collo stomaco rotto e sconcertato . Ma oggimai sono
completamente ristabilito .
Al mio arrivo fui accolto amorevolmente dai
nostri cari ed amati confratelli, D . Fagnano, Su-
periore della Missione, D . Luigi Chiara e da al-
tre benevole persone .
La popolazione é composta di cristiani e di pa-
gani . Fin dai primi giorni mi vi posi a lavorare,
incominciando il Mese di Maria colle pratiche di
pietà, come si costuma in Italia ; ma ben tosto
mi accorsi che mi trovava tra gente che non ha
fede, come sono molti indii, e tra cristiani, i quali,
fatte poche eccezioni, hanno una fede debole e
quasi spenta, specialmente gli uomini . Alla Messa
non assistevano che poche persone ; alla Confes-
sione e Comunione si accostavano appena alcune
donne, pochi fanciulli e giovanette . Da principio
una specie di scoraggiamento s'impadronì di me ;
ma esaminando le cose più attentamente mi av-
vidi che una siffatta indifferenza religiosa non
era effetto di durezza di cuore e raffinata malizia,
ma bensì di una ignoranza quasi assoluta dei mi-
steri di nostra santa Religione . Allora mi sono
messo a fare non già prediche morali, ma sem-
plici catechismi, riguardando gli adulti come se
fossero ancora fanciulletti della prima Comunione .
Alcuni cristiani di qui parlano degli indii con dis-
prezzo, li chiamano ignoranti e senza testa, ma,
a dir il vero, se li avvantaggiano nell' industria
e nella vita civile, in fatto di Religione vi é ben
poca differenza tra gli uni e gli altri . Gli indii
per lo meno conoscono in parte il loro deplora-
bile stato, mentre certi uomini inciviliti, creden-
dosi sapienti, si scusano dall'andare in chiesa, e
stimandosi illuminati camminano nelle tenebre .
Nella loro condotta costoro possono essere para-
gonati a colui, che secondo le parole dell'Apoca-
lisse diceva : Dives sum, et locupletatus et nul-
lius egeo : Io son ricco e dovizioso e non mi
manca mente ; ed invece meritava questo rimpro-
vero da Gesù Cristo : E non sai che tu sei me-
schino, e miserabile, e povero, e cieco : Et ne-
scis quia tu es miser, et miserabilis, et pauper
et coecus .
Un grande ostacolo si oppone alla istruzione e
conversione degli indii, che sono o impiegati, o
a servizio di certi padroni . Essi sono occupati
tutto il giorno , e se nella festa si concede loro
un poco . di libertà, questa si concede per un di-
vertimento, come una corsa a cavallo, un'allegria
all' albergo , un ballo e via dicendo . Se diciamo
loro che ce li mandino alla dottrina, ci rispon-
dono che hanno bisogno del loro servizio, e ci
negano questo favore ; padroni e signori che non
hanno Religione e punto non si curano che altri
l'apprenda ; padroni e signori che smaniano per
iscoprire nuove terre ed assoggettare gente al
loro dominio, e quando le hanno conquistate in-
vece di regalarle a Dio, le conservano per Sata-
nasso, e chiudono a questi infelici le porte del Cielo ;
non entrano essi e non permettono che vi entrino
quelli che ne avrebbero le migliori disposizioni ;
padroni e signori, a cui starebbero bene appli-
cate le parole già rivolte dal divin Salvatore agli
Scribi e Farisei : Guai a voi, o Scribi e Fari-
sei ipocriti, poichè chiudete il regno del Cielo
dinanzi agli uomini ; imperocchè non entrate
voi e non lasciate entrare chi sta per entrarvi .
Questa è la dura condizione nella quale attual-
mente qui si vive finchè Dio , mosso a pietà di
questa povera gente, non ce ne liberi . Perciò ab-
biamo bisogno di preghiere e di mezzi materiali
per venire in aiuto a tanti poveri indii, per libe-
rarli prima da certi padroni, a fine di poterli scio-
gliere dalla schiavitù del demonio .
Ora le parlerò della, mia prima Missione fra gli
indii del campo . Alla distanza di 5 leghe da
Viedma vi é un borgo, chiamato S . Javier, di
circa 800 persone, tra cui molti indii . Di questi
alcuni sono già battezzati ed altri no ; onde quando
il tempo me lo permette, monto il mio cavallo e
volo fra di loro, a fine d'istruirli e prepararli a
ricevere il santo Battesimo . Ne disposi già una
trentina , di cui 14 li battezzai il 24 ed il 25
dello scorso febbraio . Gli altri li battezzerò il più
presto possibile .
Difficilmente si comprende la fatica che occorre
per istruirli . In primo luogo non si possono riu-
nire tutt'insieme perché distanti gli uni dagli altri ;
poscia per l'età loro, poiché molti toccano i 70
e gli 80 anni , e anche per la mancanza .di un
decente vestito . Per conseguenza mi porto per lo
più in ciascuna famiglia ; e fatti i primi conve-
nevoli, mi seggo sopra di uno scagno, che natura
fece, li ordino a me d'intorno, e, poi facendomi
intendere alla meglio, li istruisco circa i princi-
pali misteri di nostra Religione, dove una mez-
z'ora e dove anche un'ora secondo le circostanze .
Quando son più famiglie, allora sopra l'erba fre-
sca del vicino prato fo sedere in due file i miei
bimbi e bimbe di 30, 50 ed anche 70 ed 80 anni,
gli uomini dinanzi e le donne di dietro, in modo
che i due sessi non si possano mirare in faccia, e
così li ammaestro fino a che non mi paiono stanchi .
In generale sono docili, ma hanno poca riten-
tiva per difetto di esercizio di memoria . Da prin-
cipio, di preghiera non insegno altro che a fare
il segno della santa Croce, a giungere le mani e
dire : Gesù mio, misericordia . Per imparare que-
sto a noi è molto facile ; ed essi invece lo ripe-
tono 50 ed anche 100 volte prima di saperlo a
mente ; e due giorni dopo la maggior parte di
essi non lo ricordano più . Da ciò ella può arguire
la difficoltà d'insegnare a siffatta gente . Ma la no-
stra Religione ci comanda di amarli come nostri
fratelli, come figli del Padre Celeste, come anime
redente dal Sangue di Gesù Cristo ; e perciò colla
carità paziente, benigna , e che tutto spera, si
dice , si ripete un giorno, due, dieci, venti fin-
chè basta, e finalmente si riesce a far loro im-
parare le cose necessarie . Se vedesse poi come
sono contenti dopo ; é una vera consolazione per
essi e per noi, che ci ricompensa di tutto .
A sei leghe al di là di questo borgo vi ha una
colonia di buoni Italiani . Il loro territorio é di-
stante da Viedma come da Torino ad Alessan-
dria . Qui pure vi sono alcuni indii, che nel tempo
della messe in qualità di giornalieri lavorano,
imparando a mangiare il pane a costo di loro fa-
tica ; e seguitando alla destra del Rio Negro sempre