1° AGOSTO 1934 - XII - N. 8 ANNO LVIII
Sommario: Dopo la Canonizzazione dl Don Bosco. - Crociata Missionaria. - In famiglia. - Dalle nostre Missioni. Siam - Cina - Giappone. - Echi delle feste a D. Bosco Santo. - Culto e Grazie di M. A. - Per intercessione di San Giovanni Bosco. - Necrologio.
PERIODICO MENSILE PER I COOPERATORI DELLE OPERE E MISSIONI DI DON BOSCO
Le Feste passano: tutte, anche le più care, anche quelle che, nell'anno della Canonizzazione, tutto il mondo va tributando a Don Bosco Santo. Ma se passano le feste, non deve passare il Santo, ad onta del proverbio. La Chiesa infatti l'ha innalzato sugli altari, perchè sugli altari Egli resti, ispiratore, modello e tutore della nostra vita. La parola d'ordine trasmessa ai Cooperatori nei vari Convegni di quest'anno fu una sola per tutti: propagare il culto, e vivere e diffondere lo spirito di S. Giovanni Bosco. « Avvolgerci nella luce che s'irradia dalla santità del nostro Fondatore e Padre - ha ammonito il Rettor Maggiore, sig. D. Ricaldone - sarebbe cosa men che vana, se trascurassimo di ammantarci delle virtù che furono sue. Colla pratica costante delle virtù più eroiche Egli operò tanto bene in seno alla Chiesa ed a vantaggio della società; solamente colla imitazione delle sue virtù noi saremo oggi i continuatori del suo apostolato e riusciremo a trasmettere il genuino suo spirito anche a coloro che domani raccoglieranno la nostra eredità ». Il monito del Rettor Maggiore sproni quindi i Cooperatori, mentre si adoperano con tanto slancio per propagarne la divozione, ad informarsi profondamente al suo spirito che è: spirito di pietà, semplice, spontanea, cordiale, eucaristica; spirito di filiale attaccamento alla santa Chiesa ed al Vicario di Cristo; spirito di apostolato industrioso e generoso per la salvezza delle anime.
Le feste celebrate ad onore di Don Bosco Santo sono riuscite ovunque una vera missione, a carattere eminentemente eucaristico. Segno ch'egli ha toccato profondamente i cuori e suscitato quel gran bene per le anime che il S. Padre già si riprometteva quando fissava per la data della Canonizzazione il gran giorno di Pasqua. Quante Pasque ha, fatto fare Don Bosco Santo e quanta gioia di Pasqua ha diffuso nei cuori!
Abbiamo visto Vescovi e Parroci piangere di consolazione di fronte al successo spirituale delle feste di Don Bosco Santo. Fu il gran trionfo dell'Apostolo della Redenzione.
Perpetuare e diffondere sempre più i frutti soprannaturali della sua canonizzazione: ecco il compito dei nostri Cooperatori. I quali lo assolveranno tanto più efficacemente, quanto meglio sapranno formarsi allo spirito del santo Fondatore.
Maria SS. Ausiliatrice, che ha formato Don Bosco all'apostolato ed alla santità, li assista e li aiuti ad imitarne le virtù caratteristiche ed il fervore nell'apostolato.
BORSE COMPLETE
Borsa NUESTRA SEÑORA MARIA DE LA ESPERANZA, fondata da Maria T. Oredain vda. de Banda di Guadalajara (Messico).
Borsa SACRA FAMIGLIA (5a), fondata da una pia cooperatrice che desidera rimanere sconosciuta.
Borsa SAN GAETANO DA THIENE, offerta da Genova-Sampierdarena al Rettor Maggiore dei Salesiani.
Borsa REGINA PACIS, fondata da Dutto Giovanni fu Bartolomeo di Peveragno (Frazione S. Lorenzo).
Borsa SANTA GIUSTINA fondata dalle defunta e benemerita cooperatrice Cardolle Giustina Allemani di Rivoli.
Borsa DON ACERBI, a cura dell'oratorio festivo salesiano di Milano.
Borsa MOSCATO, a cura di Paolina Moscato. - Somma prec.: L. 12.000 - A compimento L. 8000. - Totale L. 20.000.
Borsa DON BOSCO E MARIA AUSILIATRICE, (3a) a cura di Francesco Pulejo di Messina.
Borsa MARIA AUSILIATRICE (265), a cura di P. V. C. di Tortorici (Messina) : Somma prec.: 15.000 - Nuovo versamento, 5000 - Tot.: L. 20.000
BORSE DA COMPLETARE
Borsa ALBARELLO DON DOMENICO - Somma prec.: 1418 - N. N.,76 - Tot. L. 1494.
Borsa ALBERA DON PAOLO (3a) - Somma prec.: 2695 - Guido e Teresa Olivero, 100 - Tot. L. 2705.
Borsa ALBERT MONS. FEDERICO - Somma prec.: 11.350 - Umberto Macellaro e famiglia, Balangero, 3000 - Tot. L. 14.350.
Borsa ANNO SANTO, a cura di S. E. Mons. Ernesto Coppo - Somma rec.: 4500 - Abramo Giovanni, 10 - Zancanaro G. B., 10 - Ambrogio Lorenzina, 153 - Don Cima di Cellamonte, 5o - Carello Giuseppina, 70 - Raccolte nella città di Grosseto, 250 - Raccolte nel Duomo di Saluzzo, 238 - Offerte varie, 7119 - Tot. L. 12.380.
Borsa ANIME DEL PURGATORIO (3a)-Somma prec.: 1187 - Zoccola Guido, 10 -- C. S., 100 - Sorelle Dazio, 20 - M. Chiora, io - Maria Frizzarin, io - Mammini Guglielmo, 5 - Bonaria Arras, 5 - Sorelle Moriggia, 10 - F. N. di Roma, 1000 - Coniugi Belingheri, io - Fiori Ienu, 10 - Margherita Ramondetti, 100 - Sorelle Di Francesco, io - Rizzo Maria, 25 - Coniugi Ternavasio, io - Abbate Teresa, io - N. N. 1 - Riccardi Aida, 5 - Scotto Stefano, 5o - Gaia Eleonora, 5 - Martino Eugenia e Serafino, 25 - Prato, 25 - Foresto Giuseppina, io - Savio Maria, 5 - Tot. L. 2678.
Borsa ANTOLINI FRANCO E BRUNO - Somma prec.: 10.000 - Bonati O. Borgo Val di Taro, 2000 - Tot. L. 12.000.
Borsa BELTRAMT DON ANDREA (4a) - Somma prec.: 2645 - A. D. C. L. di Licata, 25 - Trivulzi, 5 - Tot. L. 2675.
Borsa BELTRAMI, a cura della casa di Borgomanero - Somma prec.: 10.631,50 - Offerte varie, 954 - Tot. L. 11.585,50.
Borsa BERRUTI DON PIETRO - Somma prec. 210 - Cav. Prof. Gino Bernocco, io - Fissore Caterina, 25 - Tot. L. 245.
Borsa BENSI DON GIOVANNI - Somma prec.: 1000 - N. N. 200 - Coniugi Righetti, 10o - Tot. L. 1300.
Borsa BOSSI COMM. GIOVANNI, a cura di Ida Maria Bossi - Somma prec.: 5000 - Nuova oferta, 5000 - Tot. L. 10.000
Borsa BORGATELLO DON MAGGIORINO (2a) -Somma prec.: 59,65 - N. N. 25 - Tot. L. 84,65.
Borsa BUON PASTORE - Somma prec.: 1630 - Linda Rossi Toffaloni, Ivo - Tot. L. 1730.
Borsa BOTTIROLI ANTONIO - Somma prec.: 1000 - N. N. Alassio, 1000 - Tot. L. 2000.
Borsa BRONDA MATTEO, a cura dell'Unione ex allievi interni dell'Oratorio Salesiano di Torino - Avv. Alfonso Bronda, 8ooo - Unione e% allievi interni, 1000 - Borasio Cav. Felice, 100 - Avvocati Locana e Cattaneo, 25 - Rosso Giovanni, 5 - Ghilardi Emilio, 5 - N. N., 200 - N. N. 5 - Tot. L. 9340.
Borsa CAGLIERO CARD. GIOVANNI (3a) - Somma prec.: 1182,50 - Guido e Teresa Olivero, 100 - Tot. L. 1282,50.
Borsa CARAVARIO DON CALLISTO - Somma prec.: 1245 - Ausilia Ivaldi; 26 - Tot. L. 1271.
Borsa COSTAMAGNA MONS. GIACOMO (2a) - Somma prec.: 595 - Marucco Francesco, Caramagna, io - Tot. L. 605.
Borsa CRISTO RE (3a) - Somma prec.: 1095 - N. N. a mezzo Don Vasina, 10 - Tot. L. 11o5.
Borsa DIVINA PROVVIDENZA -Somma prec.: 4088,50 - Pietro Volpe, 20 - Francesco Turbiglio, 300 - Santi Celeste, 5 - Casorati Teresa, 500 - Caprili Luigi, io - Boglione Francesco, 55 - Tot. L. 4978, 50.
Borsa, DON BOSCO EDUCATORE (3a) - Somma prec.: 1459, 55 Matilde Fato, 5 - Giovanna Ghizzi, 5o - Santina Virgillito, 5o - Rag. Guido Betta, 35 - Prof. Cav. Pietro Pazzogni, 5 - E. Rossi, io - Ester Minervini, io - Maria Balbo, io - Tot. L. 1624, 55.
Borsa DON BOSCO FANCIULLO - Somma prec.: 165 - Maria e Franca C. 50 - Tot. L. 21 5.
Borsa DON BOSCO PROTETTORE DEI GIOVANI - Somma prec.: 2256 - Maria Ferrari, io - Marconcini Carmela, io - Bonino, 25 -Tot. L. 2301.
Borsa DON BOSCO SALVATE I NOSTRI FIGLI (2a) - Somma prec.: 1225,50 - Rossi Don Ali giolo, 10o - Gonella Luigia, 15 - Vitto Prof. Nicolò, 25 - Giulia Volta, 15 - Viscardi Marta, 100 - Botta Luigia, 25 - Vittoria Martino, 5 - Tot. L. 1510, 50.
Borsa ETERNO PADRE - Somma prec.: 1667 - Angelica Deangelis, 10,05 - Gherardi Anna, 5o - Tot. L. 1727,05.
Borsa EUCARISTICA DEL PICCOLO SERAFINO G. BRUNI (6a) a cura del Sac. Anzini Abbondio - Somma prec.: 8584,77 - Felice Ascagni, 20 - Cesarina Besenvol, 25 - Mazzini Pierina, 25 - Tot. L. 8674,77.
Borsa FRANCESIA DON G. B. (58) - Somma prec.: 1420 - Guido e Teresa Olivero, 100 - Tot. L. 1520.
Borsa FRASSATI PIER GIORGIO - Somma prec.: 3984 - N. N. 38 - Alberto Benucci, 25 - Castiglione Giuseppina, io - Tot. L. 4057.
Borsa FRIULANA, a cura della casa di Tolmezzo - Somma prec.: 7152,60 - N. N. a mezzo Don Bartolomeo Dalbianco 13,50 - Tot. L. 7166,10.
Borsa GESÙ, MARIA AUSILIATRICE, DON BOSCO (2a) - Somma prec.: 12.157 - Antonia Toneguzzo, Columbus, 231 - Lina Pineider, 5o - Lanza Raffaele, 5o - Ferrari Don Giovanni, 12 - Galè Cesare, 8 - Madureri Celestina, 3 - N. N. 1 - S. Eisenegger, Trento, 8o - Mingo Mariannina, 25 - F. N. 25 - N. N. 100 - Tot. L. 12.742.
Borsa GIRAUDI DON FEDELE (2a) - Somma prec.: 5540,25 - Don Actis Michele, 100 - Delfina Tagliaferri, 100 - Comm. Luigi Novarese, 200 - Ing. P. Angella, 250 - A. Lini, 300 - Tot. L. 6490,25.
Borsa MARIA AUSILIATRICE (25a) -- Somma prec.: 2804,30 - Milani Giselda, 1o - Gisella Savinelli, 20 - Marianna Selletti, 100 - Cogolato Antonietta, 20 - Seghesio Maria, 30 - Antonietta Tortelli, 100 - Tot. L. 3084,30.
Borsa MARIA AUSILIATRICE E DON BOSCO (4a) -Somma prec.: 2371 - Rosina Lastrucci Bersani, 100 - Nobili Virginia, 100 - Marenzi Carmelina, 10 - Sacchi Teresa, io - Sac. Nicola M. Gargiulo, io - Negro Tomaso, io - Roccatagliata Ernesta, 100 - Tartaglino Ercole, 25 -N. N. 5o - Martini Teresa, 5o - Barale Antonio, 5o - Musso Giusta, 5o - P. Teresa, 5o - Galaverna N. 50 - Baravalle Lucia, 10 - Bottero Giovanni, 6oo - Lapidari Luigina, 6 - Buratti Alessandro e Caterina, 100 - Pelacchi Caterina, 100 - Sacchi Nicola, 25 - Evangelina Corradini, 1o - Teresita Marchetti, 30 - N. N. 1000 - Francesco Fanelli, 5 - Savio Maria, 5 - Tot. L. 4927.
Borsa NOGARA Mons. GIUSEPPE, Arcivescovo di Udine, a cura dell'Unione ex allievi di Udine - Somma prec.: 10.283,65 - Italia Gori Tomada in morte Mazzaroli Teodora Pagura, 10 - N. N. 5 - G. L., 3 - Antonietta Rizzi, 5o - Furlani Livia, 6 - N. N. 5 - N. N. 25 - Anargnolo Ferruccio in morte Cossio Attilio, io - N. N., io - Anargnolo Ferruccio in morte Anna Rumignami Flora, 5 - N. N. io - Capoferri Antonietta, 2 - Fiascaris Maria, io - Anargnolo Ferruccio in morte Angela Lotti, 5 - Liess Pietro, 5 - Ottavio Battaglia, 5 - Di Gaspero Dott. Francesco, io - Silvia Sartoretti, io - Mons. Dott. Pasquale Margrebt, 5o - Egle Corazza, 15 - Tot. L. 10.534,65.
Borsa RICALDONE DON PIETRO (3a) - Somma prec.: 2632,50 - Guido e Teresa Olivero, 100 - Paietta Giovanni, 25 - Sac. Nicola M. Gargiulo, 100 - Olga Valentina Mulas, 5 - Meren Maria, io - Menicatti Piera, 50 - Tot. L. 2922,50
Borsa RICALDONE DON PIETRO (4a), a cura dell'Unione ex-allievi interni dell'Oratorio di Torino - Offerte varie, 10.ooo - Riccardelli Dott. Saverio, 200 - Vignotti Michele, 100 - Pattarino Maria, 10o - Crosazzo Augusto, 50 - Capello Terenzio, 5o - Tot. L. 10.500.
Borsa S. CUORE DI GESÙ CONFIDO IN VOI (2a) - Somma prec.: 14.694,59 - Capitani Sara, 11 - Emilia Cavagnet, 11 - Milani Giselda, 10 - N. N. Ivrea, 500 - Dominici Maria, 25 - C. D. F., 25o - De Gasperis Maria, loco - Moizo Francesca, 100 - Clara Capello, io - Lina Tagliavacche, io - Trifari Guglielmo, 40 - Maddalena Rescigno, 5 - Felice Rescigno, 5 -Prof. Can. Don Raffaele Basti, 100 - Emma Ceccarelli, 20 - N. N. 1 - N. N. Vallese, 300 - Morone Violetta, 10 - Cigna Margherita, 5 - Tot. L. 17.017,59.
Borsa S. CUORE DI GESÙ SALVATECI (2a) - Somma prec.: 9044,60 - Notaio Aldo Gigli, 10.000 - Tot. L. 19.044,60.
Borsa S. GIOVANNI BOSCO (17a) - Somma prec.: 11.036,60 - Benaglio Salvatore, 10 - Teresa Pasquini, 5o - Berlè Celestino, 25 - Sac. Paolo Colombo, 200 - N. N. 5o - Caretta Bertola, io - Una mamma p. g. r., 30 - Geromina Andreone, 25 - Sac. Pelloni Francesco, 100 - Coniugi Chiesa e Alloni, 25 - Santi Celeste, 5 - Gatti Erminia, io - Marenzi Carmelina, 10 - Motta Margherita ved. Pane, 5 - Irene Bionda, 20 - Trifari Guglielmo, 5o - Mons. Prof. Romano Pilotto, 500 - Bradanini Maria, 15 - B. Ida, 15 - B. Pietro, 15 - B. Metilde, 15 - Savio Cecilia, 20 - Abramo Giovanni, io - N. N. 1 - Battistelli Adele, 5 -- Dellavalle Giovanni, 5o - Maria Minatelli, 20 - Boccaccio Pasquale, 15 - Maria Fea Giacca, io - Barberis, 100 - N. N. Zoo - N. N. 5o - Anna Chiambretti, 5o - Sola, 40 - Alesso Nina, 25 - Bauducco Caterina, 25 - Bacchio Giuditta, 25 - Boglione Francesca, 25 - Clotilde Lazzero, 25 - N. N. 10 - N. N. 5 - Felicina Bonetti, io - Morei Angela, io - Ferrero Rina, 5 - Della Pozza Adelina, 5 - Massara Giuditta, 5 - Sola Giuseppe, 5 - Ferrero Margherita, 5 - Tot. L. 12.867,60.
Borsa S. TERESA DEL BAMBINO GESÙ (11a) - Somma prec.: 3017,20 - Bruno Giuseppina, 8o - N. N. S. Gregorio di Catania, 25 - N. N. a mezzo Don Bartolomeo Dal Bianco, 20 - Ruffatto Domenica, 55 - Giuseppina Di Carlo, 5 -Maria Bernardini Casalini, in suffragio del babbo, 72,40 - Pergolesi Ferruccio, 500 - Trifari Guglielmo, 10 - Antonio Di Santo, 5 - Crudeli Giulia, 5o - N. N. 1 - Acci Fortunata, Firenze, io - Pedrani, 50 - Tot. L. 3900,60.
Borsa VERCELLI (1) - Somma precedente: 8720 - N. N. a mezzo Don Giuseppe Levrio, Parroco S. Cuore, 2000 - Maria Meriglio, 10 - Don Giovanni Oglietti, 25 - Sac. Prof. Felice Danna, 10 - Sac. Prof. Giovanni Picco, 5 - Sac. Mattia Franchino, 10 - Cav. Vincenzo Siinondi, 10 - Sac. Carlo Testa, io - Bonello Orsola, io - Melchiorre Angelini, io - Eusebio Francese, io - N. N. 1 - N. N. in suffragio del marito, 25 - Tot. L. 10.856.
(1) Nell'elenco di febbraio sotto il nome Teol. Don Pietro Tarchetti furono per un errore di stampa segnate L. 5 invece di L. 5o.
(Al prossimo numero l'elenco delle Borse mancanti).
La vita dell'Oratorio di San Francesco di Sales, Casa Madre delle Opere di S. Giovanni Bosco, è stata animata, anche dopo le feste della Canonizzazione, da intenso fervore e da continuo entusiasmo. Il mese dell'Ausiliatrice, fu un succedersi quasi giornaliero di pellegrinaggi dall'Italia e dall'Estero che ci commossero con l'edificante spettacolo di una divozione veramente filiale alla Madonna di Don Bosco. Simpatico sopra tutti il pellegrinaggio della gioventù dei nostri Oratori e di quelli delle Figlie di Maria Ausiliatrice che, le domeniche 13 e 2o maggio, riempirono la Basilica di Maria Ausiliatrice e la Cappella di S. Francesco di Sales di alcune migliaia di giovani. La predicazione del mese fu egregiamente divisa, nella triplice funzione quotidiana, del salesiano D. Pivano, dal can. teol. Lardone, dal P. Ferrarini, Redentorista, che attirarono tanta folla ad onorare Maria SS.
