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ANNO IX. N . 2 .
Esce una volta al mese .
FEBBRAIO 1885
BOLLETTINO SALESIANO
Direzione nell' Oratorio Salesiano . Via Cottolengo, N . 32 . TORINO
S OMMARIO - Leone XIII e l'anniversario della sua ele-
zione - Parole del Santo Padre ai rappresentanti dei
Circoli della Gioventù cattolica - Una bella festa nella
novella chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Roma -
Conferenza in Lu e in Casale - La conferenza dei Coo-
p eratori Salesiani a Torino e un discorso del primo
v escovo della Patagonia - Il III Centenario di San
Carlo a Buenos Aires - Lettera Argentina - Grazie
di Maria Ausiliatrice - Annunzi - Elenco dei Coope-
ratori defunti nel 1884 .
LEONE XIII
e l'anniversario della sua elezione
Ilg.l iofrenb2a0dslcmpi 'an-
niversario dell'ammirabile e provvidenziale esal-
tazione del sapientissimo Pontefice Leone XIII
al trono di S . Pietro . L'amore al Papa che
regna nel cuore di tutti i Salesiani e di tutti
i loro Cooperatori ci spinge tutti gli anni a
celebrare questo giorno, come giorno di rin-
graziamento al Signore per aver dato alla
Chiesa in tempi così difficili un padre, un pa-
store, un pilota, un Pontefice, un dottore di
tanta sapienza, prudenza e santità ; come giorno
di espansione di affetto per Colui che essendo Vi-
cario di Gesù Cristo ha così viva nel cuore ed
operosa per tutti quanti i fedeli della terra la
carità del suo Divino Maestro ; come giorno di
benedizione in particolar modo per la nostra
pia Società che dal nostro Santo Padre in tanti
m odi venne beneficata ed incoraggiata a pro-
seguire nella grande impresa di educare la
gioventù povera ed abbandonata .
Noi pertanto invitiamo i nostri confratelli
e consorelle a celebrare il fausto avvenimento
con qualche pratica speciale di pietà, per e-
sempio col fare la santa Comunione, o coll'a-
scoltare la Messa, o col recitare una preghiera
pel Santo Padre . I fedeli dei primi tempi erano
perseveranti nella preghiera per ottenere al
primo Papa, S . Pietro, l'aiuto celeste, onde
riuscisse a superare ogni difficoltà in quei
tempi tanto aspri e procellosi : e Dio coi mi-
racoli più strepitosi mostrò quanto gradisse e
le loro preghiere e il fine pel quale le fa-
cevano .

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Preghiamo noi pure ed il Signore ci esau-
dirà. Preghiamo perchè la Chiesa trionfi, per-
chè la carità stringa tutti i cuori col cuore del
Romano Pontefice, perchè cessino le contraddi-
zioni alla sua voce, perchè regni la pace sopra
la terra, perchè le generazioni novelle crescano
nel santo timore di Dio e seggano come no-
velle piante d'olivi intorno alla mensa del Si-
gnore . La gioventù forma la delizia, la spe-
ranza, l'ansietà, il dolore del Santo Padre . In
mezzo alle cure, alle spine che oggigiorno lo
circondano nel reggimento della, Chiesa univer-
sale è per l'educazione di questa cara gioventù
che esso profonde i tesori coi quali vengono i
cattolici di tutto il mondo in soccorso della sua
povertà, è per questa cara gioventù che esso
fa risuonare soventi volte la sua voce amorosa
in nome di Dio . Noi pertanto, oltre la pre-
ghiera, con portargli soccorso con quei mezzi
che Dio ha posto nelle nostre mani, col coa-
diuvare a quelle istituzioni che han per iscopo
l'educazione della gioventù, col prestare aiuto
ai parroci nell'insegnamento del Catechismo,
col togliere dai lacci dell'errore e del vizio
quel maggior numero che potremo di fanciulli
poveri ed abbandonati, secondiamo i generosi
suoi eccitamenti per partecipare un giorno nel
cielo all'immortale trionfo che il Signore tiene
a Lui preparato .
PAROLE DEL SANTO PADRE
ai rappresentanti dei Circoli della Gioventù cattolica .
Il giorno 6 di gennaio il Santo Padre am-
metteva a solenne udienza i rappresentanti
dei Circoli della gioventù cattolica italiana
condotti dal professore Augusto cav . Persi-
chelli loro presidente generale . Essi nel loro
indirizzo come giovani, come cattolici, come
Italiani, uscivano in queste solenni promesse
al Vicario di Gesù Cristo .
Giovani - rinnoviamo con ardore alla vostra
venerata presenza il generoso proponimento di
voler ritemprare l'animo nostro nella preghiera ,
nell'azione e nel sacrifizio, programma nobilis-
simo che noi abbiamo scolpito nel cuore e scritto
sulla nostra bandiera .
Cattolici - giuriamo innanzi all'augusto Capo
dei fedeli che serberemo intatto il prezioso te-
soro di quella fede , di cui voi siete l'infallibile
maestro.
Italiani - voglìamo onorare il Papa, come la
prima, la più pura e la più splendida gloria del
nostro paese .
Il Santo Padre visibilmente commosso ri-
spondeva :
Nobili e generosi sono i sentimenti onde voi
siete animati, o Figli al Nostro cuore carissimi ;
degne sono le parole che in questa solenne adu-
nunza Ci avete ora rivolte . Noi vi facciamo il più
largo elogio per esservi messi apertamente in
questa via, risoluti di opporvi con ogni mezzo al
vero nemico che oggi più fieramente osteggia l'u-
manità, Dio e la sua Chiesa .
Già da altre parti , anche fuori d'Italìa , con
grande consolazione dell'animo Nostro , abbiamo
ricevuto indirizzo di giovani egregi, che protesta-
vano la docilissima loro adesione agli insegnamenti
della Nostra lettera Enciclica « Humanum Genus »
e facevano irrevocabil promessa di non dare mai
il nome alla rea setta, di volerne anzi combat-
tere sempre lo spirito e le maligne influenze . E
noi non Ci siamo lasciati sfuggir l'occasione d'in-
coraggiarli e confermarli nelle prese risoluzioni ,
e di proporre anche ad altri ad imitare l'ottimo
esempio . - Oggi però che simili proteste e pro-
messe in una forma così pubblica e solenne Ci
vengono da voi, dilettissimi figli, che rappresen-
tate tutta la Società della gioventù cattolica ita-
liana e i numerosi Circoli che la compongono ,
cresce a dismisura in Noi la compiacenza, e spon-
taneo Ci viene sulle labbra il ringraziamento al
Signore che vi ha opportunamente ispirati . - Ab-
bracciando nella sua pienezza il Nostro pensiero ,
voi vi siete dati con ardore giovanile a mettere
in opera tutti i mezzi da Noi nelle anzidette let-
tere consigliati : lo studio cioè e l'amore della
religione nostra santissima, la diffusione del Ter-
z'ordine di S . Francesco, il favore per le confe-
renze di S . Vincenzo de' Paoli e per le Società
operaie, la preservazione e la salvezza della gio-
ventù . Sull'uso dei quali mezzi non possiamo insistere
mai abbastanza, giovani dilettissimi . Infatti è arte
scaltrissima del nemico che combattete lasciar gli
uomini nell'ignoranza della religione , onde così
più facilmente allontanarli dalla Chiesa di Gesù
Cristo . - Deve essere invece vostra cura perse-
verante ed assidua diffondere , per quanto è da
voi, le verità religiose , e a tutti far conoscere
ed amare la Chiesa, qual tenera madre che non
ha sulla terra altra missione che quella di bene-
ficare l'umanità e condurla a salute . - E pari-
menti negli intendimenti della setta spogliare la
carità di quell'aureola cristiana e di quel sacro
carattere che le viene dalla religione ; farne oc-
casione di passatempi, comparse e sollazzi, che o
la corrompono del tutto o ne diminuiscono im-
mensamente il valore . - Voi invece, diletti fi-
gli, favorite sempre meglio quelle sante associa-
zioni nelle quali l'Apostolo della vera carità, san
Vincenzo de' Paoli, seppe infondere lo spirito di
Gesù Cristo, che è lo spirito di sacrificio , che
senza strepito opera il bene, solleva il povero e
non ha orrore di avvicinarlo , e col soccorso ai
temporali bisogni , mirando più in alto , arreca
conforto e salute anche alle anime . - Si agitano

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ai dì nostri più che mai le classi operaie , imbe-
vute delle ree massime della rivoluzione, sobillate
da uomini turbolenti, ambiziosi ed audaci, prepa-
rano all'umano consorzio paurose catastrofi, ed a
se stesse la più completa rovina . Farete opera di
alta importanza sociale, promuovendo quelle sag-
gie Istituzioni che a migliorare le sorti dell'ope-
raio fiorirono in altri tempi per le cure materne
della Chiesa , senza la quale invano si tenta di
sciogliere il difficilissimo nodo della questione so-
ciale .
Finalmente a voi, dilettissimi figli , che e per
l'indole della Società cui appartenete e per la so-
miglianza dell'età e delle aspirazioni siete più in
grado di avvicinare i giovani, a voi deve essere
specialmente a cuore la gioventù ; la gioventù
tanto oggi insidiata nella fede, nei costumi, nella
devozione alla Chiesa ; la gioventù, a cui la scuola,
la società, gli spettacoli, la stampa sembrano fatti
per propinare più largamente il veleno ; la gio-
ventù, per cui riposano ad un tempo le speranze
e i timori per l'avvenire delle famiglie, del civile
consorzio e della Chiesa . Che i vostri esempi e
le vostre sante industrie ne attraggano a voi una
gran parte ; che i vostri Circoli fioriscano sempre
e crescano di numero ; che tutti quelli che vi
dànno il nome si formino sempre meglio a quello
spirito di preghiera, di azione, di sacrifizio che
è il distintivo nobilissimo della vostra Società .
Abbiatelo sempre presente innanzi agli occhi, ma
specialmente quando il mondo si provasse a get-
tare l'insulto e lo scherno sopra di voi per la vo-
stra professione di cattolici , per la vostra obbe-
dienza e devozione alla Sede Apostolica . Sarebbe
una viltà troppo indegna di animi generosi ver-
gognarsi di cosa che ha fatto sempre la gloria
degli spiriti più eletti ed illuminati . Abbiatelo
sempre innanzi agli occhi, quando per lo stesso
motivo vi si lanciasse l'accusa di non amare il
vostro paese . E dite loro piuttosto che non lo
ama chi avversando la religione e la Chiesa , lo
priva della sorgente più copiosa e più pura della
sua prosperità ; che non lo ama chi volendo umi-
liato ed oppresso il Papato , osteggia un'istitu-
zione dalla quale l'Italia ritrasse grandezza, glo-
ria e splendore che le altre nazioni le invidiano .
Giovani dilettissimi, grandi amarezze, difficoltà
senza numero Ci procura oggidì la crescente ma-
lizia dei tempi . - Ma in mezzo ad esse ci sarà
di grande conforto il sapere che in molte e molte
città vi ha una schiera di giovani valorosi , che
colla loro vita fanno onore alla fede che aperta-
mente professano ; che pienamente sottomessi ai
proprii Pastori e duci , sono pronti a sacrificarsi
per la causa Nostra, che è la causa di Dio e della
Chiesa . Avanti dunque con coraggio pari ai biso-
gni dei tempi e alla pertinacia del nemico che si
combatte . Noi Vi seguiremo sempre colla pre-
ghiera per ottenervi da Dio il soccorso oppor-
tuno . Del quale intendiamo vi sia pegno la bene-
dizione apostolica che dall'intimo del cuore im-
partiamo a voi qui presenti e a tutta la Società
dolla gioventù cattolica italiana . Benedictio, ecc .
UNA BELLA FESTA
nella novella chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Roma .
Nella grandiosa chiesa del Sacro Cuore di Gesù
che per opera dell'infaticabile D . Bosco si sta co-
struendo in via di Porta San Lorenzo a fianco
della stazione, o meglio , in quella parte di essa
chiesa, che già fu dedicata al culto e serve prov-
visoriamente da chiesa parrocchiale fino a che non
sia compiuto e dedicato tutto il vasto e vera-
mente sontuoso edifizio , avea luogo il 21 dello
scorso dicembre una bella e commovente funzione .
Chiusosi con ben disposti drappi il Sancta Sancto-
rum, che è provvisorio, e consiste nell'abside della
chiesa, tutto il resto del locale, già benedetto e
destinato al culto , che è quanto dire il coro del
vasto tempio e l'area che sottostà alla cupola
(locale abbastanza ampio da parer già da sè una non
piccola chiesa), era come zeppo di centinaia di ra-
gazzi d'ambo i sessi, tutti della parrocchia, e ra-
dunati per la solenne distribuzione dei premi ai
più distinti per assiduità e studio nell'insegna-
mento del catechismo .
La chiesa, ridotta come a vastissima sala, pre-
sentava un vago e gradito spettacolo . Da un lato
v'erano i maschi e dall'altro stavano le ragazze
queste e quelli disposti in bell'ordine . Su ampia tavola
posta nel mezzo si vedevano premi di varie guise
ed in abbondanza : stoffe, libri, quadretti, imma-
gini, medaglie di argento mandate per tale circo-
stanza dalla bontà del Santo Padre Leone XIII, e
perfino qualche cartella di dote . Il resto era oc-
cupato da una folla di parenti dei premiandi e di
invitati . In fondo v'era l'orchestrina degli allievi
del ben ordinato e ben diretto Istituto dei ciechi
di Sant'Alessio all'Avventino , dalla quale furono
eseguiti varii sceltissimi pezzi con delicate e gra-
ziose armonie .
Sua Eminenza il cardinale Verga volle onorare
di sua presenza la premiazione, avendo esso ai lati
il novello vescovo salesiano monsignor Giovanni
Cagliero ed i monsignori Accoramboni e Stonor
con altre distinte persone . Nè la premiazione fu
breve, chè i premiati furono ben 280 su cinque o
sei centinaia di ragazzi che frequentano nel corso
dell'anno il catechismo della nuova parrocchia del
Sacro Cuore di Gesù ; e tutti che s'accostavano a
ricevere il premio dalle mani della prefata Emi-
nenza, o da quelle di monsignor Cagliero , ne a-
veano una buona massima , una parola di lode e
di cónforto . Taciamo di adatti e bei componimenti
recitati alternativamente da maschi e da femmine .
Sia lode non pertanto a tante buone famiglie
che in questa tristezza di tempi hanno cura che i
loro figli imparino, e per tempo , le sante mas-
sime della religione e della Chiesa , le quali , si
voglia o non si voglia, son quelle che han da sal-
vare la società dai mali che la travagliano al
presente , minacciando di peggio per l'avvenire ;
lode pure ed incoraggiamento a questi figli stessi
che porgeno obbediente l'orecchio ai genitori ed
alla voce della Chiesa ; e finalmente ai Salesiani,
che, coadiuvati dalle buone suore Dorotee, sanno

