

2.6 Page 16

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L'educandato di S . Teresa a Chieri .
Ricevemmo nei giorni scorsi la lettera se-
guente, che ben volentieri pubblichiamo ad
onor di quest'Istituto diretto dalle Suore di
Maria Ausiliatrice
M . Rev . Signore,
Abbia la bontà di ascoltarmi, e voglia perdo-
narmi se sarò alquanto prolissa .
Era la vigilia della festa di quell'ardente sposa
di Gesù, che fu S . Teresa, e riconduceva la mia
figlia in quel caro Istituto di Chieri da Lei deno-
minato, dove aveva passato un anno con assai pro-
fitto suo e bene anche per me . Di questo felice
risultato non potei fare a meno che lodarmene
con quella buona Superiora, che tutta umile e
riconoscente a Dio, me ne ringraziava dicendo
« È frutto della benedizione di Dio, più che del-
l'opera nostra .
Vedendo che le lodi non facevano bene a quel-
l'ottima Figlia di Maria Ausiliatrice, me ne tacqui,
e dopo averle consegnato il mio tesoro, chè tale
è per me l'unica figlia, che mi rimane ad allie-
tare questo tristo esiguo, con assai commozione
m e ne stava per partire . La buona suora , « oh
venga, dissemi, venga a veder la nostra cappella ;
tanto ci ha tempo .
Non mi rifiutai . Entrando in quel sacro luogo
io sentii l'anima mia tutta commossa a pietà .
Avrei voluto pregare assai assai, ma la mia guida
quasi a sollievo del cuore , che vedeva oppresso
dalla vicina separazione mi, disse : «Questa cappella,
così divota e così raccolta, la dobbiamo alla pro-
tezione di S . Luigi, giacchè l'abbiamo potuta be-
nedire in quell'anno stesso, che tutta l'Italia, anzi
il mondo, erasi mosso a divozione per l'angelico
Figlio di S . Ignazio . Questa casa apparteneva
alla famiglia dei Conti Tana dl Santena, ed il
santo giovinetto la venne a visitare, quando prima
di farsi religioso, fu inviato a visitare le corti
d'Italia e doveva dare a tutti quei luminosi e-
sempi di religione e di distacco dalle cose caduche
e passeggiare . Si vuole anzi che questa fosse la
sala, ove fu invitato alle danze, a cui il virtuoso
fanciullo si ricusò con magnanima fierezza . Ora
speriamo che dal paradiso vedrà con soddisfazione
convertito alla pietà ed alle preghiere quel luogo
che servì in prima ai divertimenti profani . Si
imitò Mosè che tolse i vasi d'Egitto per i sacri-
fizi a Dio tre volte santo . -Per noi poi questa casa
è più cara ancora per altre memorie . Quella scuola
là è per noi un soave ricordo . Quando D . Bosco
fu sottoposto ad esami per essere ammesso al Se-
minario, li venne a prendere qui . Tra queste mura
adunque cominciò la sua vita sacerdotale colui
che con riconoscenza chiamiamo nostro Padre,
e lo chiameranno con tal nome tanti figli e figlie
di varie nazioni d'Europa e perfino della lontana
Patagonia e della Terra del Fuoco . »
A questa spiegazione osai allora mostrar la mia
meraviglia . - Bene, bene . Ora non mi stupisco
se la mia figlia si è fatta così presto un'altra da
quella che era . Questa figliuoletta che sotto il
tetto paterno e sola con me, quando rimasi ve-
dova, cominciava a farmi temere per una certa
tendenza all'orgoglio, alla vanità, alla leggerezza,
in bel modo si è venuta trasformando da non
essere più riconosciuta .
E qui dissi ciò che più sopra ho scritto, che ha
fatodelbneacheam. Anch'io ebbi la for-
tuna d' essere nella mia giovinezza allevata con
una santa educazione ; ma poi messa nel grave
mondo, ebbi a dimenticar tutto o quasi tutto . Mi
pareva di non aver più tempo alla pietà, o che
non fosse più conveniente al mio stato . Mi destò
da questo sonno la mia piccola figliuoletta . Non
ho rossore di dire , che ella , tornata in casa , e
continuando le sue belle pratiche con mirabile
candore, poco alla volta, poco alla volta ricon-
dusse anche me a fare lo stesso . Oh! le dolci va-
canze che mi ha fatte gustare ! Ella pregava, ella
leggeva, ella lavorava, e sempre senza che io l'a-
vessi ad avvisare. Pensi che le sue passeggiate o
le cominciava o le finiva sempre con una visita
alla Chiesa ! Ci presi gusto anch'io, e dopo mi pa-
reva di non poter finire bene la giornata, se non
andava a pregare un istante davanti al Signore .
