struzione della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù
in Roma, che deve servire a Lui di monumento
imperituro . Le riportate iscrizioni quantunque belle
ed affettuose costano poco ; per altra parte sa-
ranno forse col tempo cancellate ; ma le pietre, i
mattoni, i marmi, che le nostre limosine procu-
rano al sacro edifizio , sfideranno i secoli, e ri-
marranno colà quale argomento della sincerità di
nostra divozione verso il Sacratissimo Cuor di
Gesù, e di amore verace al grande Pio IX .
IL GIORNO DELL'ASSUNTA
E IL 66° NATALIZIO DI DON BOSCO .
E pur sempre bella e consolantissima cosa per
figli il trovarsi a' fianchi del proprio padre ! Pur
caro e gradito l'umiliargli i sentimenti più vivi
e sinceri dell'anima, e pregargli dal Cielo in larga
copia le più elette grazie e benedizioni !
Come negli anni scorsi, così anche in questo, ab-
biamo avuto il piacere, la gioia di onorare, il me-
glio possibile, l'amatissimo nostro padre e bene-
fattore D . GIOVANNI Bosco, in occasione del 66 0
anniversario del giorno suo natalizio, che accade
appunto il dì dell'Assunzione di Maria Vergine al
Cielo .
Chi si fosse trovato in sull' ora vespertina di
quel giorno, in uno dei cortili del nostro Orato-
rio, parato bellamente a festa, avrebbe visto quel-
l'amatissimo Padre sedere in mezzo ad un gran
numero di giovani suoi figli, nonché di altre no-
bili ed egregie persone del clero e del laicato,
che intorno intorno gli facevano lietamente co-
rona ; avrebbe assistito ad un' umile bensì e fa-
migliar festicciuola, ma pur nella sua semplicità
e modestia carissima e solenne a segno, da riem-
pir l'anima de' più soavi e patetici affetti , delle
più dolci e deliziose memorie .
Nel giorno ed ora stessa ebbe luogo la solenne
distribuzione dei premi a tutti coloro, in fra ar-
tigiani e studenti , che , lungo il corso dell' anno
scolastico, maggiormente si segnalarono per virtù
e pietà, diligenza e profitto nello studio e nelle
arti che quivi si apprendono .
Si lessero parecchi forbiti ed affettuosi compo-
nimenti in poesia ed in prosa, per attestare al
Padre nostro amantissimo quella gratitudine, quella
stima, affetto e venerazione, da cui ci sentiamo
animati pel bene che fece a noi, e a tant'altra gio-
ventù ricoverata all'ombra de' suoi numerosi San-
tuarii e Collegi . Non mancò punto il solito poeta
d'occasione, il lepido ed ameno Carlo Gastini, il
quale, co' suoi versi alla piemontese, eccitò più volte
nel pubblico le risa più spontanee .
L' orchestra e il coro, diretti dagli egregi ma-
estri De-Vecchi e Dogliani eseguirono varii de' mi-
gliori pezzi musicali ; il che servì a rallegrare mag-
giormente la festa e ricreare gli intervenuti .
In sul finire, D . Bosco alzossi, e, volto intorno
lo sguardo, come in atto di santa compiacenza nel
vedersi dinanzi tanta gioventù, diresse al pubblico
alcune parole , che penetrarono in tutti i cuori .
Non potendole riprodurre dettagliatamente ci sfor-
zeremo a riferirne in succinto le parti più inte-
ressanti .
« Ogni qualvolta, così egli incominciò-, io mi
ritrovo in mezzo a voi , giovani dilettissimi, mi
sento profondamente commosso, meglio che padre
amoroso circondato da numerosa famiglia ; ed oggi
in modo particolare, in cui avete voluto, insieme
colle egregie persone che ci onorano di loro pre-
senza, darmi pubblica testimonianza di figliale
affezione e gratitudine . Io vi ringrazio tutti, e
prego Iddio che vi mantenga sempre vivi que' no-
bili e cristiani sentimenti, espressimi nelle vostre
prose e poesie .
» Se io godo di tutte le feste che noi facciamo,
figuratevi se io non debbo di questa grandemente
esultare, la quale, oltre al dirmi che io pure sono
tutt'ora vivo, mi ricorda eziandio che sono nato
nel giorno dell'Assunzione di Maria Vergine, mercé
il cui patrocinio ed aiuto si sono potute ottenere
e far cose, che il solo sperarle, umanamente par-
lando, sarebbe stata follia .
» Voi mi dite che Don Bosco ha fatto tante
belle opere, ma e non vedete che l'amor che mi
portate vi fa veder le cose affatto diverse da quelle
che realmente sono ? Non v'accorgete che tutto fu
compito e si compie per aiuto di Dio e per in-
tercessione di Maria Santissima? Se il Signore
non ci avesse dato braccio forte e condotto quasi
per mano, che cosa avremmo potuto fare noi? E le
generose offerte, e i grandi ed insperati soccorsi
di tanti benefattori, e benefattrici non li contate voi?
Al Cielo, dunque, anzitutto, ai Cooperatori i ren-
dimenti di grazie . Come vedete, Don Bosco non
fu che un cieco istrumento in mano di Dio, il
quale così dimostra che, quando Egli vuole, può
fare anche con mezzi meschinissimi le più grandi
cose che mai .
» Ed ora, passando ad altro, vi dirò che sem-
pre, ma massime in quest' anno, abbiamo avuto
di belle e grandi consolazioni, come pure, convien
dirlo, di molte spine e dolori . Ma, già si sa, non
v'ha rosa senza spine . Ebbene, che fare, figli ca-
rissimi ? Sì in quelle , sì in queste, tanto nelle
gioie che nelle pene , sia sempre fatta la vo-
lontà di Dio, il quale non ci abbandonerà mai,
nemmeno allora che terribilmente ci ruggirà in-
torno la più impetuosa tempesta . Coraggio , dun-
que, coraggio sempre ; non ci stanchiamo mai di
percorrere con alacrità la via della virtù, di far
del bene quando e come meglio possiamo , e Dio
sarà con noi . »
Qui Don Bosco narrò con somma compiacenza
di un giovane, il quale, allevato già nell'Oratorio
di S . Francesco di Sales parecchi anni sono, ed
uscitone poscia, s'ebbe tanta e tale perseveranza
nel bene che , in Nizza Monferrato sua patria,
giunse a fondare , in breve giro di tempo, una
Società di giovani Operai cattolici , la quale
oggidì è il modello di tutta quanta la città .
Tutti, disse D . Bosco, e gli stessi uomini,
così detti spregiudicati, non possono a meno di
ammirare tanta gioventù (dico tanta perché la
società conta già 200 e più membri) così salda
e franca da ogni rispetto umano , nel professare