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attirare, e con si belli e copiosi frutti, tanta gio-
ventù alla loro chiesa a gloria di Dio, a bene delle
anime, a vantaggio di Roma stessa .
(Estratto dall'ultimo numero della Civiltà Cat-
tolica, 17 gennaio 1885) .
CONFERENZA IN LU E IN CASALE .
MOLTO REV . E CaRISSIMO SIG . DIRETTORE,
Hanno troppa importanza le Conferenze tenute
pochi giorni or sono in Lu e Casale Monferrato
dal nostro reverendissimo Monsignor Cagliero, ed
alle quali ho avuto il piacere di assistere , per-
chè non abbia a scriverne un breve sunto ad edi-
ficazione dei molti Cooperatori e Cooperatrici sa-
lesiani .
Il giorno fissato per la Conferenza di Lu era il
17 del corrente . Monsignore , quantunque molto
stanco per le fatiche sostenute il giorno avanti in
Borgo S . Martino, di buon mattino partì per Lu,
dove arrivò alle 9 (1) . Una folla immensa aspettava
il novello Vescovo lungo le strade per riceverne
la benedizione ; e appena fu giunto, tutto quel po-
polo si precipitò nella chiesa parrocchiale per as-
sistere alla Messa che dovea celebrare prima della
Conferenza . Non era possibile far sgombrare la
chiesa per parlare ai soli Cooperatori ; e poi troppo
avida era quella buona gente di udirlo perchè po-
tesse rassegnarsi ad uscire del tempio . Quindi ,
terminata la santa Messa, durante la quale molte
Cooperatrici ed altre pie persone ricevettero la
SS . Comunione, Monsignore, spogliatosi degli in-
dumenti sacri, dal trono stesso su cui si trovava,
conoscendo essere impossibile per la troppa calca
arrivare fino al pulpito , diresse la parola al nu-
meroso uditorio . Anzitutto fece l'elogio della fede
che così bella e così viva mostravasi in quel giorno
dagli abitanti di Lu .
« Non è la curiosità che qua vi ha tratti, disse
Monsignore, non è per vedere me, già a voi co-
nosciuto , che siete accorsi così numerosi e così
spontaneamente in questo sacro tempio ; sì bene
per riverire un Pastore di Santa Chiesa, un Ve-
scovo ed essere da lui benedetti . E questa è fede .
Conservatela viva nei vostri cuori , che è questa
il più prezioso tesoro per voi, ed il più caro pa-
trimonio che lascierete ai figli vostri . Conserva-
tela con tutte le vostre forze , perchè siamo in
tempo di empietà e di indifferenza religiosa e non
pochi sacrileghi tentano strapparla dal cuore dei
fedeli .
« Un popolo che ha fede, un popolo che crede, è
felìce . Può bene la disgrazia metterlo alla prova,
ma non l' abbatte ; la fede si presenta allora e
parla un linguaggio si eloquente e si caro , che
facilmente si capisce ; ed allora si soffre sì , ma
con rassegnazione e con merito . Beati voi, se, do-
(1) In borgo San Martino avea posta solennemente la
prima pietra della nuova grandiosa cappella di quel Col-
legio Salesiano, Priore della festa tu il Conte Ranieri
Callori. Mattina e sera in parrocchia vi furono i Ponti-
ficali . I giovani del Collegio con una grandiosa accade-
mia posero fine alla lieta festività.
cili alle parole del vostro Pastore, saprete ascol-
tarne gli ammaestramenti ed imitarne gli esempi .
E lui che il cielo vi ha mandato per essere la
vostra guida ; è lui che lavora indefessamente in
mezzo di voi , non solo per la conservazione , ma
anche per l' aumento di questa vostra fede ; se-
guitelo costantemente, ascoltatelo sempre, perchè
chi segue ed ascolta il proprio Pastore, non per-
derà mai la sua fede .
« Ma non tutti gli uomini l'hanno ancora questa
fede . Là a 7000 e più miglia dalla nostra Italia vi
sono tribù e popoli sepolti ancora nelle tenebre del-
l'errore e della superstizione . Là si adorano ancora
il sole, la luna e gli astri come nei tempi del paga-
nesimo . Non vi è ancora civiltà, non vi è progresso
nelle arti e nelle scienze perché non penetrò an-
cora la fede . L' inferno ha ancora dominio asso-
luto in quelle terre disgraziate . Miei fratelli, è
là la mia missione futura . Il Sommo Gerarca
Leone XIII, pieno di zelo per la salute delle anime,
ha pensato ai popoli che , in istato selvaggio an-
cora , percorrono gl' immensi deserti della Pata-
gonia, e là mi manda affinchè coi nostri sforzi e
cogli sforzi dei nostri fratelli i Salesiani , procu-
riamo salvare quelle anime già redente col Pre-
ziosissimo Sangue di N . S . Gesù Cristo . Pochi
giorni mancano e poi partiremo per la nostra mis-
sione . I pericoli del lunghissimo viaggio noi non
li temiamo ; Dio è con noi , e Dio sarà il nostro
nocchiero attraverso l'Oceano, e ci condurrà sani
e salvi là dove ci chiama . So bene che avremo
difficoltà da vincere, ostacoli da superare, nemici
da combattere ; lo so ; li avremo, perchè l'inferno,
eterno nemico del bene, li farà sorgere, ma non li
temo ; e se qualche despota, se qualche nemico
del nome cristiano si presenterà sul cammino per
intimorirmi colle minaccie, io risponderò come ri-
spondeva Basilio all'imperatore Valente : Non sai
di qual tempra sia il petto d'un Vescovo ; io non
ti temo, e non ti temo precisamente perchè sono
cristiano . E poi la strada che dovremo seguire
è troppo ben tracciata perchè sia possibile sba-
gliarla ; è la strada che han seguita Gesù Cristo
e gli Apostoli . Essi per arrivare a compiere la
loro missione e salvare anime, sopportarono fati-
che, stenti ; soffrirono strapazzi, ingiurie calunnie
e morte la più ignominiosa e la più crudele . Il
Signore non ci concederà tanta gloria ; ma e per-
chè non saremo noi pronti a far quello che fecero
Gesù Cristo e gli Apostoli? Sì, io le amo già tanto
quelle anime ; Dio le vuol salve ; e per giungere
a salvarle, imiteremo i sudori del nostro divin Sal-
vatore , e calcheremo le sue orme di sangue , se
fa d'uopo .
« Adesso vorrei chiedere un poco di elemosina
per le nostre missioni, ma non oso farlo . So bene
che il Signore vi ha visitati in quest'anno, e che
il raccolto delle vostre vigne fu quasi totalmente
distrutto . Ebbene , fate quello che potete ; il Si-
gnore che vi legge in cuore e che sa che vorre-
ste fare di più, vi ricompenserà il poco che date
ed anche la buona volontà che avete di dare . Po-
verissimo fu l' obolo della vedova del Vangelo ,
eppure ebbe con preferenza gli elogi del Salvatore .
Ma se non potete essere generosi come vorreste in

