» Io li stringo tutti nel seno immenso della ca
ritàcsian,eslriosemfosergandi
quanto l'amore che loro porto , vorrei edificare
asili dove albergare durante il giorno quelli, cui
le loro povere madri per guadagnarsi un tozzo di
pane sono obbligate a raccomandare a persone
estranee : e stabilirei scuole, in cui i piccoli ed i
grandi fossero debitamente educati .
» Mosso da tal desiderio, tre anni fa aprii
quelle di S . Giuseppe - colla cooperazione di pii
benefattori, le cui offerte ora le sostengono -
nelle quali trovano soda educazione cristiana
sento cinquanta fanciulli di giorno e settanta
adulti di sera .
» Ma queste cifre sono piccole in paragone del
gran numero di coloro che mancano d'istruzione,
e a molti, che ne fecero domanda, fummo costretti
a negarla per mancanza di locale . Le voci di
questi fanciulli pare che risuonino incessante-
mente alle mie orecchie ; ed io non vivrei tran-
quilosenprcuaidestnrach
loro l'azione salvatrice della carità .
» Per raggiungere questo fine veggo un mezzo
molto semplice : fondar nuove scuole, o meglio chia-
mare tra di noi la famiglia di D . Bosco, che non
solamente attende all'educazione dei piccoli, ma
stabilisce e dirige laboratorii per gli adulti . Non è
molto tempo che ebbi il piacere di visitare questi
laboratorii in Sarriá, e osservai con soddisfazione
come lavoravano contenti e progredivano nelle
loro rispettive arti e mestieri, calzolai, sarti, fale-
gnami, tipografi, pittori, musici e scultori .
» Non sarà forse possibile procurare un benefizio
sì segnalato al nostro popolo ? Sarà forse molto
costoso? lo credo di no . Se approssimativamente
cento sottoscrittori sostengono la nostra Scuola di
S . Giuseppe, con altri cento avremo due scuole ;
e aggiungendone ancora altri cento, non ci man-
cherebbero i laboratorii Salesiani . E chi dubita
che in Santander non vi siano più di trecento
persone di buona volontà?
» Ma vogliamolo tutti e sarà fatto ; e dico vo-
gliamolo, perchè ci è solo bisogno di volere .
» Conosco bene che molte sono le cose cui
dobbiamo attendere, ed anche molto dispendiose ;
ma è chiaro che se tutti, o la maggior parte ,
contribuiamo, piccolo sarà il sacrifizio di ciascuno ;
e se osserviamo bene, non mancheremo di trovare
qualche spesa superflua da risparmiare, qualche
passatempo, qualche spettacolo o divertimento
inutile da sacrificare, con cui la misericordia sarà
in istato di soccorrere il povero . Ben potrei io dir
qui ad imitazione di S . Vincenzo de' Paoli in si-
mile occasione : - Mirate questi fanciulli : la loro
sorte sta nelle vostre mani . Saranno un giorno
cittadini onorati, se voi siete compassionevoli e
generosi ; ma saranno perturbatori del pubblico
ordine e disgraziati, se li abbandonate o allonta-
nate da loro la vostra misericordia . - »
I desiderii espressi ai suoi fedeli dall'illu-
stre Vescovo di Santander furono soddisfatti,
giacchè i figli di Don Bosco hanno stabilito
ora colà una Casa, come apprendiamo dalle
lettere qui sotto .
La prima è indirizzata al Direttore dei
Laboratorii Salesiani di Sarrià-Barcellona,
il quale s'è privato di personale per fondare
questa nuova Casa, e l'altra all'amatissimo
nostro Rettor Maggiore, il signor D . Michele
Ru.a
Santander, Palazzo Vescovile,
6 maggio 1892.
AMAT . m° SIGNOR DIRETTORE,
Sia benedetto Iddio ! Il nostro viaggio fu
felicissimo . Di passaggio per Saragozza, il
signor Zabalo ci usò ogni sorta di atten-
zioni : fatta colazione, ci condusse all'Ora
torio festivo che egli dirige, frequentato
da circa duecento giovani . Ha un bel cor--
tile, una fiorente scuola di ginnastica, le
classi ben ordinate, scuola di disegno, teatro
e musica : ha dei buoni aiutanti ed una
Commissione che raccoglie soccorsi ; ma per
assicurare la vita di simile opera desiderano
ardentemente i Salesiani . Fummo anche a
visitare il sacerdote Catechista di detto Ora-
torio, il quale aspetta qui lei, signor Di-
rettore, con grande interesse per trattare
dell'assunto . Saragozza è una grande città,
in cui certamente anche i Salesiani vi tro-
verebbero una messe abbondantissima.
Alcuni fatti dolorosi, che mi capitò di ve-
dere ieri stesso, mi convinsero sempre più
del bisogno, anzi direi della necessità che vi
è di consacrarsi e con tutte le forze all'istru-
zione ed al miglioramento della povera gio-
ventù . Mentre mi metteva in treno per par-
tire da Saragozza alla volta di Castellón, vidi
arrivare scortato per essere giustiziato un gio-
vane in sui 25 anni . Un po' dopo, in Miranda,
scorgo una moltitudine di gente in preda a
viva agitazione . - Che c'è? domando . -
Si tratta dell' esecuzione capitale di un tal
Canales che poco tempo fa assassinò un gio-
vane e lo gettò in un fiume . Venga e lo
vedrà . - Mi avvicino al luogo indicato e
veggo il reo, di circa 22 anni ., vestito a
nero e già cadavere, seduto su di una sedia
e legato ad un palo sopra un tavolato . Che
triste spettacolo ! Dicono che l'infelice, presso
a morire, parlò alla moltitudine, e dirigen-
dosi ai padri di famiglia, raccomandò loro
che educassero bene la figliuolanza . Ah !
quanti prematuri delinquenti per essere stati
privi dei benefizi di una cristiana educazione !
Dinanzi a quel quadro spaventevole . non
potei a meno di pensar a loro e di ricon-
fermarmi ancor una volta nel proposito di
consacrare tutta la mia vita per il bene
della gioventù povera ed abbandonata .
Fatta una piccola refezione, continuammo
il viaggio da Miranda a Burgos . Tra i viag-
giatori non si parlava che dell'infelice Ca-
nales . Eravi nel treno con noi un giovanetto
sui sedici anni, cencioso, sudicio, coi capelli
arruffati, colle unghie lunghe, ma di fattezze
non ordinarie e vivo ed allegro soprammodo .
I soldati della brigata si divertivano con
lui ; i suoi scherzi formavano il tratteni-
mento di tutti ; cantava canzoncelle e ballava
come un Fiammingo . Grazioso nei suoi gesti
e dotato di singolari disposizioni per decla--
mare, i viaggiatori lo applaudivano e rega
lavanlo di sigari e di ghiottonerie . Passate'