trarsi nelle più remote contrade : nè passa giorno
che non supplichiamo Iddio, acciocchè Ei voglia pie-
toso moltiplicare sacerdoti degni dell' apostolato,
tali cioè che, per dilatare il regno di Cristo, non
rifuggano dal sacrificare gli agi, la sanità, e, dove
occorra, la vita .
E tu, salvatore e padre dell' umana famiglia ,
Gesù Cristo , del i! ti affretta ; non ritardare il
compimento di quella tua promessa, che, esaltato
cioè che tu fossi da terra, ogni cosa avresti attratta
a te stesso . Or vieni alfine, e ti rivela alle moltitu-
dini tuttora prive dei preziosissimi beneficii, che tu
col tuo sangue guadagnasti ai mortali ; scuoti co-
loro che nelle tenebre dimorano e nelle ombre di
morte , affinchè, illuminati dagli splendori della
tua sapienza e virtù, in te e per te sieno raccolti
in uno .
Un'esortazione agli scismatici.
In tale mistero di unità fermando Noi il pen-
siero, Ci si offrono allo sguardo tutti insieme quei
popoli cui la pietà divina trasse, è già gran tempo,
dagli antichi errori alla sapienza dell' Evangelo .
Nulla per verità è più giocondo a rimembrare,
nè di maggior lode alla provvidenza di Dio che
la memoria di quelle età vetuste, quando la fede
cristiana era universalmente riguardata qual pa-
trimonio comune, indiviso ; quando le Nazioni ci-
vili, disparate da luoghi, da genio, da costumanze,
avvegnachè su di altri punti sovente discordi fra
loro e in conflitto, nondimeno , in fatto di reli-
gione, tutte erano unanimi nella fede di Cristo .
Ciò rammentando, troppo è doloroso a pensare
che, nel succedersi dei tempi , diffidenze e nimi-
s tà, parto di malaugurati avvenimenti, abbiano
strappato dal seno della Romana Chiesa grandi e
fiorenti popoli . Comunque ciò sia, fidenti nella grazia
e misericordia di Dio on ipotente, che solo vede
l'opportunità di soccorrere, e nelle cui mani sta
d'inchinare, ove più gli aggrada, la volontà degli
uomini, a questi popoli medesimi Ci indirizziamo,
e con amor paterno li esortiamo e scongiuriamo
che, smesse le dissensioni, tornino all' unità .
Le Chiese dell'Oriente .
E prima di tutto uno sguardo d' intenso affetto
rivolgiamo all'Oriente, donde mosse da principio
la salute del mondo . Sì, l'ansietà delle Nostre
bramo Ci dà di concepire liete speranze , che le
Chiese orientali , illustri per la avita fede e per
antiche glorie, non andrà molto e là torneranno
onde partironsi : e maggiormente ne confidiamo
per la distanza non grande che da noi le dispaia
anzi, ove poco si tolga, nel rimanente si va d'ac-
cordo per guisa, che pur nella difesa delle dottrine
cattoliche noi desumiamo testimonianze e prove
anche dai riti, dagl'insegnamenti, dalle pratiche
degli orientali . Punto principale del dissidio è il
primato del Pontefice Romano . Se non che, riguar-
dino ai primordii, ricerchino il sentimento dei
loro maggiori, consultino le tradizioni dell'età che
fu più dappresso alle origini . Per fermo che essi
avranno quindi luminosamente la prova, come pro-
prio appartenga ai Romani Pontefici il divino o-
racolo di Cristo : T u sei Pietro e su questa pie-
tra edificherò la mia Chiesa . E nel novero dei Pon-
tefici non pochi ne vide l'antichità tratti dall' O-
riente stesso, ed in ispecie un Anacleto, un Eva-
risto, un Aniceto , un Eleuterio, un Zosimo, un
Agatone ; ai più dei quali incontrò eziandio di
suggellare collo spargimento del sangue il go-
verno della intera Chiesa cristiana, sapientemente