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limosine materiali, almeno concedetemi la limosina
spirituale delle vostre preghiere . Questa sì che
non me la potete negare , e ve la chieggo con
istanza , perche è ciò di che più abbisogniamo .
Tutte le nostre speranze le ho riposte nella pre-
ghiera ; nulla di buono si fa senza di essa . Pre-
gate adunque , pregate molto ; e la vostra pre-
ghiera terrà saldi nella fede noi che viveremo in
paesi infedeli ; ci sosterrà in tempo di prova ; ci
farà superare gli ostacoli . Pregate, e presto altri
uomini avranno il retaggio della vostra fede, cre-
deranno con voi in uno stesso Dio, ameranno come
voi lo stesso Cristo Redentore e regneranno un
giorno in vostra compagnia nell'eternità felice per
tutti i secoli . »
Monsignore impartì infine la benedizione col
SS . Sacramento, e così terminò questa bella fun-
zione che durerà, ne son certo, per molto tempo
e nella memoria e nel cuore dei buoni abitanti
di Lu .
Non meno importante, a mio parere, fu la con-
ferenza tenuta in Casale il giorno dopo e presie-
duta da S . E . Rev .ma Mons . Ferré, vescovo della
diocesi .
Alle 10 pomeridiane gran parte dei nostri Coo-
peratori della città, e molti ancora dei paesi cir-
convicini, si erano radunati nella chiesa di S . Fi-
lippo attigua al Seminario vescovile . Monsignor
Cagliero, circondato da tutti i chierici del Semi-
nario e da molti altri ecclesiastici , assistè alla
Messa detta da uno dei famigliari di mons . Ferrè,
mentre che dal coro si eseguivano, da una eletta
schiera di cantori salesiani, varii mottetti .
Terminata la santa Messa sua Eccellenza Rev .ma
Monsignor Vescovo di Casale saliva in cattedra e
Monsignor Cagliero montava in pulpito avendo ai
lati due reverendissimi canonici della Cattedrale .
« Non è D . Bosco . cominciò a dire, che in que-
st'anno viene a parlarvi , come al solito , Eccel-
lenza Rev .ma e carissimi Cooperatori e Coopera-
trici, non è D . Bosco, e ciò non può non rincre-
scere a voi ed a me . Egli , affranto omai dalle
fatiche, è costretto al riposo, e non accorciamogli
la vita con nuove fatiche che la sua salute non
può più soppertare . Adesso tocca ad Agostino a
parlare, diceva Ambrogio nella sua canizie ; e lo
stesso può ripetere D . Bosco a noi Salesiani : adesso
tocca parlare ed operare a voi, o miei figli . Per-
donate il paragone o benevoli uditori ; io non ho
di Agostino nè lo spirito , né la scienza , nè la
santità , ma sono insignito però della stessa di-
gnità episcopale .
« Non è un discorso che vengo a farvi in que-
sta mattina ; è una conferenza famigliare : quindi
il mio linguaggio sarà piano , o, meglio , sarà il
linguaggio del cuore, e questo linguaggio è sem-
pre compreso .
Quindi Monsignore trattenne la numerosa u-
dienza sui principii della Congregazione ; poi parlò
degli ostacoli , delle contrarietà , dei nemici che
ebbe D . Bosco e la sua Congregazione .
« Eppure, continuò, si superarono gli ostacoli, le
contrarietà disparvero, i nemici restarono disarmati,
e la Congregazione trionfò e trionfa . Perchè? Per-
chè è opera di Dio . Se il Santo Padre Pio IX,
di cara e venerata memoria, amava tanto la no-
stra Congregazione, era perchè la sapeva molto
combattuta . Digitus Dei est hic, ripeteva sovente
parlandone nelle sue conversazioni famigliari , e
perchè sapeva che era opera di Dio la predileg-
geva tanto , ne era il sostegno , e voleva per
sè la gloria di inscriversi per il primo nel Cata-
logo dei Cooperatori .» Monsignore parlò dipoi dello
scopo della Congregazione . « Che cosa vuole, disse,
la Congregazione Salesiana, che cosa pretende? Voi
lo sapete : la salvezza delle anime , il vantaggio
religioso e civile dei popoli, e principalmente la
salute della povera gioventù abbandonata . Sì , la
gioventù è in questi tristissimi tempi la più insi-
diata e presa di mira dall'empietà moderna ; sal-
viamola, o miei fratelli, è questa la missione di
tutti, ma dei Salesiani e di voi, o Cooperatori, in
modo particolare . Con voi posso dirlo : per 15 anni
sono stato visitatore delle case della Congrega-
zione, ed ho visto co' miei proprii occhi il bene
che dappertutto si fa, e gli sforzi che s'adoprano
per salvare la gioventù . Io li ho visti quei po-
veri figliuoli, traditi in mezzo al mondo, venire
a deporre nel mio cuore le loro pene, i loro do-
lori, le loro ansie ; e poi benedire la mano dei
Salesiani che ha squarciato la benda che li ren-
deva ciechi , e che li ha rimessi e che li guida
per la via del cielo . Stamane, prima di venire qui
da voi, nel collegio di Borgo S . Martino 200 gio-
vani attorniavano la Mensa eucaristica, e riceve-
vano dalle mie mani il cibo dei forti . Oh ! come
sui loro volti traspirava la tranquillità, del loro
cuore, il candore della loro coscienza, la bellezza della
loro anima! Che sguardi limpidi e che fronti serene !
Oh, si, sì, o miei cari Cooperatori, immedesimatevi
bene dello spirito della Congregazione , ed anche
voi l'amerete questa povera gioventù, e l'amerete
molto come noi l'amiamo . »
Parlò poi delle singole case della Francia , di
questa nazione tanto bersagliata ai nostri giorni,
ma così piena di fede, e così generosa nel difen-
dere la buona causa, e nel sostenere l'opera Sale-
siana .ParlòdelecaseapertenelaSpagna,e
particolarmente della casa di Barcelona , che
nacque e si fece gigante in brevissimo tempo ,
mercè l'aiuto efficace dei nostri Cooperatori , e
specialmente di una Cooperatrice la quale sola
mise a nostra disposizione oltre a 100 mila lire .
Parlò di altre case particolari fiorenti e sempre
per l'opera dei nostri benemeriti Cooperatori .
L'ultimo punto fu il più interessante, perchè in
esso venne a parlare delle missioni della Patagonia .
« Ma voi, disse, aspettate altro da me, e vi conosco
bramosi di sentirmi a ragionare di quella vastissima
e remotissima missione che il Signore ci ha data in
sorte . Ma che volete che io vi dica? So che la Pata-
gonia esiste, perchè la trovo nella carta geografica,
so che è una terra deserta e che dista da noi da 7 a 8
mila miglia ; so che là abitano tribù selvaggie, perchè
in nessuna parto trovo che siano state evangelizzate ;
ma queste cose le sapete anche voi tutti . Conosco si
la Repubblica Argentina, perchè percorsi le sue pia-
nure immense per circa due anni ; posso dirvi di
più, che in quella Repubblica vi hanno popoli
famelici della parola divina ; che là i Salesiani

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menano una vita di sacrifizi e di stenti , per-
chè il lavoro è molto e pochi sono gli operai
evangelici . Ma questa non è la mia missione . A qual-
che migliaio di chilometri più in giù vi sono i
selvaggi ; essi sono che mi aspettano, ed essi sa-
ranno la mia eletta porzione . Là mi manda il
primo dei Cooperatori, il nostro Santo Padre
Leone XIII . I Salesiani. che mi precedettero già
mi apersero la strada . Sulle sponde del Rio Ne-
gro non vi sono che pochi Salesiani e poche Suore
di Maria Ausiliatrice ; eppure hanno già impian-
tato e sostengono due collegi maschili e due fem-
minili ; eppure si contano già a migliaia i selvaggi
battezzati nelle varie escursioni che i Salesiani
poterono fare attraverso il deserto . Dio ne sia
benedetto e ringraziato . Là i miei nuovi figli mi
aspettano ; presto sarò tra loro : non avrò al mio
giungere gli onori di un grande ricevimento ; forse
una delle loro tende sarà la mia sede ; mi parle-
ranno un linguaggio sconosciuto ; ma non importa,
o miei fratelli ; è quello un terreno vergine ancora e
sarà più facile a coltivare ; siano rozzi quanto si vo-
glia,hanoperòuncuoreanch'esiedun'aimacome
abbiamo noi ; un'anima preziosa come la nostra ,
bella, grande e di un prezzo infinito come la no-
stra . Sì, vivere tra loro è la mia missione ; sono
selvaggi, ma sono meno pericolosi dei malvagi
istruiti .
«Ma non converrebbe piuttosto, mi osserverete
voi, lavorare qui nei nostri paesi, dove vi sono
tante necessità spirituali, tanta gioventù perico-
lante da salvare, e tanta scarsità di clero ? Miei
fratelli, qui vi sono Pastori in mezzo ai popoli ;
sono pochi, è vero, ma almeno ve ne sono ; ascol-
tateli, seguiteli, e vi salverete . Ma là, in quelle
remote contrade, l'albero della croce non fu an-
cora piantato : in Patagonia il Nome santo di Gesù
Cristo non risuonò ancora ; sono tribù intiere che
vanno raminghe, che vivono senza fede, senza speran-
za, senza carità, e che si perdono eternamente . Là
sono molte le anime da salvare , ma fosse pure
una sola, io sarei il primo a correre a cercarla
per avere la gloria di scrivere sulla sua fronte il
Nome santo di Gesù Cristo . »
Terminò la conferenza col chiedere una limo-
sina per sopperire alle molte e gravi spese che
richiederà l'impianto di quelle missioni, e col racco-
mandarsi alle preghiere di tutti, affinchè il Signore
voglia degnarsi di benedire le sue fatiche , e le
fatiche dei fratelli che lavoreranno con lui, e così
abbia prospero e felice esito la missione della Pa-
tagonia .
Sorse allora mons . Ferré, e dal trono sul quale
si trovava rivolse la sua inspirata parola ai nu-
merosi figli che l'ascoltavano . Dipinse con pennel-
late da valente maestro il quadro della società
moderna, e ben dimostrò di conoscerla appieno .
Parlò dei vizi che minano questa società, e la
portano alla ruina ; degli ostacoli che incontrano
i buoni nel praticare la loro religione ; dell'auda-
cia dei cattivi nel combatterla ; della congiura che
gli empi hanno fatto per perdere la parte più eletta
e più inesperta di questa società, la gioventù . « E
adesso, seguitò a dire, chi salverà questa gioventù
tradita, questa società già tanto pervertita dalla
male arti dei tristi ? In buon punto si fondò là
Congregazione Salesiana . Era una vera necessità
per i nostri tempi . La missione del Salesiano è la
stessa di Gesù Cristo e degli Apostoli . Gesù Cristo
quando volle convertire il mondo e fondare la sua
Chiesa, dopo d'aver predicato egli stesso la sua
dottrina in mezzo ai popoli , e fatto ammirare il
mondo colla santità della sua, vita , la sublimità
dei suoi esempi, e la giocondezza dei suoi prodigi,
mando in m undum universumgliApostoli, i Di-
scepoli,afinchècompiserol'operaincominciata .
A tutti Egli pensò ; al povero come al ricco ; al
savio come all' ignorante, al giudeo come al gen-
tile . Ecco qui la missione della salesiana Con-
gregazione. Essa manda i suoi figli nelle città po-
polose come nei piccoli villaggi , e là il loro
primo pensiero si è di evangelizzare la gioventù,
insegnandole quei doveri che forse disgraziata-
mente non sapeva ancora, e che ignorerebbe sem-
pre, perché nessuno glieli avrebbe insegnati . Il
primo libro che mettono nelle mani di tutti è il
catechismo , e con questo libro riescono a fare
prodig trailor picolialievi.Altroveadun
i figli dei poveri nei loro ospizii, per insegnar
loro un mestiere ; ma questa istruzione materiale
non va mai disgiunta dall'istruzione morale e re-
ligiosa . Così li fanno uomini onesti, laboriosi, so-
stegno delle loro famiglie, utili allasmoacietà,
dopo d'averli fatti buoni cristiani . Anche alla
classe più agiata pensa la Congregazione ; ed in
tutte le parti ha aperto i suoi collegi che sono
non solo veri santuarii di scienza, ma di virtù in
modo particolare . Da essi escono non solamente
dotti e santi sacerdoti , ma abili professori , me-
dici , avvocati, ecc ., ecc . La Congregazione Sale-
siana istruisce eziandio il popolo dal pergamo delle
sue chiese, che sorgono come per incanto maestose
in ogni parte . Mancava solo che pensasse alla classe
della società la più disgraziata, la più negletta, il
povero selvaggio ; e voi avete sentito or ora dal
labbro di mons . Cagliero che al selvaggio si è pen-
sato, e che presto la Patagonia avrà in mezzo
de' suoi deserti i figli di D . Bosco, che, colla grazia
di Dio , l' acquisteranno al mondo civilizzato, ma
prima ancora al mondo cristiano .» Finì col racco-
mandare alle preghiere di tutti le future missioni
e colla benedizione del SS . Sacramento impartita
da monsignor Cagliero ebbe termine la divota e
commovente radunanza .
Prima di chiudere questa mia lettera carissimo
signor Direttore, la prego di raccomandare alle
preghiere di tutti Cooperatori e di tutte le Coo-
peratrici salesiane il nostro carissimo e rev .mo
mons . Cagliero . Sono tante le sue fatiche in questi
giorni e così continue che non so se potrà seguitare
a lungo senza soccombere . S'immagini che in tutte
le funzioni e piccole e grandi vuol predicare .
Faccia quindi pregare molto, affinchè il Signore
ce lo voglia conservare per molto tempo, per il
bene della Congregazione ed in particolare della
missione alla quale fu destinato .
La riverisco , mi ricordi nelle sue orazioni , e
mi creda in Gesù e Maria
Devotissimo figlio
D . E . N.

