189105


189105

1 Pages 1-10

▲back to top

1.1 Page 1

▲back to top
ANNO XV - N . 5 .
Esce una volta al mese . MAGGIO
1891.
T BOLLET INO SALESIANO
DIREZIONE nell'Oratorio Salesiano -Via Cottolengo, N . 32, TORINO
Sommario.
La festa di Maria SS . Ausiliatrice .
Orario della Novena e solennità di Maria Ausiliatrice .
Grazie di Maria Ausiliatrice .
Conferenza di Maria Ausiliatrice .
Il cinquantesimo anniversario della prima Messa di D . Bosco .
Viaggio dei Missionari Salesiani.
Conferenze Salesiane.
La Sig.ra Donna Dorotea Chopitea de Serra .
Pel terzo Centenario di S . Luigi Gonzaga .
Notizie dei nostri Missionari . - Una Missione alla Colonia
italiana di Guariyù nell'Uruguay.
Il Primato del Brasile.
Notizie varie .
Il Dott . Carlo D'Espiney .
Bibliografia .
Cooperatori defunti .
LA FESTA
LA FESTA della Madre !
Imparammo da giovanetti ad invocarla
ed a teneramente amarla ; col nome di
Gesù pronunziammo fin dagli albori della
nostra vita il nome di Maria, dessa è la
Gran Madre di Dio, la madre nostra te-
nerissima . Accorrete, o fedeli, al tempio
di Maria, portate i fiori olezzanti al suo
altare, venite, venite ad innalzare la preci
fidente, venite ad offerirle l'omaggio del
cuore. L'Ausiliatrice dei Cristiani ha pos
sto qui il suo trono di grazia e quivi at--
tende i figli suoi .
- O pellegrino, ove vai con passo così fret-
toloso ? - . Vado al Santuario di Maria Au-
siliatrice . È la festa della mia grande be-
nefattrice . - Qual grazia ricevesti tu! - U-
dite e ringraziate con me la potente Re-
gina. Io era tanto infermo e rattratto nel
corpo, che più non poteva camminare da
me. Era il giorno 4 Giugno del 1874, fe-
sta del Corpus Domini, quando fui con-
dotto al Santuario di Maria Ausiliatrice .
Un buon Sacerdote mi dice : - Se avete
fede in Maria SS ., aprite la mano - Non
posso . - Sì, che potete : incominciate dal
pollice. - Tentai e lo distesi ; così feci delle
altre dita, ed allora tutto allegro feci un
gran segno di croce gridando : - La Ma-
donna mi ha fatto la grazia . -Il prete
soggiunse - Se è così, rendete gloria a
Dio alzandovi in piedi . - Qual meravi-
glia ! Mi scomparve la curvatura della
spina dorsale, mi scomparve la contra-
zìone delle gambe e delle braccia ; io cam-

1.2 Page 2

▲back to top
minava libero e sano . Volai all'altare della
Vergine, adorai Gesù in Sacramento, rin-
graziai la mia celeste Benefattrice . - For-
tunato pellegrino ! Conoscesti per tempo la
potenza di Maria e l' invocasti con fede,
Essa ti esaudì . . .
- E che vuoi tu, o prode milite, che in
mezzo all'immenso popolo dei divoti cerchi
un prete nel Santuario della Madonna Au-
siliatrice? - Io sono un miracolo di Maria .
Era per morire, i medici nulla più spe-
ravano di me . Dopo aver ricevuti tutti i
conforti religiosi nei giorni antecedenti,
questa notte voleva, ancora u na benedi
zione dal prete che regge questo santua-
rio . Il buon prete non venne, ma fece
pregare la Madonna per me e disse ai
miei servi che erano andati da lui : Uo-
mini di poca fede, andatevene contenti,
il generale farà domani la Comunione al-
l'altare di Maria . Io m'addormentai, non
del sonno della morte, ma di una calma
sanatrice, ed ora come risuscitato son qua
pienamente e miracolosamente guarito ,
voglio la benedizione del prete e la Comu-
nione all'altare della celeste Ausiliatrice .
- Fortunato signore, canta le glorie di
Maria, chè la tua guarigione è un raggio
della sua bontà .
- E tu piangi, o giovinetta, e preghi ap-
piè di quell'altare.. . perché un tal dolore?
- Non son lagrime di angoscia, ma di
riconoscenza e gioia le lagrime ch'io verso .
Io era cieca da due anni e da molti altri
soffrivo male d'occhi ; fui condotta a Ma-
ria Ausiliatrice . Un buon prete mi bene-
disse e poi m'interrogò : - Vi servirete
degli occhi in ben dell'anima e non per of-
fendere Dio? - Glielo prometto con tutto
il cuore. Oh come è triste la mia sorte !
- Avete fiducia che la S. Vergine vi aiu-
terà? - Lo spero : ma intanto io non ci
vedo . - Ci vedrete - Che? vederci? -
A gloria di Dio e della Beatissima Ver-
gine ditemi : Che cosa ho io in mano? -
Feci allora un grande sforzo d' occhi e
guardando gridai : - Io vedo : io vedo -
Che cosa ?-U- namedgli Che meda-
glia ? -Del a Madon a.-Edal'tro
che cosa vi è ?-Dal'tro?unm
vecchio, con in mano un bastone fiorito :
San Giuseppe .Oh!SantaVergine,ioson
guarita, io vedo, io vedo! La vista mi
fu ridonata ed io non fui più cieca . - For-
tunata giovinetta, avesti fede nell'aiuto di
Maria ed Essa ti esaudì.
- E tu, o pellegrino, eri un incredulo e
come ora vieni al santuario di Maria ?
- Io, sebben medico, tuttavia era epilet-
tico incurabile, l'arte salutare non poteva
più nulla in me. Venni al santuario, ed al
prete che m'invitò ad inginocchiarmi per
pregare la SS . Vergine, risposi che me
ne dispensasse, perchè io era incredulo
e non avrei potuto far ciò con sincerità .
Il buon prete. ebbe sapientissime pa-
role e mi ridusse a pregare . Rialzatomi
mi sentii mutato . Una gioia ineffabile
m' inondava l' animo . Maria SS . fece un
miracolo, un grande miracolo in me . Il male
incurabile mi scomparve e l'anima mia,
illuminata a tanto prodigio, si convertì
a Dio - Fortunato medico, che invocasti
Maria, Essa, che ama tanto i suoi figli,
ti esaudì !
- E tu, o nobile pellegrino, commendatore
e senatore del regno, che porti al santuario
di Maria?-Io era moribondo, i medici
più nulla speravano di une, quando in-
vocai Maria Ausiliatrice e promisi . pel suo
santuario due mila lire al mese per un
semestre. Son passati appena tre giorni
da quella preghiera fatta nella mia ago-
nia, ed ora miracolosamente risanato vengo
a portare la prima offerta . - Fortunato
divoto, mettesti la tua fiducia nell'Ausilia-
trice dei Cristiani e non pregasti invano. -
Sì, è questa la storia della potenza e
dell'amor di Maria, la storia del santua- -
rio a Lei eretto coll'obolo di innumerevoli
fedeli che La invocarono e furono esau-
diti, storia non punto immaginaria, ma
reale e della realtà d'ogni giorno ; storia
che si ripete ogni alino, ogni mese, ogni
giorno (1) .
Oh! accorriamo adunque al tempio di
Maria, raccogliamoci devoti e ricono-
scenti ai, piedi. del suo altare nell'annua
festa della sua potenza e della sua bontà .
La festa della madre infonde gioia ed
esultanza nel cuore dei figli . Oh! che
il nostro pellegrinaggio al santuario di
(1) Vedi le diverse annate dei Bollettini Salesiani
Italiano, Francese e Spagnuolo e lo seguenti ed altre
pubblicazioni : Maria Ausiliatrice col racconto di grazie
L . 0,40) - Meraviglie della Madre di Dio (L. 0,20)
- Rimembranza di una solennità (L . 0,20) - La Nu-
voletta del Carmelo (L . 0,15), tutto operette scritto
dallo stesso D . Bosco . - L'Arca dell'Alleanza (L . 0,20)
- La Città del Refugio (L . 0,20) - La Madre delle
Grazie (L . 0,20) - La nostra Speranza (L . 0,25) - La
Stella del mattino (L . 0,20) - La Vergine Potente
(L 0,25), operette scritte per ordine di D . Bosco d
sacerdote Salesiano D . G . B . Lemoyne, e contenenti
tutte come le prime relazioni di innumerevoli grazie
e fatti prodigiosi attribuiti all'intercessione di Ma-
ria SS . Ausiliatrice . Per brevità non accenniamo altro
opere, quali sarebbero la vita di Don Bosco del D'Es-
piney (L. 2) - Don Bosco e la Pia Società Salesiana
del Dubois (L . 2), ecc., ecc .

1.3 Page 3

▲back to top
Maria sarà come il più bel episodio
della nostra esistenza . E per ottener
tanto, rendiamoci meritevoli
e della protezione di tanta
del favore
Madre . Le
nostre preci non isfiorino soltanto le lab-
bra, ma siano l' eco fedele dei più vivi
sentimenti del cuore . Che questa solen-
nità non sia sterile e vana pompa di
un culto puramente esteriore, spesso in
deranno al tavolino per ricevere correzioni
d'indirizzi o i nomi di nuovi Cooperatori,
si potranno pure consegnare le offerte per
la Pia Opera del Sacro Cuore di Gesù, per
le Missioni, per le altre Opere nostre e pcl
Bollettino . Per procedere poi con maggior
precisione ed agevolezza, converrebbe assai,
che si dessero per iscritto le diverse com-
misonchevisroacnegi
questa circostanza .
dissonanza con le intime disposizioni del-
l'anima ; ma onorando Maria, amiamola
veramente imitando le sue sante virtù .
PER LE GRAZIE DI MARIA AUSILIATRICE
che soglionsi riferire in detto giorno, movia-
m o la medesima preghiera, cioè che possi-
bilmente siano accennate in qualche scritto
AVVISI .
contenente almeno i dati principali della re-
lazione, assicurati colla firma del relatore .
Per affari di libreria e di oggetti di divo-
I PELLEGRINAGGI AL SANTUARIO
DI MARA AUSILIATRICE .
Quest'anno i pellegrinaggi al Santuario
di M . A. saranno numerosi, cadendo il giorno
24 di Maggio in Domenica .
Noi applaudiamo di gran cuore allo zelo
zione saranno aperti dei banchi appositi fuori
del Santuario . Nella sacristia non si distri-
buiscono in detto giorno nè corone, nè me-
daglie, ma solo si benedicono .
Per affari di amministrazione dell'Istituto
sarà aperto un uffizio apposito presso la por-
tieria del medesimo .
delle pie persone che vanno organizzando
simili manifestazioni di fede e di divozione,
e vorremmo far ricevimento solenne ai di-
versi gruppi di devoti pellegrini provenienti
da tante parrocchie e paesi, ma ci torna im-
possibile . Quello che non faremo noi, lo farà
la Madonna medesima, col ricambiare la vi-
sita di questi devoti con celesti grazie .
Vorremmo inoltre, e specialmente alle As-
sociazioni di Figlie di Maria, di Operai Cat-
tolici ed altre riunioni di pellegrini portan-
ti un distintivo personale, assegnar posti
riservati nel tempio, durante il tempo delle
Il SIG . DoN RUA, secondo il solito degli
altri anni, si troverà in sacristia la maggior
parte della giornata, perciò sarà facile con-
segnare nelle sue mani medesime quegli
scritti e quelle offerte che a lui fossero di-
rette . Avvisiamo tuttavia che gli tornerà dif-
ficile in quel giorno dar risposte o ricevute
per iscritto e supplirà distribuendo qualche
ricordo . Chi bramasse la ricevuta dell'offerta,
consegni questa presso gl'incaricati del Bol-
lettino Salesiano .
sacre funzioni, ma ci è pure letteralmente
impossibile, fatta eccezione delle sole persone
OGGETTI DI DIVOZIONE .
che portassero bandiere o stendardi, le quali
potranno aver posto o nella cappella ove Immagini di Maria Ausiliatrice
sarà esposta alla pubblica venerazione la
statua della Beata Vergine, o presso l'altar
maggiore .
da L . 0,30 a L . 1,80 la dozz .
per quadri da L . 0,30 a L. 0,60 la copia
in fotografia da L . 0,10 a L . 1,50 la copia
I COOPERATORI E LE COOPERATRICI COME
POTRANNO IN QUEL GIORNO PARLARE
CoN Noi?
Ecco un'altra spina che ci punge il cuore .
Vorremmo salutar tutti personalmente, rin-
graziarli con le più vive manifestazioni d'af-
Statue bianche L . 0,25 a L. 60,00 cad .
» colorate da L . 36 a L . 130,00 caduna
Medaglie varie da L . 0,25 a L . 1,80 la dozz .
» di argento da L . 0,45 a L . 4 caduna
» di oro
a L . 15 caduna.
fetto e di riconoscenza pel bene che ci fecero
e ci van facendo ogni dì . Vorremmo poterci
moltiplicare, per aver agio a trattare con tutti,
invece ci dovremo limitare a far quel poco
che potremo e poi di più supplicare la Ma-
donna che faccia essa .
Per affari di Bollettino Salesiano vi sa-
ranno nella sacristia persone incaricate al-
l'uopo . A quelle medesime persone che se-

