si ritirava dalla sua cura ed amministrazione , e
richiamava nell'Oratorio il personale, che prefe-
riva di esservi occupato in altre opere di religione
e di carità, sotto il vessillo di san Francesco di
Sales .
Intanto l' anno 1860 finiva e spuntava il 1861
sotto buoni auspizi . Frequentatissimi erano gli O-
ratorii festivi nei tre punti principali della città,
gremito di giovani il nostro Ospizio in Val-
docco, e la pietà e moralità fiorente . Eranvi poi
dei giovanetti, artigiani e studenti, cotanto vir-
tuosi, che ritraevano la vita di Domenico Savio, e
rinnovavano presso di noi le opere meravigliose
ed anche soprannaturali di quell' angelico nostro
compagno ed amico . I giovani si amavano come
altrettanti fratelli ; non risse erano tra loro, non
discordie, non dissapori ; ma tutti formavano come
un cuor solo ed un' anima sola , per amare Iddio
e consolare Don Bosco . Era si grande in tutti l'im-
pegno di tenere una buona condotta morale e reli-
giosa chi alla fine della settimana, quando legge-
vansi pubblicamente i voti da ognuno riportati dai
proprii maestri ed assistenti, accadeva raramente
di udire un nove , poichè tutti meritavano dieci,
vale a dire niuno dava motivo al più lieve la-
mento nè per la pietà, nè per lo studio, nè per
la scuola, nè per l'officina, nè pel dormitorio, nè
per la ricreazione e via dicendo . Il nòve, ossia il
suffragio indicante una condotta solamente quasi
ottima, era in tanta disistima, che quando un gio-
vane allievo, più per leggerezza che per cattive-
ria, lo aveva ottenuto, ne piangeva dirottamente,
e per ordinario nol riceveva più in tutto l'anno .
A questa emulazione e a questo invidiabile stato
di cose influirono, è vero, vari fatti straordinarii,
dei quali non ci è permesso di parlare in questo
luogo, ma vi ebbero pure gran parte lo zelo e le
sante industrie del nostro Direttore e de' suoi aiu-
tanti . Generalmente dopo pranzo e dopo cena Don
Bosco trovavasi in ricreazione tra noi . Ora in piedi
ed ora seduto sopra una tavola od anche sul nudo
terreno, circondato sempre da larga corona di gio-
vani, egli ci deliziava raccontandoci fatti ameni ed
esempi edificanti . Talvolta volgeva una parola di
incoraggiamento a questo , che ne sapeva abbiso-
gnare , tal altra ne diceva in confidenza una nel-
l'orecchio a quello ; onde mutandosi ogni ora in-
torno a lui i giovani, e succedendosi gli uni agli
altri nel piacere di stargli vicini , avveniva che
tutti o quasi tutti in pochi giorni ricevevano, come
pulcini dall'amorevole chioccia, una imbeccata, che
loro dava o conservava la vita . Altre fiate faceva
chiamare a sè o andava egli stesso in cerca di ta-
luno , che conosceva più o meno bisognoso di es-
sere scosso al bene o allontanato dal male , e a
quattr' occhi e con una bontà inarrivabile dice-
vagli alcune parole, che nel ' animo suo facevano
più effetto che non una muta di spirituali esercizi .
E siccome dopo le orazioni della sera e finito il
breve sermoncino, del quale abbiamo a suo luogo
parlato, i giovani si pressavano a lui d'intorno
per augurargli la buona notte od esporgli un dub-
bio e chiedergli un consiglio , così egli coglieva
premurosamente il destro e diceva a questo e a quel-
l'altro una parola confidenziale, che veniva custodita
come un tesoro e praticata con molta fedeltà . Que-
ste ed altre consimili industrie Don Bosco ave-
vale introdotte fin dai primi anni dell' Oratorio,
ma esperimentando i salutari effetti che produce-
vano prese ad usarle in quell' anno con più fre-
quenza, e perciò con immenso nostro vantaggio .
Don Alasonatti prefetto della casa e nostro se-
condo padre, non avendo come Don Bosco il dono
della parola , attendeva in altra guisa al nostro
benessere . Egli invigilava che non s'introducessero
abusi tra noi, toglieva sopra di sè l'uffizio di fare
rimproveri o minacce ed anche d'imporre lievi ca
stighi, e con ciò suppliva alla efficacia dei mezzi
più blandi e di persuasione, quando questi con al--
cuni indocili e caparbii non riuscivano ad ottenere
l' intento . Egli per altro esercitava questa parte
di disciplina con tanta carità, calma e discrezione,
da farsi temere, ma non odiare, perchè all'amaro
mesceva il dolce , alla fortezza univa la mansue-
tudine, al giudizio ed al castigo sposava la mise-
ricordia e la benevolenza . Anzitutto esaminava at-
tentamente e prudentemente la cosa , faceva di-
scorrere il colpevole , e dove occorreva l' avviso
non usava il rimprovero, e quando questo bastava
non veniva nè alla minaccia nè al castigo, seguendo
fedelmente la regola data da Dio medesimo con
queste parole : Pro mensura peccati erit et pla-
garum modus : « La quantità del castigo sarà se-
condo la misura della colpa . » In tutti i casi poi
egli dava sempre a divedere che non operava per
astio, ma per amore, non per capriccio e risenti-
mento, ma per dovere e pel desiderio di giovare
al colpevole.
Ma alla nostra condotta e savia educazione la-
voravano pure in ricreazione altri ausiliari di Don
Bosco ; e questi erano i chierici, i maestri, i capi
d'arte, gli assistenti, e non pochi giovani che bat-
tevano le orme di Domenico Savio, facendosi come
lui cacciatori e pescatori di anime . Divisi qua e
colà essi prendevano parte e facevansi l'anima di
tutti i divertimenti , e ciò con tanta premura e
attività da disgradarne i più avidi di trastulli .
Chi non conosceva la pia intenzione e la nobile
mira di quei giovani e chierici li avrebbe detti
dissipati ed ignari del proprio decoro ; ma era ben
altrimenti . Essi promuovevano la ricreazione e
l' accaloravano per darle importanza e allettarvi
anche gli inerti, a fine di scuoterli dalla pigrizia
e dalla malinconia, e per tal modo svilupparne la
vita fisica e morale ; si facevano capi dei giuochi
per dominarli ed esserne come gli arbitri , onde
nei casi di contestazione accordarsi vicendevolmente
per impedire tra i giovani contese, diverbii e risse,
e perciò l'offesa di Dio ; passavano poi ore ed ore
in questo esercizio e spesso con loro grande sa-
crifizio ed abnegazione, ma lieti di potere in quel
mezzo conoscere meglio i giovani, la loro indole,
i loro difetti, e cogliere l'opportunità di volgere
loro uno parola di salute .
Mentre gli uni attendevano in questo modo ai
divertimenti comuni, altri sparpagliavansi nel cor-
tile, adocchiavano questo o quell'altro giovane che
stava da solo, lo invitavano a trastullarsi o a pas-
seggiare con essi , e questo sempre col lodevole
intento di promuovere la onesta allegria, e per