1.7 Page 7

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LA CONFERENZA
dei Cooperatori Salesiani a Torino
e un discorso del primo Vescovo della Patagonia .
Il giorno 22 di gennaio si tenne nella bella
chiesa di S . Giovanni Evangelista in Torino la
conferenza dei Cooperatori e delle Cooperatrici di
S . Francesco di Sales . La medesima riuscì splen-
didamente .
L'Unità Cattolica del 25 gennaio così ne parla
« Sua Eccellenza Rev .ma Monsignor Bertagna
la presiedeva in nome dell'Em .mo nostro Arcive-
scovo ; accanto a lui sedeva D . Bosco, e facevano
loro corona parecchi sacerdoti e circa due mila
persone di ogni ordine e condizione .
» In luogo di D . Bosco prendeva la parola Mon-
signor Giovanni Cagliero, suo illustre discepolo e
primo Vescovo della Patagonia, ed il suo discorso,
per la bellezza dei pensieri e pel calore onde fu-
rono svolti, fu ben degno di un Vescovo missio-
nario e successore degli Apostoli .
» Avendo preso per testo le parole di S . Paolo :
Charitas Christi urget nos, la carità di Cristo ci
stringe, diede egli da prima un rapido cenno della
diabolica attività con cui le sétte nemiche di Dio
e della Chiesa mettono oggidì in opera molteplici
mezzi ed artifizi per ischiantare dal mondo , se
possibil fosse, la fede cattolica, per corrompere i
costumi del popolo , per cacciare la religione di
Gesù Cristo dalla civile società, dalle famiglie e
specialmente dal cuore dell'incauta gioventù ; mo-
strò quindi il bisogna ed inculcò il dovere per
ogni cattolico di porre, per quanto è in poter suo,
un argine alla colluvie di tanti mali , resistere
agli assalti di tanti nemici , difendere da buoni
soldati il trono di Gesù Cristo nostro Dio e no-
stro Re, e cooperare non solo colla preghiera,
ma colle opere e col sacrifizio a salvare le anime
del prossimo , prendendo esempio e coraggio dal-
l'amore mostrato da Gesù Cristo medesimo , che
per tutti diede il sangue e la vita : Charitas
Christi urget nos . Di così fare s'industriarono i
Salesiani, assecondati dai Cooperatori e dalle Coo-
peratrici loro ; ma è d'uopo continuare con mag-
giore attività .
» L'oratore passò in appresso a rassegna le
principali opere che, coll'aiuto de' suoi allievi e
benefattori, Don Bosco, nel solo spazio dell'anno
passato, 1884, aveva potuto fare in pro della po-
vera umanità in Europa e nell'America , e tenne
per quasi un'ora il numeroso uditorio come rapito
in alta mar a viglia nell'ascoltare i frutti prodotti
in sì breve tempo dalla fede informata e sospinta
dalla carità . Roma, Torino, Faenza, Firenze, Lilla,
Parigi, Barcellona, il Brasile, Montevideo, Buenos
Ayres, la Patagonia medesima videro sorgere nel
loro seno nuove opere di religione e di benefi-
cenza per mezzo dei Salesiani, coadiuvati dai loro
Cooperatori e dalle loro Cooperatrici ; videro au-
mentare a più migliaia negli Ospizi, nei Collegi ,
nelle scuole, nei laboratorii, negli oratorii festivi
i giovanetti tolti alla miseria , all'abbandono , al
mal fare, e crescere invece alla scienza, all'arte,
alla patria, alla religione, al cielo. Curiosa e molto
edificante fu la storia dell'impianto di ognuna di
queste opere novelle ; la mano della divina Prov-
videnza vi si mostrò visibilmente a comune con-
forto .
» Tenero fu poi il Vescovo missionario quando
annunziò la prossima sua partenza per la Patago-
nia settentrionale affidatagli dal Vicario di Gesù
Cristo ; graziosa la descrizione che ei fece della
sua cattedrale e del proprio palazzo vescovile in
mezzo ai Patagoni, cattedrale consistente in una
tenda, palazzo coperto e formato di paglia e di
erba secca, ritraente al vivo la grotta di Betlemme ;
commovente soprattutto si dimostrò quando do-
mandò agli uditori suoi il soccorso della preghiera
e della limosina per sè, pe' suoi compagni missio-
nari e per le suore di Maria Ausiliatrice, che co-
raggiosamente facevano vela con essi a prendersi
cura delle fanciulle selvagge sulle rive del Rio
Negro . Dopo il discorso abbiamo udito una per-
sona che, messo a parte un obolo per Don Bosco,
disse con gran sentimento : « Se fosse in mio
potere, venderei la casa per aiutare quell'uomo
di Dio . »
» Questa spedizione costa a Don Bosco non meno
di 50 mila lire . Per far fronte a tale spesa egli
ricorse alla Sacra Congregazione De Propaganda
Fide in Roma ; ma questa gloriosa Instituzione,
non ostante il buon volere, non fu in grado di
venirgli in aiuto, perché incatenata dal Governo
italiano . Niun'altra speranza rimane a Don Bosco,
fuorchè nella carità dei fedeli .
La conferenza terminava con un bel mottetto e
col Tantum Ergo cantato in musica da una eletta
schiera di giovanetti di D . Bosco, e colla benedizione
impartita da Sua Eccellenza Reverendissima Mon-
signor Bertagna ; e noi poniam fine a questo ar-
ticolo , dicendo che andiamo ognor più convinti
che l'opera di Don Bosco è opera di Dio , come
provò l'illustre Monsignor Marcello Spinola y
Maestre, Vescovo di Milo , in una sua operetta ,
Don Bosco y su Obra, stampata l'anno scorso in
Barcellona ; e chiunque promuove e sostiene le
imprese di questo degno ecclesiastica, può essere
sicuro di farsi strumento della divina Provvidenza
e altamente benemerito della religione e dell'uma-
nità . Aiutiamolo dunque , perchè è questo tempo
propizio . »
IL III CENTENARIO DI S . CARLO
A BUENOS AIRES .
Buenos Aires 10 novembre 1884 .
Molto Rev . Sig . Direttore .
Dopo aver ottenuto di passare alla Patagonia ,
come annunziò urbi et orbi il Bollettino Salesiano,
mi trovo da otto mesi fermo in posta alla sta-
zione di Buenos Aires, nella quale però il Capo
d' ufficio e tutti gli altri impiegati mi trattano
con ogni riguardo avendo letto sopra questa merce
avariata fragile e posapiano . Non so quando po-

1.8 Page 8

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trò seguir il mio viaggio, ma sono qui tranquillo
come un plico o una balla , a disposizione del Di-
rettore generale delle poste e ferrovie . Aspetto
sempre che dall' Italia sopraggiungano i sospirati
confratelli perchè mi portino a destinazione ; osser-
vino però che non si faccia loro pagare la multa
di magazzinaggio poiché in verità se lo merite-
rebbero .
Fatta questa conveniente introduzione, passo a
significare alla S . V . (stile burocratico), che il
sig . Direttore D . Costamagna mi incarica di scri-
verle qualche cosa sulle nostre feste centenarie
di S . Carlo Borromeo, titolare della Parrocchia di
Almagro in questa città, amministrata dai Salesiani .
Le dirò dunque, che, se l'esser anch'io Salesiano
non mi fa velo, le cose andarono molto bene .
Si celebrò la novena della Festa cominciandola
con benedir solennemente una statua del Santo di
altezza quasi naturale e di fattezze molto espres-
sive . La festa poi si fece per tre giorni di seguito ;
la Chiesa addobbata con gusto, profusamente illu-
minata, ricordava la nuova Gerusalemme dell' A-
pocalissi paratam sicut sponsam ornatam viro suo.
Fu esposto alla pubblica adorazione nei tre giorni
il SS . Sacramento che fu visitato da gran numero
di fedeli, nonostante il tempo cattivo ; e predica-
rono de pari loro nel triduo il sig . Direttore e
D . Vespignani ; nel giorno poi del Santo, ne tessè
il magnifico panegirico uno dei più dotti e zelanti
oratori di questa città , il sig . canonico Milzi-
ade Echagne . Non parlo della musica, che fu tutta
Salesiana, composizione, esecuzione, strumenti e
voci . Dovrei lodarla, ma non lo faccio per due
ragioni : perché a bsogna nen ciameie al osto se'l
vin a l'è bon, e poi per quel detto latino ne su-
tor ultra crepidam che si può liberamente tra-
durre con quell'altro detto italiano : Il cieco non
giudichi dei colori .
Quelle che le posso dire si è che i giornali cat-
tolici parlarono con lode delle nostre feste .
Ma il merito principale non fu nostro, no ; fu
di S . E . R ma Mons . Federico Aneiros Arcivescovo
di Buenos Aires, il quale si volle mostrare una
volta di più quell'ottimo padre che è sempre stato
verso i poveri Salesiani .
Egli ebbe la bontà di venire a celebrare la S .
Messa nella nostra Chiesa nel di della festa prin-
cipale, 4 corrente, amministrando a più di 300
Cristiani tra fanciulli e adulti il Sacramento della
Cresima e coronare il tutto con uno stupendo di-
scorso, nel quale, colla eloquenza che tutti in lui
riconoscono, ha sapute bellamente intrecciare le
lodi del Nostro Santo colle più alte e tenere spie-
gazioni del Sacramento che aveva amministrato .
Si degnò poi di assistere alla nostra mensa frugale
e ad una piccola rappresentazione drammatico-mu-
sicale che i giovani avevano preparato in suo
onore .
Le assicuro che il giorno di S . Carlo, benché
offuscato dalla pioggia, fu per tutti noi un giorno
di luce, di sole, di festa, di santa allegria, che ci
ha vivamente ricordate le belle feste dell'Orato-
rio . Se costì hanno avuto S . Em il Card . Alimonda,
noi abbiamo avuto S . Ecc . Mons . Aneiros , che
tanto gli somiglia nella virtù, nella eloquenza, nel
tenero cuore e nel paterno amore verso i Sale-
siani . Sebbene così buono e così dotto com'è, que-
sto Arcivescovo passa adesso per gravi prove e
il suo cuor di Pastore sanguina ferito da acute
spine . Noi e i nostri giovani compiamo il nostro
dovere pregando con tutto il cuore per lui e per
la sua Chiesa e speriamo, anzi siam certi, che co-
stì ci aiuteranno e che il nostro amatissimo Padre
D . Bosco dirà una parola per lui a Maria SS . Au-
siliatrice .
Chiudo questa relazione con dirle che i parro-
chiani ci aiutarono generosamente nelle spese in-
dispensabili in queste occasioni e che ci procura-
rono anche la consolazione di accostarsi in buon
numero ai SS . Sacramenti .
Ora stiamo celebrando il mese di Maria, che
come V . S . sa, qui è il Novembre che corrisponde
al Maggio nell'emisfero boreale . Tutte le sere si
cantano nuove lodi e litanie musicate di fresco in
onor di Maria SS . dal nostro caro e laboriosissimo
sig . Direttore ; si fa un po' di predica e si dà la
Benedizione ; e la nostra buona Mamma che sta
là nel Cielo ci paga con nuove grazie spirituali e
temporali questo po' d'onore che le rendiamo .
Superiori e confratelli stan tutti bene, grazie a
Dio, e tutti eleviamo le piú fervide preghiere al
Cielo per la salute del nostro venerato e caris-
simo Padre che è ancor tanto necessario al suo
popolo e che perciò non ricuserà certamente il
lavoro .
Ci ponga tutti a' suoi piedi, ci ottenga una sua
benedizione e preghi anche la S . V . per noi, ma
piú specialmente per me affinché non istia sempre
fermo in posta .
Accetti intanto e faccia accettare al nostro buon
Padre D . Bosco e a tutti i Superiori i più sinceri
auguri di buone feste e felicissimo anno .
Suo dev .mo ed affmo . confratello .
SAC . ANGELO PICCONO .
LETTERA ARGENTINA .
San Nicolas de Los Arroyos, 20 agosto 1881 .
REV .MO PADRE IN G . C .,
Non mi chiami negligente , pigro o poco rico-
noscente ; perche non me lo merito . Non mi scuso
quindi del lungo silenzio che finora ho tenuto
perché lo credo inutile. Non fu la volontà, non fu-
rono le occasioni che mi mancarono, ma fu bensì
il tempo . Però è meglio tardi che mai . Passando
adunque senz' altro a dargli buone notizie delle
cose nostre , le dirò che in quest' anno abbiamo
messo nel Collegio di S. Nicolas l'Oratorio festivo .
Il nostro amato Ispettore D . Costamagna d'ac-
cordo col mio Direttore D . Tomatis elessero me
com e Direttore di tanto importante Oratorio . Non
avrebbero potuto scegliere di peggio, nulladimeno
facendo io ciò che posso farò molto e la Provvi-
denza mi aiuterà a disimpegnare bene il mio uf-
fizio servendosi di questo suo umile strumento .

