sto aprire scuole, oratorii e laboratorii, per
educare fanciulli e fanciulle, unico mezzo per
rigenerare quella popolazione, ancor troppo
debole nella Fede e troppo libera nei costumi .
Chiesi perciò a Don Costamagna in Buenos
Aires quattro Suore di M . Aus ., che con
altre tre mandate dalla Patagonia aprirono il
Collegio, già frequentato da oltre 200 alunne .
Si vinsero le difficoltà pecuniarie, e diedi
ordine al nostro Don Borghino di mettere
tosto mano all'edifizio delle scuole ed ora-
torio per fanciulli, intanto che un Benefat-
tore s'incaricò di innalzarci una bella Chiesa,
con gli annessi laboratorii per una Escuela
de Artes y Oficios .
Don Lasagna da Montevideo mandò Don
Cavalli e Don Isabella, ed io feci il sacri-
fizio di Don Veneroni, del Ch . Franchini e
del nostro capo falegname, Marini, col Ca-
techista Rossetti . Questo personale posto in
movimento, farà del gran bene . Gli uni at-
tendono alla Parrocchia, gli altri alle scuole,
mentre Don Cavalli visita gli ammalati nel-
l'Ospedale e le numerose Colonie di Italiani,
i quali già riuscimmo d unire in Società
Operaia Cattolica di mutuo soccorso . La So-
cietà di Beneficenza Massonica ha colà sette
loggie, compresa una per le donne !
Don Veneroni poi catechìzza le Colonie di
Tornquints, formata di Poloni Russi, buoni
cattolici ; quella della Viticola, del Villarino,
del Napostà ed altre sparse nella campagna
pel circuito di 40 e più leghe .
Il nostro Don Milanesio, missionario vete-
rano, dopo percorse durante sei mesi le sponde
del Rio Colorado, predicando, confessando e
battezzando, attualmente sta in Missione sul
Rio Negro . Mi scrisse di questi giorni, che
sempre trova delle spighe perdute, ossia Indii
sparsi nelle Colonie, pùestos ò estancias, for-
mandone buoni manipoli ut congreget in hor-
rea. Gli Indiì lo considerano come loro pay -
sano, e perchè abbronzato come essi, a causa
degli strapazzi del deserto, e perchè parla
la loro lingua come uno di loro .
Mentre scrivo, Don Stefenelli con un Ca-
techista , Manuel Mendez , un Indio e tre
Suore di M . Aus ., sono in viaggio per la
Missione di Roca, distante 120 leghe da noi,
quanto ve n' ha press' a poco da Torino a
Roma ; ed a cagione dell'abbassamento delle
acque, essendo sospesa la navigazione sul
Rio Negro, devono fare tutto questo lungo
cammino per terra ed impiegarvi ben 20
giorni . Il loro equipaggio è di 15 cavalli,
due cavalieri e due carri, l'uno per le Suore,
e l'altro per le masserizie e la casa ambu-
lante, come farina, riso, galletta, etc . ; per
via poi troveranno carne ed appetìto .
Collo stesso treno (della carretta) sono pure
partiti il nostro Don Luciani e tre altre Suore
di M . A. per la Missione di Pringles, ma la
loro distanza è solo di 20 leghe, ossia 100
chilometri . Di lì, sino a quella di Choele
Choel (70 leghe), li accompagnò il nostro
Don Pedro, mentre Don Roggerone stette di
sentinella vigile in Roca, per due mesi, lui
solo guardiano della Casa, Missionario, sa-
crestano, cuoco, maestro e scuolaro ad un
tempo, perchè epoca delle vacanze .
I due poveri romiti di Chosmalal, D . Pa-
naro e D . Gavotto, distanti da noi 200 leghe,
non poterono prender parte ai ss . spirituali
Esercizi e solo comunicano con noi per let-
tera
In Patagones e Viedma, luogo di nostra
residenza, prosperano la Pia Unione delle
Figlie di Maria, l'Associazione del . S. Cuore
di Gesù, e la Compagnia di S . Luigi ; si
sta lavorando per istabilire pur quella di San
Giuseppe per gli adulti . E bisogna pur dirlo,
da una parte e dall' altra, i Salesiani e le
Suore di M . A . hanno lavorato assai, e si
possono calcolare da 10 a 12 mila le Comu-
nioni nell'anno 1890 ; ma tutte di signore,
fanciulli e fanciulle ! E gli uomini? Fatta
eccezione deglì Indii convertiti, di pochi Ita-
liani e di qualche Spagnuolo, negli altri
manca la Fede, abbonda il rispetto umano,
e l'interesse regna padrone dei loro cuori!
Dio, anima, eternità, sono pensieri sterili, e
parole vuote di senso per loro ! I cavalli, le
pecore, le vacche, i buoi, le lane, i cuoi, sono
il loro culto ; l'acquavite (caña),l'ubbria-
chezza (borrachera) ed altre più basse divi-
nità, sono l'oggetto della loro devozione !
Nelle Indie Orientali, S . Francesco Zaverio
non potè convertire gli Indiani senza prima
convertire i commercianti Europei ; e fu questo
il più grande de' suoi miracoli ! Noi al con-
trario troviamo facile convertire i selvaggi,
ma non potemmo ancora guadagnare questi
trafficanti civilizzati, che quali locuste divo-
ratrici hanno infestato questa terra !
Scuole - Collegi - Oratorii .
una relazione che scriveva all'Arcive-
scovo di Buenos Aires ed al Ministro del-
l'Istruzione Pubblica del Governo nel Gen-
naio di quest' anno, diceva che passavano il
migliaio gli alunni e le alunne (di colore
bianco, olivastro e nero), che frequentano le
nostre scuole o Collegi, come li dicono qui,
sparse in diversi punti della Missione .
Gli ultimi esami qui in Viedma riuscirono
splendidi, per testimonianza delle stesse Au-
torità scolastiche del Governo ; e le Acca-
demie maschili e femminili, che si tennero
nella distribuzione dei premii, presenti molti
Ufficiali ed un Generale dell'Esercito Argen-
tino, riscossero molti applausi . Tra i premiati
vi furono molti Indii, ed è degno di nota
che il primo premio di ricamo, lo guadagna-
rono nientemeno che due indigene, raccolte
nel nostro Ospizio, appartenenti alla Tribù
di Yancuche . - Sono in attività le classi di
grado superiore e quelle di latino, ed i gio-
vanetti scelti per tali corsi danno speranza
di buona riuscita .