Ai Vespri della Vigilia pontificò S. E. Rev.ma Mons. Guglielmo Piani, salesiano, Arciv. tit. di Nicosia, Delegato Ap. nelle Isole Filippine. Il Santuario rimase aperto tutta la notte per la veglia santa. Il mattino della festa si alternarono all'altare di Maria il Rettor Maggiore e Mons. Piani per le Messe delle due comunità, artigiani e studenti. Il solenne pontificale fu poi celebrato dall'Em.mo Card. Arcivescovo di Torino, Maurilio Fossati, il quale portò lo splendore della sacra porpora anche alla solenne processione della sera, svoltasi, sotto un cielo incantevole, dopo i Vespri pontificati da Mons. Piani, tra due ale fittissime di popolo plaudente, secondo il consueto itinerario. Vi parteciparono anche l'Amministratore Ap. del Krisnaghar, Mons. Bars; i Vescovi salesiani, Mons. Coppo, Mons. Comin, Mons. Piani, e l'Ausiliare di S. Eminenza, l'Ecc.mo Mons. Pinardi. Il simulacro della Vergine, su un elegante chassis adorno di fiori, graziosamente illuminato e scortato da giovani dell'Oratorio in costume da paggi, fra un picchetto di carabinieri in alta tenuta, seguito dai Liceisti di Valsalice e dai Fucini, è passato in trionfo, preceduto da migliaia di giovani e di devoti osannanti, al suono delle Bande e delle Fanfare dei nostri Oratorii cittadini. Al suo ritorno, la Basilica di Maria Ausiliatrice si illuminò fino alla cupola, proiettando sulla piazza, gremita di popolo, una festa di luci e di colori. L'Em.mo Card. Arcivescovo indossò gli abiti pontificali ed impartì la benedizione dall'altar maggiore e dalla porta della Basilica. L'illuminazione si protrasse fino a notte inoltrata mentre la Banda dell'Oratorio dava concerto rallegrando la folla che sostava ammirata e contenta. Alle varie funzioni abbiamo gustato musica di Dogliani, Pagella, De Bonis ed altri insigni maestri.
Dopo la festa dell'Ausiliatrice la Società Salesiana ha voluto rendere omaggio al Santo della Carità, che, a pochi passi dall'Oratorio, rinnova giorno per giorno il miracolo della Provvidenza, San Giuseppe Benedetto Cottolengo. E vi ha dedicato un triduo solennissimo di Pontificali con predicazione alle tre principali funzioni quotidiane. Alle Messe della Comunione generale si alternarono il Teol Ballario, Don Banfo e il Can. Paleari della Piccola Casa, col Can. Passera, Cancelliere della Curia Arcivescovile e Mons. Benna, Arciprete del Cap. Metr. Pontificarono le LL. EE. RR. Mons. Perrachon, delle Missioni della Consolata, vesc. tit. di Centuria, Mons. Pinardi, Ausiliare dell'Em.mo Card. Arciv. di Torino e Mons. Méderlet, salesiano, Arcivescovo di Madras. Dissero le lodi del Santo i salesiani, D. Zerbino, D. Vismara e D. Favini. Carissima ed edificantissima la partecipazione della a Piccola Casa » con folte rappresentanze delle varie Famiglie e dei Ricoverati. L'ultima sera, tutta la Basilica apparve illuminata a rinnovare l'omaggio già fatto da Don Bosco il giorno della introduzione della Causa del Cottolengo, quando il buon Padre improvvisò una graziosa luminaria in tutto l'Oratorio. Le esecuzioni musicali-furono alternativamente sostenute dalle Scholae Cantorum dell'Istituto Missionario «C. Rebaudengo », dell'Istituto Teologico Internazionale Don Bosco, e dell'Oratorio.
La nostra missione nel Siam eretta a Prefettura apostolica.
Con decreto della S. C. di Propaganda Fide, in data 28 maggio 1934, la nostra Missione di Rajaburi, nel Regno del Siam, è stata eretta a Prefettura Apostolica, e l'Ispettore Don Gaetano Pasotti costituito Prefetto. La notizia ha riempito di gioia il cuore degli amici della Missione e specialmente dei nostri Confratelli missionari che sanno apprezzare l'onore fatto dalla S. Sede a quel grazioso Regno in cui essi godono cordiale ospitalità e speciale benevolenza da parte di S. M. il Re e del R. Governo. Il Bollettino ha già avuto occasione di documentare ai nostri Cooperatori parecchie dimostrazioni di tanto favore prodigate in diverse circostanze ufficialmente dalle varie Autorità locali. Ma la prova più solenne della sovrana bontà fu senza dubbio quella offerta, la scorsa primavera, in Roma, dalle LL. MM. il Re e la Regina del Siam, che, coi Principi Reali, si degnarono di visitare l'Istituto Salesiano Pio XI e di assistere alla Canonizzazione di Don Bosco nella Basilica di San Pietro. Le espressioni che le LL. MM. hanno avuto in quelle occasioni per l'opera salesiana, le raccomandazioni che il Re in modo particolare faceva al Chierico salesiano siamese, studente all'Università Gregoriana, durante la visita ai laboratorii dell'Istituto Pio, XI, perchè curasse di istruirsi bene in quel ramo dell'attività salesiana onde dare poi alle scuole professionali salesiane del Siam lo sviluppo di quelle d'Europa, ci hanno dimostrato ancor più eloquentemente l'alta considerazione in cui sono tenute le Opere di D. Bosco e l'affidamento che fa S. M. sul lavoro dei nostri Confratelli. Ond'è che mentre noi ci rallegriamo con essi e specialmente con Mons. Pasotti per l'erezione della Missione a Prefettura, ci auguriamo caldamente che essi possano rispondere sempre meglio alle speranze del Sovrano per la prosperità e la gloria del Regno del Siam.
Il giubileo d'oro sacerdotale dell'Em.mo Card. Laureati.
Il 7 dello scorso giugno l'Em.mo sig. Card. Camillo Laurenti, Prefetto della S. C. dei Riti ha celebrato nell'almo Collegio Capranica, dove 5o anni or sono saliva per la prima volta l'altare, la sua Messa d'Oro. L'eletta corona degli intimi che vi assistevano non era che una rappresentanza di tanti cuori esultanti con S. Eminenza per la ricorrenza giubilare. Fra questi, noi Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, Cooperatori, Allievi ed Ex-allievi che dobbiamo tanta gratitudine all'Em.mo Card. Prefetto di quella S. Congregazione dei Riti che ha portato la causa di D. Bosco fino alla Canonizzazione. Abbiamo partecipato al Giubileo di S. Em. con particolari sensi di venerazione, innalzando al Signore i più fervidi voti, che ora vogliamo rinnovare pubblicamente da queste colonne, auspicando a S. Eminenza la preziosa assistenza dei Santi ch'Egli ha condotto alla gloria degli Altari e specialmente del nostro Santo Don Bosco. Ad multos annos!
TORINO
Le feste a San Giuseppe Benedetto Cottolengo nell'Oratorio Salesiano
Amatissimo Padre,
In una recente visita alle diverse residenze della nostra cara Missione di Rajaburi, lui ha sorpreso una cosa. Sfogliando i registri dei battesimi vi ho trovato a decine (parecchie decine in alcuni posti) piccoli e grandi, battezzati col nome di «Giovanni Bosco «. Ho chiesto spiegazione; mi si è risposto che è dovuto alla libera elezione dei genitori. Ne fui contento.
Anche al Siam si vuol molto bene a D. Bosco e sembra che la nostra buona gente goda nell'affidare a Lui - Padre dei birichini - ma Padre glorioso e santo ora, i loro figliuoli, come gli erano condotti in terra in altri tempi (1).
LA SANTA INFANZIA. - Uno di questi piccoli Giovanni Bosco lo hanno raccolto le buone Suore di Maria Ausiliatrice, che è più di un anno. Primo angioletto nella sua piccola capanna di bambù, doveva rallegrare col suo sorriso e col suo cinguettio l'umile casolare, ma, per uno di quei dissidii che rovinano i focolari e che nessuna buona volontà umana riesce ad appianare perchè hanno radici troppo profonde, a nove mesi e mezzo fu abbandonato come un povero orfanello.
E cresciuta da allora la « Santa Infanzia », e va prendendo sistemazione adagino, come tutte le opere di carità, ma con ritmo che non conosce la resa. So che le Suore hanno perduto più di una notte per le piccole creature di Dio, e continuano ad aver cura di loro con ammirabile spirito di abnegazione. Santa Infanzia dell'anno della suprema glorificazione di D. Bosco! Giorni fa alcune donne cristiane ne hanno portato uno da lontano. Nato in famiglia pagana, dopo la morte della mamma, nessuno si sentiva di pensare a lui; e siccome le pagode non conoscono quest opera santa, fu dato alla chiesa cattolica.
Fu battezzato col nome di Venceslao, uno dei nomi che anime pie sogliono inviare alle missioni. Solo più tardi egli saprà che la mamma sua ha per lui perduta la vita dopo appena otto giorni dal suo primo vagito; ma in quel giorno doloroso troverà sul suo sentiero il sorriso di S. Giovanni Bosco, Orphanorum Pater.
VISITA ILLUSTRE. - Abbiamo avuto, non è molto, l'onore della visita del Ministro Plenipotenziario ed Inviato Straordinario di S. M. il Re d'Italia, Commendator Antonio Cavicchioni. Si è fatto tutto il possibile per riceverlo nel modo più degno, mentre Sua Eccellenza, con tratto di squisita bontà e come se fosse di famiglia, sedeva fra noi, ascoltava i canti italiani e siamesi dei nostri giovani, gradiva le note della banda che suonava il «Piave ».
Volle anche tenere a battesimo un piccolo Siamesino, lasciando, nel popolo, una grata impressione della gentilezza del suo animo. Lo accompagnava l'egregio Dottor Camillo Gasparini, Segretario del Fascio di Bangkok e medico della Missione Salesiana al Siam.
Tolgo dal Bangkok Times, tra l'altro, i seguenti rilievi: « Ovunque Sua Eccellenza (fu anche a Ban Pong ed a Thàvà) è stato favorevolmente impressionato dal lavoro compiuto dai Salesiani nel breve periodo dacchè intrapresero la loro opera al Siam, ed in modo speciale lodò l'organizzazione semplice ed efficace delle loro scuole e dei loro esploratori e le loro attività religiose e culturali »...
TIGROTTI... - Così gli esploratori, a cui si accennava più sopra, e chi li ha visti nella loro uniforme ed osservati nel loro contegno, assicura che sono arditi, ma buoni. Se no ci sarebbe davvero da aver paura, e star alla larga.
La Missione di Rajaburi, oggi, ha pur i suoi; è con gioia che lo diciamo. Si chiamano Tigrotti Cattolici, benchè vi siano pur numerosi i nostri cari giovani buddisti. Costò lavoro e fatica la loro organizzazione e ci fu anche un momento di esitazione per la novità della cosa, che si presentava non priva di difficoltà.
Ma i giovani amano le cose nuove che sono nate con loro e le dobbiamo amare anche noi per aver la via aperta ai loro cuori.
Il 25 febbraio, inaugurandosi il reparto di Ban Pong, 500 Tigrotti venivano a rendere omaggio ai loro nuovi colleghi della scuola « San Giuseppe » fraternizzando nella casa di D. Bosco, in quell'atmosfera gaia, serena, sana, che penso lasci nell'animo un ricordo indelebile.
Vicino a me il Governatore aveva notata questa intonazione dell'ambiente e ne godeva un mondo. « I giovani hanno bisogno di vita di moto, di cuore - mi diceva - bisogna andare a loro, stare con loro! Guardi quella giostra stracarica, sempre in movimento... che bellezza! ».
Quando, poi, Sua Eccellenza con vibrato accento, alzato in piedi, faccia, faccia dei plotoni schierati, invitava quella turba a ringraziare i Salesiani « perchè - son sue parole - dacchè esisteva la Provincia di Rajaburi, per la prima volta, Missionari Cattolici davan vita ad una istituzione così cara alla Patria », ci parve di non sbagliare affermando che nelle sue parole suonasse qualche cosa di più che un semplice complimento.
Poco prima c'era stata la funzione del giuramento; per i cristiani, del giuramento cristiano. Si sentiva muovere una foglia, durante il momento solenne. Mille occhi erano fissi là, le Autorità in piedi in atteggiamento di riguardo e di rispetto. Doveva meravigliare, certo, la novità della cosa, ma penso che chi prometteva, davanti a Dio, fedeltà, non potesse non dare l'impressione che in quell'atto cera una grandezza che oltrepassava il senso di una pura cerimonia.
Rito finito, libertà ai reparti, lieto gridio, rincorrersi animoso, fusione di persone e di cuori, senza distinzione di razze e di religione, pranzo in comune, getto di berretti in aria a cento, a cento... Ancora una volta il cristianesimo dava prova di essere alleato di tutto ciò che è bello e buono, capace di penetrare tutta la vita.
Ancora una notizia: l'8 marzo, vigilia del felice transito di Domenico Savio Venerabile, si è tenuto un po' di accademia in suo onore e, fra poco, uscirà anche in siamese, la vita che di lui ne scrisse il suo Santo Maestro. Forse nessun giovanetto di 15 anni è e sarà così amato in tutto il mondo. E incredibile il fascino che esercita sui nostri giovani questo piccolo grande gigante dello spirito. Credo di non errare dicendo che ci siano, come già diceva D. Bosco dei giovani del suo Oratorio, parecchi tra i nostri cari siamesini i quali vogliono essere come Lui, specie fra coloro che sono incamminati per la via del santuario.
Col più vivo affetto, baciandole la mano a nome di tutti i suoi Figliuoli del Siam,
aff.mo in C. J. D. GAETANO PASOTTI.
Abbiamo un cumulo di corrispondenza dalle varie Missioni e ci vediamo costretti a sunteggiare le notizie principali per rimetterci a posto, dopo i numeri speciali che abbiamo dedicato al nostro Santo Fondatore. Riprenderemo presto la pubblicazione integrale delle lettere dei nostri Missionari, che ci confortano di tanti progressi.
(1) Abbiamo stampato una sua vita (benché di modeste proporzioni) in duemila esemplari. Se dobbiamo credere a quanto ci riferiscono, piace e fa del bene.
SHANGHAI
Il direttore D. Ernesto Fontana, in occasione della Canonizzazione di Don Bosco, ha inviato al Sig. D. Ricaldone una lettera di felicitazione e di auguri, ai quali aggiunse, in stile telegrafico, notizie consolantissime:
« ...nel nostro poco festeggeremo S. Giovanni Bosco anche a Shanghai: e specialmente cercheremo di meritarcene le benedizioni più copiose.
Come vedrà dalle unite fotografie, il Console gen. d'Italia a Shanghai comm. Neirone fece ultimamente una graditissima e cordialissima visita alle Opere Salesiane di Shanghai; in Concessione abbiamo decisamente iniziata la scuola; le Figlie di Maria Ausiliatrice sono già anch'esse al lavoro e fanno meraviglie; la Pontificia Opera della Propagazione della Fede ha stabilito un sussidio di lire 20.000 per l'opera di Mons. Tsu, dichiarandosi lieta di vederla affidata ai Figli di S. Giov. Bosco, specialisti in materia..
Questi e tanti altri sono motivi di gioia e ci impegnano a maggiormente corrispondere alle grazie divine. Voglia venerato Padre, Lei che di D. Bosco Santo è il successore, riservare di D. Bosco una speciale benedizione ai Superiori, giovani, benefattori di Shanghai che tanto la ricordano.
Gradisca i nostri filiali ossequi.
dev.mo e obbl.mo figlio in D. Bosco Santo.
Sac. ERNESTO FONTANA Direttore.
LOKCHONG (Shiuchow). - Inaugurazione della residenza missionaria "Monsignor Versiglia "
Il successore di Mons. Versiglia, Mons. Canazei, superando ogni difficoltà, è riuscito col sussidio del R. Governo d'Italia (fondo Mussolini) a realizzare la costruzione di una bella residenza missionaria, con scuole per fanciulli e giovinetti.
L'edificio è sorto nello spazio di circa sei mesi, agile nelle linee, snello nella struttura, vivo nei colori, nella cittadina di Lokchong, già ridente di per sè per la bella posizione in cui si trova e per alcune moderne costruzioni, attiva, importante per il commercio con le regioni finitime raccordate dalle « autobus » e dalla ferrovia Canton-Peiping (Peking).
La festa dell'inaugurazione dimostrò eloquentemente quanto non solo i cristiani ma anche i pagani amino ricordare con affetto chi inzuppò le loro zolle del proprio sangue. I cristiani affluirono numerosi anche da lontani paesi; le autorità locali con a capo il magistrato, commercianti e ammiratori dello scomparso, intervennero compatti nonostante l'inclemenza del tempo, e durante l'accademia, con alati discorsi, protestarono riverenti la più cordiale adesione. La banda del Collegio « D. Bosco » di Shiuchow fece il servizio d'onore ed il Vicario Apostolico commemorò l'eroica figura del suo predecessore.
A coronare la memoranda giornata, giunse a sera la bella notizia che la via prospiciente la nuova « Casa Mons. Versiglia », si chiamerà, d'ora in avanti, Ming Tou, appunto per ricordare alla popolazione la figura del nostro eroico Monsignor Versiglia, che in Cina portava il nome di Lui Ming Tou, che vorrebbe dire: « Dio del tuono: che fa risuonare la dottrina », perpetuando così il ricordo del suo apostolico ardore.
MACAO. - Una nuova Cappella.
A Macao mancava finora una Cappella conveniente per la comunità e per la famiglia dei Cooperatori. Era una grave pena. Il collegio in
25 anni si è sviluppato meravigliosamente, tanto da figurare tra i primi stabilimenti del genere in Estremo Oriente. Ma non si era potuto trovare un locale adatto alle pratiche di pietà, che cooperasse potentemente all'educazione del sentimento religioso e liturgico degli alunni e dei fedeli.
Per la Canonizzazione anche questo sogno si potè realizzare e superò l'attesa suscitando la meraviglia generale.
La spesa non fu indifferente, ma, grazie alla Ditta Vannini che fece prezzi di favore e non fissò termine pel pagamento, ed alle offerte dei buoni, il debito ormai è quasi saldato. Cooperatori ed amici andarono a gara per promuovere sottoscrizioni e cercare contribuenti. Un'ottima Signora, non soddisfatta della sua buona offerta, si domandava un giorno dopo la santa Comunione: «Cosa posso ancora fare per la Cappella dei Salesiani? La prima offerta non basta! ». Torna a casa e, combinazione, la prima parola che le rivolge il marito è precisamente: « Cosa possiamo ancora fare per la Cappella dei Salesiani? ». « To', risponde la moglie, è la stessa domanda che mi sono fatta io, dopo la Comunione. E segno che Don Bosco vuole ancora qualche cosa da noi! », pensa la zelante cooperatrice e, raggiante di gioia, esclama: « Ho ancora un brillante delle nozze; ormai alla nostra età queste cose non servono più ». Senz'altro lo estrae, ed il marito corre difilato al Collegio a presentarlo al Direttore; poi lui stesso in giornata va a venderlo, e porta la somma relativa. (D. G. GUARONA, Miss. sal),
HO SAI
Le figlie di Maria Ausiliatrice hanno mandato la relazione della festa della Prima Comunione, in cui Mons. Canazei ebbe la gioia di vedere accostarsi alla balaustra una ventina di giovinette, figlie in gran parte di contadini che menano vita molto faticosa. Diamo la fotografia della Cristianità, dove alcune delle neocomunicande appaiono biancovestite.
La relazione annuale del Vicariato Apostolico reca dati consolanti. Per mancanza di spazio ci accontentiamo della semplice statistica riassuntiva dell'anno decorso:
SPECCHIETTO STATISTICO 1932-1933
VICARIATO APOSTOLICO di SHIUCHOW (China), fondato nel 1920. - Superficie, 33.500 km2; Popolazione, 2.200.000 - Cattolici, 4.102; Catecumeni, 154.
Personale: Missionari 19, di cui 13 in distretto; Suore, 14; Catechisti, 16; Catechistesse, 23 « vergini »; Maestri, 62, cristiani, 46, pagani 16; Maestre 16, cristiane 14, pagane 2.
Chiese, scuole, opere, istituzioni: Chiese (cappelle), 33; Stazioni miss., 48; Seminario, i (16 alunni); S.ta Infanzia, 1; Asilo poveri vecchi, 1; Dispensario, 1; 14.514 consultazioni; Giardino d'infanzia, 1; Scuole elem., I9 (alunni 1146); Scuola media, 1; Scuola catech., per uomini 1, per donne 1; Scuole pregh., 17 (225 alunni); Ospizio femminile, orfane 40, cieche 13; Associaz., 26.