1.9 Page 9

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La prima Domenica dell'Oratorio festivo era ar-
rivata, però mancavano i giovani, e dove prenderli?
Ad imitazione del nostro buon Padre D . Bosco
fummo alla via in faccia al Collegio e quanti gio-
vani vedevamo ce li facevamo nostri . Due parole
di animazione con una medaglia della SS . Vergine
bastarono perchè corressero a divertirsi nel nostro
cortile . Ventiquattro giovani in men di un' ora
furono visti saltare, giuocare alle piastrelle, a bi-
lanciarsi sull'altalena, andar al passo volante ecc .
La scelta non poteva esser migliore, perché ec-
cettuando due o tre ragazzi gli altri erano tutti-
stracciati, sporchi che mettevano pietà . Ecco i
gioielli che ci mandava il Signore ! Dopo un poco
di ricreazione li raccolsi in una scuola e parlai loro
dell'Oratorio festivo, incoraggiandoli a frequentarlo
e promettendo loro qualche regaluccio .
Mi promisero tutti di venire alla prossima Do-
menica accompagnati con altri ; ed infatti : cosa
incredibile! Sessanta giovani nella seconda Domenica
assistettero al Catechismo ed alla Benedizione del
SS . Sacramento . Fu quindi necessario dividerli
subito in due sezioni , poiché la terza Domenica
potei di già contare 100 ragazzi, numero abba-
stanza considerevole se esaminiamo il paese di
S . Nicolas , e teniamo in conto la grande avver-
sione che si ha del Catechismo in queste contrade
Americane . Speriamo che potremo far sempre più
prosperare questa istituzione che tanto sta a cuore
al Sig . D . Bosco, poiché siamo risoluti di continuarla
con tutto quell' ardore del quale siamo capaci a
costo di consumare in essa tutta la nostra povera
vita e forze . Voglia l'Onnipotente Iddio benedirci
sempre, darci animo per sostenere le miserie della
vita e conservarci il premio delle nostre momen-
tanee fatiche, che ci tiene preparato lassù in Cielo .
Mi saluti il Reverendissimo D . Rua, e il no-
stro amatissimo Padre D . Bosco per parte del suo
Il mio male era un ingorgo all'apice polmonare
sinistro in seguito a ripetute emottisi, come l'ebbe
dichiarato il medico curante, per cui era affatto
impedito di studiare , non poteva fare che pochi
passi, ed a molte azioni della camerata non poteva
prender parte. Fui consigliato dal medico d'andare
a casa a respirare l'aria nativa, e colà, senza tra-
scurare i mezzi umani ricorsi ai divini, e benchè
i periti dell' arte mi promettessero possibile la
guarigione, nulladimeno i miglioramenti ottenuti
al fine di ogni novena a Maria Ausiliatrice mi
hanno sempre fatto credere che dalla B . Vergine
mi venissero i soccorsi . Fino dal novembre del-
l'anno scorso sono tornato al Collegio ed ho espe-
rimentato per molto tempo che la guarigione é
ottenuta ; perché passeggio comodamente per pa-
recchie ore, studio, assisto alle funzioni di chiesa,
e, per quanto la mia complessione per se gracile
me lo permette, posso uniformarmi in tutto alla
camerata .
Tanto mi gode l' animo di poter attestare a
V. S . M . R . ed aggiunge una dichiarazione del mio
Signor Direttore in riguardo della mia guarigione,
onde Vossignoria faccia quel che crede riguardo
alla pubblicazione della grazia che ritengo mira-
colosa .
Voglia ringraziare, Rev. Signore, la Beata Ver-
gine Maria Ausiliatrice e benedire all'umile suo
servo , che baciandole con rispetto la mano , ha
l'onore di dirsi nell'amore di Maria Ausiliatrice
Della S. V. 31. R .
Collegio Alberoni 30 Settembre 1884 .
Umil .mo servo
OZZOLA VINCENZO .
Umil .mo Figlio in G. C.
D . VITTORIO DURaNDO Salesiano .
II .
Provincia di Brescia - dalle rive del Mella .
REVERENDISSIMO SIGNORE,
GRAZIE DI MARIA AUSILIATRICE .
I.
ILL .MO E REV .MO SIGNOR D . Gio . Bosco,
Io sottoscritto Ozzola Vincenzo, chierico mino-
rista, studente nel Collegio Alberoni, a S . Lazzaro
di Piacenza , fino dal mese di giugno , dell'anno
scorso, mi raccomandava alle preghiere di Vossi-
gnoria M . R . per ottenere da Maria Ausiliatrice
la guarigione dal male che le significavo ; e tosto
incominciava colla famiglia una novena a Maria
Ausiliatrice promettendole un'offerta e la pubbli-
cazione della grazia se l' avessi ricevuta ; ed ora
sono ben lieto di annunciarle che la grazia mi è
stata concessa, e ringraziando di vero cuore V . S .
delle preghiere fatte per me, La prego di agra-
dire la tenue offerta che le acchiudo e di pubbli-
care la guarigione sul preg .mo di Lei Bollettino
e dove V . S . M . R . crederà meglio .
Prego la Sua Signoria Reverendissima a far in-
scrivere tra le grazie che la nostra cara Madre
Maria SS . concede a quelli che di cuore a Lei
ricorrono le seguenti linee .
Io mi trovava da lungo tempo in critiche cir-
costanze le quali non poco mi contristavano . Sen-
tendo leggere le tante grazie concesse da Nostra
Signora Ausiliatrice, feci anch'io promessa di ren-
der pubblica la grazia implorata qualora l'avessi
ricevuta .
Tosto le cose mie si appianarono e si accomo-
darono meglio di quanto avrei potuto sperare , e
riconoscente adempio la mia promessa .
Oh con quanta ragione noi la salutiamo Madre
di Misericordia, Consolatrice degli afflitti, Madre :
pietosa dei miseri figli di Eva . Viva Maria !
In fede
B. 19 Settembre 1884 .
D. P. A.

1.10 Page 10

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Chiamiamo l' attenzione dei sigg . Cooperatori sopra l' importante e popolare
NOVITÀ DELLA SCIENZA STORICA
LA STORIA BIBLICA
annunziata nella copertina del presente .
ROMA E IL PAPATO
DI
AUGUSTO NICOLA S
Un vol . in-16° gr . di pag . 200 L . 1,70.
Dai tipi della nostra Tipografia di San Vincenzo in
S . Pier d'Arena venne testè pubblicato in elegante
edizione il volume che qui annunziamo . L'argomento
trattato nel libro e il nome dell' autore già noto per
molti altri pregevoli scritti , sarebbe bastevole racco-
mandazione . Viene però ad accrescerne il pregio una
lettera autografa che il Santo Padre Leone XIII ha
diretto all'autore in commendazione di questo suo la-
voro ; la qual lettera noi ci pregiamo d' inserire nel
nostro periodico
Leone XIII, Papa .
Caro Figlio, Salute e Apostolica Benedizione .
Gli articoli pubblicati col titolo « Roma e il Papato »
nella raccolta data alle stampe in Bordeaux per cura
di scrittori cattolici e che tu Ci hai mandati, sono
stati per Noi un'insigne testimonianza della tua devo-
zione per l'Apostolica Sede, non meno che del tuo zelo
per la causa della Chiesa.
Abbiamo infatti veduto , tanto pel soggetto che ti
eri posto in animo di trattare, quanto anche per la
lettera che accompagnava la tua offerta, che il prin-
cipale tuo scopo era quello di accrescere il rispetto
dovuto al Sommo Pontificato, e di eccitare gli animi
dei lettori, perchè in esso sappiano riconoscere quella
salutare potestà che abbraccia non pure il bene della
Chiesa , ma quello eziandio della civile società ; e la
cui dignità, autorità e libertà, sono indissolubilmente
congiunte colla prosperità e colla salute del mondo
universo,
Tal genere di lavoro essendo assai opportuno ed
acconcio alla infelice condizione dei tempi nostri, Noi
ci siamo rallegrati, o Figlio carissimo, che tu ci abbi
applicato l' ingegno e l' opera tua , e non dubitiamo
punto che la lettura di esso, quando Ci sarà permessa
dalle cure del Nostro Ministero , non Ci sia per tor-
nare gradita, avendo già , per l'altre opere che illu-
strano il tuo nome, un'altissima idea della tua pru-
denza e gravità . Frattanto poichè abbiamo altamente
gradito ed apprezzato il tuo zelo per la causa della nostra
santa Religione, Noi lo facciamo ben volentieri pubblico
segno alle Nostre lodi, ed in contraccambio della tua
figliale pietà verso di Noi , mentre ti manifestiamo la
Paterna Nostra benevolenza, t' impartiamo altresì af-
fettuosamente nel Signore, siccome pegno di celesti
favori, l'Apostolica Benedizione per te e per tutta la
tua famiglia .
Dato a Roma presso S . Pietro, il 17 Ottobre 1882,
del Nostro Pontificato l'anno V .
Leone XIII Papa .
Al diletto Figlio AUGUSTO NICOLAS
Versailles .
QUARESIMALE PER LE MONACHE,
È uscita testè alla luce una nuova operetta di quel-
l'indefesso missionario, che è D . GASPERO OLMI, già
noto , come crediamo ai nostri lettori per la zelante
predicazione e i numerosi scritti . L'intitolava Egli Qua-
resimale per le Monache offerto ai Predicatori dei
Monasteri ed ai Monasteri che non hanno Predica-
tori, poichè si è studiato , e non inutilmente, di sop-
perire alla sentita mancanza di un libro di predica-
zione per Religiose , che il più delle volte non pos-
sono avere un'istruzione apposita, o, potendolo, non
tanto facilmente la trovano . In questo Quaresimale a-
dunque avrà il Sacerdote non ancor pratico nella dif-
ficile direzione spirituale delle Monache una via si-
cura all'avanzamento nella perfezione ; e la Religiosa
un ottimo libro di istruzione e lettura spirituale nato
fatto per questo . Contiene difatti 25 prediche , che
trattano dell'osservanza dei Voti , dei Consigli Evan-
gelici e dei difetti in cui si incorre facilmente dalle
spose del Signore ; e tutto questo con quella pratica
sicurezza che è propria di un missionario , che quivi
ha speso gran parte di sua vita .
Nè pregio minore crediamo sia quello di aver sa-
puto dire tante e sì sublimi cose nella maniera più
facile e chiara , per cui verrà inteso dalla più umile
conversa ; pregio che il più delle volte desiderasi in
libri di somma importanza e che dovrebbero essere
nelle mani di tutti, ma che per questo sono patrimo-
nio esclusivo dei dotti .
Facciamo pertanto invito alle R . Religiose e a quelle
persone, che loro volessero fare un presente, a prov-
vedersi il nuovo libro .
Vendesi alla Libreria Salesiana, Torino, e a quella .
dell'Ospizio S . Vincenzo, S . Pier d'Arena, a L . 1,50 .
La CROCIATA .
Ci è grato raccomandare vivamente la Crociata,
periodico mensile illustrato per la propagazione del
Terz'Ordine di S . Francesco d'Assisi, onorata testè
d'una bella lettera d'incoraggiamento dell'Eminentis-
simo Cardinale Simeoni, protettore dell'Ordine Sera-
fico . Questa pubblicazione, pel suo tenuissimo prezzo,
pel modo accurato con cui è redatta, per le preziose
notizie e le illustrazioni che contiene, può fare un
bene grandissimo, servendo a diffondere nelle città e
nelle campagne lo spirito serafico .
Rivolgersi alla Direzione della Crociata, via Maria
Vittoria, 27, Torino .
Lega di preghiere per i defunti .
Il periodico mensile la Crociata nel suo numero del
corrente novembre fa ai Terziari Francescani e a tutti
i cattolici che vogliono unirsi a loro la bella proposta
di una lega di preghiere per i defunti . « Allorchè,
dice esso, dai giornali cattolici od in altro modo ri-
cevono l'annunzio di qualche disgrazia o calamità, in
cui siano da deplorarsi vittime umane, tutti gli ascritti

