le stampe, coll'intento d'impedire l'impianto di
un Collegio di D . Bosco in quel Comune .
A vero dire, per sì poca cosa . non valeva la pena
che quel signore menasse tanto rumore ; non fa-
ceva mestieri che egli si desse pubblico vanto di
eresia e di empietà presso i suoi compaesani ;
non occorreva che rompesse una lancia contro
quella Religione SS ., nella quale lo hanno alle-
vato i suoi genitori, ed a cui s'inchinarono osse-
quiosi e s'inchinano maestri e dottori di assai più
alto grido nel mondo, che egli non goda in Ca-
stellazzo sua patria ; non era d'uopo che egli
disonorasse la bandiera del liberalismo, dimostran-
dosi liberale solo a parole, in quanto che vor-
rebbe sequestrare la libertà per suo conto o per
conto di un partito, vituperando e gridando la croce
addosso a chi pensa ed opera altrimenti da lui ;
neppure conveniva che desse malaugurato saggio
di inurbanità verso Mons . Vescovo di Alessan-
dria, Prelato di tanta pietà, mitezza e cortesia,
amatissimo perciò e riverito da ogni persona, che
conosca anche solo e pratichi le norme elementari
della convivenza sociale ; infine avrebbe almeno
potuto risparmiare ai torchi i loro gemiti, e non
costringerli a mettere alla luce un discorso in-
farcito di sofismi, di periodoni altisonanti ma vuoti
di sostanza, pieno di contraddizioni e giudizi fal-
sati, perchè fatti sopra di cose, che per lo meno
ei non conosce . Ma via ! La botte dà di quel che
ha ; e qual non contiene che vinello non può dare
né il Falerno nè il Marsala .
Noi non ci prenderemo la briga di qui rilevare
tutti gli errori , nè a confutare per singolo le
gratuite asserzioni del sig . professore , perchè
non lo riputiamo ancora di tal fama, che possa
sulla bilancia della pubblica opinione pesare così,
da dare il tracollo alla verità , od anche solo al
buon senso della popolazione di Castellazzo . E
poi, per quanta autorità si abbia nel mondo, non
basta asserire una cosa per avere l'adesione de-
gli esseri intelligenti : l'asserire è comune anche
ai cerretani ; il dimostrare è proprio dei filosofi ;
e filosofo non si mostra certamente nel suo spro-
loquio il sig . professore .
Tuttavia, seguendo il consiglio di quei Libri
Santi, che il signor dottore bestemmia da incredulo,
noi non lo lascieremo affatto senza risposta, affinchè
egli per avventura non si creda sapiente : Re-
sponde stulto, dice lo Spirito Santo, juxta stul-
titiam suam, ne sibi sapiens esse videatur .
Siccome per ottenere il suo fine , il signor
Ricagni si fe' lecito di denigrare l'istruzione, che
s impartisce nei Collegi di D . Bosco, così per a-
mor di brevità gli rispondiamo con due sole os-
servazioni .
I . Da 20 e più anni i Collegi di D . Bosco
sono ogni anno pieni di alunni , mandativi dai
loro parenti da ogni parte d'Italia . Or bene, se
l'istruzione e la educazione , che vi s' imparte ,
non è secondo il bisogno della famiglia e della
società, come spiegate voi questa non mai inter-
rotta affluenza di allievi ? E forse possibile che
tanti genitori, di sì varie città e paesi, e per sì
lungo tratto di tempo, non siansi ancora avve-
duti dell' inganno, oppure accortisi continuino a
gettare il proprio danaro e a tradire le loro spe-
ranze ? Signor professore, l' una delle due : O
tanti padri e tante madri sono citrulli o snatu-
rati traditori del loro sangue ; oppure voi siete
un ingannato od un ingannatore . Di queste due
ipotesi, quale vi sembra più naturale e ragione-
vole? Se per modestia non osate rispondere voi,
risponderanno senza difficoltà tutti quelli, che sono
di buon conto e di mente sana .
II . Il sig . professore scrive ancora che gli
alunni dei Collegi di D . Bosco fanno cattiva
prova, quando hanno da subire esami negli Isti-
tuti Governativi . - Ed ecco fresca fresca la ri-
sposta : Lasciando a parte il fatto degli anni ad-
dietro, sappiate, sig . professore, che sopra 97 al-
lievi di 5a ginnasiale e di liceo, appartenenti a varii
Collegi, che D . Bosco ha in Italia, e che nel mese
di luglio u . s . si presentarono agli esami nei
Collegi del Governo , e perciò presso a giudici,
secondo voi , competenti ed imparziali , ben 78
uscirono promossi fin dalla prima prova ; degli altri
diciannove, se avrete pazienza, vi diremo l'esito
finale nel prossimo ottobre . Anzi vi aggiungiamo
che ad Albenga erano 63 esaminandi del Circon-
dario, e quegli che riuscì il primo tra tutti ,
compresi gli stessi degli Istituti Governativi, fu
appunto un allievo dei Collegi di D.;eBsoc
volete saperne il nome vi diremo che egli si chiama
Giuseppe Palazzo . Questi sono fatti, egregio sig . pro-
fessore, e contro i fatti cadono spente le grosse
bombe di paroloni, che avete lanciato contro dei
Collegi di D . Bosco, meno fortunate che non quelle
degli Inglesi contro le mura di Alessandria d'E-
gitto .
Del resto, sig . professore di Castellazzo-Bor-
mida, concludiamo col darvi un consiglio da buoni
amici, e col fare una proposta ben degna dei vo
stri sentimenti patriottici ed umanitarii . Il con-
siglio è questo : Quando volete vendere al pub-
blico mercato qualche derrata , procurate anzi
tutto di conoscerne bene la natura, per non met-
tervi al pericolo di corbellare il prossimo spac-
ciando delle carote .
E finalmente eccovi la proposta : Da certe frasi
del vostro discorso pare che voi siate un grande
amicone della patria, un sincero umanitario, un
insigne filantropo . Ebbene ascoltate : Oltre i molti
Collegi , D . Bosco tiene aperti altresì parecchi
Ospizi di carità non pure nel regno, ma fin oltre
all' Oceano, a benefizio soprattutto delle colonie
Italiane . Ivi sono raccolti, mantenuti, ed avviati
ad una professione onorata oltre a 100 mila po-
veri giovanetti od orfani od abbandonati, i quali
senza la sua mano benefica sarebbero cresciuti
all'ozio, al vizio, al disonore della famiglia, della
patria e della società, sarebbero forse caduti nelle
mani della giustizia , indi nella prigione . Tutti
questi merlotti mangiano molto, sapete, sig . pro-
fessore, e D . Bosco quantunque danaroso, come
voi dite in un luogo, tuttavia ha le finanze pic-
cole e scarse, come voi stesso con aperta con-
traddizione scrivete in un' altra pagina ; quindi
non reggendogli il cuore di far patire la fame, o
intirizzire dal freddo , o rigettare nuovamente
sulla pubblica via tanti piccoli deseredati della