1.4 Page 4

▲back to top
ORARIO
DELLA
NOVENA E SOLENNITA' DI M ARIA AUSILIATRICE
La Novena di Maria Ausiliatrice incomincia
il 15 di questo Mese . - In ciascun giorno,
lungo il mattino dalle 4 1/2 sino alle ore 11, vi
sarà celebrazione di Messe e comodità di acco-
starsi ai SS . Sacramenti della Confessione e
Comunione . Nel mattino dei giorni feriali
alle 5 1/2 ed alle 7 1/2 antim.c,omenl
Mese, le Messe della Comunità colla re-
cita del S . Rosario, Comunione, canti e
preghiere ; assistendo a queste funzioni si
può lucrare, per concessione pontificia, l'in-
dulgenza di tre anni (1) . Il discorso della
sera sarà tenuto alle 7 dal Sacerdote Sale-
siano D . Tommaso Pentore .
La domenica, che occorre fra la Novena, le
funzioni cangiano come segue : Al mattino,
oltre le due Messe della Comunità, vi sarà
alle 10 Messa solenne ; alle 3 1/2 di sera,
Vespri, discorso e benedizione col SS . Sa-
cramento .
A chi non potesse partecipare di pre-
senza a queste funzioni, noi suggeriamo un
apposito libretto di Don Bosco intitolato
Nove giorni consacrati all'Augusta Madre di
Dio, il quale contiene una considerazione ,
un esempio ed una pratica per ogni giorno,
ed è molto acconcio alla circostanza . Si può
avere alla Libreria Salesiana di Torino al
prezzo di cent . 20 .
Sabato, 23 maggio .
Vigilia della festa di Maria Ausiliatrice .
Verso le 3 pom . nella chiesa di Maria Au-
siliatrice si terrà la Conferenza, prescritta in
questa circostanza, aì Cooperatori e alle Coo-
peratrici Salesiane della città e dintorni .
Al e 6 1/2 vi saran o i primi Vespri, quindi
il discorso e la benedizione, come negli altri
giorni della Novena .
Domenica, 24 maggio .
Festa della SS . Trinità
e solennità di Maria Aiuto dei Cristiani .
Indulgenza plenaria
a chi confessato e comunicato vìsiterà la
chiesa di Maria Ausiliatrice, pregando per
la concordia dei Principi cristiani, per l'e-
stirpazione delle Eresie, per la conversione
dei peccatori e per l'esaltazione della Santa
Madre Chiesa (2) .
(1) Breve di S . S . Pio IX di v. m. in data 26 feb-
braio 1875 .
(2) Questa indulgenza, come la suddetta, è appli-
cabile anche alle anime de' defunti . Per Breve dello
stesso S . Pontefice Pio IX, in data 29 gennaio 1875,
questa si può acquistare da tutti i fedeli in qua-
Mattino . - Alle ore 7 Messa e Comunione;
generale . - Alle 10 Messa solenne .
Sera. - Alle 6 Vespri solenni Ai Maria
Ausiliatrice, Panegirico, T antum Ergo e be-
nedizione col Santissimo .
In questo giorno verrà eseguita da oltre
200 voci la musica del seguente programma
Mis a PapaeMdaircPelLug
Palestrina, a voci sole senza accompagna-
mento (1) .
lunque giorno dell'anno a scelta, purchè visitino la
chiesa colle suddette disposizioni e preghino per i
sovraesposti fui .
(1) A vie meglio solennizzare la festa della Vergine
Ausiliatrice del popolo cristiano in questo anno, cin-
quantenario dell'Opera di D . Bosco, si stabilì che la
Messa da eseguirsi in tal giorno fosse il gran capo-
lavoro del Palestrina intitolato Missa papae .Marcelli_
Non occorre di tessere gli elogi di questa composi-
zione che nel firmamento della musica sacra è pro-
prio il sole . E questa una delle tre Messe colle quali
il Palestrina vinse la causa della musica chiesastica,
la quale era in gran forse di essere sbandita per sem-
pre dalle soglie del tempio ; come quella che, per colpa
dei maestri di quel tempo, pareane divenuta affatto
indegna . Imperocchè essendosi sottratti quei compo-
sitori alle ispirazioni del canto gregoriano, fonte pe-
renne del bello e del sublime, come quello che è più
celeste che umano, e lasciandosi andare in balía de'
propri capricci avevano sconsacrata, deformata e resa
al tutto mondana un'arte che è per sè stessa cosa tutta
sacra e divina, i cui primi offizí presso tutte le na-
zioni erano stati quelli di celebrare la grandezza di Dio .
Ma delle tre Messe dal gran maestro presentate al-
l'esamina che se ne dovea pigliare innanzi ad una
congregazione di Cardinali, questa intitolata alla me-
moria di Papa Marcello, apparve più maravigliosa,
sicchè il Cardinal Serbelloni, presidente della Con-
gregazione, si sentì commosso a tanto entusiasmo, da
non saperlo meglio sfogare che togliendo dall'Alighieri
concetti e parole, sicché uscì in quella terzina che si
legge al fine del 10° del Paradiso, là dove il poeta
descrive le danze ed i canti dei beati :
Così vid'io la gloriosa ruota
Muoversi, e render voce a voce in tempra
Ed in dolcezza, ch'esser non può nota,
Se non colà, dove il gioir s'insempra .
È questa la Messa che, eseguitasi poi la prima volta
pubblicamente nella cappella Sistina alla presenza di
Papa Pio IV, celebrando il Cardinal S . Carlo Borro-
meo, strappò al venerando Pontefice un elogio che mai
il maggiore poteva aspettarsi il felice compositore, il
quale dovette sentirsi in qualche modo compensato
di tutte le fatiche e la trepidazione che la grande im-
presa ed il supremo cimento, a cui si trovava l'arte
sua, gli avevano necessariamente cagionato . Queste do-
vettero essere, così il Pontefice, le armonie del cantico
nuovo, che Giovanni l'Apostolo udì nella Gerusalemme
trionfante, delle quali un nuovo Giovanni dà un saggio
nella Gerusalemme militante .
Sono tre secoli che il gran lavoro palestriano si e-
seguisce nella capitale del mondo e delle belle arti ;
ma non fu mai che abbia ingenerato sazievolezza,
anzi, essa, è come la luce, sempre desiderata . Ne può
essere altrimenti, imperocchè concorrono in essa tutte
le doti proprio di ciò che è perfetto ; la semplicità, la
chiarezza, la connessione, l'eleganza, la sublimità dei
concetti si uniscono in un tutto bello d'una sovrana
bellezza, resa più amabile dalla gravità e dalla ca-
stità dei sentimenti, onde tutto il componimento è in-
formato . Insomma si sente che quello è il cantico che
la Chiesa cattolica intona al suo sposo celeste, quando
ne celebra la bellezza ineffabile e la infinita gran-
dezza .
Non è a dire se si porranno in opera tutte le dili-
genze, perchè l'esecuzione risponda quanto più sia
possibile all'altezza del lavoro e delle due solennità
che ne ispirarono la scelta . A questo uopo si racco-
glieranno in un sol corpo le scuole di canto dell'Ora-

1.5 Page 5

▲back to top
Vespro del M .° C . Giulio Roberti .
Inno del M .° Carlo Galli .
Ave Maria corale a voci sole senza accom-
pagnamento del M .° Cav . R . Remondi .
Tantum Ergo, corale a voci sole senza ac-
compagnamento del M .° J . Tomadini.
Lunedì, 25 maggio .
Alle ore 7 del mattino, Messa, Comunione
ed altre pratiche dí pietà in suffragio delle
anime dei defunti Cooperatori, Cooperatrici
e Consorelle di Maria Ausiliatrice.
N8 . - Chi desiderasse farsi inscrivere nell'Ar-
ciconfraternita di Maria Ausiliatrice troverà per-
sona appositamente incaricata nella sacristia della
chiesa .
GRAZIE DI MARÌA AUSILIATRICE .
(Dai registri del Santuario) .
La Benedizione di Maria Ausiliatrice.
Il giorno 27 Ottobre ultimo scorso fu con-
dotta sovra un carro al nostro Santuario una
disgraziata giovane sui 22 anni, la quale
sembrava pazza o maniaca . Non fu possibile
introdurla nel tempio, perché avrebbe spa-
ventato il popolo in quel giorno accorso in
folla per le Quarant'ore Solenni ; perciò, fatto
introdurre il carro nell'istituto, l'inferma fu
violentemente trasportata in sacristia dai cu-
stodi che l'avevano accompagnata . Da circa
due mesi era diventata muta e dava in tali
stranezze da incutere pietà e spavento . I me-
dici non le potevano recare alcun rimedio e
non seppero dar ragione alcuna di quel male .
Introdotta l'inferma nella sacristia del San-
tuario, stette per breve come estatica a ri-
mirare i quadri e le tavolette votive ; ma
appena il sacerdote, impostasi la stola, inco-
minciò a recitare le solite preci per la bene-
dizione di Maria Ausiliatrice, si riscosse e
girava smaniosa qua e colà, trascinando seco
i custodi con incredibile forza . Il sacerdote
la benedisse e le fece imporre al collo una
medaglia di Maria Ausiliatrice . Giorni sono
ritornò pienamente guarita colla famiglia por-
tando un cuore d'argento . Con gioia indi-
cibile raccontavano quei buoni parenti, che
l'inferma, dal giorno in cui ricevette la be-
nedizione e la medaglia di Maria Ausiliatrice,
incominciò a parlare ed a riacquistare le per-
dute facoltà, in guisa che dopo poche setti-
mane era pienamente guarita .
Essa non ricordava più nè punto nè poco
dell'accaduto, nè del Santuario in cui era
stata benedetta, ma univa tuttavia ben di
cuore la sua preghiera di ringraziamento alla
Celeste sua Liberatrice .
Il nome dell'inferma è Carolina Guazzo di
Grana (Monferrato) .
Relatore
Sac. ANTONIO DAMILANO .
Nostro dolore . - Ci duole assai non
poter qui per ora riportare le altre innume-
revoli relazioni di grazie, per la pubblica-
zione delle quali ricevemmo da molti ripetuto-
istanze . Ve ne ha di quelle commoventi
consolantissime, e che pubblicate potrebbero
ravvivare a mille doppi la fede e la divozione
dei lettori ; ma pur ci è forza tramandar ciò
ai Bollettini di altri mesi .
Tuttavia, ciò che non facciamo in questo
mese in queste pagine, l'abbiam fatto in parte
nel fascicolo di Maggio delle Letture Catto-
liche il cui titolo è
torio di S. Francesco di Sales, dell'Ospizio di S . Gio-
vanni Evangelista, del collegio delle Missioni estere
di Valsalice con un eletto stuolo di professori e di-
lettanti della città di Torino, in gran parte antichi
alunni nostri, i quali con entusiasmo hanno accettato
l'invito . Avrassi pertanto un coro ben disciplinato di
oltre 200 voci, le quali nel modo che segue verranno
ripartite .
Ai giovani dell'Oratorio sono affidate le parti di
soprano e contralto : ai signori professori e dilettanti
della città, il secondo coro dei tenori primi e bassi
primi, il coro dei tenori secondi e bassi secondi sarà
sostenuto dalle rimanenti cantorie sunnominate .
La Messa di Papa Marcello è stata eseguita l'anno
scorso a Milano nel Duomo per la solennità della
Pasqua sotto la direzione del valoroso cav . Galli-
gnani, e tutti sanno quanta ammirazione abbia de-
stato nella capitale lombarda . Fu eseguita ancora
qui a Torino nella chiesa di S . Filippo sotto la di-
rezione dell'egregio Av . Stefano Scala e del maestro Ta-
verna con esito pure molto felice . L'una e l'altra volta
lasciò negli animi un desiderio vivissimo di poterla
presto riudire : il qual desiderio vogliamo sperare che
debba rimaner appagato nel giorno 24 Maggio in tutti
coloro che accorreranno nel tempio di Maria Ausilia-
trice . La perfetta e nello stesso tempo semplice bel-
lezza di questo stupendo capolavoro non può non es-
sere gustata da chicchessia, ma certo coloro, che a
questo severo genere sono per istudi opportuni, o
almeno per qualche uso hanno l'animo già temperato
e disposto, costoro sono quelli che maggiormente ne
andranno paghi e contenti .
L'invocammo e ci esaudì
È un volumetto di 150 pagine tutte spi-
ranti fede e riconoscenza . Il compilatore Sac .
Gio . Batt . Lemoyne vi premette brevi ma
toccanti pensieri a mo' di prefazione, e poscia
distribuisce in 64 capitoli le diverse relazioni
di Grazie . Eccone qui accennati alcuni
Invocai Maria e fui esaudita - Miracolosa gua-
rigione di un bambino - La S . Comunione ad
onor di Maria SS . - La lettura delle grazie di
Maria Ausiliatrice - La speranza di quelli che
soffrono - Un male incurabile - Non si confida
invano nella Madonna - Atto di riconoscenza alla
Vergine SS . - Una malattia cronica guarita per
l'intercessione di Maria Ausiliatrice - Efficacia
di una novena - Maria conserva una madre al-
l'amore dei figli - Maria SS . mia difesa - La
Tesoriera delle grazie - Un voto a Maria Ausi-
liatrice - L'immagine di Maria Ausiliatrice -
Adempi le promesso fatte - Una Messa nel San-
tuario di Maria Ausiliatrice in Torino - Maria.
SS . ama i fanciulli - Un padre di famiglia sal-
vato per l'intercessione di Maria Ausiliatrice --
Campi preservati dall'inondazione - Un buon con-
siglio - Guarigione di una violenta paralisi ---
Un Triduo in ringraziamento a Maria Ausiliatrice