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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dovrebbero recitare in privato un De profundis ed
un Requiem, ascoltare una Messa ed applicare una
Comunione e le Indulgenze della giornata in suffragio
alle anime di questi infelici, che improvvisamente si
trovarono trabalzati da questa vita all'eternità, senza
aver avuto agio di prepararsi al terribile passaggio . »
Raccomandiamo a tutti i nostri lettori le due opere
seguenti
Il Segreto della Frammassoneria per
Mons . AMANDO GIUSEPPE FAVA, vescovo di Grenoble -
vers . dal francese di Luigi Matteucci - Un bel vol .
in 8° di pag . 432 - Lire 3 00 .
Cose Serie - Strenna pel 1885, offerta agli
Italiani da L . Matteucci - Un vol . in 8° di presso a
500 pag. Lire 3 00 .
Ambedue queste opere sono state stampate a Treviso,
e si vendono a beneficio dell'Istituto della Scuola Apo-
stolica della medesima città, Istituto fondato per rac-
cogliere, mantenere e istruire gratuitamente giovinetti
poveri, che aspirano al Sacerdozio .
Chi le acquista tutte e due ad un tempo le pagherà
sole Lire cinque . Rivolgersi con vaglia postale in let-
tera franca al sig . Direttore della Tipografia della
Scuola Apostolica - Treviso (Veneto) .
ELENCO
DI COOPERATORI E COOPERATRICI
DEFUNTI NEL 1884.
21 Anglesio D . Luigi - Pozzo di Strada ( Torino) .
22 Antico Vincenza - Cavarzere (Venezia) .
23 Antoniazzi D . Domenico - Castelnovo Bocca
d'Adda (Milano) .
24 Antonini Vallan Adelaide - Maniago (Udine) .
25 Apostoli D . Carlo, vicario for . - Orzinuovi
(Brescia) .
26 Avata D . Luigi, priore - Centora (Piacenza) .
27 Ardoino D . Gabriele , vic . for . - Mercato
S. Severino (Salerno) .
28 Arcioni D . Giovanni, prevosto - Brescia .
29 Ariccio D . Francesco Alberto , can . - Car-
magnola .
30 Arpini-Pascali Francesca - Comunanza (A-
scoli-Piceno) .
31 Arzone Elisabetta - Casale Monferrato .
32 Atzeni D . Francesco Antonio, vice-parroco -
Ghilarza (Cagliari) .
33 Babini D . Luigi, parr . - Faenza .
34 Bacci D . Giovanni, can . - Prato .
35 Bachettoni monsignor Raffaele , vescovo -
Norcia .
36 Badoglio Clara - Torino .
37 Bagala-Blasini mons . Gio . Batt ., vescovo -
G. rosseto
38 Bagni D . Giuseppe, prev . - Garlasco .
39 Balatri D . Gaetano, rett . - Luiano (Firenze) .
40 Balbiano D . Gio . Antonio, prov . V . F . - An-
dezzeno (Torino) .
41 Balbiano D . Luigi, vice-curato - Avigliana .
42 Baldi-Bacci nobildonna Maria - Pietramala
(Arezzo) .
43 Baldo D . Davide - Cembra (Austria) .
44 Baldossi Francesco - Piacenza.
45 Balzetti D . Giuseppe, can . - Pinerolo .
46 Bampi D . Giovanni - Pomarolo (Austria) .
47 Baraldi D . Remigio , arcipr . - Molino dei
Torti (Alessandria) .
48 Baratta Luigia - Casorzo .
49 Barbero cav . D . Agostino , priore V . F . -
Sommariva-Perno (Cuneo) .
50 Barbisio Margherita ved . Ottino - Carloforte
(Cagliari) .
51 Barone Margherita - S. Pier d'Arena .
52 Baroni D . Carlo - Manno (Reggio-Emilia) .
53 Battolla cav . D . Domenico , abate parr . -
Spezia .
54 Baylet D . Giuseppe, can . - Arona.
55 Bazzi D . Gaetano - Intimiano (Como) .
56 Bazzoli D . Innocente - Ponti sul Mincio
(Mantova) .
57 Beccaria D . Bartolomeo - Castelnuovo d'Asti .
58 Becchis D . Michele, priore V . F . - Busca
Cuneo .
59 Bellassai D . Filippo, can . - Scicli (Siracusa) .
60 Bellingeri D . Filippo - Casale Monferrato .
61 Belloni D . Giuseppe- Campagnano (Roma) .
62 Bellotto D . Giuseppe - Vicenza.
63 Beluardi Giovanni - Torino .
64 Benedetti D . Pietro - Ampezzo (Udine) .
65 Benzoni D . Luigi, prev . - S. Floriano (Milano) .
66 Beretta P . Bonaventura - Vicenza .
67 Bernardini Francesca suora Stimatina - Por-
tico (Firenze) .
68 Bernardini Gio . Batt . - Sequals (Udine) .
69 Berrera D . Giovanni, arcipr . - Recò (Austria) .
70 Berrino Luigia - Valfenera .
71 Berruti Giovanni - Mallare (Genova) .
72 Berta, sacerdote - Coassolo Torino .
73 Berta D . Pietro, prev . - Asti .
74 Bertagnolli Elisabetta - Treto (Austria) .
75 Bertarelli D . Eugenio, miss . apost . - Monza .
76 Bertoglio D . Cesare, prev . - Milano .
77 Bertone Francesca, maestra - Saliceto (Mon-
dovì) .
78 Bertud Catterina - Cignano (Brescia) .
79 Bertuncini Maria - Ponte S. Marco (Brescia) .
80 Bertuzzi D . Andrea- Vigolo Baselga (Austria) .
81 Bianconi D . Giacomo, capp . - Busca .
82 Biasoni D . Francesco , parroco - Gorizzo
(Udine) .
83 Biglione can . cav . Angelo - Alessandria .
84 Bindeni D . Onorate, pref. - Treviso .
85 Bini D . Luigi - Driolasca (Udine) .
86 Bisagni D . Bernardo, prevosto - Muniasco
(Piacenza).
87 Bobbio dott . cav . sindaco - S. Benigno .
88 Boccali Bianca - Albissano ( Verona) .
89 Bodrato Teresa - Mornese (Alessandria) .
90 Boffano dott . Giacomo, notaio - Cuneo .
91 Bongiovanni D . Stefano, priore - Vicoforte .
92 Bondioli D . Giovanni - Civesio (Milano) .
93 Bonini Angela - Martinengo (Udine) .
94 Bonini Luigi - Martinengo (Udine) .
95 Bonino D . Domenico, capp . - Montegrone.
96 Boninsegna D . Francesco -Piedazzo ( Trento) .
97 Bonomi P . Ranieri - Treia (Macerata) .
98 Boreali Anna ved . Migone - Genova .
99 Borraro D . Secondo, vie . parr . - Alba .

2.2 Page 12

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100 Borio Elisabetta - Cassinette (Torino) .
101 Bosatelli D . Francesco, parroco - Ponte San
Pietro (Bergamo) .
102 Bosinelli Catterina - S. Floriano (Verona) .
103 Bottero D . Onorato, arc . vic . for . - Mone-
siglio .
104 Bottero Domenico - Trisobio (Alessandria) .
105 Bottino D . Francesco , capp . - Chialam-
berto ( Torino) .
106 Botto D . Vincenzo, can . - Chiavari.
107 Baudanini D . Salvato - Scorticata (Forlì) .
108 Bourlot D . Michele, vic. for ., cav . - Fine-
strelle .
109 Bozzano D . Luigi - Genova .
110 Bezzini D . Sebastiano, can . - Final Marina .
111 Bozzoli D . Innocente - Ponte sul Mineio .
112 Braghetto D . Antonio, parroco - Cranze di
Camino (Padova) .
113 Brazzale D . Giovanni, rettore - Codiverno
(Padova) .
114 Brenasi mons . Carlo, vic . gen . - Tortona .
115 Bretto Giuseppe - Montanaro Canavese .
116 Bretto Domenica nata Cerutti - Montanaro
Canavese .
117 Bretturini D . Francesco - Verona .
118 Briolo Giuseppe - Bardassano (Torino) .
119 Rocci-Ghirardelii Angela Maria - Roncovero
(Piacenza).
120 Brusa Giuseppe - Torino.
121 Brusamonti D . Domenico , areipr . - Tra-
vezzo (Piacenza) .
122 Brunengo D . Giovanni, arcipr . - Case Carli-
Porto Maurizio .
123 Buchenau barone Giovanni, causidico - Tor-
tona .
124 Bunsi D . Bartolomeo - San Michele Cima-
dolmo (Treviso) .
125 Buttazzoni D . Giuseppe - S. Daniele (Udine) .
126 Cacciamali D . Lodovico , parroco - Vilmi-
nore (Bergamo) .
127 Cagnoli D . Giuseppe, curato - S. Vito To-
rinese .
128 Calandra D . Carlo, canonico - Quargnento
(Alessandria) .
129 Calligari Giacomo Antonio fu Davide - Co-
sola (Rocchetta Ligure) .
130 Camagna D . Pietro - Moncestino (Monferr.)
131 Canwel Valeria - Vienna (Austria) .
132 Caneva Marianna - Fumane (Verona) .
133 Cantelmo Stuard D . Carlo - Tocco, princ .
d'Acaia (Napoli) .
134 Canestrini D . Susinio , curato - Smarano
(Tirolo) .
135 Capitani D . Domenico , rettore - Vigheffio
(Piacenza) .
136 Capiluppi D . Francesco, capp . - Mantova .
137 Caprari D . Francesco, arcipr . - Borgotaro .
138 Carcinola chierico Alfio - Catania .
139 Carnera Laura Sequals - Udine .
140 Carmi D . Giovanni, prev . - Masanti (Parma) .
141 Cardella D . Vincenzo - Salerno .
142 Carenini D . Andrea, parr .-Cisano (Bergamo) .
143 Carissimo Martini Elena - Lecce .
144 Carlini D . Gin . Batt . , rettore - S. Pan-
crazio (Genova) .
145 Carbognin D . Gerolamo - Sandrigo (Vi-
cenza) .
146 Carocci D . Antonio, vic . for . - Artena (Roma)
147 Cassasola Mons . Andrea, arciv. - Udine .
148 Carri Caterina, benestante - Dogliani .
149 Carraro D . Valentino - Lonigo (Vicenza) .
150 Casiri Carlo - Biglio Bolosso (Como) .
151 Caselli Filippo - Mozzano (Pisa) .
152 Casavecchia Vittoria, maestra elementare -
Guarone (Cuneo) .
153 Castelli D . Angelo - Lainate (Milano) .
154 Castagnetto D . Antonio, can . - Rapallo (Ge-
nova) .
155 Castelli D . Gio . Domenico , prev. vic . for .
- Vigone (Torino) .
156 Casalegno Luigia ved . Polli - Torino .
157 Castelbarco contessa Maria Albani dei mar-
chesi Negrotto - Milano.
158 Castellani D . Stefano, can . - Borgosesia .
159 Cassano D . Pietro, prev . - S. Maria Ca
nate (Tortona) .
160 Cavion D . Antonio, capp . - Val dei Si--
gnori (Vicenza) .
161 Cavanna D . Angelo, arcipr. vic . for . - Montù
Beccaria (Pavia) .
162 Cavalli Angela ved . Pagani - Baffolora
(Piacenza) .
163 Cavalletti march . Frane . - Roma .
164 Cazzaniga D . Angelo, parr . -Azzate (Como) .
105 Celani conte Luigi - Genzano di Roma .
166 Celi D . Luigi, priore - Sonte (Massa Car-
rara) .
167 Celotti D . Paolo - Montenars (Udine) .
168 Cerotti D . Carlo, vicario-S.Antonino (Bra) .
169 Ceriana D . Giuseppe, vice-curato - Canta-
lupo (Alessandria) .
170 Ceriana D . Giuseppe - Valenza .
171 Cervetti avv . Carlo Augusto - Ponzone (A-
lessandria) .
172 Ceroni Maria - S. Martino in Gattara (Fi-
renze) .
173 Cesca D . Giacomo, arcipr . - Val Marino
(Treviso) .
174 Chiesa Anna nata Morone - Monta d'Alba
(Cuneo) .
175 Cibrario D . Antonio, vice-curato - Usseglio .
17G Ciceri Rosa - Chicri .
177 Cima Teresa di Carlo - Dongio (Svizzera) .
178 Cirronis D . Giuseppo, vice-parroco - Mon-
gongiori (Cagliari) .
179 Civetta D . Antonio, arcipr .-Ziano (Piacenza) .
180 Codegone D . Carlo, parroco - Novara.
181 Cojanis D . Gerolamo, capp . - S. Giorgio di
Nogaro (Udine) .
182 Colletti D . Alessio - Faule (Cuneo) .
183 Colleoni Lucia - Martignacco (Udine) .
184 Collo cav . dottor Luigi - Chieri .
185 Coltinari D . Raffaele, parr . - Casto e Can-
dia (Ancona) .
186 Combi Angiolina - Cremeno (Como) .
187 Comis D . Bartolomeo, parr . - Cimadolma
(Treviso) .
188 Comina D . Pietro , parroco - Carpignano
Sesia (Novara) .
189 Conti D . Pacifico, - Camerino (Macerata) .

