pervertimento nella proprie famiglie, appestando
coll'alito loro quell'aura di fede e di pietà, che
ancor vi spirava .
Per allontanare questo doppio malanno vennero
da buoni institutori divisate e promosse, soprattutto
in questi ultimi tempi, le così dette colonie agri-
cole, tra cui, per tacere di molte altre, sono in
Italia assai rinomate quella di Vigna Pia in Roma,
e l'altra del Cavaliere D . Giovanni Cocchis in
Rivoli presso Torino .
Lo scopo delle colonie agricole ben regolate, si
è di raccogliere poveri giovinetti, e in tenimenti
e possessioni annesse esercitarli nell'arte di colti-
vare la terra per farne contadini intelligenti .
Ivi pertanto più colla pratica che colla teoria
s'instruiscono circa la natura dei terreni, intorno
al modo più conveniente di concimarli, lavorarli,
ararli, e farvi le acconce seminagioni ; ivi si am-
maestrano a falciare il fieno e le biade, a piantare
le viti, propagginarle, potarle, fare i vini ; ivi
loro si fanno apprendere le varie maniere di inne-
stare gli alberi da frutta, sfrondar le piante, tagliare
le legna, e tante altre cognizioni loro si comunicano
da formarli agricoltori capaci di ricavare dalla terra,
e costringerla, per così dire, a porgere all'uomo il
maggiore e il migliore frutto che si può . Nel tempo
stesso in ore determinate del giorno o della sera
s'impartisce loro una istruzione letteraria conforme
al loro bisogno e condizione, e specialmente una
religiosa e morale educazione, che li renda buoni
cristiani e probi cittadini, utili alla religione, alla
famiglia ed alla patria .
In un tenimento detto la Navarra, nel comune
di La Crau, nel cantone di Hières, dipartimento
del Varo, e diocesi di Frejus e Toulon, la Con-
gregazione Salesiana il 5 luglio dell'anno corrente,
mercé la divina Provvidenza, e la generosità di
un ricco francese, aprì la sua prima casa agricola
a pro di giovanetti orfani, poveri od abbandonati .
Essa porta il nome di Orfanotrofio o Patronato di S .
Giuseppe . Il fabbricato con cascina annessa può
contenere un centinaio di persone . Già se ne hanno
una trentina, e le domande abbondano ogni giorno .
Ivi i Salesiani, coll'aiuto d'intelligenti agricoltori,
mentre attendono allo scopo di allevare savii con-
tadini e buoni cristiani, non dimenticano di spiare
le inclinazioni, e le doti dei fanciulli alle loro cure
commessi, e se ne scorgono taluni di bella indole
e propensi allo stato ecclesiastico, non lascieranno
di coltivarli premurosamente, col far loro percor-
rere la via degli studii opportuni, e così resi sa-
cerdoti, regalarli alla Chiesa di Francia, che di
sacri Ministri cotanto abbisogna . Per questa parte
davvero il cuor nostro si dilata alla più dolce
speranza di poter fare del bene assai, conoscendo
per esperienza quanto sia buono e generoso il Si-
gnore, il quale oggi come sempre si compiace
di togliere dalla polvere il figlio del povero per
collocarlo tra i principi del suo popolo, col met-
!ergli in capo la regale corona del Sacerdozio :
Suscitans a terra inopem . . . . ut collocet eum cum
principibus populi sui (1) .
Raccomandiamo pertanto questa novella casa alle
preghiere di tutti i nostri confratelli e conso-
(1) Salm . li, 2 .
relle, e alla carità e benevolenza dei Coopera-
tori e Cooperatrici, che numerosi già contiamo
in varie città della Francia .
UN CONTE
Sacerdote Salesiano .
Nel N . 2 :50 della benemerita Unità Cattolica,
il giorno 26 Ottobre del 1877, si leggevano que-
ste parole
« A maggior gloria di Dio e ad edificazione dei
Cattolici, ci sembra giunto il momento opportuno
di annunziare un prezioso acquisto che ha fatto
il nostro clero nella persona del conte Carlo Cays
di Giletta e di Casellette . Il quale ha rinunziato
al mondo, e ceduto il suo patrimonio al proprio
figlio, entrò nella Congregazione dei Salesiani di
D . Bosco, e vestì, non è molto, l'abito di Chie-
rico . Ora sta compiendo i suoi studii teologici, e
siccome egli era già uomo di vasta scienza e di
perspicace ingegno, così fa progressi maravigliosi,
e non andrà molto che sarà ammesso agli Ordini
Sacri » (1) .
Or bene, il 22 del passato Settembre era giorno
di festa pei figli dell'Oratorio di S . Francesco
di Sales ; perchà con grande giubilo del loro cuo-
re essi vedevano cinto la fronte della splendida
corona del Sacerdozio salire l'altare, e immolare
per la prima volta la Divina Vittima di pro-
piziazione e di pace questo illustre patrizio, stato
già loro esempio e maestro di specchiata virtù,
anzi padre affettuoso . Oh ! davvero quali dolci
rimembranze non si affollarono mai alla mente
soprattutto dei più attempati di loro, Sacerdoti,
Maestri e Capi d'arte, in quel dì avventurato!
Essi ricordavano tuttora l'assiduità con cui nei
giorni festivi il nobile Signore veniva nella loro
chiesuola ad istruirli nel Catechismo giovanetti
ancora ; lo zelo che spiegava pel bene delle loro
anime, le sue affettuose esortazioni, i suoi paterni
consigli ; rammentavano la piacevolezza colla quale
li rallegrava nella ricreazione ; i regalucci onde
premiava la condotta dei migliori ; la pazienza,
la bontà che mostrava eziandio coi più scappa-
telli, nel desiderio di ridurli più facilmente al
dovere . Colla mente adunque ripiena di queste
care memorie è facile il persuaderci dell'immensa
gioia, onde ridondava il loro cuore nel mirare
quell'illustre personaggio così ben rimeritato colla
(1) Vedi nel foglio citato l'articolo : Un deputato Chie-
rico Salesiano, ossia il conte Carlo Cays di Giletta . -
Questo illustre patrizio, che alla nobiltà del sangue con-
giunge lo splendore della virtù, conta 64 anni . Rimasto
vedovo ancora in giovane età consacrò tutto se stesso ad
opere di beneficenza, e fu per lungo tempo presidente
delle Conferenze della società di S . Vincenzo de' Paoli
in Torino. Nel 1857 veniva eletto deputato al Parlamento
Subalpino dal Collegio di Condove . Egli votò sempre
e parlò in difesa del diritto e della giustizia . Non volle
più essere deputato quando stimò di non poter più eser-
citare il suo uffizio di legislatore . Allora lontano dalla
vita pubblica il nobile Conte continuò nell'esercizio delle
più belle virtù, colle quali meritossi da Dio la grazia
della vocazione al Sacerdozio, che è il premio più splen-
dido che ei potesse desiderare in questa vita .