contro il Razionalismo e il Naturalismo . Primo
fra questi il Card . Alimonda, il quale non rat-
tenuto né dall'età, che s'inoltra, né dalle angu-
stie di un laborioso ministero, ci offre nell' an-
nunziato volume un nuovo saggio, giovanile per
vigore, non solo della potenza del suo ingegno,
ma ancora di quel profondo e affettuoso attacca-
mento alla Chiesa di Cristo e al suo Vicario ,
che forma la vita della sua vita . Veramente l'il-
lustre Porporato è tutt'altro che nuovo in questa
tenzone;lasuvitènloacestonr
il Razionalismo e il Naturalismo . Nato polemista,
le sue conferenze, cominciate a Genova fin dal
1864, mirano costantemente a combattere questi
mostruosi sistemi, che fanno ai tempi nostri or-
ribile strage delle intelligenze e dei cuori . Pio IX
di s . m . non solo encomiava ripetutamente l'il-
lustre Genovese , ma lo esortava vivamente a
compiere con pari avvedutezza, dottrina ed elo-
quenza la grand'opera incominciata. Ed ei la
compì nobilmente e salutarmente . La ragione non
è autonoma , pose egli per base . L'uomo è sog-
getto a Dio, fonte di tutto il sovrannaturale ;
soggetto a G . C ., sorgente e mezzo principale
della sua immediata comunicazione ; soggetto alla
Chiesa , depositaria e ragione del sovrannatu-
rale ; soggetto al culto cattolico, nobile strumento
ed esercizio vitale del sovrannaturale .Edeco
perciò uscirne quattro volumi, trattanti appunto
sotto questi quattro rapporti, dell'uomo sotto la
legge del sovrannaturale . Ma il sovrannaturale,
in quella che tiene a sè soggetta la ragione ,
l'uomo , lo ricolma di beni sovrumani, di bene-
fizi inenarrabili, beni e benefizi che si spandono
copiosamente sull'uomo individuo, sulla famiglia,
sulla società politica e sulla società civile . Ed
ecco quindi ai primi quattro volumi seguirne al-
trettanti, che considerano appunto l'uomo nelle
sue relazioni con se stesso, con la famiglia, con
lo Stato e colla società civile .
Ma bisognava procedere innanzi ; bisognava
assalir il nemico direttamente, assalirlo nella sua
rocca stessa, creduta inespugnabile . Ed ecco an-
cora la ragione del presente volume , dove tu
vedi Lutero, questa personificazione viva e vera
della ragione prima abbrutita , poi ribelle, stu-
diato nella sua vita e nelle sue opere, e studiato
colà in quella nazione vigorosa e potente , che
egli trascinò nell'errore e nel fango, studiato di
rincontro all' Italia cattolica , la cui luce riesce
da' contrapposti più bella e potente . L' Em .mo
Alimonda ci pone innanzi nella prefazione , che
è come la ragion dell' opera, l'apostata di Vit-
temberga ne' suoi viaggi da libertino , nel suo
ingegno vacuo e mattoide, ne' suoi furori tribu-
nizi e nelle sue impertinenze oratorie, nella sua
filantropia carnale, nella sua filosofia liberticida
in quella che si atteggia a paladino della ragione
indipendente, nella sua riforma spasimante pel
diavolo , e ne trae quindi la conseguenza che
l'Italia non può, non deve, non vorrà mai amar
Lutero .
Vengono poscia le conferenze , che son quat-
tordici, la prima delle quali è che l'Italia non deve
servilmente imitar alcuno , meno poi la Germa-
nia protestante . Passa in seguito a trattar di
essa Germania, ma di essa protestante, nelle sue
varie parti, dogmatica, morale, politica, scienti-
fica, artistica e civile, di fronte al cattolicismo,
e lo fa seguendo costantemente il suo metodo,
che è ad un tempo dottrinale e storico .
Ma dunque donde viene questo entusiasmo per
la Germania? E, o non è vero che è dessa un
popolo di pensatori e di artisti? Che nella con-
trada dell'eresia grandeggiano meglio che altrove
le scienze, le lettere e le arti? A questa domanda
risponde l'Alimonda con una similitudine, che
nella vasta sua erudizione gli offre l'astronomia .
Gravitano, egli dice, e luccicano di ardenti ba-
gliori in quella parte del cielo, che è fra le or-
bite dei due pianeti Marte e Giove, gli aste-
roidi, frantumi alla lor volta di un fulgidissimo
ed immenso pianeta disfatto. Gli astronomi mo-
derni vi fecero indagini e studi profondi, e an-
darono tant'oltre, che uno di essi, il Kirkwood,
americano, crede possibile la riedificazione ideale
del pianeta demolito. Così è della Germania pro-
testante . Essa è ricca di scienze e di arti ; ma
queste scienze e queste arti gravitano e lucci-
cano nel suo cielo nazionale a modo degli aste-
roidi, staccatesi come furono dalla Chiesa cat-
tolica, spezzata cioè quella soave armonia pree-
sistente fra la fede e la ragione, fra la grazia e
la natura, fra l'infinito ed il finito . Bisogna riu-
nire questi sparsi frantumi , bisogna riedificare
il demolito pianeta. Ma dove si compirà questa
grand' opera? Nel cielo del Cattolicismo . E chi
ne sarà il fattore, chi il Kirkwood di questo
lavoro immortale? Il Papa, il Vicario di Gesù
Cristo . Ed ecco perciò venir ultime tre confe-
renze, nelle quali l'Alimonda ci presenta il Papa
davanti alla Germania . Si direbbe , a leg-
gerle, che l'illustre conferenzista abbia in queste
superato se stesso ; tanto son belle di sovrana
bellezza. Vi si vede, vi si sente , per così dire ,
quell'immenso benefizio, che col ritorno al Cat-
tolicismo riceverebbe la Germania dal Papa, non
solo nell'ordine religioso e morale, non solo nei
suoi bisogni civili e sociali, ma nelle aspirazioni
nazionali medesime , frenate convenientemente
nei trasmodamenti, cinte di novella aureola nelle
loro giuste manifestazioni. Come vi grandeggia
il cuore di Leone XIII, mirante passionatamente
ne' suoi pensieri, ne' suoi scritti, nelle sue dure
prove alla Germania, a quel modo che l'ago ca-
lamitato usa rivolgersi costantemente al nord!
Di qual maravigliosa luce rifulge la tenerezza,
la predilezione del S . Padre per questo popolo
maschio e generoso, ma tradito dall'errore, de-
stinato un giorno (e Dio voglia presto) a ri-
splendere glorioso con gli altri popoli fratelli
nell'ovile di G. C .! E come pure se ne ralle-
grerà la patria nostra, come n'andrà immortale
l'Italia, se asseconderà gli sforzi del magnanimo
Pontefice in questa pura e gloriosa conquista!
Oh! Dio conservi ad multos annos l'Em .mo
Alimonda, sì che possa regalarci ancora altri la-
vori, che al par di questo ci consolino e ci rin-
franchino, vere oasi nel deserto della vita .