Bollettino_Salesiano_190010


Bollettino_Salesiano_190010

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SOMMARIO
DI
OTTOI3RE 1900
I l.lbrl d1 testo por le Seunle Efomw,t.. Cnrup. eco. Pá/1- ~.,¡
La YRSTE Gweu..uu DELLI !<Obrttlt ~ll6JONI • • » 2,1,
N.1u.r.'01'Tou1.<1< dol 1000 • . . . . . ,
LI .A lrnostK J>1<1. !tos.uno • • , • • •
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Ltt Hcuolu ~al68iaue 6 lo ~rnole r~,,it!he
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Colh.1ogJo.Couvittr> Lttimi.uo 111 On·1uw . • • -. 275
Uua. ChJn8u.Rl S:,oi·o Cn01•c, tlt Oe•n iu Ni:,zn Mm1f. . 27U
Mlti-810.NJ: - COLO)ruu..: Le uJtinu~ uoti.t.iu i11to1·11u ai
llobtri laua.retU -PATAGOSU.: .Attraserso la J• .. w¡,a
Ceutrale- .\\m:u1cA. DKb So1w, .MJ..luuo Salosiaua
tu Nuw-,Totk - VRNKZU~t.A: La me•H~O é: multft,.... ,. 278
Grazie di Mn.rio Anailiu.trico , . . . • . . • ~1\\5
NOTUll! v.,1<11<: Una leLteradel Card. Paro~cbl all'.lu•
tore dt\\lht. Ylt,, t.H l-(onl'I. L:ua~a - - .Btjnt·th✓.10110
dollo ,.t..;11dnrdo di ti. Lui¡,,i n Balem1> - tTun uuc,vu
.,atoa uoll'Orut,,rio di S Lull(I in Toriuo - Le
~uorn di ~fari1> Auslllatri« 1o Falicett.o • • . » ~89
.Rhiela Bibllogntlca • • . • . . . . . . . • 29Z
ILLus·tKAZIOSI: - L111!~ ,1.11,. t rlbn Jna:an11 , p11¡.¡. 27 1
Indio Bol,vinno, 1, l l.wllu 'ftmukh•, ~7!1 - !milo
Jlvaro. :!8'3 - La _lla,l,,nruo del Rosario, 286 - ltulle
Oll&ll, 200 - S~nt.iago- Vla S. Eb, 291.

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IMPORTANTISSIMO
I libri di testo per le Scuole Elementari, Complementari, Normali, Ginnasiali e Liceali
LA scelta dei libri di testo per le scuole è indubitatamente una delle cose
il che maggiormente preoccupano gli educatori in genere, i padri di famiglia in
ispecie . Trovar un libro ben fatto, il quale risponda pienamente alle esigenze
de' programmi e delle disposizioni governative, e nello stesso tempo nulla con-
tenga che disdica sotto l'aspetto morale e religioso, sicchè il giovane allievo
possa adoperarlo senza pericolo alcuno, è cosa ad un tempo delicata, dif-
ficile ed importante . Nell'intento di provveder a questo bisogno universal-
mente sentito, il Congresso Salesiano di Bologna fece voti che i figli di D . Bosco dessero
in tempo la maggior pubblicità possibile all'elenco de' libri di testo, che unitamente al
programma scolastico sogliono diramare ogni anno per le loro Scuole Liceali, Ginnasiali,
Normali, Complementari ed Elementari .
In ossequio a questi voti, calorosamente espressi da Ecc .mi Vescovi e da altri illustri

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- 2G8 -
personaggi ,!el Clero e del L:deato, noi tenenrlo innanzi le norme sopra imlicate, abbiumo
compilato anche pel p. v. 1900-901 un elenco di libri di testo, suffi.cientemente abbon-
dante, s) <li _o<lizio11c uostra como di e,liídone altrui, por lo Scuole Liceali, Ginnasfali,
Normnli, Complemontnri ed Elomentari. E<l ora. l¡ucsto elenco nrn.n<leremo gratuitamente ai
nostri buoni Uooperatori che ce ne fan1110 <l.omanda. Essi avranno la bonta di esa.minarlo,
e di sceglicrue quci libri che loro paressero intoressare, scrivcndo per le relatire com-
missioni di ncq rusto ttllo Librerie Salesiano che si pongono a loro disposizionc. E anche
a uotare ehc in siffatta compilazione si ebbe pur riguar<lo alla spesa. Volere o no, la
questione finanziaria s'impone ¡wtentementP, siecM abbiam creduto cosa. conforme a carita
proporre í lilJri cho, ollre alle qualiUt sopra acccnuate, abbinno pur tiuella di cosln.ro il
meno possi bile.
Yi\\-famo ficluciosi che l'opera uostra, intrapresa coli'unico scopo tli prorvcderc al brne
delht giorenHt e di venir in aiuto alle fotniglie, sara comcnientemrnlc apprezzata o che
qur.slo quinto elenco incontrerh. il grndimento, di cui furono largmur.ute onornti i quatl.ro
antccedenti. Noi poi ci dichiariaruo fui tl'ora riconoscenti alle osservazio1ú. che a scopo tli
bcne ci sarunn() iudirizzate nell'intemlimento di migliorare ili rolla in rolla. 1m'opera cos)
diflicile od importante, qual'~ lo. scelta. accurata de' libri tli testo.
~~---------~~...,...,.------~~~~--,,.__,....,,.__,...._ _ _ _ _~ ~~~ro,~
}IE f ~
~
t;¡
~ESTE ~IUBILARI DELLE NOSTRE ~MrssIONI
l,llostr, r!Mfratelli d'ellm_crica_ in <¡uesli, 11//um_ 1~1cai ~cll'ali,m~ ~011/.,:, ,si pre-
~ parcwo a celebrare c.rz to/)ec,a/1 fas✓e991amcnti :l ce:¡, dello ~LILhiteo dAttento
de/le ncBtre f)f[¡,98ioni~ cioe il compiinent.J del 25° anno dacche S{ /cce la prima
apediJ,cm: dci 9lli8Jlionari $alesia111. fiali (csteggiamenli lza,mo per 1sc:-po di render
a CJJio puhbtche e eclwni 9n13ic per glr immenai hene/iJi l,11yitici da! $igncre durat1lc
gue8lo periodo di lempo, e specialmentc pcr la rapida d1//i1sione del/e &pere di ©on
e/Bosco in c¡uei pacai. f:2ua11!0 JJi e cpcraio in 25 anni dai Salcs1a11i e d,1/lc $1101·e
di Ylrana ellusiliatrice ne! ecnlinwle ellmerrcan:-, ha 111 .s.? tanto dd pr.:digic1,o da
dc-oersi 1micamcnlc a~crioere a/la pa,ticalarÜ,JJm,r• pr::11.'3ione di fltoBtro $ignore
/Jcsu frisio e della divina aua fJ'lTadrc, la pe/ente rrnstra allusiliafrice. .f>erció ¡}
b,m 9iU8!0, che al ccmpierai di 911eHla fausta data 111/li i e}a/csiani d'ellmcrica
11c1o(gano /'i,mo dt!lla loro 9ralit11dincJ e qucst'i11110 dei /.,ro et1orí nc,:ncscerz(i 111 riper-
cuota, eco amwniosa, e.3ia11d10 nel cuorc dci fonfatel/i dell'cJlntico ecnlincnte e di
tutti i <!oc,peratori ed ammira!vri de/{(J}pem .:Salesiana, acciocc·!uJ tmilsso110 aia il
rin9ra31amc11to al $1911:re di tanta sua h,,,:/,i vcri.o di r..:i e le ncetre ':)]Tiss1011i.
<8 perche <¡ucsla mirabile u,licne di cuori e di senl1me11ti aveJtse, s1am pcr dirc,
un vinco/o t'Jtsihilc. il 13cncrand.J 11os!ro $upcriore .fJ~11erL1le cle,911avaJJi inviare a c¡ueate
Peste §iuhilari d'Jmeríca un su:, .<!J t·crale rapp,.C8Cnlanle 111:lla pus,ma dd Cj)frcttore
$píritualc della 11oslra .f>10. $oc,da, ¡/ .Rma Sa.C'. ecd. PaolQ Albera. t;!.ucs/1~ OC<:.1111·
pagnato dal suo "cgretario il .Sacerdcte Qu.mait1101 D'. ~a.l.o8era-, parti d,1 riiormo ne/la
prima <¡11i11d1ci11a dello aco1'80 a9cslo cd ai pnmi di adtcmlm: ªFprcv.ii f:!1cemente
l
a!le ferre di eolcmbc, dove 11i (enner.i, a ©10 piacentk, fino a !ant~• che non ahhia
compiulo !11 viai!a di !utfe le noslre é'ase e fJlli1ss1oni. 9Toi me11tre gli au¿¡unamo di
tullo cuon:, clic pcsJJa appic,zo di.s1111p1:gnarc, a 9lor1á di CfiJio e per il ma9gior
hcne della ll~lra e.,n9re9a;io11e, la difficdc mis,iic11c ,1ffidata9/,~ surpl,cl,iamo lJ/OQmen/e
r~. i n08lri lrl!ori a m~lerlo acccmpa9nare continuamer;fe , o 'le lcr., ferci,Íe pr,yhiere. J
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- 269 -
~-.:.....
f 1
s "' "''""''·"~ LUlO nel mese che da ·17
auui i cattoüci di tutto il
,...J l k / ruondo, rispondendo unani-
t 1-.'.?;'i~f !!::!:i'-S)mi alla
J. í.,,.f. " ~eone
~ voce
tlelP immortale
_, ?W:.tmano iu
1 •·• liuguaggw cr1st1ano col dolce
e soa,e nome di mese del
Rosario, e in qu<.'st'A.nno Santo sopratutto,
cliuauzi all'agonia dello, natura, dinauú
ag-li ultimi fiori e agli ultim.i vividi tra-
monti <lell' agonizznnte secolo XIX, piu
forte che mui si seute la necessitu di l'i-
porre il meglio c:lelle nostre speranze ne1
Rosario, tal clJe piu che altro per csso si
tlcbbano impetrare da Dio gli opportuni
soccorsi ver la prosperita religiosa e so-
ciale del 111·ossimo venturo secolo. « 11
Santo Paili·e nutre forma speranza che
se noi faremo frntti degni di peniteuza,
Colei che sola ha esterminato tutte le
eresie nel mornlo intero, piegberu- mfine
la collera vendicah-ice clella tlivina giu-
stiziu, e ridouera la salute e la pace. »
(Decret:urn •intet' plwrimos, 20 agosto 1883.)
Noi tlunque vogliamo eccita,re i uost1·J
O001,eratorj e le nostre Cooperatrici a
ritempra.re la loro virtu, il loro coraggio,
la loro fermezza e carita 11ella reoit,L as-
sidua e devota del Rosario 1,er coml.Jat-
tcre efficacemente gli errori e le settene-
ruiche della Ohiesa. 11 Sa,nto Padre ci ha
iuseguato che il Rosario e stato istituito
lH'r una Pl'ovvidenza tuLLa speciale di Dio,
ailine cli im¡llornre il IDaté.rno ed efficace
soccorso <lellu Regina del cielo contro i
ucmici del uome cristiano e <li otte11ere la
conserva,zione c:lella integrita clella fede
e di sottl·arre dalla via el.ella perclizioue
f'terna le anime riscattate a 1,rezzo 1lel
Sungue divino.
Qnando mai piu che in questi ultimi
tempi fo necess&>io di combattere i ne-
rnici del nome cristiano e di invocare il
soccorso di Oolei che ha vinto t,utte le
eresie TQnan<lo mai come ai uostri giorni
i nemici del Cristo e della sua Ohlesa
hanno
atroce
con
g·uerra
tanto ac
a quanto
canimento
1,ossecliamo
mlliopssiu
e e sacro e prezioso T La integriLa. <leila fede
stata ed pm tuttavia fieramente mi-
naccütta dal razionalismo e dall' intlHfe-
rentismo re1igioso venuto di mod.t 11er
cui le seLte separate dalla Oatlolica Ohiesa
troYano tia per tulito fücile adito a far
proseliti. Le anime corrono gravissimi
1,erjcoli, e sono tentate o Insingate al
male da tutte le mo<lerne istituzioui,
dalle false massime introdotte, dai teatri
lascivi, dalle letture oscene, dalle scuole,
dalle leggi stesse. Per cbmbattere tanl,i
nemici, per resistere a taute tent-azion.i
il Vicario di Gesu Oristo insistentemente
ci invita da diciasette anni a raccoglierci
tutti attomo a Maria, .Mach-e di Gesu.
Noi al.Juiamo l.,ene molti nemici a com-
battere, molte grazie ad ottenere. La
Maclonna del Rosario fara cessare le di-
scorcUe che snervauo le forze dei cattolici,
illuminera i dissidenti che respingono
gli iuseguamenti c:lel Romano Pontefice
e h1tti coloro che acciecati dall'egoismo
e con fu.rore demoniaco 1Uuovono g·uerra
alla verita e alla, giustizia. Non dimi-
uui ta la poten.za di Maria. Porche dunque
non sara. grande il nostro coraggio e la
uostra spera,nza TMol tiplichiamo in questo
. mese le preghjere e seniamoci attorno
allo stendardo del Rosario.
.,
La devozione del Rosario estata sem-
pre un disLintivo <l.ei buon.i cristiani ma
ai giorni nostri ben puo dirsi che la
moltitudine dei cattolici sparsi su tntta
la superfice de1la terra, trovasi riunita
dinanzi alla Regiua del cielo con h.1. mano
la corona. Grandiosa e sublime <'i questa
preghiera unanime del mondo cattolico
mediante la recita tlel Rosario. Prostrati
innanzt a Maria, tutti preghiamo questa
Vergine potentissima perche interceda
per il po_polo cristiano. Oh I se tutti co-

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- 2í0 -
loro che rccitano il Rosario sapessero mo- 1 vcuncro pnl>hlicate auui sono nelle Me-
strarsi 5ompre compulti e uniti di fronte morfo Domeniccina (1) tticiamo a tutti:
ai nemici della Ohief.;a, e d'ogni sortn, di COIJIO con llll,1 sola "ºc~ Íll\\'OClLte Ju,
verita, como resterohuero quci sciagurati iutercessioue di Mat·ia, parimonle con
oppressi e nmmutoliti !
Poiche o tm fallo inncgal>ile cho la
e maggiorauza dello nazioui catto1iche e
in ispeci~ dell'Italiu, cosliluita da vcri
u11n solu voce fate c·ouo:,cere ui mal-
vagi ui non voler ¡iin léggera i loro
lilJrl, 11e teuern in ma110 i loro gioruali.
Giova riflet.tere un poco alla coulmudi-
cristiani, rioe da quclli che non solo sono zioue in cui endono tauti, i quali ¡,cr
tali per il IJatlesimo, ma perche crcclouo una parte preg:.rno, tengono iu mano
fermamoute tulle le verita rivelaLc, os- la corona, deplorano i vizi che Lntvagliaoo
servono i divini cd ecclcsiui:;tici precolti, la socieia; e d'nlira parto con la Utu!:.:;imu
vivono soggetti ed 01Jbell1e11ti al Oapo disiuvoltnra hanno ogni giorno iu mano
visibile delJu Obiesn, il Romuno .Poute- qne' giornali , destinati unicarncnte a,
e flce. Oome va dnnque che la minorauzn propag·,u:e i1 veleuo 1.lolla incni,lnlita u
formata •li atoi, di wiscredouLi e di 1108- del vizio. La. pregbiera •li per RO stossa
simi crisl iani, s'impoue alla maggioranza. una esplicitn, professiouo di fc1le: chi
cattolicat Oome va che davanti allo stre- prega manifesta di crc,lere i11 Dio, di
pito dci miscredenli, 1·imangooo i calto- spernre in Dio, di a.ruare Itltlio. l 1cr rnezz<>
e, lici molte volte, aur.i quasi scmpre, aUo- dellu preghicra il crisl iano si clt,va sino
nitl e dbmnimati1 11 motivo si perche al Lrono di Dio, a Dio trilmt,n l'onore e
i catLolici non scmpre sauuo mostrarsi l'ossequio tlovutogli , gli espo11e i suoi
computli etl nni!i nell'nsa.re i molti mezú bisogui porge azioni cli grazie, nelln.
cu.e bauuo por atl'crmare al cospetto deg-li certezim di esscre ascoltato, 11elln. forma
erupii la loro csistcnza, ht loro A'ntmle s1>crauza tli csscre esawlito. Il cristütllo
maggiornuza e la loro vitalita se1upre
forte e rigoglios:t. La freqncuza nelle
el.te })t'ega. uon puo,
ignorare cho se la
suon.alpmreegnhoieumonotlde,i~se-
e chiese, l'os.':ler\\Tanza tlella le~ge e dci pre- giu11tn dul rispctto che si devo a Dio,
cetti, uno. incomli:donala sottomissioue se non dis¡>osto a cWeder penlouo dci
al Vicnrio cli Gc$u Cristo, d:ue il 11011m suoi ti-ascorsi o atl os:;orvare i uiviui e<l
alle associazio11i caltoliche, serve a ma.- ecdcsiastici vrecetti, uou potl·a mai spo-
nifestnrP, ad affermnre pubblicameuto la. raro di essere nscoltato e molto meno
vita.lita <lcl cristia11esimo persegnilato e di e::;i,¡cre esandito. Da qttesto deriva cu.e
calmrniato uclle piit iniquc maulc1·e. Ma. sarcl>\\.Je stolLo qnel cri!:1tiano, che 11rinrn
soprntntlo uoi vor1·0111JJ10 che i cattolici o tlopo avere tonuto iu lWlllO lu, corona,
fossel'o uuiti, senza eccezioni e pretesti, si accomunnsse co' b~tommiatori e tnllt-
nel non ¡,restare uppoggio e aiato ai t.eggiatori cli Dio, co' nowici della Ohiesa
malvagi col prom1Lov01·0 e col pa.rtoci- cattoUca, coi propagatori di ogtli ¡)iu
]lare iu q11alsiasi muelo allc opere loro. laida disonestñ., ascoltu,11<lone i <lisco1·si,
E certo infatti, che i cuttolici inco11si- prcn<lcndo parLe alle loro nefarnlo con-
dcratanwute, e forse senzn, riflettcro, veuticole.
aiuta110 i malrngi sino al ¡muto da cou-
folJllcrsi cou essi.
Per u.ccextarsi di qucsto fatto dolo- Ma se molti si gmmlano dall' aver
roso basta tlare un' occhiaro. ali' iucou- parte coi bcstem.m.iatori o disonesti, e a
sulto füvore che essi prestano quotidht- gran ragioue crederebbero clegrmla.rsi as-
namente alla stampa empia, incredula e sisteutlo atl empie aduuaoze, uon per-
spndonita, somminist.rando cosl i mezzi fanto non pochi vi hunno oho con la
materia.U per propagare soelleratezze. massima dlsiovoltnra, senza il mínimo
N essuno ci vorrñ negare l'esistenza <li ritcgno, acquistano e aprouo l' accesso
questo male nel campo cattolico, poicbe nelle loro case, e tengono in numo o
ciascuuo Jo pul> verificare ad ogni pie loggono cou aviditñ. lilJri, porioüici, ro-
sospinto coi suoi propri occlli, ed a noi mauzi, giornali, libercoli di ogni aorta,
pa1·e assai propizin l'occasiouc del mese
del Rosario pcr in \\"itare tutti i no:stri
co1·tesi leltori n. mettcr 010110 all' opera
per eflloacemeule ostirparlo, e facentlo
(1) Il Ro11ario - Memo1·ic Domenieane - Pe-
riodico che si pabblica duo Yolte al mese in Roma
(Vin Pii'! di ~farmo, 12.) Cour.n giA 17 nuui di vito.
e COHtn solo L. ,1 ao.uue: tlovroulie trova.rsi in tutto
nosh·e alcune l>elle considera.zioni che lo fa,wiglie.