1.6 Page 6

▲back to top
per duplice grazia - Un'offerta per la facciata
del tempio di Maria Ausiliatrice - Da morte a
vita - Una famiglia ai piedi di Maria Ausilia-
trice - Una grazia di suprema importanza - La
miracolosa medaglia di Maria Ausiliatrice - Le
preghiere suggerite da D . Bosco per ottener gra-
zie da Maria - La pace in famiglia - Una con-
versione in punto di morte - Una fanciulla ago-
nizzante - Convulsioni calmate - Emorragia
cessata per la medaglia di Maria Ausiliatrice -
Una vocazione religiosa conservata - L'onore e
la libertà rivendicati per grazia della Madonna -
Una visita alla Chiesa di Maria Ausiliatrice in
Torino - L'innocenza scoperta e la riabilitazione
d'un povero giovane - Son guarita per Maria -
Un colpo di rivoltella - Che si deve fare in casi
disperati? - Maria Ausiliatrice pei poveri orfani
di D . Bosco - Una povera madre afflitta per la
cattiva condotta del figlio - Un'irreparabile sven-
tura .
Conferenza di Maria Ausiliatrice
Il Regolamento della nostra Pia
Unione prescrive due conferenze al-
l'anno, la seconda delle quali per la
festa di Maria Ausiliatrice .
Ci raccomandiamo perciò ai Diret-
tori, ai Decurioni ed ai Cooperatori
che fossero nella possibilità di ciò fare,
che si diano premura di organizzare
tale conferenza . Potrebbero servire
all'uopo le norme da noi date su tale
argomento nel Bollettino del mese
di Gennaio ultimo scorso .
Ove si credesse meglio trasferire
questa conferenza per ragionevoli mo-
tivi ad altro mese, come in certi paesi
di campagna, nei quali nel tempo di
villeggiatura i Cooperatori sono più
numerosi, se ne dia avviso ai Coopera-
tori della rispettiva decuria .
Il Cinquantesimo Anniversario
DELLA PRIMA MESSA DI D. BOSCO
Son cinquant'anni !
Era il 1841, quando D. Bosco celebrava
per la prima volta l'incruento Sacrifizio
della S . Messa. Il gaudio di una famiglia,
l' esultanza di tutto un villaggio, la gioia
di quanti lo conoscevano lo accompagna-
rono al Santo Altare .
- Quis putas sacerdos iste erit? Che sarà
di questo sacerdote? andava dicendo il
popolo. - Chi fu? diciamo ora noi . - Ei
sarà, ei fu D . Bosco! Questo nome dice
assai, dice tutto pei nostri lettori .
Coll' affetto di figli affezionatissimi pen-
siamo al padre, al benefattore, al maestro,
al duce , all' astro più fulgido di nostra
vita... pensiamo a D. Bosco e ci par di
vederlo, di udirlo, lo sentiamo vivo, vi-
vissimo d'immortale vita e nell' eternità
e nella nostra mente e nel nostro cuore .
Oh come sospirammo per anni molti il
giorno 24 Maggio del 1891! Il giubileo
sacerdotale di D. Bosco era uno dei no-
stri voti più ardenti e giocondi . Il sole
di quel dì sarebbe stato più bello, più ri-
dente il cielo, più lieta la terra . I figli dai
lontani lidi sarebbero venuti al padre, ed
il santo vegliardo circondato da mille cuori
ascendere l' altare, celebrare con estasi di
paradiso i Santi Misteri e pregustare
quelle gioie che Dio prepara nei taber-
nacoli eterni a quelli che lo amano
Sognammo e sospirammo, ma Dio non
ci esaudì .
E che faremo noi? Nulla c' imporrà la
memoria di lui in quel giorno tanto so-
lenne e caro, nel quale compierassi il cin-
quantesimo anniversario della ordinazione
sacerdotale di D. Bosco?
Noi alzeremo le voci al Cielo in segno
di riconoscenza immensa verso l' Altissimo
che ci diede un tanto padre, circonderemo
con solenne giubilo l' altare di Maria
Ausiliatrice , di quella celeste Regina e
Dispensiera di grazie, al cui tenerissimo
amore D. Bosco aveva consecrato mente
e cuore, vita ed opere, se stesso ed i figli
suoi . Alzeremo sopra gli altari, e riceve-
remo in cuore in unione di spirito con
lui l'Ostia viva di pace e di amore . Da lui
imparammo a conoscere Gesù, da lui u-
dimmo quelle solenni parole : Figli miei,
la frequente Comunione e ben fatta, ecco il
testamento del padre vostro . E ci benedirà,
benedirà ai giovanetti alunni ed alle o-
pere tutte dei suoi figli, benedirà ai Coo-
peratori ed alle Cooperatrici delle sue
imprese, e saremo come un'immensa fa-
miglia raccolta altra volta alla memoria,
allo spirito, al cuore del padre .
Viva Don Bosco! Rimembranze soavi
e belle di anni giocondi ritornate festose
a noi . S' intuoni l' inno ed eccheggino
gli armoniosi concenti . I sacri bronzi suo-
nino a festa, i drappi preziosi rivestano
il tempio, cerei e fiori inghirlandino l'al-

1.7 Page 7

▲back to top
tare ed il sacro ministro incominci il rito l'Immacolata Concezione, D . Bosco dava prin-
solenne .
cipio per un caso, che parve fortuito, all' o-
pera degli Oratorii, perciò l' anno presente
1891 porta l' anniversario di due fatti di prima
importanza per la Pìa Società di S . France-
Gesù Benedetto, venite a noi e di. noi ab-
biate pietà . Kyrie eleison ! Christe eleison?
Gloria all' Altissimo e pace in terra agli
uomini di buon volere . Ti lodiamo, o Signore,
ti benediciamo, a te siero grazie infinite . La
virtù degli Apostoli discenda in noi, la pa-
rola del tuo Vangelo suoni efficace sempre sul
labbro nostro e sia da noi portata alle più
lontane terre, a cui sospirò il nostro buon
sco di Sales .
Per un incontro provvidenziale poi il giorno
della Santissima Trinità cade in quest'anno
al 24 Maggio, festa di Maria Ausiliatrice. Ne
sia ringraziato il Cielo . Sit nomen Domini be-
nedictum !
giorno sia
E ben giusto adunque che quel
doppiamente solenne per noi . Sit
nomen Domini benedictum, ex hoc nunc et
usque in saeculum .
padre . La tua fede sia la nostra vita e la vit-
Come celebrare que-
toria nostra . A te
sieno offerte le ostie
immacolate sulle ali
sto cinquantesimo
Anniversario .
delle nostre opere .
Ma deh! vieni, o Ge-
sù, vittima incruenta
ed onnipotente . Pro-
stratevi, o genti, Egli
è con noi . Contem-
pla, o Eterno Iddio,
il tuo Unigenito
Gesù è nell' anima
nostra, nostro ali-
mento, e vita della
nostra vita . Che ab-
biam da invidiare al
Cielo? Si sollevino
fidenti e giubilanti
le nostre preci, noi
siamo nei taberna-
coli santi .
Il mistero è com-
piuto ! Iddio ci be-
nedica e ci salvi . Ave
Maria ! Il saluto a
te, o Vergine Madre,,
nostra speme e no-
stro aiuto, rifugio e
conforto, arca di sa-
lute e torre di for-
tezza . . . tu prega per
noi, tu ci guida sulle
orme del Padre e fa
che un giorno pos-
siam tutti intonare
con lui gli eterni o-
sanna colà, ove tu
siedi regìna incoronata di gloria, e dove
facciamo voti che viva e splenda lo spirito
immortale del nostro caro D . Bosco .
Molti ci domanda-
rono in qual modo
pratico convenga
commemorare il cin-
quantesimo anniver-
sario della ordina-
zione sacerdotale di
D . Bosco .
Noi lasciando am-
pia facoltà allo zelo
di ognuno di fare
quanto meglio si cre-
derà nel Signore, ci
limitiamo a pubbli-
care alcuni progetti
presentatici da cuori
affezionatissimi alla
memoria del com-
pianto nostro Pa-
dre .
1. Celebrare con
particolare slancio
di fede e di divozione
la festa di Maria
Ausìliatrice , che,
per provvidenziale
incontro , sarà in
quest'anno il giorno
medesimo del detto
anniversario .
2 . Indirizzare le
sacre funzioni, le
altre preci e prati-
che di tale solennità, in ringraziamento al Si-
gnore ed alla Beata Vergìne Ausiliatrice, d'a-
verci dato un Sacerdote che per noi fu mo-
tivo di tanto bene, ad implorare che le sue
preziose virtù rivivano nei suoi figli e nei suoi
Nel libro XXV del Levitico sta scritto
Sanctifcabisanumquinquagesimu .ipset
enim
anno,
ipuebriolcacehuèse. g. .liSaèntli'faincnhoerdaeiligliucbiinlqeuoan. tCesoimmoe
già altre volte ricordammo, il giorno della
Santissima Trinità del 1841 D . Bosco celebrava
con ineffabile divozione la sua Prima Messa .
L'otto Dicembre del medesimo anno, festa del-
Cooperatori e che si moltìplichi ìl numero
dei Sacerdoti a lui somiglianti ., a bene dell'u-
manità, a gloria della Chiesa ed a sostegno
delle opere Salesiane .
3 . Mandare aiuti al suo Successore, il
sìgnor Don Michele Rua, aiuti che lo pon-
gano in grado non solo di mantenere, ma
di svìluppare ogni giorno più, con inces-