Quando, fatto il giorno della partenza, si mosse
di casa, con allegria : Andiamo, diceva, andiamo
dove il Signore mi aspetta !
Ora è là : volli metterla sotto la protezione di
S . Luigi, raccomandarla alla bontà di D . Bosco
che veglierà dal cielo quei santi luoghi, e tran-
quilla di un felice avvenire, cerco di vivere cogli
esempi di quella mia cara maestra che fu mia
figlia, ch'ora vive, studia, e prega a Chieri sotto
l'onorevole guida di quelle sante figlie dedicato
a Maria Ausiliatrice .
Dirò ancora una parola . Mia figlia aveva una
complessione gracilina, pareva delicata anzi che
no, a casa aveva sempre cinquanta incomodi alla
giornata : colà è sempre stata bene . Sarà la bel-
lezza del ciclo di Chieri, la buona indole degli
abitanti, l'aria eccellente, saranno i bei locali, gli
spaziosi cortili, saranno cento altri motivi, che
non saprei ora spiegare ; ma quello che è certo è,
che la mia Clotilde è venuta su prosperosa e ve-
geta, ed anche rinvigorita nella sua salute, e con-
forta sempre più e consola la sua madre , a cui
fece già tanto di bene . - Mi benedica e con me
benedica la mia figlia, e mi creda, M . Rev . Si-
gnore,
Torino, 17 Ottobre 1893 .
Sua Dev .ma Serva
Z. A.
PIA ASSOCIAZIONE
PER
L'ADORAZIONE QUOTIDIANA UNIVERSALE
A GESU' SACRAMENTATO
IN RIPARAZIONE DELLE CONTINUE OFFESE CHE RICEVE
E DELL'ABBANDONO IN CUI È LASCIATO
Di questa pia Associazione, canonicamente
eretta per la città ed archidiocesi di 'l'orino
da sua Ecc . Rev . Mons . Davide dei Conti
Riccardi, Arcivescovo di Torino, con suo de-
creto 23 giugno 1892, della quale altre volte
noi abbiamo avuto occasione di parlare, da-
remo ancora le norme ed avvertenze seguenti,
estratte dal Regolamento , le quali mentre
serviranno per gli associati, varranno pure

2.7 Page 17

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a far viemeglio conoscere l'importanza del-
l'opera ed i vantaggi che ne possono deri-
vare, ove sia praticata, eccitando tutti i fe-
deli cristiani a darvi il loro nome o ad eri-
gerla dove ancor non esistesse .
e nulla debbono pagare per far parte dell'Associa-
zione ed intervenire alle adunanze generali o lo-
cali dell'Associazione. (Vedi Art. 3° del Regol .) .
Pratiche cristiane raccomandate .
Scopo dell'Associazione .
Ravvivare in tutte le classi sociali la fede pra-
tica nella presenza reale di N . S . Gesù Cristo
nella Ss . Eucaristia, accrescendo quanto più è pos-
sibile il numero dei fedeli che si rechino effetti-
vamente in chiesa almeno una volta al giorno per
dare a Gesù Sacramentato, Re e Signor nostro,
un tributo di fede, d'adorazione e di amore ; e
zelando il decoroso e divoto accompagnamento a
Gesù Sacramentato, ed in generale tutte le opere
Eucaristiche .
Tutti i fedeli a qualunque sesso e condizione
appartengano, sono invitati a far parte dell'Asso-
ciazione . (Art. 1° del Regol .) .
Gradi dell'Associazione .
Oltre i Sacerdoti Direttori, i membri dell'Asso-
ciazione si distinguono in : Aggregati, Promotori,
Zelatori . (Art . 2' del Reg .) .
Aggregati o Adoratori sono tutti i fedeli del-
l'uno o dell'altro sesso, che iscrivendosi nel re-
gistro di una chiesa qualunque, ove è costituita
l'Associazione, assumono l'impegno di fare, alme-
no una volta al giorno, una breve visita anche dì
pochi minuti a Gesù Sacramentato secondo l'in-
tenzione dell'Associazione . (Art . 3° del Regol .) .
Promotori o Promotrici sono tutte le persone
che aderiscono alla Pia Associazione non solo, ma
si adoperano per la sua diffusione e contribuiscono
con lire cinque annue alle spese della medesima .