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- 271-
parto di nomini illlmoraJi, che non si parte la viva voce <lell'empio e dol <lis-
e propon~o110 cbe la corrnzione o U lucro. soluto produce iu chi Pa1,colta una pin
Al veuere tanta disiuvoltura sernbre- viva impressione; non meno vero che
rel.lbe a prima giunta che tali letture, la lettura. lascia assai piu p1·ofonile h·accie
nella mente e nel cuo1·e; e
praticumente pa:rfaudo sono
assai piu coloro che furono
guasti dalle 1-1erverse let-
tm:e, t1i qnelli che veunero
lratti al male ¡1er avere
ascolloti pcrVersi discorsi.
Laonde com·ie11 tlirc elle
il cattolico che t,ie11e in
mano la C'.Oroua, eppoi con
ogui iudi0.b:c11za aC'quista
o legge lilHi o stumpe 11er-
,ersc, cade iu una st,npicla
C'ontrtttldizioue e <lanueg-
gia so s1.osso piu ancora.
di chis'accomnna agli empL
1\\1olti sono i prclesti, le
scnse, i so.fünui che si uwl·-
touo il.luallzi por is11og.liare
uu atto tanto 1,cricoloso cli
qnella pervonüta clrn in se
stosso rnc1·liiucle ; ma si
deYC ritc11cro come cosa
<:ertissirn a el.te ogu i s<'usa,
ogui ¡il'eLcst,o, ogni sofisma,
messo iuuanzi chi chi s'il-
lutle raon lm r,1gione d' es•
sure. E arto cli Satalla, aue-
iaute di cotttinno a pren•
Ll.el'e uella rue11Le e nel
cuore dei crcdenti il posto
di Dio. E a 1,ersuadersene
basta ri.fieLten~ che tutti i
lil>ri, tutti i gfornali, tutte
le stampe crupie e diso-
11este, sono diffuse da cbi
milita sot.to il vessillo snl
quale sta scritto : {},uetrra
a Dio, gnorra alla religione,
eguerra cilla 0711iesa. Vi souo,
vero, iu questo esercito
e p:radazioui moltissime, ma
la ban<liera una.
Siponderi il concorso,
l' incoraggiameuto, la bal-
danza che si accresce ai
malvagi cou l'acquistare so-
Iutlio della triln't Jag!l.lla (Terra del Fuoco).
lamente le 101·0 prodnzioni
per,erse, e si ve<l.ra tosLo
giustamente vietate ,falla Chiesa, o dalle quauta aberrazioue e qu:wta malizia riuni-
stesse lt>ggi uaturali, al>biano pe.rdnto sca in se stesso questo solo fatto, che d'al-
ogni i11trim;tlca malvagita, si che possano tronde sembrerebbe indift'ereute o sempli-
e e.sser fattc scmm peccato e pericolo di
sorta. E11purn certo che se per una
cissimo. Se si trattasse <li prestare mezzo
pecuniario od unincoraggiamento qualtm-

1.7 Page 7

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- 2í2-
qne n<l u11' ac·cozznglia cli scellcrnti, i qnali
avesr-<'ro ¡w1· 1111ko scopo di Yolcl' p1·e-
pai·are e ma11ipolare velcni potoutissimi,
atti rul illn.11g-11i1lirc e a togliero la vitlt
a c¡ua111 i pi11 fos¡.¡e possiuile <li indivi<lni
1lella nmnun socirta, sono cortii:isimo die
0~111mo si glllmlerebbe heno dnll'inco-
ragl{iare nn' o¡wra cotanto wicidialo;
amli, og11u11u cle,i<lel'oso uou solo dclhi
propria, nrn :111<•he <lell'altrni co11scrva-
zioue, rnctLt•rcl,lm ogni stmlio per acl«li-
ttu-e alla pu hl,lirm csecl'aziono quoi for-
sennali. Ora t1 mauifesto che q11oll'n,c-
cozzng-lin. ll'iuiqni e;he tlifl'onclo SÜlllll'C
malvagic, for111ata in gran pnrlc da
gimlei e gi11daiz:.w11ti1 non o altro ehe
una ~rrn111lc ussnciazio11e ili nvreleunl ori,
tanto piu Jl)ÍC'i«liali e pel·icolosi <li qw111to
la , itn 1loll'nnimn che -vogliouo estin-
e guen, s11pcriote alla vita del corpo.
• 1f
fü·co <¡11111110 <i uticossn,l'io si fü<•ciu, in
r¡neslo mese di ottoure da 111tti i Ooope-
ratol'i e le Ooopen1h'ici S:tlesi!lne: guerra,
/', [!lterra arl oltra,n-::a, alta, stom¡ut z>erversli.
E qnosto 1mo degli i:icopi principali che
si 111·ofig~c il Papa inculcantlo tanto
calorosamcnte la divozione 1lel Rosario,
perche Mal'in, che nci secoli pnssati ha
sco11gimato col suo Ynlido prcsi,lio dal-
l'111u:rna frlniiglia i 11iu ~runcli maJi, pre•
gatit C'Oll fen·m·e iII c¡m•st o mese, SU}ll'U
¡mre liLJcmro lu socicla t'.l'h,lia11a clall'im-
maue poricolo ~he lo mi111t<:eia110 Je por-
verse lctlme. E qnesto 11110 d<•i cloveri 11iu
i1npol'lm1ti c1l mgenti <"111! l1mrno lntli i
tlevot i del Hosario, 1¡uellu cli si ri11gcrsi in
ulleauzn, cli unirsi sotto una sola banuicra
pe1• (•oml>nttere ngorosn1111•11lt• coutt·o la
stampu. 1•orvel'sa e mab·agin. Fuiti lntti i11
qncsta crociata coulro la stnmpu rattint
snt·ornu sicnri 1li preparare al ~eeolo YCn-
t.mo ntl:li g·o111.-m1zioue miglioro e ,·era-
rnent<' C,l'iHI iana.
~IE ~RN\\ONIE DEL ~OSARIO
------KO~------
11 Rosario! - Un effimfa c•ffondesi al
dolce riconlo dPlla corona, cosl piena ili
gaudio. di lacri1t1C1 e di gioia. A 1¡twl ricor<lo,
l'uaima. o trns¡iortata nci luoglú, don~ orn
regna il silonzio o la barbarie, od ivi seor-
rendo con l'occhio sugli imu1onsi orizzoul.i,
appcna onihn•ggfati da qualcbo storico moute,
met.lita. E<l cwo, man mano che i mistcri
si succedono, si \\"irifiea la scena e l'attill!a
ora giobce al sorriso di l'lfarin, ora 11ia.11ge
con Lei: ituli rigna.rJando il Tabor lont:rno,
a:-pira a.lla 1mtrrn beata, dovo 1' epopea 1lcl
Rosario ha, la sua fine, il trouo, J¡~ corona.
Semplicr o sublime preghícrn.. che qunJ.c
profomo uul cuore sfauco viene allo labora;
armonia dh'ina , chi puo ilire la fuu. l>cl-
lezia?
In te i1 povero trova il piu bello omag-
gio da o.ffrire a Maria; il pensatore lo svi-
lnppo e la sinlesi dei su.oi shulii; lo scien-
.ziulo l'armouia doi cioli e <lelle coso! In
te e la saln:½za della fa1uigli1t, della societa,
della patria... Qnauta graudPzza 11ella corona!
Le suc tl'ilogie souo lllúJlll111e11ti che l'ala
del tempo uou tocchera. I aomi ili Mureto,
Lepauto, Vienna sono scritti a camttori d'oro
neUa sloria. - S. 1)ou1011ico e S. Pio V,
Innoce11io XI e Simone di Monf'urt. Don
Giovnnni d'. \\_ustna e Sobi,•schi hanno cinfa
la fronte di imrnortal" aureola. Lorrto, Lour-
des, Pompei e Yaldocco sonu ai cuori cat-
tolici lnce e spernnz,t in un secolo innug-
giante al Rosario <li l\\Iaria.
JI grido del mollllo cat1olico in qnest'anno
santo: Vivn. Gesu Redeulorc, dolcemente si
sposa. all'altro di: Viva Maria, e l'eco ar-
moniosa si ripete in questo ultohre lontW1a,
e ridice l'unita e la. forza della Chiesa
militante.
(Dttl Ro1arfo-.1Jomurie Don1enica11e).

1.8 Page 8

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LE SGUOLE SALESIANE E LE 8GUOL E LAIGHE ·>
----- ~ - - - - -
lril'l~l'I ~EDICIDA)IO ni gonitori cri11tinui il
hcllissimo co11fro11to iht Je sc11ole
i . - ,.. ~ b".
1
salesi11rn.1 o fo lafohe fn tto tlaJ.
Sa.c. Dott. c~m·lo F11si lli Novara,
lif:~~~"~,.:!::J.. perche c•i paro debba t-0rn11r loro
a,sgni utile, in qnesto rm•se 1:1oprat11llo in cni
scuole e negli oratori. E le scnole, gli orntori
salo.'!iHH i sorsero como per iuc1into; Ho1·soro
lottauclo contro b:urim·e e os~1,1:oli, <•,IJe si
sarebbero detti iu.;onnontabili. mn, clJe erimo
provo pur necessario porche o:.,rnnno nel ve-
dorli, potesse esclam(u·e: ~ Qui v'ha il dito
si trntt:• di scegliet't> dPflnitiYaxocnto a qnali cli Dio.,. E con quuli criteri sorsem queate
scuolP invi~11·<1 i propri figli. L'e,;;imio autora scnolo f Quale Fintormzioue'f lnt(>tH\\:,,,iono po-
e e dopo avcw riforito il cu111moninte episodio acca- polare cou base si uo1.munente criHtia1111 porche
tluto nl v(merauclo llllStl'O f'ouclatore e l'n.dre ln, snnoln. se non t-0111pio taun. « Ho com-
1'8 Di1•(1mhre 184.1 nt:.U.t ()hi~n <li S. Frrmcesco battttto tntta la mía vita, oselanuw:L Don
d'ABsisi di Toriuo, e d1H lo determino gene- Ilo$c•o ~iá :wanti nogli auu i, coutro la perversa
rosament<• :illn cma ~T,111tl'op1·ra, cosí cnntiuna: edn,·a.zione che gua,sta la mente 1• il cnore
« ~011 p:issati po<"o piu lli cinqnant!anni e cfolla giovontit no' 1:moi pii'l begli :umi e fn
l'erlillcio gdtuto su qHella prima piet.rii. si sempro iJ mio idaale riforrnarh• :;n h:t,;i 11i111-
erse gigante e oolussalu, tetmgono ai C'olpi ,:e,·t,111<.•11ltJ cril/Uunfl. » E ipianto all'mluC"azione
di svo11t,1u·1t·, resisteudo alle malo arti 1legli vol le cho il canline, il criterio cliretLivo di
ami.ci e dei nemici, n lle mene tlello 1>ctt1J ; colot'O che vi erano tleputati, fosl'!o ln, c:arita,
e il 1no111Io gunrclu og-gi st11¡1ito queiito rigo- cristiano, lu qun.le lle~irlora. che si prevenga.
~lio di fin·ze prodigio.si•. Don Bosco getto i1 pos!libilme11t~ il malo, :mziche couum•:-;!lo, do-
buon :Mnt>: Dio lo lwur.ill e il seme si svolse \\"erlo ruprimere, mcttenrlo in opem UJ1':18Si-
in pia11liecll1t e la ¡,ianticella. clivomte nn stouza vigilante o n.ccorta e <1noU11 clolcezza
tronco poderoso che liglio nn nume1·0 stor- di parole e di mo1li, quelfa [lazicnza, e o,,:;ta.nza
minato di grnndi mmi e piccoli ramo11celli. rli pro¡,o¡.¡iti che soli valgono a<l ot-1pugna,re
destfoati ~1.1i-ti stessi n. dnr vita, a. loro t.ampo ed n.n11110Uiro i cnori. l!J per mezzo di qnesto
a<l altd rami.: qnel 11i<Jcolo seme lm Ol':li get- sistemn. pre1witivo d'c'111caziouo, lo cni pietre
tato prolimtle e vnsle radid, e qucst'albero fon<la111eutali sono la l'llgioue, la, rl.'lhgione e
ilnlle libre robnste, clal rugoso e forte tessnto l'amorevolezza, otto1111e miracoli. ggli stesso
1-ta ora come t-0rte cho 110n crolfa per sollinr iliceva. al Hatazz.i. nllorn ministro iloll'interno,
rle.i vouti.
che qneÑto metodo por novn.nta slt ccnto pro-
e » Uno 1lei. pit't rohnl'\\ti rnmpolli che 11sci- clucova e:ffetti conAol:rn,.i, per gU 11,lt,ri diooi
rono cl:t q11estó tronco ~ouza dnhbio quello esorcit,1LVtt tuttaviit mi7inlluonz:t l'll honelica
che cliutlo gli lstitnti Sullll'linni fil edn<:aY.ioue, che li ren!leva, meno ctt¡>a.rbi o meuo pcrico-
spa1·si ormai sn tntta la füccia. clella torro. losi.....
D. Du:-co, line e profontlo osservnton, dei » •ralo & l'ednca.1.ione l!nlesiann: il snpel'ioro
tempi. getto uno s~mmln all'oonca.ziono che si consucra tntt.o a qn<>lli che rlevo educa.re.
si impartí va A'Oneralmento ulla gioventiL e vide con loro vive, con loro pnrla, promlo iuteresse
senolo i 1t cui si i1,tl•11i \\'a, forse, mn. non si al loro ginochi, n~ umi si allontarm Re non (la
ctlucnva; scnolo dt\\ cui i giovani uscivano il :1ltri debitumonto sostittúto : gli ftllievi non
piu. dolle volte mnestri nel mnle e nssui igno- sono mai soli, non sono mai disoccupati ,
ranti ud lwne, giovaui fodli e corrivi ad ampin. liborta di saltare, correre, schi:11na7,zare:
accarezznn• le piu ba~se paSNioni, teoaoi ne.1 ginnastica, musica, d~fama.zione, teuti;no,
vizio, tleholi od iuermi UPlla virti\\; cl10 nel pU~!;oggiato; ogni divertimento ~ buono vu.rchu
flor tle~li nuni avevauo g-ia r-ml lauhro il sor- nou isiono lliasitnevoli ln matl\\ria 1lcl tratt;....
riBo i;prezzaute e pe::1i,;i1niRt,ico del
sewm fmh, e senz:~ itleali: vide
taTu,otoipafll·.cglli11
uimeuto, le pCL·sone cho intervongono, i di-
scorsi ohe si tengono: ese1·citata la. ¡,in severa,
d'open, i ,·he avrehl1oro potnto divont,iu·o ot- sorveglümzasni libri esni compagni; froqnenti
timi JlrHlri di frunigli:11 pcnlersi inve<ie nei confossio1ü (seru:a che percio sia fattn pres-
dl fü."!tÍ\\·i in giuochi ri:;11m!i, in pru.tit:he irre- siono) fl'oqnentiOomuuionio)Ie.·ssa.quotiiliana:
ligiosP e venir su eloinent.o pericoloso 1>er la rari i ca~ti¡!hl: la locle peL' una cosa hon fütt;11
fami~lia e per la. sociobi..
il biasimo per la tra.•muratezza d(wono gia
» Viclo o ne cerco il ri1uedio. Dove1 Nelle avor lno¡?o ili premie, o cruitigo: e, Re n, en~
stighi ~i <leve rico1·rore1 questi sono piuitosto
pl'ivati che pnbblici.
•¡ Dal Nm,1rr11 U11ic11 ~bmpntn n, Novara In ooorudon&
dell'in:in~nmzinne 1lel 111n11nwcnto d61la Signorn A-
gosti11:11•111:mi, la bl!nefntlrit:o tlelle opere di D. !Sosco
in quelll\\ oiUA.
,. 0011 questi r.riterii educativi i gionni
palcsnuo piu aportnmento l'auimo loro · la
loro indole nei ginochi e nelle couversazioai:
*

1.9 Page 9

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- 274-
han110 1·01111denza nei loro 1:mperiori: il loro
carattN·o si forma scltiol to, sl.ilLZa ipocrisio
e seuza affettazioue: l'S(;<mo dul Jaogo tli
loro cclueazione coll'unin,o ric011osrnmto ai
loro sn11oriol'i; ricord;uw og-uora con J>ittNn·e
la tlireziorrn avuta~ cd entrati nellu. l'locieta,
divenfauo huoui tiacunloti o bnoni pnclri di
fumiglia, somprc buoui cristiani o buoni
cittatli ni. Que.sti sono l{lr etfotti tli un' r.du-
cazione 1-iÍlltt~rnrueute crislfann che ha pel' hose
la cu,ti t;u, fti:üerua o il t,i111or cli Dio.
e e lt"'
,. Mn 1n t-(•uola se 11011 h•mpio tann. Una
delle pii1 co11:,,ol:.mti l'1•sipis1·~11ze a, cuí a:!91-
stiawo in q11csta liuc di t1ei,olo e q11clltt che
1·ülctt.e la si•uofo u1i<'11. Mc11trc, solo dieci n,nnj
fa, chi avc.~Rc a l\\Jontccitorio parlato d'ü,tru-
zíoue rnligluslL 01Jhlig1ttm·ia 11tllle acuofo, a-
vrebhe s11s1·itato le ¡iiit ~rnsse risa, ora iUY(•ce
si comillcia a pre111ltml la 1·o~u cou un po'
pin ili l'lol'icta, e aneora pochi ~riorni or IS4'HlO
appreutlu1111110 dai gioruuli dfü 1'011. ~lolnwnti
¡wepru·,t,·a tttt'altl'a iutel'pull1111z11 ulla Oa rnum
alfo ate~i;o 1·1g1mnlo. Ohu l'11hh1ano 1111n, hno11u
volta capilo 1•,he l'educmr.ione t'lemm l>io, an-
zi<:h~ fnro doi b11011i 1:iUa1lim, amauti del-
l'ordine e Ol:li;equcuti :die lt•f!~i. pn•Lllll'íl dt•i
pessiml ~oggctti e dci rihclli? Ma mfanto
qua11tn c·aiumiuo el.a rifare !
» ::\\Iirato che giov<•1,tú ci ha tlata ht CU,'il
cletta s,·110):\\ laica! E 001110 poteva es~ere nl-
trimonti f 1l rag~zctto 011(,1•¡¡ ncllu 1w110l0 ole-
meuturi o !lt1bito te lo :l;,so1cla110, gricl;1,11riogli
i tlovcl'i cho egli ha vursu i suoi 11i111ili e
v<miO :;e st••sso ; gli rimpizz:mo la h!Rt.a di
uueclrlott i storioi e patl"iottici ¡ gli 1iurh1110 del
lte e dl'lla 1rna sac1'tt Ni inviolauilu 1J<fü1c11111.
~la. ,li Dio uou um~ paroln, o fo se il imu
11ouw vicu 1>1'1J11u11eiut,o per us¡.¡ere profnnaLo:
non mn i che ,;i pn.i·li 1fol)a, Oldrn,a, <fol ltcmrn.110
Pontclic<•, ,¡¡ rc.lig-ione: 11011 m.ú cl1u ~li si
iatcia inteiulcre cbe:, oll ru ai iiovcri Verllo il
corpo, nltri ue ha Yerso l'a11iu1a su~ chu oltrc
a qut•sla Yitá. materia.lo o, bene spei,;i,;o, pie:,ua
(li ti·ihuli o di i11gfot-1tizie, nitra vo u'bn w
cni si ag-!{i11st.eruu110 lti 11artite. Quello piccole
nrnnti s0Ht1 t:omo la c·orn che si pla.4,mu, 1,1e-
condo la forma e l'im111·011tn clte le vieu data:
assorhm10 111111Ile i<le1:1, quclle ritengono, q uolfo
ru10inn110; cli 11udlt:i fü11no sm·co o sungne.
di qucl111 si forma i1 11uh11lrnto del loro a111-
bie11lti i11tnllett11ale.
» :ill vero elle, ritornauclo al santuario do-
mestico, Kl111ll>110 la 111um1111t che pal'lu loro
cli Dio: l~ voro che nei 111 J'estivi. vn,11110 con
lei all:1 )h•~sa.; ma... il 1111wstro ne dm·o sapere
pii1 ,klla maruma, e. s1• il maestro nou lm mai
parl.ato cli qncsti dovéri. vuol dire <:IH• n do
non si e lcuuf;i, e che lntto al piu. puó es~ern
buona
roa, lo
cosa, per le
peri-011c serie
ü<oloml>1h0o,110mues..s. egrali1m11pC1o1t1f1oinin1
a, q1w~te llnit>.
» B ittl ;111lo il gioyauctto 1,~u dallo ele-
menlari, al giunasio o al liceo. Lettcl'atura
italiana., letteratnra fotiua, letteraruru greca.,
fra.ncei-o, scieuze uutw·ali1 lisi.ca, 1111.1.tematica,
geografia, filosofüt.... oh I guante cognizioni,
qnante vodute larghe... e i:u pu,rla, a.uche di
Dio, ma in. termini molto stranjt ..ma con
a.pprezzrunenti ben diversi da queui che il
'
Indio Boliviano.
giovane e solito udire clalla mamma. Dal
professore di fi.losofin. sen~ cho Uio e l'ig11c¡to,
e e L'inc,ouoscibHe, o l'itlua1 e il mondo, e tntto
e niente, nna cosa, sola ooll!w1ivc1rso e che
non ha esistenza snn, t>ropria ¡ qmiJ,·he cú:,a.
illsomma cho uou e 11e came no prsce ¡ dte
e l'uomo e u.na spedi, cli hipede imph11U0, u11
prorupot:e della :!CJÍllllRiu. che- l'anium il