1.8 Page 8

▲back to top
sante progresso, le opere lasciategli così nu-
merose .
4 . L'opera poi che in questa occasione non
va dimenticata, si è quella che va compien-
dosi nel santuario di Maria Ausiliatrice, come
monumento a Don Bosco . È opera raccoman-
datissima a tutti gli amici ed ammiratori di
D. Bosco .
5. Infine non tralasciamo di raccomandare
alla Beata Vergine in questa solenne ricor-
renza la sempre cara memoria di D . Bosco,
qualora avesse ancor bisogno di suffragi, e
tutte le sue opere a cui è fonte di vita la
protezione di Maria .
Visita alla tomba di D. Bosco .
La tomba che racchiude le mortali spoglie
di D. Bosco, è, come altre volte già ricor-
dammo, nel Collegio Valsalice, o Seminario
per le Missioni Estere Salesiane .
Per chi discende in Torino alla stazione
ferroviaria detta di Porta Nuova , per muo-
vere a detto Collegio, non ha che da vol-
gersi al vicino ponte di ferro sul Po, col quale
termina il corso Vittorio Emanuele ed inco-
mincia la via Valsalice . Su questa via, dopo
cinque minuti di cammino in amena valle e
lungo il rio Salice , leggesi a sinistra sopra
umile porticina : Collegio Valsalice .
Questa porta si apre le mille volte lungo
l'anno a molti che vengono dalla città e da
lontani paesi per pregare sulla tomba di Don
Bosco, e non si dovrà aprire il giorno 24 del
prossimo Maggio che segna una data impor-
tantissima per la memoria del compianto no-
stro Padre ? Quanti perciò vorranno in detto
giorno, come in altri e prima e dopo, recarsi
a recitare un De profundis su quella tomba,
troveranno chi farà loro fratellevole acco-
glienza e di buon grado potranno soddisfare
la loro pietà .
Questo abbiamo scritto indotti dalle varie
domande ricevute in proposito da ottimi Coo-
peratori e pie Cooperatrici .
VIAGGIO DEI MISSIONARII SALESIANI.
I nostri lettori, se ben si ricordano, la-
sciarono la nuova spedizione di Missionari
Salesiani nella Chiesa di Maria Ausiliatrice
in Torino la sera del 4 febbraio scorso, nel
momento in cui prendevano le mosse alla
volta della Francia, per imbarcarsi gli uni
il 7 e gli altri il 12 di detto mese .
Il primo gruppo, più numeroso, si com-
poneva di 19 Missionari e 5 Suore di Maria
Ausiliatrice, destinati la . maggior parte per
la Terra del Fuoco ed alcuni per rinforzare
il personale delle nostre Case del Chili . Que-
sti dovevano imbarcarsi a Bordeaux il 7 feb-
braio .
Partiti da Torino alle 11 di notte, arriva-
rono a Lione alle 9 antim . del 5 febbrajo,
insieme con D . Rabagliati, capo della spedi-
zione, ed un altro Sacerdote dell'Oratorio in-
caricati di accompagnarli fino al porto . Colà
una fermata di sei ore permise loro di rea-
lizzare un programma caro al cuore del no-
stro Superiore D . Rua, e che recò loro non
poche consolazioni . Detto programma consi-
steva nel fare un pellegrinaggio al Santuario
di Fourvière, recarsi a ricevere la benedi-
zione di S . E . il Card . Arcivescovo di Lione
e visitare il Consiglio Centrale della Propa-
gazione della Fede, ed il tempo benchè breve
ne dava loro comodità.
Alla stazione di Perrache erano aspettati
da' nostri benefattori, donde alcune vetture
da questi preparate li trasportarono alla fu-
nicolare di S . Iust.
« . . . . Arrivati a Fourvière alle 10, scrive
l'Écho de Fourvière, i Sacerdoti celebrarono
la S . Messa e gli altri ricevettero la Comu-
nioneal'altarmagioredalloroSuperiore .
Tra la Messa e la Benedizione del SSmo . il
R . Can . Pater, rettore del Santuario, volle
dar loro il benvenuto e l'addio tra l'emozione
di numerosi fedeli che riempivano la vasta
navata . - Io non posso, venerabili e cari re-
ligiosi, non posso lasciarvi partire, senza in-
dirizzarvi i nostri augurii e i nostri voti . Voi
siete i figli d'un Santo, la cui vita fu un
continuo miracolo . Noi conserviamo di lui un
prezioso ricordo . L'abbiam visto più volte a
Fourvière a celebrare i santi misteri, mesco-
lando le lagrime della sua divozione col san-
gue adorabile di N. S . Gesù Cristo . Le mol-
titudini s'affollavano intorno a lui , come
intorno al venerabile Curato d'Ars, di cui
egli riproduceva le virtù unitamente a quelle
del vostro patrono S . Francesco di Sales . Un
giorno qui egli raccontò le glorie della no-
stra Cappella e le grazie segnalate che hanno
spinto i Lionesi ad innalzare a Maria uno
de' più bei Santuarii del mondo cristiano .
Voi a Torino celebrate splendide feste in onor
di Maria Ausiliatrice, e noi qui cerchiamo di
rivaleggiarvi nella manifestazione del nostro
amore per Maria Immacolata . Prima di par-
tire, gradirete una lettera pastorale del nostro
Card. Arcivescovo, nella quale leggerete tutta
la storia della S . Vergine su questa collina . Qui
la Madre di Dio è particolarmente la Regina
degli Apostoli e de' martiri . Diciannove mila
Cristiani hanno tinto del loro sangue le fon-
damenta di questa Chiesa . Questo sangue
fu la semente feconda, che ha prodotto, più
tardi, la grand'Opera della Propagazione
della Fede . Dopo di loro, i missionari che
passar dalla nostra città per recarsi in lon-
tane missioni, non mancano di venire ad in .
ginocchiarsi ai piedi di quest'altare ; tra gli

1.9 Page 9

▲back to top
altri qui venne il Beato Pietro Perboyre ed M . A . furono ricevute presso le Dame della
i suoi valorosi compagni . Noi ci ricorderemo S. Famiglia, ed i Missionari al gran Semi-
sempre anche di voi . Andate a portar il Van- nario, dove, cinque anni or sono una delle
gelo ai popoli selvaggi della Patagonia, ove prime spedizioni Salesiane per l'America del
v'attendono già centinaia di vostri fratelli, Sud veniva pure ospitata con una bontà che
là condotti da una forza misteriosa . Addio ; D . Bosco non potè mai più dimenticare .
i nostri cuori vi seguono nel vostro viaggio, Presentati gli omaggi di D . Rua a S . E .
e voi ricordatevi pure di noi nelle vostre l'Arcivescovo Mons . Lécot e ringraziate le
preghiere . Che possiamo far un cuor solo ed Dame della S . Famiglia dell'ospitalità data
un'anima sola e noi pure ripetere le parole alle Suore, D . Rabagliati ed il sacerdote par-
del Salmista : Ecce quam bonum et quam ju- tito da Torino accompagnano sul bastimento
cundum habitare fratres in unum . Ma quest'ora i Missionari . Tutto è pronto per la partenza .
benedetta non è che l'aurora d'un giorno Sono le 2 pom . del 7 febbrajo . Convien se-
immortale, dove noi speriamo di trovarci nella pararsi . Tra la più profonda commozione si
felicità sempiterna del Paradiso . -
ripete l'addio ; il vapore l'Aconcagua leva
» Son queste le idee espresse dall'esimio l'ancora e maestosamente s'incammina .
Rettore del Santuario nella commovente sua D . Rabagliati ed il compagno commossi
allocuzione . Usciti dalla Cappella i missio- fino alle lagrime, ringraziati i Superiori del
nari presero un po' di colazione, ben neces- Gran Seminario della generosa ospitalità ri-
saria dopo il lungo digiuno del viaggio ; poi cevuta, lasciano Bordeaux e tornano a Mar-
furon condotti a visitare la novella Chiesa . siglia, ove s'uniscono coll'altro gruppo de-
Discendendo dalla montagna venerarono la stinato per la Colombia .
cripta di S . Pothin . »
Viene il giorno 12 . Questi pure debbono
I numerosi fedeli, accorsi dietro avviso del- imbarcarsi . Accompagnati da' nostri confra-
l'Écho de Fourvière, quasi tutti Coopera- telli dell'Oratorio della Provvidenza e di S .
tori, il suono dell'organo, la calda e cordiale Margherita prendono posto sul F erdinand de
parola del Can . Pater, l'aria devota di quella Lesseps, il quale pure alle 5 pom . leva l'àn-
Cappella, ed in fine la benedizione del SSm° . cora e s'allontana dal porto .
che ha coronata questa festa di preghiere, Addio, o valorosi Missionari! Andate fi-
tutto contribuì a render solenne e cara que- denti, che le preghiere di migliaja e migliaja
sta visita de' figli di D . Bosco alla Vergine di confratelli, di giovanetti e di Cooperatori,
di Fourvière .
vi accompagnano nel vostro cammino e vi
Il prelodato Canonico ebbe poi il delicato seguono fin sul campo delle vostre apostoli-
pensiero di scrivere tutti i nomi dei Missio- che fatiche . Andate ad aiutare i nostri fra-
nari, e racchiuderli in un Cuore, che resterà telli, andate a dilatare il regno di Cristo .
alla Basilica quale ex-voto de' Salesiani .
Nelle prove e nei cimenti ricordatevi di Ma-
Furono ricevuti poscia benevolmente da ria, nostro aiuto e nostra difesa . Di voi, dei
S . E . il Cardinale Arcivescovo di quella città, vostri sudori, dei selvaggi da voi convertiti
il quale ebbe la bontà d'intrattenersi con loro ci torneran sempre care le notizie . Manda-
alcuni istanti e d'impartir loro la sua pasto- tene, mandatecene pure sovente, che noi ed
ral benedizione.
i nostri Cooperatori le leggeremo sempre con
Alla residenza del Consiglio Centrale della grande piacere .
Propagazione della Fede furon accolti dal Pre-
sidente il Sig . de Garets, dal Segretario gene-
rale il Sig . de Bozière, e da molti altri membri
del Consiglio. Pressati dal tempo i Missio-
nari non poterono dare che un colpo d'occhio
CONFERENZE SALESIANE
ai preziosi tesori del Museo ; ma da questo
pellegrinaggio alle reliquie dei martiri, par-
titi un giorno essi pure alla conquista delle Nella chiesa parrocchiale di S . Francesco da Paola
anime, ne riportarono profonde impressioni
IN TORINO.
di fede, di zelo, e se ci è permesso, di sante
speranze . . .
Alle 3,25 pom . erano già in treno per Bor-
deaux . I capi-stazione e tutti gli impiegati
delle ferrovie da Lione a Bordeaux si sono
(Dall' Unità Cattolica) .
La Conferenza salesiana, tenutasi nella
Real Chiesa di San Francesco da Paola dal
sacerdote salesiano Trione, il quale vi pre-
mostrati oltremodo gentili inverso dei nostri dicò la Quaresima con sì grande concorso e
viaggiatori, disponendo un' apposita carrozza soddisfazione, non poteva riuscire più nume-
per loro soli ed usando molte attenzioni . Noi rosa e imponente . Recitatasi prima la corona
esprimiamo loro la nostra più viva ricono- del santo Rosario, il conferenziere incomin-
scenza, anche per parte dei nostri Missionari . ciò la sua esposizione : accennò alla patria,
Dopo una notte rigidissima arrivarono a infanzia e gioventù dell'uomo di Dio, che
Bordeaux alle 8,24 antim . del 6 febbrajo . S . formava il suo tema, Don Bosco ; descrisse
E . l'Arcivescovo aveva tutto ben disposto in modo commovente i primi fatti del suo
per dar loro cordiale ospitalità. Le Suore di apostolato in mezzo alla gioventù ; narrò l'o-

1.10 Page 10

▲back to top
rigine, il successivo progredire dell'Oratorio
salesiano in Valdocco ; fece conoscere le al-
tre innumerevoli Istituzioni sòrte quasi per
incanto in moltissime città dell'Italia, di
Francia, di Spagna, Belgio, Inghilterra, Au-
stria, Svizzera ; molto eloquentemente trat-
teggiò il grande bene che compiono i mis-
sionari salesiani nell'America del Sud e in
varie;isoflatdcnerziat
provano quanto grati debbano essere a que-
sti missionari gli emigrati italiani in quelle
lontane regioni, i quali ne ricevono spirituale
e materiale assistenza negli ospedali, e nelle
parrocchie, negli ospizi o collegi che essi Sa--
lesiani , coadiuvati
dalle Suore Figlie di
Maria Ausiliatrice ,
hanno in gran parte
aperti in quasi tutti
gli stati dell'Ame-
rica meridionale .
Gli emigrati ita
liani e i figli loro,
come ben dimostrò
l' eloquente confe-
renziere, furono og-
getto di molte cure
dei Salesiani fino
dalla prima spedi-
zione che fece l'im .
mortale Don Bosco
de' suoi missionari ;
i suoi collegi e labo-
ratorii dell'America
ne ricettano oggidì
parecchie centinaia .
Sorprese l' uditorio
il numero stragran-
La parola del sacerdote Trione è spontanea,
facile ; nel suo dire concitato, insistente, ac-
calorato si appalesa l'intima persuasione . Si
rimane fermi, immobili l'ora intiera ad ascol-
tarlo ; lo si segue nelle brevi, ma vive de-
scrizioni, nei ragionamenti, nelle narrazioni,
che si alternano, si collegano e poi riescono
a riempirvi l'animo commosso di persuasione,
senza che la mente senta fatica alcuna ; il dire
di questo giovane, ma eloquente oratore, non
è studiato, ma ad un tempo è in lingua pura
e nitida, che gli fiorisce in sulle labbra senza
stento o esitazione alcuna . Si chiuse la commo-
vente funzione colla benedizione del SS .mo
Sacramento, impar-
tita da monsignor
Trucchi, curato del-
la SS . Annunziata
parroco decano della
città . Sappiamo che
la questua fattasi in
chiesa da varii no-
bili giovani produs-
se una cospicua som-
ma a beneficio to-
tale delle Opere sa-
lesiane . E questo
sarà un nuovo ar-
gomento per dimo-
strare che la carità
in Torino è inesau-
ribile, principalmen-
te quando trattisi di
apportare aiuto alle
imprese di religione
e di beneficenza .
G. B. A.
de di sacerdoti, chie-
rici, catechisti, capi
d'arte, tutti appar-
Le Opere di D . Bo-
sco e il Cardinale
tenenti a questa mi-
Bausa Arcivesco-
rabile pia Società,
vo di Firenze .
i quali in così poco
dì tempo si sparsero
in quelle regioni a-
mericane per evan-
gelizzare il selvag-
gio o per raccogliere,
istruire ed educare
nel bene migliaia di giovinetti indigeni ed
italiani immigrati . Non dimenticò le duecento
e più figlie di Maria Ausiliatrice, che dividono
Si legge nel Gior-
no, (corriere fioren-
tino)
« Domenica, 15
Marzo, all'ora pre-
stabilita Sua Emi-
nenza il Cardinale
Agostino Bausa, nostro Arcivescovo, fece il
suo ingresso nella chiesa di S . Firenze ri-
cevuto dagli ottimi Padri di quell'Oratorio,
le fatiche a pro del sesso femminile in quelle
lontane contrade . Spiegò come Don Bosco,
questo nuovo San Vincenzo de' Paoli, com-
piesse coraggioso tante opere di religione e
di pubblica beneficenza, fidando nella divina
Provvidenza, la quale noti gli venne mai
meno anche nelle maggiori angustie . Espose
il suo sistema educativo o pedagogico, tutto
religioso, tutto morale .
È morto Don Bosco ; tutte le sue opere
e fatta adorazione del Santissimo Sacra-
mento prese il posto a lui riservato ; mentre
il prof. Don Febraro, Direttore dell'Asilo
I Salesiano di questa città, poco dopo ascen-
deva, il sacro pergamo per fare all'affol-
lato uditorio l'annunziata conferenza, che si
è aggirata sulle opere della Società Sale-
siana compiute durante l'anno 1890 in tutto
il mondo, dimostrando il gran bene che essa
è destinata a fare alla Umanità e delineando
continuano, anzi sono, ampliate ed altre nuove
sorgono con meraviglia e vantaggio generale .
ivari mezichearagiungertaleben son
necessari ad abbracciarsi .