e santamente da lor tenuto . - Il tempo, la cagione,
gli autori dell'infausta discordia, a tutti son ben
noti . Prima che l' uomo separasse ciò che Dio a-
veva congiunto, venerando era il nome della Sede
Apostolica presso i popoli tutti del mondo cristiano,
ed al Romano Pontefice, siccome a successore le-
gittimo del beato Pietro e però Vicario di Gesù
Cristo sulla terra, l'Oriente del pari che l'Occidente
concordi e senza contrasto ubbidivano . - Per lo
che, ove si ponga mente agl'inizii del dissidio, Fo-
zio medesimo si diè premura d'inviare a Roma le-
gati che trattassero le vertenze sue : e Nicolò I,
Sommo Pontefice, senza che veruno si opponesse,
spedì da Roma suoi rappresentanti a Costantino
poli, perchè sottilmente investigassero nella causa
del Patriarca Ignazio e con verità e pienezza di
testimonianze ne riferissero all' Apostolica Sede :
onde la storia intera di quel fatto palesemente
conferma il primato della Sede Romana, con la
quale nasceva dissidio . - Da ultimo nei due Con-
cilii ecumenici il Lionese II ed il Fiorentino ,
niuno ignora che, con ispontaneo consenso e con
labbro unanime, tutti e Latini e Greci sancirono
siccome domma la podestà suprema dei Romani
Pontefici .
L'invito all'unità.
Questi fatti amiamo di ricordare, perchè ap-
punto porgono come un invito a rientrar nella pace :
tanto più che negli Orientali Ci sembra ora' di
scorgere assai più miti pensieri, anzi una cotal
propensione di benevolenza verso i cattolici . Se
n'ebbe, non ha molto, una prova allorquando pie
schiere di pellegrini cattolici vedemmo con sin-
golari dimostrazioni di cortesia e di amicizia ac-
colte in Oriente, - A voi dunque si apre il cuor
Nostro, quanti siete o di greco o di altro rito
orientale , discordi dalla Chiesa cattolica . Si ri-
sovvenga ciascuno, come Noi vivamente bramiamo,
del tenero e grave discorso di Bessarione ai padri
vostri : Quale discolpa ci resterà appo Dio dell'es-
sere separati dai fratelli, mentre per unirci e rac-
coglierci in un solo ovile egli medesimo discese dal
cielo, s'incarnò e fu crocifisso ? qual difesa sarà
la nostra dinnanzi a' posteri ? deh ! non sof friamo
tal'onta, o venerandi Padri : lungi da noi siffatto
consiglio, non provvediamo sì malamente a noi ed
ai nostri . - Ponderate a dovere e dinnanzi a Dio
ciò che Noi desideriamo . Non umani riguardi ,
ma carità divina Ci consigliano di esortarvi alla
pace e all'unione della Chiesa romana : unione
intendiamo piena e perfetta : imperocchè tale non
sarebbe per verun modo quella che null'altro por-
tasse se non una tal quale comunanza di dommi
e uno scambio di fratellevole carità . Unione vera
pe' Cristiani è quella, che Cristo Gesù, autore
della Chiesa, istituì e volle, che è riposta nell'u-
nità della fede e nell'unità del regime . Nè punto
avete a temere, che quindi o Noi o i successori
Nostri vorremo nulla menomare dei vostri diritti,
delle patriarcali prerogative, delle costumanze ri-
tuali di ciascuna Chiesa . Conciossiachè questo fu
ognora negl'intendimenti e nella pratica dell' A-
postolica Sede, di attemperarsi largamente e con
equità alle origini ed ai costumi de' varii popoli .
- Per lo contrai-io, ristabilita la comunione con
Noi, non saprebbesi dire abbastanza qual vena
di floridezza e di gloria sarebbe per fluirne, la
Dio mercè, nelle vostre Chiese . Deh ! dunque ac-
colga Iddio benignissimo la vostra stessa preghiera :
Cessa, o Signore, gli scismi delle Chiese ; e ancora,