1.10 Page 10

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- 2i5 -
prodotto ohimico dÑ <·orpo, che il pcusiero
e la aocrozione (lol uel'vello come la bile del
fegat,o, che diveutato i11:-1ensibile ecl iuerte
lqnu.ie, steolleuofll't.iruofecronropo,el'ouuuiamafoslai
speg11e
creutn
eon
dal-
l'ambizioue iuteress:ita, dei ¡1reti. contlinvata
e dalla gros.'ia pauru. del volgo iguorante; che
la liberta, il libero arbitrio un.a chimera.;
che l1 vizio e la virti1, il delitto e l'eroismo
sono conaeguenza fülinle e necessnria di ten.-
den.ze inuat,e ed eretlitaLe clai parenti elle l'ain
bieute plasma a modo suo e irresistibilmente
!'individuo ftsico, intelletL11ale e rooruJe.
• E, qnasi cio non bastasse, l' Uuiversita
att.eude il giovane por ribadirgli nolla rueute
que:it-0 idee e aJtre insognargliene di piu ar•
ilito e avauzate. Qui si f.u·aWlo fo:rse i11nnnzi
profcssori elle apertamentc propugneranno
idee sovveraive, cl1e soatei:ranno clJe le mo-
derne il"titur.ioni sono bnsate su principii an-
tinntnrali, e che occorre fare della sooieta
im,tauratio magmi ah imis fttndanie11tis; pro-
frssot·i che mcot·aggiorau.uo forse i giovani
alla rivolta contro i loro soperiori o l'ttranno
coro :ti loro fischi couLro qnel .Ministro d'l-
sLruziono clH} corcasse frenare oorti tumulLi,
deg11i piu tlegli Abissini che cli goute la
quale pi-otende di e::¡sere colta e ben educata.
» 1~ sono questi uoruini, senza itlee o senza
prin<·ipii, incompatibili cl'ogni freno, cho sono
destiunti 1\\ clar origine alfa uuova generuziont',
Ma tant'e : chi semiua vento raccoglie tom-
pesta. - E vi sono poi di qoelli che 110n sanno
spie~arsl perche va clocndondo H c1uatte1·e
italiano, perche ln gioventú vieu sn sfldu-
cinta, ombre ambulanti ¡,inttosto ohe baldi
cillmliní, 11orche piu nou si veggono le teste
di it•rro, lo tempre d'acci:lio che si n,mmira-
vano uoi tempi doi uostri ON½ pen)he va
sco111poreudo Jlouest,~ e moltiplica,udosi i1 nu-
mero dei auicidi 1- .l\\fa se l'avete volnto 1
A vctl¼ voluto le cause, subirene i <lolo1·osi
<:ifotti I Non sono prof&isori da YOi pagati
profnrm\\taruente, cureggiati, portati in alto,
cho l!nnno insegmrto a questl~ gioveutu ohe
Dio 11011 o·o, che oltre la tomba non v1ha che
i1 fredclo 111111a, che fa
clic tuUo ¡,no e tutt-0
vgeimde1teizfuan
d'un Essere
a fohl, t Eb-
ht:no gli alunni furono logici: ecco tntto. Se
oln·o ciaesta Yita nitlln v'ha piu a t-0m.ere,
tanto vale a goder1;olu questa vita,: nm, per
gotlere, ci vog-liono douuri e allora si tuffüno
le mn,ni lndre1 le 11nHii culzate con gmmti
gialli, nel Poro dalle bn.noltc, in q uol.Poro ba-
gnato dal sudore dcl povc1·0 oppresso dai
bulzeUi. - l\\la la giustizia metteri\\ le mani
snl ladro. Ohibo ! l,a giustizia far:\\ avvertire
clandestinamente il ladro e cerchcrt\\ d1arre-
starlo quaudo egli ha. gia toccato col piede
trionfanto il suolo strnuiero, se pnro uon lo
lasciera pusseggiare tro110o e petturuto ulille
piu popolose citta clel regno.
» l~urono logici l E, se il nnlla tien diofro
al.la nostra. morte, tanto vale qu::mdo la vita.
ci opprime col suo P&iO e la fame rende tri.sti
i nostri giorni troncare una esistenza che
non. ci apporta che crucci e torture : e se i1
vizio o la virtu souo una conseguenza fütale
e irresistibile di teudenze ereditate si lasci
libero l'assassino, e il bl'igaute torni alla su.a.
mnochia, e il vizio e la virtñ vadauo a brao-
e cctto ; ch~ ne l'uno ha colpa, n~ l'altra ha.
rnerit,o. La scuola, tempio o taM. Lettore,
hai di fronte el.a una parte il giovane che
esco dalle souole salesiane, dove si impru:liisce
uo'educazione sincerament,e cl'i.i~tinua, da.1-
l'nltra. q uello che esce dalle seuole laiche:
lnscio a. t,e il riliettere. •
OOLLEGIO-OONVITTO LEONINO
in 0.rvieto (Uxnbria)
Chiamiamo l'attonzione di quanti sentono il
biso¡,'110 di procurare un'cducazione sana e mo-
rale ai loro figli, :;u questo Collcgio che il
munifico Leone XIII, con atto di grande honta
e fiducin. affi.dava-, or sono parecohi anni, ai
Salesiani. Crediamo che la salubrith. e mitezza.
del clima locale, l'assoluta bonta morale e civile
dell'euncnzione impartita dai figli di D. Bosco.
la soJezza dcll'fatruzione garantita d.tlla. valentia
degli insegnanti regolarmente approvnti e confer-
mata dalla splendida riuscita dei giovani can-
didati ai pubblici esami, meriLino a questo
lstituto tutte le preferenze.
La freqnenza poi dei treni che giornalmente
da. Roma e da. Fireuze fanno capo ad Orvieto,
assicura ai parentJ. una facilis.iinia comunica-
zione coi giovani e col Convitto.
A. vvert.iamo anche, che ad e:¡tendero sempre
piu i beuefiú di questa latituziono, avnto ri-
guardo al problema finanziario, che oggi cosl
gt·avemeote s'impone, la Direzione, pur conser-
vaudo la. retta gia preesistente di L. 37,50 men-
sili, credette doveme introllurre un'ultt-a ben
modica di L. 25, assicurando cho nulla man-
chora di qua.nto pub contrilmire ad un sano
sviluppo dei giovani affidati.
Per maggiori informazioni e programmi rivol-
gersi al Diretfore del Collegio-Convitto Leonino
in Orvieto (Umliria).

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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- 276 -
UNA CHIESA AL SACRO CUORE DI GESU IN NElA MOITTERRATO
Appello alle donne GaUoliche speGie alle ilntiGhe ~duaande
dell'tstituto della Madonna dalle lrazie.
d-1tJ:. ~•/*.,~!!
~ Nizza, popo1osa ecl industre cittadina del 3Iouferrnto, dove nel 1878 venne
~~1I~~~
trasferito l'Islituto dello Suore
l\\íornese dal Venerando servo di
di Maria
Dio Don
.A.usiliatrice fondato nei 1872 a
Gíovanni Bosco, coadiuvato dalla
y cJJ,'o " santa anima di D. Domenico Pestn.rino, gia da piu anni si facova sentire
J¡l prepotente il bisogno di provvedere una chiesa capace a contenere tutte le
gioTanotte della citta clrn frequentano !'Oratorio festivo diretlo con ogni cura dalle
suddeUe Suore di Maria .A.usiliatrice.
La Dire'Ltrice dell'Oratorio festho, animata dal pensiero del mnggior bene che ne
sarebbe venuto allo giovanette soddisfacondo a quest'urgente necessito., si accinse a
raccogliere offerte por quosto scopo. Con costanza ed energía annnirabile m pocbi
anni riuscl a mettere insieme tanto da poter incominciare i lavori per l'erezione della
sospirata chiesa proprio in quest' ultimo anno del secolo XIX, con l'intenzione di ve-
derla consacrata al Cuore SS. di Gesu quale _pio monumento delle dom1e cattolicbe che
amano cooperare al bene ed alla salvezza della gioveutu. femmiuile, Per mezzo nostro
percio Suor Elisa Roncallo, Düettrice dell'Orn.torio festivo di Nizza Monferrato ed
iniziatlice di questo modesto monumento al Cuore di Gesu, porge un caloroso appello
alle donne e machi cattoliche, specie a quelle che fu.rano educate nell' Istituto tlelll.L
Matlonna delle Gra.zie, perche vogli::mo veniTle in aiuto nella continuazione della grande
impresa.
Noi ben tli euore facciamo uostra la nobilissima idea di questo religioso monu-
mento al ilivin Ouore di Gesu presso la Casa Madre dove vengono educmte le Suore
di l\\Iaria .A.usiliatrice, destiuate a compiere in fu.vare de1le giovinette l'identico aposto1ato
che i Salesia1ú di D. Bosco esercifano in mezzo alln, gioventu maschlle. Ci pare infatti
provvidcnziale che, per opera delle donne cattoliche italiana, abbia a sorgere un devoto
tempio a quel di-vin Ct10re che e fonte della vita e di ogni consolazioue , nel luogo
istesso dove, fra il silenzio e 1a preghiera, si vanno addestrando alla. Tita educativa le
anime generosa e piene di zelo, chiamate, per divina elezione, a diffondere in mezzo
a11a gioventu femminile vita, pace e serenita d'animo. E noi, rivolgendoci a tutte
le nostre benemerite Cooperatrici, vorremmo trovare parola atte per eccitarle viva-

2.2 Page 12

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- 277 -
mente a voler concorrere colla paTOla e coll'opera al compimento di ,questo soaviss1mo
idoale, ma non potendo tanto ci accontentiamo di dire loro:
L1erezione della Chiesa del Sac1·0 Cuore di Gesu in Nizza Monferrato sía 11
monumento che tramandi alle fnture generazioni la pieta e la operosita vostra.
per la cristiana educazione delle giovinette. Nessuna quindi manchi dal pórtarvi
il proprio sassolino, vuoi inviando all'iniziatrice di questo monumento oft'erte di
dena.ro o di gioielli, vuoi facendosi collettrica p1·esso le conoscenti ed amit:he di
qualsiasi off'erta in denaro ·o¡>pure in oggetti di chiesa per 11 decoro delle sacre
funzioni. Tutte all'opera, o benemerite Cooperatrici ¡ e voi, Antiche Educanda del-
l'Istituto della Madonna delle Gra.zie, fatevi zelatrici ardenti di questo monUlllento
al Sacro Ouore cli Gesu ed i vostri nomi saranno scritti a caratteri d'oro, proprio
sul Cuore SS. del nostro B,edentore, ne mai pfü verranno cancellati. Col permesso
delle vostre istitutrici fate altrettanto voi, o giovanette, che ¡>res~ntemente siete
educate nei numerosi istituti diretti dalle Suore di Ma1•ia Ausiliatrice, inte1•es-
sando a 1·accogliere off'erte 1>er questo scopo i parenti e le persone a1niche del
vostro paese. Voi tutti infine, o c11ori generosi, che leggete qnest'appello, coope1·ate
a quest'opera ed avrete l'abbondan.za J;lelle benedizioni promesse clal Ouo1•e di Gesü.
ai suoi devoti.
N. B. - Le oft'erte si possono inviare dil'ettamente a SuoR fuISA RoNCALLO - lSTI'l'UTO
DELLA Ma.DONNA DELLE GRAzrE - NrzzA :OfoN"FERR.1.To; op_pure nelle citta e nei paesi dovele Suore
di Maria Ausiliatrice hanno un qualche Istituto, si possono consegnaro dirottamente alla Direttrice
locale la. quale a tempo opportuno le füra giungere alla. propria destinazione.
AI OOOPERATORI ED ALLE COOPERATRICI DI TORINO.
---- ➔~<------
A.vvertiamo tutti i nostri Benemeriti Oooperatori e Beuemerite Oooperatrioi
che presso la Li7we1·ia Sales'iana S. 0-iovanni Evange1/4sta in Via Madama Orisilina, N. 1,
To,,ino trovausi tutte le Edizion'i Scdesimie ed un completo assortim.ento di Libri
Soolastioi, per le Souole Elementari, Oom.plenientwri, Nor-mali, Tecnioke, Ginnasiali e
Liceali; Carta, Qua.cle1rni, su qualunque rigaggio per uso delle scuole e privato,
oggetti di cancelleria ea A 1rticoli Scolastici. Tanto per norma crediamo bene rentlere
noto che la L'ibreria Salesiana S. Giovanni EvwngeUsta di Via Madama Cristina, N. 1
Torino, non ha alcuna Siiccu,rsale, ne per libr1i ne 1uJr generi di Oartoler,i,a; e che. le altre
Librerie o Oartolerie omonime, cioe che si spacciassero quali Salesiaue o di S. Gio-
vanni, non hanno a cho fare con qnesta.
Quindi le persone che desülerano fare i loro acquisti prop1·io dalla Libreria Salesiana
di S. Giovanni Evangelista debbono rivolgersi in Via Madarna Orisitna N.1. (porta
a sinistra sotto il portone dell'Istituto Salesiano di S. Giovann.ni Evangelista) e non
a,ltrove.

2.3 Page 13

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- 278 -
]Y-1:ISSIONI ♦◄~
■N occasione dolle prossime
FHSTE GIUBILiUU delle nostre
Missioni cre<liamo für cosu,
grnllita illustrando il nostro
Bollettino dei vari tipi di Inui
(Ona,, Jivaro, Tehulche, Jaganes ecc.)
evangelizzati dai uostri Missiona.rL No-
füuno pero obe questi tipi sono stati ri-
prodotti da qnelli esposti in va:ri gruppi,
nel 1898, all'Esposizione d'Arte Sacra e
Missioni Oattoliohe di Torillo.
- - - - - - ~ ,..-. Dt-«308...11:1.~t------
COLO~EIA
Le ultime notizie iDlorno ai uostri lazzaretti.
REV".1110 E O.A.R.ISSDIO P AD&E1
l3ogot1', 13 giugno 1900.
r,.,;:~¡;¡~~::;r,jr,'IIN,UJ)IEN'.l'B, dopo 9 mesi di si-
lenzio e d'illMrruzione quasi as-
.- c:s soluta 11elle nostre comunicazioui,
. ~b~L per manuanza di poste e di tolo-
~ ...~ grn11, iel'i 11ultro cl'improvviso ri-
oove,ra luttere tlei no:-.Mi di Oontratacion. Fu
uua voru tiorp1·a.,;a cho mi procuro quel ca-
rlssimo e
uolla coi
genLilissimo Vescovo di Soco
dioee..-,i si ti·ova, il fazzu.retto
ncoh1
Cootmtaciou. Di qnamlo in qu.ando, e vero,
ue 1:10i_pev11mo qualche cosn, indircttamcntc,
per la. bout.'\\ di qnel Vcscovo, che non la-
sciava. di mamlarmi tclegrammi dalla. ci tta
<li sua resiclenz1i (So<"orro, a, qnasi due gior-
uate di lllula, <l.al lnzzaretto) ; ma era fücile
l'irmnngiuare ch6 -noi uon c1·avamo cont~ti
con uotizie cosl la<:ouiche, tmppo laconiche,
q uali si possouo m:u1dare per telegnuruna; ed
ebbe il uuon pensiero, lli nmndai·ci una per-
sona di sua confidenz1~, per portarci le lettere
che i Salesiani e le Suore di Maria .A.usilia-
tricc, gli avev1wo mandato e che egli aveva
richlesto per noi. Con che avidiu\\ divorai
quelle lettere! Gra.zie a. Dio, non trovai una
imln notizia, cattiva; di salute, dit:1cretamente
tutti e tutlie; ebbero la visita. di ,¡ualche ma-
lttttia passegg.iera., ma. nulla di gra,ve. Al prin-
cipio dolht rivoluzionc, ebbero a aolfrire t1H1i,ti,
110n per essi; piuttost,o _per i loro carí allllllll,-
fati, vedeudoli in tauta oecessita, sonza trovar
modo di porvi rimedio; la fame entro como re-
gina e padrona a.ssoluta, e non era possibile
ci.wciarla. Si incomincio a fnggire¡ primo. i
s0cui cho assistovano gli a,mmafati, poi gli
ammalati meno gravi e che nvevano l'uso
della gambe, 1)61' cercare limosino nei pacsi. li-
mitrof.i, e meno malo; cor-ú alrueuo tliminuiv1t la
grossa füuúglia, e non crano t.ante le bocche
da alimentare. }la siccome non. entrava nnlli,
ed il lnzi-.arotto poco o null:l proüuce, r1nche
quoi pochi (v,1rie c6lltinafa.) risultarono tro1>Pi,
e si incomincio a. moril'e, uou di lebbra, mi•
di fame. Era impossibile ohe i uostri nssi-
stessem impassíbiJi a quello spettacolo di
füstru.zione e di morte, e fecero sentire il loro
grido <li dolore; g-rido che prima, giunse fino
al Socono, e 1,oi tiuo a Bogot.'\\. 11 rer-to lo
sn gia; fino ad oigi tii mandnrono ben trenta-
tre mila. scudl lli qui, raccolti tuLti di liwo-
siua.; somma vcrnmoute favolosa se si ¡leusa.
alle gra11di rovine ucuu.mufate durante 9 mesi
cli rivoluzione. A.desso mi scrivono qnel Ve-
scovo e quei Salesinui, ohe gli a-mmalati fug-
~iti tornarono tutti; che ne andarono au che
clogli altri pot· avere un tozzo di pano, che
non powvauo trov1\\re altrove µer la grande
miseria che regua in quellt~ provincia, e che
tutti sono contenti e ricouoscentiasimi della.
carita che loro si usa üt tempi tanto colmni-
tosi. Dn, gennaio in qua, uon morl 11ii.'t nes-
suno di fame, e nou erctlo che poSSl.t rip+~-
e to1·si altra volta. queato sctmdnJo e qucst,0
uolitto. Oi si scrive, vero, che son tutti Rcar-
si6sirni cli roba, e che alewti vau.uo cogli abiti
:i braudclli, qnasi
dario; 11essenziale
nndi; ma
por ora tsi
qenensotno
o Kocon-
lasc·iat·li
morire di fume; a gnerm finita 1:1i peni;er:\\
pirre a provvede:re loro il uooessario in q Wlllto
nl rest-0.
Di Ago.a 1le Dio:'!, non lrn buoue nutizie a,
darle; in Oontmtacion la fame, iu Agna de
Dios la. peste, la febl>re ginUa1 che fa str:lge

2.4 Page 14

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- 279 -
non tra i ldlbro:si, ma fra i saui. Sono molte
le viUimo 1·lie teC"e git\\ q1wsto fla¡rollo daocue
hn, JiH~nto sna slauza in q11el ¡me.su tlcl tlolore.
.L\\.uc}I(} i Sn,lesiaui <li(}dero iJ loro contingente
e ieri imlamente on wlo~rumma rieovnto df1.
To1·aim1l-, fll'lnato da nno <lei noslri, mi au-
nunziava che il ehierico professo perpetuo
lndio Tehuelche {Patagon.ia).
Alvaro Lombuna, giunto col:\\ non era.no a.n-
e.mi lo ~iorui, dopo 4 giomi apponn di ma,-
luttia, uni 11artiU> per Peternita. In mnrr.o, il
primo ch.ieric·o audato la, 11011 pote 1·csistere al
forte 1·iuo1·t•, o dovette 1:111bito riportire, ¡,,'itill-
gendo n Bogot.i. pin morto che vivo. In up1·ile
no part} 1111 oliro; ma 11011 arrivo a atn.re otto
giorni, e dovotte egli puro tornare fra uoi in
uno btato che foceva proprio compni.sione. In
u111ggio prnpone va i'andnta a un' nltro dei
no!'ltri cbierici frl\\ i pin robnsti, il q unle ao-
cett·.wu volentieri nmlgraclo i perieol i a. eni si
espoueva; ma, col:\\ giuuto, dopo 8 giol'lli si met-
teva u. letto,
rialzru-ai; or
ovritatisni1aam<olelusmoiotirbdoi1
por non piu
cblesa dalla.
mesan aole.nne cantata in sail'rugio clella sua
anima. 11 Signore nvra certameut.o nccett:ato
il grande sacrifizio fatto da lui per i poveri
lel>brosi, e glie lo a,vm ricompe1tsat.o colle
delizie del cielo¡ ma. non e di troppo che 1ei,
cnrissimo P adre, lo mccomaud.i al~¡ gn ore, e
lo faccia, 1·a-0comand:1re alle preguiore dei no-
stri Ooufratelli e Oooporatori. Eil orn, 1 Sono
sicuro che molti fra. i uostri chiedui, accet-
terelJbero subito di partire per .Agnn de Dios
iuwho con per1colo di trovare la. morte; ma
e le prove parmi siano troppe, e saroube una
vorn teme1·ita. tento,rno oJ.tre; quin<li si ri-
solto di non laseiu.r partir pin nOAAULlO flnch ~
uou Hh"' cessata !'epidemia. 1 <lue sn<Jerdoti
ehe col1\\ si tL·ovano in compagnia. cli 1m confra-
e t ello, <1sscn<lo gi:\\ as:-nofatti al clima da piu.
anni, p1·obabile o sperabilo cl1e snperiuo il
porfoolo. e restino incolumi fra. tanta st.1:age;
m,t nnche ossi han110 bisogno di pregl1iere
e pcr 11011 cedere aJ hworo ohe tanto aumeu-
tat-0 per loro durante questi mesi di epi-
demia. Due preti soli, con mille e ceut-0 leb-
brosi d,i assistere. ed ora la feblm, gia!la. che
regna fm due mila e piu sani che rlebbono
ast:iii;u.n-e aucbe a IFamli distanze 1:1000 daY-
vero troppo pocln 1 e snra. un -voro mirit-
colo so J1on si aJ.'l'OlHlono allo fátiche ed agli
strnpazzi. Ben volentiori si andrebhe di qui
ad aiutarli; ma chi non e assuefütl-0 a qual
dima qilll.Si corto che trova. la. morte; e noi
Kiamo troppo pochi1 por diruinnire a11cor le
nostre filo, senza il caso di vera. nr~ouza. lo
ho giñ preso cousíglio da chl doveva, per
fiaporo nome rergoli:m1i in questo fr:mgonte, o
mi ai 1·is¡H1se che sa,rebbe u.na colpevole im-
pmdenz:t tanto il voler parti.re como il lasciar
partil·c tlei soggetti in circostanze cosl peri-
coloi:;~.
Nelle nltre Oase Salesiana di <Jttest~ Re-
pnhhlica, tL Dio piacendo, non vi souo novita.
In qnnut-0 aUa rivolur.ione fa, i.l suo corso e
non ~ improbabile ohe dnri tutto quost'OJmo.
Ncl pnsRato mll.J!giot nei dintorni di Nuc~
ramanga, a _poche g1ornnto dal lazzarotto di
Oontrutacion, si ebbe la. battaglfa, forse piu.
grossa. e pin ornenta che si registri negli an-
nnli della storia di qurn,te re1111hl>liche sud-
amodcane. Vi presero ¡,arte llou m,mo di
25.000 Rolcltiti; duro dul 11 nl 15 maggio senza
interr11zione, giorno e uotte; e poi seguito
ancora a int.ervalli fino al ~5. Si ehliero non
mono c1i. tl'e lllila. IUorti e quasi il doppio di
feriti dn ambo le parti ; la vittoria ro.~to al-
l'eSlil'cito del goveruo; ma. quanto lngrin1e e
costata 1Uai qnella vittoria! La rivoluzione si
credeva fi nita; ma eooola, s pnntare iu u u1altra
provincia, e siccome le distanze sono enormi,
e non vi sono ferrovie per poter volare a
soffooare le ribellioui ohe nascono, :;inmo di

