Dopo varie pratiche si era ottenuto di seppel-
lire ìl corpo di D . Bosco nel Collegio di Valsa-
lice, destinato ora principalmente per l'educazione
dei nostri giovani missionarii, che è posto fuori
di cinta . Alle 5 e 1/4 pomeridiane del 4 febbraio
giunse all'Oratorio il carro funebre per trasportare
il feretro . Prima che la bara fosse collocata sul
carro D . Rua la baciò lagrimando . Lo accompa-
gnarono tenendogli dietro Mons . Cagliero , Don
Sala , D . Bonetti nella vettura che conduceva a
passeggio negli scorsi mesi D . Bosco vivo . Du-
rante il tragitto si recitò la terza parte del ro-
sari o .
Si giunse a Valsalice . Il carro entrò per la
porta che mette nel cortiletto in faccia al portico
che fa capo alla cappella . Schierati in due file
con in mano la candela accesa i chierici e preti
della casa ricevono ed accompagnano il feretro
in Cappella, portato da otto di loro . Monsignore
messo il piviale fece le esequie , 120 e più
chierici con voce grave e commossa cantarono
l' uffizio dei defunti . Dopo D . Sala legava la
cassa con tre nastri di seta nera munendo
ciascuna di due sigilli coll' impronta della Pia
Società di S . Francesco di Sales .
Intanto si finiva di preparare la tomba compo-
sta di grosse lastre di pietra lavorata ; e quindi
si accompagnava il feretro per collocarvelo . Il
valente capo mastro ed impresario sign . Giosuè
Buzzetti attendeva coi suoi uomini. Erano giunti
per assistere alla mesta funzione eziandio D . Rua,
D . Cerruti, D . Lazzero . Dopo un largo giro per
la casa e pel cortile il feretro veniva deposto a
piè del sepolcro. Mons . Cagliero benedisse que-
sto giusta il rituale, e si rinnovarono le esequie .
Ciò fatto si sollevò il feretro e si collocò nel lo-
culo preparato . Mentre si involava per sempre agli
sguardi dei figli eziandio il feretro del padre, tutti
i cuori si sentirono stringere da profonda pietà .
In un angolo appartato assisteva pure la Supe-
riora generale delle figlie di Maria Ausiliatrice
con due altre suore . Era giusto che fossero rap-
presentate in questo istante tutte le Istituzioni
fondate da D . Bosco . Finalmente alla presenza
di oltre 130 persone i muratori chiusero l'aper-
tura con apposita pietra, lasciando tuttavia una
incanalatura per apporvi il marmo frontale so-
vra cui scrivere un epitafio .
Non occorre che si descriva il sepolcro , poi-
chè si devono eseguire varii lavori non permessi
dalla strettezza del tempo . E posto in faccia , in
cima alla scala che mette nel cortile ombreggiato
da varie file di alti platani .
Chiuso il sepolcro, tutti i presentisi si raccolsero
in cappella e Mons . Cagliero prese la parola . La
sostanza del suo dire fu che i Superiori affida-
vano ai confratelli della casa di Valsalice un pre-
zioso deposito, facendo intravedere che forse an-
che quel sepolcro sarebbe divenuto glorioso .
Raccomandò loro di ben custodirlo, di accogliere
con amore fraterno i Salesiani delle altre case
che sarebbero venuti a visitarlo . Disse che essi
per i primi presso quel sepolcro andassero so-
vente ad inspirarsi e ad infervorarsi nella pra-
tica delle virtù di Colui del quale conteneva le
spoglie ; e fece un rapido cenno delle principali .
- A quel modo, soggiunse, che i primi cristiani
si animavano a combattere per la fede, a soffrire
e a morire per Gesù Cristo e si fortificavano
sulla tomba dei martiri ; a quel modo, che S . Fi-
lippo Neri imparò a divenire l'Apostolo di Roma
visitando di spesso le catacombe , così voi , così
noi, così tutti veniamo sovente ad attingere da
questa tomba quella fortezza che nei più duri
cimenti sostenne il nostro D . Bosco, nel lavorare
per la gloria di Dio e per la salvezza delle anime ;
e a riscaldarci di quel fuoco d'amore che sempre
gli avvampò nel petto e lo rese apostolo , non
solo di Torino, del Piemonte, dell'Italia, ma delle
più lontane regioni della terra .
Anche D . Rua volle dire poche parole colle
quali fece rilevare essere la Divina Provvidenza
che affidava a quei di Valsalice il corpo di Don
Bosco . Egli raccontò in breve com e nelle vacanze
passate tutti i Superiori avessero concordemente
divisato di mantenere il collegio per i giovani di
civile condizione ; e come in pochi minuti can-
giassero disegno con una unanimità che poco
prima pareva impossibile ; come si decidessero
sorpassando ogni difficoltà, di sciogliere il colle-
gio e stabilirvi la casa di studentato per le nostre
missioni . Lo stesso D . Bosco che pochi giorni
prima aveva acconsentito a mantenere il collegio,
ancor di buon animo aver approvata la divisata
trasformazione . E concludeva ; - Ma a che cosa
mira, dimanderete voi, questo ricordo? - Mira a
farvi intendere che se questa casa fosse ancora
collegio, noi non avremmo potuto ottenere il per-
messo di avere le spoglie di D . Bosco fra di noi ;
non all' Oratorio , perchè il Ministero diede una
negativa assoluta , non qui, perchè le altre au-
torità avrebbero posto un veto in vista della
natura della casa destinata a dimora di giova-
netti. Ma Iddio che aveva decretato di prenderci
D . Bosco, e per nostra consolazione voleva lasciar-
cene il corpo vicino, dispose gli eventi come io
vi ho raccontato . Noi possiamo adunque dire in
tutta verità che è la Divina Provvidenza quella
che vi affida la custodia di questo sepolcro . Per-
tanto mostratevi degni di tanta sorte , e colla
pratica delle virtù di D . Bosco fate che egli possa
allietarsi di essere col suo corpo in mezzo di voi,
qual Padre presso a' suoi figli . -
Ciò detto, D . Rua ritornò all'Oratorio cogli al-
tri Superiori . Ma i sacerdoti e i chierici di Val-
salice radunatisi intorno al loro Direttore Teol .
D . Giulio Barberis votarono ad unanimità e sot-
toscrissero un indirizzo a D . Rua manifestando
sentimenti, che erano comuni e ardenti in tutti
i Salesiani .
Dopo aver promesso che avrebbero fedelmente
seguiti i precettì ed i consigli che avevano rice-
vuti, così proseguivano
« Altra cosa vogliamo fare in questo stesso
giorno . Un dovere c'impone il cuore . Ci pare che
la giornata non sarebbe ben chiusa se non lenis-
simo in parte l' immenso cordoglio onde fu tra-
fitta la nostra anima, collo stringerci intorno al
nuovo Rettor Maggiore, nostro caro sig . D . Rua,
il quale ancor vivente D . Bosco seppe e inspirarci