2.3 Page 13

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190 Conti Marianna - Chieri (Torino) .
191 Cordiglia D . Francesco, parroco - Seneghe
(Cagliari) .
192 Cornaggia contessa Maria - Milano .
193 Corbellari D . Angelo, parr . - Cima (Como) .
194 Corradi mons . Raffaele, de' Carmelit . scalzi,
vescovo - Bagnorea (Roma) .
195 Costa D . Antonio, parr . - Bologna .
196 Costantini D . Biagio, rettore - S. Cassiamo
(Firenze) .
197 Cuttio D . Pietro Gio ., can . - S . Dalmazzo
Quargnento (Alessandria),
198 Curioni D . Luigi, canonico - Piacenza .
199 Chiappini D . Francesco, can . prof. teol . -
Piacenza .
200 Chiotti-Strambio Giulietta - Genova .
201 Chibaro D . Luigi - Castronovo (Palermo) .
202 Chicherio D . Giuseppe , prev . - Eutraga
(Canton Ticino) .
203 Chiarletti D . Stefano, rett .-Loranzé (Ivrea) .
204 Cristiani D . Gio . Batt . - Fiesso ( Venezia) .
205 Cresci ni-Ma la spina contessa Teresa- Parma .
206 Crippa D . Ferdinando , parr . - Golsecca
Milano .
207 D'Avanzo card . Bartolomeo, vescovo di Calvi
e Teano - Caserta .
208 Dalla Vecchia D . Marcellino, parr . - Pia-
nesse (Vicenza) .
209 Dalla Vecchia D . Luigi - Vicenza .
210 Dal Cin D . Antonio, capp . S . Maria - Mel
(Belluno) .
211 Dalla Bona D . Marco Ant . - Boccon (Padova)
212 Dal Negro D . Giovamni Battista , mans . -
Chiarano (Treviso) .
213 Dalla Costa D . Stefano, rettore - Saletto
(Padova) .
214 Dall'Asta D . Pietro, parr . - Osigo (Treviso).
1215 Dalmazzo cav . Giuseppe - Cuneo .
216 Danelon Giacomo - Bagnarola (Udine) .
217 Daniele Stcfano - Passatore (Cuneo) .
218 Daniele D . Giuseppe, rett . - Fossano .
219 De Angelis donna Raflaella - Salerno .
220 De Boni Angelo - Fontanelle di Fonzaso
(Padova) .
221 Debono Maria Teresa nata Grec - Valletta .
222 De Crescenzo D . Paolo, can . metr . - Salerno .
223 De Giorgi Serafina - Aquila (Svizzera) .
224 De Gregorio D . Giuseppe - Buia (Udine) .
225 De Ghíslanzoni barone avv . cav . Ernesto -
Montebello .
226 Della Mula Giovanni - Saluggia .
227 Della Presentazione P . Salvatore, priore -
S. Paolino - Firenze .
228 Della vedova D . Valentino - Rive r'Arcano
229 Del Bianco Angela - Bagnarola (Udine) .
230 Del Carretto di Sassame cav . D . Luigi -
Marene (Saluzzo) .
231 Del Mastro D . Francesco, previ . vic . for . -
Serravalle Scrivia.
232 Del Moro Angelo - Trecate (Novara) .
233 Del Curto D . Luigi, aro . vic . for .- Sondrio .
234 Del Canto Stefano - S. Pier d'Arena .
235 Del Moro D . Pietro, conf. - Velo (Vicenza)
230 De Micheli D . Eugenio , parr. - Mercallo
(Corno) .
237 De Martini Giovanni - Lu (Alessandria) .
238 De Negri mons . Paolo, arciprete - Gavi.
239 De Nicoli Ferdinando - Verona .
240 De Osvaldo D . Giacomo - Corno di Rosazzo
(Udine) .
241 Depetas Mad . Felicita - Saluzzo .
242 De Pietri D . Alfonso - Carpi (Modena) .
243 De Paoii D . Giovanni , prev . - Carrodano
Superiore (Genova) .
244 De Leiss D . Giovanni, vescovo e principe -
Bressanone (Tirolo)
245 De Luca mons . Pietro - Roma.
246 De la Rochepouchin conte Achille, generale
- Firenze .
217 Del Riccio-Papi Teresa - Tavernelle (Fi-
renze) .
248 Diate Maddalena - S. Vittorio d'Alba .
249 Di Paganico marchesa nata Amat di Villa
Rios . - Roma .
250 Dindo D . Gioachino, arcipr . - Castelbaldo
(Padova) .
251 DeVecchi D . Bernardo, parr . - Bussero (Mi-
lano ) .
252 De Falloux du Condray, cardinale . - Roma .
253 Di Pietro Camillo, cardiuale - Roma .
254 Dolzan dott . D . Andrea, prof. - Vicenza .
255 Doglio ved . Teresa - Chieri .
256 Doria marchese Carlo - Bordighera .
257 Donetti Francesco - Castelvetro Piaccntino .
258 Donini D. Domenico - Cremona .
259 Donato Catterina - Saluggia .
260 Dose D . Bernardino - Civarotta (Udine) .
261 Dossi D . Gervasio - Semogo (Sondrio) .
262 Donati D . Pietro - Comezzadura (Tirolo) .
263 rovo Francesco, n eg . i n pellami - Torino .
264 Dubois ved . Petiti - Torino .
265 Dufour Giuseppe - Vigone (Torino) .
266 Duprè comm . Giuseppe - Torino .
267 Durazza marchesa Tommasina - Genova .
268 Durando D . Costanzo, cav . teol . ispett . scol .-
(Savona)
269 Emiliani D . Achille, can . prep . vic . -Faenza .
270 Fabiani D . Giuseppe, can . provicario generale
- Perugia .
271 Fabbis D . Pietro, parr . - Toppo (Udine) .
272 Faber Giovanma - Porto Maurizio .
273 Fabiani D . Giacomo, abbate parroco - Mog-
gio (Udine) .
274 Fabbri Lucrezia - Fossato di Vico (Perugia) .
275 Falzone D . Pietro, rett . - Sarzago (Novara)
276 Fantoni, bibliotecario arcivescovile - Udine .
277 Fara cav . D . Angelo , can . provicario gene-
rale - Novara .
278 Farina prof. D . Domenico - Martinengo
(Bergamo) .
279 Fassio Gerolamo - San Lorenzo a Mare
(Porto Maurizio) .
280 Ferrari D . Francesco, parroco - Corte (Porto
Maurizio) .
281 Ferrari D . Giuseppe, rett . - Codogno(Parma) .
282 Ferrero D . Giacomo, parr . - S. Margherita
di Dronero (Cuneo) .
283 Ferrazza D . Giuseppe - Roncone (Tirolo
Italiano) .
284 Ferrari Anna - Cagiallo (Cantora Ticino) .

2.4 Page 14

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285 Ferrero Antonio - Montemale (Cuneo) .
286 Ferrero D . Giacomo, curato - Moschieres
(Cuneo) .
287 Ferrari Matteo, notaio - Serravalle Scrivia .
288 Ferrari contessa Laura - Rimini .
289 Festa D . Giuseppe, capp . coad . - Torino .
290 Fighini D . Filippo, parroco - Mairano .
291 Filippi D . Giuseppe, capp . - Norcia per
S . Andrea (Umbria) .
292 Filippi D . Carlo, rettore - Benevagenna .
293 Fiorini D . Fiorino, arcipr . - Niardo (Brescia)
294 Fioresi D . Antonio, curato - Angarano ( Vi-
cenza) .
295 Fissone Teresa ved . Capasso - Torino .
296 - Fooljambe (signora) - Roma .
297 Flaim b . Pietro, coop . - Povo Tirolo .
298 Forer D . Mansueto - Raossi per Fontana
(Austria) .
299 Franceschettl D . Giovanni, arciprete - Ro-
digò (Mantova) .
300 Franca D . Agostino , vic . foraneo - Gine-
streto (Pesaro) .
301 Frestinoni D . Francesco, parr . - Pedrengo
(Bergamo) .
302 Frello D . Domenico , rett . - Castelnuovo
(Padova) .
303 Frugoli D . Pietro - Nocchi (Lucca) .
304 Fulle D . Angelo, cerim . capp . arciv .- Genova.
305 Fumanti P . Andrea, rett . - Caiano (Firenze)
306 Gaddi D . Giovanni, parr . - L'Ango d'In-
telvi (Como) .
307 Gallenga Carlotta ved . Pansa - Torino .
308 Galeazzo Carlotta - Lanzo .
309 Galli D . Luca, parroco - Vico Bellignano
Cremona) .
310 Gandini Anselma nata Gorgaini - Castelgof-
fredo (Mantova) .
311 Gandini Anselma - Castelgoffredo(Mantova)
312 Garmagno Agnese ved . Paretto - Torino .
313 Garolo D . Davido cappell . - Pergine (Trento) .
314 Garmagnano cav . Paolo - Torino .
315 Garacioni can . Giacomo - Alba .
316 Garzoli Martino - Muggia, Locarno (Sviz-
zera) .
317 Gastaldelli D . Francesco, confessore - Tomba
( Verona) .
318 Gelera D . Giacomo - Salvirola (Cremona)
319 Genna Teresa - Luserna d'Angrona (Sviz-
zera) .
320 Genovesi Maria - Pietrasanta (Lucca) .
321 Gerando Montanari , capp . d'on . di S . S . e
can . metrop . - Bologna .
322 Ghillini D . Girolamo, can . basil . S . Petronio
- Bologna .
323 Ghione Pietro - S. Giorgio Scarampi (A-
lessandria) .
324 Ghiotto D . Vincenzo, parr . - Novoledo (Vi-
cenza) .
325 Gianoglio D . Giovanni, can . - Mondovì .
326 Gianassi D . Luigi, prevosto - Bairo (Ivrea) .
327 Giai mons . fra Enrico, dell'Ordine dei Capp .,
vescovo di Bobbio (Pavia) .
328 Gianani D . Gerolamo, rettore - Torre de'
Negri (Pavia) .
329 Giardini D . Carlo, prep . vicario - Magenta.
330 Giaretti suor Eudosia, superiora Ospizio femm,
- Cuneo .
331 Giossi D . Candido , can . - Pontecuore (Ales-
sandria) .
332 Giobergia Maria n . Rosa - Peveragno (Cuneo) .
333 Giovanelli princip . Maria -Lonigo (Vicenza) .
334 Girodo Domenica fu Battista - Rubiana.
335 Girvoli Catterina - Fumane (Verona) .
336 Girardi D . Marco, parr . - Cervarese Santa
Maria (Padova) .
337 Giromini D . Gerolamo, parr . - S. Pietro
Mosezzo (Novara) .
338 Giriodi contessa Natalina - Torino .
339 Giubergia Maria - Peveragno (Cuneo) .
340 Goffredo D . Giovanni , prevosto - Casigno
(Bologna) .
341 Gojala mons . Giovanni , direttore Seminario
vescovile - Lubiana (Austria) .
342 Gori D . Camillo, can . vie. foraneo - Cam-
pagnana (Roma) .
343 Govone D . Francesco , prevosto - Plodio
(Genova) .
344 Grazioli duca Pio - Roma .
345 Grassano D Stefano, can . - Solero (Ales-
sandria) .
346 Grassi Carolina - Mezzana Bigli (Pavia) .
347 Graziani Giacomo - Nocchi (Lucca) .
348 Graziani Sara - Nocchi (Lucca) .
349 Grattarolla Delfino - Molare (Alessandria) .
350 Grillo D . G . Battista, rettore - Genova .
351 Griseri D . G . Battista, priore - Roccarione
(Cuneo) .
352 Griseri Giuseppe , parr . - Frabosa Serro
(Mandovi) .
353 Gualini D . Carlo , parr . - Busto Garol fo
(Milano) .
354 Guastalli D . Ercole, prev . - Massa-Carrara .
355 Guerrieri D . Giacomo, parr . vic . for. - Cap-
parano (Ascoli-Piceno) .
356 Guella D . Ferdinando, parr . - Verona .
357 Guidinali D . Giovanni - Aquila (Cantora
Ticino) .
358 Gutris P . Elia, rett . santuario di Crea (A-
lessandria) .
359 Guzzano D . Bernardo, prevosto - Roppolo
Piano (Novara) .
360 Guzzani D . Pio, priore conv . domenicano -
Racconigi .
361 lacobetti abb . Francesco Antonio - Letto
Palena (Chieti) .
362 Iardini Giuseppe, medico - Cherasco .
363 Igino Solaro di Monasterolo - Torino .
364 Isola Stefano - La Monferrato .
365 Isola Margherita La Monferrato .
366 Incani teol . D . Giovanni, rett . - Setzu (Ca-
gliari) .
367 Jaccopini D . Gio . Batt ., can . ,-
Roviglione
(Roma) .
368 Jannon d'Alessandro, can . vie . - Susa .
369 Lace cav . Agostino, prof. ufllc . Corona d'I-
talia - Torino .
370 La Fleche baronessa Felicita - Torino.
371 Lagasi D . Lazzaro, capp . - Piacenza.
372 Lambertini cav. Gaetano, capitano - Roma .
373 Lanzarini D . Luigi, conf. - Verona .

