efficace, che la Regina del Cielo, chiamata dalla
Santa Chiesa salute degli informi, Salus infir-
morum? Oppure il morbo micidiale sarà piut-
tosto un flagello nelle mani di Dio, sdegnato poi
peccati del mondo ? E allora noi abbiamo bisogno
di un' avvocata eloquente, di una madre pietosa,
la quale colla sua valida preghiera, colla soavità
del suo amore ne plachi lo sdegno, ne disarmi la
mano, e ci ottenga misericordia e perdono . E Ma-
ria è appunto questa avvocata, é appunto questa
madre : Advocata nostra ; Mater misericordiae ;
vita, dulcedo et spes nostra .
» Nell' anno 1835 questa istessa malattia fece
pure la sua visita a Torino, ma la Vergine San-
tissima ne la cacciò ben tosto . In memoria di que-
sta grazia la città di Torino innalzò la bella co-
lonna di granito, colla statua di marmo bianco
della B . Vergine in cima, che noi vediamo tut-
tora stilla piazzetta del Santuario della Consolata .
Chi sa che Maria non sia per difenderci nuova-
mente in quest'anno, allontanando da noi questo
rio malore, o almeno non lasciandolo infierire con
tanta forza tra noi?
» Oggi è festa della Madonna della Neve, e
domani comincia la novena della più bella solen-
nità, che la Chiesa celebri in onore di Maria San-
tissima ; solennità, che ci ricorda la sua placidis-
sima e santa morte ; solennità, che ci rammenta
il suo trionfo, la stia gloria, la sua potenza in
Cielo . Io raccomando che domani ognuno di voi
faccia una buona Confessione ed una santa Comu-
nione, affinché io possa offrirvi tutti insieme a
Maria, e pregarla a riguardarvi e proteggervi
coma figli suoi dilettissimi . Lo farete voi ? - Sì,
sì, fu risposto da tutti ad una voce .
Qui Don Bosco si fermò un istante, e poi, ri-
presa la parola, proseguì con un tono, che non
sapremmo spiegare . Disse adunque e conchiuse
« Se voi vi metterete tutti in grazia di Dio , e
non commetterete alcun peccato mortale, io vi as-
sicuro, che niuno di voi sarà tocco dal colora ;
ma se mai qualcuno rimanesse ostinato nemico di
Dio, o, quel che è peggio, osasse offenderlo gra-
vemente, da quel momento io non potrei più es-
sere garante nè per lui, né per qualunque altro
della Casa . » Così D . Bosco la sera del 5 agosto
del 1851 .
La penna é inetta ad esprimere l'effetto in noi
prodotto da queste parole memorande . Parte in
quella sera istessa, parte al domattino, tutti i gio-
vani dell'Ospizio, con parecchi altri dell'Oratorio
festivo, andarono a confessarsi e a fare la Comu-
nione ; e forse non mai in vita nostra abbiamo
compiuto queste pratiche di pietà con maggior
fervore di divozione . Da quel giorno in poi la con-
dotta religiosa e morale dei giovani dell'Ospizio
fu di una tale edificazione ed esemplarità , che
non si sarebbe potuto aspettare di più . Preghiera,
frequenza ai Sacramenti, lavoro, obbedienza, ca-
rità, timor di Dio erano portati al più alto grado
di perfezione . Soprattutto si aveva tanto timore
di commettere peccati, che appena uno avesse detta
una parola o fatta un'azione, la quale gli paresse
offesa di Dio ancorché leggiera , correva tosto a
confidarla a D . Bosco, e a domandargli opportuno
consiglio e conveniente penitenza . Specialmente
alla sera dopo le orazioni tutti lo circondavano,
per esporgli i proprii dubbii, o manifestargli le
piccole mancanze della giornata ; e talvolta il pa-
ziente Sacerdote stava in piedi un'ora ed anche
di più, per udire e l' uno e l'altro, assicurando,
confortando, consolando e mandandoci a dormire
tutti contenti e tranquilli . Era quello uno spet-
tacolo, che muoveva alle lagrime , e dava il più
chiaro indizio della nettezza di cuore , che cia-
scun giovane voleva conservare per Dio .
Anche i giovani, che frequentavano solamente
l'Oratorio festivo, presèro a menare una vita molto
virtuosa . Nei giorni del Signore si portavano puntual-
mente alle sacre funzioni, e si accostavano nume-
rosi ai Santi Sacramenti ; lungo la settimana poi
erano di esempio a quanti li vedevano e pratica-
vano .
Intanto i casi di colera facendosi in Torino e
nei sobborghi ogni dì più frequenti, furono creati
dei lazzaretti, per raccogliere i colerosi, che non
avessero mezzi di assistenza e di cura nella pro-
pria casa . Due di questi ospedali improvvisati
vennero stabiliti nel Borgo S . Donato, che allora
faceva ancor parte della parrocchia di Borgo Dora .
Ma se al Municipio torinese riusciva facile fon-
dare qua e colà dei lazzaretti, tornava poi diffi-
cilissimo il trovare delle persone, le quali anche
per paga volessero prestarsi a servire gli amma-
lati nei medesimi o nelle case private . Anche i
più coraggiosi temevano di contrarre il malore,
e rifiutavano di esporre a cimento la propria vita .
Allora fu che alla mente di D . Bosco balenò un
gran pensiero ; pensiero, che gli suggerì: una ge-
nerosa e nobile risoluzione .
Dopo essersi per parecchi giorni e parecchie
notti prestato qua e, colà all' assistenza dei cole-
rosi, insieme con alcuni Sacerdoti di Torino ad-
detti al nostro Oratorio ; dopo di aver veduto coi
proprii occhi il bisogno, in cui molti malati si
t rovavano, D . Bosco un giorno radunò i suoi gio-
vani e fece loro una tenera parlata . Egli ci de-
scrisse lo stato miserando, in citi versavano tanti
poveri colerosi, alcuni dei quali soccombevano per
mancanza del pronto e necessario soccorso . Ci
disse il bell'atto di carità, che si era il consa-
crarsi in loro sollievo ; che il divin Salvatore a-
veva assicurato nel santo Vangelo di riguardare
come fatto a se stesso il servizio prestato agli
infermi ; che in tutte le epidemie, e nelle stesse
pestilenza vi erano sempre stati dei Cristiani ge-
nerosi, i quali avevano sfidata la morte allato de-
gli appestati, per servirli ed aiutarli nel corpo e
nell' anima . Ci notificava come il Sindaco stesso
erasi raccomandato, per avere degli infermieri ed
assistenti ; che Don Bosco con varii altri già si
erano esibiti ; o conchiudeva esprimendo il desi-
derio, che alcuni di noi ci facessimo suoi compa-
gni in quell'opera di misericordia . Queste parole
di D . Busco non caddero invano . I giovani del-
l'Oratorio le raccolsero religiosamente, e si mo-
strarono degni figli di un tal padre . Quattordici
di essi gli si presentarono ben tosto, pronti a com-
piere i suoi desiderii , e gli diedero il proprio
nome, per essere consegnato in nota alla Commis-