Cooperatori Salesiani . Abbiamo ammirato anche
noi, come i nostri Confratelli che ci precedettero,
i bei fenomeni della fosforescenza marina, i pesci
volanti, detti rondini di mare , varii altri pesci,
tutte cose che non mi fermo a descrivere, per-
ché già descritte ottimamente nelle lettere dei
primi Missionarii Salesiani, stampate all'Orato-
rio, sotto il titolo : Da Torino alla Repubblica
Argentina, e poi perché so che una Suora ha
scritto una minuta relazione di tutto il viaggio,
che manderà alla sua Superiora in Nizza, e che
contenterà pienamente il carissimo Don Bonetti,
Direttore del Bollettino .
Al 21 abbiam passato l'Equatore, e benchè io
temessi con fondamento qualche scherzo da parte
di alcuni passeggieri in quest'occasione, nulla è
avvenuto e fummo lasciati tranquilli ; ma di que-
sto, come di cento altri favori e gentilezze, dob-
biamo, dopo Dio, esserne grati al sig . France-
sco Merlani Comandante dell'Umberto, e al signor
Angelo Queirolo Commissario di bordo , la cui
bontà, cortesia, zelo e fermezza in nostro favore
noi non abbiamo parole per commendare abba-
stanza .
Vorrei anzi pregarla a questo proposito che, se
il Bollettino Salesiano o qualche altro periodico
parla del nostro viaggio, vi fossero inseriti i ben
meritati elogi a tutta l' Ufficialità dell' Umberto,
ma specialmente a quei due signori .
Intanto l'Umberto , stupenda macchina di ben
115 metri di lunghezza da prua a poppa ed 11
di larghezza, velocemente solcava l' Oceano, fi-
lando le sue 15 miglia all'ora . Quasi ogni giorno
incontrava, o, meglio, raggiungeva bastimenti di-
retti essi pure all'America del Sud, ma tutti ben
presto se li lasciava indietro, e li perdevamo tosto
di vista .
Al 22 il cielo si fece scurissimo e rimase così
quasi tutto il giorno ; anzi verso le 4 p . a le-
vante si presentava una tromba di mare, e già si
apparecchiavano per romperla ì cannoni, quando
in breve si dissipò e si sciolse in pioggia .
Vuol sapere quanto abbiamo avuto di caldo il giorno
24 ? - 29 gradi ; eppure fu ancora uno dei giorni
meno soffocanti . In generale però il calore era
temperato da un venticello, che stando in coperta
ci refrigerava un poco ; ma la sala da pranzo e
le cabine parevano stufe e forni .
Circa le 9 a . del 1° di marzo l'acqua cominciò
a cambiar colore e a diventar giallognola e ter-
rosa, segno che ne pigliavano possesso le onde del
Rio della Plata, e che noi entravamo nella fonda,
che così chiamasi il basso fondo vicino alle coste
americane presso Montevideo .
Difatto, poco dopo abbiamo cominciato a veder
terra, cosa che ci rallegrò tutti moltissimo e ci
trasse sul cassero, benché la nave fortemente rul-
l asse . Il mare in lotta colle acque della Plata si
fece di cattivo umore, e mandò in cabina tutta
quella gente, perché per qualche ora gli saltò il
ticchio di giuocare un po' alla palla coll'Umberto ;
ma non fu gran cosa . Verso sera si rispianò e
si rifece buonissimo ; il forte pampero fu surro-
gato da una dolce brezza di terra ; il cielo si fe'
sereno, le montagnole americane si distinguevano
assai bene ; eravamo insomma nella quiete dopo
la tempesta .
Alle 10 p . finalmente del primo giorno del Mese
di San Giuseppe l'Umberto I gettava l' àncora
nella rada di Montevideo, ed essendo l'ultima sera
di carnevale salutò i vicini bastimenti e la città,
mentre dalle piazze della medesima si alzavano
in aria razzi e fuochi artificiali per salutare, che
cosa ? Probabilmente la vicina Quaresima .
Andammo esultanti a riposo ; e all' indomani
dopo celebrata la s . Messa di ringraziamento ebbi
la consolazione di stringere la mano a D . Mazza-
rello, che venne a prenderci a bordo . Salutammo
e ringraziammo caldamente il signor Comandante,
il Commissario e gli Ufficiali, e sbarcammo noi
e i nostri bauli a Montevideo, dove ci recammo
subito al nostro Collegio di S . Vincenzo, rice-
vendovi da altri Confratelli le più festose e liete
accoglienze . La sera di quel giorno un Catechista
con due Suore proseguì sull'Umberto per Buenos
Ayres, e noi incontrati dal sig . D . Lasagna Di-
rettore del' Collegio Pio di Villa Colon vi siamo
partiti con lui per ferrovia . Quello era il giorno
del ritorno dei giovani dalle vacanze, ed essi coi
loro Superiori ci aspettavano sulla porta del Col-
legio . Ricevuti e scambiati saluti, evviva e strette
di mano, siam subito entrati nella bellissima chiesa
del Collegio, dove si cantò un solenne Te Deum,
e s' impartì la Benedizione col SS . Sacramento .
Taglio corto, perchè omai la lettera è lunga ;
ma qui avrei cento cose da dire sugli affetti che
ci si destarono in cuore in quella chiesa, dinanzi
a Gesù Sacramentato, in mezzo ai nostri Confra-
telli d'America . E forse debolezza il piangere in
simili occasioni? Io credo di no ; ma quand' an-
che lo fosse, pazienza ! io ho pianto di cuore .
Non mi fermo a descriverle il Collegio, che o-
ramai sa già com' è ; Le dirò piuttosto che ab-
biamo trovato il sig . Direttore e i Confratelli af-
faticati e lassi pel grande lavoro, ma, come Dio
piacque, in buona salute ; e c'é da ringraziarne ben
di cuore il Signore, perchè i lavori che han fatto
sono incredibili, e adesso che li ho, si può dire,
veduti solo in parte, io fui rapito d'ammirazione .
Oh ! il Signore li ricompensi, e conceda a noi la
grazia di poterli presto e bene aiutare ! Noi siamo
tutti in buona salute, e qui non ci manca nulla,
eccettuato D . Bosco .
Coll'aiuto di Dio e delle sue preghiere, ama-
tissimo Padre, andrò innanzi con tranquillità . Sarà
mio motto il Niente ti turbi di santa Teresa e
di Don Bosco, e mia guida l'ubbidienza : se sarò
buono a poco, cercherò di far almeno bene quel
poco, e Maria SS . Ausiliatrice , che mi ha già
ottenute tante grazie, continuerà, spero, a pro-
teggere ed aiutare il suo povero figliuol prodigo .
Il sig . Direttore D . Lasagna ebbe la bontà di
condurmi seco a Montevideo a visitare parecchie
famiglie di benefattori, S . E . il Ministro Ita-
liano che sta per partire , Mons . Vescovo Gia-
cinto Vera ed il Nunzio Apostolico Mons . Matera,
santa persona, la cui modestia, umiltà, affabilità
mi rimarranno sempre impresse nel cuore .
Ho consegnato tutte le lettere affidatemi da Lei,
carissimo Padre, e dai Superiori e Confratelli di