2 Pages 11-20

▲back to top

2.1 Page 11

▲back to top
» L'Opera di Don Bosco è una di quelle in-
numerevoli gemme che sfolgorano sul manto
prezioso della Romana Sposa di Nostro Signor
Gesù Cristo, nella quale l'impronta dì Dio vi
si scorge a così chiari segni, che il volerla
negare sarebbe la più stolta delle follìe che
potesse commettere un uomo sebbene nato
in questo secolo di vera stoltezza .
» Sorta poco prima della metà del secolo
attuale, come, infatti, avrebbe potuto pren-
dere uno sviluppo sì vasto, se la Divina
Provvidenza come Madre benigna ed amo-
rosa non l' avésse voluta per opporre un
argine all'irrompente fiumana del Socialismo
che minaccia terribilmente la Società?
» L'opera di Don Bosco sembra ancora de-
stinata ad essere una smentita permanente
a quella sfacciata ed empia incredulità, che
si va oggi spargendo a piene mani nelle
menti educate come in quelle incolte, poichè
sorta e cresciuta con mezzi prodigiosi, nel
prodigio vive, prospera e si dilata a gran
passi .
» Infatti l'egregio Direttore ci ha fatto sa-
pere che alla fine del 1890 esistevano, sostenute
mediante le generose offerte fatte o raccolte
dai Cooperatori e dalle Cooperatrici, 250 case,
nelle quali i fanciulli mantenuti ascendevano
a 200,000 . Che nuove case sono state fon-
date in Italia, in Francia, in Spagna, oltre
all'avere ricevuto un potente incremento le
Missioni dell'America Meridionale con l'a-
pertura di Ospizi in vari Stati di quelle
lontanissimo regioni, ove i Salesiani sono de-
stinati ad apportare gran bene . Nella Pata-
gonia soltanto, terra di selvaggi, dopo aver
superate gravi e pericolose difficoltà vi sono
oggi stabiliti una cinquantina di missionarii
i quali hanno già battezzato gran numero
di indii .
» Lo sviluppo e il mantenimento di queste
opere colossali è affidato alla Divina Prov-
videnza ; tanto è vero, che nel giorno della
morte di Don Bosco non vi era denaro per
pagare il pane . E la Divina Provvidenza prov-
vede ; e le opere vivono non solo, ma si di-
latano, si dilatano fino ad ingigantire ; e cosa
è questa se non una umiliante confusione per
lo scetticismo, di cui si ama oggi far pompa,
e un trionfo splendido di quella fede bene-
fica che si vorrebbe radiata dalla faccia della
terra?
» La lettura della Conferenza dello zelante
Salesiano è riuscita, oltrechè interessante, di
molta edificazione, perchè ha rivelato in
quell' eletto stuolo di giovani apostoli tanti
cuori pronti al lavoro, al sacrificio per l'o-
nore e la gloria di Dio, per la salvezza della
umana famiglia ; e degni in tutto di essere
coadiuvati, soccorsi abbondantemente, perchè
possano compire la santa loro missione con
frutto pari allo zelo da cui sono animati .È
vero che essi dispongono di una schiera di
centomila fra Cooperatori e Cooperatrici, dai
quali ritraggono soccorso e conforto ; ma la
carità non ha misura ed ha bisogno sempre
di espandersi . Innumerevoli sono le richieste
per l'apertura di nuove case ; immensi sono
i bisogni che in ogni parte si riscontrano,
giacendo a migliaia e milioni i ragazzi per
le vie a marcire nel lezzo della più letale
corruzione ; perciò l'opera di Don Bosco, di-
retta a levare il ragazzo dalle vie del delitto
e ad educarlo pel Cielo, merita, è dovere di
soccorrerla .
» E che sia ciò vero lo ha dimostrato il di-
scorso pronunziato da Sua Eminenza dopo
terminata la conferenza del dottore Don Fe-
braro, avendo dato con esso le più ampie te-
stimonianze della sua ammirazione, della sua
piena soddisfazione per opera sì eccelsa, la
quale, Egli ha detto, riunisce lo spirito di ca-
rità di S . Vincenzo de' Paoli e lo spirito di
dolcezza di San Francesco di Sales ; ed ha
promesso tutto il suo appoggio, professan-
dosi grato ai Salesiani che gli procurano al-
lievi religiosi, disciplinati e buoni operai . »
Ci rincresce assai di non poter avere l'in-
tiero discorso di S. E . R .ma il Card . Bausa,
che tornerebbe senza dubbio gradito a tutti
i nostri lettori . Ci contenteremo di presen-
tare loro un . sunto di ciò che disse in più di
3/4d'oraecnvtusiamodelOpr
nostre .
- L'interessante relazione udita ci ha ri-
empito di ammirazione e di gaudio .
- Ad aggiungere alcune parole mi dà occa-
sione un detto sfuggito al relatore, quando
disse : Dori Bosco è morto . Ed io dico : Don
Bosco è vivo : il suo spirito vive ancora quag-
giù, vive ancora nelle sue istituzioni e nei
suoi figli, i Salesiani, come lo spirito di Elia
rapito al cielo si raddoppiò in Eliseo, che
continuò ad operare prodigi sulla terra . E
qual è lo spirito dei Salesiani? Quando do-
dici anni or sono fui invitato ad assistere ad
una adunanza nella vicina chiesa di Badia,
ove una pia società si proponeva di erigere
un monumento vivente alla memoria di Pio
Nono, ci si domandava di qual genere d'isti-
tuto ci fosse bisogno nella nostra Firenze .
C'erano i Calasanziani, c'erano gli Oratoriani,
c'erano molte altre belle ed utili istituzioni.
Ce ne voleva una che possedesse lo spirito
di tutte, e si invitarono i Salesiani . Contava
quell'istituto qualche anno fa poche diecine
di alunni ; ora sono ben duecento . Ma qual
è lo spirito dei Salesiani? L'Europa è agi-
tata violentemente ; e quali sono gli agita-
tori? Gli operai . Ed ecco Don Bosco e i suoi
Salesiani accogliere i figli degli operai, per-
chè crescano laboriosi e morigerati . - Un al-
tro pericolo sovrasta ai giovani nelle scuole,
da cui essendo sbandito il catechismo, po-
tranno uscire uomini dotti nelle scienze pro-
fane, ma non istruiti certo nella scienza di
Dio e dello spirito cristiano . E i Salesiani
accolgono nelle scuole i giovanetti, e colle
scienze infondono loro la morale e la reli-
gione . - Altro pericolo ha la presente società

2.2 Page 12

▲back to top
nella gioventù abbandonata o per incuria o
per impotenza dei genitori . E i Salesiani rac-
cogliere questi fanciulli, e colla disciplina e
colla sorveglianza istruirli alle costumanze
civili, e colle pratiche religiose ritrarli dalla
DONNA DOROTEA CHOPITEA DI SERRA
via del malfare e formarne onesti cittadini
e buoni cristiani . - E per raccogliere in una
ILLUSTRE NOSTRA COOPERATRICE .
sintesi verissima
Bosco vive ; e il
le cose dette, ripeterò Don
suo spirito trasfuso nei Sa-
Mentre
quali, i
sSialceeslieabnriavtauntotileedsoilegninoivafneestttei Pdaesi-
lesiani è uno spirito vasto, multiforme nel nostri Collegi, specialmente di Spagna e del-
bene come molte sono e belle e grandi le l'Oratorio di Torino, trepidavamo per una
oSlSap..searFVnerizanidncoece;lenlszèacoolCddhoeiiiesSspPaaialroe;ilstièonelemoladlinsaspSuicero.tinotvGoeieruosspdieeooprlnpoeceseodCodad-i-i
gli infedeli ; è lo spirito di S . Filippo nella
istituzione degli Oratori festivi .
pc. iraetzaiosLaa
esistenza
Signora
da crudo malore minac-
DOROTEA CHOPITEA di
Barcellona, insigne nostra benefattrice, la
Mamma, anzi l'Angelo dei Salesiani e delle
Suore di Maria Ausiliatrice di Sarrià-Bar-
cellona veniva colpita da violente polmonite,
- Ed io perciò di gran cuore accordo ai Sa- che in pochi giorni la ridusse in uno stato
lesiani tutto il mio favore . Sono anzi io stesso
riconoscente a loro del bene che fanno alla
da fortemente temere . Per iscongiurare il
pericolo e la disgrazia che sovrastava a noi
gioventù nella nostra Firenze, e mi congra- ed alla diletta sua famiglia, innalzammo fer-
tulo ben di cuore con voi, o miei buoni con-
cittadini, che così bene sapete apprezzare e
far fiorire tra voi queste così care e beneme-
rite opere di D. Bosco .
imcveinirddihaegargpniaroobe!bcdiaeLnlaad3oSDniaiagpotrniioeldrneaeavlDoMolparairovaiatnaseteaAonu,ensoaipnlleircèaitaeprnliidocùa.e.r.eESlMulaala
ricevere il premio delle innumerevoli opere
I Barcellonesi .
Ricaviamo dalla
cellona
Revista Popular di Bar-
« Il 16 di gennaio si tenne la Conferenza
dei Cooperatori Salesiani di questa
è anticipato in ossequio al Prof.
stino Durando, il quale passava a
città . Si
vDis. iCtealree-
le Case dell'Istituto . La
tori Salesiani rallegrò
lmauspiicaa fdueniziloanbeorcao-n-
scelti pezzi . Il Rev . P. Jacas della Compa
di carità che fece a pro dei poverelli ed a
vantaggio della Chiesa di Cristo .
Noi già pregammo e facemmo pregare i
nionstsreigngoiodvianreitctoinopesrcelnazasupaerbeqlula'natnoimafe;ceedpooria
nostri orfanelli, ad esempio dei nostri bene-
fattori ed a sollievo della desolata famiglia,
produciamo qui una delle tante corrispon-
denze che
cellona .
di
quei
giorni
ri
cevemmo
da
Bar-
gnia di Gesù, con un forbito discorso fece
conoscere i grandi vantaggi che godono co-
Barcellona - Domenica 12 Aprile 1891 .
loro che cooperano all'Opera di D . Bosco . »
CARISSIMO SIG . DON RUA .
M'immagino quanto dev'essere giunta do-
Nella Colombia .
lorosa al suo cuore la notizia che la Signora
I nostri Confratelli di Bogotà nella Co- Dorotea è morta ! La mamma dei Salesiani
lombia, per dare maggior solennità, volevano
aspettare a tener la Conferenza, prescritta
di Sarrià, come soleva affettuosamente chia-
marla Don Bosco, non è più!
sulla fine di gennaio, all'arrivo del loro Di- L'anima sua bella fu rapita, ed a noi non
rettore D . Evasio Rabagliati, che di quei rimane che a piangere sul freddo marmo che
rcddgMieieairltsoeacqrDr.ounid,eriaEiessstssaitzeipoe.fprlsaue-'acnincstntiicCoiaiafòrdCaaioorccàoSvhapeer.aevolrènatFaorrptpoarodane.rirsc-ictemrisaninrcBotdeointaso;rodveagoaanlilSòlTle.'odoraerFrbobirrbinaitsenvoii--o.
racchiude
piaMnagenroe .;
la venerata salma .
non è vero che solo ci rimanga a
All'ombra della sua croce ricorde-
remo la carità, gli ammaestramenti, la esimia
pietà di cui ci
ricorderemo che
lasciò
la sua
fceolsiìcistpàleentdeirdnoa elsaemdpeivoe;
inviti. Presiedette un Vescovo . Un buon si-
gnore, che non potè per infermità interve-
al corredo di elette virtù di cui arricchì l'a-
nima sua ; al disprezzo dei piaceri e di quelle
nire, mandando a fare le sue scuse, annun- ricchezze, che invece di godere, volle divi-
ziava che egli aveva una bella somma a dere coi poverelli di Cristo, volle distribuire
disposizione dell'Opera Salesiana di Bogotà, tra le opere di religione e di carità , volle
A condizione che si incominciasse la fabbrica impiegare unicamente in opere di beneficenza .
di una grandiosa chiesa a Maria Ausiliatrice Non vi era pubblica o privata sciagura a
con a lato due Collegi, uno per i Salesiani cui ella non corresse in aiuto . Il suo danaro
e l'altro
Arrivando
per le Suore di
Don Rabagliati
Maria Ausiliatrice
si vedrà di sce-
.
perveniva alle
agli innondati
mani del Sommo
di Murcìa, alle
vPiotnttiemfeicdeei,
gliere un posto dove collocare la prima pietra
di sì bell'edificio.
terremoti in Italia, alla chiese dei luoghi
Santi,
sionari
ai naufraghi del Cantabrico
della Patagonia! ...
,
ai
mis-