(Art . 4° del Regol .) .
Zelatori o Zelatrici sono tutte quelle persone
che, oltre la semplice visita quotidiana al Ss . Sa-
cramento, si assumono l'impegno di fare per turno
almeno una mezz'ora quotidiana d'adorazione in
quelle ore, nelle quali le chiese sarebbero deserte,
in una data chiesa (preferibilmente la propria
parrocchia), in cui sia stabilita la Società . (Vedi
Art .5° del RegoL) .
Direttori locali nati sono di diritto tutti i Re-
verendissimi Parroci, nelle cui chiese è stabilita
la Pia Associazione . (Art . 6° del Regol .) .
Doveri degli Aggregati .
Nulla di più semplice e di più facile che il far
parte di questa Pia Associazione come Aggregato :
1 . Far iscrivere il proprio nome nel registro
dell'Associazione in una chiesa ove essa è stabi-
lita .
2 . Fare ogni giorno una semplice e brevissima
visita al Ss . Sacramento . (Art . 3° del Regolamento .)
Questa visita si può fare in qualsiasi chiesa ove
si custodisca il Ss . Sacramento, in qualunque ora
del giorno, e non sono per essa prescritte speciali
preghiere ; basta fare atto d'adorazione a Gesù
Sacramentato . Quindi le persone, che hanno la
lodevole abitudine d'assistere ogni giorno alla S .
M essa, di recarsi a prendere la benedizione del
Ss . Sacramento, con queste loro pratiche soddi-
sfano sufficientemente all'impegno dell' Associa-
zione . (Art. 3° del Regol .) .
NB . Gli aggregati sono iscritti gratuitamente,
come gratuitamente sono distribuite le pagelle,
È desiderabile poi e si raccomanda agli Aggre-
gati, Promotori e Zelatori, che oltre la visita cui
si impegnano, vivano da buoni cristiani, e loro
si ricorda in particolare di dare buon esempio
colle seguenti pratiche
1 . Recitando le orazioni del mattino e della sera,
e procurando per quanto è possibile la santifica-
zione della propria famiglia colla pia pratica della
Preghiera in comune ;
2 . Salutando le chiese ove si conserva il Ss . Sa-
cramento, passandovi dinanzi, e non potendo en-
trarvi, gli uomini col togliersi il cappello, le donne
col segno della S . Croce ;
3 . Non sedendosi a mensa senza prima bene-
dire il cibo, e ringraziar Dio dopo il cibo ;
4 . Salutando Maria Ss . coll'Angelus ;
5 . Accompagnando, sempre che il possano, il
Santissimo Viatico ;
6 . Accostandosi almeno una volta al mese ai
santissimi Sacramenti ;
7 . Santificando bene il giorno festivo coll'aste-
nersi e far astenere la servitù dalle opere così
dette servili, e coll' andare a Messa, Predica e
Benedizione .
8 . Ricordando nelle preghiere quotidiane i bi-
sogni di Santa Madre Chiesa, le anime dei mori-
bondi e dei definiti ; e chiamando il Sacerdote al
letto degli infermi, ancorchè non vi sia prossimo
pericolo di morte .
Indulgenze plenarie .
S. S . Papa Leone XIII, con benigno rescritto del 1' maggio
1893, ha concesso ai membri della pia Associazione in-
dulgenza plenaria alle consuete condizioni per quattro giorni
dell'anno, da designarsi in una sola volta dall'Ordinario,
in quello dei predetti giorni, nel quale veramente contriti,
e confessati e confortati della S . Comunione, visitino di-
votamente dai primi vespri sino al tramonto del sole di
quei giorni in ogni anno una chiesa qualunque, in cui
sfasi stabilita la pia opera suddetta . - S. E . Reveren-
dissima Monsig . Arcivescovo di Torino ha designato i
seguenti quattro giorni, cioè : il Giovedì Santo, la festa
del Corpo del Signore, la festa del Ss . Cuore di Gesù e la
festa titolare della Chiesa, nella quale i eretta la pia As-
sociazione .
Indulgenze parziali .
1 . Col medesimo Rescritto Sua Santità Papa Leone XIII
ha pure concesso, alle consuete condizioni . 300 giorni d'in-
dulgenza ai membri dell' Associazione che visitino divo-
tamente il Ss . Sacramento in qualunque chiesta .
Per schiarimenti rivolgersi al DIRETTORE
CENTRALE dell' Associazione, Rev. Sac . Prof.
