le prime cure, gli si amministrarono i Sacramenti,
e a mezzogiorno egli non era più .
Di un altro fatto alquanto singolare, e fors'an-
che prodigioso , vogliamo pur far cenno, ed è il
seguente . In una casa , situata in via Cottolengo
non lungi dal pio Istituto del Rifugio , portavasi
a lavorare una buona, ma povera donna . Ella vi
rimaneva lungo il giorno, e nella sera, eccettuate
rarissime volte, ritornava a casa sua . Per como-
dità di lei il padrone lasciava a sua disposizione
un oscuro stanzino presso al solaio , dove quella
riponeva qualche oggetto di sua spettanza, e pren-
deva un po' di ristoro . Or bene , il giorno 8 di
settembre, festa della Natività di Maria Vergine,
un giovanetto dell' Oratorio , del quale dovremo
occuparci a suo tempo , si presenta in quel sito
e domanda al padrone : « Vi è forse qui alcuna
persona presa dal coléra ? - No, per grazia di
Dio, qui non ve n'è alcuno, rispose colui . - Ep-
pure qui ci deve essere qualche infermo che sta
male, riprese il giovanetto . - Scusa , buon ra-
gazzo , conchiuse il padrone, tu avrai presa una
casa per un'altra ; ma qui in fede mia siamo tutti
sani e fuori di letto . » Ad una negativa così re-
cisa il nostro fanciullo se ne esce di là un mo-
mento, dà uno sguardo all'intorno, e poi rientra
ed:«icalpron Mi faccia il favore di os-
servare attentamente , perché in questa casa vi
deve essere una malata . » A questa graziosa in-
sistenza quell' uomo accondiscese a fare una vi-
sita per la sua casa . Insieme col giovanetto passa
dall'una all'altra stanza, finché giunge eziandio in
quel nascosto bugigattolo . Colà appunto con sua
dolorosa sorpresa egli trova rannicchiata quella
povera donna, ridotta agli estremi di vita . Cre-
deva il padrone che la sera innanzi , secondo il
solito, ella si fosse recata a casa, ed invece sa-
litavi forse per un po' di riposo era stata colpita
dal coléra all'insaputa di tutti . Le si chiamò su-
bitamente il Sacerdote, il quale, confessata che
l'ebbe , ed amministratale l'Estrema Unzione, la
vide spirare nel bacio del Signore .
Noi passiamo qui sotto silenzio varii altri fatti
per toccare di uno, che ci riguarda molto da vi-
cino . In quel tempo i giovani del nostro Ospizio,
compresovi D . Bosco e sua madre, formavano già
una famiglia di quasi cento persone . Orbene, posti
in un sito, dove il coléra infierì così crudelmente,
che, a nostra destra, a sinistra e di fronte, ogni casa
ebbe a piangere i suoi morti, dopo circa quattro
mesi, passato il flagello, noi ci contammo, e di
tanti che eravamo non uno mancava . Il morbo ci
aveva serpeggiato attorno, erasi avanzato sin sulla
porta dell'Oratorio, era penetrato anzi nella stessa
camera di Don Bosco ; ma parve che una mano
invisibile gli additasse di retrocedere, ed egli ob-
bedì, rispettando la vita di tutti . Cosa poi, la quale
faceva stupire, era il vedere i giovani, che in quel
tempo eransi consacrati al servizio degli infermi .
Erano essi così sani, vegeti e prosperosi, che pa-
revano aver passati quei giorni, non già tra le
esalazioni mefitiche dei lazzaretti e delle case ap--
pestate, ma in campagna deliziosa e salubre , in
seno alle vacanze ed al riposo . Quindi tutti quelli,
che conoscevano la cosa, n'erano maravigliati, e
noi più di ogni altro ; ed era impossibile non i
scorgere in quel l'atto la pietosa mano di Dio, che
ci aveva visibilmente protetti .
Abbiamo accennato di sopra, che il morbo era
penetrato sin nella camera di D . Bosco ; dobbiamo
aggiungere che ancor lo assalì . Infatti, ci rac-
contò la madre sua Margherita , che una sera ,
dopo un giorno di grande strappazzo , egli , po-
stosi in letto, sentissi sorpreso da una grande de-
bolezza in tutta la vita ; poscia dal freddo e dal
granchio ai piedi e alle gambe ; insomma da tutti
i segni precursori del gran nemico . Che fare ? Te-
mendo forse di spaventarci, se domandava aiuto,
egli si prestò da se stesso il servizio solito a pre-
stare ai colerosi . Laonde , tenendo con ambe le
mani la coperta e le lenzuola, ei si diede a fre-
gare l' uno coll' altro e a dimenare i piedi e le
gambe con tanta forza nel letto , che , dopo un
quarto d'ora, stanco ed oppresso dalla fatica, tutto
il suo corpo era immerso in un sudore . In quello
stato D . Bosco si addormentò, svegliandosi al mat-
tino senza alcun male . Fu questo l'unico caso di
coléra, che avessimo tra noi .
Cessato che fu intieramente il malore in città
e nel suo territorio , D . Bosco volle che noi ne
rendessimo vive grazie al Signore, per avercene
così amorosamente difesi . A questo fine venne fis-
sato l'otto di dicembre, solennità dell'Immacolato
Concepimento di Maria Vergine, che in quel giorno
stesso l'immortale Pontefice Pio IX, nella Basilica
Vaticana, circondato da 200 tra Cardinali, Patriar-
chi, Arcivescovi e Vescovi, accorsi anche da lontane
parti del mondo, proclamava solennemente dogma di
fede . Nel mattino di quel dì memorando, i giovani
dell'Ospizio e molti dell'Oratorio festivo si accosta-
rono divotamente ai Santi Sacramenti della Con-
fessione e della Comunione ad onore di Maria
Immacolata , che aveva certamente pregato per
noi, e copertici col manto della sua bontà di Ma-
dre . Nella sera poi D . Bosco con apposito discorso
preparò gli animi nostri al rendimento di grazie .
Parlò in modo conveniente e a noi adattato del
caro mistero , definito in quel dì quale verità di
fede ; disse poscia della bontà e potenza di Ma-
ria a pro de' suoi divoti ; e infine passò a dire
come, scomparso ormai ogni pericolo del coléra,
noi fossimo in dovere di ringraziare il Cielo per
avercene preservati . D . Bosco paragonò il pas-
saggio del coléra nei nostri paesi al passaggio del-
l'Angelo sterminatore in Egitto ; e per farci me-
glio comprendere l'insigne benefizio, che ci aveva
fatto il Signore, egli ci descrisse varie scene do-
lorose, avvenute in più luoghi della Liguria, del
Piemonte, in Torino stessa, e in alcune case del
nostro vicinato . « Sì, così egli terminò, sì, miei
cari figli, ringraziamo Iddio, chè ne abbiamo ben
donde ; poiché, come voi vedete, Egli ci ha con-
servati in vita tra mille pericoli di morte . Ma,
affinché il nostro ringraziamento gli riesca più
gradito, uniamolo con una cordiale e sincera pro-
messa di consecrare a Lui solo il resto dei no-
stri giorni , amandolo con tutto il cuore , prati-
cando la Religione da buoni cristiani, osservando
i comandamenti di Dio e della Chiesa, fuggendo
insomma il peccato mortale , che è un morbo