Frutti spirituali: Battesimi d'adulti, 89; Battesimi di bambini, 455; Confessioni, 28.936 Comunioni, 72,240; Istruzioni ai cristiani, 9415, ai pagani 4626.
Le cifre sono aride, ma ai nostri Cooperatori che sono al corrente delle difficoltà della Missione, dicono assai eloquentemente quanto i nostri confratelli abbiano lavorato.
Una lettera di Don Cimatti, in data 1° febbraio ci dava notizia delle feste di Natale rallegrate a Miyazaki da 25 battesimi, quasi tutti di adulti e dovunque confortate da abbondanti Befane che riuscirono provvidenzialmente a soccorrere tante povere famiglie. I giovani affluirono alle varie residenze in numero di parecchie centinaia, a Tokyo 1200. Cristiani e pagani concorsero a gara con alimenti ed indumenti.
L'avvenimento più solenne del mese di gennaio fu l'inaugurazione ufficiale del piccolo Seminario, il giorno 28, alla presenza delle massime autorità della Provincia e della Città di Miyazaki, e di S. E. Mgr. Breton, Vescovo di Fukuoka. La cerimonia religiosa e civile, condecorata da discorsi e canti, destò in tutti ammirazione e fece del gran bene. La Prefettura e gli Uffici provinciali, la Città e gli uffici civili, il Corpo degli insegnanti, per bocca dei loro rappresentanti, manifestarono la loro gioia, l'approvazione incondizionata, ed espressero chiaramente il pensiero che nell'ora attuale una scuola, che come il Seminario si propone lo studio dei problemi dello spirito sulla base della religione, non può non essere apprezzata ed ammirata, perchè ne verrà certo gran bene alla società. La coincidenza poi della data dell'inaugurazione del Seminario con quella bimillenaria dell'inizio della conquista del Giappone per parte di Jimmu Tenno, capostipite dell'attuale dinastia imperiale, non poteva non essere gradita a Miyazaki, punto di partenza della conquista, e doveva considerarsi di felice augurio per le pacifiche conquiste del bene. Così disse la Massima Autorità Scolastica della Provincia. Pensieri espressi da pagani, che senza preconcetti guardano di fronte al vero bene della Nazione) Compiuta la visita ai locali, alle scuole, alle collezioni scientifiche (che raccolgono parte del tanto interessante sparso nelle località visitate dai missionari), brindando col grido del triplice « banzai » all'Imperatore, si sciolse l'adunanza ufficiale, mentre la folla dei cristiani e degli intervenuti visitava il nuovo edificio.
Si iniziò pure a Nakatsu un piccolo vivaio per le vocazioni indigene. Il piccolo numero dei cristiani della Missione non può dare ancora un forte gettito di vocazioni, e perciò bisogna per tempo afferrare, e con sollecitudine amorosa curare, quanto il Signore invia. La nuova istituzione potrebbe preparare per ogni anno almeno un piccolo nucleo di Aspiranti al Seminario o alla vita religiosa.
Infine nel giorno sacro a San Francesco di Sales, si benedisse a Miyazaki la nuova libreria cattolica.
Nel mese di febbraio nella zona di Takanabe si è iniziata, su vasta scala, la forma del cosiddetto zadankwai (= conversazioni familiari): una famiglia cristiana invita amici di famiglia, desiderosi di sentir parlare di religione; vi si reca il Missionario o il Catechista, e si intavola la conversazione; si obbietta, si risponde, si chiarisce e, per due, quattro e più ore (il Giapponese non ha fretta: ama la lunga conversazione) si cerca di spandere a piene mani il buon seme. Altre volte il Missionario affitta per una sera una camera ed invita i volenterosi. Si distribuisce stampa buona, si stringono conoscenze; ed anche con questo mezzo si suscitano catecumeni, o per lo meno, indirettamente si propaga la buona idea, si rettificano quelle strampalate, si inizia un grossolano dissodamento. Via lunga, difficile, pesante... ma bisogna pure aggrapparsi a tutti i mezzi per far conoscere Gesù, così poco o così malamente conosciuto »...
La lettera mensile ha dati statistici oltremodo interessanti:
« Secondo il censimento del 1932, - scrive D. Cimatti - la popolazione dell'Impero era di 64.700.557 abitanti; dal giugno 1932 al giugno 1933 il numero dei cattolici aumentò da 98.143 a 100.491, quello dei Missionari stranieri da 199 a 204, quello dei Sacerdoti indigeni da 59 a 64. Anche tra il personale ausiliario si è saliti da 88 a 95 laici stranieri e da 120 a 140 indigeni; da 331 a 364 Suore straniere e da 245 a 328 indigene. I Seminaristi da 290 sono aumentati a 307.
Hanno invece subito una piccola diminuzione gli alunni delle scuole superiori, mentre si è accresciuto il numero di quelli delle elementari. Complessivamente i cattolici, che nel 1927 erano 87.581, al 30 giugno 1933 hanno raggiunto la cifra di 100.491
I progressi sono più rapidi nella Corea e nell'isola di Formosa, dove ci sono 5 circoscrizioni ecclesiastiche: su una popolazione di 25.848.167 abitanti, si hanno 123.000 cattolici.
E la statistica al giugno 1933.
Ma questo movimento ascensionale sarà rappresentato da realtà numeriche più rilevanti, quanto più si estenderà l'azione dei Missionari sulla gioventù, e quanto più saranno in fiore, e andranno sviluppandosi, le opere della carità.
« Prendete cura speciale degli ammalati, dei fanciulli, dei vecchi e dei poveri, e guadagnerete le benedizioni di Dio e la benevolenza degli uomini ». Oh, come le parole del nostro Don Bosco sono programmatiche anche pel Giappone. Alla carità anche le Autorità pagane si inchinano, le porte si spalancano e, con esse, i cuori: non comprendono a fondo, ma ammirano e aiutano. In Giappone, le opere di previdenza e assistenza sociale hanno radici profonde nelle leggi dello Stato, ed anche le Missioni Cattoliche cominciano ad esser prese in considerazione e ad affermarsi. Ad esempio, ogni anno, in occasione della commemorazione dell'inizio dell'Impero Giapponese (11 febbraio), il Ministro degli interni distribuisce sussidi e premi d'incoraggiamento fra le opere sociali più degne di tutto il paese, e nello stesso tempo la famiglia imperiale elargisce sussidi d'incoraggiamento, specie alle opere di beneficenza e previdenza.
Ebbene: in quest'anno, su 467 opere sociali premiate dal Governo, e fra 227 che ricevettero il premio della famiglia imperiale, rispettivamente 16 e 15 furono cattoliche, e fra queste anche il nostro Ospizio di Miyazaki. È davvero la benedizione di Dio e la benevolenza degli uomini anche su questo nostro modesto lavoro di carità.
L'Impero del Sol Levante si divide attualmente in 13 circoscrizioni ecclesiastiche. Le Diocesi di Tokyo, Osaka e Fukuoka sono affidate alle Missioni Estere di Parigi. La Prefettura Apostolica di Niigata e quella di Nagoya ai PP. del Verbo Divino di Steyl; la Diocesi di Nagasaki al Clero Indigeno; il Vicariato Apostolico di Sapporo ai Francescani tedeschi; quello di Hiroshima ai Gesuiti tedeschi; le Prefetture Apostoliche di Shikoku e Kagoshima ai Domenicani spagnuoli ed ai Francescani canadesi rispettivamente; la Diocesi di Hakodate ai Domenicani canadesi; le Missioni indipendenti di Miyazaki e Sachalin ai Salesiani di Don Bosco ed ai Francescani polacchi.
Fioritura di Ordini e Congregazioni Religiose Missionarie, aiutate da numerose Congregazioni maschili (in numero di 14) e femminili (in numero di 22) insegnanti e contemplative, straniere e indigene, che fraternamente lavorano nel campo immenso, formando come uno splendido vaghissimo giardino, in cui primeggiano i fiori e i frutti della carità, non solo di quella che li fa consumare nel lavoro di preghiere o di apostolato attivo per la conversione delle anime, ma anche di quella che si manifesta specialmente nelle opere di misericordia corporale. Oltre 48 scuole superiori e medie, e 71 fra elementari e asili, tenute da Congregazioni religiose cattoliche, vi sono pure 27 orfanotrofi, 14 ospedali e 17 varie opere di beneficenza (scuole materne, dispensari, brefotrofi, ecc.).
E assai poco di fronte a quanto dispone la nazione, ma, questo della beneficenza, è il lato più gradito, più compreso, più stimato da quanti amano il vero bene del paese. I nostri Oratorii, gli Asili d'Infanzia, l'Ospizio e Orfanotrofio della Missione hanno appunto anche questo scopo.
I nostri giovani continuano, specie alla domenica e giorni di vacanza, ad assiepare le sale di riunione. La Tipografia, a Oita, lavora a preparare la terza edizione del Vangelo unificato e la ristampa della vita di Don Bosco. È stata inaugurata a Mivazaki, il giorno della festa di San Giuseppe, una modesta libreria cattolica. È un tentativo che speriamo darà buoni frutti, e che in forme più umili imitato anche dalle altre residenze, darà modo al centro di emissione di Oita, che da anni lavora in questo campo, di intensificare il lavoro di propaganda, come pure di valorizzare sempre più quanto si viene pubblicando di buona stampa da altri Missionari o centri di propaganda. L'Oratorio di Tokyo ha celebrato, con festa speciale, l'anniversario della sua fondazione con l'intervento di S. E. Monsignor Chambon, Arcivescovo, di S. E. il R. Ambasciatore d'Italia e di altri illustri personaggi del Clero e laicato, tutti ammirati e del progredire dell'opera e delle belle declamazioni e canti e della messa in scena del lavoro drammatico San Cristoforo»...
Nell'ultima lettera del 1° aprile, vibrante di entusiasmo per la Canonizzazione di Don Bosco, altre notizie consolantissime:
« ...Fra le caratteristiche del mese di marzo in Giappone, voglio accennare ad alcune che mi dànno lo spunto per parlarle delle cose nostre.
1) Fine dell'anno scolastico, apertura delle iscrizioni nelle scuole. In tutte le scuole cattoliche si è notato in quest'anno, nonostante le vere batoste subite in tutti i sensi, una buona ripresa con iscrizioni abbondanti; ed anche noi nel nostro piccolo dobbiamo segnare cifre consolanti. Si è aperto col primo aprile a Nakatsu, come chiamarlo? un vivaio per le vocazioni indigene, e già sono dodici i giovanetti ricoverati. Il Seminario ha aperto i suoi battenti ad oltre quattordici buone reclute. L'Asilo della Missione di Oita conta 55 inscritti. A Miyazaki per l'affluenza degli oratoriani, specie alle serate domenicali, si è dovuto allargare il salone Don Bosco; come pure si constatano consolanti affluenze in tutte le nostre adunate giovanili.
2) Inizio della fioritura dei famosi ciliegi del Giappone. Fantasmagorie di colori, giocondità di canti e suoni. Primavera! Primavera! Di fronte alla Missione di Miyazaki una bella alea di ciliegi fioriti attira il pubblico. Si pensò che poteva essere buona reclamo per la religione, una specie di libreria cattolica, che contenendo libri, oggetti religiosi, immagini sacre, ecc., servisse ad attirare curiosi o desiderosi. Alla nostra prima tipografia e libreria di Oita, destinata alla propaganda in grande, segue così anche questa modesta vendita, che, se dobbiamo arguire dagli inizi, è certo destinata a fare un gran bene. I ciliegi in fiore attirano numerosi i visitatori, che non possono non vedere la piccola libreria, posta all'entrata della Missione. Entrano, ammirano, leggono, e ricevono qualche spiegazione che servirà se non altro a sgrossare, a correggere, a innestare nei loro animi qualche verità. Chissà che Gesù Benedetto, la Vergine nostra Madre Maria, anche mediante le loro immagini, non parlino al cuore, alla mente di qualcuno! »...
« Ciò che però diede un'impronta tutta caratteristica a questo mese - continua D. Cimatti - fu la visita che l'Eccellentissimo Prefetto della Provincia di Miyazaki si degnò di fare ai nostri poveri vecchi ed orfanelli dell'Ospizio ed ai nostri Seminaristi. Accompagnato dal suo segretario particolare, per oltre mezz'ora si intrattenne all'Ospizio, visitando e rendendosi conto di ogni cosa; gradiva l'omaggio degli orfanelli e, nel partire, esprimeva al missionario e al personale la sua piena ammirazione e soddisfazione. Passò quindi al Seminario e per oltre due ore si intrattenne con noi. Visitò minutamente le aule scolastiche, le camerate, e tutti gli ambienti. Nella sala delle riunioni, rispose all'omaggio che il corpo insegnante e gli allievi vollero dare alla prima autorità della provincia. È significativo in bocca di un pagano l'eloquente suo discorso che riassumo nei punti salienti: «Conosco un poco il mondo extragiapponese per missioni avute dall'imperiale nostro governo all'estero. Ho veduto le aspirazioni diversissime dei rappresentanti delle nazioni, che difficilmente condurranno alla vera pace. Si suol considerare il Prefetto della Provincia più che altro come l'uomo d'amministrazione, sorvegliante dell'ordine, curante del benessere materiale della sua zolla. Io penso tutto questo come la parte più accidentale del mio lavoro. È alla formazione spirituale dei miei dipendenti che io voglio mirare come a mio primo dovere. Al momento attuale il Giappone ha bisogno di uomini lavoratori, onesti e di rettitudine a tutta prova. Beati voi, o giovani, che siete allievi di una scuola in cui voi abbondantemente potete trovare e assimilare quanto alla nostra patria abbisogna!».
Si degnò di assidersi al nostro modesto pranzo; volle esser fotografato con noi, e partì soddisfattissimo, esprimendo il desiderio di ritornare per parlare a lungo coi nostri allievi.
Se una bella primavera fiorita può essere segno di un promettente raccolto, o amato Padre, preghi e ci aiuti a che questa nostra fioritura d'anime dia luogo ad abbondanti frutti.
Suo aff.mo figlio
Don VINCENZO CIMATTI
Missionario Salesiano.
L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI con sede in TORINO, eretto in Ente Morale con Regio Decreto 13 gennaio 1924, n. 22, può legalmente ricevere Legati ed Eredità. Ad evitare possibili contestazioni si consigliano le seguenti formule:
Se trattasi d'un Legato: « ...lascio all'Istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino a titolo di legato la somma di Lire... (oppure l'immobile sito in...) ».
Se trattasi invece di nominare erede di ogni sostanza l'Istituto, la formula potrebbe essere questa: « Nomino mio erede universale l'Istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino, lasciando ad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo ».
(Luogo e data). (Firma per esteso).
Come abbiamo promesso nel numero speciale, daremo notizia delle feste celebrate per la Canonizzazione di S. Giovanni Bosco, distribuendo cenni di cronaca un po' per mese. È nostro desiderio di segnalarle tutte, tanto quelle d'Italia come quelle celebrate in altre Nazioni, perchè nella storia della Società Salesiana ci sia almeno una traccia della universalità del trionfo tributato a Don Bosco in tutto il mondo in occasione della sua Canonizzazione. I Direttori e i Decurioni che non l'avessero ancor fatto, sono quindi pregati ad inviarne gli appunti personalmente al Direttore del Bollettino Salesiano, lingua italiana. La pubblicazione sarà un po' lenta perchè non potremo destinare che un numero limitato di pagine per ogni Bollettino, ma tutte le feste saranno segnalale, secondo l'ordine di arrivo delle relazioni.
MILANO - Tra le prime città che hanno promosso colla massima solennità le feste a Don Bosco Santo, merita un posto di onore la città di Milano. Il 2o aprile oltre un migliaio di giovani dei vari Oratori cittadini accoglievano con indescrivibile entusiasmo una Reliquia del Santo trasportata solennemente dalla Chiesa Prepositurale Salesiana di S. Agostino all'Oratorio diocesano di via Mantegazza e la portavano in trionfo con una splendida fiaccolata, attraverso ai cortili, nella graziosa cappella ove iniziavasi il triduo pei giovani.
Il giorno seguente, «Festa degli Assistenti » fu dedicato a preghiere e funzioni per implorare su di essi la speciale assistenza ed ispirazione del Santo. Il triduo si chiuse la domenica 22 colla Comunione generale distribuita dall'Ispettore salesiano D. Colombo, col pontificale di S. E. Mons. Stoppani, e, nel pomeriggio, dopo l'inaugurazione di una lapide a ricordo della visita fatta da D. Bosco nel 1850, rievocata mirabilmente dall'avv. march. Cornaggia, con una grandiosa processione per le vie del quartiere, alla Basilica di S. Simpliciano.
Il giorno 24 S. E. Mons. Angelo Bartolomasi, arcivescovo castrense, commemorò Don Bosco Santo, nella chiesa del Corpus Domini, alla presenza di 3000 soldati del Presidio e di una eletta di ufficiali, rilevando una nuova gloria di Don Bosco, quella di aver precorso i tempi, aprendo il suo Oratorio fin dal 1859 a soldati italiani e francesi che vi trovarono l'ospitalità di una vera Casa del Soldato, coll'occorrente per scrivere, libri di lettura ed assistenza spirituale, tra onesti divertimenti.
La sera del 25 il fior fiore di Milano gremiva fino all'inverosimile la sala maggiore del Conservatorio per la commemorazione ufficiale affidata all'on. Carlo Delcroix, grande invalido, glorioso ex-allievo degli istituti salesiani di Livorno e di Firenze. Alla presenza di S. A. R. il Conte di Torino e delle massime Autorità, di S. E. Mons. Bartolomasi e vari Vescovi salesiani, l'illustre Oratore con un affetto che vibrava da tutta la persona, ha esaltato Don Bosco « santo della vita vissuta nella molteplicità e nella attualità dei suoi aspetti e dei suoi bisogni; santo del nostro tempo, muto nella sua pena e oscuro nella sua grandezza; santo del nostro popolo sicuro nella sua fede e tranquillo nelle sue opere» affascinando l'uditorio col sublime contrasto tra la semplicità, tutta naturalezza, con cui il Santo passava dall'ordinario allo straordinario, dal naturale al soprannaturale nel compimento della sua missione, e la grandiosità e prodigiosità delle opere che compiva. Gli applausi scoppiarono quasi ad ogni periodo, caldo sempre di ispirazione, efficacissimo di persuasione. E si intensificarono alle frequenti professioni di fede, ed ai rilievi patriottici. Mirabile l'accostamento finale tra S. Caterina da Siena e S. Giovanni Bosco: « Fu una popolana senese - egli disse - a ricondurre il Papa a Roma; è stato un contadino astigiano a tenere i contatti con il governo del Re rientrato in Roma: segno che il nostro popolo avverte in profondo la necessità di questa pace ».
Tutta Italia ha ascoltato per radio la splendida orazione, che ci duole di non poter riprodurre integralmente. All'Oratorio di Torino, superiori e giovani, raccolti nel salone teatro, ne furono commossi fino all'entusiasmo.
Il giovedì, 26, prima che cominciasse il triduo solenne di predicazione in settanta chiese della capitale lombarda, S. Em. il Card. Schuster, Arcivescovo, benedisse, in Via Copernico, la prima pietra per l'ampliamento dell Istituto e la costruzione delle nuove Scuole Professionali. Col Prefetto erano tutte le autorità ed il nostro Rettor Maggiore. Un giovane dell'Istituto porse l'omaggio a S. Eminenza ed agli intervenuti; poscia l'Arcivescovo impartì la benedizione rituale auspicando le grazie più elette alla nuova costruzione ed a tutto l'Istituto. Infine prese la parola il Rettor Maggiore per rallegrarsi colla Città di Milano e ringraziare tutti i benefattori della carità che usano ai figli di S. G. Bosco. In serata i Cavalieri dell'Ordine del S. Sepolcro, sotto l'abile direzione del comm. Geronazzo, offersero al Rettore Maggiore un sontuoso ricevimento.