2.3 Page 13

▲back to top
E la Signora Dorotea non è più! - A noi S . Luigi Gonzaga è un astro risplenden-
Cooperatori suonano ancora all'orecchio le tissimo sull'orizzonte della Chiesa, è un Santo
ultime parole di lei, che moriva come una la cui divozione divenne oggimai popolaris-
santa, dopo pochi giorni di malattia .
sima ed universale . Mirando in lui , ripen-
- Vi raccomando i miei poveri! . . . vi rac-
comando gli orfanelli di Don Bosco! -
E nostro voto , caro Don Rua, sarà di
sucedrealaSignoraDorteaperquanto
ne sia possibile, in tutte quelle opere che
sandone la vita e le virtù, impariamo a di-
sprezzare quello che il nostro secolo adora,
ad adorare quello che esso disprezza .
Il secolo non cerca che i beni della terra,
che presto gli affanni avvelenano, la morte
essa onorò del suo appoggio, favorì colle sue rapisce : guardiamo Luigi, che solo aspira a
sostanze . Le sue parole non cadranno .
quelli del Cielo perfetti ed eterni . Il secolo
Gli onori funebri resi all'illustre defunta non cerca che vani onori e terrene agiatezze
furono splendido testimonio di quanto ella e con ogni artifizio ne fa avida ricerca : solle-
fosse degnamente stimata e venerata .
viamo lo sguardo a Luigi che calpesta le u-
Quanto vi ha in Barcellona di nobile, di mane grandezze, batte la via della penitenza
illustre, fu concorde in tributare il supremo e dell'umiltà, passa pel mondo come raggio
onore alla donna forte, alla donna che era di luce bianchissima senza perdere nulla del
passata su questa terra facendo il bene .
suo splendore e della sua purezza . Il secolo
Senza alcun invito, il Vescovo della città ha voltato le spalle a Dio, perseguita la
ch' era in visita pastorale, sospese la sua Chiesa, calpesta i suoi precetti : avvicinia-
missione e volle esser presente alla sepoltura . moci a Luigi, che, per quanto gli dura la
V'intervenne pure il vescovo di Aulón , il vita, piange le suo, più che reali, immagi-
Governatore civile, il Sindaco, il Rettore del- narie colpe, che, entrando tra i seguaci del
l' Università ; v'intervennero le Comunità re-
ligiose, il Clero e tutte le classi delle società .
La guardia civile regolava lo sfilare del
corteo, stante l'immensa moltitudine di gente
Loiola, con solenne parola si offre alla par-
ticolare obbedienza del Papa e tutto arde e
consuma in fiamma di divino amore .
Come figli di Don Bosco nutrimmo sempre
che s'era riversata nelle vie per dove questo in tutte le Case Salesiane devozione gran-
doveva passare . Era cosa che strappava le dissima al Santo protettore della gioventù,
lacrime il vedere la moltitudine dei poveri perciò ne celebrammo ogni anno la festa con
che piangenti seguiva la salma . Le Suore di solennissima pompa .
Maria Ausiliatrice, più prossime al feretro, Con maggiore slancio di divozione e con
attiravano gli sguardi di tutti, e la desola- maggiori apparati la celebrammo l' anno
zione che loro si vedeva dipinta sul volto scorso, perciò prossimo al detto centenario,
ci forzava al pianto.
ed a lungo ne parlammo nel Bollettino Sa-
Oggi ebbero luogo in Santa Maria del lesiano. Che faremo pertanto in quest'anno?
Mare, la più vasta chiesa della città, i fu- Già da parecchi dei nostri collegi ed ospizi
nerali in suffragio della Signora Dorotea . ed anche dalle lontane Missioni Salesiane
Fu ottimo pensiero quello di designare detta d'America ci pervennero notizie di animati
chiesa alla mesta funzione, perchè la parroc- progetti e grandiosi preparativi che qua e
ehi a di S . Anna non avrebbe capito un colà i nostri fratelli van facendo .
quarto delle persone che v'intervennero .
Noi non possiamo che applaudire di gran
Il vasto tempio era letteralmente zeppo e cuore ed incoraggiare . Ciò abbiam fatto in
tra un pio silenzio solo interrotto dai mal fre- particolare ad ogni occasione con amplissime
nati singulti, ascoltammo la Santa Messa mo- lettere, ed ora rinnoviamo qui pubblicamente
destamente cantata in canto fermo .
il nostro plauso e l'approvazione più cordiale.
Le virtù della Signora Dorotea resteranno Per parte nostra poi andiamo preparando,
un ricordo imperituro anche dopo la morte coll'aiuto di Dio, feste solennissime nel San-
sua, e uscendo dalla chiesa udimmo i poveri tuario di Maria SS . Ausiliatrice, ove inneg-
che dicevano : « È morta la santa ! »
Un Cooperatore Salesiano.
geremo al gran Santo a nome di tutta la
Pia Società Salesiana e della Pia Unione
dei Cooperatori e delle Cooperatrici nostre
di tutto il mondo . Ma nel tempo stesso cal-
damente esortiamo tutti i nostri lettori a
promuovere anch'essi nella lor cerchia, per
Pel Centenario di S. Luigi Gonzaga
tale faustissima occasione, le maggiori ono-
ranze e riti solenni in onore del gran Pro-
tettore della gioventù, all'Angelico S . Luigi
Gonzaga .
Siamo prossimi al terzo Centenario della Non lasciamoci sfuggire occasione così pro.
morte di quel Santo che ha un'immagine in pizia di ridestare nel seno delle famiglie e
ciascuno dei nostri templi, una festa in ognuno soprattutto nel cuore dei giovani l'amore di
dei nostri paesi, che invoca mm o fin dai più quei nobilissimi ideali di purezza, di abne-
tenriadlgovinezarcodm
gazione, di costanza nei santi propositi, di
le tante volte i preziosi esempi,
dispregio delle vanità e delle grandezze ter-

2.4 Page 14

▲back to top
rene, che si comprendono nel nome di Luigi
Gonzaga, gloria fulgidissima d'Italia .
In tanta penuria di forti anime, diamo
esempio memorabile di fede, di coraggio, di
verace patriotismo accorrendo agli altari del
Gonzaga, per ritemprarci nel bene . Assicu-
riamoci il patrocinio di questo inclito Santo,
che ci sarà di validissimo aiuto per serbarci
mondi e uscir vittoriosi dalle lotte che ci
convien combattere ogni giorno a pro della
virtù .
Preghiamo! E il patrocinio dell'angelico
Santo scenda sopra la nostra gioventù, che
tanti pericoli insidiano, tanti nemici circon-
dano, e la difenda : ricopra le nostre fami-
glie minacciate nella fede e nei costumi e le
salvi : si estenda su noi tutti chiamati a vi-
vere in tanta tristizia di tempi , e ne santi-
fichi, talchè, discesa la grazia di Dio nelle
anime nostre , le fortifichi nei contrasti, le
inebrii di gioia nei patimenti e ci renda ca-
paci di por mano ad opere che l'uomo non
saprebbe neppur ideare a bene e salvezza
dei nostri e dei lontani paesi .
8° Bellissimo ed oltremodo commendevole
sarebbe il progetto di lasciar memoria del
Centenario di S . Luigi , coll'impianto, sotto
gli auspizi del Santo, di Oratorii festivi od
almeno di pie Associazioni o compagnie di
giovani e di giovanette, con appositi rego-
lamenti conformi ai bisogni ed alle circo-
stanze dei luoghi . (Vedi esempio di ciò nel
sullodato libro di Don Bosco : Le sei Dome-
niche. di S . Luigi Gonzaga, pagina 46 e se-
guenti) .
9° Far stampare opuscoli, poesie, imma-
gini, massime spirituali, preghiere, ecc . a
modo di ricordi del Centenario, da distribuire
al popolo od almeno ai membri delle pie As-
sociazioni che parteciperanno alla festa .
NOTIZIE DEI NOSTRI MISSIONARI
UNA MISSIONE
alla Colonia italiana di Guariyú nell'Uruguay .
Suggerimenti opportuni .
1° Consacrare a S . Luigi le sei domeniche
che precedono la sua festa . Quest'anno in-
cominceranno colla domenica 10 maggio . Ac-
costarsi in dette domeniche ai SS . Sacra-
menti e recitare speciali preghiere . È questa
una divozione arricchita di indulgenze dai
Sommi Pontefici . (Vedi l'aureo libro di Don
Bosco : Le sei Domeniche e la Novena in
onore di S . Luigi Gonzaga, con breve vita
del Santo . Prezzo eccezionale : centesimi 10 la
copia) .
2° Leggere e far leggere la vita del Santo .
Nelle comunità si potrebbe far leggere a
mensa comune od in cappella .
3°° Far precedere la festa da novena so-
lenne od almeno da un triduo . In detti giorni
si potrebbe invitare a tener breve sermone
qualche valente oratore . Dettare, ove si
possa, un triduo di santi spirituali esercizi
alla gioventù nei giorni ultimi della novena .
4° Invitare specialmente i giovani e le gio-
vanette a frequentare i SS . Sacramenti e
prepararlì ad una Comunione generale pel
giorno della festa .
5 S'invitino alla Comunione generale ed
alle altre pubbliche sacre funzioni tutte le
pie Associazioni del paese o della città .
6 Tra le sacre funzioni non manchi una
solennissima processione .
7° In molti Istituti ed Oratorii si potrebbe
tenere una pubblica accademia musico-lette-
raria in onore del Santo, coll'intervento di
illustri personaggi . (Per tale accademia si
possono aver bellissimi lavori letterarii dal-
l'ottimo periodico L'Eco di S. Luigi . Milano.
Prezzo L . 1,50 per l'anno scorso, e L . 2 pel
corrente anno) .
Paysandú, 4 febbraio 1891 .
RE v .m° ED AMAT .m° SIG . D . RUA,
Mentre i giovani del Collegio di N. S . del
Rosario s'erano recati a passare le vacanze
appresso dei parenti, i sacerdoti di questa
Casa con qualche chierico e qualche cate-
chista, come gli altri anni, ci siamo sparsi
pel campo a dare Missioni . Io con D . Mar-
chiori ed un chierico sta volta ci siamo di-
retti alla Colonia italiana di Guariyú
composta di 820 persone, tutti Piemontesi ,
Lombardi e Veneziani .
Poveri compatrioti ! in quale stato mise-
rando si trovano ! Uomini e donne, giovani
e vecchi scalzi, laceri come tanti pezzenti e
sporchi sino al collo, ributterebbero, anzichè
muovere a pietà, se non si sapesse che sono
cristiani, nati in paesi civili, tuoi connazio-
nali, cui ridusse a tal punto la miseria, l'ab-
bandono in mezzo al campo, l'oblivione d'ogni
buon sentimento . Per cibo poi hanno una
specie di polenta fatta di farina negra e
stantia con qualche piccolo pezzo di carne e
null'altro, perchè null'altro loro si passa .
Povera gente !
Che dire delle loro condizioni morali? In-
felici all'ultimo segno ! Senza Chiesa, senza
Sacramenti, senza sacerdote per anni ed
anni, diventano, se non peggiori, a guisa di
bestie. I sentimenti religiosi nutriti nella di-
letta Italia li conservano ancora per qualche
tempo e vivono dapprima onestamente ; ma
poscia mancando loro i mezzi per recarsi
ne' centri a farsi benedire dal prete, sovente
avviene di trovare matrimoni illegali con
grave scandalo di tutta la Colonia .
Il sacerdote è desideratissimo ; sospirano
il momento di vederlo, e appena ne sanno la