AMATO VINCENZO SCALA, via Principe Ame-
deo 26, TORINO .

2.8 Page 18

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BIBLIOGRAFIA
tuttavia nella loro brevità sono una compiuta bio-
grafia del poeta.Maquinotrscal'ione,
anzi il debito che ha di castigare con tutta li-
bertà il non scusabile peccato di lui, che il su-
La Gerusalemme Liberata, l'Orlando
Furioso, la Divina Commedia . - Com-
menti del Prof . GIOVANNI BATTISTA FRANCESIa .
Nuova edizione . - Vendibili presso le nostre
Librerie al prezzo il primo di L . 1,20 ; il secondo
di L . 2,50 ; il terzo di L . 2,00 .
blime ingegno ebbe sì spesse volte avvilito ad
un segno che ogni spirito nobile deplora , ogni
anima onesta ha in orrore . Tanto più che ogni
necessità lo induceva, salvo la usanza pessima
troppo seguita dagli scrittori di quel tempo , di
lasciare, come s'esprime il Zoncada, il suo secolo
in quanto vi ha di più tristo . - E questi biasimi
La Tipografia Salesiana di Torino rese testè
un nuovo utilissimo servizio alla gioventù stu-
diosa colla ristampa dei pregiati commenti della
Divina Commedia e della Gerusalemme già da anni
pubblicati dal chiarissimo Sac. Giovanni Battista
Francesia. Ma ora con essi va unito il nuovo la-
voro che il valoroso letterato compì intorno al-
l'Orlando Furioso, essendo che la lettura dell'e-
popea ariostesca è resa ora obbligatoria nelle no-
stre scuole .
Il lavoro del Francesia intorno alla Gerusalem-
me Liberata rivede per la settima volta la luce,
riabbellito e perfezionato per ogni rispetto così
materiale come letterario . Quest'edizione è così
nitida, che veramente invoglia alla lettura, ed
i ragionamenti che precedono l' epopea tassiana,
e le note che seguitano ad ogni canto della
stessa sono piene di opportunità e di sapienza .
- I cenni biografici del gran Torquato ci ragio-
nano di quanto è necessario ed utile a sapersi
delle fortunose vicende del poeta, e ti ren-
dono l'immagine sua cara e veneranda come
essa è veramente . Le considerazioni sopra gli
scritti svariatissimi del poeta dànno una cogni-
zione verissima di quelli, e agevolano la via al
lettore, perchè utilmente si addestri in quella
lettura . Perchè noi crediamo che forse dalle li-
riche in fuori gli scritti più perfetti del Tasso
siano i dialoghi, così lodiamo il chiarissimo pro-
fessore D . G . Francesia che, giovandosi dei giu-
dizio del Monti, ne faccia rilevare l'eccellenza, e
più lo loderemmo, se più ancora li avesse cele-
brati, imperocchè noi siam di credere ch'essi me-
ritino di esser avuti dai giovani in assai maggior
conto, che generalmente di essi non sogliasi fare.
Degno d'ogni lode è il lavoro del Francesia
sopra l'Orlando Furioso . Egli ci dà il poema
monco bensì di tutte quelle parti che lo rendono
meno nocivo ai giovani lettori che indegno della
nobile musa italiana, ma ciò nondimeno così ben
insieme collegato, che il lettore si fa pienissima
idea di tutto lo svariato ed immenso lavoro ario-
stesco . Perchè i passi soppressi sono suppliti dalla
narrazione in prosa resa spesse volte colle parole
non devono mai tacersi non forse il passar oltre
potesse indurre la gioventù inesperta, che le virtù
letterarie potessero servire alle sozzure morali ed
all'empietà stessa . Chi potrà mai abbastanza de-
plorare che un sì eletto, un sì potente ingegno,
quale aveva dal Cielo toccato in sorte l'Ariosto ,
sia stato spesso così tristamente abusato ? Di che
immenso bene avrebbe potuto essere cagione? E
sua patria di che pura gloria avrebbe potuto ri-
splendere in tutti i secoli la fronte coronata del
poeta ? Bastava (ciò che fece Pitagora con un la-
scivo sonator di cetra) che mutasse tuono alla
lira della sua musa, e cambiandole un idilio molle
in un dorico grave, invece di svegliare negli al-
trui affetti movimenti di passione lasciva , glieli
avrebbe addormentati, e ne avrebbe suscitati di
magnanimi e potenti sopra ogni dire . Con ottimo
intendimento il Francesia si allarga alquanto
nella esposizione del doppio argomento che forma