2.5 Page 15

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- 280 -
nno'"o tla capo, o chi sa mai 11uando snrl\\
finita. 11 Signore ce la urnnd.i buona, e ci li-
beri da tant:i poricoli. Oi raccomauui dn,vvero
al Sig-11oro. percho ci 111auteng11 uolla s11a
sunta ~raúa, e poi che !li füc,•ia in tntto la
sua sn11ti!'!J:1ima rnlo11t:1. Noi sinmo ¡ironti a
tutlo come vnri llgJi di J>o11 BoRco. Nel c·mw
imitoremo l'osernpio dei frátelli noi.tri che, iu
identiche circostanze, :si mostrarouo forti ncl
soffrire la p(:lrsecuziono e l'esiglio pr11pter ju-
stitiam. l\\'.ti benodic.'li in particofaro, e mi crecla
tutto suo in O<mlo J(};Ju,
A_(f:1116 o detJ.'"'º Jiylio
Sac. E, \\.:::110 RAR \\.GLU.'i' l.
FATAGONIA
!ttraverso la Pampa Centrale a volu d'ueeello.
(lettua di D. Cesaru l,f. Lardi).
1--,=-~ ) (.
REY,l\\IO SrGNOU Do:,¡ RCTA,
Jlahfa Ul:moa, 19 m:uzo 1900.
-·1. 0::-.11•10, btmclte aJquunto tardi, il
caro <Lovore di invin.de almeno
'~,¡ uua rela?.iouu sommaria dello
~, nuorn r~oui evangelizzate e di
·- qucl po' 1Li bene che coll'runto di
Dio ha potuto fiu•o Piuutilo sottoscritto, uel
territorio della l'nu1pa Ct>utrale. quando ri-
siedeva nclla p:urocchia lli S. Ro:sa di Tony.
Seicouto Comuuioni, ,entitre :\\Iatrimoni,
treceuto e settn11taduo Battesirni t1d appenri
dieci OouJ1rmazioui, por rsaenni ginnte troppo
tardi da Roru,l lo fücofü\\ straordinarie al-
Puovo, 80110 i 11rimi e 11ochi frutti che rac-
colsi in questa, 11orziono della vigna del
$ignore quasi i11colta ti.nora. Ma u.ovo pLue
contare fra esisi u11a sottoscrizione vopolart:,
che lasciai al mio successore, cli oltre millo
e quattrocento 11e11os por un bcll'altare di
stilo gotico in co1Lrn, :fllott.ato iu oro, opera
d'nn cupo-falegrutme intagliatore dcü nostri
laboratodi ru .Ahn11g1·0. S:m\\ ded.ic;.1to nl
S. Onort-, alla, Yorgiuc t.lel Oarruine eü n.
S. Rosa di Limn.
Nei primi m.esi del 18\\JU feci le oocursioui
pin luugho e<l importauti per le vaJJi di
(Jba,paJcó, l\\IaJauliuac:á, Chillán, Daza, Tigre
o Oerro-Azul, n,tl'Oveist doUa parroucbia. In
Daza, 'rigre, 1l'ig1·ito de Tuay e Cerro-Azul
ehbi l'onore imrnnitato tli ofüb.•e pal primo
in pro cli qnelle anime l'.Aguello Jmmacoltlro
che fop;lie i pecuuti cld mondo, e di portare
in q uclle region i la grn:t.iu dei 8l::!. Saci:a-
menti. Cerro-Azul o Oollina Cclu~te, cosl
detta 11el colore che presenta da louta.1101
re:,ita snl cammiuo che cfo Guneml .Acha cou-
duce a Olios-1\\'Inlul, pcrcorrendo una distruiza
non núnore1li 5011 l'hilomotri. parte in ferrovüt
e pai:w so1ira un biroccio. <luivi couobbi e
parlai col famoso fJuigi Duygorrita. cacico
d'una tcihu di circa ,too Inrhi, omai di!ipersi.
Nc•lfa prirnu, escursiouo chu fed o, cu.vallo fino
u, Daza, pot:O u1auco d1e io o la mfa guida
ro1:1l,as.._-<ln10 m1:;ediati <.la uninuuenso inoouclio
d.i p~1·oli, che abbnwdava t111t1 ~rande esten-
siom.1 di µiuuure e colline. Ui:\\ peus,tVU.JilO
di suende.c•o tfa cavn.llo ecl ii:1t>larci tullo al-
l'inlorno por alcuni metri 1-1nulicando Perba
per umz:zo cl'un pngnale, di cui ,·anno sempre
pruvvi~ti que1:1ti (Jciuolw11, quaudo collli11cio a
l:loilhtre uu vc,uticelló che spinse l'inceutlio in
e dirozione o¡>po1.;ta al nostro rauuuino.
La canm·ona ili q111.>ste regioui l'iun1sioue
dei trafficauti enropei di conotti coistnuti e
di uessuna, f(lde. L'i~noramm perfl 110 elelle
ve1·iti\\ fondn111eutali rogua <lovunquo. Oio-
nouostante obbi la g1't\\Ude com,ohv.io110 tl'in-
contmrmi qua e la. cou alcune fümiglio, priu-
cipa.lmeut,e frn,ncesi o svizzcre, clLe $11ppe.ro e
sanno con111,rvare e coltivaro rigogllosa. ln
Juro santa l'eclt>. Xe trov11i uua nel TiA"L'e cou
110,·o ligli, di cni il miuore, 11i dnqno 111U1i
appenu, semm :wer mn,i vil:llO ultr» citl.a o
¡iaese fuori 1lella lillU mise1·u 1•apa111m, mi
seppo recitarn buoua part~ 1ldle t>re~h.iero
con ana frauchezza 1• di,oziouo che rapi,a
e loggova corroutecmmte la :5toria Sacra.. .AJtn,
due famiglie, 11ónosüJ,ufe le l.mlfo e vessnúoui
cJei oouoscenti, qnasi og11i anJJo pel'Corrouo
cirM 00 chilometri por dare co111ottita 1ti loro
figli e figlie rli ric,wore i SS. Saornrnenti.
Oh l como si (;on,'ióh~ un povti1·0 Missiouario
quando s'imbatte in qnesto oasi momli del
desartol
Ed ora mi pernrntfa che 11, pre~euti la
Parnpn Oe11tr1ile visrn, a volo ,P11ccello.
Per tm i1U111enso tratt.o. nn continuo succe-
dcr:.i tli colliuu, alcunu llcllú (Juali nou i.;ono
che mucchi euonni rli ghJ.l.a e fiuis::;im:t ::;u.libia
che si cbiama.no mMmws; pel' 1111 ul!rn tmtt<>
grnllCli e sv,uiatissime valli e ¡1iuu1u·t1 in t'ondo
alle qnali si ,·ede hinul'Ll~giure nn.a o piu ill-
no gnue,ehe r:wcolgono le 1wq11e son-ablio11t.l,1Uti.
Non ci sono fi11111i, tornmn, porclttl la tQrra
porosa, assorhisoe in lmwe t11U,a l'ncquu. pio-
vuta. Qna. eh\\, a gramil iotenulli, si Ye~~ouo
est.eudersi c·ome ruanti ,•f>lnle-ot-icnri fo sd,·e di
caldentJ/1, algarrobos, cliwiiuros, 04•.1·•.Alc1111e si
esteutlono pel' cuntin1lh~ e ce11t,i11nia di c•ltilo-
metri; ed in mezzo a queste Yalli. colline e
selve abitano gli estmlt'it1rok e ¡ia~tori c•oi loro
e e arruont.i. e ma1ulre. n u,rrenn, bencl1e vario
accidentato, fei-lilo, o l'.li~ (!OltivttLO ¡)l'O-
duce ogn
Se om i
i
sorta di forag¡;i. leg
fomggi souo amari
umi
ed
e e <•fil'euli.
tll'i, ~i
porcl10 i 1,m,.,1:0)1 banuo uncom iutatti snlla.
superJlofo 1?li efomcnLi 1:1alilil.'osi1 clJe la.scio il
maro rilir,1utlusi Í1l teJll[li rmnolL
Pe1· ora nou 110 alt1·0 da agginugure so uon
ra.ccomandarmi alle 1-111e prcghiore, mentre
baoiuudole la ruu1Lo mi ripeto
S1w ubb."'º u.tf.m" :fi11lio in 0. O.
Sac. (.'.i,::;_\\.RE ~l. LARDI.

2.6 Page 16

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281-
AMERleA DEL NGRD
-
z:
Missione Salesiana in New-Jork a favore
degli emigra.ti ilaliani.
REv.Mo Sm. DoN Ru.A,
New-Jork, 8 Giugno 1900.
OLGO questo momento di minor
lavoro por darle qualche rag-
gnaglio intorno alla nostra Mis-
.,ioue, non avendolo finora fatto
~,¿..,::,;.~;:,.-;=,;",:,'1~"1' clistesamenre.
L'Bl't•lvo del p1•hnl SaJe.,lttnl - AC<'O@;llenze
- In cerca di c~a e <11 c•Jd.,..a- P1•0,u•e;nnda
- Prhnl la,·01•1 - 1•ro11;1•e~l - l\\l0Ue1,Ucl
opea•e da co,npte1•..1 - La. lj,,rfrla l->tm (U<>v.
lJ<>aco - Ln Do,uenllea del Mli,,,;ilo,uu•lo -
E ..ten,.101•0 e Jtopoln.zlone della Cltt.ñ - Nu•
n1e1-o dei!!\\'11 ltnllanl,
Arl'iva¡nmo in questa citta i1 28 di No-
Yembre 18H8, e, accolti assai gentilmente da
:$. E. R.'w. FA.rcivescovo, ci fu tt-'\\segnato per
campo del nostro favoro un gnartiere cen-
1:;rale molto povolato da Italümi, quu.si tutti
meridionnli, per nttendere aJJa, loro cura spi-
ritnale. Si calcolano n, 10 mila circa ed ap-
partengono spocialmente ai distretti clelle tl'e
pa;rrocchie di So,nt'Anua,, dell'Immaoolata e
cli Santa Erigida. Ooll'aiuto di q11esti buoui
Prroci trovammo un -piccolo alloggio, situato
al n, 315 E. 12 th. Street: per chiesa poi ci
venne concesso 1' uso del Basement della
,·hiesa di Santa Erigida, situata all'angolo
delPA-venne B. ed 8" strada, cioe oirca mezzo
miglio dalla nostra, a.bitazio:ne. Qnesto Ba-
e 1il!'l1wnt un qtficl-stmile del locale o teatro
posto sotto alla nostra. Ohiesa di S. Giovanui
Evangelista, iu '.l'orino, adibit.o lltirimenti tal-
volta :1, teatrino l)0r i ragazzi delle scuole
panocchiali di Santa, Brigida,: pno con.tenere
1200 persone circa. Vi nbbiamo collocato un
alfo.re po1·tatile ava,nti i1 pl:O!lcenio e pe1· sa-
cristía ci serviamo della cameret.ta ove si ve-
1;tono gli attori. Abbiamo collocato altresl da
un lat-0 la statna del S. Ouom di Gesu, da,.
vanti a.Ua quale ardono sempre numerose
canclele e fampadine, e similme:nte cl:wanti la
a1tnt11a di Maria Ausiliatrice collocata dal-
l'alt.ro lato. Ma ogui tanto bisogna togliern
tntto por dar luogo alle rappresentazioni.•
Appoggiati cosi alla meglio hisogno far sa-
pere agli Italia,ni Pu.rrivo noi:;tro e l'apertm·a.
di qncsta chiesa, tuüo n loro fovore. Antlammo
in g·u·o perle cuse (li¡:,triJ)llendo avvisi stmn-
1>ati in italiano a si fece la m:.tg:gior pwpa-
gandn, possiliile. La prima ¡,,olonui1it'1, fo il
Santo Na.taJ.e, e vi inte1Tennero 12 persone: la
Domenica seguente, causa.l'intenso freddo o la
neve, ne accorsero soltanto otto. Cio era poco
incoraggiante, ma 11uu_ ci pcnlcmmo cPrinimo
e continuammo a, girare perle case invitando
tutti gl'It.aJ.iani ad approfittare della, comoclita
della nostra chiesa. Un •PO' per volta preaero
a frequentare le funzioni, e nella snsseguente
qnárnshnn si pote predicare una rnissione che
diecle frutt:i consolanti, faoondo salire le Oo-
muuioru pasquali a parecchie centinaia. D'al-
lora in poi il frutto anclo vie ]:)iu. crescendo.
Alfa, santa Messa;_ ed aJla predica che si tiene
nei giorni festivi tre volte almeno, vi e un
gran coucorao e sovente la chiesa n'o zeppa
tanto da non poter contenere tutte le per-
sone. Qnest'airmo, subito dopo la Qmi1·esima,
durante la qua.le si predico tre volto per set-
timana., fu data la l\\:tissmne con grandissimo
frutro delle anime, sl da poter calcolare che
dw:aut.e il tempo pasquale il nume1;0 delle
Comnnioni abbia oltrepassato il migliaio. Ool
piccolo 11,mnento di personal~ fa,ttoci da Lci
in quest'anno, abbiamo potnto prestare ainto
in parte anche ad altre parroecbi.e e pnesi,
t.anto che rlnrante la quru:esima e il tempo pa-
squale predicammo missioni in quattro Juoglü
raccogliendo dovuuque copiosi frutti. Oome
vede, si progredlsce lentamente ma, coRtante-
mente. Ah ! se avcssimo una chiesa uostra e
adatta, quauto si potrebbe fare di pfü ! Nel
mese di maggio prepariamo i ragazzi per la
Oresi.Jlli1, efacciaiuo ogni ¡:'('ioruo il Caoochismo.
Molti di qnesti, trascfil'ati p(:jl pa4Ssato, si tro-
vauo nella piu compassionevole 1gnora.nza re-
ligiosa. La maggior parté di essi potrebbero
frequentare beuissimo le chiese e scuole cat-
toliche americana, mentre parlano r1, perfezione
la lingua inglesa, ma o perche sono poveri e
malvestiti e non osa.no presentarsi cosl, o per
ni flraeqturae.nstcau,uraonznae
dei genitori
catechismi
moltissirui non
scuole, eppercio
SOllO ignoranti e indisciplina.ti. Noi ce1·chiamo
<li fare alla meglio, ma ci resta molt,o cam-
mino da percor.rere.
Altra })orzione della mü,,üoue nostra sono
gli Ospedali di cni la citta, abbonda. Ln
maggior parte non sono ca.ttolici e sou,>
privi di Oa1)J)ellano, meutre vi accolgono
persone d'ogni credenza. Spesso ci avvieue
quindi di essere iuvitat:i da Italfani la.
ricoverati; e clobbiamo dire ad onor del
vero che siamo rfoevuti a qa.aluuque ora e
gentilmente trn.tta.ti. Oi prendia,mo il caro
Gesu nella chiosa cattolica. pin vicina , e ri-
postolo in una pisside che sembrn, un orologio
ce l'appencliamo al collo e nascostolo in seno,
cosi soli, senza che l)er via. alouno se u'ac-
corga, lo _portiamo agli amma.lati. All'Oapc-
dale ci prestano uno screen o riparo mobile,
por a,ttornfare illetro e nascouderci agli occhl
degli accattolfoi onde evitare ü pericolo della
profauazioue, e prestiaruo cosl tutti gli nftici
•lel i.ninisto1·0 al moribondo. Esic;;tono altresi
molti istitnti di Snore, doi Fr~ttelli delle
Scnole Oristiane. e Parrocchie che ci porgouo
continuamente occasione di prestarvi l'opera
nost:ra..
Abhiu.mo isLituito una, societ.1\\ di heneJi-

2.7 Page 17

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-282-
eenza. e mutuo soccorso col titolo &ciet~) D<ni
Giocanni Bo11co, e conta gin 140 soci. Poi ab-
biamo la Oompagnia di Sant'Anna per le
ilonue, quolla delle .Figlie di Maria ller le
giovanett.e, o di S. Luigi per i rn,ga,zzí.
La Domenicaapecialmoute oper noigiornat-a,
campale. Ogni Sacerdote cc-lehra
dno lfesim, predica i11fra .'llissam,
poi confoRS.'l, istru.iisce persone
ignoro,n Vi 1 ecc. .AJle ore ,lne pom.
si ctLfec:lliamo, 11oi ai Liene la
riuniono di quaJcl10 RodeM, o
congregazione. Seg110110 i Bat--
t.esimi ju numero e ~fotrimonii;
e qnindi í VC$peri <·on Btmedi-
zioue in vari Istitnti, fiucb..o si
finist·o col Rosario, pre,lica, e Be-
nedizioue nella cltimm nostra,
non comir1cian<lo mni primn, dello
7 1/t o torn1inm1Clo vor¡,¡o le H. tant.o
cbe al chiudersi dolln clticsa por
porfarci nUa cena Eli appresStutO
le 10.
Gli fü11iani ci stnnno seropre
attoruo vorch~ editlcltiu,110 nna
cMesa, uui finora uon e i otfro110
i mezzi. n terreno cosl:L 1111 oc-
chlo, o l'nllro il 1fü1t-0rialo e ro-
pera : n IIlla si puó fn ro scmm
so1J11uo favolose. .Aspcttii\\mo fa
Provvi,ll'ltzn. Prestfomo poi nnche
l'a-ssiste111.n, JJOl:lsibile ,\\gli immi-
gmti italiani, cho vongono in
masR:t truIte1mti rlnllo Antorita
Amet·ic1111e 11t1 cosl llott-0 BargtJ
O.iire, p1•r li~ verifica cfolJo. loro
t·ondiúo1111 sanitaria, pecuniitrfa,
morale, ecc., prima cli ln:;eiar loro
por pieclo Rol suolo dogli Stati
(Tniti, (ISROIIÜOYi íl, q IIOHtO propo-
sito moHo di¡:¡J)Mizio11í 1'<J1:1trittive.
Spcl'l.'l"O vo11g0110 respiuli 1il porto
ül purt,N1i-.a, hastaudo por questo
fa scanwzza di mezz.i. se 1¡11uli-ho
pa1·eutt• o Jl(Jl'i:,011a cli 11dm·ia mm
rispoucle por cssi. Sovontu i T11e-
llesimi preHOll t:1110 i rulil'iZZI (•Olll
incomplcti e rnalscritti, che t ios<:o
impossihilo ttov,ue Lali pt•rl:louo
~ll alloru, devo1111 reistaro 111 B,1r,¡e
O.Dice put· 111011 i gioru i, e }¡\\ pia'i1-
srono a !o!"nflliggono 1•0111•~ fnt'ilo
,·a11ira. :\\la 150 1lil't·"!;él'll 1uwho 1111
po' 11/M r1tl¡1<1, non uu<ln•bburn
lnugi g-mn futto clal vo1·0. Ure,lo
sia lllm vtim c;arili\\ il 1·1.mdere
avvi,i;1ti gli cmi~raut.i. 1·he prima,
tli ¡¡¡trfüo ¡mr gli Stati lJ11iti do-
mamliuo 11111> Compag'nio ,ti '\\avi-
~aziouu il roglio <ll'scrinmm i
1·cqoisiti pt'r poter sharrnn·o libe-
rameot11, e vi 1li uuiformiuo i11
tlltto 1-10 11011 vog-liouo poi tl'Ovarsi
i111hro~liat,i nll'arl'ivo.
<iue.slu cilta 0 un Ullllll.~1180 lllltr6
e 1nagmon in cuí vi tale monmento che non si
riscontra- in alcun altro luogo: carri, caiTozzs
e cavnlli, antomobili, ferrovie elevat,e, tram-
ways elettrioi, ad ru-ia
in r¡1m11tiM, fcnomeuale.
compressa., ~l
fü\\.'Stiment.i,
caivalli
hat.telli7
a vaporn d'ogni fol'tna e dimensiono, anche
Jnclio Jivaro (Equutoro).