2.5 Page 15

▲back to top
venuta, corrono dov'egli pianta le tende o
vogliono parlargli, riconciliarsi con Dio, udire
ancora una volta la divina parola, sentire la
santa Messa, ricevere il Pane degli Angeli,
più nol vorrebbero lasciar partire . Poveri
Italiani ! Fanno piangere di gioia e di com-
passione . Quanto entusiasmo ! Essendo le ca-
panne qua e là sparpagliate alla distanza
anche di parecchi chilometri, tanti ne vidi
fare quattro , cinque e più ore di cammino
per venire a sentire la S . Messa e ricevere
i SS . Sacramenti . Un rancho rustico e senza
tetto, posto quasi nel centro della Colonia ,
serviva di Chiesa, e lì da ogni parte conve-
nivano e tutti vollero mettersi in regola con
Dio . Di 820 che compongono la Colonia non
uno volle lasciar di confessarsi e ben 300 ri-
cevettero la S . Comunione . L'ultima volta
ch'io loro parlai, uomini e donne, grandi e
piccoli, tutti pìangevano come tanti bambini,
e non ci volevano più lasciar partire, - per-
chè, dicevano, senza del prete noi diven-
tiamo tante bestie . - Poveri compatrioti !
Per accontentarli e perchè ci lasciassero par-
tire e recarci sul luogo dell'obbedienza, pro-
misi loro che od io od altro prete italiano
andrebbe a trovarli presto, nell'occasione
della S . Pasqua . Ora attendo che ritorni il
nostro Direttore D . Albanello, egli pure an-
dato in missione pel campo, e lo pregherò
che voglia appagare quei bravi Italiani . Per-
chè ho potuto conoscere che meno il prete
si lascia vedere e più l'indifferentismo e l'im-
moralità si fanno strada in quei poveri cuori .
Amatissimo Padre, dovesse parlare ella con
Italiani che intendono venir in America, dica
loro che pensino bene ai casi loro, prima di
gettarsi in queste remote regioni , che non
vengano ad occhi chiusi, perchè poscia a-
vranno senza dubbio a star male e material-
mente e moralmente . Altro che venir in Ame-
rica a far fortuna ! In generale la più squal-
lida miseria, i più duri sacrifizi e le pene più
spinose li attendono in questi sterili e deserti
paesi .
Termino, Rev .m° Sig . D . Rua, facendo un
caldo appello alla sua carità ed a quella dei
giovanetti di tutte le nostre Case, perchè
vogliano pregare il buon Dio e Maria SS .
Ausiliatrice che suscitino nuovi zelanti Mis-
sionarii da venire a soccorrere anche questi
poveri Italiani, venuti qua pieni di illusioni
e che ora piangono la loro sorte disgraziata .
Preghi anche per chi si tien fortunato di po-
tersi chiamare suo
Dev .m° obb .m° figlio
Sac . Gio . BERALDI .
IL PRIMATE DEL BRASILE .
Sulla fine dello scorso marzo la Chiesa
cattolica perdeva uno de' suoi valorosi cam-
pioni nel Brasile, Mons . ANTONio DA MA-
CEDO COSTA, Arcivescovo di S . Salvatore
della Bahia di Tutti Santi e Primate del
Brasile . Nato in Margongipe nella stessa
Archidiocesi il 5 luglio 1830, percorse con
lode gli studi nel Brasile ed in Francia,
mostrando perspicace e profondo ingegno .
Ordinato sacerdote, risplendette per virtù e
dottrina ; preconizzato e fatto Vescovo di
Belem de Parà, per difendere i diritti della
Chiesa, ebbe a sostenere terribili lotte, nelle
quali mostrò sempre un coraggio sovrumano .
Il 23 giugno dello scorso anno veniva ele-
vato all'Arcivescovado di Bahia ; ancor sul
campo di battaglia lo colse la morte . Egli
promosse mai sempre le missioni : durante il
suo Episcopato di Belem grandemente deside-
rava stabilire nella sua Diocesi i nostri Missio-
nari, ne fece pìù volte domanda per lettera
a D . Bosco e poi venne egli stesso all'Ora-
torio a ripetere le sue istanze . A malincuore
non potemmo allora aderire per mancanza
di personale . Noi deploriamo in lui la per-
dita di un amicissimo del nostro Don Bosco .
NOTIZIE VARIE
DON POTHIER ALL'ORATORIO
ed al Seminario delle Missioni estere in Valsalice .
Il celebre Benedettino dell'abazia di So-
lesmes, nell'Aniou, Don Pothier, il restau-
ratore del canto gregoriano, recandosi a Roma
per istruire il coro dei Seminaristi di S . Luigi
dei Francesi e dare un saggio di canto ec-
clesiastico nel Congresso che si tenne in
onore di S . Gregorio Magno nell' aprile
scorso, di passaggio venne al nostro Oratorio
di Torino e fece una visita al Seminario
delle Missioni Estere in Valsalice, ove tenne
a quei nostri alunni un'interessantissima con-
ferenza sulle Melodie Gregoriane .
Il dotto Religioso trattò delle diverse spe--
cie di canto fermo, e prima per la via dei
precetti e poi per quella degli esempi mostrò
il vero modo di eseguirli. Nulla al mondo di
più naturale, di più semplice, di più grazioso,
di più nobile che il Canto Gregorìano nella
bocca di D . Pothier . Il Veni Creator, il Te
Deum , il canto delle Lamentazioni , il gra
duale Confitemini , l'Àlleluja, ecc ., che egli
cantò, resteranno indimenticabili per tutti
coloro che ebbero la fortuna di udirlo . Nello
ascoltare queste melodie così semplici , così
penetranti e rese per il modo di cantarle
tanto espressive, quei giovani chierici ne
rimasero altamente commossi .
Una specialità, che soprattutto attirò l'at-
tenzione degli uditori , fu l'esecuzione . del
Canto non già a note martellate, come si
pratica comunemente, ma animata dall'ac-
cento ritmico . L'effetto prodotto da questo

2.6 Page 16

▲back to top
nuovo modo di esecuzione del Canto Gre-
goriano fu veramente grande . La melodia
soave e mistica si fa sentire in tutta la sua
originale bellezza : le parole spiccano assai
meglio, e più ancora il senso di esse, mercè
le opportune distinzioni delle frasi e dei
membri della frase musicale . Riesce assai
più breve e per nessun modo faticoso .
Questa visita dell'illustre D . Pothier riuscì
di grande incoraggiamento per gli alunni di
questo nostro Seminario, i quali pure cer-
cano di coltivare il canto liturgico secondo
i preziosi principii della scuola del Pothier .
Questi è l'autore dell'opera che s'intitola
Les Melodies Gregoriennes, che vien ritenuta
comunemente come la migliore fra quante
siano state finora pubblicate intorno all'este-
tica, alla storia ed alla archeologia del canto
liturgico . Colla recente traduzione italiana
di questa opera, già annunciata dalla Civiltà
Cattolica, verrà tolta la più grande difficoltà
che s'incontra nella giusta interpretazione
del Canto proprio della Chiesa .
Una Messa eseguita da 800 Cantori .
Più volte il compianto D . Bosco ci aveva
manifestato il desiderio che avessimo fatto
eseguire una Messa in canto Gregoriano da
tutti gli ottocento giovani del nostro Ora-
torio di Torino nella chiesa di Maria Ausi-
liatrice . Parve dapprima un problema di ben
difficile soluzione ; tant'è che per più anni il
progetto rimase in desiderio . Quest'anno fi-
nalmente ci ponemmo all'opera, e coll'aiuto
dei maestri delle diverse scuole di musica e
di canto Gregoriano del nostro istituto, vi
riuscimmo con tale facilità che ci fece stu-
pire . Dopo le dovute prove, eseguimmo detta
messa nel giorno 19 dello stesso marzo, festa
di S . Giuseppe, che noi celebrammo con la
massima pompa e solennità .
I cantori eran divisi in due cori che si al-
ternavano . Duecento giovani tra soprani e
contralti cantavano dall'orchestra con voce
in falsetto, e gli altri, in numero di oltre
seicento, rispondevano con voce pettorale dal
piano della chiesa di mezzo al popolo . L'or-
gano accompagnava gli uni e gli altri per
modo da fare un tutto armoniosissimo . L'ef-
fetto fu grandioso ed imponente e superò ogni
aspettazione .
Oh come è bello il canto Gregoriano ! Oh
come è sublime e commovente i erano le escla-
mazioni che dopo uscivano spontanee e dai
cantori e dal popolo, non esclusi i più schi-
filtosi e mondani quando trattasi del canto
liturgico .
Non si omisero l'Introito, l'Offertorio ed il
Communio che vennero cantati da un gruppo
di voci scelte.
Questa non fu l' unica esecuzione di detta
Messa, perchè, essendoci riuscita con facilità,
la si volle ripetere in altre feste e sempre
con felicissimo successo .
Il desiderio di D . Bosco è compiuto, e que-
sto ci consola .
Ringraziamo di vero cuore i diversi gior-
nali che ne parlarono ; ebbero nella lor bontà,
tali parole che riuscirono di grande incorag-
giamento a noi ed ai nostri giovani cantori .
A San Benedetto di Parma .
Sabato sera, 21 Marzo, si poneva termine
ad un solenne triduo di feste celebrato dai
RR. Salesiani nella loro Chiesa parrocchiale
di questa città, in onore di S . Giuseppe, San
Francesco di Sales e San Benedetto . Per dirne
convenientemente dovremmo fare la cronaca
di tutte le funzioni dei tre giorni, ma siccome
questo ci porterebbe troppo in lungo, accen-
neremo solo alle cose principali e che meri-
tano veramente di essere segnalate alla pub-
blica ammirazione .
La Chiesa era apparata con semplicità e
con decoro ; il concorso dei fedeli fa straor-
dìnario, e quello che è più consolante le co-
munioni furono numerosissime . Questo va
considerato come frutto della predicazione
fatta nella novena dal Prof. Don Albino Car-
magnola, egli pure Salesiano, che con parola
facile e piena di vita teneva mattina e sera
come rapito l'uditorio pendente dal suo lab-
bro, e che coronava la sua missione con tre
stupendi panegirici, improntati sempre ad un
sentimento eminentemente pratico . Non cre-
diamo di esagerare asserendo che poche volte
ci fu dato d'ascoltare la divina parola espo-
sta in modo così adatto ai tempi ed ai biso-
gni del nostro popolo .
Nella mattina di sabato Monsignor Vica-
rio vi si recava a celebrare la Santa Messa
della Comunione generale e dopo la benedi-
zione di sei statue, acquistate per maggior
decoro della Chiesa colle oblazioni dei fedeli,
vi pronunciava acconce parole, che noi non
tenteremo di riassumere per non guastarne
le peregrine bellezze .
La cosa però che presentava forse maggior
attrattiva fu la parte musicale, sostenuta da-
gli alunni interni ed esterni dell'Istituto Sa-
lesiano. Se fossimo della partita, più che un
accenno di cronaca avremmo da fare un ar-
ticolo di critica, ma ci basti il notare che
fra i pezzi eseguiti ve ne figuravano di Gou-
nod, Haydn, Cherubini, Niedermejer, Caris-
simi ecc. Il tutto venne interpretato con una
fedeltà ed accuratezza scrupolosa, cosa tanto
più ammirabile se si considera che l'esecu-
zione era quasi interamente affidata a ragazzi
(circa un'ottantina) una parte dei quali rac-
colti dalla pubblica via .
Un bravo di cuore prima al Dott . D .Carlo
M. Baratta, direttore dell'Istituto, che fu
l'anima di tutto, e poi al basso ed al tenore,