2.5 Page 15

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374 Lanza D. Antonio, economo sem . - Reggio- 425 Mazzolini D . Giovanni - Cavazzo (Udine) .
Enailia.
426 Matteucci Anastasia - Cantatore.
375 Lazzaroni D . Giuseppe, parroco - Valtorta 427 MauraD . .Lodovico,vie . for .-Taiedo(Udine) .
(Bergamo) .
428 Maggiovanni Claudio - Genova .
376 Ledi Sasoli D . Pietro, parr . - Artò (Novara). 429 Meinardi Martino -- Montalenghe ( Torino)
377 Lelli-Vancini Orsola - Cento (Ferrara) .
430 Meinardi Teresa - llontalenghe (Torino) .
378 Lepari Giovanna - Rovato Varese (Milano) . 431 Mella contessa Laura - Vercelli.
379 Lepreri D . Pietro, can . - Ventaniglia .
432 Mengoni D . Giuseppe - Marco (Austria) .
380 Lerda D . Giacome, can . teol . - Cuneo.
381 Ligi Enrico - Urbino .
433 Mercaldi Arcangela F regia .
434 Mezzadri-Zamoncelli Carolina - Cremona .
382 Lion conte Francesco - Borgo S. Giovanni 435 Micheletti D . Cornelio , rettore - Succinto
(Padova) .
(Torino) .
383 Litteri Lodovico-Valguernera ( Caltanisetta) . 436 Micheletti Giuseppe -- Fossato di Vico (Pe-
384 Lievore D . Antonio, rettore - Comolera
rugia) .
(Padova) .
437 Micheloni Orsola - Udine.
385 Locatelli D . Antonio, arcip .- Soave ( Verona) . 438 Miglietti D . Ignazio, parr .- Girola (Torino) .
386 Locatelli D . Carlo, rett . - Buttada (Pavia) . 439 Miglietti Lucia - Occhieppo Inferiore (No-
3N7 Lonardi Teresa - Fumane (Verona) .
388 Longo D . Giovanni - Verona .
varà) .
440 Miglione D . Giuseppe, cari . cav . - Torino .
389 Luciani D . Alessandro, can . - Cori (Roma) . 441 Miglietti Antonio - Occhieppo Inter . (No-
390 LuisariD . Pietro, rett .- Tresiqallo ( Ferrara) .
vara) .
391 Luciani D . Ubaldo, can . - Pergola (Pesaro 442 Migliori D . Antonio, capp . - Piene Pelago
Urbino) .
al Castello (Modena) .
392 Maccioci D . Natale - Roma.
443 Michelangeli D . Serafino - S. Genesio (Ma-
393 Maf ezzoli D . Angelo, arcipr . vic . foraneo -
cerata .)
Pieve Curata (Cremona) .
444 Milani D . Giovanni, confess . - Verona.
394 Maggia D . Francesco, can . vesc . - Biella . 445 Minola D . Gio . Antonio - Valchiuselln (To-
395 Malvezzi marchesa Bianca - Bologna .
rino)
396 Mainarà D . Gio . Batt ., parr . - Casalgiate 446 Mingardi D . Carlo - Borgo San Martino
(Novara) .
(Bologna) .
397 Maino di Caprioglio ved . Vagnone - Torino . 447 Mitri D . Francesco, parr . -Brodolone (Udine) .
398 Manara Apelonia - Trisol bio (Alessandria) . 448 Mocai can . Giovanni - Prato Toscano .
399 Manati cav . Gaetano - Torino .
449 Moggio Teresa - Cles (Tirolo) .
400 Manias D . Giovanni, parr .-Figus (Cagliari) . 450 Mairoghi D . Giuseppe , rettore - Giussego
401 Manetti D . Salvatore, parr . - Pontassieve
(Pavia) .
(Firenze) .
451 Monti D . Francesco, parroco - Crespiatica
402 Mangini D . Giuseppe, arc . -- Maleo (Milano) .
(Milano) .
403 Mancini D . Luigi - S. Genesio (Macerata) . 452 Monassi D . Vincenzo, parr . -- S. Stefano di
404 Mannini Maria - Lucca .
Palmanova (Udine) .
405 Martinelli D . Giuseppe- Casaletto (Cremona) . 453 Monti D . Angelo, part . - Vizzola (Milano) .
406 Martinelli D . Camillo - Taverner (Como) . 454 Moro Giacomo - Ligosulle (Udine) .
407 Marzin Marianna - Bagnarola (Udine) .
455 Morosini D . Miro . parr . - Berna (S. ondrio))
408 Martinelli D . Cirillo, parr . - Toreselle (Vi- 456 Moraglia Gerolamo - San R. ino
cenza) .
457 Moroni comm . Gaetano - Roma.
409 Margetti-Tomatis Emilia - Torino .
458 Moroni D . Angelo, rett . - S. Martino Ce-
410 Marai Luigi De Beni - Costermano ( Verona) .
nate (Bergamo) .
411 Marinelli D . Marino, can . - Ancona.
459 Moreno Francesco - Bordighera .
412 Martini D . Vittorio , arciprete - Passatore 460 Moruzzi D . Gio Batt ., can . prof. -Piacenza .
(Cuneo) .
461 Morzenti Luigia - IVIartinengo (Udine) .
413 Martini D . Edoardo, can . - Alassio .
462 Mosconi D . Antonio, vic . foraneo - Oriano
414 Maroni Martina - Cortabbio (Lecco) .
(Brescia) .
415 Martelli D . Cesare - Carpignano (Novara) . 463 Mottura Catterina - Dronero (Cuneo) .
416 Martinucci mons . Pio -. Roma .
464 I1 lotta D . Luigi, part . - Ferla (Siracasa) .
417 Marchi can . D . Paolo - S. Angelo in Vado 465 Motta D . Vincenzo , arc . - Val di Nizza
(Urbino) .
(Pavia) .
418 Mare-nani D . Giovanni -Barlasso (Mantova) . 466 Murru frate Gioachino -- Oristano (Cagliari) .
419 Martini Elcna - Lecce .
467 Musso D . Antonio -- Castelnuovo d'Asti.
420 Mattia D . Luigi, arcipr . - Nosadello (Cre- 468 Muzi D . Vincenzo, piev . - Sommati (Ascoli
mona) .
Piceno) .
421 Mattei Teresa - Cornegliano d'Alba .
469 Muschio Maria -- IMartinengo (Udine) .
422 Matteotti D . Antonio, can . - Arco (Austria) . 470 Nadalin Giovanni - Bagnarola (Udine) .
423 Mari D . Antonio, previ . vie . for . - Parabiago 471 Nasimbene D. Pietro, prev . vic . for . - Ba-
(Milano) .
gnaria (Pavia) .
424 Masi D . Francesco, arc . vie . for . -- Castel- 472 Nasi Giovanni fu Antonio - Casotto (Cuneo).
dario (Mantova) .
473 Nazzari D . Luigi, cav . ab . - Roma.

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474 Nazari D . Luigi - Torino .
475 Negri Rosa ved . Bollini - Fossano .
476 Nelli D . Ortenso, can . vic . for . - Formello
(Roma) .
477 Nesi D . Nazzareno, parr . - Città della Pieve
(Perugia) .
478 Nessi mons . Giovanni , arcipr . - Locarno
(Svizzera) .
479 Niggi avv. Gio . Batt . - Oneglia .
480 Nilandi D . Girolamo - Verona .
481 Nogara Rosa Bollano - Como .
482 Nunziati D . Antonio, curato - Caprudosso
(Aquila).
483 Odorico Catterina - Bagnarola (Udine) .
484 Odorico Valentina - Bagnarola (Udine) .
485 Odorico Stefano - Bagnarola (Udine) .
486 Ogliani D . Francesco - Casaletto Vaprio
(Cremona) .
487 Olduini D . Luigi, can . abb . - Spezia.
488 Onori D . Erminio -8. Genesio (Macerata) .
489 Onesti D . Valentino , capp . - Melegnano
(Milano) .
490 OrsolinaAntonietta-Valdobbiadene(Tre viso) .
491 Oronzio D . Candido , arcipr . - Quagnano
(Lecce) .
492 Orlandi D . Giuseppe - Carnato (Como) .
493 Orru-Rudu nob . Doloreta - Ales (Cagliari) .
494 Orsenigo D . Carlo, parroco - Torrevecchia
(Milano) .
495 Ossella Antonio - Penango (Alessandria) .
496 Osella D . Stefano, capp . - Piobesi (Torino) .
497 Pacchiotti D . Sebastiano, can . - Giaveno .
498 Padre capp . Giov. Maria - Revello (Cuneo) .
499 Padre Cattaneo Somasco - Roma.
500 Padre Fulgenzio, capp . d'Inglesia - Nurri
(Cagliari).
501 Padre Gaetano da Muro - Muro Leccano
(Potenza) .
502 Pagliara Rosa - Castellammare di Stabia.
503 Paglini Giovanni . farmacista -- Sillavengo
(Novara) .
504 Pallavicino marchese Giuseppe, senatore del
Regno - Parma .
505 Pallavicino march . Gian Francesco, comm . -
Parma.
506 Palladino D . Valentino, arcipr . vic . for. -
Millesimo (Genova) .
507 Palasolli Angela, vedova - Mezzana Bigli
(Pavia) .
508 Palmari-Balestri D . Giovanni - S. Remo.
509 Palmera Devota - Ventimiglia .
510 Panciera D . Francesco, can . parr . -S. Ma-
ria Formosa (Venezia) .
511 Panozzo D . Michele, rett . - Caltano ( Venezia) .
512 Panella D . Ant . part . - Pomonte (Perugia) .
513 Panerai D. Agostino, rett . - Campoli (Fi-
renze) .
514 Pardon D . Gio . Batt . - S. Vito del Carore
(Belluno).
515 Pastoia D . Giovanni - Novara .
516 Pasti D. Michelangelo, rett . - Sorga ( Verona) .
517 Passigatto Domenica - Verona .
518 Pattoia D . Giovanni - Novara.
519 Paternoster D . Gio . Batt ., parr . - Castel-
fondo (Tirolo) .
520 Paulet Giovanni - Cordovado (Udine) .
521 Pavoni D . Francesco, parr . - Urgnano (Ber-
gamo) .
522 Pazzi Faustino, studente - Forlì .
523 Pecoraro D . Bortoto - Marostica ( Vicenza) .
524 Pedrazzini D . Giovanni , parr . - Gr ontorto
(Cremona) .
525 Peirani D . Stefano - Bra .
526 Peiretti Rosalia - Valperga Canavese .
527 Pelanda Stefano - Verona .
528 Pellegrini D . Gio . Batt . - Val Duce (Como) .
529 Penna D . Concetto, can . -. Scicli (Siracusa) .
530 Perron D . Giuseppe, can . - Olux (Torino).
531 Peretti Carlo, ingegnere - Torino .
532 Perassa Teresa - Torino .
533 Peraldo D . Giuseppe, rettore - Cossilla (No-
vara) .
534 Pertile D . Gio . Datt . , rettore - Liedolo
(Treviso) .
535 Personeni D . Giacomo - Albino (Bergamo).
536 Perotti D . Angelo, econ . - Lanfranco (Pavia).
537 Petrosino D . Vincenzo - Salerno .
538 Perrini D . Giovanni, can . parr . - Villadose
(Rovigo).
(continua)
Con permesso dell'Aut . Eccl . - FERRARI GIUSEPPE gerente respons .
Tip. San Vincenzo de' Paoli, Sampierdarena 188 . .
OPERE PUBBLICATE NEL MESE DI GENNAIO
dalla TIPOGRAFIA SALESIANA di Torino
disposte per ordine di formato
Formato in-32 ° .
LETTURE CATTOLICHE
DOGLIANI (Sac . Giuseppe) . Serate morali, ossia raccon-
tini a coda offerte alla gioventù - 1885 ; in-32°
pag . 80 .
BIBLIOTECA DELLA GIOVENTÙ ITALIANA .
SEGNERI (P. Paolo) . La manna dell' anima. - 1885;
voi . 1°, in-32° pag . 200 (B . G . 193) . » 0 60
Formato in-8 , -
OLMI (Sac. Gaspero) . Quaresimale per le monache of-
ferto ai predicatori dei monasteri - 1884 ; in-8°
p ag 335
» 1 50
Formato in-4° piccolo.
ALIMONDA (Card. Gaetano Arcivescovo di Torino) . Come
si cononsca Gesù Cristo. Omelia letta nella Metro-
politana di Torino la festa dell'Epifania, 6 Gennaio
1885 - 1885 ; in-4° picc . pag . 41 (E . D .) » 0 50