che D . Bosco si trovava nell'alma città . La prima
ci venne trasmessa manoscritta da un confratello ;
la seconda fu stampata dall'ottimo giornaletto il
Pensiero Cattolico di Genova nel suo N . 101 del
30 aprile ; e la terza comparve nelle colonne
della benemerita Unità Cattolica di Torino il 2
di maggio . Tributiamo ringraziamenti cordiali a
quei benevoli, che segnalarono a noi e al pubblico
le gradite notizie di quella importante Riunione ;
e intanto, non potendo far posto a tutte nel Bol-
lettino, diamo la preferenza a quella, che vedeva
la luce nel diario Torinese . Ne sopprimeremo sol-
tanto alcune espressioni troppo onorifiche alla per-
sona di D . Bosco, il quale desidera che si aspetti
a fargli il panegirico dopo la morte, se lo avrà
meritato .
« Ieri ebbe luogo nel monastero di Tor de' Spec-
chi la Conferenza annuale dei Cooperatori Sale-
siani , presieduta da monsignor Vicegerente , e
onorata dall' intervento di Sua Eminenza Reve-
rendissima il signor cardinale Gaetano Alimonda,
di qualche Prelato, e di una illustre rappresen-
tanza del Clero e del laicato Romano . La tenera
e commovente funzione si esordì con la lettura di
un capitolo della vita di san Francesco di Sales,
a cui tenne dietro il canto di un mottetto, ese-
guito con molto slancio e ' sentimento . Quindi sa-
liva su d'un palco appositamente preparato quel
... Sacerdote che si è il signor Don Bosco ,
per dare un ragguaglio del bene operato dai Sa-
lesiani nello scorso anno , grazie alla generosità
di tanti Cooperatori e pie Cooperatrici . Giorni sono,
diceva D . Bosco, fui ad ossequiare il nostro Santo
Padre, e la prima domanda che mi fece fu que-
sta : - E quando terrete la vostra Conferenza ?
- Giovedì prossimo 27, io risposi . Ed il Santo
Padre riprese allora : - Dite che si preghi e che
si operi . - Preghiamo adunque ed operiamo, con-
tinuava D . Bosco , affine di poter rendere onore
a Dio e conforto al nostro amatissimo Pontefice .
» In quest'anno, con l'aiuto del Cielo, i Sale-
siani han fatto molto . Il numero dei ragazzi, tolti
ai pericoli del mondo , ha potuto raggiungere i
centomila . Inoltre i Salesiani vennero benedetti
da Dio nelle diverse Case di Lucca, Spezia, Mar-
siglia, Torino, Firenze, Sampierdarena, Valle-
crosia e fin nella lontana Patagonia, ecc. avendo
potuto sottrarre agli artigli della riforma prote-
stante tanti poveri ragazzi, e quindi istruirli ed
educarli cristianamente . E a Roma? Qui, soggiun-
geva Don Bosco, qui a Roma troviamo un osso
duro . Voi sapete della nuova Chiesa, che si sta
erigendo all'Esquilino, e che sarà dedicata al Cuore
di Gesù . Or bene, i protestanti ci hanno circon-
dati con chiese evangeliche, con iscuole e giardini,
allo scopo di soffocare l'azione del bene su tanta
povera gioventù . Quale rimedio opporre ? Pregare
ed operare . Mancano i mezzi ad effettuare grandi
cose, e io spero che voi coopererete con le vo-
stre offerte per affrettare la vittoria del Cattoli-
cismo sul protestantesimo in questa Roma, Capi-
tale del mondo cattolico .
» Terminata l'affettuosa allocuzione di D . Bo-
sco, l'Em .mo Alimonda improvvisava uno stupendo
discorso, in cui, rilevato il gran bene che ope-
rano i Salesiani, esortò il numeroso e colto udi-
torio ad aiutare gli operai evangelici . Ecco intanto
la sostanza di quell'impareggiabile sermone
» Un giorno tra i discepoli di san Giovanni
nacque un bisbiglio , nacque il dubbio se Gesù
fosse il vero Messia ; il perche, mandati a Gesù
quei discepoli, questi presero ad interrogarlo : -
Sei tu quegli che deve venire o ne aspettiamo un
altro? - Gesù rispose loro coi fatti ; osservate :
I ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi
sono mondati, i sordi odono , i morti risorgono,
ai poveri si annunzia il Vangelo : Coeci vident,
claudi ambulant, leprosi •r nundantur, surdi au-
diunt, mortui resurgunt , pauperes evangeli-
zantur .
» Questo fatto del Vangelo ha per me un si-
gnificato eloquente . In molti , che la Congrega-
zione Salesiana non conoscono o la conoscono male,
è questo dubbio : - Ma è opera buona, è opera
secondo lo spirito del Signore? - E bisbigliano . . .
- Il ... istitutore dei Salesiani ha testè ri-
sposto coi fatti, ed io non farò che commentarli,
dimostrando come , quantunque a proporzioni al-
tissime, essi ritraggano tanto del racconto evan-
gelico ; e da ultimo farò un appello alla vostra
generosità .
» La prima parola di Gesù fu questa : Coeci vi-
dent . La cecità fisica è simbolo della cecità spi-
rituale. Or bene, quanti poveri fanciulli ciechi ai
nostri giorni! Col togliere che si è fatto in molti
luoghi l' insegnamento religioso dalle scuole per
allevare i fanciulli alla moderna, col laicizzare le
scuole, si è tolto il vedere dell'anima e della co-
scienza ; quindi abbiamo ragazzi che sanno di sto-
ria, di letteratura, d'aritmetica, e quanto alle no-
zioni elementari di Dio sono ignoranti, affatto ciechi .
Ed in quante fosse cadono questi piccoli ciechi
Oh benedetti i Salesiani ! Essi, senza privarli del-
l'istruzione scolastica , aprono gli occhi dei fan-
ciulli alla vista del Cielo, danno loro lo sguardo
delle anime pure e sante, e, con l'istruirli che
fanno nelle cose dell'eternità, preparano in quelle
tenere pianticelle il futuro sostegno della Religione
e della patria . Trovate qui da appuntare i Sale-
siani ? Oh benedetti apostoli! Possano diffondersi
in ogni angolo della terra e prosperare : la loro
Congregazione è una gran sorgente di bene : Coeci
vident
» Claudi ambulant . E anche gli storpi non man-
cano nell'età presente ! Tolto ai fanciulli l'inse-
gnamento religioso, si guastano in loro i princi-
pii stessi della moralità . Quindi massime e idee
sovversive . E potrebbe essere altrimenti, se dalle
scuole si è tolto l' adorabile Crocifisso? Ed ecco
venir fuori una morale nuova : - Ciò che è utile
è onesto, ciò che piace è lecito, - e poi una
lunga serie di idee travolte e causa di male nella
società . - Benedetti i Salesiani ! Essi raddriz-
zano questi storpi della mente coli aprir qua e
colà Case, ospizi e scuole, e nelle loro scuole i
fanciulli procedono senza zoppicare . Claudi am-
bulant . E potrà non parere opera di Dio la loro
Congregazione ?
» Leprosi mundantur . La peggior lebbra, di
cui va ricoperta la povera gioventù, è la disone-