L'indomani convennero all'Istituto salesiano trecento sacerdoti della Archidiocesi di Milano e delle altre Diocesi lombarde, Direttori diocesani e Decurioni, per un riuscitissimo convegno diretto a coordinare l'opera di diffusione del culto e dello spirito di D. Bosco Santo. Parlarono il Rettor Maggiore, Mons. Vigna, D. Trione, Mons. Mathias e chiuse S. E. Mons. Olivares. Mirabile l'entusiasmo e la cordialità del Clero lombardo per l'azione salesiana! Grazie a queste loro disposizioni il triduo predicato da Vescovi e sacerdoti salesiani e da illustri oratori del clero milanese nelle 70 chiese, preparò egregiamente la città alla apoteosi della domenica 20. In tutte le chiese, Comunioni generali e fervore di divozione nelle funzioni del mattino. A Sant'Agostino pontificale solenne di S. Em. il Card. Arc. Idelfonso Schuster, coll'Assistenza dei Vescovi Salesiani Mons. Olivares, Coppo, Jara, e Mons. Mathias; omelia dello stesso Card. Arcivescovo. Nel pomeriggio la grande processione, dall'Istituto al Duomo, colla Reliquia del Santo. La pioggia, che s'è messa in programma in quasi tutte le feste della scorsa primavera, non ha voluto mancare; ma il magnifico corteo di oltre 20.000 persone sfilò imperterrito per il lungo percorso fra ali di popolo riverente e commosso, e portò la Reliquia del Santo trionfalmente, al canto degli invii e fra la musica delle bande, coll'entusiasmo di migliaia di giovani della città e dintorni, fino a quella meraviglia che è il Duomo di Milano, ove attendeva al trono l'Em.mo Card. Arcivescovo col Ven. Capitolo e le Autorità. Da Torino era giunto appositamente il Rettor Maggiore coi superiori del Capitolo.
L'immenso Tempio fu letteralmente gremito. S. Eminenza impartì la benedizione eucaristica e il Canto dell'Inno Ambrosiano disse al Signore la riconoscenza di Milano per la canonizzazione di Don Bosco.
La reliquia fu poi riportata, in un pittoresco corteo di automobili, alla chiesa di S. Agostino alle 9 di sera, quando già il Duomo e la Stazione centrale sfoggiavano la suggestiva illuminazione in omaggio al Santo. La popolazione della Parrocchia volle che passasse in processione nel territorio tutto illuminato e si trattenne in venerazione nella chiesa prepositurale fino a notte inoltrata, mentre la banda dell'Istituto teneva concerto.
Così nell'omaggio a Don Bosco Santo Milano ha tenuto il suo posto d'onore tradizionale. E le poche fotografie che riproduciamo nella pagina centrale confermano i brevi cenni di cronaca che abbiamo fatto.
A NOVARA. Il magnifico Duomo fu uno dei primi ad aprire le sue porte a migliaia di fedeli che accorsero al triduo predicato da Mons. Borello, il 12, 13, 14 aprile. E non bastò a contenere l'immensa folla. Potenti altoparlanti provvidero a soddisfare il pubblico costretto a rimanersene fuori. Alla porta maggiore leggevasi la seguente epigrafe dettata da Mons. Cavigioli:
S. Giovanni Bosco - in età declinante - nell'esaltazione della materia - proclamò il primato dello spirito - scese in mezzo alle folle - a innalzarvi la fiaccola del Vangelo - guida alle grandi vie aperte - della rinnovata vita dei popoli - diffuse la cultura e la stampa - ad educare le classi lavoratrici - con lo sguardo ansioso dell'apostolo - penetrò nelle selve di tutti i dolori - varcò col suo messaggio - oceani e continenti - ed ora col suo volto - sorridente di benigna letizia - immagine sempre viva - della missione di civiltà - da Dio affidata all'Italia - ammonisce - che la salute del mondo - anelante alla pace - è in Cristo.
Tra le funzioni speciali, carissimo l'omaggio di tremila bambini delle scuole elementari, la vigilia della festa, e quello delle scuole medie, 500 alunne, la domenica mattina, dopo la Messa della comunione generale della gioventù celebrata dal Vescovo diocesano S. E. Mons. Castelli per migliaia di giovani dell'Azione Cattolica e delle scuole. Commovente la Messa per i beneficiati delle Conferenze di S. Vincenzo, i quali, all'uscita, furono confortati anche da un bel pacco di viveri. Al pontificale di Mons. Mathias assistette il Vescovo diocesano e Mons. Coppo tenne l'omelia sul Santo, presenti tutte le autorità cittadine. Il programma musicale fu assolto egregiamente dalla « Cappella del Duomo». Nel pomeriggio la città ha visto sfilare una processione di cui stenta a ritrovare altre tracce nella sua storia gloriosa. Dal Duomo la Reliquia del Santo fu portata alla Chiesa salesiana; ma prima che rientrasse, il Vescovo diocesano ha sentito il bisogno di rivolgere la sua parola alla moltitudine immensa, commosso da uno dei più grandiosi spettacoli di fede che abbiano consolato il suo cuore di Pastore. La sera stessa nella Chiesa salesiana Mons. Cavigioli iniziò il solenne ottavario che continuò a richiamare folle di fedeli finchè si chiuse, il 22, col panegirico di Mons. Lino Cassani, exallievo salesiano.
Alle funzioni religiose si intrecciarono la commemorazione di Don Bosco « Apostolo delle Missioni », tenuta da Don Beltrami nel teatrino dell'Ass. Catt. « Regaldi » il sabato 14, e la conferenza di S. E. Mons. Bartolomasi, arcivescovo castrense, in Duomo, il 26, ad oltre, 5.000 tra ufficiali e soldati del Presidio. ai quali S. E. impartì la benedizione eucaristica.
VIENNA. Vienna detiene un glorioso primato tra le Capitali delle Nazioni cattoliche pel profondo senso cristiano cui ha ispirato i solenni festeggiamenti ad onore di San Giovanni Bosco. La grande giornata del 6 maggio, fu preceduta da una duplice preparazione, remota e prossima. La prima, organizzata dalla Direzione centrale delle opere giovanili cattoliche, ebbe di mira l'adempimento del precetto pasquale. Per un triduo, in quaranta chiese della Capitale, furono trattati, col sistema di San Giovanni Bosco, i grandi tenti familiari alla sua attività apostolica: Dio - Anima - Eternità. Ed i 4o predicatori erano stati a lor volta preparati alla santa missione dall'Em.mo Arcivescovo Card. Innitzer il quale impartendo le direttive efficaci alla provvidenziale missione, li aveva esortati a studiare accuratamente la vita di S. G. Bosco, per ispirarsi ai suoi insegnamenti ed imitare il suo esempio nell'amore della gioventù e nello zelo per la salvezza delle anime. Si può immaginare la magnifica riuscita.
La preparazione prossima fu curata in due tempi: dal 26 al 29 aprile, triduo solenne pei cooperatori salesiani e fedeli del XIII Distretto; dal 3 al 5 maggio per quelli degli altri Distretti. Valenti oratori si succedettero sul pulpito della vasta e bellissima Chiesa nazionale italiana, esaltando le virtù caratteristiche del nostro Santo. Ecc.mi Vescovi precedettero il Nunzio Ap. S. E. Mons. Sibilia ad impartire la benedizione eucaristica nelle varie sere. Il periodico ecclesiastico diocesano pubblicò per l'occasione una serie di articoli di illustri scrittori sulla vita e le opere del nuovo Santo.
Il 6 maggio fu un trionfo nel senso più vasto della parola. Pontificò in Cattedrale l'Em.mo Card. Innitzer e vi assistette ufficialmente il Presidente della Repubblica Prof. Miklas, col Vicepresidente di Polizia Dott. Skubl, il Conte Scapinelli in rappresentanza del Ministro della Pubblica Istruzione, e molte illustri ed autorevoli personalità.
Schiere giovanili, Esploratori cattolici, Associazioni e popolo riempirono la vasta Cattedrale. La Cappella del Duomo eseguì mirabilmente la messa del Bruckner.
Il pomeriggio fu destinato alla commemorazione civile. La grande sala dell'Unione Musicale fu la sede della solenne Accademia, presieduta dallo stesso Presidente della Repubblica Prof. Miklas e da S. Em. il Card. Arcivescovo Innitzer, circondati dal Vescovo Aus. Mons. Kluger, dai rappresentanti del Capitolo metropolitano, e dei Ministri dell'Istruzione e Calto, da numeroso clero secolare e regolare, ammiratori e cooperatori insigni delle opere Salesiane.
Il coro del Peterlini ed artisti dell'Opera sostennero egregiamente la parte musicale, Dopo l'atto di ossequio e di omaggio alle Autorità convenute, fatto dai salesiani, prese tosto la parola il Presidente della Repubblica, prof. Miklas, il quale, in un discorso denso di concetti e vibrante di entusiasmo, salutata in Don Bosco la modernità cattolica della santità e dell'apostolato provvidenziale ai tempi nostri, indugiatosi sull'opera sua più cara, l'educazione cristiana delle gioventù, si è tutto raccolto ad ammirare e rilevare la nota di universalità cattolica che caratterizza tutte le opere di Don Bosco.
Non è esagerazione -- disse il Presidente - l'affermare, che una universalità cattolica caratterizza tutte le opere di Don Bosco.
L'epoca nostra abbisogna di questa universalità cattolica; fa d'uopo interessarsi di tutte le circostanze della vita umana. Più che in altri tempi fa d'uopo prendersi cura delle anime nella vita privata e pubblica; l'opera principale consiste nel risanamento delle anime, come si espresse un grande politico austriaco.
Ripeto espressamente anche nella vita pubblica, poichè soltanto se si riesce a sanare le anime, si puó porre un fondamento stabile anche pel benessere temporale di tutto il popolo. Leggi scritte e costituzioni, per quanto siano ben escogitate, non bastano. Ció che importa è lo spirito che le informa e che le interpreta. Solo un mondo, che sia interiormente cristiano e che riconosca Cristo come suo Re, porterà anche nella vita pubblica e sociale condizioni più felici e un benessere duraturo. Apparenze esteriori non ci devono ingannare. Iddio vuole tutto l'uomo. Nell'unione dell'uomo con Dio consiste l'unica vera totalità, che è moralmente legittima, e che con ragione si può esigere. Tanto l'individuo, quanto le nazioni devono piegarsi alla Divinità. La vera e unica totalità non deve essere una coercizione, ma il frutto della libera volontà, che il Creatore ci ha donato. Tutto il catalogo dei nostri doveri verso Dio e verso il prossimo è basato sul Decalogo. Il vero credente non ha alcun dubbio, che il Decalogo contiene un imperativo categorico, al quale noi ci vogliamo sottomettere con gioia e osservarlo fedelmente in ogni momento della vita. Il Decalogo non regola solo le nostre relazioni con Dio, ma ci impone anche i doveri verso il prossimo. Ognuno di noi è tenuto al compimento di questi doveri.
Vogliano perció anche tutti loro, o signore e signori, prestar la propria opera a vantaggio del prossimo. Si facciano apostoli del Signore con le parole e con le opere. Ognuno, sia sacerdote, sia laico, ognuno nei limiti del suo possibile e nella sua sfera d'azione, presti l'opera sua nell'Azione Cattolica. Ancor prima che questa parola venisse pronunziata dalle labbra dell'augusto sommo Pontefice, Don Bosco era già un precursore, un portabandiera dell'Azione Cattolica.
Sull'esempio del nuovo gran Santo Piemontese divengano anche loro moderni pescatori d'anime; si industriino di guadagnare specialmente la gioventù per conservarla o ricondurla al regno di Dio. E facciano ció per amor di Dio, non per cercare le soddisfazioni dell'amor proprio e gli onori; si servano di quei mezzi, di cui si servì Don Bosco.
Le affermazioni del Presidente furono sottolineate da vivissimi applausi. Egli terminò il suo dire rivolgendo particolari ringraziamenti ai Salesiani pel bene che compiono in Austria, e poi lasciò la parola all'Abate dei Benedettini Scozzesi, dott. Peichl, il quale trattò magistralmente dei principi educativi di S. Giov. Bosco.
Una calorosa ovazione accolse infine il Cardinale Arcivescovo, il quale, inneggiando a Don Bosco Santo: « Don Bosco - disse - è un programma breve, ma essenziale. I punti capitali di questo programma sono due: Fede e Carità, virtù indispensabili a chi vuol conformare la sua vita agli insegnamenti del divino Maestro ». E svolse brevemente il tema esortando tutti a coltivare l'una e l'altra virtù.
L'accademia si chiuse col maestoso Te Deum del Verdi.
LA LITUANIA PER DON BOSCO SANTO. La Lituania, che conta già tanti affezionati cooperatori, non ha voluto esser seconda a nessuno nel celebrare la canonizzazione di Don Bosco. Il 1° aprile la parrocchia di Kybartai, che aveva preparato un grazioso altare al Santo, lo inaugurò solennemente colla benedizione ed il collocamento della statua di Don Bosco, alla presenza di tutte le associazioni cattoliche del paese. Il 2 aprile tutta la cittadina di Kelmé ha dedicato la seconda festa di Pasqua alla gloria di Don Bosco Santo con solenni funzioni e comunione generale delle associazioni cattoliche, e, nel pomeriggio, con due appassionate conferenze agli adulti ed ai giovani, tenute da due chierici del Seminario Metropolitano di Kaunas, nostri fervidi Cooperatori. La Gioventù Catt. maschile ha proclamato ufficialmente Don Bosco Patrono del Circolo.
Il Seminario Metropolitano di Kaunas ha dedicato a Don Bosco Santo il giorno 22. Esposta la Reliquia, nella Cappella del Seminario, i chierici si succedettero in preghiera, e S. E. Rev.ma Mons. Matulionis, uno dei martiri della persecuzione russa, di ritorno da Roma e da Torino ove aveva assistito ai trionfi del Santo, li intrattenne nella descrizione delle feste indimenticabili. Congedandosi lasciò a ciascuno un'immaginetta di Don Bosco. Benedetto quindi il quadro del nuovo Santo, l'Ispettore degli studi del Seminario esortò i chierici ad imitarlo accuratamente nello spirito di apostolato e poi lasciò la parola ad uno dei professori, oratore ufficiale, il quale trattò magistralmente di « Don Bosco e la moderna società ». Il Decano del Seminario chiuse la celebrazione augurandosi di poter tributare feste anche più grandiose a Don Bosco Santo.
Siano rese grazie a Maria Ausiliatrice a al suo apostolo S. G. Bosco. - Da vari anni ho dovuto toccare con mano che D. Bosco mi benedice e protegge. Anch'io, nel mio piccolo, potrei ripetere quello che il Comm. Cotta diceva a D. Bosco: « Dacchè ho cominciato a favorire e ad aiutare le Opere Salesiane i miei affari vanno di bene in meglio ».
È per questo che, nonostante le difficoltà inevitabili del tempo e la crisi che si attraversa, siamo riusciti a far fronte ai molteplici e gravi impegni.
Mia moglie poi è una graziata di Maria Ausiliatrice: un miracolo vivente, si potrebbe chiamare. Vari anni fa già era stata spedita dai medici; invece guarì perfettamente, non restandole alcuna traccia della gravissima malattia, cosa di cui i professori non seppero rendersi ragione in nessun modo.
Uno di essi aveva detto: « Io farò quel poco che posso, ma solo la Madonna potrebbe guarirla ». E fu così.
Quest'anno nuovamente era ridotta in tristissime condizioni di salute. Non si tralasciò di fare tutto quello che la prudenza e la scienza medica suggerivano; ma soprattutto abbiamo affidata la cosa a D. Bosco.
Ora la povera inferma è ancora sotto cura e molto debole, ma si sente più sollevata e può attendere ai suoi doveri di buona massaia.
Inoltre quest'anno uno dei miei figli di 16 anni, causa lo sviluppo fisico troppo precoce, era divenuto lungo ed allampanato, aveva una continua eccitazione nervosa, assoluta inappetenza e incominciava a destare serie preoccupazioni.
I professori, che lo visitarono, scorsero facilmente i sintomi specifici di un complesso di malattie, tutte di natura grave, e che necessariamente dovevano portare disastrose conseguenze.
Pur confidando nell'arte medica, ci siano rivolti a Maria Ausiliatrice, perchè venisse in nostro aiuto e abbiamo fatto alcune novene a D. Bosco, colla speranza che in quest'anno della sua glorificazione ci facesse sentire come tante altre volte, il suo valido patrocinio. E non siamo riusasti delusi!
Nell'ultima visita il Professore lo ha trovato molto meglio, dichiarando con sua meraviglia, che ha già acquistato tanto, come se avesse finito due anni di cura.
Grazie pertanto e la nostra imperitura riconoscenza alla Vergine SS.ma Ausiliatrice e al suo grande Apostolo D. Bosco.
Mando la mia modesta offerta per i lavori del Santuario, sicuro che D. Bosco vorrà continuare a tenerci sotto la sua protezione.
Genova-San Pier d'Arena, 23-5-34.
ATTILlo BARABINO.
M. C. (Torino) ringrazia Maria Ausiliatrice e S. G. Bosco per la grazia di un caro bambino.
M.a Rosa Cantamessa ringrazia Maria Ausiliatrice per diverse grazie ricevute e ne attende altre.
N. N. (Champoluc) ringrazia Maria Aus. e S. G. Bosco per una guarigione.
Benzi Maria (Acqui) con grande gioia rende pubbliche grazie a Maria Ausiliatrice e a S. G. Bosco per l'insperato miglioramento ottenuto alla figlia Rosa da molti anni sofferente di paralisi alle gambe.
Anselmo Pietro (Alcamo) ringrazia di cuore Maria Ausiliatrice e S. G. Bosco che ridonarono la primiera salute al piccolo Nicolino.
Delmolin Domenico (S. Paolo del Brasile) è riconoscente a Maria Ausiliatrice per averle guarita la consorte sofferente di cancrena ad una gamba.
Prometti G. B (Cremisan-Palestina) con infinita riconoscenza ringrazia la :Madonna di Don Bosco che lo preservò dal pericolo di morire in un incendio.
Berruti Teresa (Torino) porge vive grazie a Maria Ausiliatrice e S. G. Bosco pel felice esito di operazione chirurgica e per l'ottenuta guarigione di una figlia da deperimento organico.
Raffini Aldo e Lina (Novi Ligure) sono riconoscenti alla B. V. Ausiliatrice e a S. G. Bosco per la recuperata salute del loro piccolo Piero.
Castaldi Margherita (Chiusa Pesio) ringrazia Maria Ausiliatrice e D. Bosco che le concessero la guarigione da bronco-polmonite e pel felice esito di operazione alla gola subita da una nipote.
Costa Maria (Castellinaldo) con viva riconoscenza ringrazia Maria A. e S. Giovanni Bosco pel buon esito di operazione di ulcera allo stomaco subita dal figlio Callisto.
Gorin Pasqualina (Chioggia) trovandosi in fin di vita, causa malattia di cuore, invocò con fede vivissima Maria Ausiliatrice e S. G. Bosco e il 5 gennaio scorso, 1° venerdì del mese, si sentì completamente ristabilita!
Pasino Maria ex-allieva (Valle S. Bartolomeo) colpita da gravi disturbi nervosi affidò la sua guarigione a Maria Ausiliatrice e a S. G. Bosco e fu prontamente esaudita!
Obeet Beniamino (Ayas) non ha parole capaci per esprimere tutta la sua riconoscenza a Maria Ausiliatrice e a S. G. Bosco che le salvarono da certa morte l'ottima consorte colpita da fiera polmonite.
L. Z. (Mongardino) ringrazia commossa Maria Ausiliatrice e S. G. Bosco per i molti favori ottenuti, mentre con viva fiducia ne invoca altri che le stanno tanto a cuore.
Ravizza Giuseppe (Torino) ringrazia di cuore Maria Ausiliatrice e il nostro Santo che gli guarirono un bambino affetto da bronco-polmonite.
De Meo Clotilde (New York) è riconoscentissima a Maria Ausiliatrice e a S. G. Bosco che assistettero suo marito durante lunga e grave infermità. In ritardo rende anche pubbliche grazie per essere stata preservata dal pericolo di subire un'operazione.
N. N. (Fonni) trovandosi in grave pericoli di perdere ogni bene si rivolse alla cara Madonna di D. Bosco Santo e ogni pericolo scomparve.
N. P. insegnante avendo poche speranze di ottenere una cattedra nelle scuole di Stato si affidò a Maria Ausiliatrice e a S. G. Bosco, e, dopo tre novene, ottenne quanto desiderava.
Vignati Pierina (Manila-Filippine) riconoscente per grazie ricevute ringrazia pubblicamente la celeste Ausiliatrice e il suo fedel servo S. G. Bosco e inviando offerta pro missioni invoca la loro continua assistenza e protezione su di sè e sulla famiglia.