il tempo dell' epopea ariostesca . Tal esposi-
zione gioverà assai al giovane lettore , accioc-
chè non si smarrisca fra la molteplicità dei
gruppi ond'è composta la gran tela ; e meglio
poi scaltrito a cogliere l'artifizio, onde tutte le
fila sono rannodate insieme . - Toccasi poi eziandio
alcuna cosa dei difetti del lavoro ariostesco . Ma
noi siam di credere che, tranne quelli che s'ap-
partengono alla morale, essi sono minimi in en-
tità, come in numero varai quanto in nessuna
opera della italiana letteratura . - Il lavoro del
gran Lodovico ridotto alla lezione, nella quale ce
l'offre il chiarissimo Francesia, può tornare di
immenso vantaggio alla gioventù studiosa e per
essa alle lettere italiane che ne rifiorirebbero di
bellezze veramente immortali . Alla fine di ciascun
canto sono apposte alcune note, che aprono a
sufficienza quanto potrebbe tornare oscuro all'in-
telligenza del giovane lettore, il quale, ancora dai
confronti che nelle note stesse si fanno di passi
di altri autori, è aiutato ad aguzzare l'ingegno ed
a perfezionare il gusto paragonando l'arte varia
di esprimere cose simiglianti .- L'edizione è essa
pure di una nitidezza veramente rara, in bel for-
mato e di mite prezzo .
dello stesso poeta. -L'egregio commentatore manda Ma il chiarissimo professore G . Francesia,
innanzi al poema eccellenti considerazioni sopra memore che il libro degli Italiani dev'essere quello,
alcuni argomenti al tutto necessaria a conoscersi al quale ha posto mano e cielo e terra, presenta
da chi vuol con profitto e diletto inoltrarsi nella eziandio all' italiana gioventù i suoi commenti
lettura del testo . Discorre adunque sulla cavalleria, danteschi, rinnovandosi con bel garbo a lei l'in-
sui trovatori, sull'epopea cavalleresca con parsi- vito di attingere sempremai a quel fonte inesausto
monia sì, ma traendo come a compenso le notizie di ogni sapienza religiosa e civile e di ogni
dalle più autorevoli fonti . Seguono, come egli li letteraria bellezza che è la Divina Commedia .
chiama, brevi cenni sulla vita dell'Ariosto, i quali I commenti sulla Divina Commedia del chiaris-

2.9 Page 19

▲back to top
simo D . G . Francesia sono nella repubblica let-
teraria già abbastanza noti, non meno che dai
savi lodati, perciò se ne debba di bel nuovo ra-
gionare lungamente . Diremo solo che il valoroso
dantista, pieno di affetto tenerissimo verso il gran
padre Alighieri e bramoso quanto dir si possa,
perciò della sapienza dantesca si avvantaggi
la gioventù d'Italia, nel presentare nuovamente
ad essa il suo lavoro , s' argomentò di renderlo
tale, che al fine ordinato vie meglio rispondesse .
Ritoccò la vita del poeta, perfezionò le pre-
fazioni che manda innanzi a ciascuna delle tre
cantiche, piene di giovevoli ammonimenti a chi
intraprendesse per la prima volta l' ardua let-
tura : e fe' seguire alle cantiche stesse nuovi ap-
pendici, i quali sono per - esaminare del cammin
la mente, - direi col poeta, e vedere come a sicura
riprova, se nella memoria siasi stampata la fedel
immagine della fatta lezione . La gloria di Dante
cresce sempre . Ad essa nè tempi nè luoghi pon-
gono confini . Non mai si rimette l'ardore nell'il-
lustrare sotto ogni rispetto le sue opere, nel quale
studio coll'Italia rivaleggiano le altre nazioni, la
Germania, l'Inghilterra, la Francia, la Svizzera,
gli Stati Uniti d'America . E ora la voce più au-
gusta del mondo si leva ad esaltare la singolar
grandezza di tant' uomo . Ed in vero , scrive
Leone XIII : Chi più di lui ha più diritto all'os-
sequio ed alla gratitudine dei posteri ? - E lo-
dato che per lui onorare siasi fatto appello alla
liberalità di tutte le nazioni, avendo di tutte egli
ben meritato, continua : Dal profondo della reli-
gione trasse incorrotti o sublimi concetti, e la
fiamma dell'ingegno, sortita da natura, alimentò
ed avvalorò sempre col soffio della fede divina
in modo che, la poesia invocata, lui cantò cono
versi non prima uditi i più augusti misteri (let-
tera al Cardinal di Ravenna, 1892, 20 marzo) .