2.8 Page 18

▲back to top
-283-
pel trasporto di oovalli, vetfore e grossi cnrri
solcano in grand.issimo numero e in og11i cli-
rezione. lo spaziosissime 1lC()tte delln, haia, clel
ftume Iludsuu e del Bt1.~t >'i.l!er che si fram-
mezzm10 frn qnesto mnco}iio di citta cl1e si
couosoo
ma che
in
<li
Muro¡>a col 11orue
fütto oomprondo
di Ne
qnattro
w-gYruonr<kl1i
cittl1 e vurie minori1 tutto se<lut.e attorno n]la
vera New-York. Due cli que:;te sono snlJa riva
destra. flel Jludson, e non a1mumo forse mai
llllite al Mu11icipio <li Now-York perc:h?) fauno
parte dello Slato di Now-Jorsey, css<.11Hlo
appunto iJ fl111110 IllldRon <1lle ~eparn lo i-;tato
del New-,for~ey da quello di New-York ¡ souo
quest.e le cilla di Jeri:;ey-city e di lfoltoktm,
le qnnli hunno un port-0 solo cuu .Ncw-
Yo.rk.
Poco <listanto da q ueste, a 10 minnti circn. cli
treno, vi ~ h~ cavita.Je di New-Jorll<~Y, üoLtn
Newark che couta oltro -tO0 rnila. alJitnnti. La
citt!\\ di Now-York fino n ()lL.'\\lche anno n<l-
tlietro crti auclw separnli\\ da quellu. di Brou-
klyn, ed ernno dne Munici¡ii; ma t·O$lrutl-O il
trmndio:-io JJOU to sol I!i'w1t rioer (grmulo ma-
uica d'acq ua marina r he la separa) l'u fatta
ancl1e l'uuione mnnicipnlo e cos) fu vortat.a
la popolazio11c di Now-York a quasi 4 milioni.
Queato po11t11 o soR1>cso, prooisnmouw coma
e o qnello cho o '!'orino c.:hinmnuo « ponte in forro»,
ma. Jnngo pila di dna chilometri ed di-
stinto in 1·iu1111t, ¡mssa~¡ú i,;eparati, ciot· uno
per l1aud11ta eil uno pc·I ritorno ,rii,¡wtlint-
mente dei carri cou cavalli, trrunw11y8, della
fenovin, e al clümpm cli tutti q11esi;i utHb
s_pleudidn. promenado por í pedoni. Sotto il
11onte ri111am• i11terállle11te libero il pa.r~1,,1a~gio
dei bastitueuti. La ~pe:ia. o stnta di milioui
cli tlollu1'i. cioi· di cin·a ~O milioni tli lire
ita1iane. Chi vuole om atlt·nveraare quosta
ciluul1t;:za lu p110 füre in non meno cU tre ore
dl tramw1i,y.s cletbl'i<lo. Gl'itn.llani ivi residenti
si cn.lcolanc1 a eirca 200 wifa e continunno ad
arrivnre a mi¡rliaia ogni i;ettimau:i. :N'on vi
-,ono mrno di una llozziua <11 chieso it allano:
roa souo iuisuflicien li a moti,·o specinltueute
de.lle grn udi 1Listauze. Ln, sola Xew-York
senza. BmuhJyu confa piü <li un milioue <li
1:attolici, 300 preti, olt,ro 2000 morutcl.to , o le
staotueoldoapn.J,Or1·omc1i·lhnlarlaigam.z1zti!..olriccl1a0ttosolincoi sfroeueo¡11p01i1u-
m1meruHi ,U qnalnnq1u, ultra religim10 l)l'c.";~
a parte c,l 11111J1eutano is0111pre. Qnuldaa t-rior-
11afo d cla,•a giorni souo la uotizia. che dei
protestanli di K ew-York nou piu el.el 7 ocl S
J)er cento frequent."tni> fa chiesa, coutnttoclle
si troviuo chiese p1'olo8tl\\uti ad ogui pnsso:
segno chiuro della loro p1•ossima morte. Dio
voglia cho quost:iI.U.meusn Babele obbia ad
csscre un i.,riorno tuttn t:atlolica!
Carissimo PtHlre, i,;cn;;i se sono an<lnto alle
lunglle con questa mia; um ho oretluto di nou
far mule d0Hcrivend-0lo il vui;tissimo cnmpo in
cni Lei ci htt umndaU. Le Rurvir:1 certumonte
di norma i11 molti punli. Di saluto Htiamo
tutti uUlll', eu auguria1110 altrettanto a Lci e
a tutti i Snperiori e Oonfratclli. lli bcneclíca e-
mi abbia sempre pel
Suo .AJTQº JigU() t1i O. O.
$ne. ERNES'l'O OoPP0.
VENEZUELA
La messo e molta, ma gli epemi sono pot.hi.
(Lettera di D. lnnoosnzo Montanarl).
i,:r, prendero in mn110 la pcnnn, pcr isc.ri-
vo.rle, veuoral-0 Padre, al tinv di ot.te-
uere qnalclle aiut-0 di nuovo JH~1·konule,
sento dentro di me nna vocl' t•lu, mi
dice es><er fütica inntile e tempo spr<Jt•Mo 11ive-
nendo por di piu import11111>. ~lu a costo di t~ser
piu uoioso delle molu:;te g1·0R>1e zunzan•, ch¡.. m1-
iw.Hano co11tim1ameute i poveri mot·tali cli Youo-
z11oln., vengo ancora n, bm•imro n.1 sno cuore p1 tt1·1·110
ed tl l'iµotH1·le con l'nc1·mito dol doloro ohe l<i
mi-ase il 1110/ta e gli opcrtti poohi. che nrgo 1:msci-
etare dn[>pertulto
vo.sli~siwo ed
biul obuein\\eUsc>h1loOlalli\\l'pi1optrtembibhee
il mmpo
foro im-
monso.
lng 1•nnclh11.-nro clt>lln ('ruta di Vnlc11<'h• -
Alh• volt_u di !'l. l?c,1•nu■1ilo di . \\ 1n11•c, - '1'u1, pe
a.1,0,..tolh-hc - Cuh,hozzo - Le l'c•hh,•l 1uu-
ln1•l <•h .. - !ilnllc ,..,,01111<• dell'A1>1■1••• l'o!!l!!I•
bll<' 11,1,...tone fl•u h- 11•lln1 t"elvn~¡ldc.
La p:nerm o sopratutto la, peste ¡wwlnrono in
queisti ultimi tempi un cumulo di s,·Emtare ull'in-
felíco cilta ui Ynlencin. Por,\\ noi fumuw gi·ande-
mente 111crnviglin.ti i.u Yl'd111·11 cl1P l'11111uln no11tro
Di¡·ettore O. Bergeretti, p1·0111lentlo motivo clulJe
attunJi JUiseril~ del ¡wo~,..11110 per coníld1tl'c, n, so-
migliauzt~ del nostro buon Pudre D. llrn,t•o, KOlllpro
piu nclln. tlivinn Provyitlt•11za1 vollt• n11111e11tare
l'01w1·1~ S1lh:siaua nt>ll'<•><h1t1mh.• Cno,a 1li \\'aleucin.
Coua prh uut~ ti pogra tin, t'. perchil non facesse
piú s,·utiro la strettezza tlei loca.li, i\\c1111i~tc'I puro
sueI1J1I\\r!c\\lau"()'n11tnottriigm-unangaossnnoiJlvi uoc11dotlila1,wtdoeplloac.lit1~11n1n1le1•mporroie.
ú1 1111csto frMtempo l'l!J.mb Mons. 1''ilippo Ncri
Saudn·n, Vrscovo di Cnlnbozzo, e moltl ottimi
au1111iratori tlell'Operl\\ Snlci:1inn11, chu yivono bl
San Jh•rnando di Apurc, ri,Tolsero al no~tm Di-
rettore vi\\·iSl!ime i11t41nzo, perche viRitns;¡o quei
paei;i, Al 01111 di sceglieru un lnogo ountto per
nlll\\ lllll)VI\\ fondaziono 11:i f.11-,,i nl piil prORlO col
consenso ddla S. V. R.m~. Non 1mt,(•11do ogli,
D. Bergel'otti, causn, le sue ruolteplid occupa-
zioni, a1mui1·c• per;oonttl111011lo ti tante istauzc•, ri-
solyatle 111n111lare lo "criv1•11te in qnnlhñ 11! su'>
rappre.~eut1111to, dantlnllli (lt!ro spcoinlo iucnríco
di f'.ar oonosce.re l'opem dui nostri Cnc'l¡lt•rntod,
prt!~soch~ scooosciuta null'iutcrno cfolla H.opub-
l>licn, e (li rnccoglit·re oíl'n·tu -per i no><! l'i orfa-
nelli di Vahmcia. '1'01 mi1111to 11uindi le fcste del-
l'In111111colnta, feci i p1·Pp111·111,ivi 1,cr il vinggio,
ecl 11i 12 (licembre 1898 ¡u1rliv1~ nlla voltu. ili San
Ferunndo accompag1mlo dn nn giov:u.1u/actotu11•,

2.9 Page 19

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elte guidnvn, le bestia da. carico, mentre io comin-
e -ciai tosto a gMle1·e gli aro.mi frutti clella sella,
riserbati 1t ohi non accostnnrnto a hmghe ca-
valcate. Dopo avm· •·avalen.to rutto i1 giorno parte
in courpugn ii~ clell'otti mo Plll'l'(ico di Tocui Lo e
p,irte col Slg. Gunerale Go1·cliclo, giuusi in aa.1-
l'imhruniro a Tin11quillo. Quivi. mi t'ermai alcuni
giorni per niuta.re iu qui-) poco che poteva il
Parroco, vero amico dci Salesi:iui1 iu prt•parare i
giovani si.Ua Ccnnuoione e per aver tempo di
pl·epa.ráre una couforenza, erl organ izzarn un buon
nucleo (li Coopcrntori. Mi dire11si in ~eguito pe1·
lo stosso scopo 1tl 'l'inaco, San Carlos, Pao, S=
José de Tizrutdo, Rastro per giungore finalmente
a Calnbozzo. Va.rrivo di llll Salesiano iu qnesti
lontalÚ paeBl era co11si1lemto co111e uu grfl.nde av-
veuimt-nto, ma la rivolnzioue, che si sapeva im•
minentc, 11011 permise che gli a.Litauti potesssro
unire Je operi, alla loro !mona volonta per 11oi.
Non lasciai pet· qttesto di gertru·e la semen.za,
c·onfiwwdu :1lle <-'Ure della nostra buou,~ l\\fadre
!\\/!arfa Au~ili,1trice il farla. cre.ictii·s 6 fruttificare.
Mille a vveu Im·e e -pPripezie mi 1tccmnpagnn.1·ouo
nel viaggio, uoD esduse La fü.mt' e la ,mttJ, 11ven1lo
mo1tl' volte stentato pHr 11,ct·out..ntare fa prima a
trovai·e un po' di carne cruda, e ¡wr di pin cli
anim11le iulrumulo, con un po' grano turc,,, e,
perche h1 seco11da non rui facPsse 110-ffrire U sup-
plizio di 'J'autitlo1 clovetti ncconte11t11rmi di ¡,or-
taTe meco, i11 11ppo~iti Tecipieuti detti t1iparas, un
miacug-lio che clell'n.ci¡lilt pro1:1d~ solo il umue.
11 V1•scovo cli Calobozzo 1111 r1cevette con l'nf-
fott-0 di un pacln1: mi fece visita.re iJ Seminario,
<;he lta presce!Lo 11 sno palazzo episcopale, füceuclo
egli du Re1 _to1·11 e _Profe~s?re n.ello st1-1~so. teml)o,
e mi scongrnro d1 supphcarla, amatisinmo s1g.
D. Rua, 1i mn.mlm·e .tncue s,ilo 1l11e SaJ.e~iaru, ai
quali, <l(ce i\\fouRignor~, (larellbe _il retto.rat? del
Semimu,o, pel'che e s1curo ch1-1 1 SalPs11m1 col-
l'ahit.o dei serninaristi, di ottimi Canonici e Sa-
cerdotl, farebber(, sorgere i:u breve a lato del
Seminario un uellis,mno Collegio. II buon Vescovo
a qnest·o peusiero
vam.i dicendo: -
1Q1i ueeusttnosie:~suuu11cwaamptuot
to e anda-
tutto pro-
prio p01· i Salesiani. Le pocho vocazioui che oro.
urnoiouo nou appeua uate, oppure che crescono
racbitit1he ¡,er m:w<;auzt\\ di bucmi 11oltivat.oTi, tro-
vm:ebbero nell'ani1uo ardente clei O.glidiD. Bosco
iJ necessnl'io calore
qnesti\\ \\llia dio_cesi
mpne1r!cu11nutev.igd_oi robsnoonsi v iolpueppa1o_1
e
si
uonvurtnchhe lll pocW 1illn1 m una belllss1ma
vÍ.!:'IH~ dal Siguore. - fo promiirl che Le 1wr~i
scritto, a111ato Padre, ed ora mru.tlengo hi mrn
prornesRa. Samullo reu.lizzubili i 11,ibi li dt'side1'ii
cli Monsi.r11orei Stn. nelle maní delht 8. V. la so-
lufilone del problema; solnziono che ~pero Sll>Tii,
l'avorevole. A Cal.1,bozzo pass11i bellfasirui g:lor.ni
por tutte lll gentflezz~ e prenn~ro ~ate,ui da
MouAignore, ma dovett1 -pagare il tributo tlella
febbri palmlose, cl1e mi attaccaTono fo1·temeute.
A.p¡16uu rist11bilitn conlimmi il mio dnm,-io por
Sa.n Ferm1111lo. Qnivi era lt~poUato cla lut1go
temvo t1 fni rice:vnto cn11 ¡_(ra11tl.i feste, iauto pil1
pc1·ehe da molti si creclev_n, clrn fossi audnLo pe~
ferumrrnj cou loro. E u dll' vero ben volont1en
l'a-y-¡·ei fütt\\(, !le cosl avedse cli~post? Pubbidionza,
J)ercho 1ft v1 ha ijOm11111 necesSJti\\ d1 curnrn l'edu-
cazione clei giovani abbandona.ti. Coniido che
lei am,ihilissimo f!ig. D. Run, uon tal'dera ad
apfire coli\\. u1rn Casa che sara centro di g:rnnde
i_mportiu1za, pnl'ticolru:mente per le_ 1uission_i in
mezzo agli Inclii. ~ª.'1. F~ruando e c!t~u poel;!_ca_e
romnntic1t ver la folic1sSlll1a san po~iz1011e. E si-
trmta snllo ridenti sponde del 6.-u.me Apure, il se-
c1HH.lo <lelfa Venezuela, che la mette in comuni-
oazione
porto d
icoUiarccoelnloUun1i1.diCCeDotllo'Omtbliiaa.efflcuo-vlilo'inme,poertpa1ottree
Cfluh·o fü,1 commercio delle immense pianure
ap1u..gne, abitattl al sud d1t numerosis.-..ime tribu
,¡elvaggie, dte vivono nella piu crassa ignoranz1t
in 1ttros1i che suoui l'ora della loro reuouzione... ;
e forse La l'rovvitlemm ha stabllito el.te cío a-v-
venga per· opem dt'i poveri figli di D. Bosco. La
popolazinne civilizzata si dedion all1all1:1v1tmento
del Lestilune ed all'esportazione delle proziose
e pennf\\ della gwrsa, poco o nulltt curandosi di
istruzioue ed educazione. Non n. dire quindi in
olte stato si tl'Ovi la. gioventn. D giomo del mio
arl'ivo vennero ad i.llcontrann.i piil tli duecento
=ragazzi, i qu1ili mi supplicavano ad aprir tosto
Collegio pal' loro. Curtiunente io ern stato acl-
ditato a quoi poveri ragnzzi quale loro amieo e
· salvatoJ·e, ehe tauto suofüJ. da queste l)árti il
nome lli Salesiano. Alla, vista di tanta micessit.-\\,
alle suppliohe clei ritgnzzi e di tanti gerutori, mi
sentii ¡,rofondameoto commosso e promi.si d'in-
tercedere presso di Leí, amato Pad.re, fino a t11.nto
che non 11,n·A maudato aleuni. Confratelll per San
li'ernanclo. Vacii nobili Siguori hanno formal-
meJtté promesso di mgalare una Ca81t a,httt,\\ por
Collegio e cli soppol'tare le apose del primo 11,nuo.
Il campo puo ilirsi 11anco1·a vergi.ue , e se
noi _prencleremo presto le mosse, potmssi colti-
vare con frutto primn elle venga aem.i.uata la
tenibile zi.zzania del protestantesimo. Un Oolle-
gio 11 San Fernando porterehbe brrandissi111i be-
uefizi,
fra í s
m1zi co
elvnggi
me eu
centro di u.na futura missiouo
na posizione insuperal>ile. Non
pMso pal'lare 1lelle tribu selvagge e della loro
uliseiia materiale o morale, percho ben poco ho
visto; JJPro, da qnauto mi fu dtitto, ¡iosso assi-
curare che vivouo in un total.e abb:1lldono, 110-
mndí in mezro a11e n.ade foreste e fnggitívi dalle
abitazioui dei civilizzati, perche cla alcuni cli
qnestí, piu cnuleli <legli stcssi selvaggi, vengo.no
cacciati come se foss1irn il gittguaro o il pu1na l...
Un sigucn·e mi raccontava cou 1•il.Juttanto cinismo
il mudo con cui un giorno presero al 1acoio una
faneiulla India, e. legnt111a alla ,·oda tl'un cavn,llo,
la ~trascinurono per pi1'i 1l'un'or1t di carumino.
Natnra.hueute i poveri I.udii fonno rappTcsaglie
sulle carov1toe ol1e tmnsitano pcr le loro selve,
ma ¡,er solito hanuo sernpro In, peggio. Di ,¡uesti
fatti. uo bo sentiti narrare moltissimi, mn. credo che
possa bastll.re qu.esto solo per mnovere il suo cuore
pntorno, buou Padre, e determinarla a preodere la
bella risolnzione di inízüi.re al príuci_pio del nuovo
secolo la Missione cbe ha da snlvnro questi pové'i:i
i.n.feliei. Volga, n.matissimo sii, D. RWl,, nno aguardo
Rolle indimenticahili Case di Valsalice, Foglizzo,
Ivrea e vedcn<lo con1e tanti giovani cnori anhmo
del desiderio di diventare Missionari della Btwna
Novcfla, li aasecondi : tre 11oli baaterebbero pei·
racoogliere Í.1l breve tempo i piu hei frutti.
Perdoni, vene1·ll.to Snper·ioro, la libertit di q1iestn
mmiiea1_mproawoeossslo,l
to
e
dovuto
mentre
füre per muntenore le
in Loi 1·iverU:1co tutti gli
iutri Supodori, la prego a voler benedi:i:e il suo
(J{Jb.mo e .ilff,m0 figlio in G. e M.
Snc. TNNOCENZO MowrANARI.

2.10 Page 20

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~ - . < ~ - K ~ ~ , «« <<<:--.K-K<<,C::,E'.:<(C:::-K~~~--.K<C::E<(C:•
,>
* * * GR.AZIE ***_,,.*
di liarla Ausi1iatrice
------ ------------- ------..
<'<<<<e<:<,<<<<<<<~ ~ ~ - « ~ ~ - - . « ~ ~ - < ~
:'U:.<~
G
e naturale. lJna circosfanza che va l'ilevatn, si
che il fatto aoo!Uleva precisamente poco tlo-po-
la mezz,tnotte, fl un.rulo s'era gü\\ uolla, festa
della Visi~Lzione di J\\hwia SS.
Parma, 12 lnglio 1!100.
Sac. OiltLO JU. BARA'l"l'A.
11 quadro d i Maria SS. A usiliatrice.
Il Collegio S. Bencdetto fti Parma ha, esperi-
mentato iu U101lo proili~ioso la proteziouo della
nostra l\\ladonuu., .Marfa, Attsilfatrice. Nella,
notfo fra il primo e dne cli luglio u. s. nna trave
del tetto so1n-a il dormitorio dtü uostri coa-
diutori si spczzb improvviS..'lt111.mte facundo
rovinue lmoua parte u.el t1;;tto stti letti e par-
ticohmncut(~ 1,a di uno che fu sohiaccinto or-
reuda.mente. Un istante prima m10 clei coa-
diulori, svegliato clai primi sc,riccl1iolii, gi·i,ht
al vieino: pe1· eariti\\ Rcapp;1. Nella co1Lfusione
111ezzo ancom addorrneutat-0 qnesti si cacuia
giu dal lt,tto, lila impigJiatosi nelle lenznola
ea<le bocconi. Q,nasi non era ancorA, a term
che precisamente sttl sno lotto roviua la trave
Hpezzata, SLL u11i poggiavauo altre drte, e tutto
il nrntcrialo del tetto. Ac-eorso col 11ost.ro Pre-
fetto sul luog·o, non so <lirn <1nel che prova,i
in q11el m1)mento spnventos<I. Bni,110 tutti muti
come fno1·i ,U so: si scntivauo solo al<:wli
gemiti i;traziauti. Ma 11ansia dolorosa duro
poco: un do¡¡o l'altro mi vidi venü- innanzi
tutti i povori coadiutori, Rptwentatl sl, ma
Mmi o salvi . UJ10 solo nou vedeva auc:om,
quel povcretfo su oui doveva, essoro eaduto
il tót,to. l\\TH ;UJ.cll.'egli pote e¡;1,er liberato dai
tegoli ed embrici cl1e gli erano roviu:iti .ad•
dosso, t;Cllfül l'e<:m·gli urnle alcnno all'infnori
cli qualclle legg-iera scalfittarn. Nel mio animo
alla trepiclazione sottent;ro un sonso tli grn-
titudine verso Maria Ausiliatri<,\\ti cht➔ io aveva
invocato, 11el primo sp:went-0; ne mi fn poR-
sibile trattenere hi lag.rime per la vivissima
commozione qmmdo, alzando gli occlú, vidi
áppeso al pilastro su cni pop;güwa i 1 trave
spozr.ato l'immagine di Maria Ausiliatrice,
Le rnolto persone che il 111 clopo vollcro vi-
Hitare i1 lnogo del fatto rimasero tntt,, som-
mame11te stnpite e<l auauime era il gindizio
chela cosa 110n poteva essere spiegufa in via.
M aria m 'ha risanata la m amma.
Lo scorso gennafo cadeva gravemente in-
forma di hroncllite ln, mia mamma, e clopo,
alcn11i giorllÍ, si;t per la. gravo etá, sia per
lpaé.rrcilguitdaito;\\gudiellfa\\üsotacgiaionneel1
peggioro tanto,
rimedi urna.ni,
che,
non
si. aveva pin spenU1za di impedi.rne la penlita.
Avvum.ta dí q11esto stato 11i cose una deli~
míe sol'elle, novizia tra le Figlie di 1\\'faria SS.
Ausiliatrice, in Nizza, l\\Ionferrato, o recatosi
pernio in famiglia, suggeri d'incomincütre su-
bito lllla uoven:1 a Maria SS. Aiuto clei Ori-
stia,m, promettentlo 11.i fare una modesta offerta
per le Missioui Salesüme, e di far pubblicare
la grazia qnalol'a Ri otteuosse.
Oh I potenr.a e bontll, di :Maria! Prima che
tei•minasse la novona, qua,110.0 appnuto, se.-
coiulo le previsioui umane era i11evitahile la
catastrofe, fa car::i. informa era füori di peri-
colo, e d'allora in poi venne, lent:uneute sl.
ma sempre migliorando.
MentTe rendo di pubbJioa ragione la grazia
otrennta, prego la SS. Vergiue üi <:01ü:eder-
mene altro, úhe da luugo tempo imploro dalla.
sua materna bonta.
Totino-Valsallce, Juglio 1900.
Sac. LUICH GTUGANINO
Non si r icorre invano
a Maria A usiliatricel
Li.mpi<lo s'incurvava il cielo snllil, mía gio-
vi uez~m, e alJlombra tranqailla ñ.el Seminario
salivo lieto co' miei compagni per l'erta fati-
cosa degli stncli: salivo inconscio fü sventura
che mi avesse a ralfontare il oammino, desi-
ueroso della vetta,, dove la mente so¡.,•1rnva.
Llil altar(, bello tra g-li splendori di nn giorno
sospirato..... qnanclo tma fiern 1m1,lattia m' in-
franse ogni forza. Ln. fredcla. parola dei me-
dici aveva tolto ogui speranza a' miei cari:
ogni fi.01·0 del núo giardino era appassito;

