Questa avidità , e , direi quasi, smania di let-
tura, se può riuscire utile, può farsi eziandio dan-
nosa e fatale , per la colluvie di libri e stampe
di ogni forma e colore, piene a ribocco di osce-
nità e pestifere dottrine . Talora per dabbenaggine,
sovente per inganno od ignoranza, stampe siffatte
si ricevono in casa, si leggono e rileggono, suc-
chiandone il più micidiale veleno ; e spesso l'in-
ganno non viene a scoprirsi, se non quando gli a-
nimi di una intiera famiglia ne sono già mortal-
mente imbevuti .
E quindi cosa del più alto rilievo il diffondere
libri buoni nelle famiglie, onde chiuderne l'adito
ai cattivi ; ed ogni Cooperatore adoperandovisi può
impedire del gran male , e promuovere un bene
immenso .
A persuaderci di questa verità basta l'osservare
anche per poco quali siano in pratica i frutti della
lettura, e si troverà che sono frutti di morte, se
il libro è cattivo ; frutti di vita, se il libro è buono .
Ciò che si dice del libro dicasi di ogni stampa ,
foglietto, giornale e simili .
Ed anzi tutto , qual è , e che cosa è un libro
cattivo ?
Libro cattivo si è quello che contiene pro-
posizioni, sentimenti, fatti, racconti , dottrine con-
trarie agli insegnamenti della Chiesa ; libro cat-
tivo è quello pur anche , che per qualsivoglia
guisa eccita ad atti ripugnanti alla naturale one-
stà . Il primo si chiama propriamente libro irreli-
gioso ed empio ; il secondo, immorale . Bene spesso
1' empietà e 1' immoralità si uniscono insieme da
formare un impasto così ributtante, che mette ri-
brezzo ad ogni anima gentile . Nè, affinchè si dica
e sia cattivo un libro , è d' uopo che sia affatto
ripieno di empietà e di brutture, ma basta che ne
contenga anche poche . Una bibita perchè sia mor-
tale non è mestieri che sia tutta veleno ; ma è
sufficiente che ne contenga solo poche gocce, fos-
sero pur mescolate in liquore prelibato ; la prima
darebbe una morte più pronta ; la seconda una
morte più lenta, ma morte pur sempre . Così è di
un libro, foglio, giornale e via dicendo .
Ciò posto, che cosa è un libro cattivo ? Che cosa
è un libro scritto da una penna intinta nell' em-
pietà, o nel fango della corruzione ? Quali danni
ne derivano dalla sua lettura?
Libro siffatto è per la mente , pel cuore , per
l'anima, quello che è pel corpo un cibo malsano,
che invece di fortificarti, ti indebolisce, e ti tronca
il filo della vita ; è un' aria pestifera , il cui re-
spiro ti ammorba ; è una punta di freccia o di
pugnale , la cui ferita più non si rimargina ; è
una tazza di esiziale veleno, dolce al gusto , ma
che entrato nelle viscere vi mena la morte ; è
un traditore , che con melate parole ti si finge
amico, ma di soppiatto ti rapisce le gioie più
care ed ogni ben di Dio . Nè può essere altri-
menti .
Generalmente 1' uomo pensa e giudica come
legge ; e vuole ed opera come pensa e giudica .
Dalla lettura si origina il pensiero della mente ,
dal pensiero 1' affetto della volontà, e dall'affetto
l'azione . Quindi il noto adagio : « Niente è vo-
luto che non sia prima conosciuto : nihil volitum,
quin praecognitum . » La volontà difatto ama ed
abbraccia quello che la mente le presenta come
vero e come buono ; ed odia e rifugge ciò che la
medesima le offre come falso e cattivo . Il pensiero
è il seme dell'opera ; or qual è il seme, tale ne
sarà naturalmente il frutto .
Laonde fa di leggere libri e giornali cattivi ;
libri e giornali che travisano i fatti e le cose della
Religione ; libri e giornali che combattono le ve-
rità insegnate dalla Chiesa ; fa di leggere libri e
giornali, in cui lo scrittore con belle descrizioni,
con uno stile adorno e fiorito, con sofismi e ca-
villi, che paiono ragioni, ti mostri bianco il nero,
vero il falso , bene il male , vizio la virtù , o
viceversa ; ed ecco tosto la mente tua a conce-
pire idee storte , formare giudizi falsi intorno
alle cose ; ecco la tua niente presentare alla vo-
lontà le cose sotto un aspetto alterato, diverso da
quello che hanno in se stesse, quindi le amabili,
degne di odio, e le odiabili, degne di stima e di
amore ; ed ecco le tue azioni a corrispondere a
siffatti giudizi . E come no ?
Non sono che pochi mesi dacchè libri e gior-
nali irreligiosi ed empi d'Italia spacciarono ai
quattro venti che un sacerdote aveva messo bar-
baramente in croce un fanciullo ; mentre stampe
di simil genere divulgavano in Francia che una
monaca aveva per castigo fatto sedere sopra una
stufa rovente una povera scolara . Siffatti racconti,
come 'era naturale , eccitarono lo sdegno in ogni
lettore . Quindi grida di disapprovazione contro i
preti e le monache ; quindi un tempestare che
venissero sbanditi dalle scuole , siccome indegni
di trattare colla gioventù, e per poco non si do-
mandò che fossero bruciati vivi . Or bene, quando
la gente ebbe bevute conio vere siffatte notizie ;
quando si ebbero concepite le più funeste idee,
e fatti i più sinistri giudizi contro i religiosi,
ecco che si venne a scoprire che quei due rac-
conti erano prette menzogne , erano invenzioni
dei tristi . Scoperta la frode , le stampe cattive ,
che avevano spacciati quei fatti siccome verità ,
avrebbero dovuto smentirli onde rettificare le idee
dei loro lettori ; ma la maggior parte di esse ser-
barono un alto silenzio, mettendo così in pratica
il consiglio dato dal corifeo degli empi, Voltaire
Mentite, mentite, qualche cosa vi rimarrà sempre .
Il mentire , l ' ingannare è lo scopo delle cattive
stampe dei giorni nostri .
Or poniamo che un poverino s'imbatta in un
libro, in un giornale di questa natura, che ne se-
guirà ? Quale il seme, tale il frutto ; e pensieri,
idee, giudizi stravolti, faranno germogliare affetti
ed opere corrispondenti . Dopo aver percorse le
pagine di un libro malvagio, 1' ingannato lettore
prende a pensare e a giudicare come ha letto, e
ad operare come ha pensato e giudicato . Quindi
ei comincia a tenere per falso quello che la
Chiesa gli dà per vero ; ad avere in sospetto i
ministri di Lei e i loro insegnamenti ; quindi a
non riflettere più nè a Dio, nè all' anima, nè al
paradiso, né all'inferno ; poscia a prendere in ug-
gia e a tralasciare le pratiche di religione ; in se-
guito a deriderle , a disprezzarle , a metterle in
canzone pur anche . In siffatto modo egli si toglie