Tinello Jannoni Francesca (Andali) madre di nove figli avrebbe dovuto subire l'amputazione di una gamba e evitò così grave sciagura mercè la potente intercessione di Maria Ausiliatrice e di San G. Bosco ai quali serberà eterna riconoscenza.
Boscaglia Inglese Elena (Butera) avendo il figlio Enrichetto ridotto in fin di vita, causa una forma violenta di morbillo, ne affidò la guarigione a Maria Ausiliatrice e a S. G. Bosco e fu prontamente esaudita.
Z. A. (Torino) ringrazia la Vergine Ausiliatrice per averla salvata miracolosamente dal pericolo di essere bruciata viva.
Leonesio Lucia con infinita riconoscenza ringrazia Maria Ausiliatrice e S. G. Bosco per la segnalatissima grazia ricevuta.
D'Urbano Antonio e Rita ringraziano, in ritardo, Maria Ausiliatrice e S. G. Bosco per l'ottenuta miracolosa guarigione del figlio Ermanno.
Robotti R. (Torino) porge vive grazie a Maria Ausiliatrice e a S. G. Bosco per l'assistenza ottenuta in gravi e dolorose circostanze e per l'impiego ottenuto.
Gaido Tommaso di Agelino (Carmagnola) colpito da febbri reumatiche e da endocardite e ridotto in fin di vita, riacquistò la salute, grazie alla bontà del l'Ausiliatrice dei Cristiani e di S. G. Bosco.
Vaccarone Maria perchè sofferente dovette lasciare il lavoro. Fece fiducioso ricorso alla Madonna di S. G. Bosco e in breve tempo migliorò tanto da poter riprendere la sua attività.
Buonamano Maria (Chicago) colpita da nefrite complicata con altri malanni fu ridotta in fin di
vita, ma dopo una fervorosa novena a Maria Ausiliatrice e a S. G. Bosco lasciò il letto perfettamente guarita.
N. N. (Carcare) con riconoscenza e amore infinito ringrazia Maria Ausiliatrice e S. G. Bosco per evitata operazione e per averle guarito un figlio colpito da malattia nervosa.
B. C. D. (Carcare) porge vivissime grazie a Maria Ausiliatrice e a S. G. Bosco per il conforto ottenuto in gravi sventure familiari.
N. N. (Carcare) attesta che sono tante le grazie che ha ricevuto da Maria Ausiliatrice e da S. G. Bosco che sarebbe cosa troppo lunga enumerarle tutte.
Papa Antonietta (Ivrea) commossa e riconoscente ringrazia l'Aiuto dei Cristiani e l'Amico dei giovani che concessero la guarigione da polmonite al suo bambino.
Alessi Giuseppe (Valguarnera) ringrazia Maria Ausiliatrice per averle conservata in vita, contro le previsioni dei dottori curanti, la mamma, già ridotta agli estremi.
Una mamma angosciata per l'incertezza della malattia di un figlio si rivolse fiduciosa a Maria Ausiliatrice e a S. G. Bosco e ottenne la grazia di una perfetta guarigione.
Fenini Paolo (Esine) ammalatosi di nefrite acuta avrebbe dovuto sottoporsi a grave operazione, di esito incerto. Ricorse a Maria Ausiliatrice e, per intercessione di S. G. Bosco, ottenne, dopo una sola novena di preghiere, completa e duratura guarigione.
Bosco Genoveffa (Torino) dovendo subire difficile operazione per carcinoma uterino si affidò a Maria Ausiliatrice e a S. G. Bosco. L'operazione ebbe esito felicissimo.
L. M. S. bisognosa di grazie speciali implorò con viva fede Maria Ausiliatrice recitando la sua novena, e fu prontamente esaudita.
Gagliardini Ottina Teresa (Rocca Pietra) è riconoscentissima alla Vergine Ausiliatrice e a S. G. Bosco per averla assistita in dolorose circostanze della vita.
Moriondo Teresa (Torino) sofferente per mal d'occhi e temendo di perdere la vista si rivolse fiduciosa a Maria Ausiliatrice e a S. G. Bosco ed ottenne notevole miglioramento.
Floreani Amalia ved. De Marchi (Rive d'Arcano) con gioia e riconoscenza infinita ringrazia Maria Ausiliatrice e S. G. Bosco per l'ottenuto impiego del figlio.
C. H. sofferente da tempo di un male ribelle ad ogni cura ne fu libera invocando, con fede vivissima, l'Aiuto dei Cristiani e S. G. Bosco.
Nuccio Vincenzina (Caltanissetta) ringrazia la Vergine Ausiliatrice per aver liberata la mamma da gravissimo male di gola.
Preghiamo vivamente quanti conservano notizie o scritti riguardanti S. Giovanni Bosco ad informarne il sig. Don Eugenio Ceria, storiografo di D. Bosco, il quale restituirà documenti e scritti colla massima sollecitudine. Indirizzare a lui personalmente.
Corso Regina Margherita, 176 - Torino (109).
Una grazia prodigiosa. - Adempio la promessa fatta al nostro caro S. G. Bosco col rendere noto la grazia ottenuta per sua intercessione. Nell'agosto dello scorso anno mia sorella Carla si trovava in gravi condizioni di salute ricoverata in una clinica medica di Milano.
MI rivolsi fiduciosa a D. Bosco e a me s'unirono tutte le novizie con una fervorosa novena in capo alla quale la malata ebbe un leggero miglioramento. Passati pochi giorni mia sorella ebbe una ricaduta così grave che i dottori giudicarono il caso quasi disperato. Noi in noviziato riprendemmo con maggior fervore le preghiere al nostro Santo e la signora Ispettrice, recandosi in Clinica a visitare l'ammalata la incoraggiò a riporre tutta la fiducia in D. Bosco e le applicò, sulla parte malata, la preziosa reliquia che ha sempre con sè.
Passata neppure una mezz'ora, la nostra Carla si sentì sollevata dal lacerante dolore che preoccupava seriamente i medici.
Da quel giorno le sue condizioni di salute andarono sempre migliorando, finchè giunse a guarigione completa senza l'intervento chirurgico che era stato minacciato per il caso gravissimo.
BosTo, 31 gennaio 1934.
Suor M. SofIA BARCElLA Novizia delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Guarita miracolosaMente. - Anni or sono fui operata da un'ulcere allo stomaco. Dopo l'operazione mi sembrava di star bene e ripresi le mie occupazioni di famiglia. Ma la gioia e la pace che si provava non dovevano durare a lungo e presto fui visitata da un altro terribile malanno che i medici non riuscivano a diagnosticare. Consigliata dal medico del paese andai all'ospedale di Pavia, ed ivi stetti otto giorni in osservazione senza nessun giovamento. Alle mie figliole il Professore non esitò a dire che nessuna medicina mi avrebbe potuto guarire, perchè trattavasi di un tumore in cancrena. Allora fui condotta a casa ed ogni fiducia fu posta in D. Bosco. Incominciammo una fervorosa novena alla quale si unirono anche Figlie di Maria Ausiliatrice. Io poi applicai sulla parte ammalata una reliquia di Don Bosco invocando con tutta la fede possibile la grazia miracolosa. A metà novena nessun sintomo di miglioramento, anzi sembrava peggiorassi. Ma Don Bosco dal cielo vegliava e quando tutto sembrava disperato, mi fece la grazia: proprio al termine della novena, cominciai a star bene ed ora sono fuori pericolo.
Ottobiano, 29 aprile 1934.
LAVEZZI GIUDITTA.
Triplice intervento della Madonna di D. Bosco. - Nell'anno 1927 ammalai di un male che destava nei miei cari seria preoccupazione. Dopo due anni di cure costosissime ero sempre allo stesso punto anzi andavo peggiorando. In questa triste condizione leggendo un giorno per caso le grazie che D. Bosco ottiene da Gesù e dalla Madonna ai suoi devoti, mandai tosto alla Basilica dell'Ausiliatrice a prendere una reliquia, ed iniziai con fede viva la novena applicandomi la reliquia sulla parte dolente.
Al sesto giorno si notò un vero miglioramento che andò man mano accentuandosi senza però giungere a guarigione completa. Nel dicembre 1930 mi sorprese anche il morbillo, che accrebbe le preoccupazioni del medico e dei miei cari. Aumentammo la nostra fede nella Madonna ed in D. Bosco e dopo una crisi durante la quale mi sentivo proprio morire, mentre mi si leggeva la novena, incominciai a sentirmi meglio con grande gioia di tutti. Iniziai tosto una cura di inezioni ricostituenti, ma una di esse mi produsse infezione e mi cagionò due ascessi che mi fecero tanto soffrire, causandomi anche un esaurimento nervoso che accrebbe il tormento mio e delle persone che mi dovevano sopportare. Non potevo più stare in casa, nè uscirne da sola, tanta era la paura che mi sorprendeva e debbo proprio dir grazie a Maria Ausiliatrice ed a S. G. Bosco se mi sento completamente guarita.
Torino, 26-4-1934.
RITA OITANA.
L'atto di gratitudine di una bambina. - Il 27 febbraio 1934 venni a casa da scuola con la febbre; il giorno 28 la mia mamma andò a chiamare il medico, mi visitò e dichiarò subito la polmonite e l'avvelenamento del sangue e andavo aggravandomi giorno per giorno. La mia mamma andò a chiamare il nostro reverendo Arciprete che mi diede tutti i Santi Sacramenti ed anche l'Olio Santo perchè ero proprio in pericolo di vita. La mia signora maestra mi mandò dalla mia compagna una immagine di S. G. Bosco. La mia famiglia si mise subito a leggere la novena a S. G. Bosco ed alla Madonna Ausiliatrice: ottenni la grazia ed ora sono perfettamente guarita senza nessuna imperfezione e il giorno 5 aprile cominciai ad andare a scuola. Ringrazio la Madonna, S. G. Bosco e la mia signora maestra.
Mi firmo la bambina
PEDRAZZINI ASSUNTA di classe 4a.
Lodi, 27 aprile 1934.
Carla Maria Novasconi ringrazia S. G. Bosco per l'aiuto concessole in un caso disperato.
La maestra Dina Colombo segnala come grazie di S. G. Bosco l'ottenuto impiego ad una povera signorina disoccupata, la conservazione dell'impiego ad un professionista, e la salvezza finanziaria di una famiglia minata da un colpo poco onesto.
G. L. Gaeta (Roma) con animo riconoscente e commosso adempie alla promessa di fare un'offerta per le Opere Salesiane avendo ottenuto per intercessione di S. G. Bosco, dal Signore e dalla Vergine Ausiliatrice, la grazia singolarissima di veder guarita completamente una cara sorella affetta da fibroma senza sottoporla ad operazione chirurgica tanto pericolosa.
La famiglia Marocco (Torino) ringrazia riconoscente Maria Ausiliatrice e S. G. Bosco per aver protetto il figlio autista in un grave incidente automobilistico che poteva riuscire fatale.
Marchesa Leontina Pallavicino (Roma) ringrazia S. G. Bosco per il miglioramento da gravi disturbi ottenuto a sua intercessione.
N. N. (Torino) dichiara d'aver ricevuto una grazia speciale proprio nel giorno della Canonizzazione.
Maria Masera ringrazia S. G. Bosco per la gioia di un caro bambino.
Coniugi L. P. (Carmagnola) ottennero conforto da S. G. Bosco in una penosa situazione.
R. R. N. ottenne per intercessione del nostro Santo la guarigione di una nipotina ormai quasi disperata.
Virano Margherita (Tigliole d'Asti) ringrazia San G. Bosco per la guarigione della nipotina Ines da paralisi infantile.
Arduino Caterina (S. Stefano Roero) ebbe in una visita all'urna di S. G. Bosco il miglioramento sospirato da gravi malattie ribelli alle cure di vari specialisti.
B. M. (Foglizzo) ringrazia di cuore Maria Ausiliatrice e D. Bosco Santo per aver ottenuto rapida guarigione da grave malattia proprio non appena D. Bosco fu dal Papa proclamato Santo.
Costantini Cecilia (Palmiano) ad un bimbo che doveva subire una seria operazione applicò la reliquia di S. G. Bosco e l'ebbe guarito senza intervento chirurgico.
T. B. (Torino) colpita improvvisamente da forti dolori viscerali e trasportata d'urgenza all'ospedale per esservi operata, invocò coli fede viva S. G. Bosco e in pochi giorni fu guarita senza atto operatorio.
Bocchero Caterina (Genova) affetta da più anni da bronchite asmatica senza speranza di guarigione l'ottenne istantaneamente da S. G. Bosco.
Barbero Clotilde (Milano) ottenne da D. Bosco Santo la guarigione di grave mal di cuore.
Borla Angelina (Campo di Tartano) è profondamente riconoscente a S. G. Bosco che, il 3 aprile u. s., le ridonò la primiera salute dopo inaudite sofferenze fisiche e morali.
Savorelli Lucia (Cotignola) sofferente da tempo di nefrite e di altri mali affidò la sua guarigione al nostro Santo e ne ottenne notevole miglioramento che spera sarà seguito da completa guarigione.
Chalier Agnès Margherita (Villard di Beaulard) ridotta in fin di vita da una fiera bronco-polmonite riebbe la salute da S. G. Bosco invocato colla certezza di essere esaudita.
T. T. (Alice Belcolle) ringrazia S. G. Bosco che le guarì la nuora colpita da grave nevrastenia.
Cardani Giovanna (Jerago) è riconoscente al Santo nostro che le guarì una sorella. Attende altre grazie e promette di far conoscere D. Bosco Santo a molti bambini.
Caramella Angela (Tromello) avendo il marito colpito improvvisamente da encefalite tubercolare l'affidò a S. G. Bosco e l'infermo, baciata tre volte una reliquia, fu miracolosamente salvo.
Spada Don Vittore, parroco (Piove di Sacco) ringrazia di cuore S. G. Bosco che protesse paternamente e guarì le sorelle Donazzan Margherita e Maria, colpite, i 5 mesi or sono, da peritonite e ridotte in fin di vita.
Giacomelli Innocenzo (Bordignano di Firenzuola) ringrazia di cuore S. G. Bosco che gli salvò da certa morte un figlio colpito al capo dal formidabile calcio di un cavallo.
N. N. (Seregno) sofferente per un'ulcera spinosa allo stomaco fu operata felicemente perchè affidò l'esito dell'operazione a S. G. Bosco.
Manzetti Clotilde (Torino) colpita da broncopolmonite accompagnata da debolezza di cuore fu spedita dai medici, ma il gran medico celeste S. G. Bosco le concesse la guarigione.
Mastrogiacomo Teresa (Brooklyn - S. U. America) avendo la nuora spedita dai medici perchè affetta da appendicite con infezione del sangue, ne implorò con fede la guarigione da S. G. Bosco. Dopo due settimane di cure e di preghiere la cara inferma potè ritornare in famiglia guarita.
Abbo Giovanni (Lucinasco) avendo il padre settantacinquenne colpito da bronco-polmonite e ridotto in fin di vita ne ottenne la guarigione invocando l'aiuto di S. G. Bosco.
Ghezzi Rina (Pizzolese) ammalatasi di pleurite complicata da altri malanni, implorò la guarigione da S. G. Bosco. Ottenuto un notevole miglioramento venne a Torino in pellegrinaggio all'altare del Santo e ritornò a casa guarita perfettamente.
C. E. addoloratissimo per avere un parente ingiustamente accusato fè ricorso al nostro Santo e l'innocenza risaltò piena e completa.
Bertaina Angelo Antonio (Falicetto) colpito improvvisamente da forti dolori reumatici che gl'impedivano qualsiasi movimento, il giorno di Pasqua si raccomandò, con fede viva, al nostro Santo e la sera dello stesso giorno potè alzarsi senza risentire alcun dolore!
Scarsi Maria (Silvano d'Orba) affidò al Santo Protettore della gioventù il figlio Mario che ebbe la mano destra presa tra i respingenti di due vagoncini. Si temeva dover asportare la mano... e invece invocato replicatamente D. Bosco Santo fu evitata la temuta mutilazione.
Piediscalzi Migliore Maria (S. Giuseppe Jato) nel gennaio dello scorso anno essendo ridotta in fin di vita si raccomandò con fede a S. G. Bosco e subito fu risanata.
M G. (Torino) afflitta e preoccupata dalla prolungata disoccupazione del figlio, fece una fervorosa novena a S. G. Bosco e trovò tosto un ottimo impiego.
Garetto Aldo (Virle Piemonte) a 7 anni colpito da grave malattia, giudicata dai dottori di lungo decorso, ringrazia il Santo Protettore della gioventù per avergli ottenuta la guarigione nel secondo giorno di una fervorosa novella.
Suor Maria F., F. di M. A. (Crusinallo) colpita improvvisamente da grave malore fu sottoposta ad operazione che riuscì ottimamente grazie alla paterna assistenza di S. G. Bosco.
Meloni Maddalena (Bosa) riconoscente ringrazia S. G. Bosco per l'ottenuta istantanea guarigione da forte emorragia nasale, ottenuta con semplice tamponamento esterno.
Cagnoni Alessandro (Sacconago) avendo la figlia Maria colpita da grave malessere, che per ben nove mesi la rese invalida, fece fiducioso ricorso a S. G. Bosco e fu consolato con la completa guarigione.
A. R. (Pirano) riconoscentissimo, ringrazia il novello Santo G. Bosco per avergli guarito un cognato che era in fin di vita causa una violenta bronco-polmonite doppia.
Famiglia L. e M. ringrazia per i segnalati favori ottenuti da S. G. Bosco e invoca continua protezione.
Valenti Ferrando Melina (Cerami) aveva un nipotino affetto da bronchite capillare e già ridotto in fin di vita, e lo riebbe sano e salvo per speciale pro tezione di S. G. Bosco alla vigilia della sua Canonizzazione.
Russo Giulia (Postiglione), proprio nel giorno del trionfo di D. Bosco Santo ebbe una prova della sua potenza e bontà che scampò da certa morte la nipotina Maria, ridotta in fin di vita da una fiera polmonite.
Isola Luigia (Muggiano) sofferente da quattro anni di malattia di fegato con coliche terribili dovette sottoporsi ad operazione. Pregò S. G. Bosco a guidare la mano dei chirurghi e l'operazione ebbe esito felicissimo.
C. R. (Nazzano) è riconoscente al suo grande protettore S. G. Bosco per due grazie segnalatissime.
Manfredi Piera (Torino) ringrazia il nostro Santo che illuminò la mente di un chirurgo e le evitò una grave operazione che altri dottori credevano indispensabile ed urgente.
Tomasi Dott. Guido (Trento) ammalatosi seriamente nel luglio 1932 e assalito da forte febbre, si rivolse a S. G. Bosco supplicandolo ad ottenergli la guarigione. La febbre scomparve dopo pochi giorni, e la convalescenza seguì senz'altro.
A. M. R. seriamente preoccupata per gravi dissesti finanziari e per la disoccupazione del figlio si rivolse con una novella a S. G. Bosco ed al termine della medesima il figlio fu sistemato.
Boccaccio Rosa (S. Salvatore Monferrato) sofferente da 15 anni per tumore interno e spedita ormai dai medici curanti, doveva essere sottoposta ad operazione, che, data l'avanzata età e la complicazione del diabete, era quanto mai incerta. Fidando solo nella potente intercessione di S. G. Bosco s'impose una sua medaglia, subì l'operazione e riacquistò la salute.
Andreone Coniugi (Arignano) avendo il loro piccolo Carlo colpito da difterite seguita poi da febbri continue e ostinate e temendo di perderlo invocarono con fede S. G. Bosco che li consolò appieno colla guarigione del caro infermo.
G. C. (Trino) avendo il babbo infermo di gastrica e di più angosciato pel cattivo andamento degli affari si rivolse a S. G. Bosco ed ottenne l'una e l'altra grazia.
Del Giudice Maria (Formicola) ringrazia il nostro Santo che le salvò da certa morte un bimbo di 16 illesi.
Crovero Margherita (Morialdo) affetta da mastoidite e operata nello scorso luglio incorse nella meningite. Dopo parecchie novene a S. G. Bosco si azzardò a subire una seconda operazione e tutto riuscì bene.
Guado Maria (Borgomanero) ebbe dal nostro Salito la grazia del felice esito di una operazione chirurgica di appendicite e calcoli renali.