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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- 286 -
mn in mezzo alfa, desolata, ainola spoglia di
foglioliuo colorite ocl olezzanti, verdeggiava
anco1· bolla e 1·ohusta la devoúo11e alht mite
e carn \\ 'ergine di l). Hosco; Id uel tromolio
della hH:rima che all'alllitta mia madre, in\\'O-
cante tlal cielo ln 111in ga:u-igio11-e, irmrava
SJ>esso il ciglio, brillo ride11te fo. can<lida fi-
gura di J\\taria Ausilin.Li-ice. di Lei
... cl10 lH·u fil'lllJ>r<: risrw.io
a cl1i Lu. chiawo con fo:,do •••
Pr~11i, preg,nono mla mamnrn. e ruin, zia
faceurlo i11siljme prouu.J.':lsa di offrire Lire 40
in rico11011<•011za e dl reudere puuuliua la grazia
1ml Bt>llolN1w Strlc.~ümo..... 011 1 1>ote11za di
~lal'ia I Noi1 r~ppoua fattL la promessn, in-
comi 11cit1i 1rnhito a 111iglior1H'e, u, alcuu tempo
dopo, alh~ iuadre prostrata diua.nzi n<l 1llla
i1111l'.Hll(im:tti1 hrillo rwcora ln, cuudi<La figura
di ~lnria ,\\m1iliatrícc, ma 11011 piu tra il
)lianto <kilo ::wonlorto, sibl>cne mtlla lacrima
tromolnulo della gioin riconos1.;cute.
Ora. avo11<lo gi:\\ 1·ip1·eso i 1Uloi studi, iseuio
l'obbli:{o cli m:rn1.4.l1ture la fatta l)l'Olllessa., e
Ul'e c·arn ili ntlrilrnn·e pubblicameute detta
graziu. alfa ,1mlu1111a anche percho altri siu.
iuclotto n 1·iconero 11 Lei nelle strettozzo <li
q11eata vil,;\\,1 osporimontnndo cosl quanto bella
splend:1 fa vorfü'L i11 quei venli che il Poeta
uclln dolorosa m~tizia dell'~ilio sorisse forse
inginocchillto:
..... Donna, soi tu11t-0 gnin,le e tanlo vnli
cho 1¡iml, vuol g raziii ed n. To non ricorre,
suu. dcsin.nza vuul volar sunz'ali.
Veruuo, 19 lugliu 1900.
G1vsEr1•1t Mon.TAJWl''l'l Chlerico.
troppo aggravato e persuase i núei genitiOri
a ma11darnu suuito all'Ospetlale, con. pocii
s11era,nza di gnarigione. Col:l giLmto, mi fü-
cero l'operazione allo stomaco, o,e erasi for-
mata IJ.lULmassa tl'acgna putrefatta elle a poco
a poco mi rodeva e ru.i cowlucevu nl sepolCl'o,
Gmv.ie a Maria cd alle cure ele' tmwi wedici
Salus infirmorum, ora pro nobis!
Oh 1 <Jllllllto ~ mai vero el.to a l\\lnrin non
si ricon-11 iuni i11rn110! Gia u,m volta queRh\\
boona l\\la1lre mi !!alvo da rnorto sicu rn, ma
ora Ül lllOUO ]Ull'ticol:.11·0 intravvidi la sua lUUllO
pietosn <'~te mi snh-o.
.
.
Fin 1la1 ~-1 dello seo,so D1cemb:re m1 1:mn-
tiva LLU rnal cli cnpo opp,imuute che piu no11
mi l.nmiu va, hwo1·:n·e. l>ostorui u, fotto, in h1·cve
fompo lll'l.!g"iorai talmente d10 i metliei gia
dispernvauo cli 1111', Ptu· non di mimo, S¡l{;)-
rnndo mu;.:lio nell'aria nativa, da Torino,
dovo mi trova,va in qualit~ tli stnrloute nl-
l'OraLorio Salesitu10, po1·Lai al mio pae-
sello. ~tctli qnasi c1uo mesi uu po1 su, un
po' giu. s1mza Yorun miglionnuento. )li son-
tfra iuol11·1• una puutura al lato destro dello
sto111ac11 od un atl'auno iml~H<irh·il>ile uol re-
spiro. J1 mlltlico t-0u t-ennava l1i ti'11ta o diceva
che per 111e cm fluifat. rarcnti, compa/.(lti,
amki, t ulli prcl'{avano per la mía snlnte.
Pap:\\ e ummnul spedaltnont<.~ soffrivnno iru-
mensanwnte ncllo ;;t.:u·o vioiuo a me gíorno e
notte. J\\lu,rin, 1110,~i'!llHÍ a COlllJlnH/:IÍOllO cli loro,
i-peili da '!'orino i1 t'elubre prof. Anuihalo Notl"½
il quale, , ·kitatouu por bene, troYb il caso di
Lo. Madonna del Rosario.
(&uUuro cúi t®<>raúrií dj S11rrio Bo.ruU,ma.)
in pochl giorni potei alzarnú, etl ora, perfet-
taruente gm1,1.•Jto, sciolgo il mio voLo di l'ico-
nofü•enza a, Lci, cho godo uell'esser chiamnt,a
h1 aitlute degli i.uferu1i, e ¡lrego l'!t,l. inserit;•
1w1 Bul1tJtti110 & l,tJsitw , q utlSta t:,rrnzitL a urng-
gior gloria deUtL Jtfadonna di D . Boimo.
Rosigno.uo Mo1úerrato, 17 ginbrno 1000.
G1ovA...'lll'?,'l: ltossi

3.2 Page 22

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IJUSC'ftt('. (MILANO) - Coll'aninw C0111}WO;\\<)
¡falla piu viva ri¡;ou1,scw1za. Jiugrnzio hd1la<louna
di una. seguula.ta grnzia lict-vuta !follo scorso
inverno m 'unuunlai <l'iuflueuzi\\ ehü i11 brevts dti-
gcnero in polmoruto. Afoclilll1L;i le 11fl'ottuose curu
dl•lla famiglia e dol modici curnnti, sup(•rni hl:'.usl
il pc•ticolo. wa non potei lihcrarmi tia lllla cou-
tiuua febhre tlhe mi ton:ucntó 1>ur alcnui mesi.
Ogui 1·i111,1dio 1·im;civa. vnuo od onuai disfH!rtwa
della pcn:fett.o. gmll'lgione quondo rivolgencl orni
con fedc u Mariti SS. Aiuto clei Cri11t,iaui inco-
miuciai unu novena in suo 1more e fcci celolware
u110. Messa nel 1100 Santuario in Torino. Fiuit1~
111 noveno. presi a migliomro cd i:n br,ive ottonui
nua completa. gaari¡;ione. Riconoscunte a Maria
SS. invio una t.enao Q.lferta per la cttlt,bruzio11e
<li 111Ja M¡¡1<sa in riDE,'l'll.ZÍa.ru1,,uto della grazia ut 1~
uata.. Dei,illern uhe c,¡uesta grazfa aiu fa.ttn. 1111b
hlic1t m1•1lill.llte il J.Julletlinn SaleNirr·1w itlfilk1'.lle
o;.:nuno i1up11l'i che a Mari:~ SS. nou si riuorre
rnaí invnno.
15 aottewbro. lbOO.
lDA L-mroru.
J<'o~llz:to Cru1au"ese.- :-- Quando ai rico1·~·e !J.
.Maria 1,i o 11em111·e esu.udit1. Lo bCOl'IIO nanggi o 11
1101,;tro cn1·11 pndl'(1 füirnardiuo d' rumi 63 c1iclrle
grnvemeutu inferuio si 1fa disp&:u•o di poterlo
1111co1· i,nlvnn:. A,rgravan<lusi il malt, Uno du to-
~liergli l'u,io della parola gli l'urouo nmministmti
i conforti tli nof:ILn¡ 1:mnt:i, n,Ugiono, o sí fe¡rnro
fllro s¡wciuli 11n,ghfore cou la c1·lchrnzioui, di
rnrie t,.lcq~c uellu Cl\\ppella ,folla Ca~.~ Salt,si..Ulll
t•~i,.tenl<- tu qut11to ptteilf'... Poco 1loJ:K> 1'1m1111a-
l11tu era gia. y1H1 trauquillo e, ptHitillle 31! ore
dnn·ho Ir\\ meningHe gli 1wev1~ tolto I' uso dci
E:t,nsi, co111iucio a migliot·are sen;;ibilment.o fu-
1•t111lo (•¡,:Ji ..tc.i!SO voto di far pnbblicare la. grnzi~
t<lll Boll<tltiM Sal~8ia:no. Bou ¡ll'esto 1>ote tllZBl'Sl
,111 h1ttu 11el 111N,1('1 di 1\\goAto pote reca.rsi al
~autunrio di Vulrto,•,co n i,;t1io¡.clion.1 il ,;no Yoto.
Sia beue,lctta iu eterno ?ilul'ia .lm,iliatrks che
d lia 1•itlouuto il p:ulre !
2ií Agóatll lU00.
LA F,UllGLLI. l>1 CASAL!;; B1:tuU.RIJl_!;O
I,e!iímo (M.n.Atso). - Ai primi ,follo RCOl'>io
Ju¡:(lio s'1un.tua.lav1L gravenrnuttill.Le 1' amal.(1 mio
llglio 'ui uo111e Ciufo. Uu¡~ fürre iullnmmMione
111 piloro utl un intm·mith•ntu ~11s~1i,:í,.1?0 Jo f':"'
coro dichinrare d111p,·mtu tfo valeut1RHlllll rne1l1c1.
Allom gilllllca.i 111iglior vnrtiro conlh\\11ro_ sol? nel
110ccorso poteute 1lalla gran M.:ldrc el, Vw, lll vo-
c,Lta ,wtto il tih1l11 di .A.rilium Cl,ri9ti111111r1m•
¡icrsuaso the nou uvrebbo delu:so lo ,in, mia
111wraDza rnuto piil che_1¡m•t-1to ruio_ tig1!-o cm 1,ri:\\
atilf.o por circn ttuu 11.11111 nll'Orator10 d1 V1tluo¡;co
ntteudendo ugli ,itudi sotto il 11ote11te patrocinio
<li Lei.
E pe1· viemag¡::ionuente nRsicurat·mi l:J. soi;~i-
ruta 1►r(1tczione foci voto el! J):tl111'1nr11 la gmiaa
qunlom 1'11ve-1~i t·onseguih,. Oh! Quanto i, 111;1.i
potento lo. llu\\lnuua. 1li. ~- Bosco( 11 tlglio c_ou
gi.•nn<le 111 upo1·a lh·i me1hc1 e r.ou 111111ien.so gm-
1.)ilo tldhL fümig'liuolu, 11oi ¡,rimi ~iurni ilcll11 no•
veun tll10 f\\i urn lucomiuclnln 1101· 1¡ue8to fluc,
J>r<',; a mi¡.rliomn• 1·d ÍJI hn,n.• i;i ri,;tabi)i.1i tnl
segun ib ¡,oter uuovawt ·1tll attenclt,re :t¡;li mt<:r•
1·01Li snoi 11tndi.
Nnu te_i,;-AIJ•olo. (CANTON '1'1CJNO) - La Mn,-
clonua, mi h& gonl'Ít1\\ la rnnu1w,~! 11 giorno 15
p. p. Luglio In mirt wtllllma :uumnlo graverneuto
di polmonite. Chlarunto il mellico, uou no c<•lb
hi gmvitu uol caso, slunte l'ot1\\ n.vn.uzntlli t.lcll'in-
fonun - 68 11uni - ed il diaorilino trnvato ucl
fuuzionam<:nto del c•uore. Ntillc iueíluhili u.w-
bnSilia di quell'orn. il mio peu,-iero s'innnlzo al-
i'Ausília.hicc e di cowuoe nccordo cogli allri
me111bri clelln. fau,igli11, apedii tosto In. limoi,in,i
por unn. Me1>sn (1¡1, celebrnrsi ali' Alt.o.re <lolln.
Mndonna di D. Bo¡¡cu n Valtloct•o. Ed oh poteuw
di Mnrin! 11 medico ,·uruu~ trovo to<1to nell',un-
malata un notevole i11igliornwento; lo urndicrno
le fu.rone cilicaci e, dopo I\\Jli><'ll!l. 5 b'iorui, fa mn-
e lattia e:ra sciolt.a, i1 peric,,Io cesiulH>. Or11 la
1111\\mma porfettanu•otll gunrit.a e llL rnin fnmi;.:lin,
fostnnto, 1:1cloglie Ull inno di 1·ingi•1lY.1tuno11 Lo 11.l
l'Ausiliatl'ice. Di questi giomi n11cor1L nuhia1110
ottenuto da Maria u11' a.ltra bella 1-,rnziu il co11-
e !legoimento della quale raddopJ,in lu uo~tra •·011-
.fidenza in Colei che co.sl beu11 ,folioit1~ l'.Aiuto
doi CriBtilL.ni.
l~ a¡¡ooto lVOO.
Eus~ Pri,tu~1.
.M1wi,tra•
Sommo-1,omc>lllnn. - II mio Cnrlet.to, <lo-
dieeone, era. spadito dai ruedici ecl nveva ~i1°1
ricevuto il SS. Vi11tie-0, quaudo per 11ug¡re1·iuumto
Je! Pan·oco lo ractoma1ulni ¡;ou voto ul111 i\\l:I·
donua di D. Bosco: od ecco che mulgratlo la
J>Olrnon.ite, Ju. qualo, como avevano ,wute11zinto
vnlcutiesi111i medici, o violent.0111tmle o lentautt•ute
<loveva con<lurlo alll~ to1ul•11, oi vive, ei lu,·om
di giorno eti 1\\ncho di notte o ai trovn in otUrun
81\\lute... S<•ncciáta lit mortl\\ cltLl leltó tlel flglio,
c~a si afl'ucció a 11u...110 <lt>lfa madro: l\\0noncl11'-
fo uh& avevo. gia Spl•rimentato r1rui.nto flia prontlt
lll favorirmi l'Asilintrice, ¡,ieun. di tiducia. 11111-
voonJ a,ud10 in quost-0 frang,,ute o non invauo.
I111perod1e ovidt~11w111enn, pil'1 coll"11i11t-0 di ].l!i
<'lu, con qntiUo clei chiru.rgi, o düó Hll'glio ,•ol
l'opcra cliirurgic-a. clfretta 1ial1u urn,1111 di Lc•i, !'hil
Lnt,to pU<) pol Figlio 1mo, Jlotui i!Jrolumo UNl'Íl'l~
füt tlifficiliAAillla OJWl"UZÍOll<-. 1,n una ric·ouObCCUZll
11cr lo. :'ilmloll.lla di U. .Bo.,cu sarlt e1crna.
12 ~ert,,mlm1 l!IOO.
C,utJ,TTA LORENZINA.
Otte1woro ptwé {JrC1zie da ilfttria SS. .Awtilia-
triw, e 1Jimd di i·-icorioscenza inoi1wo1w o.O'orlo
al swJ Santiwrio Tori-,w, 11 pcr la 1:deúrazfo11e
,U. & M&IJO d¿ riit{lmzi,amc11f-<1, o ptr le .lli:mio,ú
&1lesi<1ntJ, o pe)· l6 altre Opere di D. Bo1J<X>1 i
11egnenti:
A•) ..d.laulo: S.'l.C. E. Cahi, L. 5, :.i. uorne ili uua
¡,i" {ll\\tbOU:1 {101' t}Un>$Í i11tat.1tm1t1a. t' prmligiusa, gnari-
gwno di -utrn isua l>tH11hi11a. - ,Jlbi110, Lav11lli l'nolo,
l 11 uome di. 1wa sur~ 11ipole, lt11pla'lt,ra11,lu pr,,g-hi11r~
lwr Ull1I, gra.:tia. sp,•cinle. - .Amn.ro ( Utlill,;): Lau:na
). G. Bt\\t.Lilll,a, 10 ptir gr,uia.. - .d,,..ona: 1;1urino \\'rn-
c..n1.o pel:' 1,ern~i~--:- :'"!Jtllla ( 1·, ~ar~), Ül<l\\':llllllM1n1a
A.roiprete G11urT1nt, :lO por gmzrn r10ev11t~.
H J - BttBsa,w re11elo: l\\J, S. per gr:1w~. - llo-
:roo ª~'"'"° /,,,nw: Uu viu IS3C•mlot11 bolo¡t11t-se lltfo~to da 1$ nuni
,I~ i ucura l,de mRl11tt i11 n&n·otia fece lo so•orNo
l'otforra di L. n.lJa no~tm (.!. tti;a di <1Uella ,·1tt:\\,
21! ¡p,1.<> 1000.
Vu.1..a. A::-."Dmi:a.
1•) L'o11lill1• nlíahetl<P qul •rll'n•I<> ~ tptolln 1lr1le citt,\\ e '10
¡,...,.11 euJ ~1•1•.uumgouu 1 ¡;,...,;,,.u '1• lluu AUaillatrlcu. 1

