gioventù, è sempre ed in ogni dove dolce soddi-
sfazionelptrfavelrdiLu;l'onore di ri-
petere in quest' anno, ricco di soavi e ad un
tempo incresciose memorie, alcuno dei passi della
sua vita prodigiosa, certo è causa di tal contento
che intender non lo può, chi non lo prova, ed io
non so trattenermi dal manifestarlo a voi che,
nei santi ricordi di D . Bosco, mi siete legati col
vincolo della più sincera amicizia . . . .
Or che da questa vita è scomparso l'uomo, ne
è pur lecito ricordarne le gesta, e di D . Bosco
ve n'hanno tante e tali da inorgoglire più d'uno
fra i grandissimi vuoi dell'antica, vuoi della me-
dia o della età moderna .
Chi fosse D . Bosco mentre era fra noi, lo dica
l'Angelo della Carità che, ascoltando i gemiti
della miseria sotto i moltiformi suoi aspetti rap-
presentata nella povera famiglia umana, gli con-
sigliava il farmaco onde lenire il meglio che po-
tesse l'acerbità dei dolori ; lo dica la sventura,
la quale, allorchè in più vasta guisa scatenò l'ira
sua sui derelitti figli d'Eva, ebbe da quest'uomo
i più forti contraccolpi all' opera sua deleteria ;
lo dica l'orfano in ispecie che, perduto sul mat-
tino della vita il sostegno, la guida, l'amplesso
dei genitori, nelle braccia di D . Bosco ritrovò
l'aiuto, il consiglio, l'amore .
Qui l' oratore con vena feconda passa a
ragionare di D . Bosco raffrontandolo coi
grandi della storia . Più volte è troncato da
fragorosi applausi .
Non la finirei così presto, se a larghi tratti vo-
lessi delineare D . Bosco e porlo di faccia a mille
altri che per diversi titoli passarono celebrati nel
dominio della storia e se, per brevità, non mi
dovessi staccare da questa via ed internare nelle
cose che meglio da vicino lo toccano .
D . Bosco non visse mai per se stesso ; consa-
cratosi all' umanità , a questa solo apparteneva,
era giusto che per lei fossero i suoi sogni, le
aspirazioni, i disegni, gli atti .
Da inesplorate remotissime lande un grido giunge
fino a D . Bosco : è un' infinita turba di poveri
selvaggi, ravvolta nella notte della più oscura
barbarie, ramingante quasi branco d'armenti per
gli immensi deserti della Patagonia, che, per un
lontano lume di ragione, sente d'esser qualche
cosa più delle fiere ; abbisogna d'una guida, che
la ponga sul sentiero del vivere civile, le infonda
una speranza che non ha, le additi una patria
che non conosce ancora, le insegni esser dessa
creatura di Dio ; e questo grido D . Bosco lo ac-
coglie, egli che, già negli inizi del suo apostolato,
tutti superò con serena fronte gli ostacoli opposti
dall'invidia, passando fra le schiere dei maligni
forte come S . Paolo, qui pure non conosce bar-
riera, non difficoltà di mezzi, vede un'opera da
compiersi per Iddio ed egli non indietreggerà
giammai.
Da qui sorge quella eletta schiera di prodi, che,
avanzando di conquista in conquista, aggiunge
ogni giorno una fronda agli allori della Chiesa,
nuova gloria al nome Salesiano ; da qui il dila-
tarsi quasi per incanto della luce di verità, lo
stendersi in quelle terre il civile e religioso pro-
gresso, il centuplicarsi per miracolo delle sacre
legioni che, abbandonando patria, parenti e lieto
avvenire, corrono incontro a mille pericoli, a di-
sagi senza numero, trovando non difficilmente la
morte.
L'oratore ricorda i valorosi Salesiani già
caduti sul campo di lor fatica quali martiri
dell'apostolico loro zelo e poscia continua :
Se alle sue istituzioni D . Bosco potè dare sta-
bilità duratura, non ultimo dei meriti si fu il ri-
trovare in D . Rua quello che, lui morto, ne sa-
pesse continuare la meravigliosa opera, ne aiu-
tasse con prudenza il crescente sviluppo, vantag-
giosamente in una parola lo surrogasse ; e noi, al
risultato dei fatti, non possiamo che tributare il
dovuto plauso all'uno per la saggia scelta, . all'al-
tro per essersi mostrato tale quale di lui si poteva
bene sperare, degno cioè del Grande Estinto, pari
alla difficile missione affidatagli . . . . Quello che,
per riguardo all'umiltà, sua, io mi astengo , dall'e-
numerare, lo dicano Parma, Macerata, Rossignol,
Mendrisio, Bogotà, le Isole Dawson e venti altri
luoghi che, unitamente alla benedetta Loreto, si
videro trapiantati nel loro suolo e felicemente
acclimatati sotto le continue cure di D . Rua i
germogli dei vivai di D. Bosco ; lo dica l'Africa,
oggetto di conquista dei moderni colonizzatori, la
quale, diffidando di questi, anela d'essere moral-
mente conquistata dai Salesiani ; lo ripeta l'Asia
che, or non è molto presso la santa Casa di Be-
tlemme, salutò negl'inviati da D . Rua i primi
pionieri di quella falange di buoni, dai quali co-
tanto bene si ripromette per le presenti e per le
venture sue generazioni ; lo dirà fra non molto
l'Oceania quando si vedrà avverato in suo pro il
sogno di D . Bosco, che cioè i Salesiani tocche-
rebbero un giorno terra anche a quei lidi .
E noi, nella modesta nostra sfera, o cari amici,
non possiamo forse attestarlo col continua accre-
scersi di questa manifestazione che, sebbene ri-
volta al Padre carissimo, per riverbero ridonda
pure a lode dell'amato D . Rua?
Se tanti sono i titoli che ai buoni lo fanno così
caro, e perchè non si avrà la prova della nostra
riconoscenza ? Certo che sì ; sia densa il segno che
al mondo tutto dimostri ancora una volta di che
forti vincoli sian stretti fra loro i figli di quel
Grande che mille e più mila temprava all'amore
del dovere, al rispetto per la religione, alla gra-
titudine verso ì maggiori ; ed inneggiando in oggi
al degno D . Rua, con lui inalziamo una lode al
Buon Dio che, con larghissima munificenza, volle
benedire questo lembo della cara nostra Torino
e far qui sorgere la prima casa Salesiana, infon-
dendo nell'anima eletta di D . Bosco un'ardentis-
sima fede in tutto che da lui dipende, una spe-
ranza sconfinata nei premi da lui promessi, una
infiammata carità per quello che a lui converge,
tale da renderlo degno dell'ammirazione dei po-
poli, dell'affetto di tutti i suoi figli, della gloria
dei grandi .
Il Cardinal ROTELLI all' Oratorio
In uno degli ultimi giorni dello scorso Giu-
gno avemmo una di quelle consolazioni che
lasciano una impronta incancellabile nel cuore
Col treno delle due pomeridiane del giorno 27
giungeva a Torino S . E . i.l Cardinale Luigi