Faletti Denicola Pierina (Torino) con viva fede chiese a S. G. Bosco la grazia della guarigione di un bimbo, che colpito da mastoidite acuta aveva dovuto essere operato d'urgenza, e fu esaudita.
Vercelli Angela, ex-allieva, ottenne per intercessione del Santo una brillante riuscita negli esami di concorso magistrale.
Un novizio salesiano (Lanuvio) ringrazia il suo buon Padre S. G. Bosco per un insigne favore.
Un missionario salesiano ringrazia il nostro Santo per il pronto intervento in un attacco improvviso di grave malattia.
SCARAFIA GIUSEPPE, ch. ascritto, da Josefina (S. Fé - Argentina) † a Josefina il 3-12-1933 a 21 anni di età. Giovane di grande intelligenza, di soda pietà, di affetto intenso alla Congregazione, faceva tanto sperare, quando lo colse il morbo che dopo cinque anni di sofferenze lo trasse alla tomba.
LUCHINO NICOLA, ch. da Morteros (Cordoba-Argentina), † a Rodeo del Medio (Argentina) il 10-12-1933 a 23 anni di età. Una doppia polmonite colpì la sua logora fibra arrestandolo nel campo dell'insegnamento per cui aveva speciale attitudine.
BOTTARI D. EMILIO, sac. da Farnocchia (Lucca), † a Fegino (Genova) il 29-12-1933 a 55 anni di età. Dopo più di quattro lustri, durante i quali esercitò un vero apostolato in varie Case dell'Ispettoria del Salvador, in America, appena giunto fra noi per rivedere con giubilo Superiori e parenti, migrava a Dio.
MASCIANDARO D. LEONE, sac. da Catania (Italia), † a Sigsig (Equatore) il 14-1-1934 a 36 anni di età. Prese parte all'immane guerra. Dallo studentato teologico di Torino passò missionario al Vicariato di Mendez e Gualaquiza. Zelantissimo nel ministero sacerdotale, fu specie ai malati poveri angelo consolatore.
NOGUER D. RAFFAELE, sac. da Amer (Gerona-Spagna), † a Valenza (Spagna) il 14-1-1934 a 69 anni di età. Fu segretario del Card. Cagliero in Patagonia; poi passò al Messico ove si prodigò nell'apostolato fino al suo ritorno in Ispagna. Oratore, scrittore pubblicò, fra l'altro, un dizionario della lingua spagnuola per la gioventù, che gli meritò il plauso dei competenti.
BOUZAS ALFONSO, ch. da Allariz (Spagna), † ad Allariz il 14-1-1934 a 23 anni di età. Esemplare nell'ubbidienza, nella pratica della S. Regola e nella vita comune, quantunque lo affliggesse irreparabile malattia.
HFRNANDEZ D. ANTONIO, sac. da Aldeadavilla (Salamanca-Spagna), † a S. José del Valle (Spagna) il 15-1-1934 a 27 anni di età. Insegnante e assistente a Cadice, ove fu ordinato sacerdote, attivissimo non ostante la malferma salute, emerse in lui, massime nell'ultimo periodo di sua vita, la serenità dello spirito, la conformità e rassegnazione ai voleri di Dio.
ALBRECHT VITTORIO, ch. da Humpolec (Cecoslovacchia), † a Jaboatao (Brasile) il 16-1-1934 a 3o anni di età. Martire del suo stesso organismo debilitato, dopo una vita di fede, di pietà, seduto in una poltrona col Crocefisso in mano, passò a riposarsi nel Signore.
ECHEVERRIA PAOLO, ch. da Carlos Casares (Buenos Aires), † a Alta Grazia (Cordoba-Argentina) il 16-1-1934 a 25 anni di età. Portato allo studio, specialmente della Teologia, prometteva splendida riuscita. Non lo favori la salute. Nei suoi grandi patimenti trovava conforto nella memoria di quelli eroicamente sofferti dal Servo di Dio D. Beltrami, che gli sarà stato valido intercessore.
BURKERT D. ENRICO, sac. da Barmen (Prussia), † ad Aquisgrana il 28-1-1934 a 47 anni di età. Scoppiata la guerra quando si trovava in famiglia per la sua prima Messa, fu arruolato come elemosiniere militare e forzato a seguire le truppe tedesche in Russia e nei paesi baltici. Impedito di tornare nel Belgio ove aveva fatto le prime prove di vita salesiana, lavorò intensamente da zelante sacerdote nella sua diocesi fino a che lo sorprese un cancro intestinale.
LOVISOLO D. ANGELO, sac. da Nizza Monferrato (Alessandria), † a S. Gregorio di Catania il 2-2-1934 a 72 anni di età. Confratello illustre, amabile, gioviale, buon predicatore e maestro, fondatore di Case salesiane, direttore di parecchie in Sicilia, in Tunisia, a Malta, a Roma, fu sottoposto a prova gravissima quando, superiore a Messina, avvenne l'immane terribile terremoto del 28 dicembre 1908. Rimasto quasi solo incolume, col cuore trafitto ma virtuosamente sereno nella bontà divina, trovò poi la forza di assumere nuove direzioni a Soverato, Ali Marina, San Gregorio ove chiuse la sua laboriosa e preziosa esistenza.
PERINO D. LUIGI, sac. da S. Maurizio Canavese (Torino), † a Roma (S. C.) il 18-2-1934 a 47 anni di età. L'insegnamento ginnasiale sostenuto per parecchi anni e che gli meritò ripetuti encomi dalle autorità scolastiche governative, non lo distolse mai dalla regolare assistenza nelle ricreazioni, in chiesa, nelle camerate, al passeggio. Fu edificante per umiltà, pieta, osservanza religiosa.
PIRAZZINI FRANCESCO, coad. da Bagnacavallo (Forlì), † a Roma (Pio XI) il 18-2-1934 a 61 anni di età. Condusse, per 4o anni la vita del buon salesiano. Intento alle sue modeste occupazioni, mite, gioviale, obbedientissimo, fu sua prerogativa l'intensa divozione a Maria SS.
OLIVA ALFONSO, ch. da Estach (Lérida), † a Gerona (Spagna) il 20-2-1934 a 2o anni di età. Fu tra i primi quindici giovanetti della Casa del Tibidabo, ove collo studio e colla pietà aspirava al sacerdozio.
BRONDA MATTEO, coad. da Vinchio (Alessandria), † a Torino (Oratorio) il 24-2-1934 a 50 anni di età. Appresane l'arte all'Oratorio, fu quivi, poi a Sampierdarena, Verona, Roma, Spezia capo dei laboratori di meccanica. Dimostrò dappertutto grande amore a Don Bosco, forte attaccamento alla Congregazione; pronto a ogni sacrificio pel maggior sviluppo delle nostre scuole professionali e la buona stima del nome salesiano.
FERRERO EFISIO, coad. da Mombercelli (Alessandria), † a Torino (Oratorio) il 28-2-1934 a 69 anni di età. Assistente dapprincipio e insegnante, dedicò poi per lunghi anni la sua attività indefessa nella vita nascosta e monotona dell'amministrazione e degli uffici. Gioviale nella sua silenziosità, osservantissimo, custodi la serenità dello spirito. Fu fervido di amore per Dio e pei confratelli. Morì senza agonia.
KUSER BARTOLOMEO, ch. da Ljubnica (Jugoslavia), † a Zagreb il 12-3-1934 a 27 anni di età. Anima candida e semplice, non giunse a compiere il quarto corso di teologia. I suoi Superiori sono persuasi che egli abbia mantenuta fino all'ultimo l'innocenza battesimale.
GONZALES D. GIOVANNI, sac. da Yecla de Yeltes (Spagna), † a Ronda (Spagna) il 16-3-1934 a 38 anni di età. Manifestò il suo bell'ingegno e il suo spirito di sacrificio nelle varie mansioni, in parecchie Case come insegnante, catechista, prefetto, direttore, anche in momenti di angosciose ansietà provocate dai tristi. Vero educatore salesiano, edificò colla sua umiltà e dolcezza cristiana.
S. E. Rev.ma Mons. QUIRICO TRAVAINI, Vescovo di Cuneo e Fossano. Spirò quasi improvvisamente il 19 marzo, festa di S. Giuseppe, di cui fu devotissimo, a 68 anni di età. La lunga malattia che lo colpì nello scorso anno lasciò scossa la sua fibra già logorata dall'indefesso lavoro. Fu prima coadiutore a Canobbio, poi parroco a Colma e dopo due anni arciprete dell'importante parrocchia di Trecate, ove rimase per 23 anni, facendovi sorgere una fioritura di opere di azione cattolica, primi gli Oratori maschili e femminili per la gioventù e le scuole di catechismo. Venne eletto vescovo di Fossano il 19 gennaio 1919 e nel 1926 gli si aggiunse il governo della diocesi di Cuneo. A Fossano si diede a promuovere e migliorare gli studi nel Seminario e a fondare una villa a Roata Cesani per le vacanze dei chierici. A Cussanio, celebre pel Santuario della Madonna della Provvidenza e che Egli consideràva come il cuore della diocesi, fece sorgere il collegio dì coltura per le vocazioni ecclesiastiche e la Casa degli Esercizi.
Affezionato a Don Bosco e all'Opera salesiana, ne fu ammiratore e sostegno. Da tutti stimato e amato, i suoi meriti furono pure riconosciuti dal Governo del Re che gli conferì la commenda della Corona d'Italia.
Alla Famiglia e specialmente al fratello Don Cesare, salesiano, le nostre condoglianze.
Mons. FRANCESCO CASTELLI. Protonotario apostolico, canonico onorario della Cattedrale di Gorizia, morto il 29 gennaio scorso, spese i suoi 72 anni nel S. Ministero, in varie opere di bene, nell'educazione della gioventù. Fervido nostro Cooperatore fu confondatore del Convitto S. Luigi di cui fu economo e segretario fino a che il Convitto stesso passò alla nostra Congregazione.
Can. PIETRO BECCHI. Direttore dei Cooperatori salesiani a Savona, morì nel marzo scorso largamente compianto per la sua lunga, feconda, edificante attività sacerdotale, prodigata specialmente ai poveri.
Cont.ssa LYDIA RADICATI PASSERANO morta in veneranda età il 3 gennaio scorso, emulò nell'affetto e col sussidio i suoi nobili parenti Passerano, coi quali il nostro San Giovanni Bosco conservò intima amicizia, favorendoli anche di ambiti cimeli.
Sar. TOMASO FERRARESE, si spense nel gennaio scorso a 65 anni di età e 38 di cure pastorali a Malvino che resse, così da farne una grande famiglia cristiana di cui fu il buono, amato pastore. Nostro attivo e generoso decurione zelò efficacemente le Opere salesiane.
CARLO BROVIA morto a 79 anni il 13 febbraio a Nizza Monferrato, ove fu a capo, per molti anni, dei nostri Cooperatori. La sua vita fu nobilitata dal lavoro, dall'amore, alla famiglia e alla sua città in cui fu per 37 anni Assessore comunale e per 2o amministratore di Istituti di beneficenza.
Dam.lla ANNA GARDANO morta il 5 novembre a Trino Vercellese. Modello di cooperatrice, più dei suoi, ebbe a cuore gli interessi e lo sviluppo dell'azione salesiana nella sua città. Anima veramente angelica, la chiesa del S. Cuore a Trino la conobbe vigile sentinella per lunghe ore quotidiane davanti al SS. Sacramento.
Cav. GUGLIELMO ROMERIO morto settantenne ad Arona sua patria, uomo colto, modestissimo pur nella sua onorata posizione, capo ideale di famiglia professò la fede senza ostentazione ma con aperta sincerità.
Don GIUSEPPE PESTARINO di anni 90 da Molare (Acqua) nipote a quel Don Domenico Pestarino che favorì Don Bosco nella fondazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, si prestò assai pel nascente Istituto e favorì tutte le Opere del nostro santo Fondatore.
Mons. Cav. D. GIOVANNI STROPPA. Prelato Domestico di S. Santità, per quattro lustri arciprete di Caravaggio, morì repentinamente il 29 dicembre scorso, benedicendo il suo popolo e il suo clero. Alacre nelle opere del sacro ministero, di severa e profonda dottrina prodigò ingegno e cuore pel suo gregge diletto. Decurione dei Cooperatori salesiani, prestò alle istituzioni di Don Bosco fervido appoggio e aiuto generoso.
TERESA LUGLI ved. MANCINI. Morì all'Ospizio salesiano Chantal che edificò colla sua pietà e rassegnazione nel sopportare la malattia che per più di otto anni la tenne inchiodata nel letto.
Al figlio Don Argeo salesiano sentite condoglianze.
GALFRE MARIA VITTORIA. Cessava di vivere a 74 anni nella sua Cuneo, nel febbraio scorso, dopo circa un anno dalla morte del nostro Don Giovanni, suo fratello. Piissima, fu zelantissima Cooperatrice e propagatrice instancabile dell'Opera del S. Cuore.
ANGELA GALLO ved. CAZZOLA da Acqui, morta a Savona il 9 febbraio, educò santamente la numerosa famiglia, sostenendo penose privazioni. Diede alle Opere salesiane quanto a lei più caro, quattro figli sacerdoti di cui uno missionario in Cina, fra le braccia dei quali spirò la sua anima angelica e generosa.
Don GIUSEPPE MAGNANI di Massa Finalese (Modena) mancato il 28 gennaio 1934.
Nobile tempra di sacerdote spese la vita in opere di bene. Attivo cooperatore, diffuse nei giovani lo spirito di Don Bosco del quale imitò lo zelo per le anime.
Ved. MADDALENA SIGNORETTI da Cumiana, di anni 88, morta il 21 gennaio scorso. Fu madre del compianto salesiano Don Natale, parroco a Vercelli e di Suor Candida Figlia di Maria Ausiliatrice. Rimasta vedova ancor giovane infuse ai figli l'amor di Dio che la informava.
MARIA OTTOLINI ved. DRAGA. Mancò improvvisamente a Milano la notte del 24 ottobre 1933. Donna di viva fede visse per la famiglia, fu lieta di dare una figliola suora a S. Giovanni Bosco.
PELIZZARI Don CESARE, Arciprete Vicario Foraneo di Borgonovo Valtidone. Uomo di grande preghiera, aveva l'anima pura, sempre elevata in Dio. Rifulse anche per spirito di carità edificante.
Dare e dare... fare e fare... poi eclissarsi fu proprio dell'amato Arciprete, che amò fortemente l'opera salesiana, prodigandosi per essa con larga generosità.
Cav. GIUSEPPE BIANCHI da Lugagnano d'Arda, fervido ammiratore di Don Bosco, al quale personalmente affidò la sorella - una tra le prime Figlie di Maria Ausiliatrice - educò salesianamente i suoi diciassette figlioli, dando ad essi esempio di fede vissuta e praticata, di attività solerte, di rettitudine e nobiltà di costumi.
Mons. PIETRO Cav. CERUTTI, Arciprete Vic. For. di Borgomasino, circondato dall'affetto dei suoi amati parrocchiani, che per 45 anni lo ebbero zelante pastore, cessava di vivere il dì 7 aprile vigilia del trionfo di D. Bosco, a cui stava preparando grandi feste nel suo caro paese. Zelò il bene delle anime. Amò 1 poveri e gli ammalati. Conobbe D. Bosco e predilesse le sue opere sostenendole con aiuti materiali ed allietandole di vocazioni preziose.
N. U. Grand'Uff. ALDO FR. PESCE MAINERI. Procuratore Generale di Corte d'Appello.
È morto baciando la reliquia di S. G. Bosco pei quale nutriva profonda venerazione. Magistrato illustre ed integerrimo, sulle tracce del padre, ornò la sua brillante carriera di virtù preclare rifulgendo per scienza giuridica, per attività sorprendente, per squisita bontà.
Cav. Can. LUIGI DELSIGNORE. Si spense in Frascati, lasciando cara memoria di sé pel suo zelo apostolico e per la carità generosa con cui si prodigava a sollievo di ogni sventura.
Ing. LUIGI DI FORTI. Entusiasta ammiratore e attivissimo collaboratore, fu prezioso all'Oratorio salesiano di S. Cataldo che lo ricorda con profonda gratitudine.
ACCORNERO MARIA ved. CAPRA, Alfiano Natta (Aless.). - AGAGLIATE ELENA n. MASSAGLIA, Torino. - AGLIETTA MARIA,
Pavignano (Vercelli). - AIME G. B., Dronero (Cuneo). - ALASSIA CECILIA n. CRAVINO, Envie (Cuneo). - ALBERA GIUSEPPE, Savigliano (Cuneo). - ALBERTI GIOVANNI, Romagnese (Pavia). - ALIQUO Prof. BENEDETTO, Roma. - ALTOBELLI D. MARIANO, Sonnino (Roma). - AMALFI CARMELINA, Lagonegro (Potenza)... - ANDINO Porf. CARLO, Lugano (Svizzera). - ANNONI D. ANTONIO, Saronno (Milano). - ARIOLFO BARTOLOMEO, Nizza Monf. (Alessandria). - ARRIGONI PAOLETTI MARIANNA, Follina (Treviso). -
ARRIGOTTI CARDINO ZARINA, Torino. - ASPRONI LUCIA n. CALIA, Lula (Sassari).
BALLARINI FRANCESCO, Valgatara (Verona). - BARALIS MARIA, Alessandria. - BARBATTI CAROLINA, Ierago (Varese). - BARELLO CALLISTO, Torino. - BAROFFIO LUIGIA, Vedano Olona (Varese). - BAROLA FRANCESCO, S. Egidio (Perugia). - BECCHI Can. PIETRO, Savona. - BEDOGNE ROSALIA, Bormio (Sondrio). - BENEFORTI UGO, Pistoia. - BERGAMO GERMANO, Torino. - BERNASCONI SEVERINA, Locarno (Svizzera). - BERINO MARGHERITA, Strambino (Aosta). - BERRINO BARTOLOMEO, Bra (Cuneo). - BERTACCHI ISAIA, Stazzema (Lucca). - BERTOIA PIETRO, Sacile (Udine). - BERTOGLIO ANGELA, Torino. - BERTOLINO ROSA, Torino. - BEVILACQUA ANTONIA ved. MARANGONI, Padova. - BIANCHI POLI MARIA, Modena. - BILONI D. ANTONIO, Galufero B. (Brescia). - BIMBATO SANTA, Est Guiomar (Brasile). - BOFFANO GIOVANNA TESTA, Torino. - BOGA BATTISTA, Meda (Milano). - BOGGINO LUIGI, Torino. - BoGLIA Dott. MODESTO, Trento. - BOGLIO MARGHERITA MITTINO, Trecate (Novara). - BOISARD CAROLINA, S. Giovanni Piacenza. - BOISSONE FRANCESCO, Torino. - BONA DOMENICA ved. CASA PIA, Torino. - BONA GIOVANNI, Novara. - BONANNO CIRINO, Catania. - BONELLI ANGELINA, Ottiglio (Alessandria). - BORBONAGLIA GIOACHINO, Pertengo (Vercelli). - BORNEY CANDIDA, S. Pierre (Aosta). - BORRI CAMILLA, Pavarolo (Torino). - BORSOI GIUSEPPE, Villa Garibaldi (Brasile). - BoRTOLOTTO AGNESE, Quinto Vicentino (Vicenza). - BOZZA CARLO, S. Angelo Limosano (Campobasso). - BRAIDA CARLO FABIO, Udine. - BRIGNONE Dott. Cav. EMILIANO, Torino. - BRIZZOLARA ZIZZADORO NORINA, Milano. - BURZIO MADDALENA, Pralormo (Torino). - BuscEMI Prof. VINCENZO, Niscemi (Caltanisetta).
