le 2 pomeridiane . Il viaggio fu ameno quanto si
può dire . Per via non potendo prender sonno, in-
gannavamo il tempo raccontando storie e facendo
castelli in aria a spese di Randazzo e del nostro
Collegio . Giunti a Roma ci recammo dai Fratelli
delle Scuole Cristiane, i quali con loro dispiacere
non potendoci ospitare , per avere il locale tutto
occupato da giovani convittori, ci fecero accom-
pagnare all' albergo dei Trc Re, il cui proprie-
tario aveva un figlio Fratello delle Scuole Cri-
stiano . Pranzato, visitammo S . Pietro e qualche
altra Chiesa, e ci ritirammo alle otto per riposare .
Il mattino seguente partimmo per Napoli, e con
unanime consenso prendemmo le III classi con un
risparmio di 96 lire, tenendo che in quella città
non accadesse a noi come a D . Sala e compagni,
i quali, atteso il cattivo tempo, vi si dovettero
trattenere due giorni ; cosa che avrebbe messo a
soqquadro le nostre finanze .
A Napoli prendemmo alloggio all' albergo del
Globo, dove per l'onestà delle persone e per le
molte pitture di Madonne e Santi, che adornano
le pareti, ci trovammo assai bene . Vi ci tratte-
nemmo 24 ore, cioé fino alla partenza del bat-
tello . Visitammo la città, che ci parve, ed é ve-
ramente bellissima ; le strade zeppe di gente gaia
e rumorosa, ma molto rispettosa verso i sacer-
doti . Celebrai la s . Messa in una chiesa, di cui
non ricordo il nome . Non avendo portato meco il
Celebret fecero da prima difficoltà a lasciarmi ce-
lebrare ; ma quando udirono che io era un prete
di Don Bosco non solo mi permisero dir la Messa,
ma trassero fuori bellissime paramenta, prodi-
gandomi ogni sorta di gentilezze .
Alla sera verso le 4 stanchi dal girare, e bra-
mosi di fare viaggio per alare, salimmo sul bat-
tello M arco Polo e salpammo per Messina . Fin
qui tutto era andato ottimamente e si era sempre
scherzato e riso ; ma ora incominciano le dolenti
note . Il mare era piuttosto agitato, e quantunque
usassimo tutte le precauzioni suggeriteci, e ci a-
stenessimo quasi totalmente dal cibo, nondimeno
appena trascorsa un'ora dal nostro imbarco fummo
tutti sorpresi da un malessere insopportabile, che
non valse punto il dissimulare . Si tcntò ancora
di ridere e scherzare un poco, ma in fine fu me-
stieri piegare la cervice . Tutti , ad eccezione di
Don Trione, pagammo il gravoso tributo . Nondi-
meno in confronto di altri passeggieri, le cui im-
precazioni e sospiri ci ferivano le orecchie, noi
sembravamo eroi . Finalmente verso le 10 del mat-
tino (giovedì) entrammo nel porto di Messina ,
e dondolando per la fiacchezza e sfinimento, ci
avviammo al Seminario . Fummo introdotti dal-
l'Arcivescovo, la persona più amabile che io ab-
bia conosciuto . Egli ci preparò una tazza di caffé
e volle servirci di propria mano . Ci trattenne
una buona ora discorrendo con trasporto di Don
Bosco e dei Salesiani, ai quali intendo affidare la
direzione del suo Seminario . Intanto ci fcee al-
lestire un lauto pranzo , e- diè ordine al Rettore
di far portare, da non so dove, dieci letti . Dopo
pranzo visitammo qualche monumento, e ci resti-
tuimmo al Seminario per riposare alquanto . Ma
io dovetti rinunziarvi e mettermi in contegno per
ricevere visite di preti e secolari, tutti bramosi
di fare la nostra conoscenza e sapere le cose no-
stre . Fra gli altri vi fu un avvocato, certo Ro-
sario Picciotto, consigliere municipale , membro
della Giunta, uomo dottissimo e fervente Catto-
lico, che ebbe la costanza di farmi parlare per
due ore di lettere, scienze ed arti ecc . sicché do-
vetti sostenere un esame pii r serio, che non quelli
subiti all' Università di Torino . Infine mi diede
il suo biglietto di visita, e ci offerse i suoi ser-
vigi in tutto quello che ci potesse occorrere . Verso
le 7 ritornammo dall'Arcivescovo, e ci licenziammo
edificati di tanta bontà di sì eccellente Prelato,
(, he si fece piccolo coi piccoli e ci trattò quale un
padre i suoi figli . Ci disse che vuole essere con-
siderato quale un Salesiano ; e lo é -già di fatto,
che anzi nella bontà e dolcezza egli pare un san
Francesco di Sales . Nella sua Diocesi egli è ado-
rato, e non v' é ceto di persone che non ne parli
in bene .
Il giorno dopo, celebrata la Messa, partimmo
da Messina non senza aver dovuto questionare
coll' impiegato doganale , che ci fece pagare 4
lire di dazio su dieci pagliericci portati con noi
da Torino . Arrivati a Piedimonte, trovammo due
vetture che ci trasportarono attraverso un paese
ridente e fertilissimo , fino alla lava tuttora fu-
mante . Traversato questo tratto a piedi, non senza
pericolo di bruciar le scarpe, risalimmo in altre
vetture, e finalmente giungemmo a Randazzo, im-
piegando da Piedimonte 5 ore .
Qui fummo accolti dall'Arciprete e altri Cano-
nici, che ci accompagnarono al Collegio in mezzo
a molta gente, che ci guardava con meraviglia e
rispetto . Ricevemmo anche la visita del Sindaco
e di altre persone , di cui non so il nome . Ma
tutta buonissima gente, piena di gentilezze e ri-
guardi verso di noi . Io che ebbi occasione di di-
morare nelle Romagne ed anche in certi paesi del
nostro Piemonte, e partecipava del comune pre-
giudizio che la Sicilia fosse alquanto indietro nella
civilizzazionc, rimasi veramente meravigliato nel
trovare tanta educazione e tanta cortesia, e mi
sono ricreduto . lo non temo di esagerare affermando
che in fatto d' educazione Randazzo può dare le-
zione a tanti altri paesi del continente . La reli-
gione é rispettata e praticata indistintamente da
tutte le classi di persone . Insomma io trovo tutto
bello per ora ; bello il cielo , ameno il paese ,
grandioso il Collegio, e ottima la popolazione .
Il numero dei convittori accettati é oramai di
60 . Se avessimo fin di quest'anno le cinque classi
ginnasiali le domande avrebbero oltrepassato il
100 . L'ingresso é fissato ai 15 novembre, l'inau-
gurazione ai primi dicembre . Avremo il Vescovo
di Acireale ed altri personaggi forestieri . Sarà
una gran festa . Gliene darò contezza a suo tempo .
Noi siamo tutti pieni di buona volontà, e, se
occorre, coll' aiuto di Dio, faremo miracoli ; ma
abbiamo bisogno che l'Oratorio non ci dimentichi,
e che Ella, signor D . Bosco, ci raccomandi a Ma-
ria Ausiliatrice che ci raccolga sotto il suo manto,
ed al nostro Patrono s . Francesco, che ci ottenga
parte di quella dolcezza e zelo per le anime, con
cui Egli operò tanti prodigi a maggior gloria di