Veggano gli Italiani donde debbasi aspettare il
rinnovamento delle nostre glorie letterarie e come
si possa allontanare tanta gioventù che prefe-
risce le ghiande dell'abbietto verismo sì
Che par che Circe li avesse in pastura .
Torniamo al nostro gran padre Alighieri non
solo a vanti di parole, ma ad operosità di fatti .
- Possano i giovani Italiani rendersi degni di
sentirlo, e sentendolo ritrarre da lui quella fede
incontaminata, quell'animo forte, ch'è schiva
d'ogni viltà, e seguitatone di ogni grandezza .
Sac . Prof. M. OTT.
Cooperatori defunti nel Settembre e Ottobre 1893
1 Barberis Don Giacomo - Verzuolo
(Cuneo) .
2 Barsotti can. D. Domenico - Corsa-
nico (Lucca) .
3 Bianchi Ilaria Maestra - Mondrisio
(Svizzera) .
4 Bosco Elisabetta vedova Bortolotti -
Torino .
5 Bresca Can . Mons . Amedeo - San
Remo (P . Maurizio) .
6 Capironi Luigia nata Caranti -
Roma.
7 Casamorta Baronessa Margherita -
Loreto Aprutino (Teramo) .
8 Cavalieri D . Francesco - Modena,
9 Ciguetti N . - Crotta Strambino (To-
rino) .
10 Cionini D. Tommaso - S . Faustino
(Modena) .
11 D'Aragona Mons. Bernardo Vescovo
- S. Severo (Foggia).
12 Delvaglio D . Gio. Antonio Canonico
- Novara.
13 De Marco D . Cleto - Belluno.
14 De Vivo Mons . Gennaro- Pozzuoli
(Napoli).
15 Facini D . Paolo - Treviglio (Ber-
gamo) .
10 Ferrari Teresa - Liscate (Milano).
17 Filoni Don Giov . Battista - Tajo
(Trento) .
18 Folli Margher. - Mocasino (Brescia) .
19 Franceschini Mons . Francesco Can .
- Arcevia (Ancona) .
20 Frezzate D . Luigi - Miradolo (To .
rino) .
21 Grassi D. Luigi - Genova .
22 Iberto Francisco - Pantasina (Porto
Maurizio) .
23 Imberti D . Bartolomeo - Poscante
. (Bergamo)
24 Imperor Gio . Battista - Torino .
25 Lovis D . Alberto - Tollegno (No-
vara) .
20 Longa Maria vedova Vigliani-Arena
(Novara) .
27 Madie D . Giuseppe Amedeo - Savi-
gliano (Cuneo) .
28 Marcucci Don Callisto - Viterbo
(Roma) .
29 Marengo Aurelia - Genova.
30 Massueeo Francesco - Genova .
31 Moda D . Jacopo - Campigno-Lupia
( Venezia) .
32 Moraudo Giuseppe - Torino.
33 Mundici D . Pietro - Fogliano (Mo-
dena) .
34 Muziarelli D. Carlo, Priore - Mon-
teleone d'Orvieto (Perugia) .
35 Pacilio Canonico L . B . - Napoli .
30 Parmigiani Dott. D. Eugenio - Mo-
dena .
37 Pelcoriz Don Francesco Canonico -
Ramas (Austria) .
38 Pino Giacomo fu Giov . Battista -
Pantasica (P. Maurizio) .
39 Pompei Carolina - Morrovalle (Ma-
cerata) .
40 Riva D. Mattia Arciprete - Istrarra
(Treviso) .
41 Santi D . Giuseppe - Udine .
42 Serami Amalia - Legnago (Verona).
43 Sensi Don Giona Canonico - Modi
gliana (Forlì).
44 Sibona Annetta - Torino.
45 Strazzabosco D . Giacinto - Primo-
lano (Vicenza) .
40 Tavella Domenico - Macerato (Ca-
tanzaro) .
47 Teraboli Teresa - Gazze (Cremona) .
48 Testa D. Luigi Arciprete - Carpe-
neto (Piacenza).
49 Turroni Don Carlo - Roncofreddo
(Cesena) .
50 Vento Cav . Giuseppe Sindaco - Ca.
steggio (Pavia) .
51 Villa Olimpia - Rieti (Perugia) .
53 Zonta Don Antonio Vic. For. - Sa-
viore (Brescia),