CALI SALVATORE Cav. BIONDO, Roma. - CALLIGARIS ANNA TRICERRI, Trino (Vercelli). - CALZINO SALVATORE, Bitti (Sassari). - CAMILLERI GIUSEPPE Notaio, Vittoria (Malta-Gozo). - CANEPA TERESA, Voltri (Genova). - CAMPAGNARI TOMASO, Sant'Ambrogio di Val Poli. (Verona). - CAMPOMASI TERESA, Alessandria. - CARDARELLI GUERRIERO, Roma. - CARDOLLE GIUSTINA ved. ALLEMANI, Rivoli (Torino). - CARENA DOMENICO, Carmagnola (Torino). - CARLEVARIS LUIGIA, Frugatolo (Alessandria). - CARNIEL QUIRINO, Cornuda (Treviso). - CARPANESE LUIGIA MARRE S. Stefano d'Aveto (Genova). - CARPEGGIANI GIACOMO. Scandicci (Firenze). - CASOLARI ALESSIO, Sassomorello (Modena). - CATELLI Mons. PIETRO, Como. - CATTANEO PIETRO, Voghera (Pavia). - CAVALLI SEBASTIANO, Serbadone (Forti). - CAVRIANI DALVERME Marchesa CAMILLA, Mantova. - CAZZANIGA ANTONIA, Vittorio Veneto (Treviso). - CIARLEGLIO ANTONIO, Cerreto Sannito (Benevento). - CIPOLLA D. GIUSEPPE, Sospiro (Cremona). - CHIESA SISTO, Vigliano d'Asti (Alessandria). - CHIAROLINI BORTOLO, Esine (Brescia). - CHIARPOTTI LINA, Atona (Novara). - COGGIOLA LUCIA, Torino. - COLIN GIOVANNI, Sesto al Reghena (Udine). - COLOMBO D. LUIGI, Milano. - COLOSSO cav. GIOVANNI, Nardò (Lecce). - COPPO CAROLINA GAGLIA, Montemagno (Alessandria). - COSCIA AGNFSE, Castagnito (Cuneo). - COSTA PIETRO, Tiedoli (Parma). - COSTA MANESSI GIULIA maestra, Monticelli Brus. (Brescia). - CUCCHIARA FRANCESCO, Agrigento. - CUMINO GIUSEPPINA, Trino (Vercelli). - CURINO Suor BARBARA, Torino. - CUTICA Dr. Cav. Can. DALMAZZO, Alessandria.
D'AMATO GENNARO, Napoli. - DAMONTE CATERINA ved. AICARDI, Alassio (Savona). - DALLA VECCHIA D. MARCO, S. Rocca di Trento (Vicenza). - DALL'OSSO D. GIOVANNI BATTISTA, Riolo (Ravenna). - DALL'ORSO ARTURO, Genova. - DAL POS COSTANZA, Pianzaso (Treviso). - DASSANO MARIANNA, Torino. - DE BLASI D. FRANCISCO, Rendinara (Aquila). - DEFENDINI MARIA, Cazzago S. Martino (Brescia). - DEGASPERIS ANNA, Magri (Trento). - DEGRUSSA MARIANNA, Olivone (Svizzera-Ticino). - DEL CARLO ANGELICA, Gallicano (Lucca). - DELFINO GIUSEPPE, Passatore (Cuneo). - DE LUCA BRANCATO ROSINA, Palermo. - DELLA PORRE Dr. RUGGERO, Cividale del Friuli (Udine). - DE SIENA D. EDOARDO, Napoli. - DE VINCENZI ENEA, Bologna. - DILETTI D. DOMENICO, Comunanza (Ascoli Piceno). - DIPRIMA MARIA, S. Venerina (Catania). - DOLCE ANTONIETTA, S. Benigno C. (Torino). - DONATI GEMMA, Bologna. - DUGNERA Sorelle, Collegno (Torino).
ESMA MARGHERITA, Gerbido (Torino). - EULA D. GIov. BATTISTA, Roccaforte (Cuneo).
FRANZOI FILIPPO, Roncone (Trento). - FRASSON CASSAVILLAN ELIA, Padova. - FRISLTTI ANNETTA, Cuneo. - FADANELLI D. GIUSEPPE, Denno (Trento). - FAVA SIMONETTI, Principessa Isotta Bologna. - FERLITTA D. DOMENICO, Cefalù (Palermo). - FERRARA PASQUALE, Minturno (Roma). - FEDRIGOLLI CARLO, Nogaredo (Trento). - FERRARESI D. TOMMASO, Malvino (Alessandria). - FERRERO BERNARDO, Bra (Cuneo). - FERRERO GIUSEPPE, Caresana (Novara). - FIGINI LORENZO, Vignole Barbera (Alessandria). - FIORASI CECILIA, Valdagno (Vicenza). - FIORINA Don GIUSEPPE, Loranzè (Aosta). - FOGLIANO MARIA, Torino. - FoNGARO MARIA BOCCHE, Arzignano (Vicenza). - FONTANA GluSEPPE, Felegara (Parma). - FORNARA MARIA, Arborio (Vercelli). -
GABRIELLI Ing. CARLO, Napoli. - GABRINI AGNESE, Ronca. - GALEOTTI SEVERI N. D. ULDERICA, Deruta (Perugia). - GALLOTTI SILVIO GIUSEPPE AMBROGIO, Tromello (Pavia). - GAGLIARDI FRANCESCO, Sacconago (Varese). - GAMALERO GIUSEPPE, Cascine (Alessandria). - GARBACCIO OTTAVIA ved. GROSSO, Mosso S. Maria (Ver.). - GASTALDI DELFINA, Torino. - GATTI ELVIRA Milano. - GAVELLO D. DOMENICO, Cerreto d'Asti (Alessandria). - GENDRE MASSIMINO, Millaures (Torino). - GENDUSO CALOGERO Bon Pietro (Salerno). - GENINATTI SOFORA, Giaveno (Torino). - GENNA ANTONIETTA, Marsala (Trapani). - GENTILE Avv. Comm. GAETANO S. Agata Militello. - GEREMIA VINCENZO, Altessano (Torino). - GIACCHETTI MADDALENA, Nus (Aosta). - GIACHETTI ADELE, Settimo Rottaro (Aosta). - GIASINO CRISTINA VASSALLO, Finalpia (Savona). - GIORDA BARTOLOMEO, None di Pinerolo (Torino). - GIOVANETTONI GUGLIELMO, SS. Giacomo e Filippo (Sondrio). - GIUNTA FILOMENA, Port Chester (U. S. A.). - GIUSTI GEROLAMO, Cogoleto (Genova). - GHIRARDELLI CATERINA, Marone (Brescia). - GoBBo MARIA, Bressa (Udine). - GOTTA LINDA, Viarigi Monf. (Alessandria). - GRANGE FRANCESCO, Courmayeur (Aosta). - GRAVINA BARTOLOMEO, Castellaneta (Taranto). - GRIFONI D. TORQUATO, Crespina (Pisa). - GRIMALDI SOAVE OTTAVIA, Castelnuovo Belbo (Aless.). - GUALDONI GIOVANNI, Turbigo (Milano). - GUARNACI cav. EMILIO, Stia (Arezzo). - GUERCIO MARIETTA, Mombercelli (Alessandria). - GUERRA MARTINA, Re (Novara). - GUIDO LUIGIA, Pievetta (Cuneo). - GUGLIELMO MARIA, Vallecrosia (Imperia). - GUGLIELMO VINCENZO, Port Chester (Stati Uniti). - GUILIA PIETRO Bellinzago Nov. (Novara). - KARAN D. MICHELE ANGELO, South Aterbury Conn. (Stati Uniti).
LABORANTI MARIA OTTAVIA, Dorno (Pavia). - LA DUCA VINCENZO fu ROSALINO, Valledolmo (Palermo). - LARDI D. UGO, S. Maria a Dicomano (Firenze). - LARDI DELFINA BANDOLFI, Poschiavo (Svizzera). - LEONARDI ELENA, Martellago (Venezia). - LESA LAURA, Cividale del Friuli (Udine). - LOMAGNO GIUSEPPE, Orio Canavese (Torino). - LONGO FILOMENA, Ivrea (Aosta). - LoMBARDO MICHELE, San Cataldo.
MACCHETTI MARIANNA, Saluzzo (Cuneo). - MAGA Prof. Don ANTONIO, Cuorgnè (Aosta). - MAGALINI NARCISO, Villafranca (Verona). - MANSERVIGI GILBERTO, Milano. - MANTELLI GAETANA, Nisumi (Caltanisetta). - MALAVASI DIRCE, Ostiglia (Mantova). - MARANGONI ANTONIA, S. Giorgio in Bosco (Padova). - MARIANI FRANCESCO, Morlupo (Roma). - MAROY Teol. D. GIUSEPPE, Domo (Pavia). - MARTINELLI MARIETTA, Fiorano al Serio (Bergamo). - MASSA CECILIA, Coniolo Monf. (Alessandria). - MASSA VITTORIA, Torino. - MASSINI GIUSEPPINA, Sassomorello (Modena). - MASTRUCCI ANTONIETTA, Roma. - MATURO GIUSEPPE, Roma. - MEOLI DOMENICO, Pamarano (Benevento). - MERAVIGLIA CLOTILDE, Buonalbergo (Benevento). MEZZARO GIOVANNI, Montemerlo (Padova). - MIMIOLA CLEMENTINA, Fonzaso (Belluno). - MIOSSERVICH Can. VINCENZO, Zara. - MONTANARI OTTAVIO, Bagnarola (Bologna). - MONTEVERDE ROSA, Chiavati (Genova). - MONTICONE ANGELA ved. CAUDA, S. Damiano d'Asti (Aless.). - MORELLI LUIGIA TERESA, Azzone (Bergamo). - MORI VIRGINIA ved. CASALI, Cremona. - MORLENI Conte GUIDO, Bergamo. - MUNARI D. CRISTIANO, Susegana (Treviso). - Musso GIOVANNI, Torino. - MUTTI CLARA, Sarezzano (Alessandria). - MARIATTI CESARINA, Torino.
NICOLELLO GIACOMO, Cavaglià (Vercelli). - NURCHIS MURA DOROTEA, Iglesias (Cagliari).
OLIVO LUIGIA, S. Vito al Tagliamento (Udine). - ORTOLANI MASSIMO, Belricetto (Ravenna).
PACE cav. ENRICO, Ceccano (Roma). - PAGLIASSOTTI MARGHERITA, Bosconero (Torino). - PAGNUCCO ANGELINA, Arzene (Friuli). - PALAZZO ANTONIETTA, Torino. - PALOMBO RAFFAELE, Porto S. Stefano (Grosseto). - PAOLUCCI D. RAFFAELE, Todi (Perugia). - PAPPALARDO Suor BENEDETTA, Trecastagni (Catania). - PAPPALARDO SEBASTIANO, Pedata (Catania). - PASQUARIELLO GIUSEPPE, Fulciano di Caserta (Napoli). - PATRIARCA MADDALENA, Gattinara (Vercelli). - PAVESE GABRIELLA, Calosso (Alessandria). - PELLA DELFINA, Premosello (Novara). - PEDRONI MARIA, Menzonio (Svizzera). - PERETTI GIOVANNA, Cavour (Torino). - PREDARIGO DOMENICA, Lusiana (Vicenza). - PIANI BASILIO, Crescenzago (Milano). -PICCINI TERESA, Ficulle (Terni). - PIERRO LUCIA, Venosa (Potenza). - PIETRONI ACHILLE, Castelpiano (Ancona). - PIRODDI CORIA FRANCESCA, Lanusei (Nuoro). - PISOLITO SILVIA, S. Michele al Tagliamento (Venezia). - PIUMATTI TERESA, Bra (Cuneo). - PODESTÀ D. LORENZO, Sestri Levante (Genova). - POGGI PIETRO fu ANDREA, S. Martino di Stella (Savona). - POGGI Can. D. LUIGI, Montignoso (Massa Carrara). - POLARI VIRGINIA, Arona (Novara). - PAMPANINI GIAN BATTISTA, Cortina d'Ampezzo (Belluno). - PORTA MARIA in POGGI, Novara. - Pozzi LUISA ved. RAVAZzI, Alessandria. - PRANDI GIUSEPPE, Bellinzago (Novara). - PRATI EUGENIA CASTRUCCIO, Campegli (Genova).
QUARTIERO LUCIA CHIAPPIN, S. Orso (Vicenza). - QUATTRINO EMILIO.
RAGAZZINI MARIA, Forlì. - RAGNEDDU CARTA SEBASTIANA, Arzachena (Sassari). - RAVASI ALESSANDRO, Fara d'Adda (Bergamo). - ROMANO NATALINA, Cambiano (Torino). - ROMERIO Can. GIULIO, Varallo Sesia (Vercelli). - RAVELLI ALESSANDRINA Cusio (Bergamo). - REBECCHI VITTORIA CHIURCO, Spezzano Albanese (Cosenza). - RENZI BETTI ERSILIA, Pesaro. - ROBINO ELENA, Cortemilia (Cuneo). - RODONDI MARGHERITA, Corteno (Brescia). - ROSA ELSA ved. AVIAN, Gorizia. - ROSSI TOMMASO, Cusignano (Treviso). - Rossi VERONICA, Levo (Novara). - RoVETTO LUCIA, Castelnuovo Bosco (Alessandria).
SAMMARTINO CLELIA, Roma. - SANDRi NICODEMO, Mogliano Veneto (Treviso). - SANTOLINI LIVIA, Triarno di Sotto (Trento). - SAVINI VIRGINIA, Faenza (Ravenna). - SAVOLDI LORENZO, Scanzo (Bergamo). - SCAINELI MADDALENA, Ponte della Selva (Bergamo). - SCANAVINO UGO, Torino. - SCIPELLI VIRGINIA ved. LANDOLFI, Roma. - SCHIAVETTI Can. D. GIUSEPPE, Amelia (Perugia). - SCOLARI comm. avv. GIUSEPPE, Roma. - SCOLARI MEA, Angolo (Brescia). - SoRio TERESA, Verona. - SPALENZA GIUSEPPE, Longhena (Brescia). - STEFANINI ANTONIA ved. LoLLI, Fusignano (Ravenna). - STORELLA GIOVANNI, Medford (Stati Uniti). - STROBINO Dr. ROBERTO, Torino. - SIGNETTO TERESA, Tonengo Mazzè (Torino). - SECCHI D. ANGELO, Casalmaggiore (Cremona). - SELVATICO GIOVANNI, Landriano (Pavia). - SENNECA Can. MICHELE, Maddaloni (Napoli). - SERINO Can. VINCENZO, Avellino.
TACCA FORNARA GIACINTA, Torino. - TARABRA CATTERINA, Priocca (Cuneo). - TORRONE Suor TERESINA, Trino Vercellese (Vercelli). - Timo CAROLINA, Crenna di Gallarate (Varese). - TRAVERSO GIUSEPPINA, Gavazzana (Alessandria). - TREBBI ESTER ved. CRISTANI, Bologna. - TRISOGLIO ROTA CAROLINA, Casale Monferrato (Alessandria). - TRUANT LUIGI, S. Martino al Tagliamento (Udine). - TRUCCO Mons. PIETRO, Fossano (Cuneo). - TODESCHINI MARIA ved. MAZZOLENI, Montecchia Maggiore (Vicenza). - TODESCO GIACOMO fu ANGELO, Marostica (Vicenza). - ToFFALORI FRANCESCO, S. Ambrogio di Valpolicella (Verona). - TONELLI GIUSEPPINA LOGRAND, Mondovì-Carassone (Cuneo). - TORREANI COLLA, Chivasso (Torino). - ToRRI ARNALDO, Urbania (Pesaro). - TISATO EMILIO, Schio (Vicenza).
UGUCCIONI GIOVANNI, Montegridolfo (Forlì).
VALLERO MARIA, Foglizzo (Torino). - VALLI MARIA, Basilea (Svizzera). - VASSONEY ROSA, Champorcher (Aosta). - VETTOLO VIRGINIA, Buia (Udine). - VERNIER MARIAN, Cividale del Friuli (Udine). - VENTURI ASSUNTA, Borsetti (Firenze). - VERGANO Prof. Mons. CARLO, Asti (Alessandria). - VERRO RoVEDA LUCIA, Rive (Vercelli). - VIOTTI FRANCESCA, Cuneo. - VIINO MARGHERITA, Chivasso (Torino). - VISMARA GIULIA, Milano. - VIOTTI Teol. MICHELE, Spinetta (Cuneo). - VOLTA MARIETTA, Buronzo (Novara). - VOLTINI FERMO, Gussola (Cremona). - VOLTOLINA GIUSEPPINA, Chioggia (Venezia).
ZAMFERRARi RICCARDO, S. Pietro di Legnago (Verona). - ZANOTTI SELENE, Casteldidone (Cremona). - ZIBONI DINA, S. Giorgio in Bosio (Padova). - ZILLI EVANGELISTA, Colloredo di Prato (Udine). - ZINI LIDUINA, Firenze.
Raccomandiamo caldamente alle preghiere di tutti i nostri Cooperatori, le seguenti persone e le loro particolari intenzioni:
Abrate Agnese, Aceto Angioletta, A. G., Agnes Iolanda, Agosta Antonietta, Alba Battista, Alinori, Ambrogio Lorenzina, Andrina Caterina, Andrina Francesco, Anselmo Pietro, Aprate Giuseppina, Arecco Teresita, Astengo, Azeglio Maria, Bagnoli Ernesta, Baiocchini Luigi, Balbis Paola, Baldelli Mons., Barai fam., Barberis Matilde, Barellini Maria, Belnati Anna, Bergancini Francesca, Rezzato Epifanio, Bocchietto Angiolina, Baldi sorelle, Bolognino, Bonaudo sorelle, Bonelli Bianca, Bongiovanni Teresa, Borella Rosetta, Borello Bettino, Bosco Francesca, Bovone Ernesta, Brambilla Pasqualina, Brandolin, B. R. M., Brugnago Cavalli Teresa, Brustia Giovanni, Brustia Natale, Burzio fam., Bussini Margherita, Busso Lucia, Campanini Luigia, Candelo Francesco, Campari Natalino, Canta Carlo, Celsino Angiolina, Cerutti, Clavis Comm., Coaloa Rosa, Collo Luigi, Collone Emma, Costa Giulia, Costa Matilde ved. Borello, Cotto Anna, Cratto Maddalena, Crittino Luigina, Dabonato Luigia, Dazzani, De Andrea Giovanni, De Bernardi Olimpia, Delfina Rina, Del Frati Giuseppe e fam., Dellarole Andrea, .Dell'Orto Maria, Demichelis Agostino, Demichelis Pio e Teresa, Destefanis, Donando Generale, Donato Edoardo e Felice, Ducato, Dufour Amalia, E. F., Fantozzi Maria, Ferrari Ernesta, Fiore Maria, Fiorio Giorgio, Flecchia Angela, Fontana Giuseppina, Fracchia Maria, Franceschini Angela, Frasca Teresa, Gaietti Maria, Gaiottino, Gay Domenica, Galavotti, Galliardi, Gallo Caterina, Gallo Vincenza, Gallo Virginia, Galloni Caterina, Gariaggio Maria, Gariglio Battista, Gazzelli Con.ssa, Geranzani Ercolina, Ghenzi Paolina, Gianoni Giovanni Carlo, Girardi Trovati fam., Givogre, Graziani Palmira, Guala fam., Lagostena Antonio, L. C. di Torino, Leone Angelo, L. G., Locati Francesco, Lovera Paola, Lusso Giovanna, Maccagno Antonietta, Maina Bernardo, Manfredi Vittoria, Manzoni M. Celestina, Marciante Concetta, Marchino Rina, Marioni Alfonsina, Marpelli Remo, Martinetto Paola, Mapelli Angelo, Matta Paolina, Menando Dante, Mignone, Milano Vittoria, Minotti Pietro, Mittero Giuseppe, M. M., M. M. G., Molinari Sileni, Monciero Lucia, Mondi, Montarsino, Mossetti Ferrero Maria, Negretti fam., Negri Palmira, Neirotti, Neirotti Caterina, N. N. di Rivarolo, N. N. di Settimo Tor., Ossola, Ottino Giuseppina, Parola Caterina, Paschetta Agnese, Passaggio Lucia, Pastore, Pavarani Dante, Peirani, Penna Teresa, Perrone Emma, Piantino Maddalena, P. M., Prassi Celestino, Provera Piero, Puligheddu, Raimondo Domenica, Ramezzana Maria, Rebuffini, Regia Milano Tina, Risso Maria, Riva Peppa, Rocci Caterina,
Rogliatti Anna Maria, Rolando Perino, Rondo Lucia, Ruffini Palmira, Sabena Enrico, Sacco Giovanna, Sala Francesca, Santa Marina, Scaglia Maria, Scaglia Rosa, Sementinger Adriano, Setti Irene, Smeraldo Magda, Stroppiana Teresa, Tamagnone, Tamborelli Felicita, Tela Giuseppina, Tepati Enrico, Tesio Baldassarre, Varello Luigi, Vergnano Carlo, Vergnano Caterina, Vergnano Maria, Villata fratelli e sorelle, Vugliano Giovanna ved. Vugliano, Zimaglia Adelina.