2.7 Page 17

▲back to top
il quale (specialmente nel Laudate Pueri del
Maestro Capocci) fece sfoggio di una voce
simpatica e di un'arte non comune .
Insomma queste feste ci lasciarono nel cuore
METODO ELEMENTARE RAGIONATO
un'impressione la più grata ed un desiderio per agevolare lo studio del Pianoforte,edl'Organo,
vivissimo di poterle presto veder rinnovate .
diviso in tre parti del Sacerdote AGOSTINO MASCARDI
Ci sia dato infine di esprimere un nostro
voto, quello cioè di poter ascoltare nelle al-
da Cornigliano Ligure .
tre feste religiose della nostra città una mu-
sica che per bontà d'esecuzione e criterio di
scelta rivaleggi con quella che i RR . Sale-
siani ci fecero ascoltare in questi tre giorni .
(Dalla Sveglia, periodico religioso po-
litico letterario di Parma) .
Nelle famiglie agiate piace a' giorni nostri ve-
dere i propri figli darsi allo studio del Piano-forte .
Crediamo perciò far cosa grata, anzi utile a ben
molti de' nostri Cooperatori e Cooperatrici l'an-
nunziare questo nuovo Metodo , col quale per la
facile e semplice orditura delle teorie unite alla
pratica, uno avente ingegno e preventiva coltura
letteraria, anche senza la guida di un maestro,
I NOSTRI LIBRI .
potrà riuscire buon sonatore di Piano-forte e di
Organo .
Parole di un Parroco al sig . D . Rua .
Chi del pregio singolare di quest'opera volesse
« La sua Biblioteca circolante è una vera
Provvidenza : oh se tutti l'intendessero !
basta leggere i titoli delle operette di cui
formarsi un concetto, anche prima di provvedersene
copia, può leggere gli autentici attestati di celebri
musicisti, quali un Rossi - Bevignani - Bungort
- Coccon - Mancinelli - ecc . - ecc ; non che
è formata. Ultimamente ho conosciuto da di pubblici Istituti, quale il Regio Conservatorio di
un altro fatto la necessità delle letture cat- Milano, ecc . inviati all'autore, il quale pensò bene
toliche . Una povera giovane della mia Par-
rocchia, guasta dai romanzi perversi, si
gettò da un'alta finestra per uccidersi . Dio
la preservò per prodigio dalla morte .
« Guarì poi d'anima e di corpo ; e come
cambiò condotta? colla lettura di alcuni
buoni libretti, che le imprestai . Ella stessa
mi disse : Signor Prevosto, se li avessi letti
prima, non avrei certo commesso quello
pubblicarne una collezione, unita ad un esteso pro-
gramma del Metodo medesimo, della quale chi
voglia, potrà aver copia gratis, anche franco di
posta, facendone semplice domanda al depositario
Carlo Sandroni in Cornigliano Ligure, oppure allo
stesso autore .
Per quanto detto metodo porti il modesto ti-
tolo di elementare, può riuscire anche di grande
interesse ai suonatori provetti, pel suo trovato della
matematica Parificazionerelativdsprtà
sproposito . »
dei suoni, avutasi fin qui da tutti i Trattatisti
(Associaz . alle Letture Cattoliche : lire 2,25
quale un problema insoluto, riconoscendo in questo,
secondo le espressioni che leggonsi in detti atte-
annue .)
stati : una lacuna colmata - un nuovo lume por-
tato all'Arte - ecc .
Come poi egualmente con questo venga spia-
Il Dott. CARLO D'ESPINEY .
nata e di molto abbreviata la via per coloro, i
quali pensano darsi in appresso al non tanto fa-
Mentre stiamo per mettere in macchina
queste pagine, un telegramma da Nizza Ma-
rittima ci annunzia la perdita di altra per-
sona affezionatissima, a D . Bosco, il Dott .
CARLO D'EspINEY . Egli è l'autore della vita
in episodii del nostro buon Padre, intitolata
appunto Don Bosco . Uomo di gran fede e di
cile e lungo studio della vera Armonia e Con-
trappunto, ne stanno a garanzia più d'uno degli
allievi dello stesso autore, i quali, per quanto an-
cora giovani, non ispiace a' professori provetti a-
verli a colleghi . (1)
Quanto possa poi cooperare detto Metodo al
maggiore incremento della musica sacra, quando
piacesse a' Rev.miVescovatrnlsudioe
molta pietà si meritò dal Sommo Pontefice Seminarii, vedesi dichiarato a pagine 124-125 nel
il titolo di Cavaliere di S . Gregorio il Grande . terzo volume dell'opera teste pubblicata dagli Edi-
Moriva coi conforti di nostra Santa Religione . tori Fratelli Vicentini di Venezia, portante il ti-
- Noi lo raccomandiamo alle preghiere dei
Cooperatori e delle Cooperatrici .
tolo Della Musica Sacra in Italia, essendone au-
tore il distinto musicista e letterato Prof. Gio-
(1) Vedansi gli Attestati .

2.8 Page 18

▲back to top
vanni Masutto, ben noto nel mondo musicale per
altre antecedenti premiate sue opere .
A persuadersi del merito di questo Metodo ,
senza il detto fin qui, basterebbe leggere un ar-
ticolo pubblicato il 30 Dicembre 1889 sul Perio-
dico Artistico musicale di Genova, Il Paganini
del nominato Prof. Giov . Masutto, socio onorario
delle principali Accademie Italiane ed estere,
come può vedersi nell'Opera suaccennata . Egli in-
fatti, dopo averne dati i più grandi encomii, ter-
mina dicendo : « Dettai le premesse considerazioni,
non per servo encomio, ma per effetto di sin-
cero convincimento dedotto dalla esperienza,
dopo avere adottato con tanto vantaggio de'
miei allievi questo pregiatissimo Metodo, di cui'
mi sono occupato, e del quale non può mancare
apprezzamento condegno . »
Non esitiamo infine a dichiarare, come a for-
marci un degno apprezzamento di quest'opera del
Rev . Mascardi, può bastare oltre alle tante lodi
prodigate l'averne veduta accettata la Dedica dal-
l'Eminentissimo Cardinale Alimonda .
Elenco dei Cooperatori defunti nei mesi di Marzo-Aprile
1 . Airoldi Aliprandi can. D. Cesare
- Milano .
2 . Alberti Aimondi Emilia - Torino .
3 . Arioli D . Giuseppe - S. Brigida
(Bergamo) .
4 . Bacci D . Carlo, parroco - Piazza-
nese (Firenze) .
5 . Badini D . Donato - Arezzo .
6 . Balbiano d'Aramengo cav . Ruperto
- Torino .
7 . Baratti D . Pietro - Cervasò (Tre-
viso) .
8 . Barboneso Camilla - Torino .
9 . Beccuti Luigi - Sanico (Alessan-
driao .
10 . Benedicenti Francesco -z- Pessione
(Torino) .
11. Bodrero Marta - Torino.
12 . Boggioni D . Giacomo - Tremezzo
(Comoo .
13. Bolla D . Niccolò , canonico - Sa-
vona (Genova) .
14. Bonanoni Marianna- Sotto il Monte
(Bergamo) .
15. Bonaventuri Beatrice - Sanico (A-
lessandria) .
16. Bonavera Maria - Torino .
17 . Brugnerotto D . Domenico - Gorgo
(Treviso) .
18 . Camaschella D. G. B. - Zuccaro
(Novara) .
19. Canevelli Maddalena - Roma .
20. Canu D . Battista - Cabras (Ca-
gliari) .
21 . Cappellini D . Antonio, parroco -
Iolo (Firenze) .
22 . Carano Mons. Giuseppe, vescovo di
Cava e Sarno (Salerno) .
23 . Carena Teresa - Mezzana Bigli
(Pavia) .
24. Carnielo dott. Antonio, uff. Corona
d'Italia - l'oltre (Belluno) .
25 . Castadini dott . Felice-Cento (Fer-
rara) .
26 . Ciravegna D . Pietro Bart ., parroco
- Guarene (Cuneo) .
27 . Colombo D . Annibale - Bosisio
(Como) .
28. Cerchia dott . Pietro - Langhirano
(Parma) .
29. Cossali D . Bartolomeo, parroco -
Ambivere (Bergamo) .
30 . Cuscò D . Michele -Mistretta (Mes-
sina) .
31. Dalforno Carlotta - Soave (Ve-
rona) .
32 . Dalmastro Giovanni-Isobella (To-
rino) .
33 . Dapozzo Domenico - Spezia (Ge- .
novao .
34. Derchi Emilia - Spezia (Genova) .
35. De Lorenzi D . Costanzo, canonico
- Intra (Novara).
36 . De Marchi D . Luigi, parroco -
Mollane (Belluno) .
37 . Demartini Giuseppe - Lu (Ales-
sandria) .
38 . Derege Teresa contessa di S . Raf-
faele - Torino .
39 . Farina Giuseppina n . Testore -
Sale (Alessandria) .
40 . Filerno nob . D . Francesco, parroco
- Castel Roganzuolo (Treviso).
41 . Fogliani D . Pietro, arciprete-Vol-
pedo (Alessandria).
42 . Fornaro Cecilia - Soave (Veronao .
43 . Fornasio Luigi - Vinovo (Torino) .
44 . Frangia D . Basilio, vice-parroco-
Sannuones (Cagliari) .
45 . Fuschsnecker D . Ferdin . - Riva
di Vallorsa (Austria) .
46 . Gabbani D . Mariano - Ancona.
47 . Galleani D . Roberto, canonico -
Ventimiglia (Porto Maurizio) .
48 . Galvagno Elisabetta ved . Prato -
Torino .
49 . Gandolfi D . Luigi, canore ., vice-par-
roco - Acqui (Alessandria) .
50 . Girando Chiaffredo - Famolasco
(Torino).
51 . Graziani D . Angelo, curato - Val-
bona (Massa Carrara) .
52 . Guerra Maria-Sale (Alessandria) .
53 . Guerrieri Concetta - Ragusa Inf.
(Siracusao .
54 . Ius D . Osvaldo -Oreenigo (Udine) .
55 . Lavaríni D . G. B ., arcipr . - Bel-
girate (Novara) .
56. Liphart, baronessa - Firenze.
57. Lissone Mons . Sebastiano, teologo
- Cherasco (Cuneo) .
58. Lombardi D . G . B ., parroco - Ter .
serio (Porto Maurizioo .
59. Lucchini D . Giosuè, rettore - Matta
D'Este (Padova) .
60. Macerella D . Giambatt ., professore
- Brindisi (Lecce) .
61 . Magni D . Angelo, parroco - Pre-
sciane (Rovigo) .
62. Marzo Giuseppe - Cumiana (To-
rino) .
63 . Miller Fanny - Cles (Trentino).
64. Missirini Ruffilo - Forlimpopoli
(Forlì) .
65 . Monteneri donna Rosa - Modica
(Siracusa) .
66 . Moniti Chiara ved . Battilana - Ge-
nova .
67. Morivo Giovanni - Castelrocchero
(Alessandria) .
68 . Mussi D . Mauro, priore - Savi-
gliano (Cuneo) .
69 . Oggero Cecilia - Vigone (Torino)
70 . P. Antonio Baldassarre, miss . ap-
- Torino.
71 . Paoletti D . Alessandro - Ancona .
72 . Partelloni D . Gio . Batt. - Meano
(Trento) .
73 . Piva Teresa- Poggiana (Treviso) .
74 . Poli D . Pio, parroco - CanO (Bre.
scia) .
75 . Putzolh D . Giovanni - Seneghe
(Cagliari) .
76. Quadri Caterina - Lugaggia (Sviz-
zera) .
77. Ricchiardi cav. D . Michele, rettore
78.
Ospedale S . Luigi -
Righini D . Giacomo,
Torino .
canonico
-
Forlimpopoli (Forlì,) .
79. Ronfano D. Gio . Batt . - Trave.
(Udine) .
80. Rossi P . Liborio - Rho (Milano),
81 . Rota nobil donna Giuseppina -
Chiari (Brescia) .
82. Sacchiero D. G. B ., cappellano -
Vicenza.
83 . Salvi Carminantonia - Teano (Ca-
serta) .
84 . Salvi D. Ferdinando, rettore - San
Cristoforo (Cesena) .
85 . Salvioli D . ]Eugenio - Venezia.
86 . Sambuy march. Luigia n . Del Car
retto - Torino.
87 . Scarpa D . Gabriele - Venezia.
88 . Serrino D . Rinaldo, arciprete -
Piove Maddalena (Reggio Emilia) .
89 . Sertorio march . G . B . - Genova.
90 .
91 .
Sessi
prev
D
.
. Antonio Vitt ., taci. coli.
Catt . - Asti (Alessandria).
Stefanelli D . Antonio - Gemona
(Udineo .
92 . Stefani D . Giuseppe, vie . forare . -
Arsiè (Belluno) .
93 . Strappa D . Angelo, canonico -
Pavia .
94 . Sturlese D . G. B . - Campiglia((Ge-
nova) .
95 . Suor Alfonsina Molinari - Casal-
monferrato (Alessandria).
96 . Suquet Arturo - Torino.
97 . Toloni D . Domenico - Precasaglio
(Brescia) .
98 . Torchi D . Giuseppe, curato - Fi-
renze .
99. Tordi Luigi, ingegnere - Roma.
100 . Trono Salvatrice n . La Terra -
Ragusa Inf. (Siracusa) .
101 . Troscia P . Bonfilio, dei Servi di
Maria - Bologna .
102 . Valetti D . Can;illo, rettore - Be.
verone (Massa Carrara) .
103. Zamperetti D . Faustino, parroco
Poiana di Granfion (Vicenza) .