3.3 Page 23

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perohl! intra.prendeasero Hpecirili preghlere a Maria
Ausiliatrice per la. sna guarigione ; ed ora gra1,iato
completamente attesta iu fücoítL a tutto il mondo la
figlfale sna gratitudiue re1Hlendo puhblioo sl aegnalato
fa.vore. - Bosa (Cagliari) B. P.: 100 pei: le Opere Sa-
lesia.n.e in rh1graziameuto a l\\.faria per a,-gnal:i.Ga
gra,zia. - Btit,i~ (Co1no): Ch. J.>erego l!'ulvio, i'í per
gro.ria,
si
O)
bile
- CaruaM:
csperimentat
aApbrboitoe.zteJ.oRnae.idmionMdaa.r1i
20
a.
-
per la. vi·
Cartosi.o:
Gaino Bogliolo Antonietta., 16 perle Opere fln.lesiano
e pl!f l\\lesso, di rhigraziarnento. - Oasaw Monfer,·ato:
Una 1>i;t persona. per el¡si'ro atata. gua,rita in nove
giomi da fortiesirni dolori i qnali da tre mesi la oo-
stringevano a cammiuate curva clella persona.. - Ca11-
sol11ovo: Pietro S<>henone, 20 per grazia. - Castagno~
(Pfom.onto): N. N., 25 y>or grwzia. - Castellano Bor-
mida: Gin~eppinn. Verdi•Sig.n,orütl, 10 pet grai;ia.. -
Caste"ílett() SoMZ080 ( Ale88lmdria): Ca¡ll),ndo Allgnsb>,
10 fer :wer avnto preserva.ti <lr~lla gmudine i enoi po•
den. - ÚMlr119iovar,,11i: }'arinatQ Albino, 5 in rendi-
mento grazic'.. - Cata11ia (,~io/Zia): P. E. L., 2/S per
ottenuto acc:omoil.ámeuto di lLiS¡>eratn a-tfare; Matteo
Nicolosi, 10 por pronta g11:uigioue otteunta da. Maria.
Santísaiuut, - Oavaglio il1 Ago11na: Suor MeUano Cele-
stilia, 5 n, nnme di Mora Catterina per-é,'Tflzia. - Cau-
lo11ia: Romn,no Domouico F«detico, 2 per Mcssa di
ringraúamento. - Oei-118eto ( Parma): 'Brnui Rmno per
~ia. - Oharvcn.sod ( V1.1Z d'Aosta): Pe1Tnohon D. Gin-
liauo, 20 p~r grazia, - Chiva88o: Fogliano Angelo;
Berganm&co Mnroollina, ]ler grazia. - Co_11gioZ,,,, So-
relie BOZ?.aUe ¡ler ottem¡ta gu11tigione d~lln Madre.
- Co7,Zo Bellino (C1111~): N. N., 5 per gra,zm; Sorelle
Rioliard, 10 per gr:,,zia e per 1iceverne allre. - Oro-
dovado (Ui!i11e): .Aagelo Yentuznzzo, 5 a. nome pía
persona j?ra1:1u.fa. - Co8ti(llíoll! ( Salw:zo): Al>elly Don
eG&iaicteormiuonP, r6evcoosLno1Mpcros-sgarapzeira
.-
gn
C,·t•c(mlino:
atigione del
lJe Uiaggi
ano lJn,m-
bino e ptJt ottenerll a.ltri favori. - 01·ooen1os80 : Una
povora oporaia, 2 por Measa cli riugn1r,iamen.to; Ri-
ve'tti Gioac!iiuo, 10 oon l\\fossa pet ottene1:e cornpl6ta
guarigione dal mal rl'ooohi.
D) - Dego: Seoondo Dotta, 3 a nome clelle sorelle
Dotfo p<1r grazio. - DogZíani : Viotti .A.n.na, 2 per
.llessa. di ringraziamento.
F) - Fae:nza: D. ~Inrc.hetti Antonio, C1ippellano a
l:Janto Stefallo, 5 a nome di M11.ria Resta, Dall'Oaso
per gr,1zir1. - Fa'Uoetto: P. T., 3; A. D., 2; Q. l{., 2
pel' grazin. - Farra 1M Soligo: Mardnzzo Aroangelo,
tO per grazia. - l!'enis (Val, d' ,fosta): Ménahra.yaz
Pranoes<:n v01lovs. Pere,t,to, 3 _per grazia. - Jl'ilctú,le
(V11echía110): Diao. Del-Papa Pilade, 2 con Messo. a
nome <ll Oi11Rrppe Mauuint per ottennt.a q1rnsi ist-a.n-
raui.a gnari¡{ione <lll plt,u_riti,. - Frassinetto 1,/(mfcr-
rato: Lava.guo Lidia, 5 per gmzia e pel' implora.me
a.ltre.
G) - G-enova: Manni Ignnzio e Consorte Ermene•
gilda. ringraziano vivamente la Ver1si1to .Ansilialirice
per l'ott,onnta viaibilo sna protezione in una. cansa
<li i.mportnnza ¡ Una pia Coopel,i,trice, 30 por la oefo-
brazione di tre Messe in ringraziamento della g,tnri-
"Íone di una, giovinetto, gro,vemente inferroa,. - Gi,~
genti: Chi.')ramonti .l;[nria. - Gorri110: Sorelle Raoino, 25
per Mess1, di rlng.i:azi;wnento. - (1'11az::olo: Fra.neesco
Sacchl, 7 coa lle~sa in ringrazil\\m1.•11to dtolla saa str&-
pitosa gua.rigioue.
I) - Ivrca,: M. G., 5 per le JI.Iiasioni Salesiana in
ringraziamento di una gtazi:t stra.or<linaria,.
L) - Lodi-one (Tirolo): Montlc1>lli Bernardo, 7 per
grazill.. - Lomazzo: Biauch-i Cairoli Livia.
M) Ma.Ze,pto: ScolMi Pietro, 4. pór dne Mease di,
ringra.ziamimto. - Mathl: Miohelia Giovau:ni, 10 a
uome di pia persQm\\ per grazia; N. N., 6 por lllla
Mess11,. - .dfn,::zar11, dtl, JTaílo: Bonaooo :lfaria. - Jlfaz•
:,-a,ril1<>: Sortino Maria Giuaeppe, 1,50 ]ler grazia. -
Mede: A. R., 2 per grazin. - Melazzo: dlüapou•~ ~es-
sauclro, 20 per ~azia..- .Meroenaeco: CarlottaDouatJ.-
Mes~ico: Tagl111f'erri Pietro riugmzia. l'A nsiliaf:rice
per straordina.rio íavore. - .Mllcmo: Asnago Enrioo,
l per a.ver anperato felicemente gli eaami di lic!lDZa
nonn:,,lo. - .iífirabe!lo .Monf'c1-rato:N. N., -20 per grazia.
Monca!ieri: Mari A.nna, ó a nomo di pia -persona gro,.
zia.ta. - Monteoohio Mau.11ioi-u (Yicenza): F1zzi.otti Fla-
minia, 8 con .Me$sa <ti grn.zte. - .ilf11lauano ( Milano):
Sor.,llo Bersa.ni, 5 1ier )1essa di .ringrnziamento. -
Morí ai Va1le S. Feiu;e (Tfrolo): D. Pietro Ca.sagra.11de
Parroco manda 12 Corouo a1J.atriache per il Santuario
di Valdocco e le Opere Saleaiane in .ringraziamento
(lell'ottennt,a g'narigion.e di sua sorella.
P) - PeU1ttt1·ina ( JT1mezia) : Zennat'o G. B. detto
Nenca, 4 per dne Mease in snlfragio de:i defuuti e per
il folíce osito degli esarni del figlio Arturo. - Perota
.tlrgcnti,u.1,: Molinatto Paolo. - l'es.~ina Oremcme~e: Pno-
rari Lorenzo, 3 per brrazia.. - Pinerolo: I. M. O., 40
per grazia. e N. N., 10, i<l. - Po11ted1m1,: Cavallini A.,
1 per graz
con l\\lessa
ia.
pe
-
r
Ponto
ess.,re s
R01wa: De-Gins
tata unarita /la
tmi a.lAl>nt.t,i.eali'.ninao1 u3-
rabile.- Piiniolo: Belt;rami §uaanna, 20 per grazie otte-
nnt.e e perimpetrarne n-ltre. - Postrinetto F.: D. Merlo,
5 a nome cli Cresto Teresa par Messa di grazio.
R) - .R11,rco11ioi: Tana.:relli Á.nMnio coll'int6:rces-
sio1111 di Maria Ausiliatrice riottenne l'aso di una
gamba da .\\leí anni pa.ralizzat1~ ed iuser'l'füile. -Roma:
De Ma.l'inis Ellliila e Vfa:Z.i.n.i F.ranci Paolo, ringrar-
zia.no l\\:lal'ia. per ottenuto irnpirgo ad nn loto con-
ginnto.
S) - Sale Oaatalnitovo ( I1n-ea): Perotti G. B., 9 con
Messa per dno segna.latíssiine ¡,,rrazie. - Salomo ('fi-
rolo); Leopoltlo FrMchini, 5 fiorini per grn.;:ia. - Sa,1
Barloltrnt60
0011 Messa
(Cuneo): Mlllla$Sero
di ringrazfomento ;
Maria
Mana
n.
ase
Dr o11B.lme aa1t r;zioo,e6, 112(0)
a nome di un' a.mmal.nta grnziata. - Sa.,. Carlos d,,
Pinhal (Brasilo): :Manzini }'ederioo, 6 con M61Jl!a per
mi~liorameuto cli salute ottennto clallo. sua consorte.
- 'S. Garlo in Vai di Peoda (Canto-11 T-icino): D. Gio-
van.n.i M11tohesi P:uroco, 1 a norne dslla g-iovinetfo
Rotanzi M;¡.r.ia gnarita prodigiosamente da. inourabile
malatf;ia. - S. D11111i,wo 11f'acr11: Aime Gio. B., 5 :per
Messa di ringt'½zianien-tó. - S. <J,iu~tina: Pastorrno
Atlalgisa¡ 8 per gn:11;it1. - S. Jíarla di Carccri (Este):
Canninati. A. fu Cost,anti.no, 5 per M11aaa di ru,~n•
ziameut-0. - S. Pellegrino Gar/ngna11a: L=di Ro-
berto, 10 por cluo Messe cli. ring:rMülllllento. - Sam-
pierdaruna: Sao. Luigi Bnssi, 25 a nome della Signot,\\
Testori Gaetanina grazia.ta; Brnzzo L11igfa,, 5 per le
Missioui perch~ trovo.uclosi in grave lleso],izio11e pregi'>
la Madonna e fu tosto cou~ola,ta. - S. Piet,·o di Mo-
r1.1bio: J\\larangoui .Alessauclro, 2,60 per grazia. - Sa11t1>
/Titto,·ia ,l'Alba: Sartoro Gin8eppe, 2; Casu,veMhia Ti,-
resa, 2 per grazh\\.-Sarom10: Lnu-roVago, 10 in rin•
graziamento tli sognalata grazia. - Skac11sa: Alosobi
l:iebastiano, 1,40 par lllel!sa in r-ingrozimn¡¡ut,o clell'ot•
tem1ta. gu1nigio11e ,lel paclr1>. - 801-gowi; Deiddt~ Lucia.
2 per lUessa <li ringraziarnBn.to. - Sparo1111 (TQri110):
nura G. B. fa.legname, 5 per Messa in ringraziamento
dell'ottenuta gnarigione.
T) - J.'orbe ( Vsro1111)1 Jl!.ioheletti Lnigi fu Ilartolo,
a mezzo di Zantellellohi Coeta.nte matl.da 2 lire per
Meas¡¡. di ringrazi111nento. - Torino: Con.te l'rospel'o
Bálbo e consorte, 5 _per la folicé na,icita del loro pti-
mogeuito ¡ Leone .Uosn, u. Sange=ni riuo-1•azi.a viva-
mente Maria SS. per a.verlo gua.rita la fig"ha dal mo,J
d1occhi. P. F. 2ó per· essei·e stato nello spazio di otto
giorni gnariw da grave indisposi;done refrattoria o.
1:ntte le ourti dell'artll medica; S. M. S., ¡,er esser stat-0
;1iiü:iLo ad anclar a.vauti nei snoi stmdi. - Torricella
(Ca11to11 Til/itio): Bema.ll~oni GiuseJlJ>6, 12 per dne se-
gua(ate grazie. - TrM1t11la (CaBerlf'): Simonelli Don
Paolo Parrooo, 5 per una Messa cli ringrazia.mento.-
Trc1,-iglio: Sao. Francesco Cott,:rino, con Mesaa. a.
nome di Lnigia Compaguoni, la quale elibe aua sua.
ni_pote guo.ri fa da Maria. - Trezzo a1,WA drln: Cagl1,a,ni
Gmseppe, 9 per grazia e per ottenere altri fuvori. -
Trian.gia (&mdrio): Mot.ta D. Lnigi.
V) - Yaldagno: Ralbo Centomo Maria, 2 per Messa
di :cingraziame1Jt.o per la guari~one ll'una. sua bam-
bina. - Vallo S. Lor;,,11zo (Cuneo): Sola.verano Lucia.
ritornata. da mort.e a vita mercl! l'int1~rccsaio.ne 11i
llia.ria .Ausiliatrice. - /Ta1·aZlo Pombia: Albertali Oat-

3.4 Page 24

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tf'rinl\\, ;; p, r grnzht: Hertinoui Gi 11sl'pp11i, 6, ifl.: ncl-
loni :,,tefoui1111. ñ, i,l.; Tosi Co~lr111w. 1, id.; Boli,Hlliui
.\\!aria,, 2. icl.-\\'nlaiw Ulona: M.L.\\-.O.,:?;; 1wr~pt1
ciah 1u.-gb1i-rc. T'd11t:ia: C. :U., g1mrim ,1111 wnl
d'qot'Jd !\\ ,ln.. Iorte l.J.Lflammazionfl silla tl•st11 - íia-
ri!Ji: Ilnff~a. :lla,riett11. 4 p&r gra.zin. - í'iM/Ol'te Moa-
dorl: Pulla-0ilú Pletro, 6 ¡,er lle,¡sn tli ri11grazjau1euto
& per otu,;uere 11110\\-i f:wori.
~OTIZrE l@ARrE ~ ~ CJ'(_~@.""· -,.,,
( {' L,(-i){§"r-}f..--.-
- - -- - - ~ l ! O I C l ! l ~ - - - - - -
-U.NA LETTER.A DFL C.IBD.
LUClDO M. PAROCCHI
All'Autore della vita di Mons. Luigi Las1gna.
Come nhbi,1111ú gi1L annunziato 11egli scor:;i me:;i
l'a111aLissi1110 11vsLru Confratollv Sac. Prvf. J>,tolo
Alh!:!ra, lm raccolte e pul1hlicntú, per ordi1w tll'1
St1CCl'S:iOre Ji D. 13.:>.sco, le Jll m ,rie bio9rt1{11:he
,1~1 secvnclo ,·escoro s;llcsiatll), ~foru;. Las.ig-na.
•\\ w ena ultinmtn la stamp.1 ne fece l"'l'\\'Pllire
copia al Canlin,llo Prutett.01·0 uella n1.tsl,rn .Pia
~ocicta. al qu,illl intende1"u uinilia.re e ui:1lic,uo
c¡utkilo Jf('JJ111rir.
Ndh1 sua pat~rua honta l'Emt) Pdncipe de-
gnan1s.i aCCl'ltare 1 umile ouuqqio, inriamh, al-
l'Autore unu letLcrn as.sai 1u.siugbiera ed espres-
~iva elle d rccliiamo atl onorc di ri11rudune iu
que;;tc nostre coloone. Eccoh:
Rcvcrcmiissimo D.•Jlli ra.
Dal1a somm11ria, lctturn ilcllr· Mernorio bio-
grnfiche di l\\luns. Lasagua in'rnlrava in mente
la pPrstt 1sio11 ch't·sse ri.;pc ·chíano i faiti,
co111pu1dirtti 111 cl11e sente11::1· ,li Prelnli stima-
bili.~si 11i. ,llun,. Lw:enl1. rcscoro cZi S. P11olo,
1ll'l L(l,Slt!}/1/T, 7/011 es1to un·,,,w«re, ch'r9/l (osse
r1 D. Bu:;co 1¡11ello ch~ a ::J. 1,qna.?io il Save,·io.
E .llon,,. Sohr non si 111 rifo cli so:miuuyrre,
<loJ>o ilescrifta la vita apu:;totica di .Jlon~. La-
sagna. ch'ryli 11 o-eva clofafo d'ubiq_1'ifri. I f,4fti
(le:;critti tla, J". .ll. con. S, lltJ)ticif{J, r],'t1,fli;tto, Jll'O-
t'ttJW l(¡/, vcritii tlall'uno e dell'altro elo[liv. Ed
r iu. rillnova,1'10 il cm·doglio z¡rol'alo all'a11111mzio
<ldla gramle JIP./'(lita. t:lu. ,iel Lasagua cn·o
le 1Jlissio11i calfuliche e l,i Con9reg<r%ionc Sa-
lcsian/l, ¡;,,:i 10 tioti che dalla letttwa cli q1teste
.Meiuoric, s irvn. ttna volta clti, 1n-ememlo le
v1.,tir¡i11 clcl Miss1onario e del r·escot·o inritto,
co11s1.:rli in bella allcanza le virlit pl'ioafo, l<'
p11úlJlfrhe, l'i1tfe,(J1·ili'1, clel reli!Jiuso e lo zelo
tlell'Apusfolo, ?e tlv7ci effusioní cl1•llo ,9_Jil'ilo
mlfa prryltit!1·a. e l'tmlua parl<:l.'ip·1::i~u,, rli:l
cal,ce ,¡,.¡ Signare.
Ac,•f'fto pe-rlanto la c1ec1ica sc,iz'opprovame
la /ornu,, trop¡io s11pf"l'iore allu miu in:;11.ffi-
cie11za, e coizgratulumlomi dell'o11cru. di 1~ S.
mi ms.<11•91w
/fo,.111, 9 sattórubre 1000.
dev.mo fo O. C.
L. M. Card. P.rnoocm
Protetlore dci Salcsiw1i.
Qnrst.a lettrra ~ la miglior raccomandazionc
ddla \\l'u DI MoNs. L \\S \\(;~ \\ che si troru
vendihilu presso tt1tte lo nostre l,1brnl'ie al prezzo
di L. 4,00 la copia. Ji.: un grossu volume in
di cil-ca 5;.J0 pagine l'iccamente illt1,trate cl..t
finissime e nnmerosc incisioni. K;:,l'nJ.:i limitato il
numero dello copie, chi desidera. procur.:.rselu,
si atTrL:tti a faroe riclliesta in tempo dircttu-
mc•i1te presso la Citsa Euitrico in };;. BEsrnNo
C.\\~.\\VESE. Questo diciumo spticialu111nte 1wr gli
amici, conoscenti e coucittadiui di )loo:;. Lasa-
gna, ai quali tornera al somruo cam e commo-
venlt' la lettura dello gesta mirabili del loro
grande ed eroico amico, conoscente e concittadiuo.
LA BENEDIZION8 DELLO STENDAROO
DELL'ORATORIO S. LUIGI IN BALERNA.
Solennissimi furono i festeggiamenti che ebbero
luogo il 15 dello scorso Luglio a Balerna in
occasioue della benedizione dello stendardo del
nostro Orator:J cli S. Luigi da tempo aperto in
quel borgo e prosperoso 1>er numero di giovoutu

3.5 Page 25

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- 2!)0 -
e per buoni frutti. Noi diamo un cenno di Balerna. Tramezzo al corteo spiccavano le ban-
questo aHenimento perche e bene si conosca diere e gli stendardi ,!1 cliversi su.1ccennati Oratori.
quunto opera110 quei nosti-j confratelli nel Canton Era u1~0 spettacolo nuuvo .,d iwporiente per na-
~'icino, ma molto piu
perch~ si obbe la f'eli-
cissima ülea di invitare
a preudere })arte alla
festa tutte le associazio-
ni giovanili dei dintorni.
Era la íe:;ta della gio-
venU1 ed i giovaui éor-
risposoro fargamonte al-
l'invito Diamo la parola
al Popolo Cattolico di
Lugwo il Ltale 11e fece
uua succiuta relazione.
Allo 10 112 l\\fessa so-
lenne nell'fosigne Colle-
ginta e Plebana, cantata.
dalla Schola Oanlorum
balernitana ed alla lie-
neilizione del Vessillo
fungevano da pud ri no l'e-
gregio signore Nobile
Don Carlo Pini di :Miluno
e da maddna l'ornatis-
sirna sua Signora. 11 pa-
negirico di S. Luigi
venne dctto con facond ia
ed eloquenza dal M. H.
Don Paolo Lnp~ Pre-
vosto di Chiasso. Ulti-
mate le sacre funzioni si
formo un imponente cor-
teggio, il quale attra-
versb le principali con-
trade del paese per por-
tarsi al Collegio D. Bosco,
nei cui saloni erano al-
lestite le mense.
Diamo la disposiziono
della lunga colonna :
Banda Cattolica d'Ug-
giate in divisa, seguit:t
dall'Oratorío, daHa Socie-
ta Cattolica e dai Luigini
di Gaggino con rispet-
tive bandiere - e poseía
gli Oratori di Rancate,
Stabio, Ligornetto, Cer-
nobbio e Como; Filarmo-
nica de-ll'Oratorio di San
Gerolamo Emiliani cli
Indie Onas (Terrn del Fuoco.)
Como e Sodalizi dei gio-
vinetti di Chiasso, Castello San Pietro, Coldrerio,
Morbio Inferiore ; - Banda. doll'Orfanatrofio Ma-
schile di Como in di\\risa e poi i ben centocin-
quanta ragazzi dell' Oratoi-io di San Luigi di
lerna l'assistere alla sfi.lata di ben soiceuto gio-
va.uetti, marciando al passo cadeuzato dei soltlati
ed al suono brioso dellé marcie.
In un b~tter d' occhio fo numerose tavole al-