Ci hanno segnalato grazie ottenute per intercessione di Maria SS. Ausiliatrice o di S. G. Bosco, e alcuni hanno anche inviato offerte per la celebrazione di Sante Messe di ringraziamento, per le Missioni Salesiane o per altre opere di D. Bosco, i seguenti:
Abrate Teresa, Accatino, Adamoli Giudici Gina, Agatino Luigi, Agonardi, Albanese Can. Domenico, Albera Celestina, Alberti Giuseppe , Alessio Natalina, Alfieri Pierina di Stefano, Aliberti Irene, Allara Maria, Aloise Elisabetta, Aloisi Sofia, Alpa Luisa Bobbio, Amico Leonardo, Anguis Giovanni, Apostola Luigina, Apostolo Don Augusto, Apostolo Pierina, Appendino Flora, Ardemagni Elvira, Ardissone Don Antonio, Arduino, Armellino Natale, Armosino Eugenia, Arpino Rosa, Assiuto Maria Rosa, Aterini Giuseppe, Audisio Luisa Maria, Avalle Luigi e Lucia.
Badano Bartolomeo, Baffaelli Francesco e Teresa, Bagiardi Teresa, Baiardo Elisa, Baima Giuseppina, Bainotti Giovanni e fam., Balbo Umberto, Baldi avv., Balduino Maria, Ballisier Lina, Balsari Antonietta, Banchero Maria Bianca, Bandini Antonia, Bar Remigio, Baratono Margherita, Baratta Adele, Baratti Enrica, Baravalle Francesca, Baravalle Teresa, Barbagallo Emma, Barberi Luigia, Barberis, Barberis Angelo, Barberis Maddalena, Bassi Negroni Antonia, Bassino Lucia, Basso Trabucco Rosina, Bazzini Equini Rosa, B. C., Bearzi Elvira, Beatrice Maddalena, Beccaria fam., Beccaris Giovanni, Becherucci Eugenia, Bedotto Italo, Bellocchio Agnese, Bellone Vittorio, Bellotti Letizia ved. Paggi, Benedetto Caterina, Benvenuti Domenico, Beretta Maria, Bergadoni Paola, Berloni Guerrina, Bernardini-Marrese coniugi, Bernasconi Enrica, Bernocchi Pietro, Berselli Cavicchi Giorgina, Bertelli Giovanni, Bertello Carlo, Bertoglio Rosina, Bertola Caterina, Bertolini Elisa, Berusia Tomasuolo Severina. Bessero Maria, Besso Angela, Bezzone Pazzini Maria, Bestonzi, Bezzato coniugi, Bianco Maddalena, Bianco Serafina, Biancotto Teresa, Bimbi Ugo, B. Luigi, Blanc Giuseppina, B. M., Bo Don Luigi, Boasso Gaspare, Bocca Pietro, Boccaccio Salvina, Boccalatte Carmen, Bolla Vincenzo, Bogiatto Angela, Boglio Elisa fu Mattia, Bolis Piera, Bologna Filomena, Bonaiuto Elena, Bongiovanni Lucia, Boni Maria, Bonino Maria, Bono, Bonomi Sironi Maura, Boraggini Cristina, Borasio, Borga S. D., Borgherello Giuseppe, Borgnino Pietro, Borgo Luigia, Borgomaneri Regina, Borio Ernesta, Borla Oreste, Borsellino Don Gaetano, Boschetto Maria, Bosco Remigio, Bossiner Cesa Anna, Bottasso Giuseppe e Caterina, Botto Bartolomeo, Bevo Bertolin Letizia, Boy Pietri Maria, Brambilla Luigi, Brandolini Maria, R. R., M., Brugni Annunziata, Brunero Costanza, Brunetti Teresa, B. T., Buci Rita, Buffa, Buratto Carlo, Burdesi, Buzzo Margherita.
Cabella Luigia, Cabrini Carlo, Caccia Rodolfo, Caffaro, Cagnassi Domenica, Caielli Narcisa, Cairo fam., Calleri coniugi, Calliani Maria, Calloni fam. fu Giuseppe, Calvo Giuseppina, Camandona, Campailla Nella, Camparigi Adele, Campominosi Anna, Canali Felice, Canazio Giuseppina, Cane Enrico, Rina ed Ada, Caneparo Natalino, Cannata Ruta Anna, Cansani Maria, Cantamessa Luigi, Cantova Elisabetta, Cappellin Luigi, Cappello Luigia, Careggio Angela, Carletti Felicetta, Carengo Rachele, Carinelli Rosa, Carminati Clementina, Carrà Emilia, Carrara Maria, Carrassi del Villar Clotilde, Casaleone Luigia, Casalis Michele, Casetti Carmelina, Cassano Margherita, Cassarino Giuseppe, Cassini Emilio, Castagna Giovanna, Castagno Bernardo, Castelli fam., Cattaneo sorelle, Cattanis Elena, Causa Maddalena, Caudano Maria, Cavaglià Antonio, Cavalcanti Alfredo, Cavallero Teresa, Cavalli Prospera, Cavigia Battista, C. C., C. D., Ceredi Federico, Cereser Maria, Ceretto Angela, Ceriani Gioachino, Cerutti Eulalia, C. G., C. G. M., Chasseur Maria, Chiabotto Ernesta, Chiampo Sofia, Chiapparello Francesco, Chiapaossi coniugi, Chiaudano Irma, Chiaventone Maria, Chiti Maria, Chiuzzelin Saul, Cima Eufemia, Cini David, Ciscato Gilda, C. L. di Carrù, Clerici Giovanna, Cofano fam., Coffano Delfina, Colta Antonio, Colantoni, Colombano sorelle, Colombo Emilia, Colombo Sac. Pietro, Cominetti Maria, Comoratti Salvatore, Conforte Alessandro, Congiu Caterina fu Giovanni, Contino Pierina, Coppo Giovanni, Cossiasco Giovanna, Corsale Augusta, Corsini Luigia, Corte Lena, Cosentino Marietta, Cosentino Teresa, Cossano Maria ved. Rezza, Costa Angela, Cotto Quaglia Angela, Cous Giuseppina, C. R. di Genova, Cretici Bernardo, Cristanda Anna, Croce Giuseppina, Crosetti Maria, Cugno, Cuneo Maria, Curatolo Can. Michele, Curetti Bartolomeo, Curti Amelia.
D'Agostini Annunziata, D'Agostino Anna fu Gaetano, Dall'Olmo Gina, Dal Moro Raimondo, Dal Vesco Giuseppe, Damilano Susanna ved. Grosso, Damosso Giovanni, D'Ancicco Ferdinando, D'Ancicco Giovannina, Danna Giov. Gualberti, Da Ros Antonietta, Davini Maria, Daziano Vignola Rosa, D. C., De Agostini Giulia, De Benedetti Benedetta, De Bernardi Teresa, Defilippi Maria, De Filippis Enrichetta, De Giuli Angelo, Degrandi, Del Gaudio Rina, Della Latta Vincenzo, Dellamare Maria, Della Valle Clementina, Della Vedova Nicola, De Martino Cav. Giovanni, Dematteis Margherita, De Rolandis Liduina, De Sanctis, De Vecchi Antonietta, Devizzi Laffina, D. G. C., Di Balagna Giacomo, Di Bon Italia, Dolci Disma, Dolza Maria, Domazzan Margherita e Maria, Dorato Felice, D'Orto Concetta, Dotta Ester, Durando Corinna.
Elia Lucia, Enrico Adele, Enrietti Giacinta, Epis Benvenuta.
F. A., Fabbri Ester, Faccenda Teresa, Falaguerra Flora, Faroppa Margherita, Fassi D., Faure fam., Ferrando Camilla, Ferrari Ernesto, Ferrari Giov. Batt., Ferrario Libero, Ferraro Maria, Ferraro Nicola e Checchina, Ferrero Federico, Ferrero Maria ved. Nossetti, Ferrero Marina, Ferro Geronima, Ferretti Giuseppe, Ferro Luisa, Ferro Maria, F. G., Fiaschetti Augusto, Fighetti Bice, Finello coniugi, Finocchiaro Giuseppina, Fiore Angelina, Fiorio Angelica, Fiorito Domenica, Fissore Giovanni, Fogliatti Giuseppe, Fogliatto Maria, Follina Luigi, Fontana Letizia, Foresto Giuseppe, Fornaca Laura, Fornaci Dallegri Maria, Fornasero Francesco, Fornero Giovanni, Forno Paolina, Fortuna Don Gerolamo, Fossato Ermenegildo, Frameri Caterina, Francescato Vittoria, Franceschetti Maria, Francione Carmelino, Francione Natalina ved. Topini, Franco Luigi, Frangia Rosa Carlotta, Frattini Pina, Frisotti Adalgisa, Frascotti Giovanna, Fraternali Grilli Primo.
Gagliardini Rosa, Gaido Luigi, Galdani Vittorio e Maria, Galli Maria, Gallino Caterina, Gallotti Luigi, Gambino Giuseppe, Ganasin Margherita, Ganna Amalia ved. Rigoletti, Garavoglia fam., Gardellino Rita e Rina, Garetto Aldo, Gariglio Ignazio, Carino Costantino, Garoglio Teresa, Garovano Francesca, Garrone Arturo, Garrone Testa Maria, Garzino Superti Rosa, Casco Pasetti Natalina, Gastaldi Adelina, Gatti Ermenegilda, Gatti Gina, Gavarino Luisa, Gay Giuseppe, Gazzo Caterina, G. C. di Brusnengo, G. Carolina, G. D., Gedda, Gennero Bartolomeo, Genova Filippo, Genovese Celestina, Gerardo Casimiro, Gerbella A., Gerbi Anna, Geroletti P., Gerolimetti Norma, Gervasio Gina, G. G., Ghiotti Giuseppina, Giacchetto Caterina, Giachino Agnese, Giancola Mortara Maria, Giannelli Del Prete Maria, Gilli Maria, Giordani Dolores Bice, Giovanetti Antonietta, Giovanetti Emma, Girotto Maddalena, Giuganino Maria, G. L. B., G. M., Gnes Maria, Gonetti Maria, Goria Secondo, Gorzano C., Grandinetti Maria-Antonia, Grassi Antonio, Grassi Mariuccia, Grassi Rachele e nipote, Graz Catina, Graziani Carolina, Gregori Eugenia, Gregori Renato, Grilli Maria, Grisone Emma, Gritti Giacomina, Grossi Franca, Grosso Francesco, Grosso Luigi, G. T., Guarini Antonia, Guerra Nitti Angela, Guidetti Maria, Guidoni Lina, Guglielminotti, Guglielmotto, Gunetto.
Henriet Virginia.
Innocenti Carolina, Introini Luigia, Isella Domenico, Ivaldi coniugi.
Jelmini Giuseppina, Jacomuzzi fam. Keller Marina.
L. A. di Verrès, Lami Lina, Landi Giuseppina, Landi Mariannina, Lanfranconi Pina, Larussa Maria, Lasi Giovanni, Lavarini Sisto, Lavizzari Carmela ved. Galimberti, Leonardi Maria, Leonardi Don Nicodemo, Leonetti Franco, Leotta Margherita, Leporati Giordano Ida, Lina, Lisa Albertina, Liscia Giuseppa, Locatelli Enrichetta, Lombardi Martino, Lombardo Dott. Salvatore, Lombardo Teresa e Rachele, Longo Luigi, Longo Vaschetti Marta, Lorenzi Margherita, Lorenzi Teresa, Luboz Virginia, Lucchini Agnese, Lucci Enedina, Luccioli Maria, Lunardini Paola, Luparia Luigi, Lusano Delfina.
Maccari Clemenza, Macietti Carlo, Macrì Cosimo, Maffei De Pieri Maria, Maggia Maria, Maggini Camilla, Maia Adele ved. Sormanno, Maia coniugi e bimbo Alessandro, Maina Francesco e fam., Mainero Ernesto, Malano fam., Maldifassi Anna, Manaro Lucia, Manciato Margherita, Mancini Elena, Mancini Lina, Mannini sorelle, Manzoni Tentorio Luigia, Manzotti Norcese Amelia, Marcolli Giuseppina, Marconi Elvira, Marengo Paolina, Marghetto Maria, Marini Alessandro, Camillo e Costantino, Marino Giacomo, Maritano Giovanni, Marnetto Giuseppe, Martina Maria, Martini Felicita, Martini Maria, Marucchi Anna, ved. Martano, Marcio, Massani Rosa, Massano Tommaso, Massi Giovanni, Mastrojanni Enrichetta, Mastropasqua Addolorata, Maurizio, Mazzola Giulia, Mazzola Maria, Mazzonis Irma, Mazzuchelli Rosa, Mazzucchi Margherita, M. C., Meda Maria, Meini Serafino, Melano Domenica, Melotti Lucia, Menin Giuseppina, Menzio, Menzio Bibiana, Mercalli Antonio, Mereu Mariangela, Merolla Bettina, Meschini Fausto, M. F., Micca Margherita, Miglio coniugi, Minelli Ignazio ed Anna, M. M. di Cuneo, M. M. G., Modena Maria,
Molgora Alice, Molina, Monacciani Dora, Moncada Enrico, Mondo Decimo, Mondo Ines, Mongilardi Angela, Montenino Gelsomina, Moretti Dionisia, Morino G., Mossetti Rina, Mura Adelaide, Murchiano Giacomo, Mussa Giuseppina, Mussano Fiorentino, Mussano Rosina, Musso Pietro, Muzio Grasso Maria, Muzzarin Edoardo.
N. A., Nanni Raffaele, Natta Lidia, Navarotto Angelina, N. E., Nebbia Salvina, Nicoli Bonetto Anna, Nicoli Maria ved. Arbasino, N. N., N. N. di Brusson, Casale M., Cessato. Montemagno, Torino, Viarigi, Novara Nina, Novarese Caterina, Novarese Francesca, Novarese Teresa, N. P., Novasconi Carla Maria.
Oberti, Oglietti Maria, Opezzo Francesco, Ormea, Orsola Fanny, Ortelli fam., Orti Maria.
Paccione Paolo, Pagliarino Rizzo M., Palagano, Pallavicini Can. Pio, Pallazzi Mairani Dina, Papa Maddalena, Parachinetto, Parato Vittoria, Parmè Anna, Pasero R., Pasini Angiolina, Pasquali Giovanna, Pasta Clelia, Pastore Carmen, Pastore Ernesta, Pastore Francesco, Patria Angela, Patrucco Albina, Pautassi ved., Pautasso Carolina, Pautasso Pietro, Pavese Giovanni, Pavese Maria, Pavesi Domenico (Brasile), Pavesio Domenico, P. C., P. D., Pelizza Delfina, Pelizzari Celestina, Pellegrini Camilla, Pelleri Giuseppina, Perino Pietro, Pernice cav. Giuseppe, Perotti Cristina, Perrone Emma, Persichetti Francesca, Perucon Ada, Pesce Michele, Pescio Gaspare, Pesino Prof. Emilio, Petenò Piera, Petitto Maria, Pia Eugenia, Pia persona, Piana T., Piana Giacomo e figli, Piano Maria Carolina, Piccinelli Augusta, Piccinelli Ida, Pierardi Giuseppina, Pigato Carolina, Pignata Lucia, Pignata Secondini, Pilia A., Pillone Giuditta, Pinotti Mori Amabile, Pisano Adelina, Pizzino Gaetana, Pizzurno Martorana Anna, P. M. Poggi Ugo, Poggio Liberatina, foglio Giuseppe, Pogolotti fam., Pol Ofelia, Pollano Lina, Pomi Sebastiano, Ponte Margherita, Ponti Antonia, Ponti Caccia Maria, Ponzetti Giuseppe, Ponzio Giovanna, Ponzio Nunziata, Porta coniugi, Portalupi Felicita, Porzellane, Pozzoni Carlo, Prandini Pietro, Prina Amelia, Prone Margherita, Prono Giuseppa, Puddu Bellanna, Pulciano.
Quaglia Carolina, Quaranta Anna, Quarello Giuseppina, Quarello Olimpia, Querena Fiorentina, Quinzio Giuseppe e Teresa.
R. A., Rabellino Fiorina, Racca Vittoria, Radice Maria, Rafanelli Elvira, Ragno Zagari Anna, Ramezzana Maria, Ramondetti Margherita, Rapetto Petronilla, Rappoli, Rastello Angela, Ratti Edoardo e mamma, Ravigliolo Caterina, Raviola Clementina, Ravizza fam., Razzano fam., Retorbido Guerra P. A., R. G. L., Ricati Felicina, Ricchiardi Camilla, Ricchini Amalia, Riccobono Giovanna, Righetti Maria, Righetti Rosa, Rinetti Giulia, Ripetta Maddalena, Risso Giuseppe, Riva Carlo, Riva Luigi, Riva Pier Franco, Robazza Anna, Robione Maria, Robotti Rosina, Roccia L. Severino, Roella, Roffredo Virginia, Romero Maria, Romersa Cristina, Ronca Maria Antonietta, Roncaglioni Giovanni, Ronco Lucia, Rondoni Lucia. Rossier Jean Sulpice, Rosina Dott. I., Rossi fam., Rossi Gio. Batt., Rossi Giuseppina, Rossi Pietro, Rossini Olimpio, Rota Annunziata, Rubino R., Ruggia Felicita, Rulf fam., Russo Angelo, Russo E.
Sacco Carlo, Sacco Caterina, Sacco Vincenzo, Sacchi Emilia, Saglietti Benedetto, Saglietti Anna, Sala Giovanna, Salamone Giuseppina, Salmi Irma, Salussoglia Marcellino, Sandrone Lucia, Santandrea, Sanzoni Margherita, Saracco Maria, Sarale Orsola, Sardagna Calvi Laura, Sartori Picciotti Ida, Sasso Antonio, Sasso Maria, Sassone Roberto, Savio, Savio Teresa, Saziani Giuseppina, Sburlati Maria, Scaglia Viaria, Scaiola Raffaghello Giuseppina, S. C. E., Scelsi Marianna, Scudo coniugi, Seghesio Anna, Segni, Semprini Rosa, Senor Turina Maria, Serena fam., Sesone, Sferza Gioachino, Sibilia Maddalena, Signorini Giulia, Silvano Giuseppe, Simonetta Clotilde, Simonetti Anita, Sinatra Antonino, Siravegna Maria, Soffiantino Giovanna, Spessa Nicola e Angelina, Spirti Speranza, Stancanelli Maria, Stratta Annetta, Suppo Francesco.
Taglianti Beatrice, Tardivo Maddalena, Taricco Marina, Tarizzo Margherita, Ternavasio Caterina, Tessione, TestaCerruti, Tizzoni Natale, Tognoni Piccina, Tolazzi Caterina, Tomasi Angelica, Tomielli Lina, Tonielli fam., Topini Gilda, Toppino, Tore Mameti Emma, Torricelli, Torta, Toscano Maria, Tosco Rosa, Tosi Solbiati Rina, Trinchero Francesca, Trini Elvira, Trivero Margherita, Trogni Elvira, Trucchi Fanny, Turina Maria, Turri Francesca.
Una persona di servizio.
Vacca Giovanni, Vaghi Gentile, Vaio Rosina, Vaira Teresa, Valentino Antonietta, Vallano, Vallisi Ada, Valnegri Maddalena, Valori Benedetta e fam., Vaschetto Domenico, Vassalini Biemmi Maria, V. C., Vecchia Anna, Vega Bonaschi Benita, Venturini Elisabetta, Viganotti Teodolinda, Vigliona Antonio, Viot Clara ed Achille, Viotti Domenica, Volante Giuseppina, Vuillermet Alessandrina.
Zana Giuseppe, Zanca Serafina, Zandercelli Piera, Zanelli Anna, Zanon Jolanda, Zarattini Pia, Zecchini Maria, Ziggiotti Don Gio. Batt., Zignin Antonio, Zorzoli fratelli, Z. T. N., Zublena Emilia, Zucca Luigia, Zucca Maria, Zucca Rosina, Zucca Saverio, Zucchi, Zunino Maria, Zunino Renata.