3.6 Page 26

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- 201-
Jestite in Collegio \\'ennero occupate, essendo nel
fnütempo sop(lntllgiunta cziautlio la Sczione
drattllllatica della ~ocieta C,tLtolica Comew~o. 11
tralt.uucnto dato i'u superiore atl ogni elogio per
abbo11danza cd otlimo serrizio, e ba:sti ac1:ennare
che senz.'l nessun iocom•enieute \\'eune allc¡¡tito il
pranzo per ali.ro 400 partecipauti.
~l'l dopo pranzo funzioui sacro
in Uhiesu, con henedizione del
Santis¡¡imo, proccssione attraverso
il IJ11rgo, recita al teatro della
Xunzi,lt1tra, conccrti umsicali ell
illuminazione con !uochi artificiali.
In una parola ; una deliziosa
giornata scolpila a caraLten rn-
delebili nella mente ili tanti
¡,riovanetti, presso i quali restn~
sempni grata riconlunza <li.!ll'o-
pora inuef-essa. e proficua pn•stn(a
con ram abut•gazioue tlai fi¡;li
1li Oon Bosco [1t1r la loro ecluc;L-
zionc religiosa e morale e pel
loro sviluppo inlüluLtnale e lisico.
re,•oli cure. n 1mggio fina.le dc,l teat~ decor.,o aDJ10
Bcoh~th:o con rul11.ti m preminúooe, rillilcito otti-
mnmor1te e tli gouemle sodcllsfazioae, voouo ono-
mto dulla. pteliollztt 1loll'Ill""' sig. Gn.lfrll Cav.
Mng¡.:iore Natn.le, Siuda<:o ili Y,•rzuolo, 1fal Rm0
ºª"· D. Pu11oro, Vicario Pomnco, cl11l Rutº Parroco di
Falicotto,
ltc\\ uaudi con val'i nltri sacertloti,
dnl sig. A.lesl!tlUdro N::tlll, l'rec:1i<lunto <lell'htituto
Santiago - Vin Ranta Fb.
BENEDIZ!ONE DI UNA NUOYA STATUA
NELL'ORATORlO Dl S. LUIGI IN T0RINO.
In questo caro Oratorio si compiva il giorno
15 dello scor;:;o Luglio una. festa solenne e ca-
ri:ssima. Un i;olerL1i Comitato coadiuvato dalla
carila dei giovamiLti, elle suol sempro as1:1ere
sponl.1nea. e generosa, aveva. divisato tli porre
una statua dull' Ang-elico Santo ncl ,asto cortile.
E questa statua \\'clllhl inaugurata solenncnwnte
appunto il 15 luglio alla r1re::;enza. di Monsignor
G. :U. Bortagna, Vicario Gonoralo dell'Arcidio-
cesi Torinese e di un numeroso publico di pa-
renti e di giovanctti.
Bonedetta da Molll:!ignore la nuova. statua, i
giovnnetti, al canto dell'inno tli S. Luigi, pre•
ceduti dai gonfaloni e seg-niti dal Vescovo in
mitra e pastorale , sceser,, processionnlmente
in Cappella a terminare culla benediziono del
SS. Sacramento la giocondis:;ima festa, che a
notte fatta fu pure coronata da ben riuscita
e füntastica illutninazione con relativi fuochi
pirotecnici.
Le Snore di Maria Ausillatrice aPallcetto di Yerinolo.
Dal Sale o Luce, ottimo giornnle di Saluzzo, ri-
levituuo con piucere che nnche a Falicet.to di
Venuolo le Suoro di Ma1·ia Ausiliatrioo vauno
facendo un grau l.iene coll'edu1Utt.ione dei biuibi
che vengono cfal genitori ailhlati a.lle loro amo-
e da uu't1leu:a 1li ,..¡guore e bÍgnori. l ca.nti furono
ucco111¡,ug11ati llll'hun11ouíut11 dal .iig..Bigo G itlcomo
di~ti11to dilt1tu111w di musi1.aL.
J,'iuiLu il suggio, l'u.111ato o rnttuilico sig. Simlaoo
tli Ve1·znolo, coil 1u;cuuto ,il,1·a1.u e commo~so, oon
forhitu e<l ttlcg111ni parofo, cl11gi1) e ringr!lzio le
Suon~ che con zelo ed abnei.ruúoue ,N·11111onte
nmruiml>ili 11tumdo110 alta mlucaúoue ad i..trnzlone
tlí cJU\\•gli angiolotti il 1ml progreijl!O si ohtu,. 1:t1111po
qauwauntsotMÍlalirpea.raPuronguochi eb,i1uuslldi ti1Ldin~ol uginunínli1ul'olltiuo1'intre-
fom:in, 11iliuo 1·ic\\oooscenti Yor11u lt· iorn ttluunb·ici
e coutiuuíuo iul c><scre l>uou 1. Ri ogmzio 1' nw-
Uiini11u-aziono hL 1111nle st•mpre lu vor1L pel bnon
au1liuuento uoll'A,;ilo nug1mu11losi c!JequeRtocresca
o fmttifichi s1,mpro piu. e clil11<10 il stw dira con
uu l'iveronte saluto 111le Suora 1.l a¡.rli iutervonuti.
Pnl'lb qtüudi il Pr68Ülento N1uu, fücou<lo ed elo-
quunte orntorc, riugrazinndo il SinJaco del suo
inttlr\\"ento che nccre;tt•e lu:,tro nlla fosta, uouche
le P 1~trone, il 1;i~. Higo e qnauti cooperauo a.J.-
l'iuu1·emeuto 1loll'Asilo. P1Ll'1"1 tlel frutlo clw rica-
vano i bimbi e invir.o la pon,uuo restie e un po'
i.1111oh,uti a 11111,utl1u·e i loro 1mml,ini t~llti 11cuohi
infiLnlile. Acceuuo pure elogi11nJo alln urnuitlceoza
dulla uobile c1iguora Bo1U'l::'Ui ved. Q11Ugliotti fu.
ci,ll(}o voti che mol ti la- imitiuo. A.nchti 11 P1u·roco
Cnv. Itoyuaudi pori:1e vivüi,iimu grnzie al Sin1laco
di Vorzuolo per ht RIH\\ vuuutn e generosn ofl:'erta
di n~cl•nte Ltun ti.l pio ia1itulo; alle Suoro, alle
Pnlrrmt!Sse c:tl n tuLti i couv..nuti. Dhise cue col-
e l'A11ilo ,.¡ m_¡,tte la ba~e ddln ruoralit:\\ e ohe la
fa~tli dei bimbi la fostn, dt-ll'iunoctillZt~. Con la
distrll>uzione doi prc>mi ebhe termine il tmtwni-
nH•nto e noi el 1\\ug1ll'iitm,, olio i lmoui falicett.esi
abbiano semrra a sosrnuoro qutisto lorn Asilo
illfuntile po.rche cfa es;;o dipt1utla l 'avvuuiro del
loro paesu.
--~~r---@.-~ -i---i---

3.7 Page 27

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- 202 -
RIVISTA 8/BL/OGRAFIOA
G. BAnBEBIS. -Nozioni di geografia. secondo
l programmi delle scuole ginnasia.li infe•
riol.'i., ecc. - Torillo, Libn1ria Salesiáll,'\\ 1900,
1
BNL J)Ochi trnttati di geografia che conono 11ei
nostri ginnasii pussono va11t1tT0 una sottima e<li•
zione. Ci páre che que~to solo sia un elogio non
comune per un'opera di tal genere. Clii scri ve
eblJe occui,ione di servil'si cli till tt>sto 11elPinse-
gna.11101lW llolla geogmfü~ nol gillllasio inforiore
11<1 ha dovuto nmrnirare J-a bouta dell'01·<line emi-
neutcmtmte <liditttico oonginnto acl uu nrn,t,cria.le
rigorosa1U\\nlte soientifico.
di quosta st1ttuua. cdizioue
Pearlt'iactolahun-tienolusatptpoos1i1tooi
preJJilrato füll vale.ute prof. Gribundi, uome non
nuovo ai cultori <lelfa scionza, geografica.
n ENRICO LASSEltlUll. - mil.·a.colo dell'Assunta,
t1:a.uuzione del Sac. Guglielmo Del Turco. - Leli-
ture Cuttoliuhe: Agosto l!l00. Via CotLolengo, 32.
A tntt,i e nvto lo zelo che il Sig. Emico Lm,-
serre lrn, posto 1lell'esaltm·e la Vei-yine SS. nelle
sue miracolosc _q·ra;;i6 di Lourdes do_po la sm, con-
1JC10Riu11e fi110 alla 1n01·te teste avvennta.
11 preEwutti 1·11.ccont-0, ,mo dei migliori ele! L,IR·
&Cl'l'C per 1.ll'io, JJ,1turAlez1.a e drnmurnticita <li uar-
razioue, nulla pert.le ne!Ja elega.nte traduziono del
nostl"O coufratello Sao. Guglielmo Del Turco. E
cosl. il Jwesente faMicolo ili ngosto delle Letture
Cattoliche fonua un'attraeutissirua ecl edificante
lettura da 11ggiuugeri\\i alle tante che questn
nostm collllna ha pubblioato pei giovani e 11el
popolo.
D. V. Rucruo. - Due prime comunioni, ossia
frntti di una santa amicizia. - Milano, Scuola
'!'ipogmfica Sale~iann, L. 0,40.
1i: 1111 llclifieante racconto di dne g-iovanetti cl1e
unitisi in amicizia fra le mura del collegio, beuclto
un.o trnvii o wiuncci di perdersi negli ultiuli cc-
cessi, vicue ~n.lvato dAl 1.mon amico a tempo iu-
tervPD11to. Vi si simte lo zelo ed il fel'Voro del
giovime antore, a c11i augnrlamo fortuna iu qucsto
suo primo lavom, affiDcl.to 11,Jtripresto ne segua¡:¡o
di runggi.01: pol.so e leua.
Sac. .ANA0LETO GmONE. - Tavola sinottica
dei ma.li improvvisi e deí soccorsi d'u.rgenza,
al nu111oro cent. 5 ¡ aJ 100 L. 4.
L'.Antore, git~ uoto ai nostti lettori per ,ma at-
tivissima ed illlllninat,\\ propoga.ucla d'ígienl' ha
qui rias~nnto nella for1111~ cl1iara ed oviclente a.luna
tavoht siuouica i piu comuni 111ali cbe possa.no
arrivarc improvvisamoute <Hl i 101·0 pl'imi rimedi
fino all'a1Tivo del medico. :i;: un foglio utilisijimo
che <lovrcbbe trovarsi esposto nei luoghl piu fxe-
i¡Ueutati. fobbriche1 oflicine1 ecc., ecc.
UGo M10Nl. - I figli della luna. - L'inesau-
tibile fBlltasia di Ugo Miooi ci ha reg1llato un
nuovo e squisito iflVoro che forma una gemma
brilfante ed attraentissima dello letru,·e ame-ne ed
-educaUve.
T Jigli c1ella lm11i nrrecllernnno momenti di vero
tlJJJ0rMwo ai leLtori ¡;er lo piu nnuoiati dallo altre
facconcle, e di quanclo in quando istanti di com-
llloúone suprnimi. Tutto oio semp1:e cowlutto su
una folici~sinm t;rn111a 11ua e 1:\\ SlllO.ltata tli olez-
zanti fiu1:iciui, che souo quelle-cousiderazioui lllo-
rali e lJUei bnoni consigli che con mano maestJ.•a
il Mioni oppo1-tu11ameute iusorisce e rendono il
Ruo libro piacevolissiuw e eomma,meute ntile.
lH 11uelle 11-'pillu ruuericanato e nelle vivaci de-
ecri:t.ioni del uanfru.gio, cldla pazzia dol povero
mozzo, tlel pa.llone cretluto la luna tlagli
della ¡n'igionia e delli, rotuUJ1tica fuga vi
ieustleiug1epurie,
un cre$C(llldo 1u1,istico •li colori vivi e ill soavi
sfnru:1.t1u·e che 1:ie111vi1,no iL cuon1 e la mente,
tautod1e füiitn la kttnm si sa tl'aver letto un
racconto <li emoziouanti e pittornscho avvouture,
e crou.e cl'tLvm· ltltto un lilJro di couaigli mo1--ali.
l'. Br.wrnrnR M. S.- Lo stato reli~oso tra-
clot,o da! Cau. Paolo Bdch(•,tto. - Vol. I, i.u-16• ili
pag. 192, L. 1,50.
1i: un lihro che dovrebbe es~ere fümigliare a
tntti coloro che l:lÍ. souo con~acntti a Dio e'1 tt
11 uclli altresi che illlelauo cli con,mcrnrvisi. .Agli
uni ctl ngli alt1·i b !Pttu~·.i <li qn~st'oureo lil.irc>
- nou e f.!Biigen1to l'i.,pitt-ro - tt>l'fün-eube i,0111-
u1nu1¡;n1t:i prvticu:t. 11: scritto 1la un co111¡1ete11to
uulb materia, Pillustl'e P. ilerthler, con 1rnzione
,;--erameme sacenlot.ile. Tutto l'l;l"li pai.sa in r11s-
seg1rn C<m prufomlit.u, di conct>tti e liurpüloi.za di
font,a; l'essenza, l'ol'igiue, l'<Jl•,oelltJu.:.1a, i van-
tuggl, fa facilita dello atato .religio:io: ue ti¡,h•ga
con arte mae,strn, In, vocazione, e dice chi pno o
non puo fnrsi religioao ; esamina i thfctti dei po-
st,ulMti, provede le necessita dei c<1n&•iu11ti , füt
11or111e sulla aceita di 1m O1:dine o t:li tw li:1tituto.
l;'<iscfa tli~corre con p:U'i 1,roprieú\\ td :\\tl'tt.to dolla
\\'tltiLiúone, ,lel novizi,~to o della )Jl'ofoi,;sioue, ri-
levantlone l'iwportunza e l'efilcacia. Oita pnrocchi
eserupi tli stm1i, e c.eleura lt~ folicit1\\ dell'anima,
com1acrati1si a Dio. Per l'acquisto ri volw-•rsi alla
Librorfa Salesiaua Eilitrice d.i S. l'ier d .Axona.
n E. SPILLMANN. -
nipote della. Regina e tre
Novelle. - Libi-eria Snlesiaua S. Gioviuwi E-
vangelista. Torino. - Prez~o 0,80.
E quel'.lto il 28° volume clelle leiturc ani.me ed
cducative che ¡mLlica la beuemerita. Libreria sn-
lesiami. di '!'orino. Ne esce una serie annua di
sei volumi illustrati con elegante copertina a colorí
al vrezzo di L. 3,80 pe1· chi prendei volurui nll'u.t:
iicio in 'forino e di L. 4,50 per chi li vuole spe•
t.liti iu qualsiaei parte d'ltalia.
Queato volumetto ci trasporta tra i popoli
lo1Hani e costunli diversi dai n.osttl u mentre
tlilett.a con la varif',ta dei oasi narrati, educa il
pcureosreenctao.ntgltir
eserupi di
ado·tto dal
virtu e
tetlesco
d'eroisruo
neUa qua.l
ohe oi
lingua
furono pubblicati que~ti racconti ditl ¡¡adl'e Spill-
ruann nella sua raccolta <li raccon.ti illustrati per
la gioventu; no meglio sapren1mo raccouHtndarlo
e ai ]ettori che riportando una parte della prefazione.
11 Nipote deUa Rcgina un ro.cconto, desunto
<lagli .Annali della :Missione del Giappone. ll

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medeSimo si svo1ge nella seconda meta del secolo
ui XVI alla corte di Bungo,. il cul re Siw:in fu
comtempornncc, S. Pntncesco Save.rio. :t una
sel'ie di scene vive e co111moveutí nolle qrrnli hrílla
l'eroisu10 cristiano sull'<·mpieta pngana di vari
persouaggi. Le tre nove lle ci tl'Mportnno tm i
coRl detti selvAggi indiani d'Amel·ica. Nella prima
istol'in si nn:rra In strnna e ba1·bara avventura ti 'Wla
llgliettad'uu colouo frances1napfüt dai s.elvaggi;
nt·lln seconda si desc1 ivono le perip,,zie di un ra-
guzzo indiano, chr, scorto cfo.llo, dh-ina grnzia, di-
vitne mission,nio nelle fredde re¡.,•iuni iU Alaskn;
ui ndla Lcrza 6n1tl111cute si compeuclhi l 'eroica abne-
g~zione tw rui,isionarin, mol'to vi1;tima di cn-
ritil in ruezzo alle Pelli Rossc.
(D11l Verona Fedele).
ÁNNIUAL CARO, - L'Eneicle di Virgilio anno-
ta.ta e illnstrata pl'r uso delle scuole e riveduut
srú migliol'i codici anticlti da Euso!Jfo Cl.\\lvi,-
Tip. S:tlcsi1wn, 1900 Totino. Prezzo L. 2,40 (.E).
Qne8to volume o il 27° della Nuova colle~ione
tle//1, .Biú/ioteca per la yiocenfü iu foru111to 16º o
corn¡,n•llc.le i rcst.anti nove libl'i c.ltll' i1mno1tal1:1
OJH'rn t.li Virgilio, e;,sentlo gia st."l.ti puuhlicnti i
pii111i tre libri nel volume 26° l1olla Colltziour.
Qut"sri uo\\·e Jil,ri rlcll'Eueide con!\\tano di 835pa-
e giue uon l,en 20 lillissime incision.L 11 cornrueuto
s~orito lot tcrm·io conscifillzivso ed esauriente e
noi siarno sícul'i che toJ'Dwr:\\ di grande ntilita
agli studiosi. lnutile quintli ogw parola. di rac-
comandazione.
ALESS~DRO .PABRE. - Letture Italia.ne per 1tl
«1:uole secontlario - Tip. fütlesiana 1900 To-
riuo - Prezzo L. 2,50 (D).
Questo Jiliro nou e altro che una rulm:i0110 a
niinor ,·oliuuo o pcrcii'> n minor prczzo üd Piol'i
di if•l/11re itolia,w ctliti mmi soao e curu1,ilt1te
dalio ~(c•o;8c, l't'of. Fitln·e. 11 presente volunie e di
cina 500 pugi11e. t: const·rvitndo lo stesi;o ortline,
lo stc~so m1·L0Jo, gli stessi iuteuti eclucativi e
moru.li tlci Fiori cli letttira siumo sicuri che in-
coulrcr:'t ¡m.:sso gli iJJ1;egllanti lo stesso u.nzi lllllg-
givr favore.
Moi-;s. L. CArtLO GAY. - I misteri del Santo
Rosa1•io. Discorsi fümig1iari - VoL 2 di circa
400 ¡i:1gine ciascuuo - P.rezzo dei due volmui
L. 3,50 - Tip. Salesiana, Sampiertlarena (Ge-
nova).
Que~ti <liscorsi di Mona. Gay, traclot.ti in italiano
e stampati <l:tlla U0$U'a tipografia tli S,tmpienlarena,
sono una vero.ce miniera fü pl'ofondn teología
111ariaua e noi li .racc.:omancliamo ai R. R. Pa.rtoci
e. specialmente ai pre11icato1·i del mese di Ottobrc,
tnn1o piu elle, per facilitarne la cli:ffusiono, gli
édiLori 1i hanno posti in venfilta a prczzo mi-
uimo.
MONS. L. C.1.uLo GAY. - Della vita. e delle virtu
cristiane coneiJerate nello stato ;religioso -
VoL 3 di oltre 400 rm,g. ciascuno. Prczzo clcl-
l'opern. L. li - Típ. Salesiana SamJlierdiu.-eua.
Quest'opora, frutto di lungo e.,ercizio nel sacer-
dotale rniuistcro, ottenne fo francia un -vero suc-
cesso. Tu 18 rnesi se ne vendettero 10,000 esem-
plal'i Q le nuove edizioni si succedono an.cor al
presente eenzilo interruzione. Che viulano a J'llbit
i roruanzi, si capisce, rua cLe lo stesso av-venga
di un'opera a.scttica Qual'e questa, pal'e uu mira-
colo, e l>en no dirnosmt tutta l'op¡,ortunlta pc1· i
tem1)i nostri. CLe bene im1nen$0 se in Italia ¡mre-
füsso largamente di:ll'usa ! L'autore in q11est'op1ira.
Lu sil.puto csporre le JJÍU. alte dvttl'ine della teo-
eu logía cattolic.:n in uu Jing11n.ggil> che le auirne ,le-
vote Pt>,~sono g11stare intc11clct'I', percllil la vc11·a
piola. ha. l 'i11te!Ligeuza e l'arnore di Lutto che (}
grancle e divino, L'opl"r,t iuti,•ra consta cll l::JOO-
fitto pagine in 16º e tii vende p01· svlo lite sei.
M. T. C1cmt0.N1s. - Philippica IlI et IV in
M. Antoniun1, Cl)ll 11ote el¡;] Sac. Luigi llru-
nelli. - Tipografia Salesiamt, 1900, 'ro1·it10. -
Prezw 0,15.
Offriamo agli egregi insegna11ti di giunosio ed
ai loro alunui questo esnuriente e ehiarv cum-
meuto della lII e lV Filippica, tli Cicer(me f,,tto
dal Sac. Lulgi Brunelli, gia füvorevolmente noto
per altri simili lavori.
Lrno D. CAnBAJAL, llu:ottore clell 1OsservRtorio fil
Patngones. - La Pa.tagonia.. Serio <¡narta: .Po-
litic.:a, istruzione, legifllazione, coloHizznzioue~
inscgnanrnnto e colturn ~ocia.le. - 8cuola '.ripo-
grn.fica Salesiana. San .Benigno Can1tvese. -
Prezzo L. 3,50,
Questo vol. l V lldl'impo1'tanLissirno ¡¡tndfo scien-
tiftco into1llo
parlato altre
allit
vol te
,l'hunt,o.uguol'1imiap1oclrihmcuzia.us,lp,lc.,icaima,l1e
gi:\\
por
1a 1:Liara e~pos1zío11(1 tlt!i fo cLi cul m.ill:rnti cl10 ri-
specultiuno la vita µolitic,i, sociule, coloufaJe e lo
stato dell'ü1seg1Hnuento o cleila colLum elle tle-
terruinauo il grntlo t.l'istrnzioue della .Patagouia
e non solo, nrn anc.hc l!i l.utt11 b Rl·publ,licu A.r-
gentin:t. La letl.1ua tli queseo volun1e quintli
iullispntsabilo a 11uanti Íllt(•nuouo Cillignu·e in
quelle regioni.
Lcirn D. CARMJAL. - Le Missioni Salesia.ne
nella Pa.tagonia e regioni magallaniche.
Sludio storico,statistico. - 1900. Tip. Sale~iana
e di S. 13cmiguo Cauavl!se. Prezzo L. J,20.
Quceta lllonogi•ntia vci·amunte ¡Jrezie1s,1, ,·tl i
nostri bnoui Cou1iel'!ltori e 01inpe1 at rici cl1e !mito
11Hsitlerauo di SHJH·re i ¡u·ngn·ssi <follu 1rnstn.1 Mis-
sioni nel Sud America, 11011 dobbono trnseu1are
dal procu1m·~cln., tanto piu cl1e il prov1·11t.o di
tutti questi stmli del!' illustre D. Carblljal, va a
IJen<,fizio dolle ste11se Missioui.
La ºpredicazione, quello che la p1·ecede, quel
che l'accom¡>agna, quel che la. segue, ti.el R.,v.mo
P. M. MONSABUE.
Nel 1895, il Capitolo Generala Do1ueuioano 11l111-
nato in Adla dim:1, al celebre P. Monsabre Vin-
carico di scrivere un trattato che servisse tli ~uitla
ai giovrutl religiosi delJlOrc.line ntll1'al'te \\:-0S1 im-
portante o cos'í diflkilti della pretlicaziOll<'. A qn~
s1,o iucarico siam debitori clell'Opc1·a i11si~p1e sunc-
c,mnnta, teste uscit:~ alla luce, in Parig1.
Or bene, cre<li::wuo fnr cosa grata ngli occlesia-
stici italiani, informa.Dlloli, che la PolittMea Ora-
t(}rifi, fil Palermo, per ruezzo del Rev.nio P. Maestro
Lombardo, otteuue dall'Atitore il diritto esclusivo
della ve1·sione nella nostni. füvolla, versione che
saril fatta dal suo egregio Dírettore, Cnn. Gio-
vnnr¡i Cinquemani. I Sel.llinaril, gl'lstituti 1·eli-
giosi, i ¡m,dica.tori siam ccrti cho accogliemn.no
0011 gioiit ed interesse questa notizia.
Con permesso dell'Autorita EcclesiMtica. - Gerente, GIUSEPPE GA:\\iBINO. -Torillo, 1900-Tipografb s~•esial!a.